Wewe Kopa moyo - Hai preso in prestito il mio cuore

What if - Se Kopa fosse vivo e trovasse l'amore, chi potrebbe essere la fortunata?

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  1. ~Hokøri.
     
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    Salve a tutti ragazzi! E’ da tempo che ho deciso di scrivere una Fan Fiction su Kopa e ho avuta un’idea..”matta”. Non credo si siano sentito storie del genere, in caso contrario mi scuso in anticipo, ma tutto ciò che scriverò sarà solo frutto della mia malata mente; ovviamente i personaggi appartengono alla Disney, eccetto alcuni di mio Copyright. Che dirvi, se l’introduzione vi ha incuriosito fatemi sapere e a breve pubblicherò il primo capitolo. C: Adieu!


    “Scar finalmente è stato sconfitto e la vita alla Rupe dei Re scorre felice e tranquilla. Il piccolo Kopa, da poco si è affacciato al mondo e sarò protagonista di mille avventure insieme ai suoi amici. Le loro vite saranno però segnate dall’arrivo di un nuovo cucciolo vagabondo.. Chi sarà?”


    Non aprire lo spoiler se non vuoi anticipato nulla!
    Kopa&Vitani? Naaaah.
     
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    interessante =) sono curioso!
    dovrei continuare la mia.. ora che ci penso! XDDDD
     
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  3. SihirWazi ~
     
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    Uh sono curiosa,anche se non sono una fan di kopa sento che questa FF mi piacerà^^
     
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  4. ~KiArA~
     
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    Mi hai incuriosita. Seguirò questa ff senz'altro :)
    aspetto il primo capitolo :D
     
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  5. ~Hokøri.
     
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    Eccomi con il primo capitolo:) E' un po' corto, ma siate pazienti con me, è la mia prima fan fiction xD Spero vi piaccia, se avete critiche da darmi, saranno ben accette! Dopotutto sono alle prime armi e una mano non guasta mai, detto questo vi lascio alla lettura, Adieu!


    Era appena sorto il sole. Il giovane leone sentì le prime luci del sole sfiorargli il grande muso dorato; aprì gli occhi lentamente, sbadigliando. Erano passati 6 mesi dalla decaduta di Scar e le Terre del Branco non erano mai state così rigogliose: Erba alta, alberi verdi e folti, fiumi straripanti e tutto ciò che si potesse desiderare in un paradiso. Le mandrie erano tornate, di conseguenza la caccia andava a gionfie vele, permettendo a tutte le leonesse denutrite di riprendersi da quel buio periodo di crisi. Simba si sedette sulla cima della Rupe per ammirare il suo maestoso regno. Avrebbe dato la vita per mantenere il prezioso equilibrio del Cerchio della Vita, insegnatogli dal padre, nello stesso luogo in cui sedeva adesso. Mille ricordi affioravano la sua mente, ma fu sorpreso da qualcuno che gli si strusciò sul collo.

    “Anche oggi ti sei alzato prima dell’alba?”
    Disse la sua Nala, che aveva ancora la voce impastata dal sonno.
    “Diciamo.. Piuttosto, che ci fai tu qui?”
    “Lo sai che se accanto a me non ci sei non riesco a dormire. E se tu non sei accanto a me a quest’ora sei senz'altro quassù, credi che non me ne accorga?”
    Disse soffocando un rosolino.
    “Oh, mi conosci senz’altro.”
    Le si scagliò addosso giocando come quando erano ancora dei cuccioli, amava la sua Nala più di chiunque altro, eccetto Kopa.
    Rimasero sulla cima per qualche minuto, fino a quando non furono interrotti da una vocina:

    “Mamma, papà! Finalmente vi ho trovati! Vi ho cercati dappertutto”
    Disse il piccolo principe con il fiatone.
    “Lo vedo caro, è successo qualcosa?”
    Disse la madre accarezzandolo dolcemente con la zampa.
    “Nulla d’importante, volevo solo chiedervi se potevo andare in giro con i miei amici!”
    Il leoncino sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi: sapeva che era presto per gironzolare, quindi cercò di intenerire i genitori.
    “E’ un po’ presto, non trovi?”
    Chiese il re, immaginando che ci fosse qualcosa sotto.
    “Lo so papà, ma oggi i miei amici sono usciti prima! Dai papà, tornerò a casa prima che il sole sia alto!”
    “Mh.. Va bene. Ma toglimi un dubbio: Cosa avete organizzato?”
    “Er..Ehm.. Noi avevamo pensato di fare una sorpresa a.. A… Tojo! Si, Tojo sta molto giù quindi volevamo rallegrarlo!”
    Il leoncino non era molto bravo a mentire, ma si arrangiò.
    “Se lo dici tu… Ma stai attento, mi raccomando, torna prima che il sole sia alto!”
    Il leone non fece in tempo a completare la frase che il leoncino era già partito, seguita da una risata di Nala.

