Amami per l'eternità

Nena92

Posted on 29/7/2013, 10:31

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1° CAPITOLO

"Mamma.. non voglio trasferirmi!" "Tesoro, dobbiamo andare via per forza..tuo padre ha avuto una proposta di lavoro ottima e non possiamo di certo rinunciare!" "Ma mamma..io qui ho i miei amici, la scuola.. non voglio andare via.." " Hana forza e coraggio.. lì la scuola sarà migliore di quella che frequenti ora e riguardo gli amici..ne troverai tanti altri!"
Sono queste le ultime parole di mia madre.. Prima di chiudere la sua valigia blu. Sono in macchina, e guardo la mia città allontanarsi alle mie spalle. Mi appoggio con la testa al finestrino e decido di mettermi i miei soliti auricolari bianchi. " Welcome into my life" è la prima canzone che parte. Benvenuto nella mia vita? quale vita?.. io ora che sto abbandonando tutti i miei amici mi sento così sola e triste. Chissà cosa mi aspetterà nella nuova città e chissà se incontrerò dei nuovi amici! Sarà come rincominciare da zero.. e il primo giorno nella nuova scuola? neanche voglio pensarci. No non mi va.. a questo punto ci sarebbe stata la mia amica Ingrid a consolarmi..ma lei è lontana e più questa macchina cammina, più lei sarà distante da me. Perciò, mi accontento e mi consolo con la mia musica, la mia compagna di vita..lei si che c'è sempre nel momento del bisogno! Guardo fuori dal finestrino. Una volta ho letto da qualche parte che se mentre si è in viaggio e ascoltando la musica si guarda fuori dal finestrino, significa che si è nostalgici e che ci manca qualcuno. Ah..quant'è vero! Il paesaggio che si vede però è bellissimo..tutto scorre ad una velocità incredibile ma nonostante tutto, riesco ad ammirare quel cielo azzurro, il sole cocente di fine estate, gli alberi verdissimi e le terre coltivate. Nel cielo oggi, non c'è neanche una nuvola e così mi perdo con lo sguardo in quel celeste brillante e puro.

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Nena92

Posted on 29/7/2013, 10:51

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Gli altri capitoli saranno senza dubbio più lunghi

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florabovo

Posted on 29/7/2013, 11:03

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bella idea dai continua per favore

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Nena92

Posted on 29/7/2013, 12:20

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2° CAPITOLO

Apro gli occhi. Caspita mi ero addormentata! Mi guardo intorno: ma che posto è questo?! Ad un tratto la voce di mia madre " Hana, ti sei svegliata! Hai dormito per 6 ore!" mi dice sorridendo. " Per sei ore?!" replico. Ma dove siamo? manca ancora molto?!" "No, tesoro siamo quasi arrivati". Sbuffando guardo fuori dal finestrino. Eravamo fermi e uno strano uccello mi fissava mentre era appoggiato su un muretto. Era un corvo. Io incredula, sbatto le palpebre e continuo a guardarlo, e lui li fisso e immobile continua a fissarmi. Ad un tratto, impaurita, chiamo mia madre "Mamma guarda che strano quel corvo appoggiato lì, su quel muretto!" "Quale corvo?" risponde mia madre. "Mamma proprio quel..." " Rimango stupita. Il corvo non c'era più. "Allora Hana, quale corvo?!" "Nessun corvo mamma, era solo la mia impressione." Ripartiamo. Sulla strada c'è molto traffico e siamo costretti a camminare pianissimo. Riesco ad intravedere una scritta.. " Louisiana welcomes You". Eh già..siamo arrivati. Ad un tratto, un'ombra copre le macchine. Guardo fuori dal finestrino. Il cielo era cupo e dei nuvoloni neri stavano chiudendo l'azzurro di quel cielo. Inizia a piovere. Sarà solo una di quelle piogge estive. D'altronde siamo ancora a fine Agosto, è normale. All'improvviso, qualcosa cade sulla macchina colpendo il tetto e il parabrezza della macchina. "Ma cos'è?!" "E' grandine!" rispose mio padre. Grandine?! ad Agosto?! la cosa mi lasciò sbalordita.
Passati 10 minuti, arriviamo nella nuova casa. E' bella! Mi soffermo davanti al cancello e guardo il giardinetto che la circonda. Si mi piace. A passo svelto entro in casa e wow.. è davvero molto grande! Alla mia destra c'è la cucina e alla mia sinistra il salone. E' tutto ben arredato..tutto perfetto! Ora capisco perché i miei ci hanno messo così tanto per trasferirsi! Comunque la cosa che mi incuriosisce più di tutti è la scala a chiocciola difronte a me voglio vedere dove porta e voglio vedere la mia stanza! Così salgo di fretta, come se fossi una bambina di 10 anni. Arrivata su, vedo 3 stanze: un bagno, la stanza di mio fratello, e un'altra stanza che senza dubbio è la mia! Mi dirigo verso la porta, la apro e rimango entusiasta! La mia stanza è bellissima. Difronte a me c'è una finestra e sotto ad'essa una specie di panchina. Alla mia destra c'è il letto..un letto matrimoniale e tutto per me! a sinistra, la scrivania con un armadio grandissimo! Tra mobili e decorazioni, la mia stanza è tutta rosa e panna esattamente come piace a me! Non è del tutto arredata perché dissi ai miei genitori che me ne sarei occupata io. Così mi precipito in macchina e prendo i cartoni con tutte le mie cose. "Jeremy, vieni a darmi una mano!" "Arrivo!" rispose mio fratello entusiasta! Lui, a differenza mia, è molto contento di vivere qui perché nella città dove abitavamo prima non si trovava bene. Non gli piaceva la gente, la scuola, aveva pochi amici e non si sentiva a suo agio. E poi lì c'era Betty. La sua fiamma. Lui era innamorato di lei, e lei, sapendolo, si divertiva a farlo stare male. Perciò per lui venire qui è stata una svolta decisiva. Prendiamo i cartoni e saliamo in camera. "Jeremy lascia tutto qui. Sistemo io, grazie" "Di niente sorellina! Quando vuoi, mi trovi nella mia mitica stanza!" e va via saltellando e gridando dalla gioia. Chiudo la porta e mi siedo sul letto. Chiamo Ingrid, almeno le dico che sono arrivata. Le racconto del viaggio, della nuova città, della bellissima casa e della fantastica stanza! ma preferisco non dirle niente della grandine improvvisa e di quel corvo strano..almeno non per ora.

