Le cronache di Narnia 8

Le ultime righe

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  1. CandeKiara34
     
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    Ciao, scusatemi, forse non centra niente questa storia con quelle del re leone ma, visto che la mia storia Il re leone-il popolo si differenzia è iniziata un po' male, ho pensato di inserire questa fanfic quà, visto che tra le varie fanfic si possono mettere anche altre.
    Beh, spero vi piaccia.

    Capitolo 1
    Le ultime righe



    “Ritornarono indietro e quel bel ricordo di Narnia le fece sobbalzare dalla felicità ma,presto si dimenticarono delle ultime due righe”

    Ma questo accadde solo un po’ di tempo dopo l’ultima battaglia di Narnia(non so contro chi),ed
    allora,Lucy,Susan,Peter ed Edmund,i re di Narnia,ritornarono nella realtà,dove non c’era Aslan,
    Caspian,il mr Tunnus e il resto del popolo di quel regno che per un po’ non avrebbero visto.

    Passaro 5 anni e i fratelli Pevensie ogni giorno andavano davanti all’armadio con un oggetto molto importante per loro,specialmente per Lucy:il flauto del signor Tunnus e la sua melodia ipnotica,la ninna nanna di Narnia. In quel momento arrivò la sign.Macready che con un filo di voce ma severo e sicuro e con in mano un telefono li disse”Chi è il fratello maggiore?”Peter si alzò,dopo che lui e i sui fratelli erano seduti a ricordare i bellissimi momenti dell’armadio come se li stessero rivivendo proprio in quell’istante”Sono io”e la vecchiaccia diede al ragazzo il telefono”Pronto!”.
    Dopo un po’,incominciò a piovere e Peter stava ancora parlando al telefono con la madre nel salone”Si….certo,ma….ma..ma come sarebbe a dire…cosa?....qui?”incominciò ad alzare il tono e i fratelli incominciarono a preoccuparsi.
    “Cosa starà succedendo?”disse una Lucy sicura di sé”Non lo so ma sembra molto preoccupante”rispose la secondogenita Susan”E’ qualcosa di grave?”disse Edmund”Nonono,niente di grave”rispose Susan.
    “Mamma..no!Evva bene.Si,ciao,ti voglio bene anch’io”e riattaccò.
    I 3 si alzarono e Susan”Allora,che voleva?””Ragazzi,ho paura di dirvelo ma…mia madre,n-nostra madre….”non riusciva a dire quella frase che tanto stava incominciando ad odiare.
    “Peter,su,forza dillo anche se ci farà male”disse perturbante Edmund”Ok. Nostra madre…16 anni fa,part…””Partì?E’ partita per venire qui?”disse illusa Lucy”Non credo,Lucy che la mamma sarebbe capace di farlo”e Peter lo disse sicuro di sé”Nostra madre,16 anni fa,non partì ma…..partorì”e in quella sala l’aria si fece cupa,l’atmosfera divenne rigida e i ragazzi erano pietrificati.
    Susan,incredula,fece”C-come ha partorito? Cioè ha un altro figlio?””Figlia e verrà domani a stare da noi”ed Edmund infastidito disse”Ah,magnifico. Ora si che saremo contenti”e Lucy”Eddai,ragazzi,non credo che sarà poi così male avere una sorella”ed Edmund”Ma ti senti quando ti parli? Lucy,noi siamo 4: 4 come i 4 re di Narnia,4 come i 4 troni di Narnia a Cair Paravell e tu ci vieni a dire che non sarà poi così male? E’ ridicolo di quanto tu sia cresciuta”
    “Io sono cresciuta,Edmund,ho 16 anni e tu…”e Susan esclamò”A Narnia era tutto più semplice!”
    E i ragazzi andarono a dormire con l’ansia che li prevaleva.
    Il giorno dopo,Lucy fu la prima a svegliarsi.
    Si preparò la colazione con quel poco che c’era,si lavò e,per iniziare bene la giornata,andò nella stanza dell’armadio e,presa una immagine di Aslan,disse”Aslan,per favore,aiuta i miei fratelli,non so cosa fare.”. All’improvviso,la chiamarono i suoi fratelli per annunciarle l’arrivo della nuova Pevensie.
    Tutti e quattro scesero dalle scale già lavati e vestiti e videro che non era ancora arrivata”Non sarà che hanno cambiato idea?”disse Edmund”Non credo”rispose Peter.
    Allora,quest’ultimo andò davanti alla finestra e,alzando la tenda rossa e ben decorata,vide la sign.Macready arrivare in carrozza con una ragazza della stessa età di Lucy.
    Edmund curioso disse”Che cosa vedi?””Sta arrivando!””E com’è?”chiese Susan”Ha un vestito grigio con un po’ di decorazioni bianche,ha i capelli castani chiari e occhi verdi scuri mi pare e,
    dalla sua altezza mi pare che avrebbe sui 15/16 anni di età”e Lucy girandosi verso Edmund disse felice”Come me!”.
    Quando finalmente arrivarono,la sign.Macready aprì la porta e fece entrare per prima la ragazza che portava un cappello e si capiva dal primo sguardo che aveva il viso di una Pevensie.
    “Oh,macchè piacere,una nuova arrivata”disse,mentre scendeva le scale il professor.Digory Kike con in mano una pipa.”Ragazzi,lei è Anahì Pevensie,vostra sorella!”disse il professore molto sicuro di sé.”Molto onorata di conoscervi”disse la ragazza innocentemente.
    Lucy fece la prima mossa e stringendole la mano le disse”Piacere io sono Lucy e loro sono Edmund,Susan e Peter”e quest’ultimo le strinse la mano a sua volta”Piacere,Anahì”mentre Edmund non volle conoscerla sapendo che li avrebbe fatti finire nei guai,Susan le s’inchinò dicendole”Piacere,spero che ti troverai bene quì”.
    “Ritornarono indietro e quel bel ricordo di Narnia le fece sobbalzare dalla felicità ma,presto si dimenticarono delle ultime due righe”

    Ma questo accadde solo un po’ di tempo dopo l’ultima battaglia di Narnia(non so contro chi),ed
    allora,Lucy,Susan,Peter ed Edmund,i re di Narnia,ritornarono nella realtà,dove non c’era Aslan,
    Caspian,il mr Tunnus e il resto del popolo di quel regno che per un po’ non avrebbero visto.

