Il demone di Heath Ledger

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    Ciao a tutti. Heath Ledger interpretò il joker in Batman the dark Knight e morì nel 2008 e in molti dicono k sia stato il joker a ucciderlo anche se in realtà furono i farmaci.
    Ma è se fosse vero? Se il joker lo avesse davvero portato alla morte?
    Ecco cosa ha sfornato la mia
    ------------------------------------------------------------------




    Rido.
    Ridi.
    Ridiamo.
    Per fortuna che ci sei tu, caro Heath, altrimenti sarei rimasto un demone inattivo.
    Lo so, la gente mi vedrà come il personaggio di un film, ma nel mondo da dove vengo io forse riuscirò a far fuori il Pippistrello grazie a te.
    Forse.
    O forse morirò io.
    Ahahahahaha!!!!
    Non è divertente, Heath?
    Bene, scrivi.
    Scrivi per me i miei pensieri: voglio che la gente mi capisca!
    Ti scombussolo forse la mente?
    Fai degli orribili incubi?
    No.
    Sono io che prendo il controllo.
    Con il mio precedente interprete non ci sono riuscito.
    Ma con te... Con la tua mente debole...
    Sarà uno scherzo!
    Ahahahah!
    Ti dominerò ma tu non te ne accorgerai!
    Ahahahahahahah!!!!

    Maledizione...
    Non ho vinto il Pippistrello!
    Ma dopotutto era solo un film.
    Che c'è Heath?
    Ti do fastidio?
    Vuoi sbarazzati di me?
    Hai fatti di tutto per interpretar i al meglio...
    Hai letto libri gialli e visto cruenti film horror, guardavi macabri q violenti dipinti, studiavi il mio comportamento nei fumetti...
    È mi hai interpretato al meglio.
    Te ne ringrazio!
    Ahaahahahhahahaha!
    Ma roa, dopo tutto quel lavoro, vuoi sbarazzati di me?
    Povero piccolo Heath!
    Piccolo attore.
    Non puoi scaricarmi così.
    Perché?
    Ma perché io non voglio abbandonarti!
    Io voglio dominare il mondo!
    Voglio terrorizzarlo!
    Voglio uscire dal mondo immaginario di Gotham City!


    Nooooooo!!!!!!!
    Nooooooooooooooo!
    No!
    No!
    No no no no no!!!!!!
    No!
    Perché!
    PERCHÉ?!?!?!?
    No!
    Non dovevo!
    Stupido!
    Stupido!
    Sono stato un vero idiota!!!
    Non dovevo...
    Sveglia!
    Heath, svegliati!
    Dannazione, respira!
    RESPIRA!!!!!
    Cazzo!
    Do tutto quello che ho fatto per dominarti...
    C'ero così vicino...
    Dovevo evitare di percuoterti con i MIEI incubi!
    Ti ho ucciso, Heath.
    Pazienza.
    Ahahaha!
    Non è ironico, però?
    I media dicono che sono stato io ad ucciderti ed è vero ma non tutti sono d'accordo.
    I medici dicono che è colpa dei farmaci, anche se li prendevi sotto la prescrizione dei medici.
    Ora aspetterò...
    Aspetterò che qualcun altro mi interpreti...
    Intanto rimarrò un demone dei fumetti.
    Rimarrò un personaggio di fantasia.
    Mi dispiace, Heath.
    Mi eri simpatico.

    Per sempre pazzo,
    Joker.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Re Saggio

    Group
    Member
    Posts
    10,314
    Location
    Il Regno tra le Stelle

    Status
    Offline
    Bella teoria URU THE QUEEN.
    Molto fantasiosa,
    molto elettrizzante
    molto... molto!

    Punto..................................................





    E basta.
     
    .
  3. niki ven
     
    .

    User deleted


    Ok, io adoro Heath Ledger e il Joker a mio parere è il miglior cattivo mai apparso nei fumetti, che dire bella interpretazione e fantastica fan fiction complimenti Uru.
     
    .
  4. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    grazie.
    non pensavo potesse piacere a qualcuno e infatti non sapevo se postarla.
    grazie ancora.
     
    .
  5. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    ok... scusate il doppio post ma è il momento del secondo capitolo...









    Con sorpresa noto questa piccola scrittrice che CONOSCE quel che ho vissuto assieme a Heath.
    Lei SA!
    SA che sono un PAZZO! SA che sono un ASSASSINO! SA che non esiterei ad AMMAZZARE DEI BIMBI PER I MIEI SCOPI!
    LEI SA!
    Lei sa tutto di me, mi teme ma allo stesso tempo le piaccio...
    E la osservo mentre... mentre scrive i miei pensieri?!?
    Oh... è una cosa del tutto inaspettata...
    Probabilmente posterà tutto su uno di quei insulsi forum su internet...
    Ma...
    Ma forse... forse posso fare ciò che ho provato a fare con Heath anni addietro...
    Forse con lei posso dominare il mondo reale...
    Forse...


    Ciao, piccola scrittrice.
    Tu scrivi per me quello che succede, ok?
    AHAHAH!
    Sobbalzi.
    Ti sfioro la spalla, ti sposto i capelli che tieni corti dalla nuca e soffio.
    Un brivido ti percuote.
    Mille dubbi ti affollano la mente.
    No.
    Non stai impazzendo: è tutto vero.
    Vedi come ci comprendiamo?
    <<ma che...>> (dici tu) ... diavolo succede?
    Ma quanto siamo carini quando ci completiamo le frasi a vicenda?
    Mi passo la lingua tra le labbra e sul principio delle mie cicatrici, agli angoli della bocca.
    HAHAHAHAH!!! HAHA!
    Quanto mi diverto!
    Sei giovane, piccola scrittrice, piccola nerd amante dei fumetti, mia piccola e nuova preda.
    Ma stai calma: non ripeterò il mio errore con te.
    Non ti ucciderò come feci con il povero, piccolo e fragile Heath.
    Io sono un demone, dopotutto.
    Sono un demone venuto da Gotham City.
    Porco Arkham, se non lo sono!
    Sono il demone di Heath Ledger.
    E sarò anche il tuo.