    ------------------



    “Ragazzi! Aspettatemi!”
    Urlava il principino, cercando di farsi sentire dagli amici.
    “Buongiorno Kopa!”
    Gli amici lo salutarono, voltandosi verso di lui. Ma una le saltò addosso, facendolo rotolare per poi atterrarlo.
    “Hey! Vitani quante volte ti ho detto di non saltarmi addosso in questo modo? Mi scompigli il ciuffo”
    Disse con tono seccato, guardandosi il ciuffo ribelle tutto spettinato.
    “Oh scusa, principino. Sottolineando quella parola, fastidiosa alle orecchie di Kopa.
    “ Avevo appena dimenticato che non ti piace essere battuto dalle femmine”
    Disse con fare malizioso la leoncina, stuzzicandolo.
    “Okay ragazzi, ora basta. Piuttosto, dove abbiamo intenzione di andare oggi?”
    Chiese il piccolo Tojo. Il leoncino aveva il pelo più chiaro di quello del principe, e due occhioni azzurri spiccavano nel suo muso.
    “Hey, hey. Frena: Dove è Woaga?”
    “Oh, mia sorella è rimasta alla Rupe, non riusciva ad alzarsi quella dormigliona… Comunque per me va bene ovunque vogliate voi, a patto che rimarremo nelle Terre del Branco”
    Disse Nyeti, un leoncino dal manto color nocciola e gli occhi gialli come il sole.
    “A dir la verità avrei voluto esplorare un po’ fuori dalle Terre del Branco, è per questo che vi ho chiamati così presto”
    Kopa sapeva già che il suo amico avrebbe accettato difficilmente, ma determinato com’era, tentò.
    “Caspita Kopa,sei tu il principe, dovresti avere un minimo di responsabilità! Tuo padre non sarebbe affatto contento, in più noi tutti conosciamo le sue disavventure aldilà dei confini. Io non ci penso nemmeno!”
    Nyeti era sempre stato un po’ fifone, per questo molte volte lui e i suoi amici litigavano.
    “Suvvia, non fare tante storie.. Lo sappiamo tutti che dici così perché sei un fifone.”
    Vitani lo stava stuzzicando; questa era la sua carta vincente: Riusciva sempre a convincere gli altri anche senza chiederlo.
    “N-non è vero! Io sono coraggioso…”
    Il povero Nyeti era diventato rosso dalla vergogna ,ma manteva la testa alta.
    “Dimostracelo.”
    Disse Vitani, senza far tralasciare emozioni.
    “Non si dimostra così il coraggio, non vado in giro a cacciarmi nei guai!”
    Stava iniziando a scaldarsi. “Però stavolta ti dimostrerò il mio coraggio, se p-proprio ci tieni..” Deglutì. “Andrò n-nelle t-terre d-di nes-ssuno con voi..”
    Il povero cucciolo era terrorizzato, ma voleva farsi valere.
    Tojo e Kopa erano rimasti in silenzio a guardare i due amici, poi si diedero uno sguardo d’intesa.
    “Ragazzi finitela di discutere; che ne dite di fare un giro ai confini, senza oltrepassarli?”
    Prese parola Kopa.
    “Così si ragiona…” Aggiunse Nyeti.
    E si misero in marcia.

    ------------------



    Arrivati ai confini, i quattro leoncini rimasero qualche secondo ad ammirare il “panorama”, se così si poteva chiamare: La terra era arida, non c’era traccia di vita, l’unica cosa che li affascinava era il pericolo.
    “Wow! Ragazzi andiamo..
    Kopa stava per fare un passo verso i confini ma Nyeti lo fermò:
    “Kopa! Rimaniamo secondo i patti, non attraversare il confine, è rischioso”
    Era visibilmente agitato, ma cercava di non darlo a vedere e di mantenere la calma.
    "Ah già.."
    Il principe era perplesso: moriva dalla voglia di poter esplorare quella terra ai scuoi occhi sconosciuta, ma come futuro re ogni patto deve essere mantenuto…

    “Resteremo vicino entro i confini… Al massimo possiamo arrivare a quell’albero laggiù! E’ vicinissimo, che ne dite?”
    “D’accordo”
    Dissero i leoncini restanti.