    Passaro 5 anni e i fratelli Pevensie ogni giorno andavano davanti all’armadio con un oggetto molto importante per loro,specialmente per Lucy:il flauto del signor Tunnus e la sua melodia ipnotica,la ninna nanna di Narnia. In quel momento arrivò la sign.Macready che con un filo di voce ma severo e sicuro e con in mano un telefono li disse”Chi è il fratello maggiore?”Peter si alzò,dopo che lui e i sui fratelli erano seduti a ricordare i bellissimi momenti dell’armadio come se li stessero rivivendo proprio in quell’istante”Sono io”e la vecchiaccia diede al ragazzo il telefono”Pronto!”.
    Dopo un po’,incominciò a piovere e Peter stava ancora parlando al telefono con la madre nel salone”Si….certo,ma….ma..ma come sarebbe a dire…cosa?....qui?”incominciò ad alzare il tono e i fratelli incominciarono a preoccuparsi.
    “Cosa starà succedendo?”disse una Lucy sicura di sé”Non lo so ma sembra molto preoccupante”rispose la secondogenita Susan”E’ qualcosa di grave?”disse Edmund”Nonono,niente di grave”rispose Susan.
    “Mamma..no!Evva bene.Si,ciao,ti voglio bene anch’io”e riattaccò.
    I 3 si alzarono e Susan”Allora,che voleva?””Ragazzi,ho paura di dirvelo ma…mia madre,n-nostra madre….”non riusciva a dire quella frase che tanto stava incominciando ad odiare.
    “Peter,su,forza dillo anche se ci farà male”disse perturbante Edmund”Ok. Nostra madre…16 anni fa,part…””Partì?E’ partita per venire qui?”disse illusa Lucy”Non credo,Lucy che la mamma sarebbe capace di farlo”e Peter lo disse sicuro di sé”Nostra madre,16 anni fa,non partì ma…..partorì”e in quella sala l’aria si fece cupa,l’atmosfera divenne rigida e i ragazzi erano pietrificati.
    Susan,incredula,fece”C-come ha partorito? Cioè ha un altro figlio?””Figlia e verrà domani a stare da noi”ed Edmund infastidito disse”Ah,magnifico. Ora si che saremo contenti”e Lucy”Eddai,ragazzi,non credo che sarà poi così male avere una sorella”ed Edmund”Ma ti senti quando ti parli? Lucy,noi siamo 4: 4 come i 4 re di Narnia,4 come i 4 troni di Narnia a Cair Paravell e tu ci vieni a dire che non sarà poi così male? E’ ridicolo di quanto tu sia cresciuta”
    “Io sono cresciuta,Edmund,ho 16 anni e tu…”e Susan esclamò”A Narnia era tutto più semplice!”
    E i ragazzi andarono a dormire con l’ansia che li prevaleva.
    Il giorno dopo,Lucy fu la prima a svegliarsi.
    Si preparò la colazione con quel poco che c’era,si lavò e,per iniziare bene la giornata,andò nella stanza dell’armadio e,presa una immagine di Aslan,disse”Aslan,per favore,aiuta i miei fratelli,non so cosa fare.”. All’improvviso,la chiamarono i suoi fratelli per annunciarle l’arrivo della nuova Pevensie.
    Tutti e quattro scesero dalle scale già lavati e vestiti e videro che non era ancora arrivata”Non sarà che hanno cambiato idea?”disse Edmund”Non credo”rispose Peter.
    Allora,quest’ultimo andò davanti alla finestra e,alzando la tenda rossa e ben decorata,vide la sign.Macready arrivare in carrozza con una ragazza della stessa età di Lucy.
    Edmund curioso disse”Che cosa vedi?””Sta arrivando!””E com’è?”chiese Susan”Ha un vestito grigio con un po’ di decorazioni bianche,ha i capelli castani chiari e occhi verdi scuri mi pare e,
    dalla sua altezza mi pare che avrebbe sui 15/16 anni di età”e Lucy girandosi verso Edmund disse felice”Come me!”.
    Quando finalmente arrivarono,la sign.Macready aprì la porta e fece entrare per prima la ragazza che portava un cappello e si capiva dal primo sguardo che aveva il viso di una Pevensie.
    “Oh,macchè piacere,una nuova arrivata”disse,mentre scendeva le scale il professor.Digory Kike con in mano una pipa.”Ragazzi,lei è Anahì Pevensie,vostra sorella!”disse il professore molto sicuro di sé.”Molto onorata di conoscervi”disse la ragazza innocentemente.
    Lucy fece la prima mossa e stringendole la mano le disse”Piacere io sono Lucy e loro sono Edmund,Susan e Peter”e quest’ultimo le strinse la mano a sua volta”Piacere,Anahì”mentre Edmund non volle conoscerla sapendo che li avrebbe fatti finire nei guai,Susan le s’inchinò dicendole”Piacere,spero che ti troverai bene quì”.
    “Ritornarono indietro e quel bel ricordo di Narnia le fece sobbalzare dalla felicità ma,presto si dimenticarono delle ultime due righe”

    Ma questo accadde solo un po’ di tempo dopo l’ultima battaglia di Narnia(non so contro chi),ed
    allora,Lucy,Susan,Peter ed Edmund,i re di Narnia,ritornarono nella realtà,dove non c’era Aslan,
    Caspian,il mr Tunnus e il resto del popolo di quel regno che per un po’ non avrebbero visto.

    Passaro 5 anni e i fratelli Pevensie ogni giorno andavano davanti all’armadio con un oggetto molto importante per loro,specialmente per Lucy:il flauto del signor Tunnus e la sua melodia ipnotica,la ninna nanna di Narnia. In quel momento arrivò la sign.Macready che con un filo di voce ma severo e sicuro e con in mano un telefono li disse”Chi è il fratello maggiore?”Peter si alzò,dopo che lui e i sui fratelli erano seduti a ricordare i bellissimi momenti dell’armadio come se li stessero rivivendo proprio in quell’istante”Sono io”e la vecchiaccia diede al ragazzo il telefono”Pronto!”.
    Dopo un po’,incominciò a piovere e Peter stava ancora parlando al telefono con la madre nel salone”Si….certo,ma….ma..ma come sarebbe a dire…cosa?....qui?”incominciò ad alzare il tono e i fratelli incominciarono a preoccuparsi.
    “Cosa starà succedendo?”disse una Lucy sicura di sé”Non lo so ma sembra molto preoccupante”rispose la secondogenita Susan”E’ qualcosa di grave?”disse Edmund”Nonono,niente di grave”rispose Susan.
    “Mamma..no!Evva bene.Si,ciao,ti voglio bene anch’io”e riattaccò.
    I 3 si alzarono e Susan”Allora,che voleva?””Ragazzi,ho paura di dirvelo ma…mia madre,n-nostra madre….”non riusciva a dire quella frase che tanto stava incominciando ad odiare.
    “Peter,su,forza dillo anche se ci farà male”disse perturbante Edmund”Ok. Nostra madre…16 anni fa,part…””Partì?E’ partita per venire qui?”disse illusa Lucy”Non credo,Lucy che la mamma sarebbe capace di farlo”e Peter lo disse sicuro di sé”Nostra madre,16 anni fa,non partì ma…..partorì”e in quella sala l’aria si fece cupa,l’atmosfera divenne rigida e i ragazzi erano pietrificati.
    Susan,incredula,fece”C-come ha partorito? Cioè ha un altro figlio?””Figlia e verrà domani a stare da noi”ed Edmund infastidito disse”Ah,magnifico. Ora si che saremo contenti”e Lucy”Eddai,ragazzi,non credo che sarà poi così male avere una sorella”ed Edmund”Ma ti senti quando ti parli? Lucy,noi siamo 4: 4 come i 4 re di Narnia,4 come i 4 troni di Narnia a Cair Paravell e tu ci vieni a dire che non sarà poi così male? E’ ridicolo di quanto tu sia cresciuta”
    “Io sono cresciuta,Edmund,ho 16 anni e tu…”e Susan esclamò”A Narnia era tutto più semplice!”
    E i ragazzi andarono a dormire con l’ansia che li prevaleva.
    Il giorno dopo,Lucy fu la prima a svegliarsi.
    Si preparò la colazione con quel poco che c’era,si lavò e,per iniziare bene la giornata,andò nella stanza dell’armadio e,presa una immagine di Aslan,disse”Aslan,per favore,aiuta i miei fratelli,non so cosa fare.”. All’improvviso,la chiamarono i suoi fratelli per annunciarle l’arrivo della nuova Pevensie.
    Tutti e quattro scesero dalle scale già lavati e vestiti e videro che non era ancora arrivata”Non sarà che hanno cambiato idea?”disse Edmund”Non credo”rispose Peter.
    Allora,quest’ultimo andò davanti alla finestra e,alzando la tenda rossa e ben decorata,vide la sign.Macready arrivare in carrozza con una ragazza della stessa età di Lucy.
    Edmund curioso disse”Che cosa vedi?””Sta arrivando!””E com’è?”chiese Susan”Ha un vestito grigio con un po’ di decorazioni bianche,ha i capelli castani chiari e occhi verdi scuri mi pare e,
    dalla sua altezza mi pare che avrebbe sui 15/16 anni di età”e Lucy girandosi verso Edmund disse felice”Come me!”.
    Quando finalmente arrivarono,la sign.Macready aprì la porta e fece entrare per prima la ragazza che portava un cappello e si capiva dal primo sguardo che aveva il viso di una Pevensie.
    “Oh,macchè piacere,una nuova arrivata”disse,mentre scendeva le scale il professor.Digory Kike con in mano una pipa.”Ragazzi,lei è Anahì Pevensie,vostra sorella!”disse il professore molto sicuro di sé.”Molto onorata di conoscervi”disse la ragazza innocentemente.
    Lucy fece la prima mossa e stringendole la mano le disse”Piacere io sono Lucy e loro sono Edmund,Susan e Peter”e quest’ultimo le strinse la mano a sua volta”Piacere,Anahì”mentre Edmund non volle conoscerla sapendo che li avrebbe fatti finire nei guai,Susan le s’inchinò dicendole”Piacere,spero che ti troverai bene quì”.
     