Finita la conversazione, decido di sistemare la mia stanza. Prendo tra le mani il mio peluche preferito..un'orsetto con un cuore in mano e un taschino. Lo guardo sorridendo. Mi viene quasi voglia di parlargli ma, ho 20 anni, sarebbe ridicolo se qualcuno entrasse di soppiatto e mi vedesse parlare con un peluche! Anche se lui non è un semplice peluche..è Ted, il mio orsetto speciale. Lo ripongo sulla mensola, quando ad un tratto, avverto un rumore strano. Mi giro rapidamente e il mio sguardo va automaticamente alla finestra. Da quel punto della stanza non si vedeva molto bene cosa ci fosse fuori, così incomincio ad avvicinarmi piano. Cammino pari al muro, quasi come se le mie spalle vi si fossero attaccate. Ho il cuore che batte forte e le mani che mi tremano. Cosa sarà? "Chi c'è li?" nessuno risponde. Ma intanto continuo a sentire quel rumore strano. Sono arrivata vicino alla finestra. Faccio un respiro profondo prima di girarmi e.."Boooo!" "Oddio Jeremy mi hai fatto prendere un colpo!" lo sgrido spaventata. " Ma dai sorellina era solo uno scherzo!" risponde ridendo. "Uno scherzo che non è affatto divertente!" ribatto seria. " Ma come hai fatto a salire fino a qui?" "Semplice, arrampicandomi su quest'albero!" Mi affaccio e lo vedo. Un'albero enorme, di grandezze mai viste prima, era proprio di fronte alla mia finestra. Credo fosse una quercia. Louisiana ne è piena di alberi così, ma non pensavo di trovarmelo proprio qua di fronte alla mia stanza! "Beh, Jeremy, anche se l'albero è vicino alla finestra, non devi più arrampicarti, rischi di cadere e farti male!" " Stai tranquilla Hana, i rami sono resistenti, vedi!" e scappa via, scendendo da quell'albero, abile come uno scoiattolo. Scuoto la testa e mi butto sul mio morbido letto, con la pancia verso il basso e inclino la testa a destra. Guardo ancora intorno alla mia cameretta. Non ci credo che ho accettato di venire qui. Vabbé d'altronde sono stata costretta. E poi dai non è male qui! almeno per quanto riguarda la casa, mi piace. Ma si dai, mi piacerà stare qui! Però ora è meglio riposare. E tra i tanti pensieri chiudo gli occhi e mi addormento.

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Vitani the Lioness

Posted on 29/7/2013, 13:44

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Bravissima!!!

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Nena92

Posted on 29/7/2013, 14:07

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davvero? grazie 1000

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florabovo

Posted on 29/7/2013, 19:34

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sono d'accordo

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Nena92

Posted on 30/7/2013, 12:33

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3° CAPITOLO.

