C'erano una volta...

... un Goblin, un'Uomo Ragno, una clone e una ragazza.

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  1. URU THE QUEEN
     
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    ciao. spulciando tra i miei vecchi scritti ho trovato questo racconto scritto come una fiaba per bimbi, lo scrissi 3 anni fa. ha una trama un pò contorta, ma secondo me è questo il suo fascino.



    C'erano una volta...
    ... un Goblin
    C’era una volta un ragazzo di nome Norman.
    Norman era un ragazzo molto ricco, poteva avere e comprare qualsiasi cosa anche solo per un passeggero capriccio.
    Ma non era felice.
    Norman aveva un papà molto poco amorevole: faceva lo scienziato e studiava e faceva esperimenti sulla biologia, ed era poco presente nella vita del figlio.
    Il ragazzo, per farsi notare dal venerato genitore, iniziò ad applicarsi alla biologia, studiandola e scoprendo di esservi portato.
    Ma ogni volta che Norman portava al padre un trofeo vinto a scuola come vincitore del concorso di scienze, il genitore osservava con indifferenza il premio.
    “Non sono abbastanza bravo. È per questo che non mi vuole bene!” pensava Norman.
    Il ragazzo non aveva amici: la sua unica ossessione era soddisfare il padre.
    Si isolò dal mondo.
    Si rinchiuse in camera sua a fare piccoli esperimenti casarecci.
    Quando Norman fu un giovane adulto, suo padre lo chiamò e, in letto di morte, gli disse:
    “Figlio mio, mio caro Norman... devi continuare il mio lavoro... devi trovare il siero del supersoldato...”
    Norman stette lì e vide suo padre morire.
    Il padre che aveva sempre deluso perché non era abbastanza bravo ora gli aveva lasciato molti soldi e un’industria dove aveva sempre lavorato sulla biologia: la Oscorp Industries.
    Norman ora era chiamato da tutto “signor Osborn”, era ricco, era di successo, e aveva una famiglia.
    E un giorno completò il lavoro di suo padre: in un ragno aveva racchiuso il siero del supersoldato.
    Aveva scelto un ragno perché i ragni gli erano sempre piaciuti e li aveva sempre usati per i suoi esperimenti casarecci da ragazzo.
    La formula del supersoldato la chiamò “OZ”.
    La chiamò così perché si ricordava quando sua madre, da piccolo, le raccontava “Il Mago di Oz”.
    Ma un giorno il ragno scappò e punse un ragazzo, un amico di suo figlio, Harry.
    Il ragno fu schiacciato e Norman ne fu scottato.
    Ricreò il siero OZ e lo testò su di se.
    C’era una volta un ragazzo di nome Norman Osborn.
    Ora la sua famiglia è morta, la sua mente è corrotta dall’OZ, un uomo vestito da ragno è il suo chiodo fisso perché gli rubò il ragno miracoloso, ora Norman è un misto di odio e pazzia e maligna intelligenza.
    Ora Norman era un mostro.
    C’era una volta un ragazzo di nome Norman Osborn.
    Ora Norman era morto.
    Ora c’era il Goblin.

