The Lion Of Hope

Crossover fra: The Witcher e Il Re Leone

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    Re Leone

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    Carino, un paio di errori di distrazione, hai confuso zampe anteriori e posteriori del grifone. Gerald che parla da solo è un po strano XD che bisogno c'è di parlare ad alta voce alla fine se non c'è nessuno?
     
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    Re Leone

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    Errori di distrazione, ortografici e imperfezioni sintattiche permangono.
    Ho l'impressione che gli ultimi due capitoli siano stati scritti più velocemente e con più fretta rispetto agli altri...dico bene?:P Mi sembra che la narrazione sia un pó troppo veloce e mirata al punto. I cuccioli vengono sorpresi dopo appena qualche passo, e anche lo scontro con il grifone si conclude molto semplicemente. Però è interessante la comparsa del mostro al Cimitero. La scelta dei contenuti è buona, ma poteva rendere meglio. Io avrei anche invertito le parti. Venendo a sapere della presenza di mostri di quel tipo prima della comparsa di uno di loro al Cimitero il lettore ne sarebbe stato più incuriosito e anche preoccupato. Avrebbe aumentato la suspense. C'era spazio per qualche avvenimento in più o qualche descrizione più particolareggiata. Il fatto che Geralt parli da solo non è tanto sorprendente (e tu sai dove vado a parare xD), ma i discorsi troppo lunghi e dettagliati suonano un pó eccessivi, andrebbero limati e resi in modo migliore.
    Ricapitolando: i capitoli mi sono piaciuti per le idee, ma potevi migliorare molti punti ed elementi della storia. Vediamo cosa ci riserverà il prossimo capitolo :)
     
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  3. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Per i soliti errori non ho scuse XD fortunatamente piano piano me ne sto accorgendo da solo e fesso io che ho confuso le zampe anteriori con quelle posteriori -.- (ho modificato) allora proprio scritti più in fretta no, forse un pochino XD ma c'è un motivo per cui ho messo prima la parte del cimitero e poi l'altra, se ho ben capito cosa intendi XD e no Kun, parlare da soli aiuta a ragionare meglio u.u almeno con me è così XD e lo scontro col grifone, come ho scritto nel capitolo non è il primo che affronta, sapeva benissimo come combatterlo, ha avuto un paio di colpi di fortuna (per l'ala rotta e la caduta rovinosa a terra) tralasciando il fatto che il grifone era anche un pò indebolito per la fame, perchè come ha detto Geralt non c'era odore di sangue di altri animali o mostri e c'è un altro dettaglio, che però non dico XD segreto da Witcher U.U
     
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  4. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Nuovo capitolo pronto! Buona lettura =)

