Tu non sei mio figlio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Leone

    Group
    Branco PrideLands
    Posts
    1,077
    Location
    Dalla terra della fantasia!!!

    Status
    Offline
    Tu non sei mio figlio: (you're not my son:)

    Ciao fan dei Dalton e non: stamattina mi è balenata un'idea in testa: quella che leggerete!

    CAPITOLO !:
    Era una mattinata calma al penitenziario; l'aria era fresca ed il cielo era azzurro e limpido. Ad un certo punto il portone principale si spalancò ed entrò un tizio che assomigliava molto ad un capo indiano; si fermò un momento nel cortile del penitenziario ad osservare i detenuti, uno per uno;i William Dalton, che si trovava piu o meno distante dieci metri da quel vecchio indiano, lo osservò per cercare di capire che tipo era, l'indiano intanto continuava a scrutare tutti i detenuti come se stesse cercando qualcuno, dopo un pò si girò verso Jack e William, e lì William notò che il vecchio, dopo averli osservati per un secondo, fece un espressione strana...come se stesse cercando proprio loro, William lo osservò a sua volta, poi eslamò - serve qualcosa?-; l'uomo esclamò frettolosamente -n--no! no!... anzi sì; sto cercando il direttore; dove si trova?- William rispose- ah sì! il sig. Peabody! Per trovaro, dovete andare di quà poi di qua e in fine di là.- e gli descrisse minutamente il percorso da fare; l'indiano gli fece un cenno con il capo, i segno di saluto, e poi si diresse verso l'ufficio di Peabody.
    Nel frattempo il sig. Peabody stava leggendo alcune lettere che il postino gli aveva consegnato quella mattina. -Tasse! tasse! e ancora tasse! Questi detenuti mi costano ogni giorno un occhio della testa! temo che, se andremo ancora avanti così, sarò costretto a togliere una parte del rancio ai detenuti. Se continuiamo così dovrò fare ai detenuti solo la colazione e la cena!- e così dicendo prese il primo foglio che gli capitò per le mani e lo strappò talmete era infuriato. Prprio in quel momento dalla porta entrò il vecchio indiano e, senza dire nulla, si accomodò proprio sulla sedia d'avanti alla scrivania del direttore; - Sì? posso aiutarla?- domandò Peabody che non si aspettav prorpio di ricevere un indiano nel suo ufficio; l'indianonon disse nulla, trasse fuori del suo vestito un lungo calumet, lo accese e cominciò a fumare. Il sig. peabody dapprima rimase a guardarlo a bocca spalancata, poi si riprese e gli urlò in faccia - MA COME VI PERMETTETE???!!! Questo è un ufficio, non un posto per fumatori!- l'idiano, che non sembrava per niente sorpreso da quella reazione, nascose il calumet sotto il vestito e, dopo aver meditato per un pò di tempo disse -Il mio nome è "pioggia che scende" e sono venuto fin qui per chiedervi raccontarvi una storia. Tutti nella mia tribù mi chiamano canta-storie perchè non esiste nessun altro essere capace di raccontare storie come le mie; io vengo da una tribù chiamata "la tribù del cristallo", ma torniamo a noi ora...- Peabody esclamò - ma che stupidaggitudine! non qui non ascoltimaa più favole!- il vecchio riprese- sono venuto qui per raccontarvi la triste storia di due dei vostri ospiti. Questa storia comicia nella caverna dei sette cristalli...--bè?! vada al sodo! non ho tempo da perdere con un cantasorie come voi!- esclamò il signor peabodi con fare seccato, Pioggia-Che-Scende riprese- in poche parole.... Ma' Dalton non è la mamma vera di Jack e William!

    FINE PRIMO CAPITOLO!!!

