La nascita delle leggende

crossover Dragon Trainer, Brave, Le cinque leggende

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  1. niki ven
     
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    Trama
    Hiccup è preoccupato per l'imminente arrivo dei suoi parenti dalla scozzia, soprattutto di sua cugina Merida, con la quale non è mai stato in buoni rapporti. Intanto qualcosa non va negli abitanti di Berk, o meglio in quelli di tutto il mondo, cominciano infatti ad avere strani incubi. Toccherà ai due eroi e agli altri ragazzi di Berk unire le forze e sconfiggere questa oscura minaccia, ma per farlo dovranno scavare dentro se stessi, trovare il coraggio necessario e compiere delle scelte importanti.

    La nascita delle leggende

    Capitolo 1-Una notizia improvvisa

    Vi ho mai raccontato di quella volta in cui mia cugina è venuta a farmi visita? Anzi, più generalmente vi ho mai parlato di mia cugina? No? Bene, allora credo di dover cominciare dall'inizio. Il mio nome è Hiccup o Hic, sono un vichingo diciassettenne del villaggio di Berk, un villaggio molto speciale. Perché? Be, sappiate solo che qui si allevano i draghi.

    Comunque era una tranquilla giornata d'estate a Berk, e dopo un'estenuante ma dopotutto soddisfacente cavalcata con Sdentato, il mio drago una Furia Buia pura me ne torno a casa per un bel pranzetto a base di pesce fritto, come al solito spalanco la porta ed entro affiancato dal mio fedele Sdentato, credendo ovviamente di trovare come ogni sacrosanto giorno mio padre ad accogliermi e il mio piatto fumante pronto in tavola, invece non andò così. Non appena varcai la soglia mio padre mi saltò addosso, facendomi quasi venire un infarto, un po' per la paura e un po' per il peso.

    ''Indovina chi ci ha mandato una lettera!'' esclamò tutto contento.

    Mi rimisi in piedi un po' a fatica e mi ripulì i vestiti ''Il mio vero padre?'' tentai in tono ironico, provocando ovviamente una risata da parte del mio vecchio.

    ''Non scherzare, la zia Elinor, ovviamente!''

    ''La zia perfettina?'' domandai, con il risultato di ricevere un' occhiata di sbilenco.

    ''Attento a come parli'' mi ammonì ''si tratta pur sempre di sua zia''

    ''Scusa'' mormorai, anche se sapeva bene di che cosa stavo parlando, la zia Elinor abita in Scozzia insieme al marito Fergus, alla figlia Merida e ai tre fratellini, ovvero mio zio, mia cugina e i miei cuginetti più piccoli. Ogni tanto vengono a trovarci, Fergus il capofamiglia è il fratello maggiore di mio padre e si può dire che i due si assomiglino proprio in tutto, spesso mi chiedo se in realtà siano gemelli, entrambi alti e robusti si divertono ad ubriacarsi e sollevare cose che pesano mille volte loro. La zia Elinor ovvero ''la perfettina'' come ero solito soprannominarla è educata ma molto severa come si addice a una regina, vuole sempre che tutto e tutti siano perfetti e in ordine, una volta mi ha persino spedito in bagno a lavarmi perchè avevo raccolto un po' di fango. I tra fretellini, ovvero ''le tre piccole pesti'' sono i loro figli e non perdono mai l'occasione di combinare tanti piccoli guai, una volta era riusciti a mettere a soqquadro la mia stanza, ovviamente a nulla erano valse le lamentele a mio padre il quale non volendo sentire ragioni mi fece riordinare tutto. Ma la peggiore di tutti era Merida la cugina. Era parecchio brava nel maneggiare le armi per essere una principessa, fin dall’età di sette anni riusciva a centrare perfettamente il bersaglio e all’età di quattordici li colpiva persino a cavallo, era talmente abile che mio padre non faceva che tesserne le lodi, non faceva altro che elogiarla “Merida di qua, Merida di là …’’, “Allora perché non l’adotti la nostra cara cuginetta? Così ti liberi definitivamente di me!” lo rimbeccai una volta ovviamente non senza incappare nelle ire di mio padre. Papà non era l’unico a elogiare le doti della nostra ''cara cuginetta'', l’intero villaggio pensava che sarebbe stata più adatta di me a prendere il posto di capovillaggio un giorno, persino Astrid andava d’accordo con lei e insieme non mancavano mai di escogitare qualche brutto tiro a mie spese ovviamente, come quella volta in cui mi fecero credere di aver avvistato un troll al Capo Corvo, avevano in realtà posto un manichino di paglia dove ai pressi era legata una corda, non appena lo vidi cercai di acchiapparlo e mi ritrovai penzoloni vicino all’albero con il risultato di suscitare l’ilarità delle due ragazze, restai così per almeno cinque ore prima che le due decidessero di tornare a prendermi.
    Quindi che dire non è certo l’esempio di “famiglia perfetta” la mia.

