Ari

Nome Ari

Specie Panthera leo krugeri

Età Adulto (I)

Birthday 14 Ottobre

Parentele
Korinne (Compagna)
Aaravos (Figlio)
Evie (Figlia)
Amelia (Figlia adottiva)
Kaizari (Fratello)
Auris (Cognata)
Nimue (Nipote)
Mosi (Nipote)
Ruel (Cugino)
Uchoraji; Dunya e Halisi (Nipoti Trigemini)
Saber (Madre adottiva); Sade (Sorellastra); Kimba (Padre deceduto); Lune e Lukio (Fratelli)

Branco Nord

Abilità e Conoscenze Arte del combattimento, conoscitore dei segreti delle Rovine, eccelsa conoscenza delle terre dei regni Nord e Ovest. Ottimo senso dell'orientamento e dell'olfatto. Ex casanova. Linguaggio degli uccelli. Buona conoscenza del regno degli umani. Conoscenza dei dei doveri di un principe.

Poteri Dominio dell'elemento del Vento

Voce
9^a Serie: Drake Bell (Doppiatore di Young Eraqus in Kingdom Hearts 3)
10/11^a Serie: Davide Perino (Doppiatore di Merlino in Merlin e Kyle in Kyle XY)
12^a Serie: David Gallagher (Doppiatore di Riku nella Kingdom Hearts Saga)

Theme
Riku
Come Fratelli - Theme condivisa di Ari e Kaizari

Scheda Role Code

Fisicità

9^a Serie: Pur essendo ancora un cucciolo la vita in solitaria gli ha permesso di rinforzarsi leggermente più degli altri. Caratteristiche peculiari sono il manto bianco e la criniera che gli copre leggermente gli occhi, ma non per questo vede meno. Ultima ma non meno importante caratteristica è una cicatrice che gli passa nella zampa posteriore destra. Cicatrice provocata da una ferita superficiale dovuta ad un proiettile.

10^a Serie: I lunghi viaggi fatti hanno permesso al leone di rinforzare i muscoli restando comunque molto snello. La criniera si è scurita andando a tendere ad un colore violaceo, ma continuando ad avere i suoi caratteristici riflessi blu elettrico. In oltre questa criniera ha iniziato a crescergli lungo tutta la schiena e la coda è diventata estremamente più folta. La cicatrice sulla zampa destra con il tempo si è assottigliata ed è stata coperta dal pelo della zampa. Con il tempo il suo pelo ha preso una leggera colorazione argentea, quasi innotabile da lontano.

11^a Serie: Il fisico di Ari è snello ma tonico nella muscolatura, tuttavia la sua stazza rientra nel minimo peso della sottospecie dei leoni sudafricani, ciò deriva dalla possenza del padre, Kimba, e dalla genetica della nonna materna, una leonessa nubiana. Il suo pelo argenteo infatti è il suo lascito ad Ari. La criniera di colore violaceo diventa completa, andandogli a circondare il muso e buona parte delle spalle. Il pelo di Ari, a causa del passaggio costante tra savana e montagne, è diventato più corto ma allo stesso tempo più setoso e compatto in modo da proteggerlo dalle basse temperature montane e isolarlo dalle temperature torride della savana.

12^a Serie: Ari non ha cambiamenti sostanziali, se non la criniera che si infoltisce un poco.

Carattere

9^a Serie: E’ schivo e solitario anche se vorrebbe veramente avere della compagnia. Il carattere freddo e noncurante è stato forgiato dalla freddezza con cui gli altri lo trattavano e ha imparato ad essere così solo per non soffrire più. Acuto, intelligente, leale e sincero, non ha peli sulla lingua e dice praticamente sempre ciò che pensa di tutti anche se questo provoca l’allontanamento di molti animali, ma non se ne cura più di tanto.

10^a Serie: Con il fisico anche il suo carattere è stato temprato. Dovendo sopravvivere non poteva più permettersi di allontanare chi gli si avvicinava, diventando più aperto e cercando di collaborare con tutti, nonostante restasse sulle sue, cercando di fidarsi il tanto che bastava per non restare solo. Ha smesso di lamentarsi per ogni cosa brutta che gli succede, superando tutto ciò a testa alta, e potendo sfoggiare come meglio poteva il proprio nome. E'diventato molto più altruista, iniziando a pensare che lui non era l'unico che aveva bisogno di aiuto, e nemmeno quello più sfortunato.

11^a Serie: Altruista e, come sempre, sincero, ha sviluppato una certa passione nell'attrarre leonesse. Essendo consapevole della propria bellezza non si è mai fatto scrupoli ad usarla per cercare quello che lui pensava fosse quella giusta, anche se col tempo ha capito che quell'atteggiamento non avrebbe portato altro che a rapporti occasionali. Maturando limita questo comportamento, cercando un altro modo quella che sarebbe potuta essere la sua compagna. Anche perchè con una figlia e due sorelle, non poteva più permettersi di fare strage di cuori: come l'avrebbe spiegato poi ai suoi familiari?