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    Bravo Cacciatore

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    Bella!! Le Cronache di Narnia è il mio libro preferito^^
    il fauno si chiama Tumnus, non Tunnus^^
     
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  3. CandeKiara34
     
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    Grazie.
    Tumnus e Tunnus ì...sbaglio sempre.
    ^^

    Capitolo 2

    Ritorno a Narnia

    "Peter, Susan e Lucy incominciarono a girare avanti e indietro per cercare una spiegazione...."

    Passarono due giorni dall'arrivo di Anahì e i ragazzi, sconcertati, cercavano una risposta alla figlia che nessuno conosceva:

    Susan, era più che sorpresa, Peter, che d'intelligenza ne aveva molta, non riusciva a capire come poteva, la loro madre, partorire 16 anni fa durante la guerra.

    Mentre Edmund osservava male la sorella Anahì, Lucy ebbe il coraggio di rivolgere la parola e aprire una discussione col fratello.

    "Ed!" lui si voltò e, permaloso rispose "Che vuoi? Che c'è?" "Eddai. Non dirmi che stai incominciando ad odiare nostra sorella?" ed Edmund "Vostra sorella! Io non la conosco." "Almeno sforzati di conoscerla" "Sai, Lucy? Sei veramente una sciocca se pensi che io voglia fare amicizia con lei." e se ne andò. Lucy, guardando Anahì da sola a leggere un libro, si avvicinò a lei, cercando di instaurare un buon rapporto. "Ciao" disse la ragazza. "Ciao" rispose 'altra volgendo lo sguardo su Lucy per poi staccarla e rimettendosi a leggere. "Che fai?" disse sedendosi sul divano insieme a sua sorella. "Leggo" e, volgendo lo sguardo sul libro e osservando lìimmagine posta al centro della pagina disse "Ma quello è...."

    "Quello chi?...Oh, il leone." e guardando l'immagine "Non so esattamente il suo nome ma..." e Lucy rispose alla velocità della luce "Aslan!.......Si chiama Aslan....."e guardando Anahì si fece cupa e una lacrima le scese dall'occhio sinistro "E' il....il....il r-re di......N-Narnia, unico e suo popolo" e Anahì "Come lo conosci?".

    Allora Lucy rammentò l'armadio, la strega, il leone (Roarr), dei suoni la pervasero e allora...."Anahì, sai mantenere un segreto?" lei fece cenno di sì, Lucy le prese il braccio "Allora, seguimi." e senza domande, si alzarono dal divano, Lucy corse verso Susan, Peter ed Edmund che, guidati da Lucy, giunsero nella stanza dell'armadio.

    Entrarono senza farsi vedere dalla signora Macready e, senza il benchè minimo rumore, chiusero la porta. Edmund si accorse che con loro c'era anche Anahì ed infuriato, scagliò contro Lucy uno sguardo non molto amichevole "Che ci fa qui anche lei, Lucy?" e Susan "Edmund! Non rivolgerti così a tua sorella!" "Oh, scusa tanto, mamma" e Peter "Edmund! Smettila! Lucy, che ci facciamo quà?" "A quest'ora noi dovremmo essere già a letto. Le regole quì, non sono per niente amichevoli." e Lucy "Basta! Ma non vi rendete conto?" e Peter "E di che?" ed Edmund "Che siamo in compagnia di una estranea?" e Lucy "Ma non vi ricordate? Non ricordate Narnia? E Aslan? Oreius? Jadis, la strega bianca? Vi siete scordati di tutto?" e Anahì "Lucy! Non ti capisco? Sono solo dei libri. Non c'è niente di magico in tutto questo." e Lucy "E invece c'è. Rgazzi, guardate l'armadio. Non vi manca tutto? Non vi mancano i nostri titoli: Io la Valorosa, Edmund il Giusto, Peter il (Non me lo ricordo) e Susan la Dolce?" i fratelli si fecero cupi.

    Ed in quel momento, Peter, avvicinandosi pian piano all'armadio disse "Tentar non nuoce mai" e, osservando l'armadio, tutto inpolverato, lo aprì e "Allora, Susan, Edmund, Lucy e...." guardando Anahì "...e....Anahì..." lei sollevò lo sguardo sfoderando un bel sorriso "...Volete seguirmi?" tutti dissero un potente e fiero SI! e, lasciando il passato alle spalle, entrarono nell'armadio giungendo al loro regno nascosto dalle insidie:

    BENVENUTI A NARNIA!!
     
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  4. CandeKiara34
     
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    Capitolo 3

    Il ritorno di Aslan

     

    "Entrarono in quel meravigioso regno, sconfinato, senza limiti di percezione, solcarono il conffine tra il mondo reale e Narnia, entrando solo in un armadio guardaroba. Si spingevano, si fecero forza e, quando sembrava impossibile, caddero in un filo d'erba, verde come non mai:

    Narnia si è risvegliata!"