    “Comunque” riprese mio padre “zia Elinor scrive che tra un mese verranno a farci visita”.

    ''Perfetto ...'' risposi per nulla entusiasta, ovviamente me l'ero immaginato.

    “Non mi sembri contento” commentò papà


    “Be loro non sono l’esempio dei ‘’parenti perfetti’’ non credi?’’

    “Hiccup!’’

    “Che c’è?’’ chiesi “Dico le cose come stanno’’

    “I nostri parenti scozzesi verranno a trovarci il mese prossimo, e tu farai bene ad andarci d’accordo che ti piaccia o no’’ urlò sbattendo la porta violentemente e mi lasciò da solo con Sdentato a riflettere.


    Edited by niki ven - 2/2/2013, 16:15
     
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  2. Somoya
     
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    molto bene! una fanfiction su Dragon Trainer mi va a genio!!^^

    l'introduzione mi piace, aspetto il seguito!!!
     
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  3. URU THE QUEEN
     
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    bellissima!
    ma hai fatto alcuni errori:
    -all'inizio parli in prima persona, alla fine in terza
    - ci sono alcune ripetizioni
    -spesso ci sono poche virgole

    sappi che queste sono solo piccole critiche costruttive che non tolgono il fatto che tu sia una brava scrittrice e che la storia sia bella e interessante!
     
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  4. niki ven
     
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    CITAZIONE (URU THE QUEEN @ 1/2/2013, 18:34) 
    bellissima!
    ma hai fatto alcuni errori:
    -all'inizio parli in prima persona, alla fine in terza
    - ci sono alcune ripetizioni
    -spesso ci sono poche virgole

    sappi che queste sono solo piccole critiche costruttive che non tolgono il fatto che tu sia una brava scrittrice e che la storia sia bella e interessante!

    Grazie per avermi corretto, il fatto è che l'avevo scritta in due giornate separate ed ero parecchio stanco quindi ho fatto alcuni errori, comunque grazie ancora ^^

    Sono un maschio
     
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  5. URU THE QUEEN
     
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    Maschio.... Oh. Sorry crazy-monkey-emoticon-140
     
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  6. niki ven
     
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    Capitolo 2-I Fuochi Fatui


    Il giorno in cui la mia famiglia scozzese arrivò a Berk, tutto il villaggio era accorso per darle il benvenuto, lungo tutto il promontorio principale gli adulti, i ragazzi, i bambini e i draghi erano radunati con una lieta espressione nel viso.



    Io ovviamente in quanto figlio del capo villaggio mi trovavo insieme a mio padre e Sdentato dinnanzi al porto principale ad aspettare la loro nave, che ne annunciasse l'arrivo. Tutti, mio padre per primo sfoggiava il suo miglior sorriso osservando l'orizzonte, tutti ovviamente apparte me, infatti non avevo proprio l'aria di essere la persona più felice della Terra, anche se mi sforzavo di essere allegro.



    Stavamo dunque aspettando impazientemente, quando si sentì il suono straziante ma allegro al tempo stesso di una cornamusa, seguito a ruota da una flotta composta da un'enorme nave e due barche, sulla bandiera di ognuna vi era imposto il simbolo del clan Dunbrogh ovvero una spada rovesciata circondata da tre piccoli cerchi.



    ''Oh, santo Odino, sono loro!'' pensai terrificato, mentre mio padre accanto a me cominciava a strepitare e Sdentato allarmato dal mio comportamento cercava di rassicurarmi.



    Non appena la nave ancorò, zio Fergus fu il primo a correre incontro a mio padre ''Stoick, vecchio lupo affamato''



    ''Ha parlato il vecchio orso burbero!'' lo rimbeccò lui rispondendo all'abbraccio.



    ''E questo è il giovane Hiccup!'' esclamò cingendomi con un braccio, per poco non mi soffocò.



    ''Fergus, lascia stare il tuo giovane nipote prima di ucciderlo'' e lo zio fu costretto a lasciarmi andare.



    ''Oh, no la zia Elinor'' pensai, mi voltai verso di lei sfoderando il mio miglior e più finto sorriso che riuscissi a praticare.



