Things I did

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    ....Eh... Già... Si. Eccomi! Allora. Una fanFiction nuova eh? Gia, proprio così. Se si può definire ff.... Ve la spiego. é una ff speciale. é scritta in co-op, in prima persona con Hokori, io interpreto Kriongii, un mio OC, e lei Kiburi, lo stesso un suo OC. Da cos'è nata l'idea? é nata semplicemente da un gdr su whatapp! Fa ridere a dirlo, ma è così. é maledettamente così, ma a volte dalle cose semplici nascono cose meravigliose... Quindi... Sappiate che, anche se per un tempo ristretto, al gdr hanno partecipato anche altri utenti, come per esempio Sihir Wazi. Sihir, hai partecipato con Wazi al gdr, e se ti interessa, se vuoi, mettiamo il personaggio col suo nome, se no scriviamo un altro nome e basta... Comunque, piccola presentazione dei personaggi:
    Kriongii è un leone dalla folta criniera nera come la notte, e il manto grigio scuro, con degli occhi verdi e penetranti:


    (ne ho messo due perchè non sapevo quale fosse meglio :3)
    Kiburi, una leonessa dal carattere un po particolare, dal pelo rosato giallastro, con un ciuffo di peli in testa, e dei bellissimi occhi


    (scusate se i miei disegni fanno schifo XD sono un po improvvisati)

    Comunque. Ecco, qui presentiamo un po i personaggi e la loro vita, il carattere non l'ho descritto prima, perchè, insomma, lo vedrete voi. Ultima cosa, scriverò in grande per quelli che, come me, hanno problemi alla vista.