    Oltrepassarono i confini con molta cautela, e non vedendo pericolo si tranquillizzarono, iniziando a fare la lotta.
    Tojo e Vitani stavano combattendo, e nonostante Vitani fosse una cucciola, sembrava stesse dando testa a Tojo, mentre Nyeri e Kopa guardavano divertiti.
    Ma improvvisamente Kopa avvertì un rumore, gli altri sembravano non essersene accorti; approfittò per arrivare di soppiatto alla fonte di rumore: una parte di terreno ricoperta di vecchia erba secca, con qualche masso sparso qua e là. Il cucciolo aguzzò la vista, abbassando il ventre e compiendo piccoli passi di soppiatto, come aveva visto fare a sua madre durante la caccia. Era pronto per scattare, ma non fece in tempo che qualcosa sbucò fuori dall’erba saltandogli addosso.
     
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  6. SihirWazi ~
     
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    Non preoccuparti la lunghezza va bene e non ci sono errori significativi,a me non piacciono i dialoghi evidenziati,ma questa è una cosa mia,non una critica quindi se vuoi continua pure in questo modo^^
     
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  7. Lani
     
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    Awww :3 bella,bella *.* voglio il continuo!!
     
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  8. ~Hokøri.
     
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    Grazie a tutti :D
     
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  9. Lani
     
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    Prego^^ e te sei bravissima a scrivere *.*
    Sai,voglio seguire questa tua FF ù.ù
     
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  10. *Lilly*
     
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    Sei bravissima !!!
    La lunghezza va bene.
    Per i dialoghi puoi farli come vuoi tu , anche se a me in questo modo sta bene ^-^
     
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  11. ~Hokøri.
     
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    Saaaalve ragassuoli. Ecco a voi il secondo capitolo :3 Spero sia di vostro gradimento, ho scritto molto di fretta, quindi spero di non aver fatto troppo errori.. Come al solito accetto consigli, critiche, tutto quello che volete scrivetemi lol. Ringrazio tutti coloro che mi stanno seguendo e hanno commentato, spero che mi continuate a seguire! Un bacione, Adieu :3

    Per i fan di Vitani: Tranquilli, potrebbe avere la sua, diciamo, "piccola vendetta"..




    Kopa era sconvolto. Aveva ragione Nyeti, andare oltre i confini delle Terre del Branco era stata una follia. Ora aveva paura, non molto per se stesso, ma per i suoi amici. Era stato lui a portarli là fuori, e ora li avrebbe difesi a costo della stessa vita. Qualcuno stava attaccando lui, ma poco importava se i suoi amici stavano bene. Vitani, che ancora combatteva con Tojo, l’aveva atterrato, e non vedendo Kopa, si guardò intorno,  fino a quando lo scorse con gli occhi circa un metro più avanti, tra l’erba secca. Subito scattò per andare in suo aiuto, seguita da Tojo e Nyeti che tremava di paura. Proprio in quel momento, Kopa e il suo sconosciuto avversario gli piombarono davanti. Kopa era stato atterrato, e lo sconosciuto, o meglio, la sconosciuta respirava affannosamente sopra di lui, ma, rendendosi conto che quello era un leone, si alzò e si ricompose. Era una bellissima leoncina, dal manto marrone chiaro, e sul ventre biondo rosato. Aveva due occhioni color acqua marina, e un fisico snello e slanciato. Fece per parlare, ma Vitani le saltò addosso, aggredendola. Ma la cucciola, si rivelò molto più forte di Vitani: Con una zampa le prese la testa, e tenendo il braccio teso la tenne lontana, nonostante Vitani cercasse di farle mollare la presa.

    “Se non ti dispiace, stavo cercando di parlare. Tieni a freno i bollenti spiriti, impertinente.”

    Disse con fare tranquillo, mentre Vitani cercava di rispondere, ma la zampa della straniera glielo impediva.

    “Come stavo dicendo… Mi dispiace di averti attaccato, non era mia intenzione aggredire un leone. Da queste parti non si vedono spesso prede, e vi ho scambiato per qualche animale di passaggio.”



    Tojo, Nyeti e Kopa la guardavano come incantati: Non avevano mai visto una leoncina più bella di lei.

