Sword Art Online - TLK

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  1. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Ebbene si! Riprendo a scrivere, questa dovrebbe essere la mia… sesta fan fiction credo e spero vivamente di non fermarmi e di riuscire a finirla. Questa volta la dedico al mio Anime preferito, di cui non mi stanco mai di rivedere ogni tanto qualche episodio e come potete leggere dal titolo l’anime in questione è Sword Art Online. Non so quanti di voi lo conoscano, ma in ogni caso spero di essere riuscito ad unirlo bene al mondo del Re Leone e beh.. che dire mi auguro vivamente che abbia successo ^^ comunque ora la smetto di ‘’parlare’’ e vi lascio al prologo.

    PROLOGO

    << Fratellone, sono tornata! >>
    *La porta di casa venne spalancata di colpo, seguita dalla voce di una ragazza, la quale chiamava con un tono alto l’unica persona all’interno dell’abitazione giapponese. La ragazza richiuse la porta dietro di se, si tolse le scarpe e cominciò a camminare sul pavimento in legno del corridoio, fino a giungere nel salotto, dove un ragazzo vestito con una maglia a maniche lunghe e dei pantaloni, entrambi neri, se ne stava beatamente seduto sul divano con in mano un tablet accesso.
    Il ragazzo dai capelli neri un po’ scompigliati, leggermente lunghi per lo più sulla parte del viso, sul quale proprio in mezzo agli occhi pendeva una ciocca rivolta di poco verso destra e con gli occhi del medesimo colore, sembrava completamente sopito nel leggere la pagina internet, che riguardava le ultime notizie sui giochi online in realtà virtuale di cui andava pazzo e non si accorse minimamente di colei che era entrata in casa, tanto meno aveva sentito la sua voce.*
    << Kazuto, mi senti?! >>
    *Questa volta la ragazza dai capelli neri che le sfioravano le spalle, non appena giunse in salotto, lo chiamò alzando il tono in modo da farsi sentire dal giovane, il quale sobbalzò leggermente sul posto, lasciandosi quasi scivolare il tablet dalle mani.*
    << Ah.. Suguha sei tu. Scusami non ti ho sentito entrare, potevi almeno avvertire che eri rientrata a casa. >>
    << Veramente l’ho fatto, ma come tuo solito sei immerso nei tuoi pensieri e non senti nulla se non ti urlano nell’orecchio. >>
    *Rispose Suguha con un tono leggermente irritato e offeso, mentre Kazuto si massaggiava la nuca con la mano destra, assumendo un espressione imbarazzata e ridacchiando leggermente.*
    << Dai su ora non ti offendere per così poco… >>
    *Disse lui tranquillamente, spegnendo il tablet e alzandosi dal divano, poggiandoci poi sopra il dispositivo elettronico. Avendo finito di leggere la parte interessante non gli serviva più, tra l’altro se non l’avesse fatto lui ci avrebbe pensato sua cugina a toglierglielo dalle mani.*
    << Piutosto, cos’hai in quella busta? Hai fatto un po’ di spesa? >>
    *Le domandò indicando con l’indice della mano, la busta di carta bianca tenuta in mano dalla ragazza, quest’ultima infatti circa un ora fa era uscita in fretta e furia, indossando i primi indumenti estivi che le capitarono sotto mano. Suo cugino non capì il perché di quella fretta, sicuramente non aveva impegni scolastici visto che si trovavano nelle pieno delle vacanze estive, per cui cosa l’aveva spinta ad uscire di corsa da casa alle 4 in punto del pomeriggio?*
    << Oh questo dici? Beh, diciamo che è un piccolo regalo per tutti e due. >>
    *Affermò lei con un leggero sorrisetto, lasciando Kazuto con un espressione confusa in volto.*
    << E perché un regalo? Non è mica il mio compleanno e nemmeno il tuo, e se è per ringraziarmi per averti aiutato ieri su Alfheim, guarda che l’ho fatto con piacere non mi devi nulla, anche se ancora non capisco come una veterana come te si sia fatta ingannare da un tranello così evidente.. >>
    *A quell’affermazione sul volto della ragazza si mostrò un broncio, unito però ad un leggero rossore sulle guance.*
    << Non è quello il motivo! È poi la colpa è di Klein ci stava cascando lui, io ho fatto appena in tempo a lanciarlo via, un attimo prima di farsi afferrare da quel mostro, solo che però ha catturato me. Fortunatamente nei paraggi c’eri tu, ti è bastato un semplice colpo di spada per tagliare gli arbusti che mi legavano. >>
    << Lo avevo pure avvertito di non avvicinarsi a quello scrigno… va beh non divaghiamo, dimmi il motivo del tuo regalo. >>
    *Disse subito dopo Kazuto, ansioso di sapere il perché e cosa ci fosse all’interno di quel sacchetto.*
    << Nessun motivo, semplice affetto reciproco tra fratello e sorella… o meglio tra cugina e cugino…. beh hai capito! In più se ne compravo due mi facevano lo sconto, quindi ecco a te, scommetto che ti piacerà. >>
    *Con un allegro sorriso Suguha infilò la mano nel sacchetto, dal quale estrasse un sottile contenitore di forma rettangolare, ovvero la custodia di un video gioco. Porgendolo al ragazzo in piedi di fronte a lei, il quale dopo averlo preso in mano inarcò un sopracciglio.*
    << Cos’è un nuovo VRMMORPG? >>
    << Non proprio, niente online! È per giocatori singoli. >>
    *Gli rispose Suguha, poggiando il pacchetto con ancora all’interno un altro gioco, sul divano.*
    << Niente online? È un po’ insolito… >>
    *Detto questo, Kazuto si degnò di leggere il nome e di guardare la copertina del gioco, la quale raffigurava una rupe, essa era illuminata, da un bellissimo tramonto rossastro, mentre sullo sfondo c’era l’immagine del volto di un leone.*
    << The Lion King.. non mi è nuovo questo nome però adesso ho come un vuoto di memoria. >>
    << Suvvia Kazuto! E pensare che da piccoli abbiamo consumato il DVD a forza di vedere quel film, ci piaceva tanto! Non puoi esserti scordato di quel meraviglioso cartone animato! >>
    *Mentre parlava Suguha mise le mani ai fianchi con fare leggermente offesa. Sapeva che suo cugino non aveva un gran memoria (giochi virtuali a parte), ma pensava che almeno si ricordasse del loro film preferito di quando erano bambini.*
    << Aaaah! Adesso ricordo, si tratta di quel cartone animato sui leoni, Il Re Leone. Come ho fatto a scordarmelo? >>
    << Non chiederlo a me, comunque sei contento che ne abbiano fatto un video gioco per l’AmuSphere? Quando l’ho saputo ho cercato in tutti i modi di tenertelo nascosto fino alla sua uscita proprio per farti una sorpresa. >>
    << Beh ci sei riuscita, grazie Suguha è davvero un bellissimo regalo! Mi domando cosa dovrò fare, sai che non mi ricordo quasi nulla di quel film? >>
    *Kazuto fù proprio contento di aver ricevuto quel gioco, lo si poteva capire per via del luccichio nei suoi occhi, cosa che solitamente succedeva solo quando trovava una bella spada o imparava una nuova Skill. Da questo Suguha capì di avergli preso il gioco giusto.*
    << Allora ti conviene riguardartelo prima di giocare, o finirai col combinare solo dei guai. >>
    *Affermò con tono sarcastisco.*
    << Naaah, preferisco cominciare senza sapere quasi nulla, altrimenti se sapessi tutto sarebbe noioso, spero solo di non ricordarmi tutto il film mentre gioco. >>
    << Anche se fosse la trama è stata quasi totalmente cambiata, ci hanno aggiunto cose che prima non c’erano, proprio per non renderlo monotono e scontato a chi come noi.. anzi come me si ricorda il film a memoria, quindi saresti comunque andato alla cieca caro fratellone. >>
    *Mentre la ragazza parlava, Kazuto la stava ascoltano ma stava anche leggendo le varie cose scritte sulla custodia del gioco, tra le quali la casa produttrice che ovviamente come il film era americana.*
    << Meglio così, almeno potrò giocare in tutta tranquillità, chissà se il PG sarà umano o un leone… è più probabile la seconda. In ogni caso hai preso lo stesso gioco anche tu? >>
    << Si ma il mio è di un altro film, che comunque proverò domani. >>
    *Nel mentre Suguha parlava, riprese in mano il sacchetto di carta e si avviò verso le scale che portavano al secondo piano della casa, cominciandole a salire seguita passo passo da Kazuto, che si era nuovamente perso nei suoi pensieri, fantasticando sul come sarebbe stato giocare per la prima volta nei panni di un animale. Questa volta però tornò alla realtà da solo, non appena finì di salire le scale, arrivando ad un altro corridoio costituito dal solito par chè in legno e 3 porte, 2 alla sua sinistra, ovvero la camera di Sugua e infondo la sua, mentre a destra c’era il bagno.*
    << Come mai domani? Ora cos’hai da fare? >>
    << Devo incontrare Asuna, Shinon, Silica e Liz nelle terre dei Sylph. Ci siamo date appuntamento in una locanda per discutere su una Quest che avevamo in programma di fare da un po’ di tempo. >>
    << Perché non mi avete inviato? >>
    *Domandò subito Kazuto con il suo solito tono calmo e serio, assottigliando leggermente lo sguardo.*
    << Perché vogliamo fare una Quest solo tra ragazze, qualcosa in contrario? E poi possono partecipare al massimo 5 persone alla missione, quindi non preoccuparti prova il nuovo gioco e stasera a cena mi dirai com’è, voglio tutti e dettagli mi raccomando. >>
    *Affermò mentre apriva la porta in legno della sua stanza, varcandone l’uscio di un paio di passi per poi voltarsi nuovamente verso il ragazzo, fissandolo con un leggero sorriso.*
    << Affare fatto ti racconterò tutto, d'altronde me l’hai comprato tu quindi è il minimo. Mi raccomando però state attente. >>
    << Si non preoccuparti, ciao Kazuto a stasera. >>
    *Con quel saluto, Suguha chiuse la porta della sua stanza e subito dopo anche Kazuto si avviò verso la sua, aprendo la porta e richiudendola dietro di sé dopo essere entrato. Fatto questo si diresse vero la scrivania, con sopra 3 schermi per PC (già acceso), dentro il quale mise il disco del gioco non appena lo tolse dalla custodia. Fatto questo prese l’oggetto che gli permetteva di accedere al mondo dei giochi virtuali, ovvero l’AmuSphere. Una specie di casco, costituito da due anelli metallici sovrapposti sulla parte posteriore, mentre quella che andava sugli occhi aveva anche un vetro di colore scuro semi-trasparente.
    Dopo averlo preso in mano, il ragazzo se lo mise in testa e si sdraiò sul letto posto alla sua destra, attaccato alla parete, chiudendo infine gli occhi.*
    << LINK START! >>
    *Quella era la parola che si doveva utilizzare per far partire ogni gioco di realtà virtuale. Una volta pronunciata l’AmuSphere isolava quasi completamente i sensi nel mondo reale e catapultava essi all’interno del gioco che si stava avviando, adesso tutti i suoi sensi e gli impulsi del suo cervello erano intercettati e trasmessi al ‘’casco’’ in altre parole non poteva muove il suo corpo reale, a meno che non si disconnettesse o qualcuno nel mondo reale glielo levasse dalla testa.
    All’inizio la schermata era bianca, ma subito dopo una miriade di colori diversi la invasero, come se si fosse entrati a tutta velocità in una specie di tunnel. La cosa durò giusto un paio di secondi, infatti poi gli occhi di Kazuto tornarono a vedere solo il bianco, oltre ad esso però c’erano anche i soliti protocolli di sicurezza automatici. In pratica 5 icone azzurre tondeggianti con dentro la scritta OK, il che stava a significare che il gioco e il casco della realtà virtuale funzionavano correttamente. Infine non gli rimase che scegliere la lingua del gioco, ovvero il giapponese. Di norma sarebbero apparse altre due icone, dentro le quali avrebbe dovuto inserire i dati dell’account con cui giocava ai giochi online, ma questo non lo era quindi gli apparve subito davanti agli occhi la scritta; –WELCOME TO THE LION KING- per poi apparire, con l’aspetto del suo corpo reale, al centro in una stanza nera circondata da vari schermi rettangolari che emettevano una luce azzurrognola.*
    << Salve, benvenuto in The Lion King. Per prima cosa inserisci genere e nome del personaggio. >>
    *Una voce femminile computerizzata, spiegò al ragazzo le istruzioni per la creazione del personaggio. Tutte cose che Kazuto sapeva già, ma non poteva disattivarle quindi avrebbe dovuto sorbirsi la solita solfa come ogni altra volta.
    Per iniziare scelse il sesso del suo personaggio, il quale ovviamente era maschio per poi digitare su una tastiera olografica che fluttuava di fronte a sè il nome del PG. Anche in questo caso la scelta era ovvia e quindi senza alcun indugio digitò il nome che utilizzava sempre: Kirito, cliccando poi sul cerchio di colore azzurro per dare l’ok al sistema. Fatto questo la tastiera scomparve e davanti a lui apparve un’altra schermata rettangolare semi-trasparente, sulla quale si doveva impostare l’età del personaggio e gli altri dati.*
    << In questo gioco si deve impersonare un leone, quindi prima di tutto bisogna selezionate età e digitarne successivamente il numero, poi si deve scegliere il colore del pelo e della criniera se ne possiede una. >>
    <<uff… so bene come si fa anche se questa volta devo creare un PG non umano.>>
    *Affermò con tono infastidito e annoiato, nell’ascoltare istruzioni già conosceva, mentre con velocità digitava l’età del suo personaggio, impostando il numero 17 (ovvero la sua età reale).*
    << In teoria come leone dovrei avere circa 4 anni o comunque poco meno. Bene adesso passiamo al colore, anche se so già quale scegliere… beh non esiste in natura ma è questo il bello dei giochi. >>
    *Inutile dire che il pelo del suo personaggio era nero come l’oscurità, idem per la criniera. Quindi dopo aver impostato i parametri del colore nero al massimo per entrambe, diede nuovamente la conferma delle sue scelte al sistema e la voce computerizzata riprese a parlare.*
    << L’aspetto del personaggio sarà generato in automatico e non sarà possibile cambiarlo, confermi la tua scelta? >>
    *Sarebbe da lui fare un commento riguardo alla creazione automatica del PG. Stavolta però non avrebbe badato a qualche imperfezione estetica del suo avatar, anche se avrebbe dovuto pagare con dei soldi veri per modificarlo inseguito, adesso voleva solo iniziare subito il gioco. Quindi senza dire nulla Kazuto premette per l’ennesima volta il solito tasto per dare l’ok; ora sarebbe finalmente partito il vero gioco. Non vedeva l’ora di immergersi in quella nuova avventura dalla quale non sapeva minimamente cosa aspettarsi.*
    << La creazione è terminata, ora verrai condotto alle Terre Del Branco. Buona fortuna. >>