    Kiburi says
    Kiburi, è questo il mio nome. Chi sono io? Beh, se vi interessa, posso raccontarvi tutto dall'inizio.
    La mia storia ha inizio nel branco dell'ovest, un territorio rigoglioso e pacifico.. Ma per la mia piccola famiglia la pace non durò molto.
    Tutto per cosa? Per l'invidia, per la gelosia. Un sentimento, se così lo si può chiamare, che ti corrode l'anima e te la distrugge, danneggiando quelli che ti stanno intorno.. Soprattutto quelli che ti stanno intorno.
    Ma ritornando alla mia famiglia... Mia madre era una bellissima leonessa. Era determinata, accattivante, ma sapeva essere dolce, soprattutto con me e con mio fratello Kijani. Io e lui siamo nati fuori dal branco, ma dopo il parto nostra madre ci ha portati li. Le leonesse del branco erano molto invidiose di mia madre, dato che era molto bella e bravissima nella caccia, mente loro poltrivano tutto il giorno, e sembravano più una scultura di fango che leonesse.. Bleah.
    Una di loro era promessa a mio padre, che però scelse mia madre, per “amore”. Già, amore. Quello che provava mia madre per lui, Barafu, un leone dal cuore freddo come il ghiaccio. Inutile dire che la leonessa in questione odiasse mia madre più di ogni altra cosa al mondo, ma oltre che cercare di umiliarla non poteva far nulla: era troppo debole per poter competere con lei.
    Mio padre però non stava nel branco, era stato cacciato per aver infranto il fidanzamento.
    Quanto lo odio quel traditore... Se solo ce lo avessi sotto le zampe!
    Vi starete chiedendo perché una figlia volesse uccidere il proprio padre. Beh, vi accontento immediatamente.
    I miei genitori la sera si incontravano fuori dal territorio del nostro branco, e Barafu, che non voglio nemmeno considerare mio padre, convinse mia madre a lasciare il branco e ad andare con lui. E così mia madre fece.
    Il primo giorno filò tutto liscio, mio fratello era entusiasta di poter stare con il padre, così legarono molto. Io invece, ero intimorita da lui. Non riuscivo a fidarmi... E ho fatto benissimo.
    Il giorno dopo Barafu cambiò atteggiamento. Era scontroso, insopportabile e nervoso.
    Quel fatidico giorno si concluse con la morte di mia madre. La uccise. Senza pietà. Sotto ai miei occhi, e a quelli di Kijani.
    Dopo aver finito, disse del tutto soddisfatto:
    “Torniamo a casa”. Come se nulla fosse accaduto, come se si fosse liberato di un peso. Mio fratello tremolante andò verso di lui, ma io non mi mossi di un millimetro. Mi ripete più volte “Dai piccola, andiamo a casa”. Aveva un tono così dolce e rassicurante, che ti sembrava di parlare con un angelo. Ma no, non lo è. È il diavolo in persona. Mi rifiutai, e lui andò via con mio fratello.
    Rimasi lì tutta la notte, vicino al corpo di mia madre, piansi tutto il tempo.
    Fu la notte più brutta della mia vita.
    L'indomani mattina andai nei confini del mio, ormai, ex branco.
    Vidi mio padre andare dalla leonessa, era disperato:
    “Ho cercato di fermarla, ma non sono riuscito in tempo! Ho potuto salvare solo il povero piccolo Kijani.. Per Kiburi era troppo tardi..”
    Devo dire che era un bravo attore mio padre, chissà se lo è anche ora.
    Intanto tutto il branco lo guardava affranto, ci erano cascati tutti e ora era ridiventato il compagno della principessa, quindi era il futuro re.
    La rabbia e il disprezzo che provai in quel momento fu immensa. Non c'è un limite alla sua grandezza.. Ma ero solo una cucciola di qualche settimana, non potevo fare assolutamente nulla.
    La sera seguente lo vidi andare in giro e lo seguii, ma lui si accorse di me.
    Mi corse infuriato in contro e mi ruggì in faccia, ero terrorizzata, ma dal mio viso non si poteva leggere nessuna espressione. Ricordo solo che mi disse qualcosa tipo “Non devi osare mettere più piede qui, per sicurezza ti farò fuori! Lurida creatura immonda!”
    In quel momento avrei dovuto correre, ma ero bloccata. Poi improvvisamente, vidi la sua enorme zampa venirmi addosso, con gli artigli sfoderati. Mi colpi la spalla, e i suoi artigli si conficcarono nella mia pelle. Molto profondamente.
    Il dolore era lancinante, avevo gli occhi sgarrati dal quale uscivano lacrime ininterrottamente. Stava per darmi un'altra zampata, quella decisiva, quella che mi avrebbe ucciso e permesso di andare da mia madre. Ma si fermò. Sentì la voce di mio fratello, e lui corse subito da lui, ritirando gli artigli ancora sporchi che il sangue.
    Ne approfittai e corsi via, più veloce possibile, per quanto una cucciola possa essere veloce, soprattutto in quelle condizioni. Dopo qualche minuto a correre, iniziai a camminare zoppicando, con la zampa del tutto coperta di sangue, che continuava a fuoriuscire. Continuai così per qualche ora, poi mi nascosi in un cespuglio, trascorrendo lì la notte.
    La mattina mi svegliai di soprassalto, sentendomi ruggire in faccia.
    Qualcuno mi guardò per qualche secondo, ricordo solo che aveva dei grandi occhioni verdi, e poi... E poi fu buio.