    Per sempre pazzo,
    Joker
    _________________________________________________________________________

    ed ecco anche il terzo:











    Oh, piccola scrittrice, non la smetti mai di solleticare la tastiera del computer con le tue dita lunghe ed esili, vero?
    Fissi lo schermo attenta a non fare errori: dopotutto la posizione delle lettere la sai a memoria.
    Il tuo gatto bianco e nero dagli occhi verdi ti salta sulle gambe e i tuoi occhi azzurri lo guardano con dolcezza.
    Lui poggia le zampine sul tuo seno prosperoso, nonostante tu sia una teen ager, e struscia il musino contro la tua guancia, facendo le fusa.
    BOOOO!
    VIA GATTACCIO!
    Il micio soffia, tenta di graffiarmi, scappa.
    Che creaturina patetica e inutile...
    Tu ti giri, attonita.
    AHAHAHAHA!
    Dovresti vedere la tua faccia!
    La tua faccia, che presto sarà anche la mia!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!
    Ma che SPASSO!
    Vuoi giocare?
    VUOI GIOCARE CON ME?!?
    EDDAI!
    GIOCHIAMO!!!!!
    Butto a terra i tuoi fumetti, scorlo violentemente la tua sedia, tiro un calcio al gatto e lo becco per poco, urlo.
    Rido.
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!
    Scrivo al computer: “Why so serious???”
    Tu ti spaventi, chiudi di scatto il computer e ti alzi, tappandoti la bocca con le mani per soffocare un’urlo.
    Poi riapri l’apparecchio elettronico, lo spegni e corri, in tutta fretta, in camera tua e ti fai piccola piccola sotto le coperte.
    È solo una settimana che siamo AMICI e tu non vuoi più giocare con me?
    Dopo avermi accolto tanto bene nel tuo cuore di nerd mi ripudi perché faccio il BIRICCHINO?!?
    Così ferisci i miei sentimenti!
    <<sentimenti?>> dici.
    Ehi, che fai, il pappagallo?
    Sentimenti...
    AHAHAH!
    Ma quali sentimenti!
    Io sono un demone, non ho sentimenti!
    <<santo Thor, stò... stò impazzendo... sono fuori di testa! Ma perché ho letto su internet il diario del Joker di Ledger? E poi... non dovevo guardare tutti quei film dell’orrore...>>
    Piangi, mentre dici ciò e mentre preghi il tuo dio asgardiano.
    Ti capisco: hai avuto una pessima giornata, tra un padre che odi, una madre che non ti comprende, una vita che odi e dalla quale ti proteggi immergendoti nel mondo dei fumetti.
    Ma c’è... c’è qualcosa che non va...
    Vedendoti piangere sento una morsa al petto... al cuore.
    Sento... sento che devo... che voglio asciugare le tue lacrime, che voglio farti ridere.
    <<hey, piccola scrittrice, ti va una barzelletta?>>
    Tu sussulti e tremi.
    Forse non ho avuto una splendida idea...
    D’istinto ti sfioro una guancia.
    Certo, la mia mano non ti tocca veramente, ma è una bella sensazione.
    Tu sorridi e sorrido anche io.
    <<nonno? Sei tu?>>
    Ma che...
    Ma porco Bruce Wayne!
    Mi ero scordato che quel vecchio di tuo nonno fosse schiattato... e che te credi nei fantasmi...
    Che cavolata.
    E non dire che dovrei tacere perché io sono un DEMONE e non uno spirito.
    <<no>> rispondo e tu fai una smorfia delusa.
    Chiarito ciò...
    Mi fai davvero uno strano... effetto.
    AHAHAHAHAHA!!!
    MI FAI RIDERE DI GIOIA!!!!!!!!
    HAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHA!
    AHAHAHA!
    AHA!
    HA!
    Ha.
    Okay.
    Ho riso abbastanza.
    Mi sistemo la cravatta azzurrognola, sistemo i guanti in pelle viola, i pantaloni del medesimo colore, liscio il panciotto verde e sistemo i capelli.
    Raccolgo la giacca, faccio un piccolo inchino.
    I tuoi occhi incrociano i miei e sussulti.
    Verde contro azzurro.
    Uno sguardo che fa scintille.
    AHAH!
    Sorrido beffardo ed esco dalla stanza sbattendo la porta.
    Tu hai visto solo i miei occhi e il mio sorriso ma sai tutto, piccola scrittrice.
    Siamo uniti oramai.
    Vai e scrivi, fai la brava piccola scrittrice.

    Per sempre pazzo,
    Joker

    Edited by URU THE QUEEN - 4/6/2013, 19:00
     
    .
  6. Vitani the Lioness
     
    .

    User deleted


    BELLO!!!!!
    Io adoro il joker,e questa storia è davvero fantastica!
     
    .
  7. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    ecco i capitoli 4 e 5. buona lettura.