    Kopa la guardava con uno sguardo da ebete, ma poi si riprese scuotendo la testa.




    “N-non fa nulla, tranquilla; può capitare a tutti di far qualche errore,  piuttosto, scusami tu..”

    Nel finire la frase sembrava molto dispiaciuto.

    “Per cosa dovresti scusarti? Non hai fatto nulla”

    “Per quelli...”

    Indicando 3 grandi graffi sulla spalla sinistra della leoncina.

    “Oh, quelli.. Non me li hai procurati tu, puoi star tranquillo!”

    Il cucciolo si sentì sollevato, ma poi si accorse ancora che Vitani aveva emesso un grido soffocato, era stufa di stare in quella posizione.

    “Ehm, se non ti dispiace potresti liberare la mia amica? Scusala, è molto impulsiva..”

    “Ah già, me ne ero dimenticata.”

    La liberò, ma sorridendo: Quel sorriso voleva sicuramente intendere che l’aveva umiliata.

    Vitani la guardò male facendo una smorfia, per poi girarsi e mettersi di fianco a Kopa.

    "Impulsiva? Io?!" Stizzò Vitani.

    “Tranquilla, non è successo nulla, a parte il fatto che hai atterrato Kopa, devi essere molto forte!”

    Disse in modo scherzoso Tojo, ignorando completamente Vitani. Tojo era preso da quella leoncina, e voleva saperne più di lei. 

    Invece a Vitani non andava proprio giù. La guardava con disprezzo mischiato alla gelosia.


    “Oh, quindi il tuo nome è Kopa?

    Disse la straniera volgendo lo sguardo verso il principe.

    “Sì, invece il tuo nome qual è?”

    “Kiburi.”

    “Hai davvero un bel nome!”

    Disse Tojo cercando si essere il più simpatico possibile.

    “Io sono Tojo, piacere. Lui invece è Nyeti”

    “Piacere di conoscerti Kiburi! Perché ti trovi qui? Hai smarrito tua madre?”

    Un brivido le percosse la schiena, cercando di non darlo a vedere.

    “Mia madre è morta. Vivo qui, ma credo che mi sposterò.”

    “Oh, mi dispiace, non volevo ric…” 

    Nyeti fu interrotto da Kiburi.

    “Non fa nulla, tranquillo”

    Kopa e Tojo gli diedero un’occhiataccia, mentre Vitani era impassibile.

    “Dispiace anche a me, ma toglimi una curiosità… Come fai a non essere denutrita? Vivi con qualcuno?”

    Kopa aveva notato ogni minimo particolare, e ora voleva indagare.

    “No, sono sola. Il cibo me lo procuro io cacciando, anche se è molto difficile dato che non ci sono prede.”

    “Che forza! Allora Tojo ha ragione, devi essere sicuramente molto forte!”

    Kopa era rimasto felicemente sorpreso da quella leoncina, fece per parlare ma fu interrotto da Vitani.

    “Va bene ragazzi, ora finiamola. Il sole è quasi alto e dobbiamo tornare a casa. Mia madre e mio fratello devono essere di sicuro ritornati, quindi è meglio se ci moviamo!”

    Vitani era visibilmente irritata, era sempre stata lei la leoncina al centro dell' attenzione, la più forte, la maschiaccia. Ma lei le stava rubando la scena.

    “Ah già, me ne ero quasi dimenticato.. Allora è meglio se torniamo a casa.”

    Disse il principe guardando il sole.

    Vitani si mise in piedi e si girò, ma poi guardò Kiburi facendo un piccolo ghigno.

    “Beh, Kabira, o come ti chiami.. Ciao ciao.”

    “Kiburi.”

    La leoncina non la degnò nemmeno di uno sguardo, continuando a leccarsi la zampa.

    Vitani fece per voltarsi e dirigersi verso casa.

    “Vitani aspetta! Kiburi che ne dici di venire con noi? Mio padre accetterà sicuramente la tua unione al branco!”

    “Non ho bisogno di alcun aiuto, so cavarmela benissimo da sola.”

    “Ma così avrai cibo a sufficienza, di questo passo diventerai debole…”

    Al suono della parola debole Kiburi sussultò. No. Non poteva diventare debole. Non era quello che aveva promesso a sua madre prima che morisse.

    “Come vuoi tu, Kopa. Accetto la tua proposta..”

    Disse per poi venire verso di lui e sfioragli il muso con la coda, guardando gli occhi verde smeraldo del principe. 