     

    Si alzarono dalla loro caduta: fortunatamente nessuna ferita, grave che sia. Anahì stentava a crederci: come mai in quei suoi 16 anni, ignara di quel meraviglioso luogo, dove ti sentivi accarezzata, coccolata, senza nessunissimo male, non aveva mai visto una cosa del genere?

    "E.....io.....non....ci..." Lucy rispose alla sua quasi domanda "Benvenuta a Narnia." e Susan "Ah, non posso crederci." e Peter "Ah, non dirlo a me" ma Edmund "Io credo che....d....dovremmo andarcene"e Anahì "E perchè?"e lui rispose in modo arrogante "Perchè non è un posto per bambini. Bambini come te" Peter, adirato, rivolse uno sguardo duro verso Edmund "Si, puo' sapere che cosa ti prende? E da quando è arrivata che la tratti così. Edmund, non credi sia l'ora di finirla, incomincia a crescere...." ma fu interrotto da Anahì che, in colpa e triste disse "No! Edmund ha ragione. Sono io il problema, non lui".

    Peter si fermò, ormai tranquillizzato dalle parole di Anahì ma, irrequieto da ciò che ha detto la sorella "Perchè dici così? Sei nuova ed è ovvio che Edmund si comporti così." e Susan "Peter ha ragione.

    Non sei tu il problema: il problema è Edmund che deve ancora crescere" ed Edmund infuriato "Oh, ma insomma. Credete veramente che lei sia una Pevensie? E' solo una ragazza uscita da chissà dove solo per porterci nei guai." e Anahì "Si, hai ragione. E'-è meglio che me ne vada" e se na andò.

    Peter rimproverò il fratello "Non vedi cosa hai fatto? Le hai fatto male!" e lui "E allora? Se è una Pevensie, non farebbe così." "Ci sono modi e modi per dirle le cose, sai Ed?" disse Susan, mentre Lucy accompagnava e consolava Anahì "E tu, Susan? La devi smettere di fare la mamma perchè non lo sei" e Peter "Adesso stai veramente esagerando, Edmund". Lucy, insieme ad Anahì, chiamò i suoi fratelli.

    Loro accorsero da lei che, con un dito puntato, videro l'esercito di Aslan, guidati da Oreius, ora generale delle truppe narniane nonchè braccio destro di Aslan.

    Anahì disse, strofinandosi gli occhi "M-ma quello è..." e Peter "Oreius, si, è proprio lui". Susan, prese la sua piccola borsetta regaletole dalla mamma e, lì dentro ci trovò il corno di Narnia, per chiamare.

    "Ragazzi, guardate!" Lucy si sorprese ed Edmund, afferrando il corno disse "Ragazzi, è ancora intatto." Lucy disse "Sembra quello di 4 anni fa" finì poi col ridere. Anahì domandò a che servisse quel coso e Peter "Questo non è un coso: è un corno! Serve per chiamare, avvisare, avvertire. Suonalo, Susan. Vediamo se funziona ancora.".

    Susan afferrò il corno, guardò ancora per un ultima volta Oreius e, concentrata, lo suonò attirando l'attenzione delle truppe e dello stesso Oreius.

    Lo stava suonando dolcemente fino a un richiamo forte, acuto e grave, Oreius, il centauro, si accorse di lei e disse "LA REGINAAAA!

    LA REGINA SUSAN E' TORNATAAAAAAA!" urlando a sguarciagola.

    I 5 fratelli, Susan, Peter, Edmund, Lucy e Anahì, scesero dalla collina tutta verde, leggeram solcandola come se fosse una nuvola.

    Arrivati a valle, i fratelli Pevensie, si inchinarono davanti ad Oreius e al suo esercito di centauri e fauni.

    Oreius, non abituato a tutte queste gentilezze fece "Oh no, non inchinatevi! Sono io e le mie truppe di fauni e centauri ad inchinarci ai re Edmund il Giusto e Peter il Magnifico e alle regine Susan la Dolce e a Lucy la Valorosa" e tutti si inchinarono.

    Tutti tranne uno: il fauno Tunnus.

    Lucy lo potè riguardare dopo 2 anni di assenza.

    Non era per niente cambiato, apparte per la sua forza e velocità.

    Il fauno corse verso la sua amica abbracciandola.

    Lucy scoppiò a piangere "Sign. Tunnus, mi sei mancato" e lui "E tu non sai quanto a me. Ma guardati: sei una donna." e lei rise "Ma ho solo 16 anni." "Beh, per me appaiono eterni". Oreius vide Anahì "Re, chi è lei?" e Peter ""Fermi, fate i buoni. Lei è nostra sorella. Si chiama Anahì. Sarebbe lunga da raccontare e non ci credereste" "Non ci credo neanch'io" disse Edmund. Oreius, s'inchinò davanti a lei "L e faccio le mie più umili scuse, principessa Anahì e per questo, io m'inchino davanti alla 5 e legittima sovrano del regno di Narnia"

    "Oh no, non c'è ne bisogno. Io....ehm...non sono nè la principessa e nè la regina di Narnia." e Lucy "Ma certo che lo sei. Oreius! E Aslan?" Acennò con un sorriso "Vi sta aspettando. Intanto, preparatevi con questi abiti, lavati e profumati per voi" disse dando a ognuno gli abiti di seta a Susan, Lucy, Edmund, Peter e ad Anahì.

    Non dovettero fare molte strada per arrivare all'accampamento di Aslan.

    Milioni e milioni di Narniani li stavano aspettando, Aslan compreso.

    Quando arrivarono, aprirono la bocca, annusando lo stesso profumo di 2 anni prima.

    Aslan era lì. Pronto ad accoglierli.

    Li vide arrivare. Li aspettava uno per uno e, con un ruggito, potè farsi riconoscere dai fratelli Pevensie.

    Tutti erano lì, osservarono e aspettarono.

    I 5 fratelli, uniti, salirono sù per il pendio giungendo finalmente davanti agli occhi di Aslan.

    Oreius gridò "LUNGA VITA AL RE ASLAN!" e tutti fecero lo stesso fino a far a calar un silenzio cupo ma benefico.

    Aslan li osservò, girò intorno a loro e li riconobbe uno ad uno, compresa Anahì.

    Dpop aver finito il giro fece "Benvenuti, Figli di Adamo e Figlie di Eva". Peter fece "Signore, l'ultima battaglia è stata vinta con successo" disse impugnando la spada come un vero re.

    "Si e ne soono compiaciuto. Ma.....il male non ha ancora perso. Non rinucerà mai se non saremo uniti" e Susan "Aslan, ma...è stata vinta con orgoglio. Il male ha perso..." e il leone girandosi verso Anahì "...ma Narnia non ha ancora vinto." e, osservando la ragazza disse

    "E tu! Figlia di Eva." e lei terrorizzata dalla grande onnipotenza del leone, meravigliata da quel ruggito fece "Si!" "Dimmi: sapevi già dell'esistenza di Narnia?" "Beh, se per esistenza s'intende come una cosa che esiste sul serio, allora no. Soltanto dai libri." Si fece un attimo silenzioso, ma poi recuperò la parola e disse "Il male c'è ancora e voi, voi 5, lo farete insieme." ed Edmund "Cosa? Noi dovremmo combattere con una straniera, io..." e un ruggito fece zittire il figlio di Adamo "Stai forse obbiettando la mia parola?"

    e lui "No! E' solo che lei..." e Aslan "Non bisogna giudicare una persona dal suo colore, la città da cui proviene e la sua cultura"

    "Ok."
     