    “Per la Barba di Odino... stò impazzendo: vedo il Joker dappertutto! Certo, è il mio cattivo preferito ed è un personaggio nettamente più affascinante di Batman, ma lo vedo dappertutto! Dappertutto!!!”
    Ecco cosa scrivi sul tuo diario, piccola scrittrice, seduta davanti alla tua scrivania in camera da letto e illuminata dall’allegra e calda luce di una lampada da quattro soldi mentre io, che ho lasciato la giacca sul tuo letto, ti sono alle spalle, con una mano poggiata vicino alla tua sulla scrivania.
    L’altra è poggiata sul mio fianco e osservo la tua mano che con la penna a china traccia sul diario delle leggiadre volute nere ed acquose.
    <<wow... non sapevo di attrarti così... >>
    Sussulti al suono della mia voce.
    Tre giorni fa, lo ammetto, ho esagerato: potevo evitare di scrivere sul computer!
    Ma da allora il nostro legame si è rafforzato.
    Leggiadra, la tua mano disegna sul diario la scena che stiamo vivendo ora, copia alla perfezione il mio volto incuriosito e le pieghe dei miei abiti.
    Sai anche disegnare, piccola cara scrittrice? Ma certo che sì!
    Sai disegnare e scrivere.
    Buon per me!
    Pian piano, subdolo, avvicino la bocca al tuo orecchio e dico cose che tu trascrivi.
    <<ahaha!
    Che patetiche creature, siete formiche schiave dei ricchi e noiosi politici...>>
    <<ma che cazzo faccio???>> dici tu, mollando la penna e strappando la pagina.
    Ti guardo corrucciato, mia piccola scrittrice.
    Disobbedisci al demone di Heath Ledger?
    A quello che ORA E’ IL TUO DEMONE!?!
    E VA BENE, CAZZO!
    VA BENE VA BENE VA BENE!!!!!!!!!
    Ma cosa cavolo ci tocca fare a noi demoni, al giorno d’oggi?
    Vado in escandescenze: sbraito, ribalto l’immondizia, getto per aria dei disegni per poi smetterla quando ne intravedo alcuni davvero belli che mi riguardano.
    Ma non montarti la testa: sono belli perché mi riguardano, non ho detto che sei brava a disegnare!
    Anche se le tue doti artistiche sono notevoli...
    Oh!
    Ma mi ascolti?
    Te ne stai lì a fissare il disegno nel tuo diario e io mi rimetto dietro di te come poco fa.
    Tu ti giri verso di me con la sedia e reggendo il diario tra le mani e con la penna a china ci ritrai: in questo nuovo disegno i nostri volti sono molto vicini, con gli acquarelli ricrei le sfumature del mio trucco e il rossore delle tue gote, ritrai le ombre che ci circondano.
    La cosa più strana è che fai tutto senza mai guardare il foglio ma fissandomi dritto negli occhi.
    Ma forse non dovrei pensare che sia strano: con Heath succedeva la stessa cosa, mentre scriveva i miei pensieri.
    Mia piccola scrittrice, è un piacere vederti sorridere leggermente mentre io ti sposto una ciocca di capelli, la metto dietro al tuo orecchio e ti do un leggiero bacio sulla fronte.
    Noto anche che ritrai tutto in vignette come in un fumetto.
    Uffi... non riesco a rimanere arrabbiato con te!
    Eppure...
    Eppure mi fai sentire bene, mi fai rallegrare il cuore.
    Ed è parecchio strano: noi demoni non abbiamo un cuore!
    Eppure quando sono qui con te e ti osservo disegnare o studiare o leggere o parlare al telefono e fare qualsiasi cosa mi sembra di non dovermi più preoccupare di uomini pipistrello, di donne gatto, di pinguini con iceberg di lusso o di città da dominare come Gotham City.
    Ma ieri, quando venne a trovarti quel tuo amico a cui vuoi tanto bene...
    <<ciao mia carissima Antonia!>> ti salutò.
    Ma lo sanno tutti che odi il tuo nome e che ti fai chiamare Tony!
    Poi ti abbracciò e io, seduto sulla sedia della scrivania a gambe e braccia incrociate, sbuffando, lo guardai con...
    ... come dire... gelosia?
    Sì, penso che sia la parola giusta...
    Ora ti sdrai sul letto a pancia in giù e io lo faccio accanto a te, ma sulla schiena e con le braccia incrociate dietro la testa.
    Il mio viso, identico a quello del mio ultimo interprete, è rilassato.
    Sospiriamo allo stesso istante e, passandomi la lingua sulle labbra, ti guardo di sottecchi.
    AHAHA!
    Che STRANA e DIVERTENTE PAROLA: sottecchi!
    Dio... è una settimana e tre giorni che siamo “amici” e già non riesco a separarmi da te nonostante abbia visto nel tuo odiato padre una persona più qualificata per portarmi al potere...
    Ma non sperare che possa essere tuo...
    Infondo, sono un demone molto ambito!

