-
.
*applausi. Bellissima ! 😊 . -
.
Bellissimo,ora chissà cosa farà ahadi🙈🙈🙈 . -
.
grazie ragazzi! sono felicissima di tutti questi commenti positivi! io che ho sempre sognato di essere una scrittrice.
Sono commosa :'(. -
Sarabi the best.
User deleted
Prevedo guai !!!! Speriamo che ahadi si calmi !!! Comunque è davvero bellissima continuala !!! . -
Serenapennisi23.
User deleted
Ti giuro questa fan fiction è una delle mie preferite mi piace un sacco l'idea che ci siano gli umani nel tlk . -
Sarabi the best.
User deleted
È vero ! Molto originale ! . -
.
Eccomi qua, come detto oggi, vi pubblico anche il quarto capitolo!
CAPITOLO IV
“Tu…tu l’hai ferita!”
“No Ahadi… non è come pensi, ti giuro che non le ho fatto nulla!”
Mi difesi io.
“Ahaha! Come no, vuoi farmi credere che quel sangue che cola dal tuo coltello non sia quello di Uru!?”
Ringhiò lui.
Spiccò un balzo che schivai per un pelo; saltò ancora ma non mi prese neanche stavolta.
“Cavolo Uru, dovevi svenire proprio adesso?”
Pensai mentre cercavo di evitare i grossi balzi del felino. Sapevo che Ahadi era un gran guerriero e se sbagliava i colpi era solo perché accecato dall’ira, spiccò ancora un bel po’ di balzi e finalmente ci fu una breve pausa e ne approfittai per farlo ragionare, ma ciò peggiorò solo la situazione.
“Diamine Ahadi, perché non mi credi?”
Gli urlai col fiatone; anche lui era affaticato e sempre guardandomi con quegli occhi penetranti mi rispose:
“Maledetta, sapevo che avrei dovuto ucciderti prima, hai fatto del male a Uru.”
E con le sue ultime forze mi saltò addosso, alzò una zampa e tirò fuori i lunghi artigli neri.
“Accidenti, sto arrivando famiglia!”
Fu il mio ultimo pensiero.
Bhe almeno così credetti…
“Ahadi, che cavolo fai?”
Uru si era alzata con un tempismo imbattibile ed era riuscita a salvarmi la pelle, ancora un secondo e sarei morta dilaniata da quelle unghiacce appuntite.
“Uru!”
Ahadi trotterellò tutto contento dalla sua compagna e l’abbracciò con un entusiasmo indescrivibile, neanche fosse morta e resuscitata, sicuramente stava meglio di me.
“Ahadi, stavi per uccidere Bea, che ti è preso?”
Lo sgridò la leonessa.
“Non hai neanche visto che ha ucciso un rinoceronte, rischiando la sua stessa vita per salvare me?”
Continuò lei.
Infatti il simpatico leone che mi odia tanto, mentre cercava di uccidermi, non si era accorto della mia splendida, e traumatica, battuta di caccia.
“Io… io no.”
Rispose lui.
“In ogni caso Uru, tu non uscirai più dalla grotta finché non avrai partorito, te lo vieto assolutamente!”
Continuò lui.
“Non cercare di cambiare discorso, essendo Regina ho un nuovo ordine: Beatrice fa ufficialmente parte del branco.”
“Ma che cavolo dici Uru? La gravidanza ti sta facendo impazzire forse?”
“No, adesso mi ascolti, non sono più quella cucciolina immatura che andava, come se niente fosse, al Cimitero degli Elefanti a tormentare le iene, ora sono una regina, matura per giunta, che ha un ordine da far eseguire al suo branco: io voglio che Bea faccia parte del branco. Mi sembra tutto chiaro.”
“Uru…”
“Basta Ahadi, lei mi ha salvato la vita e ha salvato la vita anche a tuo figlio, possibile che tu non voglia dare una possibilità a questa ragazzina?”
Uru era nervosissima per tre cose:
era in uno squilibrio ormonale, era svenuta quindi era anche molto confusa ed era stufa di Ahadi che mi trattava male e che non si fidava di lei.
Finito il discorso se ne andò verso la Rupe lasciandomi da sola con Ahadi.
“Ecco, adesso Ahadi mi ammazza.”
