-
Kyoura.
User deleted
Tre razze diverse, ma con lo stesso obbiettivo. E una lotta che dura da secoli. Solo un Trio potrà portare la pace tra i Tre Mondi ed a evitare l'estinzione delle Tre Razze. Il destino è nelle loro mani.
Almeno finchè la storia non si ripeterà.
------------------------------------------------------------------------------------------------------
Titolo Capitolo
La Fine dell'inizio [Incompleta. Finisce solo se recensita!]
Con un gesto veloce, Rika afferrò per un braccio la figlia e la spinse sulla groppa della puledra bianca, Uma, facendola accomodare dietro Daiya tra le cui braccia vi era, madido di sudore e di sangue, il fagotto contenente il piccolo Yudachi.
Kaname cercò di opporsi alla stretta della madre, ma la presa sul suo braccio era troppo difficile da sciogliere perfino per lei. Non voleva lasciare suo padre a combattere da solo per scappare con una ragazza che neppure conosceva!
“Daiya, va!”
Con uno schiaffo ben assestato sui fianchi, Rika fece impennare Uma, i cui nitriti superavano il pianto disperato di Yudachi, e spianò la strada ai fuggiaschi bruciando dei soldati e le frecce di alcuni arcieri della seconda fila.
Si girò. Più di mille facce sogghignanti fissavano lei, Shinzo e Ryu.
Erano in trappola. Ma almeno qualcuno si sarebbe salvato da quel genocidio…
“E’ finita!” il comandante Shio, con un segno del capo rivolto ai soldati, sibilò con gioia quelle parole, al sicuro com’era sulla rupe. Troppo facile! Se fosse sceso giù, si lui si sarebbe ritrovato solo la metà dell’intestino crasso.
L’ennesimo soldato si lanciò all’attacco contro Rika e Shinzo, finendo come tutti gli altri: bruciato vivo e sfigurato. E poi… Un rumore.
Un sibilo… Un sibilo interrotto dall’ormai conosciuto suono di una spada che penetra nella carne e da un rantolio soffocato.
Un diversivo! Il soldato contro Shinzo e Rika era solo un’esca! E adesso Ryu barcollava avanti e indietro sul campo di battaglia, con una spada all’altezza dello stomaco impiantata nel corpo. Accecata dall’odio, Rika emise un grido rabbioso, spiccò un balzo e colpì il soldato con un calcio ben assestato sul collo, uccidendolo sul colpo. Poi si avvicinò all’amico, gli estrasse la spada dalla carne viva facendolo gemere di dolore e lo sorresse con una mano dietro la schiena mentre lui stava per cadere leggiadramente a terra. Lo fece lentamente accostare sul suolo, mentre il respiro del ragazzo si reprimeva in un rantolo soffocato.
“Ryu! RYU! Rispondimi ti prego!” lacrime calde scorrevano dai suoi occhioni e andavano a posarsi sulla ferita sanguinante dell’amico. Lo squarcio non avrebbe fatto in tempo a coagulare, era troppo grande. Non c’era speranza.
Ma la bimba non volle rassegnarsi e gli prese una mano e gli baciò la fronte, come per rassicurarlo che lei sarebbe stata lì in qualsiasi situazione.
“Ryu…”
Egli socchiuse le palpebre, guardandola negli occhi e poi fissando Shinzo come per dire ‘Perdonami amico mio per quello che sto per fare’. Alzò la mano e la poggiò sulla guancia di Rika, sorridendo tristemente; avvicinandola al suo volto, le scoccò un bacio sull’angolo delle labbra e sussurrò le sue ultime parole, che rimasero dolorosamente impresse nella memoria di Rika:
“Ri-Ri…Rika… Io ti ho sempre amato… Rika… T-Ti amo.”
Con queste ultime parole, Ryu chiuse gli occhi soddisfatto, mentre cadeva in un sonno dal quale non si sarebbe svegliato facilmente. Nelle braccia di Morfeo.
Eternamente.
Straziata da quella perdita, la bimba lo adagiò a terra e, silenziosamente, cominciò a singhiozzare.
Arrancando tra i cadaveri dei soldati e inciampando nei lembi dei suoi logori abiti che, un tempo, appartenevano a un nobile casato, Shinzo corse contro il tempo vedendo l'amico a terra: ma, a quanto testimoniava il volto di Rika, era già troppo tardi... Un tremito gli percorse tutto il corpo, raggelandogli le membra: il suo amico Ryu era morto? Era morto davvero?
"Mi dispiace, Rika... Io... Non ho fatto in tempo..."
Balbettò confusamente lui, assalito dalla paura: il suo migliore amico era stato stroncato in quel modo... Quale destino avrebbe atteso lui e Rika? In fondo erano tutti così fragili, e le loro vite potevano essere strappate via in un soffio... Strinse meglio che poteva la tachi e si voltò guardingo: i soldati stavano scendendo in gruppo, cosa fare?
"Rika, sono troppi anche per me, non ce la faremo mai da soli! Scappa, corri in un villaggio e mettiti in salvo!"
La ragazza però non si mosse: evidentemente non era stato abbastanza convincente... Ma doveva assolutamente portarla via di lì.
"Io... Tornerò sano e salvo... Te lo prometto."
“No, Shinzo” sussurrò lei, con voce rotta dal pianto “Hai appena detto che i soldati sono troppi anche per te…”
Era al limite della sopportazione del dolore. Non poteva morire così un animo così giovane come il suo. E invece sapeva benissimo che stava per finire tutto lì, in quel campo di battaglia. I dubbi le attanagliavano la mente, ma la sicurezza che sarebbe morta le scorreva nelle membra assieme al sangue. Facendosi perno con una gamba, lei si rialzò, barcollando dubbiosa su quel che avrebbe potuto fare.
“Scappa tu, Shinzo. Lasciami morire qui, in santa pace.”
Stavolta il tono che usò fu preciso e duro. La voce non era più in balia delle emozioni. A scatti regolari, fece scricchiolare le dita portandole vicino al volto per assaporare l’odore di quel sangue che non era suo.
Shio sorrise, soddisfatto, mentre bloccò gli arcieri e i vari altri soldati con un gesto della mano. Solo uno continuò imperterrito il suo lavoro: si parò a pochi metri di distanza da Shinzo e, con orrore di Rika, egli puntò lo schioppo che aveva in mano, dritto contro lo stomaco del ragazzino.
“Shinzo, SCAPPA!”
Questo urlò, ma le sue parole furono sovrastate dal rumore dello sparo dell’arma...
------------
Come da titolo, se non viene commentata non la continuo! >< Spero che vi piaccia! Un saluto... E leggetela please!
Edited by Kyoura - 19/10/2007, 16:05. -
Kyoura.
User deleted
UUUP! .
Il Segreto dei Testi AngeliciIl Libro che io e *Kikyo-chan* stiamo scrivendo |