    CAPITOLO 8: LE BASI DELL’ALCHIMIA

    *Geralt fece come aveva deciso, bruciò il corpo del grifone con uno dei suoi segni e restò a perlustrare quelle terre desolate fino al mattino seguente e dopo essersi accertato che non ci fossero altri mostri, tornò alle terre del branco, camminando tranquillamente. Non aveva ne dormito ne mangiato, bevve solo un po’ d’acqua quando arrivò alla pozza, si fermò da Rafiki per annunciargli che era tutto risolto e poi marciò direttamente in direzione della rupe dei re, arrivando di fronte all’entrata della grotta reale, dove ad aspettarlo con uno sguardo spazientito, c’era il suo allievo, beatamente sdraiato a pancia in giù, con la testa sulle zampe anteriori incrociate fra di loro.*
    << Geralt! Finalmente sei tornato! >>
    *Affermò con tono leggermente alto il leoncino, alzandosi sulle 4 zampe e camminando incontro al leone dal pelo grigio.*
    << Dov’eri finito? Ieri sei comparso e oggi non ti sei nemmeno fatto vivo per la colazione. >>
    *Domandò storcendo leggermente la testa di lato. Lo sguardo dello Witcher non era minimamente stanco, sembrava in perfetta forma, un leone normale al contrario avrebbe accusato almeno un po’ di stanchezza.*
    << Ho avuto da fare una cosa importante per Rafiki. >>
    *Mentì Geralt, fissando Simba nei suoi occhi rossi. Non voleva rivelargli cos’era successo realmente ieri, se gli avesse detto che aveva dovuto affrontare un grifone, al quale aveva rotto un’ala e staccato la testa, beh sicuramente quel povero cucciolo si sarebbe come minimo spaventato e avrebbe voluto sapere cosa fosse un grifone.*
    << Cosa esattamente? >>
    *Chiese nuovamente il cucciolo.*
    << Lo vedrai.. riguarda il tuo allenamento di oggi, però tutto a tempo debito, prima ci sono i tuoi soliti esercizi. >>
    << Uffa… e dai almeno un indizio! >>
    *Insistette Simba, avvicinandosi a Geralt e alzandosi sulle zampe posteriori, poggiando quelle anteriori sulla possente zampa anteriore destra del leone, il quale alzò per un istante gli occhi al cielo, annoiato da quell’ennesima supplica.*
    << No scordatelo e ora andiamo, siamo già in ritardo. >>
    *Rispose secco lo Witcher, cominciando ad avviarsi verso il loro solito luogo di allenamento, lasciando leggermente perplesso il leoncino. Simba sapeva che Geralt non era il leone dai modi più gentili di tutta la savana, però non capiva il perché quella mattina gli rispondesse con quel tono così secco e serioso. Ovviamente Geralt era ancora un pò pensieroso per la questione del grifone, ecco perché i suoi modi erano più bruschi del solito, cosa che però Simba non poteva in alcun modo sapere.
    Il leone portò il suo allievo ad iniziare l’allenamento, come al solito gli fece scalare la solita parete di roccia. Da quando Simba aveva cominciato l’allenamento ne aveva già scalate 2 in un tempo più che soddisfacente per Geralt, segno che stava facendo molti progressi e non solo in quello, anche negli altri esercizi migliorava notevolmente, infatti la difficoltà era aumentata sempre di più e dopo aver scalato la parete, fatto la solita corsa intorno alla pozza dell’acqua e il ‘’saltare sulle rocce’’ che in realtà erano solo dei cerchi nel terreno, i quali mano a mano erano sempre più piccoli e distanti, Simba si mise a tirare zampate contro il tronco del piccolo albero, oramai pieno di graffi più o meno profondi, ben presto avrebbe dovuto trovare un nuovo tronco delle giuste dimensioni, visto che oramai quasi tutta la superficie era rovinata, ma quella volta, dopo l’ennesima zampata tirata con forza, il palmo della zampa destra del leoncino si ferì con la punta di un piccolo ramoscello, provocandogli un taglio orizzontale. Il dolore per la ferità costrinse Simba a fermarsi di colpo, reggendogli la zampa ferità con l’altra.*
    << Ah! Accidenti mi sono fatto male! >>
    *Affermò ringhiando il leoncino, osservando il taglio dal quale cominciava ad uscire un po’ di sangue.*
    << Tutto apposto? >>
    *Domandò con tono tranquillo Geralt, avvicinandosi di qualche passo al suo allievo e sedendoglisi di fronte, chinando leggermente la testa, in modo da vedere bene la ferita che si era procurato Simba.*
    << Più o meno.. mi sono tagliato con la punta di quello stupido ramoscello! Comunque posso continuare, adesso riprendo. >>
    << No. >>
    *Un attimo prima che Simba riprendesse ad allenarsi, la voce del suo maestro lo intimò a fermarsi e sedersi, in modo da non poggiare la ferità sul terreno, tenendo la zampa poggiata solo sulle dita.*
    << Perché? Mi è già capitato altre volte di ferirmi, non mi pare una cosa grave. >>