    Kriongii says
    Salve, il mio nome è Kriongii, e sono il princ … Beh, vivevo nelle Prideland's, insieme a mamma, Simba, Kovu e il resto del branco … Ma la mia storia inizia ancora prima, molto prima, quella che io ho appena chiamato mamma non lo è sempre stata, mi ha solo adottato … La mia vita è … allora, non posso parlarvene così, la mia esistenza è sempre stata molto complicata già dal primo giorno ok? Quindi, ve la racconterò da li … Mia madre si chiamava Kowa, e il mio papà era Hadiri, e vivevano con me in un branco lontanissimo, del quale addirittura non ricordo il nome. Quando avevo l'età di un cucciolo, abbastanza grande per potersi cacciare nei guai ma troppo piccolo per … Beh, a dire il vero a quell'età li avevo il coraggio di fare tutto da quanto ero spericolato! Comunque sia, ero ancora piccolo, quando nacque mio fratello, Kovu.
    Kovu … Kovu , kovu , kovu …. Mio fratello … Ne abbiamo passate tante insieme, mi ha complicato la vita, ma gli voglio bene. Comunque, da quando è nato, tutto è stato più difficile, sia per me, che per i miei genitori, che dovevano guadagnare più cibo.
    Io ero un cucciolo forte e agile, molto intraprendente e coraggioso, non per vantarmi ma … Si, ero un grande! Eheh … Oh, anche Kovu non prometteva male, anche se era minuscolo, gia si poteva capire che sarebbe diventato sano e abbastanza forte, mai come me, ovviamente, ma ci sarebbe andato vicino … Mio padre non era il capobranco, era la sua spalla, il capo era un leone vecchio, ma potente, e molto furbo … Il punto è che aveva un figlio adolescente, ma così stupido, ma così brutto, e così debole … Diciamo che non aveva la stoffa del leader! Ma doveva diventarlo, era il figlio del capo no? Io invece, per quanto molto più piccolo,ero meglio di lui . Suo padre quindi, vedendo la differenza tra noi due, capì che suo figlio si sarebbe trovato nei guai quando non lo avrebbe più potuto proteggere, sarebbe salito al trono ma io avrei potuto benissimo fregarglielo … Decise di eliminarmi. E con me mio fratello e la mia famiglia. Escogitò un piano con gli altri leoni del branco, gli promise cibo, scarso nelle nostre terre, e tutti aderirono … l'intero branco, di notte, venne a cercarci nella nostra caverna per ucciderci! Noi lottammo a lungo, cioè, mamma e papà, io avevo paura … Se avessi fatto qualcosa, pensavo da giovane, gli avrei salvati, ma ora capisco che sarei morto anche io …. Mamma venne ferita a morte, io mi sdraiai vicino a lei, aspettando che si spegnesse, mentre guardavo papà che ancora resisteva. Resistette, il mio caro papà, fino all'alba …. Che gran leone! Era coraggioso, una brava persona … Quando capì che stavano avendo il sopravvento, afferrò me e mio fratello e corse fuori, coi nemici a pochi metri dietro di lui, ci rovesciò a terra, respirava affannosamente, avevo capito che non ce l'avrebbe fatta, così feci l'unica cosa che mi sentivo di fare: mi misi a piangere, e come piangevo, attiravo i nemici, che stavano cercando papà, che nel frattempo si era nascosto dietro una roccia. - ssh!- mio padre mi avvicinò a lui, sentivo il battito forte del suo cuore, e mi tranquillizzò. Poi mi prese da una parte, mi guardò negli occhi e mi disse: - Kriongii, piccolo mio …- si bloccò un attimo, alzò le orecchie, sgranò gli occhi, sentendo il nemico vicino, e riprese a parlare -Ora devi andare! Prendi Kovu, scappa …-
    -Papà … Vieni con noi …- gli dissi io tristemente.
    -..No, non posso, devo combattere, ci troverebbero … Voi siete piccoli, vi potete nascondere … - io stavo per re-iniziare a piangere, così lui mi disse: -Ma no! G … Guarda che io starò bene … Mi fanno un baffo quei leoni! Vincerò … Ma ora… Ora vai … Ci rivedremo, te lo prometto, un giorno, quando sentirai un forte ruggito, saprai che sono dietro di te a proteggerti … - gli strinsi forte il muso. Quante promesse infrante ….. Mio padre non l'ho più rivisto. A volte, persino adesso, quando sento dei rumori alle mie spalle, chiudo gli occhi un attimo e mi immagino di rigirarmi e di vederlo, avvolto dalla sua criniera bruna, con un gran sorriso …