    Edited by Kirito Lo Spadaccino Nero - 14/9/2015, 06:11
     
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    Bravo Cacciatore

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    Beh, è ancora presto per giudicare dato che è solo il prologo e comunque non vi sono stati grandi eventi in esso; non so, credo che dovrò abituarmi al concept dietro però vediamo come si sviluppa la trama.
     
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  3. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Essendo solo il prologo appunto non c'è stato nulla di che, ma solo un anticipo di come sarà la ff, ho già scritto il primo capitolo e attendo solo altri commenti per poi postarlo ^^
     
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  4. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Mi scuso se faccio un doppio post, ma voglio ringraziare la carissima Poet, per avermi aiutato a sistemare il Prologo ^^ e ora posto anche il primo capitolo, buona lettura =)

    CAPITOLO 1: LE TERRE DEL BRANCO

    *Un’intensa luce, talmente forte da fargli chiudere gli occhi, avvolse completamente il ragazzo, il quale di colpo si senti mancare il terreno sotto i piedi cosa che però, durò solo pochi secondi, infatti poco dopo percepì nuovamente di stare poggiando i piedi, o per meglio dire le zampe su qualcosa.
    Kirito sbattè le palpebre più volte in, modo da far abituare gli occhi alla luce accecante che proveniva dal sole e successivamente portò lo sguardo verso il basso, sulle zampe anteriori, alzando quella destra e fissandola con intensità, per poi stringerla a pugno, riportando infine lo sguardo rivolto verso l’orizzonte.*
    << Ora il gioco, può finalmente cominciare. >>
    *Affermò entusiasta con un leggero ghigno sul volto, mentre ripoggiava la zampa (avvolta completamente di una pelliccia color nero pece) a terra. Il leone riusciva a percepire chiaramente i caldi raggi del sole picchiare sulla sua schiena, mentre osservava stupefatto il panorama intorno a se. Il terreno era coperto dall’erba, salvo alcune zone isolate in cui si vedeva chiaramente il terreno, ma non era tutto: qua e l’à c’erano anche degli alberi non eccessivamente grandi e delle rocce.
    Vedere tutto questo per Kirito era uno spettacolo, aveva visto la savana solo in TV o Internet ma vederla dal ‘’vivo’’ era tutt’altra cosa, sembrava essere infinita.*
    << Non c’è che dire l’ambientazione mi piace e come al solito non sembra minimamente di essere all’interno di un gioco, tutto pare perfettamente reale e naturale. >>
    *Dopo aver detto quelle parole, il leone prese un profondo respiro con il naso, riempiendosi i polmoni di quell’aria pulita e dei profumi della natura, buttando poi fuori l’aria con la bocca.*
    << Bene! Tanto per iniziare diamo un’occhiata al mio Status.. >>
    *Lo -Status- era in pratica l’info del giocare, dal quale poteva controllare tramite il Menu, l’equipaggiamento, gli Aitem in suo possesso, le Skill e tutto il resto.
    A Kirito bastò sollevare la zampa destra ed abbassarla nuovamente con un movimento fluido e dopo aver sentito un leggero suono simile ad un campanellino, davanti a lui apparve una schermata verticale, rettangolare, bianca semi-trasparente, grande più o meno come la sua testa. In quella schermata c’era in cima scritto il nome del PG, sotto la figura stilizzata di un leone, completamente nera, circondata da 12 cerchietti sempre neri, essi solitamente servivano per andare sulle altre zone del Menu, ma stranamente solo una era ‘’utilizzabile’’.*
    << Che strano.. come mai le altre icone sono bloccate? >>
    *Si domandò con tono sorpreso, vedendo che 11 dei 12 cerchi erano barrati da una croce grigia, mentre solo uno di essi non l’aveva e quindi si poteva cliccare per aprire l’altra schermata, cosa che Kirito fece subito, schiacciandola con il dito della zampa e facendo così apparire ai lati del schermata principale altri due cerchi leggermente più grandi degli altri. Dentro il primo era raffigurata in modo stilizzato il volto di un leone, mentre in quello infondo c’era una specie di cursore, se si premeva quest’ultimo si sarebbe aperta la mappa del gioco, ma aprirla ora era inutile visto che non aveva fatto nemmeno un passo e quindi non aveva scoperto nemmeno l’1% di essa. Di norma nei giochi online ci sarebbero stati altri due cerchi, uno per controllare i membri del Party e un altro per i messaggi, ma che qui non c’erano per ovvie ragioni.*
    << La mappa ora non mi interessa, anzi voglio utilizzarla solo in caso di emergenza, per cui… diamo un’occhiata alle Skill e all’equipaggiamento, sempre se ci sia.. >>
    *Quando toccò con la punta della zampa il cerchio in alto, si aprirono a fianco di esso due icone rettangolari, orizzontali, attaccate l’una all’altra. Su di una c’era scritto –Skill- ovvero le abilità apprese dal personaggio, mentre sull’altra -Statistiche-*
    << Mmm.. a quanto pare non ci sono ne Aitem ne Equipaggiamenti, beh dovevo aspettarmelo, infondo qui non si indossano vestiti, tanto meno armature e non si possono nemmeno trasportare oggetti, visto che non si potrebbero per logica tenere. Mi chiedo a quanto siano le mie statistiche iniziali, ma ci guarderò dopo. >>
    *Lo sguardo del leone era leggermente sorpreso per via del Menu insolito di quel gioco, ma infondo era una cosa abbastanza normale quando si gioca ad un tipo di gioco nuovo, mentre si è abituati allo stile di un altro, quindi senza dare troppo peso alla cosa, Kirito diede subito un’occhiata veloce alla voce -Skill- ma quando premette il pulsante e la lista si aprì, la schermata era completamente bianca.*
    << Ehi ma! Non c’è niente qui! Nemmeno una misera abilità, come mai? Anche ad inizio gioco di solito si hanno un paio di tecniche con cui cominciare, invece qui non c’è nulla.. pare che dovrò combattere senza il supporto del sistema almeno per ora. >>
    *Con un tono ed un’espressione leggermente delusi, Kirito chiuse l’icona delle abilità e cliccò quella delle statistiche, esse erano: Livello 1 Forza: 5 Velocità: 4 Agilità: 4 Resistenza: 2, tutte messe per ordine verticale a partire dal livello in giù.*
    << In poche parole qui si usa il vecchio sistema di livellamento, dove ogni volta che si sale di livello si hanno un tot di punti da assegnare alle statistiche, mentre le abilità non hanno punti.. o forse mi sbaglio? Fin che non apparirà almeno una Skill non potrò saperlo con certezza. >>
    *Detto questo, lo sguardo di Kirito si focalizzò in alto alla sua sinistra e in quel punto nel suo campo visivo apparve la barra degli HP, una lunga linea rettangolare di colore verde, dove al lato sinistro c’era scritto nuovamente il nome Kirito, mentre sotto era riportato in numeri il valore esatto (50/50) e di fianco ancora una volta il livello.*
    << I miei HP sono 50, me li aspettavo un po’ di più ma va bene lo stesso. >>
    *Affermò per poi chiudere l’intero Menu del gioco, anche la barra degli HP era scomparsa, di fatti essa appariva solo quando si perdevano punti in seguito ad un colpo o cose simili, oppure come prima ci si focalizzava sul punto in cui dovesse apparire, però quando si spostava lo sguardo svaniva poco dopo, in modo da non ‘’rovinare’’ la vista del giocatore che voleva magari godersi semplicemente il panorama.*
