| Ehilà! Sono tornato ^^"
Per la prima volta riesco a scrivere a distanza di poco tempo, ritorno in azione con un One-Shot! (Ormai sono giunto al quinto  se volete leggerli, lascerò il link alla fine  )
Si, lo so, sono diventato molto discontinuo e ormai sono più o meno uno sconosciuto nel forum, purtroppo.
Questo testo è strettamente legato a una mia vecchia fan fiction, ovvero il "What if.." E se Scar fosse rimasto buono?.
In particolare, il protagonista stavolta è Scar, fratello di Mufasa e padre di Nuka.
Il capitolo esatto in cui si svolge l'evento che descriverò è il 19
Spero possa piacervi, e.. Buona lettura!
Il frutto avvelenato
Non è un bel ricordo, quello che ho di quel maledetto giorno.
Non posso rinnegare la gioia di quel pomeriggio, e mai lo farò.
Ma nemmeno non riconoscere che, in quella stessa giornata, un pezzo del mio cuore e della mia vita fu calpestato, strapazzato e spazzato via, senza alcuna pietà.
Mio figlio, il mio cucciolo, non ha alcuna colpa di ciò che successe.
Avevo dei dubbi, lo ammetto, l'idea di diventare padre mi spaventava.
Dopo la morte di mio padre Ahadi, confessai le mie paure a mio fratello Mufasa;
non volevo che qualcuno soffrisse per me, se avessi perso la vita.
Non volevo far provare ai miei figli, il dolore che abbiamo provato io e lui, quella notte.
Mi spaventava terribilmente solo l'idea.
Ma poi, nacque il mio nipotino, e anche Jasiri ebbe una cucciola.
Vedevo negli occhi del mio amico e di mio fratello una gioia indescrivibile, ero troppo accecato dal dolore della perdita di mio padre, per rendermi conto della gioia che può darti un figlio.
Lentamente, dopo molto tempo, mi convinsi.
E soprattutto mi convinse la mia compagna.
Zira aveva voluto fortemente un cucciolo da me, mi disse che lo desiderava ardentemente.
Forse per egoismo, dato che in quel periodo le leonesse del branco ebbero quasi tutte dei cuccioli.
O forse per amore; pensai che finalmente, un cucciolo avrebbe suggellato definitivamente il nostro rapporto.
Fu proprio questa motivazione, principalmente, a spingermi nella decisione.
Il tempo sembrò volare, arrivò il giorno.
Avevo tanta paura che qualcosa andasse storto, dedicai alla mia amata migliaia di attenzioni, volevo dimostrare il mio affetto in ogni modo possibile.
Lei era sempre così comprensiva, e lo accettava, mi rendeva così felice...
Poi, all'improvviso, tutto finì.
Il giorno più bello della mia vita finì, soffiato via dal vento della tempesta che stava per abbattersi su di me..
Su di noi.
Attendevo nervosamente, avevo perso il conto di quante volte feci avanti e indietro all' ingresso della grotta, in attesa di notizie.
Non mi era concesso entrare, era una legge delle Terre di mio padre, nè io e nessun altro maschio.
Mufasa mi osservava, preoccupato per me: mi vedeva in quello stato così agitato e non sapeva bene come fare a calmarmi.
Tuttavia, non fece nulla, e credo sia stata la cosa migliore, per questo lo ringrazio.
Poi, una voce fece terminare la mia attesa..
"Scar! Jasiri, venite."
Mi mossi frettolosamente, correndo verso la grotta, ed entrai, seguito dopo poco dal mio fidato amico.
Nell'oscurità, vidi Rafiki che sorrideva, ma era strano, mi sembrò che non fosse molto felice.
Tuttavia non gli diedi troppo peso, e non appena mi indicò dove fosse la mia compagna, proseguì per quella direzione.
Lentamente, con il cuore a mille, mi avvicinai con cautela alla leonessa.
Non appena i miei occhi si abituarono alla luce, riuscii a scorgere visivamente Zira, che era immobile.
I suoi occhi brillavano nel buio, e mi fissavano.