    Corse dai nemici, scattando, con le ultime forze che gli rimanevano, io presi il piccolo Kovu in bocca, che ancora non sapeva camminare bene, e lo trascinai, per quanto potevo, lontano. Camminando, sentivo mio padre e i leoni, e quando sentii solo ruggiti nemici, iniziai ad andare più velocemente, per nascondermi in un cespuglio un po distante. Li mi misi a guardare cio che accadeva alle mie spalle: vidi i nemici che prendevano mio padre, così mi abbassai, e sentii il capobranco urlare:
    -I cuccioli! Dove sono i cuccioli! Cercateli…. E uccideteli!- Feci un piccolo gemito sommesso, guardai per un attimo a terra, irrigidì i muscoli. Avevo capito che dovevo essere forte, perché era quello che avrebbe voluto lui. Afferrai Kovu in bocca, cercando di trascinarlo, per quanto potevo, comunque sia andammo lontano. Attraversavamo tutte le steppe, la savana, i deserti, camminammo a lungo … Almeno, quando si è cuccioli, i giorni non finiscono più, quindi a me sembrava tantissimo, ma vuoi vedere che magari avevo fatto pochi passi!? Comunque, non udivo più i nemici dietro di me,sentivo solo una cosa: fame e dolore. Tanto dolore …. Camminando, per un primo istante riflettei a lungo cio che accadeva attorno a me …. Cioè, non da subito avevo capito che i miei genitori non ce l'avevano fatta, che ero un cucciolo solo, che avevo Kovu a cui badare, che non avevo un branco … Inizialmente ero così impegnato ad avere paura, che quasi mi ero dimenticato di cosa… a volte ci vuole tempo per comprendere certe cose. Dopo molto, mi resi conto che non potevo arrendermi, infatti erano giorni che mi ero fermato nel deserto, dalla sete, dalla fame, non capivo più nulla … Ma ad un tratto, una zampata in faccia: Kovu aveva appoggiato la sua delicata zampetta sul mio muso, non so per cosa, probabilmente per nulla, per gioco, per fame, non sapeva parlare, non poteva dirmi nulla… Comunque sia, mi aiutò a svegliarmi, a capire che dovevo andare avanti, lo facevo solo per lui…. Quanto gli volevo bene, al mio piccolo fratellino … E, faticosamente, mi rialzai. E me lo misi sulle spalle, in bocca non riuscivo più a reggerlo, e lui si appoggiava alla mia piccola criniera che, per dire che ero un cucciolo, era abbastanza folta, si divertiva a guardare i riflessi della luce sul mio manto scuro. Io avevo anche inventato una canzoncina, la usavo per non pensare, per svutare la mente dalla fame, dalla sete, dal dolore mentale di una perdita così importante… -cammina, corri, salta, non tornare maaai indietro… Cammina cammina, salta e corri, e mai e poi mai tornare indieeetro….. - non dicevo altro. Anche Kovu la balbettava, era divertente sentire la sua voce, per quanto essa non si potesse definire proprio voce ma… Beh, mi tirava su insomma, sentire suono di vita .Come canzoncina non era male. Magari un po triste, si….. E cammina, e cammina, le gambe mi tremavano, a volte mi bloccavo, la vista si appannava, era orribile. Dopo molto, ma veramente molto, arrivai in una terra rigogliosa che, all'inizio, mi sembrava un miraggio, ne avevo avuti tanti nel deserto, ma quello … Quello no, non era come gli altri … Era reale! Una terra con alberi, fiori, prati verdi ….. Bello insomma! E tanto bello! Ero felicissimo … Non ebbi la forza, se non che quella di trascinarmi un po in prossimità di alcuni leoni, di parlare a quegli individui: svenni, a terra come un morto… Ero sfinito no? Un cucciolo … Perde il branco e la famiglia, non ha ne cibo ne acqua, un fratellino sulle spalle….Era comprensivo. Non è che perdetti i sensi, semplicemente non avevo più la forza di fare nulla, ma ero vigile. Vidi una sagoma scura, che man mano si fece più nitida: era una giovane e