    Per sempre pazzo,
    Joker





    Piccola scrittrice, che ti prende?
    Sovente ti tieni la testa tra le mani, addolorata.
    Passi sempre più tempo in camera tua con me e, da brava nerd quale sei, leggi montagne di fumetti.
    Me ne sto sempre seduto al tuo fianco, non ti disturbo, non urlo, non faccio nulla.
    Non ho più nemmeno pensato al dominare la tua mente.
    Ti guardo.
    Stop.
    Punto.
    Basta.
    Non faccio niente di niente: non tiro nemmeno calci al tuo insopportabile gattaccio!
    Ma oggi, dopo una settimana che non lo facevo, ti parlo e so che, nonostante il nostro silenzio, tu mi vedi o PERCEPISCI e che le nostre menti sono unite e che nonostante il mutismo ci siamo conosciuti a fondo.
    <<hahah! Che spasso!>>
    <<che hai, Joker?>> sussurri.
    Oh.
    Mi ero scordato che sono le tre del mattino e il tuo tono di voce assonnato me lo fa rimembrare.
    <<un momento... mi hai risposto?>> ti chiedo.
    Wow.
    Sono attonito: non mi avevi mai parlato prima!!!
    <<già>> rispondi <<sei frutto della mia immaginazione ma non vedo perché non dovrei risponderti...>>
    <<oh...>>
    Sono seduto accanto a te nel letto e faccio un’espressione incredula e quasi interrogativa.
    Sembra che tu ti sia riaddormentata.
    Faccio una linguaccia poggiando i pollici al termine delle mie cicatrici e sventolando le altre dita e puntualmente e inaspettatamente mi rifili una cuscinata.
    Non è una cuscinata violenta e allora scoppio a ridere.
    <<ahahahahahahahahahahah!>>
    Tu sghignazzi, io ti frego il cuscino e te lo getto addosso.
    Tu ne prendi un altro e facciamo la più spietata e divertente lotta dei cuscini!
    Tua madre, però, entra nella stanza, accende la luce, ti guarda torva e ti sbraita di “dormire perché devi andare a scuola!”...
    E poi bla bla bla bla bla e bla bla bla e bla!
    Ah... dimenticavo... bla bla!
    Ora che la “megera” se ne è andata e la luce è spenta, mi sdraio accanto a te, che te ne stai appallottolata tra le coperte a mò di gattina.
    E CHE gattina!!!
    Ti carezzo i capelli e, attraverso le coperte, le tue forme.
    Se le coperte non ci fossero, vedrei il tuo corpo da sedicenne coperto solo dalle mutandine e una maglietta blu con la “S” di Superman.
    Ma che avrà di così speciale quell’affascinante kriptoniano superforzuto?
    Boh... valli te a capirli, ‘sti nerd!
    Avvicino la mano alla tua guancia mentre ti riaddormenti, ti sfioro e mi ritraggo come se fossi bollente.
    Che cazzo sto facendo?
    Sono un DEMONE!
    NON POSSO INNAMORARMI!
    NON POSSO NON POSSO NON POSSO!
    Apro l’anta del tuo armadio e ci entro, chiudendo mici dentro.
    Me ne starò qui!
    Me ne starò qui a pensare un modo per annientarti psicologicamente e a come terrorizzare e torturare le mie future vittime!
    AHAHAH!
    Sarà divertente, giusto?
    Giusto.
    E poi, se ci riesco, se tutto va per il verso giusto, per ogni vita che spegnerò il mio potere aumenterà e non avrò più bisogno del corpo di qualcuno per dominare sull’umanita!
    Già!
    Andrà tutto secondo i piani...
    Tutto...
    Tutto...
    Tutto...
    Ahahah!
    E tu, tu, mia piccola scrittrice, tu mi aiuterai a mietere le mie vittime...

    Per sempre pazzo,
    Joker
     
    .
  8. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    capitoli 6 e 7. spero k vi piacciano.
    ps= 'sta storia si scrive da sola!!!!







    Mi preoccupo per te, mia piccola scrittrice dagli occhi azzurri, piccola anarchica, piccola Tony.
    I tuoi mal di testa aumentano di giorno in giorno senza che io abbia fatto nulla!
    Ieri mi dispiacque non poco vederti contorcerti nel letto stringendoti la testa.
    Avrei voluto consolarti ma... ma io sono il DEMONE di Heath Ledger!
    Io sono il Joker!
    Le ante del tuo armadio non mi impedivano, purtroppo, di udire il tuo forte dolore.
    Oh!
    Guarda, piccola scrittrice, arriva tua madre!
    <<antonia, ma che facevi ieri con i cuscini?>> ti dice.
    <<ma come? Non hai visto il Jok... oh! Che sciocca! Stavo...>>
    <<stavi?>>
    <<sognando! E penso di essere un po’ sonnambula! >>
    <<senti, Antonia cara...>>
    <<tony! Chiamami Tony!>> sbraiti.
    <<chiamala Tony!!!>> urlo io.
    Tua madre sussulta e si gira verso di me senza vedermi.
    Le faccio le linguacce e imito ironicamente le sue gesta mentre ti chiede come è andata la scuola e tu trattieni a stento le risate.
    La scuola... odio quel posto: lì non posso nemmeno farti ridere!
    Ora lei va in camera tua, dopo un po’ la seguiamo e la vedi aprire il tuo diario.
    Furioso, glielo strappo dalle mani.
    Lei ti guarda, sbalordita.
    <<mamma...>> le dici.
    Lei corre in cucina e noi la spiamo.
    Sta chiamando il parroco del tuo paesello perché venga a benedire la casa.
    Corri in camera tua e ti seguo.
    Sei sconvolta.
    MALEDIZIONE!
    STUPIDO STUPIDO STUPIDO!!!!!!!!!!!!!
    PER COLPA TUA MI SONO FATTO BECCARE!
    Se non fosse stato per te non lo avrei fatto!
    Ma no!
    La signorina ci tiene al suo stupido diario!
    E il cretino qui presente deve salvarlo da quella megera di tua madre!
    MI PARE GIUSTO!
    INSOMMA!!!!
    MA TI PARE!
    IL DEMONE PiU’ AMATO CHE SI FA BECCARE PER SALVARE IL DIARIO DI UNA CRETINA!
    AHAHAH!
    Molto divertente!!!!
    E ora che fai?
    Piangi?
    Ma và ad Arkham!