Pensai mentre mi fissava, ma in un certo senso mi sentivo anche molto in colpa:
ero sicura che Ahadi e Uru si volessero molto bene e il loro rapporto, probabilmente, si rinforzò ancora con la gravidanza della leonessa. Poi sono arrivata io e Ahadi e Uru si sono un po’ lasciati.
“Si stanno trascurando troppo, ed è colpa mia. Devo rimed…”
ma i miei pensieri furono interrotti dalla possente voce del leone.
“Bea io… mi dispiace, Uru ha ragione. Tu sei un umana più che degna di restare nel mio Branco.”
E sorrise.
Cavolo, mi sorrise!
Ero sorpresa, ma che dico, sorpresissima! Non credevo che Ahadi potesse dire certe parole a me.
“È la tua occasione Bea, puoi mettere le cose a posto, ma non bisogna agire d’istinto.”
Le ultime parole famose, dato che un forte istinto mi spingeva ad abbracciarlo e così feci; anche Ahadi era sorpreso di questa mia azione e ricambiò l’abbraccio.
Fu un momento meraviglioso e capì che con un po’ di impegno, saremmo riusciti ad andare d’accordo.
“Finalmente posso rimediare.”
Pensai mentre affondavo letteralmente nella scura criniera del leone.. -
.
Bellissimo capitolo . -
.
bellissima ! continuala il più presto. . -
Sarabi the best.
User deleted
Questa ff mi piace troppoooo ! Finalmente ahadi ti ha accettata ! Era ora ! . -
.
Ciao! tra poco arriva anche il quinto capitolo!!! . -
.
Non vedo l'ora . -
Serenapennisi23.
User deleted
Si pure iooo . -
Sarabi the best.
User deleted
Sbrigati ti pregooooo . -
.
tranquilli, ecco qua il quinto capitolo. Buona lettura!
“Quindi… non ci sono più rivalità tra noi?”
Chiesi.
“Dipende, se sei disposta a perdonarmi.”
rispose il leone dorato.
Ero felicissimi e commossa; Ahadi mi strinse di nuovo a se.
“Ti perdono.”
Aggiunsi e rimanemmo così a lungo.
Ahadi mi lasciò andare e riprese il suo aspetto regale, mentre io mi incamminavo alla pozza per rinfrescare le idee e pensare come poter riappacificare i due compagni.
“Farò un esplorazione qui in giro e vedrò quale posto è il più adatto.”
Era pomeriggio tardi ed erano ore che mi aggiravo nelle Terre del Branco e finalmente trovai un luogo strepitoso: ricco di felci, alberi in fiore, una cascata e, naturalmente, l’amore nell’aria.
“Perfetto!”
Esclamai.
Tornai alla Rupe, ma trovai solo Uru:
“Ehi Uru.”
“Ciao…”
“Dai Uru! Vieni con me a farti un giro, ho trovato un luogo fantastico, inoltre stasera c’è un che nell’aria che rende l’atmosfera unica!”
“Non è che mi… vada molto.”
“Uru.”
Appoggia una mano sulla sua spalla.
“Hai bisogno di prendere un po’ d’aria, farà bene a te e al piccolo.”
Finalmente si convinse.
“Va bene Bea, ma non voglio tardare troppo!”
“Sì sì, ho capito, sei troppo vecchia per stare alzata fino a tardi!”
La provocai un po’.
“Ehi! Vecchia a chi? Ahah, va bene andiamo!”
Tutto stava andando al meglio, ma mancava Ahadi.
“Oh... scusa Uru, vado a darmi una rinfrescata e sarò subito da te.”
“Ahadi! Ahadi!”
“Dove cavolo si è cacciato?”
Il re si stava riposando dietro a una roccia:
“Ma guardalo… non posso resistere!”
Sogghignai.
“AHADIIIII!!!!”
gli gridai direttamente sulle orecchie.
“Chi, che cosa!!! Dove sono!”
“ahahaah Ahadi… ahahah!
Stavo letteralmente morendo dal ridere; Ahadi, invece, aveva un’espressione molto seccata.
“Ahadi, vieni con me a farti un giro? È una splendida serata.”
“D’accordo, basta che la smetti di svegliarmi in modo così brusco!”
Il piano stava andando alla grande.
“Bene Ahadi, sono proprio felice, ma non vorrai venire conciato così, vero?”