Ero molto emozionato, e dissi solo alcune parole "Zira.. Come stai?".
Lei non mi sorrise, rimase immobile a fissarmi. Non rispose alla mia domanda.
Un pò sorpreso, cercai di insistere "Zira? C'è qualcosa che non va?"
Non mi aspettavo quella reazione, era davvero strano. Lei disse, con un tono spaventosamente freddo: "Guarda tu stesso".
Aprì le zampe e mi mostrò nostro figlio.
Non riuscii a trattenere un sorriso radioso, ero incredibilmente felice.. Quel minuscolo e tenero batuffolo color cioccolato era mio figlio, il mio piccolino.. il nostro piccolino..
Ero diventato papà di un meraviglioso leoncino.
Alzai lo sguardo, sorridendo, ma smisi subito, quando incrociai lo sguardo con la mia compagna.
Lei parve risentita, quasi disgustata.
Confuso, farfugliai qualcosa come "Mi sembra.. Mi sembra a posto."
Poi, mi resi conto che era successo qualcosa che in quel momento mi era sfuggita.
"E' una palla di pelo spelacchiata." mi disse.
Il mio cervello inizialmente si rifiutò di accettare che quelle parole le avesse pronunciate Zira.
Non era vero, avevo capito male..
"S..Scusa?" Dissi, deglutendo a fatica..
"Questo non è un leone, è un micetto spelacchiato! Non sei in grado neanche di darmi un figlio sano!"
La conferma delle sue parole, uccise il mio cuore.
Mentre lo diceva, osservai la sua espressione arrabbiata, priva di pietà, che mi fissava come se l'avessi umiliata.
Io avevo fatto tutto il possibile per renderla felice, volevo solo il suo bene, volevo solo..
Che lei mi ricambiasse.
Mi sbagliavo, invece.
Mi ero sempre sbagliato.
Avemmo una tremenda discussione.
Mi disse che non lo accettava.
Malgrado fosse la madre, non voleva accudire il nostro cucciolo.
Quella decisione mi fece, possibilmente, ancora più male.
Non riuscivo a trovare una risposta ragionevole a quella decisione, cercai di sforzarmi in qualsiasi modo per capire cosa avevo fatto.
D'un tratto, però, il dolore immenso che provavo, si trasformò in rabbia, un odio che mai avrei pensato di provare per la leonessa che avevo amato per tutta la vita, in ogni singolo istante.
I dubbi mi assalirono: perché doveva essere colpa mia?
Non avevo mai fatto nulla per meritarmi ciò che mi stava succedendo..
Forse feci un ragionamento egoista, ma pensai che era la cosa giusta da fare.
Sentii dentro di me, come se il mio amore per lei si fosse frantumato, distrutto in mille pezzi.
Se non le importava nulla di nostro figlio, allora non le importava nulla neanche di me.
Provai un ultimo tentativo, per farla ragionare..
"Come puoi parlare così di tuo figlio, Zira? Di nostro figlio!"
Lei distolse lo sguardo, e disse freddamente "Questo è tuo figlio, non mio. Per me è un perfetto sconosciuto".
A quel punto la mia tristezza scomparve, e il dolore si trasformò in rabbia crescente.. Come poteva essere altrimenti, dopo quello che mi aveva detto?
"Tu sei impazzita.. Ma cosa stai dicendo.."
Lei si voltò di scatto e, alzandosi in piedi, mi urlò infuriata "HO DETTO CHE QUESTO E' TUO FIGLIO!"
Non lo voleva più.
Perché? Era la domanda più plausibile da fare in quel momento.
Ma la mia rabbia iniziò a impedirmi di ragionare con lucidità..
La discussione si trasformò in litigio, alla fine venne alla luce la verità.
Lei aveva conosciuto un'altro leone, e se ne era innamorata..
Ma la cosa che mi fece più male, era che la nascita del nostro cucciolo era una farsa per mettermi a tacere..
Si era unita a me solo per darmi un erede, sfuggendo alla condanna all'esilio per tradimento.