bellissima leonessa, che mi guardò stupefatta, forse era la prima volta che vedeva due cuccioli conciati così… Chiamò un'altra leonessa, dal manto un po più scuro, che prese Kovu in bocca, mentre la prima prese me, e ci portarono in una grossa roccia strana, con una forma particolare. Oggi so che la leonessa che ci trovò si chiamava Nala, e quella che l'aiutò era Sarabi. Pensate che fortuna! Essere salvati, e adottati, dopo, da una regina e da un ex regina! All'inizio mi terrorizzavano, guardavo Kovu, che faceva la sua solita faccia sorridente, ma che ci potevo fare, non aveva manco capito che era successo ai nostri genitori, era troppo piccolo… Troppo sbagliato privarlo di una madre, ma a volte è ingiusta la vita, e tanto. La cosa buona è che poi non si ricordava di nulla davvero. Pensava che nala fosse sua madre, che ingenuo, che sguardò che aveva, quando mi chiese, tempo dopo: -ma… è vero che Nala non è la nostra vera mamma?- lasciamo stare…
    Il re si chiamava Simba e, dopo averci sfamato e ripulito, ci adottò con sua moglie Nala. I due non potevano avere cuccioli, e furono lieti di poter avere degli eredi! Ma, diciamo che con Simba… Ehe, noi due gli volevamo bene, era come un padre, ma mai e poi mai lo abbiamo chiamato "papà" ; all'inizio è perché, con tutti gli affari che doveva fare, non aveva tempo per noi, e quindi era ovvio che noi non ci abituammo velocemente alla sua presenza, come invece facemmo con Nala, che chiamavamo "mamma". Alla fine gli volevamo bene, come dicevo prima, ma a volte anche per scherzare o per prenderlo in giro, abbiamo continuato sempre a chiamarlo solo Simba, tanto per vederlo sbuffare e fare le facce buffe per apparire appetibile a noi infanti! Ahaha il vecchio Simba… Ci volevano bene, e ora avevamo una famiglia. Ma non solo, un futuro. Al principio, Simba selezionò me come suo erede, io sarei diventato il Re, a Kovu non scocciava, voglio dire, era un neonato … E si abituò dall'inizio a non essere "alla mia altezza"… Cioè, al fatto che sarebbe diventato un… Mah, che so, al massimo una spalla. E passavano i mesi, io diventavo sempre più forte, adoravo seguire le leonesse a caccia per prendere anche io lucertole o uccellini, o anche aiutare con le piccole antilopi, nell'ultimo periodo che precedeva la mia adolescenza. Durante la mia adolescenza, appunto, la mia criniera era un po più lunga e, meraviglie delle meraviglie… Si! Il mio inseparabile compagno di divertimenti, il pizzetto, si intravedeva nel mio mento… Attiravo un sacco di leonesse. A loro piacevo, piaceva il mio stile, la mia forza, la mia astuzia, la mia regalità … E anche loro non erano male. Ero conosciuto come il don Giovanni! A Simba non piaceva molto, diceva che dovevi sceglierne solo una …. Al diavolo Simba! Io avevo le mie regole! Mamma mi assecondava, mi diceva: -quando sarà il momento, sarai tu a capire chi sarà tua, e chi no … - dopodichè mi dava una leccata, mi spingeva verso gli altri, e io subito correvo, lasciandomi alle spalle mamma e Simba, quest'ultimo perennemente con un sopracciglio alzato: -quando io ero cucciolo, Nala, non facevo così….-
    -Ma lui non è più un cucciolo Simba! Ormai è grande, è normale… Timon e Pumbaa me lo hanno detto, che tu non facevi altro che parlare di leonesse alla sua età!- Simba sbuffava, e si girava, perdente, dall'altra parte. Comunque, quel colpo di fulmine di cui parlava mamma, io non lo sentivo… Cioè, non …. Le leonesse con cui giocavo erano carine, ma non il "carine" giusto ….. Oh, anche Kovu stava diventando grande! Ora aveva la mia età quando avevamo perso i genitori, parlava, ed era come una trottola, non stava zitto un secondo, si divertiva anche solo a starmi sui nervi, lo faceva apposta, lo sapevo io! Kovu… Kovu, kovu kovu…. Mah. Non giocavo spesso con lui. Al massimo, ero costretto a seguirlo nelle sue passeggiate per evitare che si mettesse nei