    << Ok adesso che ho controllato il tutto, posso cominciare veramente a giocare e per prima cosa vediamo di raggiungere quella rupe in lontananza, la ricordo nel film ma adesso non mi viene in mente il nome, peccato.. >>
    *Detto questo Kirito cominciò a muovere i primi passi in quel mondo, ma non avendo mai camminato su 4 zampe, finì con l’inciampare da solo senza fare nemmeno un metro, sbattendo il muso sull’erba.*
    << Mm.. ho come un deja vù. >>
    *Disse fra se e se, con un tono leggermente dolorante mentre si rialzava sulle 4 zampe, capendo che prima avrebbe dovuto imparare a camminare su di esse, altrimenti non avrebbe potuto muoversi con la sua solita velocità e agilità, fortunatamente lui era l’unico Player del gioco, in più nei paraggi non c’era nessuno che avesse potuto vedere la sua goffagine.*
    << Andiamo, ho imparato a volare correttamente dopo 5 minuti su Alfheim, beh atterraggi a parte, quindi quanto mai sarà difficile muoversi su 4 zampe? >>
    *Il leone sospirò, per poi provare nuovamente a camminare, questa volta facendo più attenzione nel muoversi. Mise una zampa dietro l’altra con accuratezza, prima quella anteriore e poi quella posteriore e così via. Ci stette un po’ a fare quella specie di ‘’allenamento’’ volendo essere sicuro di non inciampare nuovamente, ma durante quell’esercizio, si accorse di una cosa un po’ insolità.*
    << Mmm… non sono un po’ troppo vicino al terreno per essere un adolescente? >>
    *Si domandò fissando l’erba sottostante, notando la poca distanza fra lui e quest’ultima.*
    << Magari devo solo abituarmi a questo cambio di prospettiva.. in ogni caso direi che adesso so camminare perfettamente, quindi posso procedere verso la rupe! Durante il percorso proverò anche a correre e a saltare, potrebbe rivelarsi utile fin da subito muoversi rapidamente.>>
    *Kirito potè finalmente cominciare ad avviarsi verso la grande roccia a punta, la quale era abbastanza distante da dove si trovava, per cui ebbe tutto il tempo di provare a correre, a scattare e a saltare, ovviamente non mancarono le cadute e i ruzzoloni, ma si consolò del fatto che dopo pochi tentativi poteva già muoversi come un vero leone, o quasi. Però tutti quei movimenti, uniti al caldo afoso della savana, gli fecero venire una gran sete.*
    << Se non trovo dell’acqua al più presto, rischio che i miei HP comincino a scendere fino ad azzerarsi e sinceramente morire per disidratazione non mi alletta! >>
    *Con rapidità, il leone salì su di una roccia vicina e cominciò a guardarsi intorno, notando dopo una veloce occhiata, una grossa pozza d’acqua, le cui acque brillavano sotto i raggi del sole rendendola abbastanza visibile anche da lontano.*
    << Finalmente un colpo di fortuna! >>
    *Disse con un tono più alto del solito, cominciando a correre velocemente verso la pozza d’acqua, arrivando alle sue sponde dopo un minuto. Kirito frenò la sua corsa premendo le zampe a terra e alzando un leggero polverone, fermandosi proprio a pochi centimetri dall’acqua, fissandola con un espressione dubbiosa.*
    << Uff.. beh devo calarmi in tutto e per tutto nella parte, quindi dovrò anche bene come un leone. >>
    *Detto questo, Kirito si piegò sulle zampe, abbassò la testa e non appena il suo muso fu abbastanza vicino, cominciò a bere a grandi sorsi. Ci aveva messo un po’ a decidersi perché a dirla tutta si sentiva un po’ stupido a bere in quel modo, ma tra quello e il morire di sete la scelta fu ovvia.*
    << Aaah… adesso mi sento meglio.. oh! >>
    *Dopo aver finito di bere, lo sguardo del leone cadde sul suo riflesso nell’acqua, dal quale notò che il suo muso era abbastanza ‘’infantile’’ per essere quello di un adolescente e in quel momento un grande dubbio lo assalì.*
    << No.. non mi dire che! >>
    *Senza dire altro, Kirito si mise di profilo vicino all’acqua, in modo da potersi vedere per intero e quando lo fece, capì il grande errore commesso durante la creazione del personaggio.*
    << Aaaaaah! No sono un cucciolo! Un insignificante leoncino! Come diavolo è potuto succedere?! Sono sicuro di aver impostato 17 anni umani mentre creavo il PG… oppure.. cavolo! >>
    *Mentre si lagnava a gran voce delle sembianze che aveva, nella sua mente si materializzò il momento in cui stava mettendo l’età e in quell’istante, si rese conto che erano impostati i mesi e non gli anni.*
    << Adesso ho capito, invece di mettere 17 anni umani, che sarebbero dovuti essere più o meno 4 in età leonina, ho impostato 17 mesi, quindi adesso sono un leoncino di 1 anno e 5 mesi, uffa! Avrei dovuto prestare più attenzione. >>
    *Il volto del leoncino era visibilmente irritato ma anche deluso e rimase così, in silenzio, per vari secondi. Poi Kirito sorrise di colpo, un sorriso serio quasi di sfida.*
    << Beh oramai è inutile lamentarsi, posso dire di aver impostato la difficoltà massima. da leoncino mi risulterà di più difficile sconfiggere i miei nemici, quindi tutto sommato non è stato un completo errore, l’imprevisto fa parte del gioco infondo. >>
    *Dicendo quelle parole con calma e serità, Kirito osservò con più chiarezza il suo nuovo corpo, ovvero quello di un cucciolo di leone, dal pelo completamente nero, almeno su resto del suo aspetto fisico non aveva nulla ridire, per cui riprese a camminare verso la sua destinazione, tentando nel mentre di trovare altri lati positivi in quelle sembianze, con le quali all’apparenza sembrava innocuo, però era in realtà l’esatto contrario e il primo mostro che gli avrebbe fatto da avversario se ne sarebbe accorto.
    Da quando aveva cominciato ad allenarsi nella corsa e da quando si era allontanato dalla pozza d’acqua, era passata più o meno un ora e oramai non mancava molto per raggiungere la rupe, la quale si faceva sempre più grande man mano che si avvicinava. Però all’improvviso il leoncino si bloccò nuovamente, come se un altro inquietante dubbio gli fosse venuto in testa.*
    << Un secondo! Qui non ho nessuna spada per combattere e se verrò attaccato mi dovrò difendere con il corpo a corpo.. >>
    *Affermò, dandosi una rapida occhiata alle zampe e alla coda, alla quale non si era ancora del tutto abituato.*
    << Dovrò contare solo su questi.. >>
    *Kirito fece scattare dalle sulle zampe, degli artigli neri come le lame delle spade, che solitamente utilizzava su Alfheim. Fù sorpreso nel vedere come essi erano abbastanza lunghi e affilati, almeno a lui sembrava che lo fossero.*
    << Sicuramente un artigliata ben assestata lascerà il segno. >>
    *Commentò tra se e se, mentre osservava gli artigli della sua zampa destra, dopo averla sollevata verso il suo muso. All’improvviso, le sue orecchie si mossero leggermente, captando un rumore alle sue spalle, tra l’erba alta che lo circondava. Lo sguardo di Kirito si fece immediatamente più serio e dopo aver ripoggiato la zampa a terra, tenne gli artigli sguainati, pronto ad utilizzarli per attaccare colui che lo stava osservando.*
    << Non so chi tu sia.. però ti ho scoperto! >>
    *Con una velocità immane, Kirito si voltò e spiccò un rapidissimo salto verso l’erba alta che si stava muovendo e in pochi istanti, si ritrovò a poggiare le sue zampe su qualcosa di più morbido della terra e dell’erba, qualcosa che si dimenava, tentando di togliersi il leoncino nero di dosso.*