    Per sempre pazzo,
    Joker






    Sono tre giorni che mi ignori, mia piccola scrittrice.
    Non scrivi nulla da me e nemmeno te lo chiedo, ma potresti almeno salutarmi!
    È notte e sono sdraiato accanto a te usando la giacca viola a mo’ di cuscino e tu mi dai le spalle.
    Mi ignori TO-TAL-MEN-TE!
    Non sono forse il tuo “cattivo preferito”?
    <<hey... Tony...>> provo a dirti, la mia bocca accanto al tuo orecchio...
    Ti carezzo le spalle ed è bello aver la possibilità di toccarti.
    Mi levo i guanti e ti massaggio il collo, poi le spalle, la schiena.
    Un’idea folle, spinta dalla passione, si inchioda nel mio cervello.
    Sghignazzo e ti faccio sdraiare sulla pancia.
    <<smettila, ebete! Devo dormire!>> mi dici.
    Mi metto a cavalcioni su di te e riprendo a massaggiarti la schiena con energia, ma non tanta da farti male.
    Le mie mani scendono lungo i tuoi fianchi flessuosi e longilinei, mi chino in avanti, ti scosto i capelli dalla nuca e ti bacio su un lato del collo.
    Un po’ del mio... ehm... trucco ti sporca ma... pazienza!
    Come dici spesso “No è mio problema!”.
    Rabbrividisci e sospiri.
    Resto lì così per un po’, ti ascolto respirare.
    <<scusa per averti offesa...>> sussurro.
    <<ma è più forte di me: sono un demone... è nella mia natura, purtroppo>>.
    Poggio la fronte sulla tua nuca.
    <<scusa scusa scusa scusa scusa scusa!>> bisbiglio.
    Tu ti giri, sdraiandoti sulla schiena, mi abbracci e io immergo il viso nell’incavo del tuo collo.
    Ma sono un pazzo, lo sai, mia piccola scrittrice, e allora con la lingua traccio il contorno della tua giugolare, ti bacio sotto il mento e poi al lato del collo.
    Tu fremi e sussulti e poi sobbalzi quando ti mordo.
    Non è un morso troppo forte... o si?
    Il mio viso esprime questa domanda e penso di averti fatto male e di averti fatta arrabbiare di nuovo quando mi prendi il volto tra le mani e mi baci.
    Il mio cuore... o quella cosa che i demoni hanno nel petto al suo posto... esplode di gioia.
    Ti addormento così, tra le mie braccia.
    Io, essendo un demone, non dormo, e ti osservo respirare per tutta la notte...
    Ma... ma c’è qualcosa che non va: a volte ti reggi la testa... ti fa un male cane...
    Non posso fare altro che lasciarti dormire, mia piccola scrittrice, e sperare che tutto vada bene.

    Per sempre pazzo,
    Joker
     
    .
  9. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    Sorry x il doppio post ma... Non piace a nessuno, oramai???
     
    .
  10. Kiara&Vity
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Sorry x il doppio post ma... Non piace a nessuno, oramai???

    A me piace moltissimo!
     
    .
  11. Kopa!!!!
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    A me piace moltissimo!

    Anche a me!
     
    .
  12. Vitani the Lioness
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Non piace a nessuno, oramai???

    CITAZIONE
    A me piace moltissimo!

    CITAZIONE
    Anche a me!

    Mi piace un sacco,Uru....
    Ma devi avere pazienza per avere commenti!
    Ci sono un sacco di FF da leggere,e non ce la facciamo a leggerle tutte!
    Aspetta un po' e tutti commenteranno!
     
    .
  13. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    ecco un altro pò di capitoli...





    <<ciao mia piccola scrittrice!>> ti dico.
    Sei appena arrivata a casa da scuola e, inchinandomi a mo’ di maggiordomo, ti apro la porta della tua stanza.
    Getti la cartella a terra, mi ringrazi con un abbraccio e ti getti nel letto a peso morto, sbuffando.
    Ti squilla il cellulare e ti tiri su a sedere di scatto, leggendo avidamente un sms di... vediamo un po’... di un tuo amico...
    Juan.
    Quello a cui vuoi tanto bene e che ti chiama Antonia.
    Quello di cui sono geloso.
    Ti scrive che non può venire a trovarti per riportarti il libro di algebra e che non è nemmeno a casa e quindi non riuscirebbe a ridartelo anche se tu vai a casa sua.
    <<ma dai! Ma che... porco Loki!!!!>> sbraiti.
    Io non dico una parola: ma che t’importa di vedere quello spagnolo se lo hai già visto a scuola?!?
    Fingo di lisciarmi in’invisibile pizzetto e, con sguardo interrogativo, ti chiedo se il libro ti serve proprio.
    <<mi servirebbe per ripassare: tra cinque giorni c’è la verifica!>>
    <<sai qual è il tuo problema, cara la mia Tony? Studi troppo!>> ti dico.
    Mi sdraio accanto a te e parliamo del bene e del male fino a quando il cielo azzurro lascia il posto ad un cielo sempre più scuro e trapuntato di stelle.
    Poi tu vai a cenare, e me ne resto qui ad aspettarti.
    Santo cielo... non sono più quello che ero: prima ero il demone di Heath Ledger, uno spietato assassino, un pazzo megalomane, un bramoso di potere e ora, invece, sono un demone innamorato.
    Innamorato di una piccola scrittrice, di una nerd sedicenne, e la mia brama non è più la conquista del mondo reale, ma renderti felice.
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
    UN DEMONE INNAMORATO!
    CHE ANARCHIA, CHE FOLLIA!
    Ma è la realtà; una realtà strana, ma pur sempre una realtà.
    Sento che in cucina è entrato tuo padre: i suoi passi pesanti non si scordano facilmente.
    Mi passo la lingua tra le labbra.
    Percepisco la tua collera, che monta dentro di tè per non so quale motivo.
    Sento i tuoi passi mentre corri su per le scale e ti aspetto seduto sul tuo letto.
    Infine, ti accolgo tra le mie braccia e ti stringo forte percependo il tuo dolore.
    Un dolore che nemmeno le tue lacrime salate che ti bruciano gli occhi e ti rigano le guance possono scacciare del tutto.
    Non c’è bisogno che mi spieghi nulla: sento il forte istinto di fuggire e sento la voce pacata di un uomo che sale le scale.
    Il parroco che chiamò tua madre qualche giorno fa è arrivato.
    È arrivato e mi vuole mandare via, ci vuole separare.
    Ti stringo con energia e ti asciughi le lacrime.
    Assecondo il mio istinto, ti chiedo scusa baciandoti su una guancia e svanisco in una nuvola di fumo.
    Non so se potrò ritornare da te ma lo spero.
    Forse non sarò abbastanza forte.
    In tal caso mi servirà energia ed essendo io un demone forse dovrò prendere qualche vita.
    Ma per te, mia piccola scrittrice, questo ed altro...