    << No ma questa ferità è un po’ profonda.. >>
    *Prima di continuare, il leone fissò con la coda dell’occhio la punta del ramo con cui si era ferito Simba, notando su di esso un po’ di sangue.*
    << In più te la sei fatta sul palmo della zampa, c’è il rischio che si infetti anche in modo grave visto che sta sempre a contatto con il terreno, meglio medicarla, in più questa è una buona occasione per aggiungere al tuo allenamento anche lo studio delle erbe. >>
    *Il principino fece una smorfia di disappunto, non gli andava molto di imparare quel genere di cose, sentiva già che sarebbe stata una noia mortale.*
    << Uffa.. dobbiamo proprio? >>
    *Domandò in tono annoiato il leoncino, sbuffando rumorosamente.*
    << Lo studio delle erbe è fondamentale per gli Witcher e a breve ne capirai il motivo. >>
    *Geralt, si accorse dell’espressione completamente annoiata di Simba. Si rivedeva un po’ in lui quando aveva la sua età, lo studio delle erbe era davvero molto complesso e nemmeno a lui piaceva molto, però nel corso degli anni ne capì l’importante utilizzo. Senza i vari elisir, pozioni e simili che si creavano con esse, probabilmente non sarebbe li.
    I due felini salirono il baobab fin dove risiedeva Rafiki, il quale aveva già preparato tutto in precedenza, quando poco prima lo Witcher oltre ad annunciargli di aver sistemato il grifione, gli chiese anche di preparare il tutto per la lezione. Quindi vedendoli arrivare, Rafiki fece cenno con gli occhi al leone dal pelo grigio e poi si congedò, scendendo dall’albero, in modo da lasciarli soli, così facendo avrebbe impedito a Simba di distrarsi. Subito dopo Geralt posizionò davanti a lui varie ‘’ciotole’’ con dentro diversi tipi di erbe, una diversa per ogni ciotola, per poi sedersi con la schiena rivolta al tronco su cui erano dipinti i vari re del passato e lo stesso Simba. Quest’ultimo si sedette di fronte a Geralt e le ciotole, fissandole con un’espressione interrogativa, inarcando un sopracciglio.*
    << Em.. cosa dovrei farci con queste ora? >>
    *Domandò Simba, alzando la testa e fissando il suo maestro negli occhi.*
    << Tutto a suo tempo, prima curiamo quella ferita. >>
    *A quelle parole, il leoncino alzò la zampa destra, con il palmo rivolto verso l’alto. In alcuni punti il pelo da dorato era diventato nerastro, per via del sangue che uscendo dalla ferità si era depositato su di esso seccandosi.*
    << Adesso spalmerò un po’ di questa sostanza sulla ferità, in modo da alleviare il dolore, prevenire le infezioni e farla anche guarire prima, ah ti avviso potrebbe bruciare un po’. >>
    *Affermò lo Witcher, immergendo l’indice e il medio della zampa anteriore destra, in una densa sostanza di colore verdastro, posta all’interno di una ciotola messa al suo fianco.*
    << Non devo mangiarla quindi? >>
    *Chiese perplesso il leoncino, posando lo sguardo su quella strana cosa verde, di cui erano cosparse le due dita del suo maestro.*
    << Mph.. non questa volta.. >>
    *Si limitò a dire, per poi avvicinarsi e cominciare a ricoprire la ferità con quel liquido, il quale a contatto con il tagliò cominciò a bruciare terribilmente, Tanto da costringere Simba a battere più per terra con la zampa libera, nel tentativo di sopportare il dolore, emettendo anche qualche lamento soffocato. Questo continuò fin che Geralt, non posizionò una foglia sulla ferità, grande poco più di quest’ultima.*
    << Ecco, ho finito. La foglia rimarrà incollata grazie a quella sostanza verde, così potrai camminare senza il rischio di far infettare il taglio, toglila solo tra un paio di giorni mi raccomando. >>
    *Simba si limitò ad annuire e intanto fissava la zampa ‘’bendata’’ dopo averla portata all’altezza del suo muso. Nel mentre, Geralt tornò a sedersi dietro alle ciotole, con l’intenzione di cominciare finalmente la lezione.*
    << Ora Simba ascoltami con estrema attenzione, quello di cui sto per parlarti è molto complicato, ma cercherò di parlare il più chiaro e semplice possibile, tu però non distrarti, siamo d’accordo? >>
    *Domandò con un tono ed un’espressione completamente serie. Osservando il leoncino, che dopo essersi fissato la zampa per un altro paio di secondi, la poggiò delicatamente a terra e fissò con estrema attenzione il suo maestro.*
    << Lo studio delle erbe di noi Witcher è chiamato alchimia, ed essa deve essere compresa.. >>
    << Alchimia…? >>
    *Sussurrò impensierito Simba.*
    << Non interrompermi. >>
    *Disse schietto il leone, facendo leggermente abbassare le orecchie al cucciolo.*