    ''Ciao Hiccup'' mi sorrise lei e per poco non mi lasciai sfuggire un'esclamazione di sorpresa, vi starete domandando il perchè, ecco il fatto è che la zia sembrava cambiata, di solito quando venova a farci visita i suoi capelli erano raccolti in una lunga coda di cavallo, non glieli ho mai visti sciolti, erano lunghi almeno venti metri e le arrivavano al busto, ma quello che mi colpì di più fu il suo sorriso, non era finto come tutte le altre volte che l'avevo vista, ma molto più naturale.



    ''Ciao …'' risposi non senza lasciar trasparire la mia sorpresa.



    I tre cuginetti più piccoli non sembrarono per niente essere cambiati, non stettero fermi un secondo e appena scesero dalla nave si avvinghiarono alle gambe della madre.



    ''Merida, viene qui a salutare!'' la chiamò la zia.



    Appena la vidi non potei lasciarmi andare ad un'esclamazione di sorpresa così alta che mi stupì del fatto che la zia Elinor non mi avesse sgridato, pensai che fosse tutto un sogno o uno scherzo orribile architettato da Loki dio di ogni burla.



    La mia cara cuginetta Merida infatti come apsetto non sembrava essere cambiata molto, i suoi riccioli di un color rosso fiammeggiante lunghi fino alle spalle, simbolo della sua libertà erano uguali a come me li ricordavo, fu qualcos altro a sorprendermi, infatti la sua postura e la camminata erano quelle di una futura regina, lo sguardo e il suo sorriso quello gentile di una vera principessa.



    ''Ciao Hiccup'' sorrise.



    ''Ciao'' sussurai io ancora palesemente attonito.



    ''E questo'' disse rivolgendosi a Sdentato ''deve essere il tuo draghetto da compagnia'' disse cominciando ad accarezzarlo.



    ''Si, si chiama Sdentato'' risposi.



    ''Sdentato'' disse Fergus improvvisamente ''in effetti mi avevi parlato di lui nelle sue lettere fratellino, ma avrei tanto voluto incontrarlo di persona, molto carino complimenti Hiccup, e complimenti a tutta la tribù per aver risolto le vostre divergenze con i draghi'' si congratulò.



    ''Complimenti anche a voi per aver risolto le vostre divergenze famigliari'' rispose mio padre.



    Merida non aveva smesso di toccare Sdentato nemmeno per un momento, guardandolo con aria dubbiosa ''Senti Hiccup'' esordì alla fine ''ti andrebbe di fare una gara? Io ed Angus contro tu e Sdentato, che ne dici?''



    ''Ecco... io veramente … non saprei''



    ''Ma è fantastico!'' esclamò mio padre è la prima volta che vi vedo entusiasti di divertirvi insieme!



    ''Già. Davvero meraviglioso'' concordò zio Fergus



    ''La trovo un' ottima idea'' concordò zia Elinor.



    ''Va bene'' risposi, supposi di non avere altra scelta.



    Presi la mia sella, le briglie e lo montai, seguito a ruota da Merida e dal suo cavallo, un bellissimo esemplare dal pelo color nero corvino.



    Riunito attorno tutto il villaggio, Fergus e mio padre pronti a dare il via.



    ''1 ... 2 … 3 … VIA!''



    Esclamarono e subito Sdentato ed Angus presero la strada principale a tutta velocità, ovviamente io ero avvantaggiato dal volo, ma il cavallo de mia cugina non era proprio da meno, entrambi correvamo alla stessa velocità. Cercai di superarla, ma invano, qualsiasi cosa tentassi lei era sempre sotto di me. Continuammo così per diversi kilometri volando e correndo come mai avevamo fatto insieme in vita nostra, non mi ero mai divertiro tanto insieme a lei.



    All'improvviso cominciai ad avere fame, vidi che anche Sdentato era stanco ed affamato e comunque non voleva più continuare la gara, così decisi di scendere.



    ''Che succede?'' chiese Merida fermatasi affianco a noi di colpo.



    ''Io e Sdentato siamo stanchi ed abbiamo fame, torniamo indietro'' risposi.



    ''Daccordo'' mi rispose ''vuoi un passaggio?'' chiese offrendomi la mano.

    Stavo per afferrarla quando all'improvviso un piccolo sussurro proveniente dalla foresta non mi fece sobbalzare, mi voltai e vidi un piccolo spiritello color blu elettrico assomigliante a un fuocherello che agitava le braccia ''Vieni'' sembrava sussurrare.



    ''Cosa …'' sussurrai avvicinandomi, tentai di toccarlo, ma quello si allontanò di qualche metro da me.



    ''Hiccup, andiamocene via'' sentì Merida eslamare, sembrava agitata, anche Sdentato accanto a me non sembrava per nulla tranquillo, ma io decisi di proseguire.