    Per sempre pazzo,
    Joker




    SONO FURIOSO!
    NON RIESCO A RAGGIUNGERTI!
    NON SENTO LA TUA PRESENZA!
    Sono poco distante da casa tua ma non riesco a raggiungerti.
    Oramai sono due settimane che ci provo...
    Quel dannato parroco l’ha benedetta per bene, la tua casa!
    Devo tornare da te, mia piccola scrittrice.
    VOGLIO ritornate da te.
    Voglio stringerti tra le mie braccia, ascoltare il tuo respiro e il battito del tuo cuore, voglio sentirti parlare della scuola, dei tuoi amici, voglio farti ridere e sentire la tua risata cristallina, voglio vederti crescere, essere il tuo migliore amico e il tuo amante.
    Ho un unico modo per riunirmi a te...
    Un modo che di sicuro non ti piacerà e che io, per non disgustarti, non vorrei fare.
    Ma solo perché non voglio, non significa che non mi ricordi come si fa.
    Ritornerò presto da te, lo giuro.
    Tornerò e stremo sempre insieme.
    Sempre.
    Sempre, perché, anche se ti conosco da così poco, non posso stare senza di te.

    Per sempre pazzo,
    Joker




    Mi manchi da morire.
    I miei sospiri risuonano vuoti nell’aria immobile di camera mia, il mio sguardo vuoto ti cerca anche se so che non ti vedrò.
    E il mio cuore si dispera per te.
    Per te, un personaggio di fantasia, il nemico di Batman, il demone di Heath Ledger.
    Per te, che forse non sei mai esistito veramente, che forse non hai mai udito le mie confidenze, che forse non hai mai stretto il mio corpo al tuo, che forse non hai mani baciato le mie labbra, che forse non hai mai asciugato le mie lacrime e forse non hai mai incrociato il mio sguardo.
    Che forse non mi hai mai chiamata “la tua piccola scrittrice”.
    Ma a me piaceva esserlo.
    Mi piaceva averti come amico.
    Dopo il nostro primo bacio pensavo di amarti per la tua fama da acerrimo nemico del Pippistrello, ma ho raggiunto la conclusione che, a farmi innamorare, non sia stato quel famoso trucco da clown che indossi, né le cicatrici, ma ciò che c’è sotto.
    Sotto a tutta quella cattiveria e parte di quella follia fatta di stati di depressione maniacale, manie di grandezza e di disordino da personalità antisociale c’è un uomo dolce e divertente, solo, bisognoso di amore e di comprensione.
    E io amavo comprenderti e amarti.
    Poi mia madre rovinò tutto, facendo benedire la casa...
    Da allora non ti vedo più.
    Non ho più nessuno che abbia la pazienza e la VOGLIA di ascoltarmi e di farsi ritrarre, nessuno che mi faccia compagnia e che mi consoli nei momenti di tristezza... non ho più te al mio fianco.
    Così ora, ora che è finita la scuola, da due settimane me ne sto in camera mia mangiando poco o niente, anche se la mia malattia mi consuma le energie e mi fa impazzire con dei terribili mal di capo, al buio.
    Non ho più visto i miei già pochi amici.
    Non rispondo alle loro chiamate e ai messaggi.
    Nemmeno su Facebook.
    Gli unici momenti in cui sto bene è quando leggo i miei fumetti e le uniche volte che esco di casa è per comprarne altri nell’edicola vicinissima a casa mia.
    Ma nemmeno i fumetti o la musica che ascolto sovente mi distolgono dal dolore.
    Eppure, fin’ora, la terapia “Comics’n’Music” era la migliore terapia anti depressione di sempre!
    E un’altra verità è che mi manchi, che per il 99 per cento delle probabilità non ti rivedrò mai più e che spero che la mia malattia mi uccida, spero che il medico da cui mia madre mi porterà domani non mi possa operare e spero di morire.
    Lo spero perché vivere prima di conoscerti era già un’agonia, vivere ora che non sei più con me è un inferno e la morte mi allieterebbe.
    Addio.

    Per sempre la tua piccola scrittrice,
    Antonia “Tony” Kirk




    Mi avvicino all’uomo.
    Un uomo di mezza età pelato, ciccione, occhi azzurri, vestito con uno smoking bianco.
    Sembra un nemico di Spiderman, Kingpin.
    Ma questo grassone è reale, per mia fortuna.
    Passeggia beato con la moglie simile a Pink e ai suoi due frugoletti.
    Uno dei due mi vede, mi indica, si mette a piangere.
    Perfetto.
    Lo fisso intensamente e quando la famigliola torna a casa il bimbo prende carta e penna e incomincia a scrivere per me.
    “HAHAHAHA! Why so serious? HAHAHAHA!”
    Ecco cosa gli faccio scrivere.
    Poi gli faccio fare un’ aereoplanino con il foglio e glielo faccio lanciare dalla finestra.
    Non avevo idea che i frugoletti fossero così facili da comandare!
    Dirigo l’aereo cartaceo in giro per il tuo paese, mia piccola scrittrice, e lo porto verso la casa di un quarantenne che il giorno prima aveva massacrato degli orfani in un ospedale come avrei fatto io prima di amarti.
    Il bastardo è seduto le salotto di casa sua.
    Sa che la polizia lo ha scoperto grazie alle telecamere di sicurezza e la sta aspettando.
    L’aereo lo becca in testa e lui lo dispiega e lo legge.
    I suoi occhi si sbarrano mentre la bocca si contorce in un sorriso involontario.
    Io lo fisso negli occhi e sorrido mentre la bocca si squarcia ai lati.
    Il suo cuore accelera i battiti al massimo, poi si blocca.
    Non pomperà mai più sangue in quel corpo.
    La sua forza vitale mi rinvigorisce.
    Inspiro con forza e rido.
    AHAHAHA!!!!!
    CHE GIOIA!
    Scuoto la testa con forza: non devo perdere il controllo.
    Non devo permettere alla mia parte malvagia di controllarmi se voglio tornare da te.