Era una legge del Re, non potevo oppormi.
Ma rimasi disgustato.
Aveva messo di mezzo una vita innocente, il suo egoismo non aveva alcun limite.
"Io ti ho amata, alla follia. Ma tu mi hai usato. E hai messo di mezzo nostro figlio per passarla liscia."
Mi fai schifo, Zira.
Non la volli più vedere.
Riuscii a trattenermi dal travolgente impulso di ucciderla in quello stesso istante.
Mi aveva ferito, mi aveva tradito, mi aveva usato, è un'essere spregevole.
Mai mi sarei aspettato un comportamento del genere, proprio da lei.
La mandai via, le intimai di non farsi più vedere.
In fondo, era quello che voleva.
Voleva portare via il cucciolo, alla fine, ma non glielo permisi.
Ipocrita bastarda.
Lei non oppose resistenza, come poteva?
Quando uscì dalla grotta, quasi si pentì di ciò che aveva appena fatto: era chiara in lei la speranza che il tutto sarebbe avvenuto in maniera meno traumatica.
Si sbagliava.
Rivolse a me un ultimo sguardo, la mia espressione era inequivocabile, non potevp accettarla, non più; infine, uscì dalla grotta e se ne andò via.
Rimasto solo, infine, mi sdraiai accanto al mio cucciolo, che ora si era svegliato e piangeva, probabilmente a causa del calore corporeo venuto a mancare dalle zampe di sua madre.
Cercai di stringerlo a me con quanto più amore riuscii a infondere, per trasmettergli più calore che potevo.
Aveva solo me, e io avevo solo lui.
Il mio Nuka.
Guardandolo, versai calde lacrime di tristezza.
Non meritavo questo, lui non si meritava tutto ciò.
Non avevo la più pallida idea di come lo avrei cresciuto, era appena nato.. e io non potevo nutrirlo.
"Scar, fratello mio.." Sentì la voce del mio fratellone, Mufasa, dietro di me.. Erano parole rassicuranti, ma io mi sentivo così smarrito..
"Troveremo una soluzione.. vedrai."
Lui mi confortò.. Jasiri e Sarafina si offrirono volentieri di aiutarmi.
Mi ero quasi dimenticato di avere degli amici.
Furono loro la mia salvezza.
Loro mi fecero tornare alla vita, e io gli devo la vita di Nuka.
Se non fosse stato per loro, la mia vita non avrebbe avuto più senso.
Ciò che posso dire, è solo.. Grazie.
Grazie infinite.
Scar
Qui non ho voluto parlare di morte, anche perché
SPOILER ALERT IMPORTANTE RELATIVO ALLA STORIA, SIETE AVVISATI i personaggi che muoiono nella mia ff sono solo due, di quelli importanti, ovvero Ahadi e Malka
Ho cercato di reinterpretare il capitolo che scrissi in prima persona, sono i pensieri di Scar, ma è una specie di auto-pensiero, dato che è proprio quello che pensai io, quel giorno.
E probabilmente penso che sarebbero i pensieri di chiunque, in una situazione del genere dal punto di vista di Scar.
Ultimo piccolo particolare per i più pignoli (lo faccio notare appunto perchè io lo sono ) :
I dialoghi parlati nell' One-Shot sono ripresi direttamente dalla mia Fan Fiction.
Tuttavia potrebbero essere diversi, in quanto durante questi tre anni ho rivisto sia dal punto di vista grammaticale che - solo in alcune parti - strutturale, tutti i capitoli della storia, i cui dialoghi ovviamente sono ormai differenti rispetto alla ff pubblicata sul forum. Scusate l'inconveniente ^^"
Ad ogni modo,
Spero vivamente che vi sia piaciuto
Ovviamente, se volete, potete lasciare un commento, per conoscere il vostro parere e giudizio!
Alla prossima!
Per gli altri One-Shot, se vi va di leggerli:
Sangue Marcio
La perdita di un figlio
Lacrime nella pioggia
Il ruggito più triste
Edited by lion_blackandwhite - 3/8/2014, 03:18 |
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