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  5. CandeKiara34
     
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    Capitolo 4
    Incontri ravvicinati

     

     

    Di notte, tutti erano andati a dormire. Tranne Anahì.

    Era sdraiata sulla sua amaca dentro ad una tenda.

    Aveva voglia di vedere un po' come era Narnia, che tanto aveva letto, molto aveva sognato; allora, scese dall'amaca, usc'ì dalla grande tenda dove domivano lei, Susan e Lucy e, se ne andò.

    Arrivò nella punta di un dirupo, dove si sedette e si mise a pensare a una spiegazione logica.

    Intanto, Aslan vagava quà e là per il territorio, finchè non vide Anahì.

    Camminò a passo felpato, liscio, senza destare alcun rumore e si avvicinò accanto a lei.

    "Non hai sonno?" "No! Ho solo tanta voglia di vedere com'è Narnia: come tanto l'ho letta, molto la ho sognata." rispose la ragazza. "E dimmi: i rapporti con i tuoi fratelli sono normali?"

    "Si, almeno con Susan, Lucy e Peter. Con Edmund....non è dei migliori! Ho sentito come lo hai rimproverato!". Il leone girò la testa verso la Pevensie e, con sguardo alibito chiese "Non era un rimprovero: lui guarda l'apparenza, l'ha fatto con Jadis e lo sta facendo anche con te. Vedrai che si sistemerà tutto!". La ragazza osservava l'orologio che aveva: l'ora non c'era; poi, si mise a guardare, oltre il dirupo, una Narnia fiera e valorosa.

    Aslan la guardò: vide i suoi occhi gonfiarsi di lacrime che scendevano velocemente. "Bella, vero?" "Eh? Oh, si, Narnia è...è...bella, meravigliosa!". Aslan realizzò che era il momento di rintanarsi e andare a dormire ma...."Ho un figlio! Un figlio che perdetti 16 anni fa!" in quel momento, lo sguardo di Anahì si fece curiosa e, girandosi di scatto disse "Un figlio?" "Figlia! Con esattezza!" "E d-dove sta?" "L'ho persa, ma...è molto vicina in verità..." "Dove?" "Sta a te scoprirlo. Concentrati bene. Non sbaglierai!" disse, andandosene.

    E, quando se ne andò, Anahì pensò Concentrati bene, che voleva dire.

    Ma qualcosa avvertì Anahì che doveva star succedendo un brutto guaio con Edmund.

    Si alzò e corse da Aslan che stava per addormentarsi completamente. "Aslan! Aslan! Ti prego. Svegliati!" e lui si svegliò e si accorse che era Anahì "Che c'è?" "Edmund! E' in pericolo!".

    Il viso di Aslan si fece cupo e, rialzandosi, fece stare sulla sua groppa la ragazza e le disse di aggrapparsi alla sua criniera e, prendendo tutta la forza che aveva, incomiciò a correre.

    Intanto, Edmund, era in giro per la foresta di notte.

    Si dimenava con le parole dicendosi "Maledetta familia da quattro soldi, stupida mia madre che ha generato quell'altra Pevensie. Stupida, stupida, stupida."

    Intanto, qualcosa nell'ombra, seguiva, affamato, il ragazzo.

    Ringhiava, aprì la bocca e fece vedere i canini; gli occhi lo fissavano incarnandosi nella sua carne.

    Ad un tratto, Ed...si fermò.

    La bestia si divincolò cercando un modo per poterlo mangiare ma, non ci pensò due volte prima di cominciare.

    "Mmmm...e così hai perso la casa della nonna, cappuccetton rosso?" Edmund non riuscì a scorgere l'ombra, sentiva solo ciò che diceva. "Chi sei? E che cosa sei?" "Adesso non c'è tempo per le spiegazioni, Figlio di Adamo. Ora è tempo di saltare la cerimonia e...." disse uscendo fuori da un mucchio di cespugli, facendosi vedere dal ragazzo cos'era: un lupo dal lungo pelo nero, denti affilati come rasoi, orecchie aperte e ben distese e degli occhi bianchi come la luna.

    Edmund incominciò ad indietreggiare mentre il lupo potè finire la frase "...e passiamo al BUFFET!" disse saltandogli addosso ma Aslan lo fermò facendolo a sua volta...

    "Scappate! Qua ci penso io!" e Anahì "Non ti lascio da solo."

    disse mentre il grande felino incominciò la dura e cruenta battaglia.

    "Scappate ho detto." ed Edmund "Anahì scappiamo, è la sua battaglia, non la nostra." e lei, rammentando ciò che gli disse Aslan fece "Tu scappa, io no" e andò verso i due felini che, combattevano a sangue.

    "Anahì! Ma che fai? Anahìì!" lei non lo ascoltò, aspettò solo il momento giusto.

    Aveva capito: la figlia di Aslan non è una cosa ma, un qualcuno e, finalmente capì che la figlia di Aslan....era lei.

    La luna uscì da un albero. Era immensa. Lei si lasciò trascinare dal raggio lunare, senza opposizioni.

    Edmund non potè crederci e pensò Ma quella è pazza!.

    I due animali lottavano con ferocia ma, Aslan potè constatare con i suoi occhi che finalmente, Anahì aveva indivoduato la risposta.

    Adesso lei, non era più un umana ma, bensì e almeno a Narnia, una leonessa.
     
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  6. CandeKiara34
     
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    Capitolo 5

    Il ritorno di Caspian

    "Dopo quella gelida battaglia, Anahì diede grande prova della sua audacia e, sconfitto il Barlù, Aslan si fece dire che l'abbia mandato e perchè: Lei è ritornata, lei ancora vive, lei è più forte di prima, lei vuole il sangue dei Figli di Eva e di Adamo, lei era JADIS, la strega bianca."

     

    Edmund, dopo un breve spavento, chiese "C-chi era quello?" Aslan rispose guardando il lupo allontanarsi "E' un barlù. E' un lupo analfabeta." e, Anahì, ritornata nel suo stato originale e ancora frastornata, disse "In che senso analfabeta? Che non sa leggere e nè scrivere?" ed Edmund disse "Si, certo, proprio come te!" .