    CAPITOLO 2:
    Il sig. Peabody rimase sorpreso -COOOMEEE!!??? Ma' Dalton non è la vera mamma dei due gemelli Dalton?!? ma state scherzando?! le assomigliano troppo per non essere i suoi figli emhh... naturali, ecco!- L'indiano riprese- è vero; ma anche una grande somiglianza tra figlio e madre può nascondere i suoi segreti!- si fermò un attimo, segno che stava cercando di ricordarsi, poi riprese -E questi sono figli adottivi. Anche se gli assomigliano molto, non sono i suoi veri figli e io posso provarlo, perchè nessuno al di fuori di noi due conosce questa cosa; ebbene...--ebbene?- chiese il sig.Peabody, il quale si era del tutto interessato di quel vecchio indiano seduto sulla sedia, d'avanti alla sua scrivania, con quell'aria calma ed indifferente a tutto al mondo tranne che alle sue storie e alla persona che inquel momento lo stava ascoltando -ebbene, io conosco una storia anzi la storia che cambiò il loro destino: un destino che avrebbe dovuto fare sì che loro due conducessero una vita tranquilla e onesta, forse in pò povera ma onesta.- e dette queste ultime parole si fermò ad osservare la faccia stupita e quasi istupidita del sig. Peabody, il quale gli stava per andare di traverso il sorso d'acqua che aveva tentato di bere nel preciso istante in qui l'indiano diceva la sua ultima frase -C-COSAAA?!? William e Jack Dalton avrebbero fatto una vita onesta e piena di tranquillitudine se non li avesse adottati Ma' Dalton?! oh chè, mi state pigliando per il sedere, per caso?! i gemelli Dalton appartengono sempre alla stessa medesima famiglia, adottati o no! e la grande famiglia dei Dalton non ha mai cambiato abitudine nei secoli e mai lo farà! E' pur sempre una famiglia di ladri, farabutti, manigoldi e soprattutto banditi!! Io rimango sempre nell'idea che i gemelli Dalton, pur essendo adottati, appartengano a quella famiglia perchè hanno troppa uguaglianzitudine come tutti gli altri membri di questa grande famiglia di banditi! Può solo darsi solo che siano cugini, ma sono sempre sicuro che appartengono a questa famiglia! e, tenga presente, che a Melvin Peabody non si cambia la sua oppinione così facilmente!-.
    In quesl momento entrò dalla porta principale la signorina Betty, la quali disse subito- Sig. direttore! Lupo Pazzo mi ha appena detto che un vecchio indiano, un certo Canta-Storie, vuole vederl...- si interruppe quasisubito perchè vide l'indiano seduto su una sedia d'avanti alla scrivania del direttore -ops! scusate! lo sapevate già!-; fece per andarsene ma si girò e, notando la faccia del sig. Peabody stupitissima, chiese -ma cosa è successo? sembra che sia morto qualcuno!- l'indiano Canta-Storie -ora vi spiego.-
    Dopo la spiegazione, la faccia della sig.rina Betty assunse la stessa espressione di quella del sig. Peabody. L'indiano sorrise e continuò - ma la vosta supposizione non è del tutto errata. Infatti sto per raccontarvi una storia che ha quasi dell'incredibile! Una storia triste ma che insegna che tutti possono cambiare, anche il carattere di famiglia!
    L'indiano, Dopo che Tutti si Furono sistemati, comiciò a Raccontare -Tutto Comincio giorno delle Nazioni Unite d'agosto, Quando la mia era tribù andata a cacciare i bisonti. Un pò di tempo fa avevamo esiliato un indiano, Certo "cuore da coyote", perchè AVEVA tradito La nostra tribù e si era alleato con le giubbe blu. Da allora non l'avevamo più rivisto, Ma Quando lo esiliammo, lui Grido Che si sarebbe vendicato.
    In Quella giornata particolarmente afosa, io Decisi di tariffa Una visitina un fratello mio "vento d'inverno", era si Che trasferito da poco in una tribù una dovuta giorni di cammino dalla mia; ero Ancora Giovane a Quel tempo e, Secondo l'usanza della mia tribù, Ancora non Potevo Andare a caccia; Così cominciai ad incamminarmi verso a tribù di mio fratello.
    Mentre passavo vicino al bordo di un canyon, sentii delle voci provenire dal fondo di questo; scesi da cavallo e mi sporsi sul bordo del canyon per vedere da dove provenivano quelle voci: erano di Cuor-da-coyote e di altre due persone, un uomo e una donna. Cuor-da-coyote stava parlando con loro e sghignazzava. Incuriosito, mi avvicinai alla sporgenza più vicina per sentire cosa stava dicendo a loro e quello che capii mi fece accapponare la pelle e ribollire di rabbia! Gli stava spiegando come raggiungere il luogo del "sacro Diamante Verde"!
    -Un diamante! bene!- escamò il sig. peabody -la storia comincia a essere interessante!- l'indiano, non prestando attenzione a quello che aveva detto il sig. peabody, continuò -Il sacro diamante verde è una rara gemme; secondo la leggenda si dice che toccandolo la pietra trasmetta grandi poteri; purtroppo la leggenda non dice quali poteri doni il magico cristallo, soltanto io e gli anziani indiani e capi del mio villaggio ne siamo a conoscenza. La pietra, toccandola, non da dei veri poteri magici, come volare o sollevare oggetti pesantissimi, ma ha il potere di far uscire fuori cosa si ha veramente nel cuore e cosa si pensa del proprio destino.
    Così, ritornando al momento in cui Cuor di Coyote parlò della pietra ai visi pallidi, i due si misero in cammino, verso il sacro Diamante Verde. Io indignato li seguii.
    Quando arrivarono nel luogo, cioè la fine del canyon che consisteva in una grotta poco profonda, l'uomo si avvicinò per primo al diamante e, con avidità e malvagità, afferrò il diamante per cercare di portarlo via ma in quel momento il diamante spigionò il suo potere illuminano per alcuni secondi il corpo di chi lo voleva portar via. Quando si girò il suo sguardo era cambiato, sembrava quasi più buono. Si mise a bisticciare con la sua compagna di viaggio e ben presto si separarono, andando ognuno nella direzione opposta dell'altro. Non ci capii molto di quel litigio tranne del fatto che l'uomo era stufo di fare il criminale e che voleva condurre una vita diversa da quella della sua famiglia, cioè la famiglia dei Dalton.- Cantastorie si interruppe di nuovo, come cercasse di trovare le parole giuste per proseguire; intanto il sig. Peabody e la signorina Betty erano stati completamente catturati dal racconto. L'indiano continuò -Quella donna, che fino a poco tempo prima era stata complice di quell'uomo, era nientemeno che Ma' Dalton. Ella si arrabbiò molto per la decisione del fratello e perciò decise di vendicarsi.
    Passarono dieci lune circa dopo quella cosa dei due membri della famiglia Dalton, e da allora non si seppe più nulla di loro. Ma, In una notte alquanto tempestosa, io e alcuni membri della mia tribù stavamo tornando dalla caccia quando camminando su il bordo di un'altura vicino ad una cassetta di legno sperduta in mezzo alla prateria dell'Arizona. Ad un certo punto vedemmo due figure nere avvicinarsi alla casa con passo furtivo. Entrarono silenziosi nell'abitazione e, di lì a poco si sentirono degli uri di spavento e di sorpresa nella casa e degli spari. Dopo un po' vedemmo una donna correre fuori dalla casa, spaventata e disperata, teneva un fagotto stretto tra le braccia. Una delle due figure uscì dalla piccola abitazione tenendo un altro fagotto (più piccolo del primo) in braccio. Perdeva del sangue. L a figura urlò minacciosa- COME HO UCCISO TUO MARITO, UCCIDERO' ANCHE TE!!!!! E MI PRENDERO' L'ALTROTUO FIGLIO, COSI' LA MIA VENDETTE SARA' COMPLETA!!!!- l'indiano si interruppe, poi concluse - da allora non ho più visto né la donna, né l'altra figura che stava con lei, né i de fagottini! ma io sono certo che quei due fagottini sono William e Jack Dalton e che Ma' Dalton, con suo marito, uccise i loro genitori e se li tenne con se per vendetta.-
    In quel momento si sentì una vocina flebile e triste dalla finestra che chiese -quindi... Ma' non è la nostra vera mamma?!-.