    ''Hiccup!'' sussurrò mia cugina più agitata, ma io non le diedi retta, sentì un rumore di zoccoli aveva deciso di seguirmi, forse per paura che mi cacciassi in brutti guai. Seguì i fuocherelli per un bel po' finchè non mi ritrovai davanti ad una casa.


    Edited by niki ven - 10/2/2013, 12:02
     
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  7. Somoya
     
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    u i fuochi fatui!! O.O , ok, Hiccap non riesce nemmeno a godersi la cugina diventata simpatica, che gli capitano guai tra capo e collo, continua presto Niki , non puoi lasciarmi in sospeso sul più bello O:
     
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  8. niki ven
     
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    Capitolo 3-Il mago del Nord

    Rimasi per un lungo momento a guardare la casa, ripensando a quello che era appena successo, si trattava di un'abitazione non tanto piccola, ma nemmeno tanto grande, esotico per un luogo come Berk, non sembrava fatta di mattoni, il tetto non era di paglia questo è certo, chiunque vi abitasse aveva una predilezione per il colore rosso, l'abitazione infatti prevaleva di rosso e bianco, mentre dal camino si levava una coltre di fumo, una cosa era certa chiunque vi abitasse dentro non era originario di Berk. Feci per avvicinarmi, quando la mia cara cuginetta mi si parò di fronte.



    ''Non vorrai davvero entrare là dentro, vero?'' chiese con un misto di rabbia e preoccupazione.



    ''Perché, tu non vuoi dare un occhiata?'' chiesi non capendo il motivo di tanta agitazione, tentai di scansarla con la mano, ma lei era evidentemente più robusta di me, senza contare che persino Sdentato aveva cominciato a tirarmi indietro per i pantaloni ''Sdentato, smettila!'' gli ordinai senza successo''.



    ''Hiccup, tu non capisci'' riprese senza fiato ''non puoi e non devi entrare in una casa all'apparenza sospetta che ti è stata indicata dai fuochi fatui!''



    ''da quanto ho sentito non mi sembra che tu ti sia posta troppi problemi quando è capitato a te'' la rimbeccai.



    ''Si, lo so'' mi rispose ''e ho dovuto pagare in pieno la responsabilità delle mie azioni, ti prego Hiccup'' mi supplicò e cominciò a guardarmi, uno sguardo da bambina, come non ne avevo mai visti, non da lei almeno. Rimasi interdetto per un minuto buono.



    ''Benvenuti!'' Una voce calda e misteriosa dall'evidente accento straniero ci fece voltare di scatto e in un attimo mi accorsi di trovarmi dentro un edificio, probabilmente la vecchia casa di prima, con la differenza che dallinterno sembrava molto più spaziosa di come appariva da fuori, mi voltai e trovai mia cugina e Sdentato palesemente stupefatti.



    Un colpetto di tosse proveniente dallo stesso uomo che prima ci aveva dato il benvenuto ci fece voltare di nuovo, era alto e piuttosto magro, in lineamenti del viso suggerivano una derivazione straniera come dal tronde il suo accento, una rara barbetta ispida gli incorniciava il volto, indossava un maglione blu con bottoni dorati, una giacca rossa dai polsini neri e folti, un cappello di lana dello stesso colore, stivali di nera pelle, una borsa marrone e un vasto porto d'armi dove teneva una multitudine di sciabole color oro, ma nonostanta questo non sembrava cattivo, anzi sembrava piuttosto gentile.



    ''Salve, mi chiamo Nicholas Nord'' si presentò offrendoci la mano.



    Io e Merida restammo a fissarci per un po' di tempo cercando di capire cosa diavolo stava succedendo, io offrì la mano allo strano individuo senza però presentarmi, ero ancora scosso.



    ''Non importa'' ricominciò, immagino vi stiate chiedendo perché vi ho condotto qui''.



    ''Aspetti, lei ci ha condotto qui?'' lo interruppe Merida.



    ''Si, io perché?''



    ''Ma i fuochi fatui …''



    ''Ah, quelli li ho evocati io'' rispose come se fosse la cosa più naturale del mondo.



    ''Lei è in grado di evocare i fuochi fatui?'' domandammo contemporaneamente



    ''Certo sono un mago'' rispose ''ma vi spiegherò tutto più tardi, cioccolata calda?'' chiese, prese un mestolo e un paio di tazze nelle quali versò un liquido marroncino e denso e ce lo porse, guardai mia cugina che mi rivolse un' occhiata di rimprovero della serie ''nonberenienteotiuccidosenoncipensalabevanda'' non lo feci ovviamente, certo non accetti da bere da un estraneo dalle equivoche intenzioni per di più in grado di praticare la magia.