    << Dicevo, Per comprendere l'alchimia, è necessario prima di tutto capire due grandi verità. Prima verità: "Come sopra, così sotto". Seconda verità: "Tutto è uno". Queste verità rivelano che le sostanze alchemiche sono dappertutto intorno a noi: nelle erbe che ricoprono la savana, nelle viscere di noi animali, persino nelle rocce. Questo perché l'alchimia è vita e la vita è alchimia. Una volta compresi i processi alchemici, capirai anche quelli della vita e il mondo della natura sarà per te molto più chiaro. >>
    *Quella spiegazione bastò per far venire un po’ di interesse a Simba sull’argomento. All’inizio non capì completamente cosa volesse dire, però dopo aver ripetuto più volte nella sua mente quelle parole, tentando di capirne il significato, in un certo senso gli fù più chiaro cosa fosse l’alchimia.*
    << In pratica.. tutto quello che ci circonda può essere usato per questa alchimia? >>
    *Domandò in tono poco convinto, dando una rapida occhiata alle erbe nelle ciotole.*
    << In sintesi si, ma non tutto è adatto e bisogna sapere cosa combinare per creare ciò che ti serve. Vedi ci sono pozioni che aiutano a guarire prima dalle ferite, altre per annullare l’effetto dei veleni, altre aumentano per un tempo determinato le tue abilità fisiche, esse a seconda di come le prepari possono durare per circa mezza giornata e vanno usate solo quando sai esattamente cosa stai andando ad affrontare. Bada bene, le pozioni degli Witcher sono anche tossiche e se ne assumi troppe insieme rischi di morire, all’inizio ne potrai assumere solo una o al massimo due al giorno. Lentamente il tuo corpo si abituerà e ne potrai assumere di più, ma ti consiglio vivamente di non andare mai oltre le 3 pozioni, altrimenti cominceranno a stordirti e non sarai in grado di combattere. >>
    << Ma scusa, se sono tossiche, perché le utilizziamo? >>
    << Perché così sei più sicuro di non morire quando affronti un mostro. Soprattutto tieni a mente questo, le pozioni di noi Witcher per gli animali normali sono velenose, quindi non farle mai bere a nessuno dei tuoi amici, altrimenti li manderai verso una terribile e dolorosa fine. >>
    *Geralt sapeva di stare usando termini abbastanza bruschi per un cucciolo, però era necessario, doveva abituarlo fin da ora all’idea di ciò che il futuro lo attendeva.*
    << Oltre alle pozioni ci sono anche gli unguenti. Essi vanni applicati sugli artigli e le zanne, dando loro un effetto in più. Ovviamente devi applicarci sopra l’unguento giusto a seconda del mostro, le categorie di essi sono varie e te le spiegherò più in la… >>
    *Lo Witcher si interruppe, come vide Simba alzare la zampa destra, segno che voleva a tutti i costi fare una domanda. Almeno questa volta si era degnato di farlo, invece di prendere parola senza preavviso.*
    << Quindi le pozioni che mi insegnerai a fare potrò usarle solo io e gli altri Witcher? Tempo fa mi avevi detto che sarebbero state utili per tutti. >>
    << Infatti ti insegnerò anche a preparare delle pozioni normali, anzi a dire il vero saranno le prime che imparerai. Sono meno complesse delle nostre e utilizzeremo le erbe che vedi qui. >>
    *Simba fù molto contento di quella risposta e lo dimostrò facendo un leggero sorriso, il quale venne colto da Geralt. Però i dubbi del leoncino non si erano ancora placati, aveva una seconda domanda che gli voleva fare da un bel po’ di tempo, precisamente dal giorno in cui si erano conosciuti.*
    << Geralt, posso sapere perché noi possiamo assumere quelle pozioni e gli altri no? Cosa abbiamo noi.. anzi voi Witcher in più? >>
    *Il leone grigio sospirò, fissando prima le erbe e poi il suo allievo.*
    << Come ti dissi il giorno in cui sono arrivato, noi Witcher siamo leoni più forti e resistenti di qualunque altro, Questo perché siamo mutati e possiamo resistere ad alcuni tipi di veleni e molto altro, mi perdonerai se non ti dico di più, però non sei ancora pronto per conoscere tutto. >>
    *Simba storse leggermente la bocca, sapendo che anche se avesse insistito, non avrebbe avuto altre risposte da parte del suo maestro.*
    << Ok non chiederò altro.. tanto oramai ti conosco, resteresti completamente in silenzio se provassi a farti altre domande su questo argomento. >>
    << Bravo, stai imparando a conoscermi. Comunque abbiamo già divagato troppo è il momento di cominciare, presta la massima attenzione mi raccomando. >>
    *Geralt cominciò ad insegnare al leoncino le basi dell’alchimia. Gli avrebbe fatto apprendere i vari nomi delle erbe, il loro aspetto e tutto il resto, poi sarebbe passato al come combinarle per creare le pozioni. Quel nuovo allenamento, se pur abbastanza noioso per Simba, gli sarebbe stato utile in varie occasioni.*