guai, quindi lui non mi vedeva come una buona figura, ma come un piccolo Zazu tutto per lui, pronto ad allontanarlo da tutto cio che era divertente. Ma è il classico rapporto fratello a fratello, ci stuzzicavamo, ma sotto sotto non avrei sopportato vederlo stare male. Il tempo passava, e passava, e passava, e un giorno. La svolta della mia vita. Quando si fanno cose normali, non si pensa che la vita possa cambiare da così a così…. Allora, mi spiego meglio: cammini spesso sulle rocce. Lo fai sempre, è una tua abitudine… Ma un giorno… Strraak! Caduto e rotto il piede. A me era successo strraaack il giorno. Me lo ricordo benissimo. E come avrei mai potuto scordarmelo! Ero uscito con Kovu e un paio di leonesse, stavamo chiaccherando sotto un albero, quando ad un certo punto… "ohu…." Sentì un suono, un gemito, sommesso …. Alzai un orecchio.
    -Mi allontano un attimo…- dissi agli altri. Ero certo che qualcosa di grosso fosse in agguato da qualche parte. Così camminavo furtivo, piano piano, con la pancia a terra, perlustravo il terreno. Le altre ridevano di me, dicevano scherzose : -ahahah, Kriongii è impazzito ahahah-
    -Ridete pure … - gli rispondevo io. Ad un certo punto, un cespuglio vicino a me si mosse. O meglio, qualcosa nel cespuglio si mosse. Era un grosso cespuglio, dove anche una iena si poteva nascondere, per uccidermi e mangiarmi! Ma non avevo paura … ero sempre sicuro di me. Fino al giorno …. Cio che stava per accadere mi rese insicuro, molto insicuro, e a distanza di anni a volte mi sento ancora insicuro, a dovermi confrontare con quella realtà. Eppure, quell'essere insicuro, èuna forma di felicità … Lasciamo stare, continuo a raccontare:
    Ero li, non sapevo se mi convenisse arretrare, ma decisi di non farlo. E quello, quel "non arretrare", non tornare indietro, fu il mio strraack. Ero caduto. Caduto da un meraviglioso posto, per aprire la mia vita all'inferno, ma allo stesso tempo, alla felicità … Presi una breve rincorsa e saltai nel cespuglio con gli occhi chiusi, ruggendo; rotolai a terra e, quando riaprii gli occhi, mi trovavo sopra ciò che stava per cambiare la mia esistenza …. Una piccola…. Piccola… Cucciola! Una leonessa dal manto setoso, un ciuffo di pelo in testa ribelle quasi quanto il suo carattere, che si sarebbe dimostrato forte, stravagante e deciso. Una cucciola … Che mi guardava con grandi occhi color cielo ….





    Bene! Dite voi che ne pensate! Ringraziamo ancora Kiburi per il suo bellissimo testo, sperando che ne possa scrivere tanti altri (solo se gradite, ovviamente XD)
    Commentate, ciaoooo

    Edited by FrancyZz - 1/2/2014, 23:22
     
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    Vengo dalla sardegna, ma al momento sono in viaggio per recuperare i Marò

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    (Scusate per il doppio post...) dimenticavo: sappiate che i capitoli uscuranno una volta pgni... boh a parecchio tempo di distanza perchè siamo in due e ci dobbiamo coordinare, scusate ...
     
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  3. Leoncina001
     
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    Bello bello bello bello!!!!!!!!! Mi è piaciuto tantissimo!
     
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    Grazie mille Leoncina :3 ♥♥
     
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  5. SihirWazi ~
     
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    Awww bellissima ** mi piace sopratutto la parte finale^^ continuate presto =)
     
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  6. Lani
     
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    bellissimo *.*
     
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    Grazie ♥ (anche da parte di hokori) la parte di finale è davvero la più bella, la adoro anche io *-*
     
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