Infatti il leone aveva la criniera scompigliata e la faccia sporca.
“Cos’ho che non va?”
Chiese lui.
“Ahadi, sembri una scimmia! Vieni alla pozza, hai bisogno di lavarti.”
Così feci cenno di seguirmi e lui, un po’ titubante, si incamminò al mio fianco.
Arrivati si lavò la faccia e la criniera, senza lo sporco attorno agli occhi, i suoi iridi verdi si notavano ancora di più, era bellissimo.
“Perfetto, sei meraviglioso, ora incamminati laggiù e aspetta.”
In un primo momento Ahadi non aveva intenzione di andarci, poi si lasciò andare e proseguì per quella zona.
“Ora manca Uru.”
Raccolsi un bellissimo fiore arancione acceso e andai alla Rupe; Uru mi stava aspettando annoiata:
“Eccoti, dove dobbiamo andare?”
“Incamminati laggiù, ma prima mettiti questo. Io ti raggiungo subito.”
la leonessa sbuffò un po’ e anche lei si incamminò verso quel meraviglioso posto.
“Ma dove cavolo è finita quella rag…”
Il fiato di Ahadi si mozzò vedendo lo splendore della sua compagna.
“Uru sei… sei bellissima!”
“Ah, ciao Ahadi.”
Uru non era molto felice di vederlo, sempre per la questione di quella mattina.
“Uru, io e Bea ci siamo un po’ parlati e… ora andiamo d’accordo.”
“Sono contenta.”
Uru si era un po’ risollevata con quella risposta, ma era ancora arrabbiata perché Ahadi non si fidava di lei, ma il leone conosceva la sua compagna e sapeva come persuaderla:
“Io… scusa cucciola, mi fido di te, so che sei matura e intelligente.”
La leonessa si girò e suoi occhi rossi incrociarono quelli verdi del leone; Uru diete una leccatina sulla guancia del compagno e aggiunse:
“Sono felice di sentirtelo dire, scuse accettate.”
Ahadi era al settimo cielo e rispose.
“Se vuoi, domani puoi dare quell’ordine...”
“Quale ordine?”
Chiese lei confusa.
“Quello in cui Bea fa parte ufficialmente del branco.”
“Oh Ahadi!”
E Uru lo spinse in acqua scherzosamente, ma non appena il leone tornò in superficie, la trascinò giù con lei.
Finita la serata di schizzi e scherzi, i due si sdraiarono sul prato e guardare le stelle:
“Che splendida notte…”
Sussurrò Uru.
“Già… splendida come te.”
I due si guardarono e si scambiarono un bacio, ma poco dopo Uru fece una smorfia di dolore.
“Che succede, non ti senti bene?”
“Credo di stare per partorire! AH!”
Ahadi, preso dal panico, caricò sulle spalle la compagna e corse il più velocemente possibile verso la Rupe, lì mi trovavo io, che parlavo con gli altri leoni, tanto per integrarmi nel branco, ma appena vidi correre giù il re così spaventato subito gli chiesi il problema:
“Ahadi, che succede!”
“Uru sta per partorire!”
“Come? Ha detto che era solo al secondo mese!”
“L’ha detto per non farti preoccupare, era già al terzo, ma non soffermiamoci su queste cavolate.
Qualcuno vada a chiamare Rafiki!”
Jua, il miglior amico di Ahadi, si precipitò subito verso il baobab in cui abitava il saggio mandrillo, seguito da Kubwa, un leone estremamente veloce.
Ormai c’era poco tempo… a Uru stavano per rompersi le acque.
“Jua, muoviti!”
Esclamò Kwuba
“Sono dietro di te, tu non rallentare!”
Rispose Jua.
Dopo poco i due leoni arrivarono al Baobab e con tutta la voce che avevano, chiamarono la scimmia.
“RAFIKI! Presto esci!”
I due leoni spiegarono la situazione e immediatamente Rafiki si precipitò verso di loro, così tutti e tre cominciarono a correre verso la rupe, ancora ignari di cosa stesse succedendo in quel momento....
Se fossi stata presente nel Re LeoneQuesta è la mia prima Fan Fiction, perciò vi chiedo di non essere troppo scrupolosi, grazie  (Vi prego anche di perdonarmi se un tipo di storia come questa esiste già, ma vi assicuro che non mi azza |