    ...un'Uomo Ragno

    C’era una volta un ragazzo di nome Peter.
    Peter era orfano ed era stato cresciuto da zia May e zio Ben.
    Era un ragazzo molto triste, aveva pochi amici tra cui una certa Mary Jane e un certo Harry Osborn.
    Ma nonostante i suoi defunti genitori gli mancassero molto i suoi zii e i suoi amici gli davano il sostegno necessario per provare a vivere sereno, e a volte ci riusciva.
    Un giorno venne morso da un ragno mentre era in gita scolastica nella fabbrica del papà di Harry.
    Scoprì poi di aver acquisito i poteri di un ragno.
    Decise quindi di usare i suoi poteri per guadagnare dei soldi ma un giorno accadde qualcosa di molto triste: zio Ben fu ucciso da un criminale.
    “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” disse zio Ben a Peter prima di morire e il ragazzo sentì la mano dello zio raffreddarsi poco a poco mentre arrivava l’ambulanza.
    E così Peter prese i suoi poteri e li usò per eseguire le proprie responsabilità.
    Anche se i suoi avversari erano delle lucertole giganti, o uomini dalle braccia metalliche o enormi uomini che si chiamano Goblin, lui li affrontava.
    Anche se la stampa lo odiava e lo attaccava lui ne difendeva i componenti.
    Anche se ora il Goblin aveva distrutto la sua casa e lo stava massacrando, Peter aveva le sue responsabilità da eseguire.
    C’era una volta un ragazzo di nome Peter Parker.
    Ora quel ragazzo era l’Uomo Ragno.
    “Qualunque cosa la vita abbia in serbo per me non dimenticherò mai queste parole: da grandi poteri derivano grandi responsabilità. È il mio talento e la mia maledizione. Chi sono io? Sono Spider-Man!” pensava Peter.
    Ma non sapeva che il Goblin, che una volta era un ragazzo di nome Norman, non lo avrebbe fatto vivere a lungo.

    ...una clone
    C’era una volta una ragazza di nome Jessica Drew.
    Era al funerale di Spider-Man: il Goblin lo aveva ucciso.
    Ma andava tutto bene, non era riuscito a salvare zio Ben ma era riuscito a salvare zia May, diceva l’eroe, e quindi andava tutto bene.
    Ma per Jessica il mondo era crollato.
    Jessica era nata qualche mese prima ed era una clone di Peter.
    Lei aveva gli stessi ricordi e i poteri di Peter e per questo, ora che ragionava da sola, lei e lui erano diventati amici.
    Essendo la stessa persona erano sempre andati d’accorso.
    E ora chi avrebbe amato Mary Jane?
    Ora chi l’avrebbe protetta?
    Chi l’avrebbe baciata?
    Jessica in fondo era solo un Peter Parker femmina, giusto?
    E quindi se una volta c’erano un ragazzo di nome Norman e uno di nome Peter ed erano morti, forse una ragazza di nome Jessica poteva essere felice, giusto?
    Forse no, perché Mary Jane, la sua amatissima Mary Jane, nemmeno la conosceva.
    O meglio, conosceva Peter e quindi conosceva lei, ma non sapeva della sua esistenza.
    Che discorso complicato.

    ...una ragazza
    C’era una volta una ragazza di nome Mary Jane.
    Suo padre beveva e la faceva soffrire ma nonostante qusto lei riusciva ad avere il resto della vita felice e spensierato.
    Un giorno il suo ragazzo venne ucciso dal Goblin e al suo funerale vide una ragazza che le era sia sconosciuta che famigliare.
    Mary Jane volle conoscerla e le due divennero tanto amiche.
    La ragazza si chiamava Jessica Drew ed era identica a Peter, solo che era femmina.
    Jessica, un giorno, spiegò a Mary Jane che lei era una clone di Peter, che era praticamente lui, solo che era femmina.
    E così Mary Jane comprese come mai conosceva così bene una ragazza che era quasi una sconosciuta, dato che si conoscevano da poco.





    C’era una volta il Goblin e c’era Spider-Man.
    Morirono scontrandosi.
    C’era una volta una clone di Peter Parker e la fidanzata del povero ragazzo defunto.
    E così, grazie a Jessica, Peter e Mary Jane poterono baciarsi ancora.
    Mary Jane potè ritrovare Peter e Jessica continuare la sua vita da Peter.

    FINE
     
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  2. Vitani the Lioness
     
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    Bello...
     
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  3. URU THE QUEEN
     
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    grazie! nn è il massimo, ora che la rileggo, ma sn felice k ti sia piaciuta!
     
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  4. Vitani the Lioness
     
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    CITAZIONE
    ma sn felice k ti sia piaciuta!

    E' una storia carina,e scusami se ti rispondo solo ora.
    Mi è piaciuta da ogni punto di vista e l'hai raccontata molto bene!
     
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3 replies since 21/3/2013, 00:09   61 views
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