    Edited by Kirito Lo Spadaccino Nero - 14/9/2015, 06:10
     
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    CITAZIONE (Kirito Lo Spadaccino Nero @ 18/7/2015, 15:06) 
    Mi scuso se faccio un doppio post, ma voglio ringraziare la carissima Poet, per avermi aiutato a sistemare il Prologo ^^

    Attendo ancora il mio lauto compenso...u_u

    Anyway!
    Per ovvi motivi non mi soffermo troppo sul prologo. Come già sai trovo molto interessante un cross-over fra il TLK e SAO! La tua trama sta solo cominciando a delinearsi, per cui per il momento posso "limitarmi" a lodare idea e sviluppo di quanto pubblicato.
    I tuoi punti di forza sono sicuramente il tuo essere "visivo" e gli ottimi dialoghi.
    Le descrizioni sono ben fatte, ed è facile immergersi nel mondo che dipingi. Qualche volta le descrizioni potrebbero sembrare anche troppo accurate, ma è questione di gusti. Alcuni lettori preferiscono delle descrizioni accurate, altri si annoiano se le descrizioni vanno per le lunghe. Personalmente, non le ho trovate noiose in alcun punto.
    I dialoghi: anche qui sono molto ben fatti. Nei dialoghi si corre spesso il rischio di uniformare le frasi di tutti i personaggi, dando lo stesso modo di parlare (che sovente corrisponde a quello di chi scrive) a tutti i personaggi. Tu non sei mai caduto in quest'errore: ogni frase pronunciata è in linea con il personaggio che la pronuncia e ne riflette perfettamente i modi. Ciò rende i personaggi più realistici.
    Entrambi questi pregi del tuo stile concorrono alla facilità con cui il lettore immagina la scena e sente i personaggi vivi.

    Difetti:
    Ortografia. Nel primo capitolo ci sono abbastanza errori ortogafici qui e là.
    Sintassi. Con il tempo hai molto migliorato quest'aspetto (la differenza rispetto a prima si nota eccome), ma devi continuare ad esaminarla bene ed esercitarti. In qualche punto posizionerei meglio la punteggiatura.
    Incongruenze: l'unica che mi sembra di riscontrare è sulla fine del 1° capitolo. Sembra strano che in un'ora Kirito sia passato dall'imparare a mettere una zampa dietro l'altra al "saltare un rapidissimo salto con velocità immane". Si è esercitato per un pò, ma mi sembra che un'ora sia troppo poco per abituarsi ad utilizzare un avatar quadrupede con tanta scioltezza.