    “Fai strada.”

    Vitani ringhiò, passando avanti. Nel frattempo Tojo e Nyeri tempestavano la nuova amica di domande su come facesse a sopravvivere in quel mondo così ostile.
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    “Hey Papà! E’ successa una cosa davvero magnifica!”

    Disse esaltato il principino.

    “Cos’è successo di così meraviglioso, figliolo?”

    “Ho incontrato una cucciola nelle Terre di Nessuno! Le ho chiesto di unirsi al branco, è molto simpatica, ti piacerà vedrai!”

    Il piccolo muoveva la coda tutto felice, non rendendosi conto di cosa aveva appena detto.

     “Cosa?! Nelle Terre di Nessuno? Sei matto per caso?! Cosa ti ho sempre detto, Kopa?! Non devi mai allontanarti dai confini!”

    Simba si era infuriato, ma tentò di calmarsi. Il piccolo Kopa si lasciò scappare un piccolo Ops, ma poi cercò di far ragionare il padre:

    “Papà tranquillo, eravamo ai confini e vedendo Kiburi li abbiamo oltrepassati di qualche metro, non poteva succederci nulla.. Ti prometto che non uscirò più dai confini!”

    Il piccolo era molto dispiaciuto.

    “Mi fido di te Kopa… Ma chi è questa Kiburi?” Simba si era dimenticato delle parole dette qualche minuto fa dal figlio.

    “La leoncina di cui ti parlavo!”

    “Ah già.. Quasi dimenticavo. Prima dovrò giudicarla, lo sai figliolo, o sbaglio?”

    Simba ora era curioso, ma se piaceva a suo figlio, doveva essere sicuramente di buon anima.

    “Si papà, ma vedrai, ti piacerà! Purtroppo ha perso la madre, non so come ma è sola.. E’ sotto la Rupe che mi aspetta, ti va di venire?”

    Il padre sorrise, per poi seguire il figlio.





    La leoncina nel frattempo era rimasta seduta in mezzo a quel prato verde, Kopa le aveva chiesto di aspettare lì mentre sarebbe andato a parlare con il padre.

    Osservava tutto, dal piccolo cespuglio, al più grande albero. Era incuriosita, non aveva mai visto delle terre così vivaci e pieni di vita; le piaceva davvero tanto quel posto, ma cercava di non illudersi troppo: Di sicuro il padre di Kopa avrebbe tentato di ucciderla, come capitava spesso, quando cercava di unirsi con qualche branco, proprio per questo da tempo viveva da sola.



    I suoi pensieri furono interrotti dalla voce squillante di Kopa, che la chiamò. Kiburi si girò, e insieme al piccolo principe, vide un grande leone dorato dalla criniera rossa. Era uno dei leoni più maestosi che avesse mai visto, ma nonostante sapesse che avrebbe tentato di ucciderla, non si fece prendere dal panico. Lei non provava paura, era contro i suoi principi.


    “Salve, vostrà maestà”

    Disse solamente. Sapeva che aveva a che fare con un re, ma sottomettersi non era nel suo carattere.

    “Buondì anche a te. Mio figlio mi ha raccontato di te e della scomparsa di tua madre. Mi dispiace molto, quindi se ti va puoi unirti al mio branco.”

    Kiburi che dapprima era seria, drizzò le orecchie:

    “Davvero?”

    Il re le sorrise.

    “La ringrazio infinitamente sire!”

    Non poteva crederci: Un re che accettava la sua intromissione nel branco nonostante fosse una nomade.

    Kopa era molto contento, e decise di farle esplorare le Terre del Branco, e la sera stessa l' avrebbe presentata al resto del gruppo.
     
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  12. Vitani the Lioness
     
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    Brava,scrivi molto bene e la storia mi piace,anche se io sono molto per il KopaxVitani.....
    Cmque aspetto il continuo!!^^
     
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  13. ~Hokøri.
     
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    Ti ringrazio :D Domani pubblico il terzo capitolo, con una bella novità u.u
     
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  14. Lani
     
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    mi è piaciuto un sacco questo capitolo voglio il continuooo XD
    comunque si vede che Vitani è molto gelosa!!
    Bellixximo come sempre *.*
     
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  15. Engie aura
     
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    bellissimo come sempre!!!!!!1 anche se sei una novellina hai talento da vendere!!
     
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47 replies since 12/11/2013, 15:02   729 views
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