    So già che non succede nulla di troppo interessante e spero che questo capitolo non vi abbia annoiato, ma per il prossimo ho grandi idee che penso vi stupiranno :3 tenetevi pronti ad una bella (si fa per dire) sorpresa.

    Edited by Kirito Lo Spadaccino Nero - 14/1/2016, 07:23
     
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    si, è vero, non succede molto XD già dal titolo avevo intuito che sarebbe potuto essere così.
    Simba si comporta un po più da cucciolo, anche se un po l'impressione che alcune volte sia fuori personaggio c'è ancora appena
    Aspetto il coninuo per vedere che succede
     
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  6. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Forse ti sembra che vada un pò fuori personaggio perchè lo associ a quello del film, ma in questa ff il suo modo di crescere è molto differente. Comunque questi capitoli un pò piatti devo metterli per forza, io stesso alle volte vorrei passare direttamente a parti più interessanti, ma se lo facessi saltando questi capitoli di allenamento, poi chi legge si chiede: perchè Simba conosce o sa fare questo e quest'altro?
    Non che mi dia noia scriverli si intende XD
     
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    Fino ad ora Simba sembra molto preso dal suo addestramento di Witcher, che si sviluppa sempre di più..
    Chissà cosa succederà però quando si troverà di fronte a quella scelta.. Accetterà o rifiuterà come suo padre?
    Penso di sapere la risposta ormai.. Però mi concedo il beneficio del dubbio!
    Aspetto il prossimo continuo ^^
     
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  8. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Pensi che sosterrà comunque la prova? Tieni conto che Simba non sa ancora nulla delle conseguenze che comporta la prova delle erbe e ci sono altri dettagli su quella prova, di cui vi ho tenuti all'oscuro
     
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    CITAZIONE (Kirito Lo Spadaccino Nero @ 8/9/2015, 01:18) 
    Pensi che sosterrà comunque la prova? Tieni conto che Simba non sa ancora nulla delle conseguenze che comporta la prova delle erbe e ci sono altri dettagli su quella prova, di cui vi ho tenuti all'oscuro

    Sinceramente io credo il contrario.
    Penso che Simba, scoprendo quali saranno le conseguenze, possa tirarsi indietro, soprattutto se, come suggerirebbe il prosieguo scontato della vicenda, da adulto dovesse innamorarsi di Nala.. Non so come reagirebbe sapendo che non può procreare.. Oltretutto essendo Re, lui dovrebbe avere il diritto ma anche il DOVERE di generare un discendente.


    Questo è il mio pensiero ovviamente.. Però mi hai fatto incuriosire adesso, sono ancora più impaziente di sapere come si evolverà questa vicenda :D
     
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  10. Ghost writer
     
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    In questi ultimi capitoli sei migliorato molto, anche se permane qualche errore sporadico.
    E sono molto curioso di vedere cosa succederà nei prossimi, ho l'impressione che ci aspettano novità importanti =)
     
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  11. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Novità molto importanti, spero che vi piacciano ^^ il capitolo è pronto quasi per metà, entro questa sera spero di postare, ma credo che avverrà sul tardi ^^''
     
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  12. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Si ok lo so! Avevo promesso di postare... un settimana fa T.T domando scusa! Ma ho avuto vari impegni e ieri il PC ha deciso di darmi noie impedendomi di scrivere. In ogni caso ecco a voi il capitolo 9! Spero proprio che vi piaccia.