    Cosa aggiungere? Sono curiosa di vedere come si svilupperà la storia e cosa ha in serbo le terre del branco per Kirito. Quindi spero di leggere presto il 2° capitolo!^^
     
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  6. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Non era previsto alcun compenso D:

    Per prima cosa ti ringrazio per i complimenti XD anche se in parte me li avevi già detti, in ogni caso sono felicissimo di risentirli anche qua ^^
    E si devo migliorare questi problemi con l'ortografia e il resto :/ me lo aspettavo tanto che avresti trovato errori anche li XD per il incongruenze allora... qui ti spiego, Kirito in un gioco precedente ha imparato a volare bene e velocemente dopo qualche minuto di esercizio e direi che le ali sono una cosa di completamente estranea al corpo umano, quindi ho pensato che se è riuscito a padroneggiare il volo in poco tempo, poteva fare lo stesso con un avatar quadrupede. =)
    Prima di concludere il commento ci tengo a dire che, i termini da video gioco e le altre cose legate ad esso, saranno assottigliate sempre di più, cercherò di ridurle al minimo, perchè posso capire che non siano tanto belle da vedere nel re leone. Detto questo cercherò di sbrigarmi a postare la prossima parte ^^
     
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  7. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Farò un altro doppio post.. visto che nessuno commenta non posso evitarlo se voglio continuare la ff