    Aslan si girò verso loro due ridendo e disse "No, ragazzi! Intendo che lui non puo' controllarsi, lui fa tutto ciò che il suo cervello gli chiede. E' refrattario in questo!" e Anahì " Ma, alla fine, come sono riuscita a trasformarmi in leone?" e Aslan, girandosi verso la ragazza ridendo, disse "Ahahah, perchè hai capito che mia figlia, quella che avevo perso...., è in te!" ed Edmund "C-come in lei? Ma se è una ficcanaso come Lucy..." ma, il ragazzo non potè finire che Aslan compì il suo ruggito di 8 leoni, zittendo il ragazzo. "Stai per caso dando torto al re che tutto a creato con il suo canto e che niente verrà distrutto?" e Anahì si posò davanti al fratello "No! No! Fermati prima che che Edmund si faccia male!". Il leone era sorpreso della grande e vera audacia della ragazza. "Non gli farò niente!" disse "Dobbiamo rintracciare Jadis." "Si, ma...come?" chiese Anahì "Abbiamo bisogno di un aiuto!"..............

    Aslan sapeva chi. Sapeva che cosa avrebbe fatto con loro e, sapeva che li avrebbe aiutati.

    Per questo motivo si misero in marcia per raggiungerlo.

    E lì, in quel luogo, c'era una grande guerra: Miraz, resuscitato grazie a Jadis, combatte contro suo nipote: il Principe Caspian.

    Caspian era disarmato e, dovette combattere a mani nude nonostante tutte le ferite inferte.

    Miraz, con la spada, cerca di ferirlo allo stomaco e, quindi, con molta forza spinge la spada contro di lui ma, fortunatamente la schiva.

    Il principe lo afferra per la gola, strozzandolo ma, Miraz è troppo forte e non potrebbe farcela.

    Improvvisamente, lui scappa dentro il castello e a Caspian non resta che iiìnseguirlo.

    Aslan, Lucy, Edmund, Peter, Susan e Anahì arrivano a Terra Santa.

    Lucy vide Caspian e Miraz rincorrersi e lancia un urlo verso Edmund che era già sullo stesso piano del re e del principe "EDMUUUUND!" ed il ragazzo li insegue veloce come il vento, raggiungendoli verso la sala del castello, immensa e possente.

    Anahì li osserva e non resta con le mani in mano e, li rincorre giungendo anche lei la sala.

    Peter e Susan, non potevano, però farsi scappare Jadis che, stava entrando dentro il castello verso la cantina dove c'erano i strumenti di tortura in aggiunta alle celle d'isolamento.

    Lucy, insieme ad Aslan, cercano un modo per far scappare a gambe levate i Borgondi, nuovi abitanti di Narnia, guerrieri e molto forti, provendo dalla Borghesia (Lo so, un nome stupido).

    Intanto, Anahì, arrivata alla sala del castello, venne rimproverata da Edmund "Che cosa ci fai qui?" "Sono quì per combattere!" "Tu non puoi combattereee......" e fu preso dalla freccia accuminata di Miraz.

    "NOOOO!" disse il principe Caspian.

    Allora, Anahì, vista la spada di Edmund, la prese e si mise a rincorrere Miraz verso la sala da pranzo.

    Caspian la vide e, pur non conoscendola disse Non si arrende quella ragazza!" e, li rincorse anche lui.

    Edmund, inerte a terra, venne visto da Peter che lo aiutò e lo risvegliò.

    Lucy, intanto, stava sul piano più alto del castello di Catalaxy e,

    tenendo la fune con tutta la sua forza che liberava i leoni, gli orsi polari più feroci, ordinò ad Aslan "ASLAAN! ROMPI QUESTA FUNE!" e, con un salto, il leone con un suo artiglio, ruppe la fune e, liberò tutti gli animali più feroci.

    Anahì correva, mentre i suoi capelli marroni volavano e, il suo vestito rosso lungo, a malapena si alzava lasciando libere le gambe di correre.

    Miraz si fermò in un vicolo cieco e, quando i due gli erano davanti con le spade e con le freccie, il re si accorse del vuoto che c'era accanto alla ragazza dove portava alla sala del castello.

    "Ora sei in trappola!" disse un Caspian sicuro di sè.

    Ma, Miraz rispose sarcasticamente "Oh si, certo!", intravedendo attentamente e perlustrando coll'occhio destro il burrone.

    "Ma prima...." e, strategicamente, prese tutta la sua forza che aveva e, saltando dal davanzale della finestra accanto, buttò nel vuoto Anahì.

    Edmund si accorse di quel che succedeva "Lasciami!" disse verso Peter "No! Non ti lascio, potresti far qualche stupidata." "Ah, e una stupidata sarebbe salvare mia sorella che sta cadendo nel vuoto dove morirà spiaccicata sul pavimento della sala del castello?

    Avanti, Lasciami!" "E daccordo...ma non senza di me!" e andarono a salvarla.

    Caspian, osservando la ragazza mentre cadeva, stava cercando un qualcosa per evitare che si uccida e, vista la fune accanto a Miraz,

    cercò di prenderla ma, fu bloccato proprio dallo stesso Miraz.

    Anahì, fortunatamente si era aggrappata ad una sporgenza ma che non sarebbe durata a lungo "EDMUUUUUND!" e lui dal di sotto "Le avevo detto di andarsene." e Peter trovò una scala che portava verso Caspian e Miraz.

    "Cadrai così in basso, Caspian?" disse Miraz mentre teneva con forza la spada contro quella di Caspian "Non sarò io a cadere, Miraz!" "Riuscirai a salvarla?" disse mentre prevalse contro il principe che, caduto, era puntato contro una spada "Dì le tue ultime preghiere, Principe Caspian!" e, mentre cercò di ucciderlo, Peter lanciò in quel paese la spaa di Miraz e, così Caspian potava salvare Anahì che....stava quasi per cadere "Edmuund! Per favore, non riesco a resistere oltre." "Tranquilla! Ti salverò!" disse Caspian che, senza problemi, prese la fune e, spiccando un grande salto potè salvare la Pevensie che, non riuscendo più a resistere, cadde nel vuoto.

    Edmund potè vedere la scena e, sorpreso disse "Ma cosa?....".

    Caspian portò la ragazza sul pendio cadendo e finendosi a loro volta, addosso. "Grazie!" disse Anahì "Non potevo non salvare la regina di Narnia che quasi finiva per uccidersi" e sprì un bel sorriso che non venne ricambiato da Anahì. "Io non sono la regina di Narnia, mi chiamo Anahì Pevensie e non regina Anahì" disse in modo arrogante "Peccato, perchè io sono il Principe Caspian e....cerco moglie" e lei fece una risata maligna mentre lui le sorrideva ammaliato dalla sua pelle pallida, il suo viso tondo, il suo vestito color rosso fragola e i suoi occhi marroni scuri ma soprattutto dalla sua bellezza innocente.

    Peter era in pericolo ma, Edmund potè aiutarlo e, colpì alla schiena Miraz.

    Peter, con la sua spada, puntò il suo sguardo fiero e malizioso verso il malvagio Miraz "Dì le TUE di ultime preghiere, perchè questa volta, IO NON MI TIRERO' INDIETRO E TI UCCIDERO'".

    E mentre cercò di farlo, Jadis, sotto forma di velo annebbiato, congelò tutta la spada e tutto il suo braccio, mettendolo in difficoltà.

    "Ora vediamo chi è che ti ucciderà, Figlio di Adamo".

    Aslan non ci pensò due volte ad uccidere Miraz, sbranandolo, sapendo che lui non avrebbe potuto dare informazioni utili.