    CAPITOLO 9: UNA VECCHIA FERITA

    *La lezione di Simba proseguiva senza interruzioni, ma lontano dal baobab, un leone era intento a cercare un modo per far diminuire il dolore di una sua vecchia ferità.*
    << Questa stupida cicatrice è da ieri che continua a bruciarmi.. >>
    *Un leone dal pelo marrone chiaro, la criniera nera e una corporatura esile, era da vari minuti alla pozza dell’acqua, però non per bere, infatti continuava ad imprecare e a raccogliere acqua con la zampa destra, per poi versarla sull’occhio sinistro, segnato da una vecchia cicatrice verticale. Nel vano tentativo di far diminuire il bruciore.*
    << Mi sembra quasi di essermela appena procurata. >>
    *Imprecò nuovamente in tono furioso, versando altra acqua sull’occhio sinistro. Fatto questo Scar si mise a fissare la zampa destra, dalla quale gocciolava ancora un po’ d’acqua, acqua che per un solo e misero istante, lungo meno di un battito di ciglia, al leone sembrò rossa.. rossa come il sangue.
    A quella vista, il leone spalancò entrambi gli occhi, senza però notare nulla di strano. Sulla sua zampa non c’era del sangue, ma semplicissima acqua.*
    << Mph.. questo caldo devi avermi dato alla testa, cominciò anche ad avere le visioni adesso. >>
    *Scar non diede troppo peso alla cosa e dopo aver fissato il suo riflesso nella pozza, cominciò ad allontanarsi, diretto nel luogo a cui i suoi ricordi lo portavano ogni volta che pensava alla sua vecchia cicatrice, il cimitero degli elefanti.
    Il leone dagli occhi verdi, si addentrò senza indugio in quel luogo lugubre, questo perché in quel posto niente gli faceva paura, o poteva ferirlo. Le iene non lo avrebbero attaccato, perché se le era fatte amiche già anni prima, quando Mufasa era impegnato nei suoi allenamenti e lui passava le sue giornate da solo. In breve tempo divenne quasi come un capo per le loro, specialmente per Shenzie, Banzai e Ed, gli unici di cui si fidasse ciecamente.*
    << Vediamo se quei tre sono riusciti a combinare qualcosa di buono.. >>
    *Borbottò tra se e se, scendendo con un balzo un piccola collinetta di ossa, le quali creavano una specie di perimetro circolare, largo diversi metri, nel quale le 3 iene erano solite portare le loro prede (o carcasse) per poi cibarsene ed è proprio li che le trovò, sdraiate a pancia in giù, intente a rosicchiare delle ossa, producendo un rumore leggermente fastidioso.*
    << Oh! Scar, Buon giorno! >>
    *Disse un pò impaurita e sorpresa Shenzie, lasciando di colpo l’osso che aveva in bocca e sedendosi in modo composto, seguito rapidamente dagli altri due maschi.*
    << è da un po’ che non ti vediamo qui.. >>
    << E allora? Io posso venire qui quando voglio, potrei anche decidere di non metterci più zampa in questo luogo putrido e inutile. >>
    *Affermò innervosito il leone, posizionandosi poco distanza dalle tre iene. Fissandole malvagiamente e facendole in questo modo deglutire rumorosamente, segno che lo sguardo del leone le spaventava a morte, o almeno 2 di loro. Ed al contrario si limitava a rimanere con la lingua fuori dalla bocca e gli occhi spalancati, che sembravano non fissare nulla di preciso.*
    << Scusa ma.. cosa ti prende? Perché sei così irritato? >>
    << Non sono affari vostri! Più tosto i cuccioli delle terre del branco si sono fatti vivi? >>
    *A quella domanda, le 3 iene si guardarono tra loro, tentando di trovare le parole giuste, in modo da non far irritare maggiormente il leone e alla fine fu Banzai a proferire parola.*
    << Si sono venuti ad esplorare il cimitero giusto ieri.. purtroppo però, ci sono sfuggiti. >>
    *Confessò la iena, facendo un sorriso per niente convinto a Scar.*
    << E io che credevo non fossero ancora venuti qui, ecco perché sono ancora in giro per le terre del branco, siete degli incapaci! Perfino 7 palle di pelo riescono a farvi fessi! >>
    *Ringhiò il leone, facendo qualche passo verso i suoi subordinati, che nel vederlo avvicinarsi chinarono leggermente la schiena e la testa all’indietro.*
    << Ma.. ma Scar. Noi stavamo proprio per farli a pezzi. Però in lontananza abbiamo visto, quello che sembrava un autentico mostro… >>
    *Confessò Shenzie, con un’espressione completamente terrorizzata in volto. La rivelazione fece leggermente inarcare il sopracciglio destro del leone, segno di curiosità.*
    << Un mostro? Mi prendete forse per idiota?! >>
    *Ringhiò il leone, emettendo un leggero ruggito.*
    << No no, te lo giuro! Certo lo abbiamo visto male per via della nebbia, ma sono sicuro che in quella direzione, c’è una specie di mostro con le corna e ben 3 occhi che brillavano di un rosso fuoco. >>
    *La stessa Shenzie, mentre spiegava aveva un tono completamente insicuro, quasi come se non volesse credere a ciò che aveva visto. La stessa iena indicò il punto con la zampa e il leone la seguì con lo sguardo, spalancando gli occhi quando capì in quale luogo le 3 iene avevano visto la figura del mostro.*
    << Voi.. voi sapete cosa c’è li vero? >>
    *Domandò in tono turbato il leone dalla criniera nera, senza posare lo sguardo sui suoi interlocutori, i quali dopo essersi osservati tra di loro, volsero all’unisono lo sguardo su Scar.*
    << Si.. c’è la zona involata. >>
    << Quella in cui nessuno va dai tempi di quel fatto. >>
    *Dissero prima Shenzie e poi Banzai, mentre Ed come suo solito si limitò alla sua classica risata, questa volta però fu molto cupa e breve, come per voler dimostrare il suo timore in quella situazione, non potendo farlo a parole.*
    << Esatto… per cui sarà il caso di andare a controllare. Forza seguitemi! >>
    *Disse lui in tono autoritario, continuando a non fissare le 3 iene.*
    << E perché mai? >>
    << Perché cara Shenzie, voglio assicurarmi che il cadavere sia ancora li. Sicuramente nessuno ha osato cibarsene, quindi seppur mal ridotto dovrebbe esserci e se così fosse, allora vuol dire che la fame vi ha dato alla testa, tanto da farvi venire le allucinazioni. E ora datevi una mossa! >>
    *Detto questo, Scar cominciò ad avanzare verso la zona più profonda del cimitero delle elefanti, seguito dalle 3 iene, che seppur titubanti, decisero di dargli retta, anche perché così avrebbero dormito più tranquillamente, sempre a ammesso di trovare il cadavere, in questo modo avrebbero capito di essersi solo immaginate quella figura mostruosa e senza restare con il timore di dover rivivere quella terribile vicenda.
    Dopo vari minuti di cammino, il leone arrivò nel punto più oscuro del cimitero degli elefanti. Li i fumi si facevano di un colore nerastro invece che verdognolo, e rendevano quindi più difficile vedere cosa ci fosse in lontananza, ma Scar era abbastanza vicino per constare che il cadavere, si trovava ancora li, o almeno cioè che ne rimaneva.*