    Per sempre pazzo,
    Joker




    Mia piccola scrittrice, sono oramai tre settimane che non ti vedo.
    La settimana scorsa ho fatto fuori quel quarantenne, e dopo di lui ho fatto una visita ad una prigione ieri ho fatto fuori un prete pedofilo: quello che mi ha allontanato da te.
    Com’è strana la vita!
    Con un totale di sette vite “assorbite” sono diventato abbastanza forte per poter tornare da te.
    E lo faccio.
    Ti trovo in camera tua e sei pallida e magra.
    Sono sulla soglia di camera tua, i tuoi genitori sono al lavoro e tu a casa da sola.
    Nemmeno Juan ti ha più contattata, secondo il registro delle chiamate e i messaggi del tuo cellulare.
    Mi schiarisco la gola in un sonori “Ahèm!” e tu spalanchi gli occhi e mi guardi.
    Ti siedi sul letto e ti stropicci gli occhi.
    Il sonno ti passa subito mentre mi salti addossi e mi abbracci e piangi di gioia e mi baci sia sulle guance che sulle labbra incurante del mio trucco che ti sporca.
    Io ti stringo forte forte, carezzando il tuo corpo vestito solo con la biancheria intima e una t-shirt di Dare Devil che combatte Elektra.
    Anche io piango di gioia e vorrei rimanere così per sempre.
    Sei molto più leggera di come ti ricordavo eppure... non ci vediamo da tre settimane!
    <<tony... mi sei mancata da morire!>>
    <<anche tu, Joker... pensavo di non rivederti mai più, avevo quasi pensato che non fossi mai esistito, è stato orribile...>>
    <<certo che sei magra! Mangi?>> ti chiedo preoccupato.
    <<ecco... poco... a volte me ne dimentico...>>
    Ti fisso con uno sguardo di rimprovero.
    Ti prendo per i polsi e tu gemi di dolore: sui tuoi polsi ci sono alcuni tagli non molto profindi.
    Tu arrossisci, ritrai le tue mani dalle mie e le porti al petto, stringendoti un polso.
    <<che cazzo ti è saltato in mente!!! VOLEVI UCCIDERTI??? VOLEVI RENDERE TUTTE LE MIE FATICHE INUTILI!!!>> urlo mentre ti scuoto tenendoti per le spalle.
    <<scusa... scusa...>> pigoli mettendoti a piangere a accasciandoti a terra.
    <<ci ho provato ma non ne ho avuto il coraggio o il tempo: arrivava sempre qualcuno a interrompermi! Io pensavo che non ti avrei più rivisto, che...>>
    Ti interrompo, ti prendo in braccio, ti porto sul letto e ti metto giù con la testa sui cuscini.
    Mi levo il giubbotto e te lo metto sopra mentre singhiozzi e ti raggomitoli.
    Mi siedo sul bordo del letto, dandoti le spalle.
    <<s-sei arrabbiato? Mi odi, vero?>> mi domandi con la voce incrinata dal pianto.
    Mi distendo accento a te e con una mano ti scosto una ciocca di capelli dal viso: ti stanno tornando lunghi.
    Ti bacio con passione e con tanti leggieri baci scendo lungo la tua gola e nascondo il viso nell’incavo del tuo collo.
    Sospiro mentre mi carezzi i capelli e chiudo gli occhi.
    Mi rilasso fino quasi a raggiungere uno stato simile al sonno ma io sono un demone e i demoni non dormono ma è ugualmente una bella sensazione.
    Finalmente son tornato da te, mia piccola scrittrice.
    Finalmente sono a casa.

    Per sempre pazzo,
    Joker
     
    .
  14. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    scusate tanto il doppio post ma dovevo assolutamente postare gli ultimi capitoli xkè se nn lo faccio ora forse mi toccherebbe farlo la settimana prossima se ad un'amico di mio padre serve il computer!
    buona lettura, spero vi piaccia!




    Sono tre giorni che sono tornato da te, mia piccola scrittrice, e tutto è tornato alla normalità.
    Ma nonostante tu ti nutra in maniera sostanziosa hai messo su a malapena pochi grammi.
    Incomincio a preoccuparmi: le tue emicranie aumentano sempre di più e sovente ti interrompono mentre scrivi meravigliosi racconti e mentre disegni.
    Ma che hai, mia piccola scrittrice?
    Sovente, vedo la Cupa Mietitrice accanto a te e con fatica l’allontano.
    Che hai?
    Che cosa ti affligge?
    Ecco a cosa penso ma tu mi interrompi baciandomi.
    La passione ha il sopravvento e i miei baci si fanno impetuosi.
    Mi siedo sul letto e ti faccio sedere su di me e ti bacio e ti stringo e ti mordicchi e carezzo il tuo corpo magro e seminudo.
    Ad un certo punto, gemi.
    Ma non è affatto un gemito di piacere, il tuo, ma di dolore: ti ho forse stretta o morsicata troppo forte?
    Tossisci e corri in bagno.
    Ti raggiungo di corsa e ti sorreggo mentre hai dei conati di vomito.
    Non vomiti nulla, per fortuna.
    Ti alzi, barcolli, cadi e ti prendo in braccio prima che tu cada a terra.
    <<joker... a-aiuto...>>
    Svieni mentre ti metto a letto, coprendoti con le coperte.
    Ti tasto la fronte ma non hai nemmeno un filo di febbre.
    Che devo fare?
    Dio del cielo... l’unico modo per aiutarti è...
    Tua madre!
    Tua madre che è appena tornata a casa!
    Ma non posso farmi vedere: ci separerebbe ancora!
    Ma posso attirare la sua attenzione e così sbatto la porta di camera tua una, due, tre volte.
    Lei corre su, ti vede.
    Probabilmente lo ha già fatto perché mormora un <<di nuovo!>> mentre chiama il Pronto Soccorso.