    Quando tutto ebbe termine, la Terra Santa tornò pacifica.

    Aslan raccontò tutta la storia a Caspian e, Peter concluse "...Ed è per questo che abbiamo bisogno del tuo aiuto. Devi aiutarci ad uccidere una volta per tutte Jadis o per noi e per Narnia, sarà la fine" "Sai, ora capisco come mai un fiore così dolce e bello come Ana, è arrivata fin qui!" disse mentre si chinò verso la ragazza baciandole la mano.

    "Scusa ma, il mio nome è Anahì!" disse arrabiata e infastidita dalla presenza di Caspian. "Eddai, alla fine ti ha salvato!" "Si, ma era molto meglio che morivo" e Aslan "Riuscirai a sconfiggere insieme ai Figli di Eva e Adamo e con noi la strega bianca?" e lui, rialzandosi dall'inchino per Anahì disse con sguardo fiero, nobile e orgoglioso disse "Ma certo!"
     
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  7. CandeKiara34
     
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    Capitolo 6

    Amore-odio

    "Ogni giorno, quasi tutto il popolo di Narnia, sta incominciando a dimininuire a causa di quelle maledette guerre. Jadis, ogni volta, incomincia a rinforzarsi e, per i Narniani, non c'è più via d'uscita.."

    "Ehi! Ehi! Anahì, svegliati!" disse una voce.

    "Mamma, non voglio andare a scuola! Voglio restare a casa" e, Caspian le disse "Ah si? E perchè mai?" "Perchè il Principino mi ha salvata e, voglio congratularmi con lui". Il Principe sorrise al simpatico visetto che ha Anahì quando dorme. "Anahì, dai su svegliati! E' un ordine.".

    Anahì si alzò e pian piano si cercò di aprir a stento gli occhi marroni.

    "Oh mamma! Che fai qui? Che cosa vuoi da me?" chiese spaventata la ragazza"Voglio che tu mi aiuti in un impresa!" "Un-un impresa? Ma che...c'è non ti basta svegliarmi a la buon'ora e adesso vuoi che ti aiuti in un impresa. Ma guarda te" "Ma se mi manda Aslan? Tu...., mi aiuteresti?" e lei, preso tutto ciò che serviva e con un viso molto rilassato e fiero disse"Beh, io sono pronta! Non so tu? Principe dei miei stivali!" e lui fece un ghigno dolce"Eh, sapevo che ti avrebbe presa!" all'improvviso, lei si girò di scatto e, guardando dritto negli occhi Caspian disse"Cosa?" "Eh? Nonono, niente. Allora? Saliamo?" "Prima le signore!" disse mentre saliva sulla grande groppa del cavallo.

    "Ma daccordo!" e partirono.

    Ovviamente, questo era solo n trucco per poter stare un po' con la ragazza. Chissà se è per dimenticare Susan?

    Intanto, Lucy si era appena alzata quando incontrò il fauno.

    "Ciao" "Ciao" disse Lucy "Non riesci a dormire?" le chiese il sign. Tunnus "Si. Sono troppo ansiosa" "E perchè?" "Perchè non riesco a capire come mai la strega bianca C'è infondo, dovrebbe essere morta, non viva" "Lo so. Ma, se sei pronta ad affrontare anche la più terribile delle tue paure, so che ce la farai!" "Grazie!" e si abbracciarono.

    Susan, era insieme ad Aslan a parlare un po' di Narnia.

    "Beh, non è cambi9ata per niente!" disse Susan "Si, ma dall'ultima battaglia, Narnia ha abbandonato le sue ricchezze e la sua bellezza!

    Se l'inverno non cesserà, se Jadis non cesserà per sempre di esistere, io e tutto quello che vedi attorno non sarà che un cumolo di macerie"

    disse in tono non molto felice il grande felino "M-ma se non faremo qualcosa Narnia perirà! Noi e tutti i suoi abitanti!" "Susan....Susan...."

    disse mentre guardava l'alba incominciava a salire "Si, Aslan?" "Noi a tutti abbiamo un ciclo diverso ma uguale" la ragazza a quella frase incominciò a spaventarsi "Che intendi dire?" "Che come le cose hanno un inizio, hanno anche una fine. Ma tra di esso, c'è sempre molta strada da percorrere." e, dando un ultimo sguardo all'alba, rossa come il fuoco, ma diversa dalle sfumature, si rintanò, lasciando Susan in balia di un angoscia mai vista.

    Intnto, Peter, Lucy ed Edmund, si stavano allenando a cavalcare poichè, visto che erano due anni che non erano a Narnia, certe cose se le saranno dimenticate.

    "Lucy. Devi tenerla salda la briglia, altrimenti il cavallo ne risente" disse con aria da sotuttoio "Chi è la cavalerizza di questo cavallo?" ed Edmund "Tu! Ma come cavalerizza fai proprio pena!" "Ah, io faccio proprio pena? Philip, scalcia!" Edmund si spaventò e ordinò al cavallo di non scalciare e così non fece. Poi, la loro attenzione ricadde su Peter, seduto nell'erba a osservare le cartine di Narnia.

    Edmund fece il primo passo "Ehi, Peter? Non vieni?" e Peter alzò lo sguardo verso il fratello e disse "No, adesso no. Sto elaborando un piano." e Lucy curiosa "E quale? Quello di far cadere da cavallo Edmund?". Edmund osò con aria schifata verso la sorella "No! Per distruggere Jadis" "Scusa ma, io credo che....sia mia la battaglia. Cioè all'inizio io....mi sono alleato con lei e vi ho tradito. E quindi..." e Peter "E quindi tu credi che farcela da solo ti renda un eroe? Non è così?" "No! Voglio solo far vedere che non sono più un bambino..." "Facendoti conoscere come Edmund l'Uomo di Narnia? Beh, se stanno così le cose..." disse mentre prese la spada e la ripose nell'apposita custodia "...ti aiuterò!" "Pure io" disse Lucy "Ma, non credo che da solo tu possa combattere con una strega del genere."

    Intanto, Anahì e Caspian, erano arrivati sul 'luogo dell'impresa' dove sarebbe avvenuta una 'guerra'. "Bene, eccoci arrivati!" "E questo il 'luogo dell'impresa?'" "Si, perchè? Non ti piace?" "Non è che nn mi piace: è che...mi sembra più un posto dove si potrebbe guardare il sole" "O se vuoi l'alba! E comunque, si, sei....molto intuitiva. Allora.....ti piace?".

    L'alba stava arrivando. Bella come sempre. "Perchè non ci hai portato Susan, invece che me?" "Perchè...tra me e lei non ci potrebbe essere tanto e..." "Ma mai dire mai! Comunque, dove caspian sarebbe sto luogo dell'impresa?" "Qui!" "Che?" "Si! Non ti piace?" "Si, ma.....".

    All'improvviso, fece arrivo lei. Incominciò e venire freddo e il vento che era glaciale emanava un freddo non molto normale. "Che succede?" disse Anahì "Non lo so". Jadis allungò il braccio e lo distese; aprì la mano e, con tutta la sua forza, lo rinchiuse facendolo diventare un pugno.......
     