    << è ancora qui… come potrebbe essere il contrario d’altronde. >>
    *Affermò in tutta tranquillità osservando lo strano cadavere disteso sul terreno con la schiena rivolta verso l’alto, la cui stazza doveva essere come minimo 3 volte superiore ad un leone adulto.
    Di esso erano rimaste per lo più le ossa e in alcune zone carne morta e putrefatta, sulle quali era rimasta un po’ di peluria nera. Però c’era una parte che si era conservata quasi del tutto, ovvero la testa. A parte essersi logorata con il tempo era in buone condizioni, si vedevano chiaramente i 3 occhi, rossi come il fuoco. Il terzo occhio in questione era in mezzo alla fronte, ed era leggermente più grande degli altri. Oltre ad essi anche le corna (simili a quelle di un cervo) erano ancora in buono stato. Ma era morto e su questo non c’erano dubbi.
    Scar girò intorno al corpo, osservandolo con cura, senza notare nulla di strano.*
    << Dite che nessuno si è più recato qui da quel giorno.. quindi nessuno a osato mangiare la carne di questo essere. >>
    *Domandò con tono serio, voltando la testa verso le 3 iene, le quali seppur avendolo seguito, rimanevano a vari metri di distanza dal cadavere del mostro, sedute vicine tra di loro.*
    << Mi pare ovvio. Chi sarebbe così pazzo da provare a mangiare la carne di quel coso?! Chissà quali malattie porterebbe darci.. E se solo penso a cosa ha provocato mi vengono i brividi! >>
    *Eclamò Shenzie, alla quale venne un brivido lungo la schiena.*
    << Scusate.. se qui c’è il cadavere. Ma allora cos’era quell’affare dell’altro giorno? >>
    *Chiese Banzai, indicando il cadavere con la zampa anteriore destra.*
    << E io come faccio a saperlo?! Sarà stata la fame a farvi ammattire, o magari avete ancora gli incubi dopo tutto questo tempo? >>
    *La domanda fattagli era accompagnata da una leggera risatina fredda, seguita da un ghigno indifferente e nei confronti delle 3 iene.*
    << Non scherzare Scar! Sai bene quanto quell’esperienza sia sta terribile per noi! Oppure hai dimenticato cos’ha causato quel dannato mostro?!! >>
    *Urlò Shenzie, ringhiando leggermente. Odiava che qualcuno prendesse alla leggera la disgrazia di quel giorno, chiunque egli fosse.*
    << Come potrei dimenticarlo? Io ero li.
    A quei tempi ero un adolescente e Mufasa stava ultimando il suo allenamento da Witcher sotto la guida di Geralt. Come mio solito ho tentato di spiarli, lo facevo spesso, fin che non venivo scoperto dallo Witcher e venivo allontanato e proprio quel giorno, vidi Zazu planare verso Geralt, riferendogli con un tono terrorizzato, che le iene al cimitero degli elefanti si stavano uccidendo fra di loro senza un motivo apparente. Quella notizia allarmò molto Geralt e infatti si diresse subito al cimitero, seguito da mio fratello. Li seguì curioso vedere con i miei occhi cosa stava succedendo e quando arrivai, vidi vari cadaveri di iene, sparsi ovunque.
    Li ignorai e proseguì, seguendo mio fratello e Geralt. Ci pensò lui a sconfiggere ogni iena che incontravano, ma non erano normali, i loro occhi erano rossi, con lo sguardo perso nel vuoto, sembravano impazzite o… non so come altro definirlo! Ad un certo punto, loro si separarono, in modo da perlustrare un area più vasta. Io corsi dietro a mio fratello e fummo proprio noi a trovare questo mostro! >>
    *Diede una zampata alla testa del mostro, prima di continuare a raccontare.*
    << Mufasa era terrorizzato, nonostante si fosse allenato tremò dalla paura alla vista di quell’ammasso di muscoli. Fù in quel momento che pensai di farmi avanti. Di provare ad affrontarlo! Se ci fossi riuscito, Geralt magari si sarebbe ricreduto e mi avrebbe fatto diventare uno Witcher… ma ero un povero illuso.
    Mi avvicinai a mio fratello, il quale si accorse solo in quel momento della mia presenza. Mi chiese cosa ci facevo qui, però non gli risposi, puntai il mio sguardo sul mostro, credendo di poterlo sconfiggere e invece, mi bastò incrociare il mio sguardo con il suo. Lo guardai negli occhi, più precisamente nel suo terzo occhio che brillava di un rosso fuoco e mi bloccai, non riuscivo a muove nemmeno un muscolo dalla paura e ovviamente il mostro ne approfittò, tentando di staccarmi la testa con una poderosa zampata, credetti di essere spacciato e invece proprio all’ultimo momento Geralt mi diede una spallata spingendomi via, purtroppo non abbastanza velocemente, infatti è così che mi sono procurato questa. >>
    *Affermò, indicando con la punta di un artiglio la cicatrice sul suo occhio sinistro. Per poi continuare a raccontare.*
    << Ci mancò un soffio che non perdessi l’occhio, ma fece comunque molto male e la zampa con cui mi toccavo la ferita si imbrattò presto del mio sangue. Però riuscii a vedere come Geralt sconfisse quel mostro. >>
    << Non ho presente il volto di questo Geralt anche se ce lo hai descritto in passato. Ma mi pare impossibile che abbia avuto il coraggio di affrontare quel mostro tutto da solo, non ne ha avuto la minima paura? >>
    *Chiese incredula la iena femmina.*
    << Paura? Tsk! Te lo posso assicurare, nei suoi occhi gialli non c’era il minimo segno di paura. Solo freddezza e indifferenza, nulla di più. >>
    *Concluse il racconto, allontanandosi dal cadavere. Intanto le tre iene restarono completamente in silenzio. Non avevamo mai sentito tutta la storia per intero e ora avevano decisamente più paura di questo leone chiamato Geralt.*
    << Comunque sia.. Geralt lo ha ucciso, il cadavere è ancora qui, per cui non avete nulla da temere. >>
    << Si hai ragione.. probabilmente sono stati i morsi della fame, non mangiavamo da giorni. Banzai, Ed. Andiamocene forza, se resto qui un altro minuto di più a fissare quel coso avrò gli incubi! >>
    *Le altre due iene annuirono e cominciarono ad andarsene. Anche Shenzie stava per fare lo stesso ma proprio mentre si stava voltando, si bloccò. Guardarono il leone con un’espressione stranita.*
    << Scar! Il tuo occhio... >>
    << Cosa? >>
    *Shenzie, resto a fissarlo per mezzo secondo, accorgendosi però di non vedere nulla di strano nel leone.*
    << Em… no niente scusa. Ora ce ne andiamo. >>
    << Bene e vedete di non deludermi la prossima volta. >>
    << Faremo del nostro meglio… >>
    *Detto questo, le 3 iene si congedarono dal leone, allontanandosi sempre di più fino a scomparire nella perpetua nebbiolina, lasciando Scar da solo.*
    << In qualche modo, diventerò abbastanza forte da affrontare mostri simili. Farò vedere a tutti di essere un re più forte di mio fratello! Un giorno ci riuscirò!! >>
    *Borbottò queste parole con rabbia, solcando il terreno con i suoi artigli, in modo da sfogare almeno in parte la sua furia. Infine anche Scar se ne andò da quel luogo, volgendo però un’ultimo sguardo al cadavere del mostro demoniaco dai 3 occhi rossi.*