    Mia piccola scrittrice, sei lì, pallida e piccola piccola in quel letto d’ospedale, da sola.
    Un dottore ti ha fatto una tak e ora stiamo aspettando il responso.
    Ti abbraccio, preoccupato e premuroso.
    Non ti stringo forte, però: ho paura di spezzarti.
    Ti aiuto ad alzarti: vuoi avvicinarti alla finestra che ti fa vedere un tramonto mozzafiato.
    Dopo due passi perdi l’equilibrio, le gambe ti tremano e io ti sorreggo.
    Tu stringi il cornicione della finestra con una mano e me con l’altra e poi ti stringi la testa per un fortissimo colpo d’emicrania.
    Faccio per portarti verso il letto nonostante vederti lì con il camicie verdastro da paziente non mi piaccia affatto ma tu opponi una debole resistenza.
    <<no, Joker, voglio vedere questo tramonto: forse è l’ultimo...>>
    <<non osare dire così!!!>> dico mentre guardo male la Cupa Mietitrice, nascosta in un angolo della stanza ospedaliera.




    Passo i successivi due giorni a ridere, scherzare, a sorreggerti quando ne hai più bisogno, a farti ridere.
    Ogni volta che qualcuno viene a trovarti sto in disparte, anche quando Juan si è rifatto vivo dopo averti abbandonata, anche quando il tuo odiato padre ha voluto abbracciarti nonostante tu non volessi.
    Ti procuro, rubacchiandoli, dei block notes dove puoi scrivere o disegnare quando ne hai voglia e se l’emicrania o gli svenimenti te lo permettono.
    Ma oggi, il quinto giorno di ricovero, non riesci più nemmeno a stare in piedi.
    Sei triste, così ti porto un barattolino di vetro con il tappo bucherellato e con dentro delle piccole rose bianche, le tue preferite, e una farfalla arancione.
    Tu ridi, mentre cala la notte, e ci accorgiamo che, per sbaglio, nel barattolo ho catturato anche due delicate lucciole che ora che hai spento la luce emettono una luce verde.
    Poi, sorridendo, ti addormenti.




    Dopo una settimana all’ospedale sei ritornata a casa ma io non so ancora che cos’hai: penso di essere stato in giro a cercare fogli e penne per te, quando te lo dissero.
    Provai sovente a chiedertelo, mia piccola scrittrice, ma tu non me lo dici mai e cambi argomento.
    Fino ad ora.
    Per la seconda volta ti ho portato un barattolo con le rose bianche, una farfalla e delle lucciole, come feci all’ospedale.
    È l’alba e le lucciole ti illuminano il viso.
    E vederti sorridere è la cosa più bella del mondo.
    Ti bacio ma poi il tuo sorriso si affievolisce e si spegne, come una candela al vento.
    <<sto morendo, Joker. I medici hanno trovato un tumore di terzo livello al cervelletto e non è operabile>>
    Mi sussurri questa orribile notizia e mi irrigidisco.
    <<È colpa mia!!!>> dico.





    CAPITOLO FINALE
    <<È colpa mia!!! Sono un demone, dovevo immaginare che tu ne avresti risentito!!!>> dico piangendo mentre l’alba rischiara la stanza che ha ospitato i nostri giorni migliori e, ultimamente, i peggiori.
    Ti stringo, piango, mi alzo dal letto e mi allontano e provo inutilmente a scacciare la Cupa Mietitrice.
    Mi sento a pezzi.
    Mi sento un MOSTRO.
    Sono stato un EGOISTA e ora tu stai MORENDO!!!
    <<non è colpa mia. Sono quattro anni che ce l’ho e nessuno se ne è mai accorto>> dici provando a consolarmi.
    <<ma... ma tutto quello che abbiamo passato... sei l’unica che mi abbia mai amato, l’unica che IO abbia mai amato! Mi hai cambiato, non sono più il MOSTRO che ero... anche se per tornare da te ho UCCISO... e ora...>>
    <<ma hai ucciso dei criminali e ti perdono...>>
    <<che cosa posso fare per farti star meglio?>> gemo.
    <<non piangere... fammi ridere!>> sussurri.
    Mi avvicino, ti prendo in braccio, ti bacio.
    Tu sorridi, mi metto sopra di te con dei baci leggeri ti solletico il collo, trattenendo le lacrime.
    <<ehi, Joker...>> dici con le tue ultime forze <<... sarai anche stato il demone di Heath Ledger, ma ora sei il mio angelo...>>
    Io ti prendo in braccio e ti bacio.
    Il tuo cuore si ferma mentre ti stringo tra le braccia un’ultima volta.
    Sei morta ma sul volto hai il più bel sorriso del mondo.
    Sei morta tu e, di conseguenza, sono “morto” anche io anche se io sono un demone e i demoni non muoiono.

    Al tuo funerale, il giorno stesso, sono l’ultimo a visitare la tua tomba.
    È tutto illuminato da un tramonto rosso, come piaceva a te.
    Lascio sulla tomba una rosa bianca e bacio la tua foto.
    Addio mia piccola scrittrice, mia piccola nerd, mia piccola Tony.
    Mi allontano attraversando il campo santo, in direzione del tramonto.
    I miei occhi sono solo due lacrimanti macchie nere che sciolgono e rovinano il mio trucco ma che importa?
    “<<... sarai anche stato il demone di Heath Ledger, ma ora sei il mio angelo...” mi hai detto prima di morire.
    Sarò anche stato il tuo angelo ma allora perché mi sembra di essere all’inferno?

    FINE
     
    .
  15. Vitani the Lioness
     
    .

    User deleted


    Bello!
    Mi piace molto,è super commovente!
    Povero Joker,mi dispiace tantissimo per lui>!
     
    .
23 replies since 2/6/2013, 22:32   286 views
  Share  
.