    Edited by Tama 13 - 9/5/2015, 21:56
     
    .
  2. Mheetu
     
    .

    User deleted


    Sai già come la penso *.*
    è bellissima :)
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Leone

    Group
    Branco PrideLands
    Posts
    1,077
    Location
    Dalla terra della fantasia!!!

    Status
    Offline
    Ed io ti rispondo si nuovo Grazie! a breve arriverà il terzo capitolo.
    Comunque ecco il padre di William e Jack secondo la mia fanfictions.

    Edited by Tama 13 - 27/2/2015, 21:21
     
    .
  4. Mheetu
     
    .

    User deleted


    Ciassomiglia un bel pò ai figli
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Leone

    Group
    Branco PrideLands
    Posts
    1,077
    Location
    Dalla terra della fantasia!!!

    Status
    Offline
    Capitolo 3:

    Tutti si girarono verso la finestra: il tizio che aveva fatto quella domanda non era niente meno che William Dalton che aveva raggiunto la finestra de sig. Peabody tramite una scala.
    -E' così?- domandò con le lacrime agli occhi. Senza che nessuno gli avesse dato il permesso, William scavalcò la finestrà e si diresse verso il gruppetto vicino alla scrivania;-è vero?- chiese a Cantastorie -Sì ahimè!! E' questa la verità- Disse l'indiano, -a-al-allora i-io...- ma non potè dire altro perchè scoppiò a piangere e la signorina betty lo abbracciò per consolarlo. -WILLIAM DALTOOOOOOOONNNNNN!!! ESCI IMMEDIATAMENTE DAL MIO UFFICIO!!! SUBITOOOO!!!!- gli urlò Peabodi; -va bene. me ne vado- mormorò William e uscì dalla porta tristissimo.
    Quando se ne fu andato la signorina sgridò il signor peabody - come avete potuto cacciarlo in questo modo? era triste perchè aveva saputo la verità e voi...- - stia zitta!! vi ricordo che siete mia dipendente! e poi io non credo a questa storia!- poi ordinò alle sue guardie - Pit! emmet! accompagnate questo signore alla porta!!- quindi continuò -io non credo a questa sciocchezza!!! Ma' Dalton era la mamma dei Dalton, e la mamma de Dalton e sarà ancora la loro mamma!!.

    FINE CAPITOLO 3° (PRIMA PARTE).
     
    .
4 replies since 25/2/2015, 18:24   233 views
  Share  
.