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"Nala cucciola 1".
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Buona serata a tutti quanti, l'idea di scrivere una nuova ff su la vita di Uru è nata ieri, quando ho controllato la mia prima e vecchia fan fiction che non mi è piaciuta molto.
Bando alle ciance!
Vi presento i personaggi della storia:
Almasi:Il padre di Uru.Ha un carattere saggio e solitario ma benefico e solidale.
Mwanga:la madre di Uru. Lei è gentile, chiacchierona e temeraria. Al contrario del marito è sempre in compagnia di qualche leonessa. Il suo nome vuol dire luce in shwaili.
Sabini:la sorella gemella di Sabina.È scettica e irascibile, tal volta antipatica.
Sabina:l'amica di Uru è generosa e combina guai, il contrario di Sabini.
E infine la piccola e tenera Uru!
E allora che inizi la storia!
Spero che piaccia a Mirahn e a Uru 1.
Edited by "Nala cucciola 1" - 7/9/2015, 12:22. -
"Nala cucciola 1".
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Capitolo 1 - La grande notizia.
Ormai tutto il regno lo sapeva:il regalo più grande per la regina Mwanga era stato dare alla luce la sua erede primogenita, Uru. Tutti gli animali avanzavano verso la stessa meta:il battesimo della piccola principessa. Rafiki scese dal suo baobab e si avviò alla rupe spostandosi con il bastone tra la folla di giraffe. Dopo aver sorpassato i rinoceronti, si diresse nella caverna ed entrò. Tra le zampe di Mwanga, era acciambellata una deliziosa cucciola dal pelo marrone scuro come la madre. Rafiki le spalmò sulla fronte una sostanza rosea liquida.La leoncina appena nata aprì gli occhioni un po sconcertata per il liquido sulla fronte. Almasi sorrise alla compagna e Rafiki puntò verso l'alto la nuova principessa, in modo che tutti quanti potessero vedere la nuova figlia del re. Ci fu un gran bagliore e gli animali si inchinarono e scalpitarono a terra:le zebre sbattevano gli zoccoli a terra, gli elefanti donavano la loro proboscide in segno di onore e rispetto per quella creaturina, le giraffe abbassavano il collo lungo in segno di vita e potenza per Uru.La piccolina si dimostrò curiosa a tutto quello che c'era nel nuovo mondo intorno a lei . Infine Rafiki la riportò nella grotta, salutò il re e regina e svanì subito nel nulla come era apparso. Era un lieto giorno di festa, sì andava tutto bene.
Vi piace? Commentate please!L'ho fatta al momento.
Edited by "Nala cucciola 1" - 7/9/2015, 12:21. -
nala cucciola1.
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Ecco Almasi: 
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Ecco Sabina
ecco Sabini.
Edited by nala cucciola1 - 8/9/2015, 16:32. -
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Anche se è corto il primo capitolo, l'ho trovato scritto bene, e mi piace. . -
'Nala cucciola'1.
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Capitolo 2- Shani la nuova amica
Il sole all’alba risplendeva su tutta l’antica valle della Rupe dei re, montagna che da anni,molti anni accoglieva i nuovi sovrani. I primi raggi solari quindi coprivano tutta la vallata e penetravano attraverso le foglie ancora piene di rugiada dalla stagione delle piogge lì in Africa, rendendo ancora più suggestivo, fittizio e complesso il delicato sistema, anzi ecosistema della natura. Fino ad allora tutto andava bene, ed era semplicemente splendido. I grandi ma vecchi Re del Passato vegliavano allora sul sonno ancora tranquillo e indisturbato dei leoni che probabilmente, come d’abitudine, si sarebbero svegliati un’ora dopo. Poco più tardi però, erano già svegli due elementi del branco: i cuccioli, ovvero Uru, la piccola Sabina e Sabini. – Ferme stupide, dove andate? Non vorrete mica svegliare gli adulti , vero? Spero di no perché loro preferiscono dormire. Ma siete sciocche?- chiese Sabini. – Avanti, non frignare e non lamentarti Sabini … in fondo su questo tua sorella minore Sabina ha ragione. È pur ora di accompagnare i cuccioli del branco a giocare e a fare il bagno, magari sotto la loro sorveglianza. È comunque loro dovere. È giusto? Ho ragione? Sì o no?- domandò a sua volta la tenera Uru. – Ma come sei dolce Uru? Grazie eh? Tanto alla fine facciamo sempre come dici tu e finiamo solo nei guai. Qui dovrei avere io la precedenza visto che sono la maggiore.- Avvampò con le guance sbuffando, ma poi annuì alla leoncina e all’altra. La prima, Sabini, alzò gli occhi al cielo. Uru la ignorò e andò a svegliare la madre. – Mamma, mamma- gridò Uru – Svegliati- la madre, Mwanga, aprì gli occhi e rispose – Ebbene sì piccola mia, cosa c’è? Qualcosa non va cucciola?- tirò fuori la lingua e iniziò a leccarle il pelo marrone scuro colore che si aggirava fra il nocciola ed il cioccolato. Per Uru, unica figlia e principessa di Mwanga era importante avere un manto pulito. Era già una piccola principessina spigliata e impertinente. Anche puntigliosa, se è per questo. – Possiamo andare a giocare?