"Hana..Hana!"
Sento la voce di mia madre e mi sveglio subito. "Mamma! è successo qualcosa?"
"Ma no Hana.. è l'ora di pranzo, ti stiamo aspettando a tavola". "Ok mamma, arrivo subito."
Mi alzo svogliatamente. Ero così stanca che volevo dormire un altro pò ma decido di alzarmi. Mi dirigo verso la finestra bianca ancora aperta e la chiudo delicatamente. Mi soffermo a guardare il paesaggio che si vede da qui. E' bellissimo. La casa è circondata da prati verdi e alberi. In lontananza scorgo il centro abitato. Abitiamo in periferia da quel che vedo. Alla mia destra c'è un bosco, un bosco abbastanza inquietante. Mi soffermo a fissarlo per un pò. Pensandoci..è meglio andare ad esplorare la zona, per mangiare ci sarà tempo. Così decido di uscire di casa. Prendo al volo la mia borsa a tracolla bianca ed esco dalla mia stanza, scendo di fretta dalla scala a chiocciola ed eccomi di fronte alla porta d'ingresso. "Mamma io esco!" dico con un tono di voce alquanto entusiasta. "Ma come Hana, qui il pranzo è pronto!" Dice mia madre quasi arrabbiata. "Riscalda il mio piatto, lo mangerò stasera! A dopo!" Ed esco frettolosamente di casa. Chiudo la porta alle mie spalle e prendo la mia bicicletta rosa, appoggiata alla recinzione bianca del mio giardino. Salto su e incomincio a pedalare senza meta. Voglio solo pedalare ed esplorare. Alzo gli occhi al cielo: è tornato il sereno, ed è di nuovo senza nuvole. L'aria non è poi così afosa come prima..quella grandine è servita a stabilizzare un pò il tempo. Sorrido e continuo a pedalare. A pochi metri da casa mia, ci sono delle case. Proseguo su quella strada. Intorno a me il paesaggio e mozzafiato! Ovunque ci sono alberi, querce. Ci sono campi, prati, una vegetazione prosperosa. E' tutto tranquillo qui, si sta davvero bene. Ad un tratto intravedo un lago. Mi precipito li e rimango stupefatta da quello che vedo. Una vegetazione sublime, ci sono molti alberi, tra questi qualche salice piangente. A dire il vero, nonostante il bellissimo panorama, mi sento un pò in suggestione..Ma il sole sta tramontando e decido di godermi lo spettacolo. Così, scendo dalla mia bici e l'appoggio a terra e successivamente mi siedo su un tronco riposto li a terra. Resto incantata da quello che vedo..non ho mai visto uno spettacolo così.

Il sole è tramontato,è meglio tornare a casa prima che faccia buio. Salgo sulla bici e pedalo sulla via del ritorno. Ad un certo punto mi ritrovo a passare vicino al bosco, quel bosco inquietante che si vede dalla finestra della mia camera. Mi fermo e lo fisso. Vorrei tanto entrarci ma ho un pò paura.. e se entrassi e poi incontro un pazzo? e poi tra un pò cala anche la notte e quindi il buio! no.. è meglio andar via..ma non ci riesco. Il mio sguardo è come bloccato, come se mi stessi ipnotizzando. Qualcosa mi incanta e la curiosità mi sta uccidendo. Devo entrare. Mi avvicino all'entrata del bosco. Lascio la bici appoggiata ad un tronco e mi incammino. Non so perché lo sto facendo. Ho paura, ma allo stesso tempo sono curiosa. Cammino, è tutto tranquillo. Ad un tratto un rumore strano. "c'è nessuno?!" domando paurosamente. "Hey..c'è qualcuno qui?!" ripeto, ma nessuno risponde. Ingoio la saliva in modo nervoso e tremando vado avanti. Sento di nuovo quel rumore. "Chi va la?! Jeremy sei tu?? Si so che sei tu!" dico cercando di tranquillizzarmi. Nessuno risponde. Ragiono..non può essere Jeremy. Ok a lui piace fare gli scherzi ma è comunque un bambino di 12 anni e mamma non lo farebbe mai uscire di casa a quest'ora. Inizio ad impaurirmi. Alzo gli occhi al cielo e realizzo che è già sera. C'è già la luna e qualche stella e nel bosco incomincia ad esserci sempre meno luce. è meglio tornare indietro. Cammino verso l'uscita ma ad un tratto, sento come se qualcuno è appena passato dietro di me. Mi giro di scatto. Facendo finta di non aver sentito niente, accelero il passo e tremante contino a camminare. Ma quella strana cosa, passa nuovamente alle mie spalle. Forse è un lupo. Ho seriamente paura e inizio a correre ma proprio mentre corro, sento dei passi dietro di me. Mi giro preoccupata e nuovamente non vedo nessuno. "Chi sei?! lasciami stare, vai via!" grido con la voce tremante. Ma, proprio mentre mi rigiro per guardare avanti, vedo una sagoma piccola, con due occhi rossi, proprio difronte a me. Mi fermo e resto impietrita. Fisso quei piccoli occhietti rossi e resto immobile, spaventatissima. Non posso fare più niente. La strada per tornare a casa è solo questa, ma c'è questa sagoma e non so che fare. Ad un tratto la sagoma si solleva e vola verso di me facendo versi bruttissimi. Riesco a definirla, era un corvo. Scappo via dall'altra parte mentre il corvo continua a seguirmi. Inizio ad urlare e a piangere per la paura mentre il corvo continua a seguirmi facendo dei versi strani. Non so dove andare e nel bosco ormai è tutto scuro, non si vede più niente. Ho molta paura.

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