    Piccolo angolo dello scrittore. Per chi fosse interessato, incorso ho un'altra fan fiction, che va molto più a rilento rispetto a questa perchè riceve molti meno commenti, quindi sono meno invogliato a continuarla ^^'' se vi interessa leggerla ecco il link =) https://lionking.forumcommunity.net/?t=57845585
     
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    Bravo Cacciatore

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    Storia molto intrigante, ora sappiamo come Scar si è procurato la cicatrice.. se devo essere sincero il modo in cui hai fatto raccontare a Scar il suo passato mi sembra un pò contorto e innaturale, è come se facesse un monologo xD
    Però poi leggendo tutto l'insieme non è male, e oltretutto è la storia che conta, ciò che volevi mandare è arrivato a destinazione.
    Aspetto il continuo :)
     
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  14. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Nemmeno a me convinceva molto il modo in cui Scar raccontava, ma fare un flash back in quel momento non mi pareva il caso, sono contento che comunque nell'insieme non risulti fastidioso da leggere ^^ se il PC non mi da altre noie, ci dovrei mettere poco a postare il continuo =)
     
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    Re Leone

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    Sono d'accordo con lion sull'impressione che fa il racconto di scar, per il resto hai inserito abbastanza bene la storia del eitcher nel passato di scar, quindi mi piace
     
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121 replies since 23/7/2015, 04:17   1669 views
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