- Sì, ma certo- disse. – Evviva, grazie mamma- rispose Uru. Ambedue corsero fuori. Entrambe le leoncine erano curiose di esplorare il loro piccolo, auspicabile ed espressivo. Ma in realtà era davvero imperfetto, veramente difficile da capire per le due menti ancora giovani ed inesperte. O almeno, le loro. Sabini, lo sapeva bene già, dei pericoli. Le due con il fiatone, si fermarono dopo la lunga corsa, atterrando su un prato poco distante dalla rupe. – Ehi senti, ma secondo te perché Sabini fa così?- chiese incredula Uru, alzando un sopracciglio. L’altra annusò l’aria e sospirò lievemente, con dolcezza :- Oh Uru, Uru tu ti preoccupi troppo per gli altri e sempre per lei. Ti dico una cosa: mia sorella ha già esplorato il mondo intorno a se’ e quindi lo trova noioso, ma noi, nate da poco e per questo dobbiamo ancora imparare e scoprire cose nuove , cosa c’è di nuovo, quindi lascia godere la giovinezza a chi ancora se la merita- disse Sabina, poi spiccò un salto e disse – Forza ,andiamo a divertirci. Io scappo, ora non mi prendi , ha ha- rise. Uru la rincorse – Ehi, aspettami, ora ti acchiappo. Se ti prendo … - Si misero così a correre. Grr, roar e rumori analoghi riecheggiarono per tutta la savana, come in un rimbombo. Arrivarono in una vallata secca e fertile vicina alla Pozza dell’Acqua dove le zebre pascolavano tranquillamente, con calma. – Certo che siamo arrivate nella Pianura Padana, a quanto pare … - esclamò Sabina. – Oh no, Sabina questa è la cosiddetta Pozza dell’acqua. Sei proprio dolce e simpatica … - Uru non fece in tempo a finire la frase che si sentì una voce da vicino che diceva: - Ah, oh sì la famigerata Pozza dell’acqua: è proprio lei, sembra interessante- sbucò fuori dall’ombra di un cespuglio una leoncina dagli occhi gialli-arancioni e dal pelo fulvo, rosso scuro. – Chi sei? Come ti chiami? E comunque non è solo una leggenda, bensì un sistema ideato dal nostro re per far bere tutti gli animali, anzi da un antico, vecchio re credo … - le leoncine restarono allerta, arrestandosi. – Non vi allarmate troppo, i miei genitori vivono in queste terre. Io mi chiamo Shani, voi come vi chiamate? È possibile sapere i vostri nomi almeno, o è un dato che non mi riguarda?- chiese. –Io sono la Principessa Uru. Mi chiamo U-uru.- quando Uru aveva pronunciato ‘principessa’ la leoncina aveva sorriso amara, beffarda. – Io invece sono Sa- sabina. – balbettò l’altra. La terza disse: - Ah bene, quindi vi chiamate Sabina e Uru. Perfetto, seguitemi. Vi mostrerò una cosa. Almeno cercatevi un posto più interessante, altro che questo schifo, non lo trovate noioso?- Esse partirono. Sabina e Uru nello stesso istante si guardarono sconcertate e poco rassicurate da quella presenza. – Pensi che ci dovremo fidare di lei, Uru? Avanti, coraggio, fa o dì qualcosa, un giorno sarai tu la nostra regina- disse la minore. Ma Uru aveva lo sguardo pesrso nel vuoto e non sapeva che fare o dire. – I tuoi genitori, Shani?- I miei? I miei genitori? Ah sì certo, questa storia ve la racconterò in breve. Nelle Terre dell’Ovest nacquero due eredi al trono. Due maschi. Uno era mio padre e l’altro era mio zio. Mio padre dovette ucciderlo, ma non perché i suoi genitori non si decidevano a scegliere chi sarebbe diventato re, ma perché lui ci tradì con quelli delle Terre dell’est facendosi imprimere sulla spalla il loro marchio, solo in questo modo avrebbe potuto essere accettato nel nuovo branco e vivere felice con la leonessa che amava. Dopo la sua uccisione, tutto il branco dell’Est pianse e chiese di vendicarlo. Non volevano ascoltare quelli dell’Ovest; infatti stava per scoppiare una guerra tra leoni, impregnata di sangue, odio e violenza. Allora per contrattare un’alleanza diplomatica tra i due branchi, mio padre fu costretto a sposare una vagabonda delle terre dell’Est, mia madre. Da lì nacqui io, ma a causa di instabilità , anche sociale, i miei si trasferirono qui, nelle terre del Branco. Tuttavia, mia madre era sempre più debole e magra e si fece ingannare da degli sciacalli che le promisero del cibo, tra l’altro avvelenato. Rimase solo mio padre, pieno tutt’ora di vecchie cicatrici e ferite del passato. – terminò. – Oh scusa, non lo sapevo.- fece triste Sabina per la storia. – No sta tranquilla; pure pure, ora viviamo bene. Giunti su un burrone, Uru domandò:- Scusa se te lo chiedo Shani , ma voi dove vivete al momento?- Shani sorrise malignamente. – Questo lo dovete scoprire voi e buon divertimento, addio principessina … - con una zampata le spinse giù dal valico. –Ahhhhhhhhhh- le due urlarono. – Ho promesso alle mie iene delle prede giovani, e voi, mie care eravate quelle giuste. Ciao ciao, dolci e piccole leoncine … - con dei calci, Shani tirò addosso a loro, dall’alto, delle pietre. Piangendo e con la bocca sanguinante, Sabina disse: - Vai piccola Uru, tu sei l’unica che può salvarmi… Chiama Sabini, mi raccomando.- Uru le asciugò le lacrime sulla roccia. – Certo lo farò- rispose con decisione e partì. Quando arrivò, raccontò tutto a Sabini. – Che cosa, mia sorella in pericolo? Devo assolutamente salvarla, a tutti i costi. Grazie- e così detto corse via.
Ho deciso di riprendere questa mia vecchia storia solo in questi giorni. Questo capitolo serve a definire la personalità di Shani e il caratterino di Uru. Se ci sono domande, fatele.
ciao.
Uru 's reign.La storia di Uru. |