    CAPITOLO 2: UNO SPIACEVOLE INIZIO

    << Ehi! Insomma vuoi toglierti di dosso?! >>
    *Il leoncino nero si rese conto di chi aveva atterrato, solo dopo aver piantato quest’ultimo con la schiena a terra. Si trattava di un cucciolo di leone proprio come lui, con l’unica differenza che il pelo era un giallo oro, mentre sulla pancia il colore cambiava diventato marroncino chiaro, quasi bianco.*
    << Ma.. sei solo un leoncino! >>
    *Affermò Kirito, con tono tra il deluso e lo stupito, fissando negli occhi l’altro cucciolo, il quale lo stava fissando con un’espressione a dir poco adirata, come se i suoi occhi rossastri ad un tratto potessero prendere fuoco.*
    << Certo che sono un leoncino, sei cieco per caso? Ti vuoi levare ora?!! >>
    *Gli domandò, con un tono ancora più arrabbiato di prima, continuando ad agitare le zampe a vuoto. Fin che Kirito non gli si tolse da sopra la pancia e lo lasciasse libero di alzarsi, cosa che fece subito, scattando di colpo sulle 4 zampe, ed indietreggiando di qualche passo, alzando poi il fondo schiena e mettendosi in posizione, sguainando per fino gli artigli e ringhiando, quasi come se volesse saltargli addosso per vendicarsi.*
    << Rinfodera gli artigli micetto, credevo che ci fosse qualcos’altro nascosto dell’erba. >>
    *Commentò Kirito, con un espressione e un tono annoiato, sedendosi tranquillamente di fronte al leoncino d’orato, fissandolo con gli occhi socchiusi.*
    << Cosa credevi che ci fosse? >>
    << Un bel mostro magari.. >>
    *A quell’affermazione, il leoncino dal pelo dorato si rimise in posizione normale, rinfoderando gli artigli. Adesso la sua espressione era totalmente confusa e dubbiosa, a causa dell’affermazione fatta un attimo prima, da quel leoncino nero.*
    << Mostro? Cosa sei anche matto oltre a non vederci bene? >>
    *Gli chiese inarcando un sopracciglio.*
    << Ehi! Bada a come parli, in più vorrei proprio sapere chi sei. >>
    << Questo te lo dovrei chiedere io! Sei tu l’estraneo qui, oltre ad avermi aggredito senza motivo. >>
    *Kirito non rispose subito, si limito a sbuffare leggermente, per poi osservare con chiarezza colui che aveva davanti.*
    ‘’Sicuramente di tratta di un NPC, ma la cosa strana è che non vedo nessun cursore su di lui, tra l’altro non mi si è aperta alcuna finestra di aggiornamento della storia principale. Solitamente incontri come questo ne fanno apparire una, in cui viene spiegato a grandi linee cosa fare per procedere e invece niente.’’
    *Nel pensare a tutte quelle cose strane, Kirito era nuovamente entrato nel suo ‘’mondo’’ e adesso tentava di dare a tutto, una spiegazione logica, però i suoi ragionamenti vennero interrotti dall’irritante voce di quel leoncino.*
    << Pronto? C’è nessuno in casa? Guarda che non mi hai ancora risposto! >>
    << Uff.. ti rispondo così te ne stai zitto, mi chiamo Kirito, già che ci sono mi scuso per averti atterrato, contento ora? >>
    *Il leoncino nero, aveva parlato con un calma quasi irritante. Ovviamente all’altro cucciolo non fece proprio piacere e infatti si imbronciò prima di rispondergli.*
    << Sei proprio un maleducato, non si parla così agli sconosciuti, tanto meno si fa il gradasso nelle sue terre. >>
    *Quell’affermazione fece spalancare leggermente gli occhi a Kirito, il quale sembrò interessarsi veramente alla conversazione, visto che prima il suo sguardo diceva l’esatto contrario, a dirla tutta non vedeva l’ora di liberarsi di quel cucciolo, ma capì che avrebbe commesso un errore se l’avesse fatto.*
    << Le tue terre? Vorresti dire che le terre del branco sono tue? Andiamo, non sei mica il re. >>
    << No, ma ne sono il legittimo erede, mi chiamo Simba. >>
    *Non appena il leoncino dorato sei presentò, a Kirito venne in mente un particolare del film, ovvero il nome del protagonista, che coincideva perfettamente con quello del cucciolo di fronte a lui.*
    << Che inizio del cavolo… >>
    *Borbottò tra se e se con aria delusa, rendendosi conto di aver cominciato il gioco nel peggiore dei modi.*
    << Come scusa? >>
    *Chiese Simba, sedendosi e inarcando un sopracciglio.*
    << Nulla lascia stare.. ascolta, ti andrebbe di farmi visitare le terre del branco? >>
    *All’improvviso il tono del leoncino dal manto nero, si fece leggermente più gentile e cortese, anche se quel suo atteggiamento di superiorità rimase quasi immutato.
    A quella domanda, Simba assottigliò lo sguardo con fare dubbioso, non sapendo se poteva fidarsi o meno.*
    << Prima mi aggredisci e poi pretendi che ti perdoni così come nulla? No non ti porto da nessuna parte, sei un tipo sospetto, non mi fido! >>
    << Non sono un tipo sospetto, sono un leoncino come te. E mi pare di averti già detto che era stato un malinteso. >>
    *Prima di rispondere, Simba avvicinò leggermente la testa verso Kirito.*
    << Veramente mi sembri un po’ più grande di me, comunque non ho ancora accettato le tue scuse. >>
    ‘’Che tipo difficile.. non ricordavo che Simba fosse così diffidente.’’
    *Pensò Kirito fra se e se, storcendo la bocca in una smorfia un po’ irritata.*
    << Beh poco male, farò un giro per conto mio.. ci si vede. >>
    *Il leoncino Nero si alzò, facendo per andarsene, ma Simba gli si parò davanti con una breve corsa. Il suo sguardo la diceva lunga, non voleva lasciar andare quel leoncino dall’insolito manto nero.*
    << E ora cosa c’è? >>
    *Gli domandò con tono seccato e gli occhi leggermente socchiusi.*
    << Non ti posso lasciare andare in giro per le terre del branco, così come se nulla fosse. Sei uno straniero, quindi devo portarti dal mio papà e lui deciderà se puoi restare o meno. >>
    << E se mi rifiutassi? >>
    << Allora te ne andrai con la forza! >>
    *Il leoncino dal pelo dorato, risfoderò gli artigli non appena concluse la frase. Sicuramente faceva sul serio, non che a Kirito facesse molta differenza, anzi avrebbe potuto anche metterlo K.O, ma facendo così sarebbe passato dalla parte del cattivo, cosa che lui detestava. Quindi si limitò a sospirare, per poi fare un leggero sorriso.*
    << D’accordo hai vinto, ti seguirò da tuo padre, almeno dopo mi lascerai in pace. >>
    << Puoi contarci, non mi stai mica simpatico! >>
    << Puoi non credermi , ma me l’aspettavo sai? >>
    *Affermò in fine Kirito con tono sarcastico, facendo così imbronciare il suo interlocutore.*
    << Dai andiamo, prima ti porto da mio padre e prima posso liberarmi di te e tornare a giocare con i miei amici. >>
    *A quelle parole il leoncino nero non aggiunse nulla, a dirla tutta non gli importava gran che dei programmi di quel leoncino, sapeva che era il protagonista del film da cui era tratto il gioco in cui si trovava e che quindi aveva un ruolo importante al suo interno, però per adesso lo vedeva solo come un insopportabile cucciolo, che si dava solo tante arie e nulla di più, del quale tra l’altro non vedeva l’ora di toglierselo dai piedi, o dalle zampe per meglio dire.
    Kirito seguì in silenzio Simba, con il quale stava salendo sull’imponente rupe dei re. Kirito ovviamente durante il tragitto si stava anche godendo il magnifico paronama della rupe, la quale essendo abbastanza in alto dava una bellissima visuale della savana. Purtroppo quel momento di enfasi per il paesaggio, durò poco. Infatti i due cuccioli arrivarono finalmente al cospetto del re di quelle terre, il quale se stava seduto davanti all’entrata di una grotta, con lo sguardo fisso di fronte a se, almeno era così fino al loro arrivo.*
    << Ehi Simba, come mai sei tornato così presto? E chi è questo tuo nuovo amico? >>
    *Kirito, sentendosi ‘’nominato’’ si fermò e alzò immediatamente lo sguardo, ritrovandosi a pochi centimetri da un imponente leone, dal pelo dorato e la folta criniera rossastra. Ma per quanto potesse essere grosso, ovviamente non poteva rivaleggiare con i mostri affrontati negli altri giochi da Kirito, lui era abituato a combattere contro colossi di 30 metri se non di più, quindi a differenza di altri, non si stupì per nulla, rimanendo a fissare il re, con la sua solita espressione tutta seria.*
    << Lui non è mio amico! >>
    *Affermò con chiarezza Simba.*
    << Anzi questo qui mi è letteralmente saltato addosso, diceva di avermi scambiato per un mostro. >>
    << Un mostro? >>
    *Chiese perplesso il leone adulto, focalizzando il suo sguardo sullo straniero.*
    << Chiedo scusa sire, ho sentito dei movimenti nell’erba alle mie spalle e ho agito d’istinto, non potevo sapere che ci fosse vostro figlio la dietro e comunque mi sono già scusato, quindi direi di considerare la questione chiusa. >>
    *Concluse, fissando con la coda dell’occhio Simba, che ovviamente aveva da ridire sulla questione.*
    << Chiusa un corno! Papà, cosa vuoi fare? Io non mi fido molto di questo qui.. lo farai rimanere o lo caccerai via? >>
    *L’imponente leone non rispose subito, prima restò a fissare Kirito, con un espressione dubbiosa, ma allo stesso tempo simpatica. Quest’ultima l’aveva fin da quando Kirito aveva incrociato il suo sguardo e non era mutata.*
    << Mandarlo via mi sembra eccessivo, infondo ti ha chiesto scusa no? E chiedo perdono piccolo, ma non so il tuo nome.. >>
    << Sono Kirito. >>
    *Rispose lui rapidamente.*
    << Kirito… bene Kirito, piacere io mi chiamo Mufasa. Dimmi sei qui da solo? O con la tua famiglia? >>
    << Beh.. ecco… >>
    ‘’Ah perfetto! Ora cosa faccio? Devo inventarmi una scusa e alla svelta! Questi NPC mi ricordano Yui, sembrano totalmente reali: per dialoghi, espressioni, reazioni e tutto il resto. Sicuramente in questo gioco il realismo non manca.’’
    *Kirito restò in silenzio per qualche secondo. Pensando a cosa avrebbe potuto dire al re, ma gli venne in mente solo una scusa plausibile, almeno secondo lui.*
    << Sono qui da solo… em come posso dire? Non ho una famiglia ecco tutto. >>
    *L’espressione e il tono con cui aveva pronunciato quelle parole, sembravano poco credibili e per chi lo conosceva, sapeva già che stava mentendo, ma fortunatamente non fù così per i due felini.*
    << Si certo capisco, allora non posso di sicuro mandarti via, resterai qui e Simba ti farà da guida. >>
    *Disse il re, fissando in fine suo figlio, che non sembrava minimamente contento della scelta del padre.*
    << Ma papà! >>
    << Niente ‘’ma’’ figliolo! Non ti sto forse insegnando come essere un buon re? E un buon re deve essere saggio, senza lasciare che le emozioni negative annebbino le sue scelte. >>
    << Mmm… si hai ragione, scusami papà. >>
    *Disse con tono triste, abbassando la testa e le orecchie con fare dispiaciuto e mortificato.*
    << Non fa niente Simba e poi devi scusarti con Kirito, non con me. >>
    *Simba girò leggermente la testa verso Kirito, il quale gli fece un piccolo sorriso, mostrando appena i denti, mentre se pur con un espressione e tono contrariati, il principe cominciò a scusarsi.*
    << Va bene… scusami Kirito.. ti farò da guida promesso. >>
    << Scuse accettate Simba. >>
    << Molto bene, ora che avete fatto la pace posso andare, devo pattugliare i confini. >>
    *Affermò Mufasa, alzandosi sulle 4 zampe.*
    << Mi raccomando Simba, tieni d’occhio il tuo nuovo amico e fargli fare amicizia con Nala e gli altri, vedrai che vi divertirete, ci rivediamo per l’ora di cena, non fate tardi. >>
    *Detto questo, il re cominciò a scendere con agilità dalla rupe, lasciando nuovamente soli i due leoncini, i quali dopo essersi guardati per un istante, si alzarono.*
    << Non pensare minimamente che siamo amici, lo faccio solo perché è quello che dovrebbe fare un buon re, quindi non prenderti troppe confidenze va bene? >>
    << Vale la stessa cosa per te, ‘’Re Simba’’ >>
    *Nell’ultima frase c’era una vena di ironia, completamente percettibile e infatti il leoncino d’orato fece un leggero ringhio, facendo appello a tutte le sue forze per non dare una zampata al nuovo arrivato.*
    << Forza seguimi ti presento i miei amici, chissà cosa diranno di te? Sono proprio curioso.. >>
    *Disse con un sorrisetto da superiore il principino, cominciando ad avviarsi giù per a rupe.*
    << Bah.. io ne farei volentieri e a meno. >>
    *Commentò Kirito subito dopo, riprendendo a seguire la sua ‘’guida.’’
    Quel gioco era davvero strano e Kirito se ne stava rendendo conto man mano che il gioco proseguiva, chiedendosi quante altre cose strane avrebbe visto, essendo solo all’inizio della sua avventura nelle terre del branco.*

    Edited by Kirito Lo Spadaccino Nero - 9/8/2015, 16:30
     
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    per le FF ci sta =)

    altrimenti.. come si fa ad andare avanti? XD
     
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    Questo è il capitolo migliore per me, fino ad ora.
    Sintassi molto più scorrevole e "ordinata" e
    piacevolissimi i dialoghi che rimangono sempre il tuo maggior punto di forza. Apprezzo molto anche il modo in cui hai reso ogni personaggio, ognuno di loro fedele a sè stesso in ogni parola e azione, anche se siamo ancora all'inizio.
    Ottimo capitolo, sono curiosa di sapere come si svilupperà la storia...=)
     
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  10. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    A davvero? Non lo sapevo XD grazie bau ^^
    Avevo il timore che questo capitolo mi fosse venuto peggio degli altri, fortuna che non è così XD anzi! Sono contento che ti sia piaciuto Poet =) cercherò di postare il seguito al più presto.
     