12^a Serie: Ari diventa più sicuro di se dopo aver cacciato Vakarian con le proprie zampe, inizia finalmente a comportarsi come un principe senza più piangersi addosso, ma un evento lo scosse più di altri: La morte di Kimba lo portò a giurare vendetta contro Vakarian.

Storia

9^a Serie: Le antiche leggende narrano che quando una notte di luna piena un leone nasce, gli viene infuso il potere delle stelle. Ma queste sono solo le leggende dei locali per giustificare il candido pelo del leone bianco. Era considerato tanto una divinità quanto un demone. E questo è quello che pensavano tutti di Ari tranne ovviamente i genitori, che non ebbe neanche il tempo di conoscerli come voleva. Ebbene la sorte aveva in serbo per lui piani diversi. Piani che si manifestarono sotto forma di bracconieri e che uccisero i genitori. Le loro pelli ecco ciò che volevano. Ma il tutto non finì li dato che presero anche lui per sbatterlo dentro uno zoo. No, lui non ci stava. Decise di ribellarsi nonostante la sua tenera età. Non sa nemmeno lui bene come riuscì a scappare, ma riuscì a farlo. Rimase solo; niente genitori, nessun branco, nessun amico.

10^a Serie: Sarydor, Nereus, Kaizari, Saber. Doveva tutto a loro. Adesso aveva una famiglia e degli amici, anche se, effettivamente due di questi erano adulti e li considerava lui come tali. Aveva trovato quello che cercava, ma ancora non aveva trovato se stesso, per questo nonostante seguisse gli allenamenti dei tre leoni che erano diventati guardiani, non riusciva bene a comprendere quello che vi era dietro quindi decise solo di fare da “supporto morale” cercando di aiutarli come meglio possibile. Si voleva rendere utile, ma sapeva che non era solo quello a cui era destinato. Giorno dopo giorno iniziò a non seguire più quegli allenamenti, andando a esplorare zone nuove per capire chi era e quale era il suo destino. Purtroppo nulla lo portò a scoprire altrettanto quindi decise di allungare le sue esplorazioni. Prima un giorno, poi due. Una settimana, un mese intero. Tutto questo sempre sotto l’occhio vigile dei suoi veri genitori e con il consenso di Saber, sua madre adottiva. Non sapeva mai quanto sarebbe durato il viaggio che avrebbe fatto, ma sperava sempre per il minor tempo possibile anche se ogni volta si allungava. I giorni di viaggio in solitudine hanno migliorato notevolmente la sua caccia e la sua corsa, sempre più silenziosa e veloce. Non potendo contare sul potere magico per proteggere chi voleva doveva per forza impegnarsi a migliorare se stesso. Fortunatamente i viaggi non sempre erano privi di sorprese in fatti spesso e volentieri si trovava a passare qualche giorno di viaggio in piacevole compagnia con altri leoni o felini in generale, imparando sempre cose nuove sui territori che attraversava. Durante i suoi viaggi Ari si spinse al limite della savana fino ad incontrare territori veramente differenti da quelli di origine, tipo luoghi con altissimi alberi, tanta ombra e acqua; fino all’estremo opposto dove le distese di sabbia erano immense e il calore a volte era soffocante. A volte si trovava persino a ritrovarsi a contatto visivo con qualche umano dai quali si nascose sempre, non voleva avere più a che fare con loro, e dai quali si teneva alla larga tornando indietro, a casa. Purtroppo dovette interrompere i suoi viaggi perché sentiva che sarebbe stato inutile girovagare a vuoto. Doveva tornare, riposare e cercare di capire, ma non da solo. Con l’aiuto di chi gli voleva bene.

11^a Serie: Quello passato fu un periodo davvero sensazionale. La famiglia si era allargata e lui aveva provato una delle sue prime esperienze sentimentali. Tutto questo prima di seguire Kaizari sul monte Luna e... perdere la memoria. In seguito in fatti ad un colpo di testa su una roccia, dopo essere stato sbalzato via da un elefante, Ari perde la memoria e rimane svenuto per qualche giorno. Al suo risveglio Ari non ricordava più ne cosa faceva li ne chi aveva attorno. In quello stato incontra Kimba, corrotto dall'oscurità, che gli rivela di essere suo padre e che lo deve aiutare a salvarlo e salvare tutti gli altri. In quel momento non capì assolutamente che cosa volesse dire, tanto che quando i compagni scoprirono di questa cosa ne rimasero allibiti, dove la sua unica preoccupazione era quella che aveva visto morire il padre, mentre Kaizari, Rune e Kira erano più spaventati per altro. Al ritorno l'incontro con Fina non fu dei migliori con lui che non la riuscì a riconoscere per la sua amnesia. Anche per lei fu un duro colpo, ma il colpo più duro di tutti fu quello che ricevette Saber. Un figlio che non si ricorda della madre potrebbe essere la cosa peggiore che possa capitare. La scena fu quasi quella di un film: Saber che inizialmente non credeva della sua amnesia, ma quando l'incredulità fece posto alla verità una sola lacrima scese dai suoi occhi. Una lacrima che fece breccia nei ricordi del leone come la magia che attorniava quel luogo. L'aveva vista piangere solamente una volta, e anche quella volta lui non la riconobbe. Quel momento sembrò non terminare più, ma si concluse con un abbraccio tra il giovane e la leonessa, con un senso di sgomento quando venne a sapere dalla madre che avrebbe avuto una sorella. Era felice e triste allo stesso tempo dato che sapeva che si, doveva badare alla sorella, ma si sarebbe dovuto allontanare per lunghi periodi in quanto fratello del prossimo reggente delle terre del nord. Nel periodo successivo al recupero della memoria venne addestrato e allenato dalla madre ad adoperare con coscienza e maestria il suo potere: il vento. Oltre a questo Ari si mise a cercare anche una madre per Amelia e, sotto l'occhi vigile della madre, incontra Korinne.