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  8. CandeKiara34
     
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    Capitolo 7
    Capitolo 7

    Il ruggito dei sette leoni di Narnia

     

     

    "Un lungo freddo distanziava il freddo da quel terribile momento. Anahì non potè non osservare la terribile profezia della seconda sospensione tratta dal libro IL RUGGITO DEI SETTE LEONI DI NARNIA...."

    "CASPIAAAAN!" urlò di terrore Anahì mentre vedeva il principe cadere dalla rupe "Scappa, prima che che la strrega bianca ti uccida!" "Vorrei farlo ma non ho pagato l'assicurazione per gli infortuni." disse la regazza scherzosamente.

    Jadis era là. La mano la ritirò e, con l'altra prese un pugnale, trafitta col sangue di ghepardo e con un manico d'oro lucente.

    Edmund, Lucy, Peter e Susan erano pronti ad aiutare i due ma, purtroppo arrivarono in ritardo: Caspian era sul punto di perdere la vita.

    "CASPIAAAAAAAN!" urlò Susan "CASPIAAAAAAN!" e riurlò di nuovo.

    "Non credo che servirebbe chiamarlo." disse Peter, ma Edmund aggiunse "Serve aiutarlo" e partì con il cavallo e con in mano una spada contro la strega.

    Peter corse ad aiutare Caspian a salire e ad evitare la morte.

    "Vattene! Scappa! Lasciami morire!" "Ma che dici? Noi non ti lasceremo qui!" disse Peter.

    Susan, prese una corda posta su di un albero e, mentre Caspian scendeva pian piano dalla rupe che si rompeva, si preparò.

    Edmund, intanto, combattè contro la strega orribilmente "Spero tu sia pronta a tacere per sempre perchè io ti ucciderò!" la strega rise "Ahahah, e tu v-vorresti uccidermi, figlio di Adamo, ahaha, ma non farmi ridere. Tu non puoi uccidermi." "E perchè no?" "Perchè io ho questo....ahahahha...il libro del ruggito dei sette leoni di Narnia."

    "Che cos'è?" "EDMUND! Lasciala perdere e aiuta Caspian." "Non so se ce la potrò fare" e Anahì "Ma non dire cretinate. Dai, dammi la mano" e sorridendo "Oh, lo farò con molto piacere." e si aggrappò sia alla mano di Anahì sia a quella di Susan che, riuscirono a sollevarlo a portarlo a terra.

    "Caspian! Tutto Ok?" disse Susan buttandosi vicino a lui "Si, molto bene. Grazie." e Anahì, con sguardo invidioso fece "Ehm, picioncini, sarebbe meglio aiutare Edmund.." e Caspian "Ok. Peter, ferma la strega, Lucy, va a chiamare Aslan e appena hai fatto, vieni qui e guarisci Ed nel caso si ferisse, Susan, fa lo stesso e, gelosona.." e Anahì "Chi? Io?" "Prendi!" le lanciò una spada che, fortunatamente riuscì a prendere "Ok, ma non contare su di me.".

    Edmund era in serio pericolo: La strega Bianca quasi lo trafigge mentre lui, sul suo cavallo, cerca di impossessarsi del suo scettro.

    "Vieni! Su, da bravo!" disse in tono malizioso "Noi due siamo uguali, non vedi. Io sono forte e potente, e tu sei allo stesso mio livello.

    Su, Edmund...." il ragazzo la fissa nei suoi occhi gelidi come la luna "..fidati di me...." ma Peter, con tutta la sua forza, la uccise.....ma non per sempre... .

    La strega buttò un urlo soffocante, stridulo, asfissiato e gelato. E se ne andò via... lasciando per terra solo il libro.

    Quando tutto ebbe fine, Edmund raccolse da terra il libro. Lo fissava.

    Lo fissava come fissava lui la strega....era gelido...la copertina era oro, sopra era inciso un sigillo a forma di leone..... Fortunatamente arrivò Aslan con Lucy e Susan. "Allora.." disse Lucy "..l'hai uccisa?" Peter si girò verso di lei "Si, ma non per sempre" Aslan si mise a fissare il libro come se ipnotizzato. "Aslan...tu sai che cosa è questo...libro?" lui si rigirò e disse "Sarebbe meglio ritornare, altrimenti questa sarà l'ultima volta che vedrete la strega morire" e così fu.

    Il giorno dopo, Aslan fece una riunione generale con tutti i Narniani, centauri, fauni, ghepardi, leopardi, fenici, draghi, ecc..

    I Pevensie erano come al solito i primi e, perplessi chiesero a Oreius cosa fosse accaduto "Questo io non lo so." Aslan finalmente uscì.

    Tutti si chianrono davanti a lui. "Alzatevi!" disse con tono triste e dispiaciuto "Cosa succede, Aslan?" chiese Caspian "Io!" e Anahì "Aslan! Che c'è?" disse posando tutta la sua fede nel volto di Aslan

    "Narnia ormai è in fase di decadenza. Non ci sono via d'uscita e nemmeno scorciatoie, sino che scelte molto dure e difficili" "Aslan! Così ci spaventi!" disse lacrimante Lucy "Piccola Lucy. Queste scelte segneranno la fine o l'inizio di Narnia ma...abbiamo bisogno di un ospite al quanto indesiderato, ora.." e, tra il cammino di Narnia, tra i Narniani coperti da almature, fece suo ritorno la Strega Bianca...."Non puo' essere. Io la ho uccisa!" "Si, ma ricordati che io sono trascendente" disse avvicinandosi al leone "Allora! Per quale stupida cosa mi hai chiamata, insipido felino?" Peter fece per prendere la spada con lo scopo di uccidere la nemica "No, fermo!" gli disse Susan

    "Ecco, dai ascolto a tua sorella, Peter Pevensie".

    "Presupongo che tu lo rivoglia il libro" "Oh si" disse sensualmente "E non accetterò un no come risposta anche perchè sai cosa succede se arrivi alla pagina delle ultime due righe della profezia del secondo tempo" "Ne discuteremo..in privato." ed entrarono dentro la tenda del consiglio.

    Durante questo tempo, i Pevensie e Caspian erano seduti sull'erba ad aspettare. "Allora..." disse il principe ad Anahì "Allora cosa?" rispose lei "..niente è solo che, durante la battaglia sembrava che tu fossi abbastanza gelosa di me e di Susan" "Chi? Io? Ma che caspian stai dicendo? E comunque, non è il momento, Aslan è più importante".

    Poi, un colpo di vento aprì la porta della tenda e da lì, uscirono Aslan e Jadis.

    "Signore, che cosa ha deciso?" e Jadis rispose "Il gran Felino ha deciso di contribuire alla profezia" ed Edmund "E quindi?" e la strega, dirigendosi verso la sua armata disse "L profezia dice che:

    Il re ucciso e risorto per far fronte alla fine del suo regno, dovrà rifare ciò che è stato fatto e mai più ritornare

    ". La folla si spaventò e Anahì chiese "Che sta a significare?" e Aslan "Che io cederò la mia vita per Narnia".......
     
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