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    beh, mi pare ovvio se vui far andare avanti la storia, altrimenti rimani fermo =)
     
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  12. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    Capitolo finalmente pronto per essere postato! ^^ anche se non so quando mi sia venuto bene, ho un pò di dubbi... ma lascio giudicare a voi, buona lettura.

    CAPITOLO 3: ‘’NUOVI AMICI’’

    *I due leoncini stavano camminando da vari minuti, allontanandosi sempre di più dalla maestosa rupe, che ogni tanto Kirito si limitava a fissare, voltandosi alle sue spalle. Tra i due non c’era stata più alcun scambio di parole, fin da quando avevano salutato il padre di Simba, infondo non c’era nulla che volessero dirsi, visto che erano antipatici l’uno all’altro.*
    ‘’Adesso che ci penso.. non c’era barra degli HP, ne cursore nemmeno sul padre di Simba. Che le abbiano volute togliere per dare più realismo al gioco? E a proposito di realismo…’’
    *Senza concludere il suo pensiero, Kirito si fermò di colpo, senza nemmeno avvisare il leoncino dorato e con il solito gesto fluido della zampa destra, aprì la finestra del Menu, la quale comparve come al solito, emettendo il rumore simile a quello di un campanellino. Non doveva controllare chissà cosa, semplicemente il leoncino nero visualizzò l’ora.
    Solitamente nel Menu venivano mostrati due orari; quello del mondo reale e quello del mondo virtuale. Ce ne erano due perché il più delle volte tra gioco e realtà l’orario era impostato in modo diverso e in questo modo il giocatore evitava di confondersi tra i due, ma in quel gioco ce ne era soltanto uno che segnava le 18:12. Ciò stava a significare che l’orario era lo stesso del mondo reale.*
    ‘’Strano, eppure tra il Sud Africa e il Giappone ci sono 7 ore di differenza, tecnicamente qui dovrebbero essere le 11 del mattino…’’
    << Va beh lasciamo stare, almeno eviterò di fare tardi per cena. >>
    *Borbottò tra se e se, richiudendo il Menu con un paio di rapidi gesti. Gesti che però non passarono in’osservati agli occhi di Simba, il quale si era voltato proprio in quel momento.*
    << Si può sapere che stai combinando con quella zampa? >>
    << È? No niente… stavo scacciando una mosca. >>
    *Mentì Kirito, abbassando di colpo la zampa e fissando il leoncino con un’espressione leggermente seria, mentre Simba, a quella strana reazione assottigliò lo sguardo.*
    << Beh forza muoviti, siamo già in ritardo e ho intenzione di giocare prima dell’ora di cena, quindi datti un mossa! >>
    *Esclamò in tono irritante il principino, riprendendo a camminare, seguito un secondo dopo dal leoncino dal manto nero.*
    << Lo conosco solo da 5 minuti e già gli farei volentieri un occhio nero.. >>
    *Disse sotto voce Kirito, soffocando un ringhio di rabbia nei confronti del leoncino che gli camminava davanti. Ma non avrebbe cavato un ragno dal buco se si fosse messo a litigare con lui, anzi avrebbe solo perso tempo, quindi tanto valeva starsene zitti e lasciarlo fare, tanto lo avrebbe piantato in asso alla prima occasione.*
    ‘’Ed ecco un’altra stranezza.. gli NPG non dovrebbero accorgersi del movimento con cui si apre il Menu, o meglio per loro è come se i PG fossero fermi. Ma chi diamine ha creato questo gioco?’’
    *Più ci pensava e meno ne veniva a capo. Quel gioco era di completo realismo in tutti i sensi e se non fosse per le poche cose da -gioco- come la barra degli HP ecc.. a Kirito sembrerebbe di essere finito realmente nella savana.
    Pochi minuti dopo quella discussione con Simba, i due cuccioli arrivarono finalmente nel luogo in cui principino e suoi amici giocavano e quest’ultimi erano proprio li.*
    << Finalmente siamo arrivati! Forza ora ti faccio conoscere i miei amici, chissà cosa diranno di te? >>
    *Si chiese, fermandosi e volgendo però lo sguardo alle sue spalle, verso Kirito. Con un sorrisetto insopportabile sul volto, per poi avvicinarsi agli altri leoncini.*
    << Farei volentieri a meno di saperlo, posso assicurartelo.. >>
    *Simba non aveva sentito quelle parole, ma che le avesse sentite o meno, a Kirito non avrebbe fatto differenza. La sua voglia di stare li per conoscere dei leoncini era pari a zero, voleva andarsene in giro per la savana ed avanzare di livello, restando con loro invece avrebbe fatto poco o nulla. Purtroppo al momento però era ‘’costretto’’ quindi dopo aver roteato gli occhi, anche lui si avvicinò agli altri leoncini, con i quali sperava di restare il meno possibile.
    Il leoncino dorato precedette Kirito, in mezzo ad uno strato di erba alta, oltre la quale c’erano gli altri cuccioli di leone, ignari che a breve avrebbero avuto un altro compagno di giochi, o meglio un leoncino estraneo con cui parlare, ma quest’ultimo non ne aveva la minima intenzione.*
    << Ehi ragazzi! >>
    << Ehi Simba! Finalmente ti fai vivo, è da un’ora che ti aspettiamo per giocare. >>
    *Gli disse una leoncina dal pelo rosa chiaro, che gli si avvicinò di qualche passo.*
    << Infatti! Dov’eri finito? >>
    *Domandò in tono impaziente, un leoncino dal ciuffo nero e il manto color arancione leggermente chiaro, che però se ne restò vicino ad una leoncina, il cui colore del manto era un po’ più scuro di quello dell’altra, ed aveva in ciuffo del medesimo colore che gli andava leggermente in mezzo agli occhi.*
    << È presto detto amici. Mentre venivo qui mi sono imbattuto in un leoncino vagabondo e in quanto principe e futuro re, era mio preciso dovere aiutarlo, così l’ho portato da mio padre, che mi ha affidato il compito di fargli da guida e di farlo inserire all’interno del branco. Compito che ho intenzine di portare a termine con il massimo impegno. >>
    *Concluse Simba in tono orgoglioso, gonfiando il petto.
    Tutte quelle belle parole piene di responsabilità e di compiti da futuro sovrano, avevano di certo fatto apparire Simba come un degno principe agli occhi dei suoi amici, però Kirito sapeva che quel cucciolo aveva distorto la realtà delle cose, solo per fare bella figura e nulla di più.*
    << Ma a chi vuoi darla a bere? >>
    *Con quelle brevi parole, anche Kirito sbucò dallo strato di erba alta, rivelandosi a tutti i presenti.*
    << Se non fosse stato per tuo padre, mi avresti lasciato a marcire in mezzo alla savana, in più si vede lontano un miglio che non mi sopporti pur non avendoti fatto niente di male, atterramento a parte si intende. >>
    << Ehi! Non potevi aspettare che ti chiamassi? Invece di interrompermi come un maleducato?! >>
    << Posso presentarmi benissimo senza di te, non so se l’hai notato ma so parlare.. >>
    *Lasciare che Simba lo presentasse non gli andava a genio, anche se probabilmente, che l’avesse fatto lui o Kirito stesso, aveva comunque fatto una brutta impressione a quei 3 cuccioli, i quali lo fissavano con uno sguardo perplesso, domandandosi se ben presto , tra il nuovo arrivato e il loro amico, fosse scoppiata una rissa.*
    << Antipatico! Non so come mio padre possa darti fiducia… comunque questo leoncino dall’espressione tutta seria si chiama Kirito e da oggi vivrà con noi, se si comporterà bene ovviamente.. >>
    *Dal tono di voce utilizzato da Simba nell’ultima frase, si capiva proprio che sperava il contrario.*
    << Quindi sei un nuovo membro del nostro branco? >>
    *Domandò in tono curioso, la leoncina che per prima si era rivolta a Simba, osservando con interessere il nuovo arrivato.*
    << Em… più o meno, credo di essere in prova. Far entrare uno sconosciuto nel branco, senza conoscerlo può essere un rischio. >>
    << S-si credo tu abbia ragione.. comunque io mi chiamo Nala, molto piacere. Loro invece sono Malka e Tama. >>