Con la venuta di Unknown e l'accrescimento del regno delle ombre, pur essendo il principe, Ari aveva ben altro a cui pensare. La sicurezza della propria famiglia veniva prima di qualsiasi altra cosa. La sua amata Korinne e sua figlia Amelia dovevano essere al sicuro e lui doveva proteggerle. Per questo, salutata la madre, decide di andarsene da quelle terre con la propria famiglia. Aveva un luogo ben preciso in mente da raggiungere e l'avrebbe fatto con o senza aiuto. Per fortuna trovò l'aiuto che cercava in un piccolo branco nomade chiamato Dandelions. Il nome del branco prende spunto da varie caratteristiche di questo fiore: in primo luogo la facilità con la quale i membri si possono aggregare o distaccare da esso e, come il tarassaco che vola seguendo il vento, senza una precisa meta, anche il branco segue il vento cercando sempre nuovi luoghi in cui accamparsi per brevi periodi, per poi riprendere il loro eterno viaggio. Altra caratteristica di questo branco è che non c'è un capo e le decisioni vengono prese a votazione, seguendo sempre una domanda: cosa è meglio per i Dandelions?

Ari con la famiglia, si aggrega a questo gruppo dopo diversi giorni di viaggio in solitaria, giungendo dunque con essi nei pressi dell'Egitto, dove Ari, in gioventù, era stato più di una volta. Considerato quasi come un luogo d'origine per tutti i leoni, data anche la temperatura mite e l'abbondanza di prede, il branco si ferma in questo luogo per quasi un mese intero. Quì il leone si inoltra diverse volte all'interno degli antichi templi e in una di queste sue esplorazioni fa l'incontro con un singolare "oggetto": un falco, che a prima vista sembrava impagliato, con gli occhi chiusi. Non appena si avvicina a quell'animale il falco inizia ad attaccarlo con veemenza beccandolo sulla testa, ma Ari si protegge tranquillamente con una zampa (nonostante riporti qualche ferita superficiale). Stupito dal fatto che non viene attaccato a sua volta il falco si calma e si riposiziona sul proprio trespolo. Stranito il leone si allontana, ma prova anche pena per quell'uccello così solitario. Ari decide così di tornare ogni giorno con un po' di cibo da dividere con lui per alleviare l'ipotizzata solitudine del pennuto, per tutta la durata della sua permanenza in quel luogo. Dapprima diffidente diventa man mano più "cordiale" accettando sempre più di buon grado quelle offerte. A quel punto Ari, prima di ripartire, gli propone di seguirlo dato che in quel luogo si sarebbe potuto sentire solo dopo che lui se ne sarebbe andato. Arruffando le penne il falco accetta ma solo "perchè l'ho deciso io. Non perchè me lo hai chiesto tu." Fu così che il falco segue Ari e i suoi familiari. Vagabondando col branco fino a che non si fermano di nuovo nei pressi di quelle che sono state le terre in cui è cresciuto. Spinto dalla curiosità e dalla malinconia Ari torna a controllare ciò che sono diventate quelle terre, lasciando la famiglia nel branco dicendo a loro e al resto del branco di aspettare qualche giorno sue notizie nei pressi di quei luoghi.

Il ritorno non fu uno dei più felici: Kaizari lo voleva esiliare, Kimba gli aveva detto la verità sul suo passato e lui non era cambiato nemmeno un minimo. Ma qualcosa lo fece scattare: dapprima le parole del padre, poi quello che aveva sentito dal consigliere del branco e infine l'invito di Vakarian a seguirlo e diventare un vero principe. E fu li che decise di smettere di lagnarsi e fare veramente qualcosa: fu li che ingannò il leone oscuro e lo colpì a tradimento dimostrando, più che altro a se stesso, di poter proteggere chi voleva.

12^a Serie Ari viene a conoscenza della morte del padre, ma non ha tempo di abbattersi ed indebolirsi di nuovo. Piuttosto rimane forte sia per la propria famiglia, che per quella del fratello, giurando vendetta contro Vakarian, che sapeva essere in stretto contatto con l'oscurità. Ari continua ad allenarsi e riunisce la propria famiglia in quelle terre, facendo scoprire al fratello e alla sua famiglia il vero motivo per il quale aveva dovuto allontanare la propria famiglia negli ultimi mesi: Korinne era gravida, e di li a non poco avrebbe dato alla luce due splendidi cuccioli: Aaravos ed Evie

Credits SKAr