    *Le leoncina indicò gli altri due alle sue spalle, con la zampa, ed entrambi salutarono il nuovo arrivato con un sorriso.*
    ‘’Beh.. c’è da dire che sono proprio carini, se qui ci fosse stata Suguha li avrebbe già presi in braccio e li avrebbe coccolati. Ora che ci penso.. ricordo che nel film si vedevano solo 2 leoncini, ovvero Simba e mi pare l’altra leoncina, ma di quest’altri due…. Boh non mi viene in mente nulla, forse non li ricordo, poi glielo chiederò una volta fatto il Logout.’’
    *Kirito si era nuovamente immerso nei suoi pensieri e quindi non si era minimamente accorto che i 4 leoncini si erano messi a ‘’cerchio’’ un po’ distanti da lui a confabulare tra di loro sotto voce.*
    << Ehi Kirito. >>
    *La voce della leoncina con il ciuffo, fece tornare il leoncino nero alla ‘’realtà.’’ Chiamandolo dopo essersi avvicinata.*
    << Si? Volevi chiedermi qualcosa? >>
    << Ci chiedevamo se ti andava di giocare con noi a nascondino. >>
    << Nascondino? Veramente io… >>
    ‘’Non gioco a nascondino da secoli..’’
    *pensò assottigliando leggermente lo sguardo con fare annoiato. Ma di colpo le pupille dei suoi occhi si aprirono completamente, come se gli fosse improvvisamente venuta un qualche idea.*
    << Ok ci sto, conto io va bene? >>
    << Perfetto! Ragazzi, Kirito gioca con noi e conta lui. >>
    *Riferì Tama al resto del gruppo, voltandosi un attimo verso di loro, per poi tornare a fissare il nuovo arrivato.*
    << Allora vai vicino a quella roccia, chiudi gli occhi e conta fino a 30, senza sbirciare. >>
    *Scandì le 2 ultime parole, in modo da essere il più chiara possibile.*
    << D’accordo… voi nascondetevi, io inizio a contare. 1…2…3.. >>
    *Kirito inizò la conta subito dopo aver poggiato la fronte sulla roccia indicatagli dalla leoncina. Tenendo gli occhi completamente chiusi proprio come gli era stato chiesto, però le intenzioni del leoncino nero, non erano esattamente quelle di giocare in loro compagnia…*
    << 20…21…22…… >>
    *Prima di passare all’ultimo numero, Kirito aprì di poco l’occhio destro, cominciando a sbirciare, per controllare se nei paraggi c’era uno dei leoncini e fortunatamente non era così.*
    << 28…29... e… ciao. >>
    *Per ‘’ciao’’ ovviamente intendeva piantarli in asso, quale momento migliore per farlo se non quando qualcuno si nasconde proprio da te? Ebbene Kirito aveva accettato di giocare proprio per quella occasione e veloce come il vento, cominciò ad allontanarsi sempre di più da quella zona. Solo quando si assicurò di essere abbastanza lontano, la sua andatura rallentò, limitandosi semplicemente a camminare.*
    << Perfetto. Ora che mi sono liberato di quei 4 dove posso andare? Se non erro c’era un posto pericoloso nel film.. una specie di cimitero, o roba simile e ovunque sia devo trovarlo, altrimenti mi annoierò a morte giocando con dei cuccioli. Allora proviamo… da questa parte. >>
    *Da quando Kirito aveva ingannato Simba e i suoi amici, facendo finta di giocare con loro, passò poco più di un ora e oramai il sole cominciava a tramontare e in tutto quel tempo il leoncino non aveva trovato niente di interessante, anche se per questo forse c’era un motivo.*
    << Uffa che noia, per quando abbia camminato non ho trovato nemmeno l’ombra di quel cimitero! Forse dovrei dare un’occhiata alla mappa.. >>
    *Cosa che fece all’istante, una volta aperto il Menu, cliccò subito sulla mappa, la quale comparve difronte a lui, mostrandogli tutta la zona che aveva esplorato e la sua posizione, indicata con un puntino rosso lampeggiante.*
    << Oh.. cavolo mi sa che ho girato in tondo per almeno mezz’ora, anzi credo di essermi persino avvicinato alla rupe, orientarsi in questa savana non è molto facile, non ho ancora nemmeno preso bene confidenza con questo piano di vista.. e oramai sono quasi le sette e mezza. Forse dovrei interrompere qui per oggi e continuare domani, magari prima mi riguardo anche il film e... >>
    << Eccoti finalmente!!! >>
    *Una voce irritata e arrogante che giunse al suo orecchio, interruppe il discorso che stava facendo tra se e se, ma non fù solo la voce ad arrivare, pochi istanti dopo anche colui che aveva parlato giunse correndo di fronte a Kirito, frenando premendo sul terreno privo d’erba con le zampe, alzando così un po’ di polvere.*
    << Perché ci hai presi in giro?!! Avevi detto che avresti giocato con noi e invece te ne sei andato senza nemmeno dirci nulla! >>
    *Colui che gli stava praticamente urlando in faccia era il principe simba, esso continuava a ringhiare contro il suo interlocutore, mostrando addirittura i denti da quando era arrabbiato.*
    << Senti; mi dispiace, scusa! Però non avevo alcuna voglia di giocare con voi e se mi fossi rifiutato, voi avresti cominciato ad assillarmi non ho ragione? >>
    << Non devi chiedere scusa a me, anzi io sono quasi stato felice quando abbiamo capito che ti eri preso gioco di noi, gli altri invece ci sono rimasti molto male, è a loro che devi chiedere scusa, se proprio vuoi farti perdonare. >>
    << Ho per caso detto questo? Comunque ok mi scuserò con loro, basta che dopo mi lasci in pace, tu e i tuoi amici intesi? >>
    << Va bene! Anche se comunque potresti almeno provare a giocare con noi no? Magari ti divertiresti… >>
    << Ne dubito fortemente, credimi. Ora forza dimmi dove posso trovare i tuoi amici, sono ancora al solito posto? >>
    *Prima di rispondere a parole, Simba (il quale sembrava essersi leggermente calmato) fece di no scuotendo la testa, prima a destra e poi a sinistra.*
    << No sono alla rupe, oramai è quasi ora di cena, sono venuto a cercarti anche per questo. Se torno senza di te poi mi padre mi darà una bella lavata di capo.. >>
    << Ah.. la cena… certo. >>
    ‘’Mica dovrò mangiarmi una zebra cruda o roba simile..’’
    *Pensò Kirito, assumendo un’espressione leggermente preoccupata. Non sapeva minimamente cosa aspettarsi riguardo al cibo, nei giochi si doveva mangiare per evitare che la barra degli HP di riducesse a zero per via dei morsi della fame. Però essendo un leone avrebbe dovuto mangiare carne cruda, strappata direttamente con le proprie zanne dal cadavere di un animale e a Kirito non faceva di certo piacere.*
    << Dai andiamo, altrimenti non troveremo più nulla. >>
    *Disse Simba, cominciando a camminare verso la rupe dei re, seguito nuovamente da Kirito. Quest’ultimo non disse una parola, si limitò a stargli dietro, cominciando a farsi delle domande sul cosa avrebbe trovato da mangiare una volta arrivato.*

    Edited by Kirito Lo Spadaccino Nero - 19/1/2016, 02:52
     
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    Finalmente!u_u
    Devi proprio spiegarmi meglio questi dubbi! Nel complesso è stato un capitolo molto piacevole, mi è piaciuto molto. Descrizioni puntuali e mai superflue, dialoghi riusciti splendidamente come sempre. Di errori ne ho visti pochi, qualche virgola mal posta e un paio di errori ortografici. Niente di che. L'atmosfera continua ad essere tranquilla, ma promettente per interessanti sviluppi che non credo tarderanno ad arrivare...
     
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  14. Kirito Lo Spadaccino Nero
     
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    No non tarderanno, ho varie idee al momento e il film di The Lion Guard, me ne ha date altre ^^ non dovrei nemmeno metterci molto a postare, ho già iniziato a scrivere il prossimo capitolo =)
     
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    Ho letto il primo capitolo. È stupendo! Dopo riprenderò a leggerlo.
     
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