    ''Signore …'' cominciai, ma fui subito interrotto



    ''Mi chiamo Nicholas Nord ragazzo, farai bene a non dimenticarlo''



    ''Va bene, signor Nord''



    ''Chiedi pure il ragazzo, ah e chiamami Nicholas odio le formalità''



    Lo ignorai e decisi di continuare ''Perché ci ha condotti qui?'' chiesi.



    Bevve una lunga sorsata di cioccolata e poi indicò Sdentato ''Per via di quelli'' disse.



    ''Dei draghi?'' chiesi basito ''ma cosa …''.



    Ma lui m'interruppe di nuovo e cominciò a raccontare, ''come avrete già intuito sono un mago, ma non lo sono da sempre, sapete prima di esserlo ero un ladro, anzi per meglio dire ''Il ladro'', il più grande mascalzone che sia mai esistito, tutto questo finchè una notte non feci un sogno, un sogno incredibile, diverso da tutti quelli che io abbia mai fatto, vi chiederete come ciò possa essere accaduto, è stata la luna!''. Fece una pausa e ci guardò con lo sguardo incantato. Noi ricambiammo ancora più confusi di prima, ma Nicholas continuò ''arrivai ad un villaggio il villaggio di ''Santoff Clausen'' e lì incontrai un mago ''Ombric Salar'' era il suo nome, il mago più potente di tutti i tempi, diventai suo allievo ed egli mi insegnò i segreti più profondi della magia, ma soprattutto mi raccontò dell'età dell'oro e di Pitch Black un ex eroe che milioni di anni fa salvò la Terra dall'oscurità, ma che finì per esserne corrotto. Fatto sta che io, lui insieme ad una ragazza e alla nostra magia riuscimmo a sconfiggerlo una seconda volta, finendo per essere ringraziati dai ''Lunoidi'' ovvero gli uomini della Luna, ma successe una cosa e io feci un altro sogno, sognai di essere il re di un magnifico posto, diverso da qualsiasi cosa si sia mai vista sulla faccia della Terra e mi misi in viaggio. In seguito conobbi Calmoniglio, la Fatina del Dentino e Sandman e decidemmo di diventare i guardiani di ogni bambino e quindi di proteggerli da ogni minaccia, ed è qui che voi entrate in gioco''. Fece un'altra lunga pausa e cominciò a fissarici.



    ''Mi scusi'' cominciai ''ma noi che cosa centriamo?''



    Anche Merida cominciò a fissarlo incuriosita.



    Nord accennò una mezza risata ''Vedete, sembra che Pitch Black sia tornato, e io insieme ai miei compagni lo devo fermare, vedete tuttavia esiste un inconveniente, la mia magia, insieme a quella di tutti gli altri guardiani funziona soltanto se molte persone credono. Vedete mentre ero a rimuginare su questo problema Lo zar lunare (il sovrano dell luna) mi inviò la risposta alla mia domanda, qui a Berk esistono i draghi ed essi sono creature magiche ed ecco perché c'è bisogno di voi Merida'' volse uno sguardo a mia cugina ''e Hiccup'' volse lo stesso sguardo a me e subito sentì di potermi fidare di quell'uomo.

    ''Quindi … cosa vuole che facciamo?'' chiesi



    ''E' molto semplice, sia alzò dalla sedia e sia avvicinò ad un' enorme mappa del mondo affissa alla parete ''Voi due dovrete convincere gli altri ragazzi di Berk a volare per ogni dove e diffondere la notizia della mia esistenza, le persone normali non possono vedere noi, ma voi non siete persone qualunque, voi avete creduto alla magia da sempre''.



    Io e Merida ci guardammo per poi volgere entrambi lo sguardo a Nord incapaci di parlare, alla fine però il mago esordì.



    ''Credo di avervi trattenuti troppo a lungo, dovete andare'' e senza aspettare una risposta la casa scomparve e ci ritrovammo fuori nel buio cielo stellato, la luna come nostra unica testimone e i suoi raggi ci investirono.


    Angolino dell'autore
    Sorpresa sono tornato ^^
    Scusate l'attesa ma ho avuto da fare ...
    comunque tornando alla storia in questo capitolo comincia a farsi evidente la missione dei nostri due protagonisti
    La storia di Bord è presa dal libro ''Nicholas Nord e la battaglia contro il re degli incubi'' primo della serie ''I Guardiani'' dal quale è stato tratto il film della Dreamworks, la storia si svolge prima che essi diventino ''I guardiani dei bambini'' e parla di come lo sono diventati, quindi forse non ci sarà Jack Frost *vi dò una piccola speranza*.
    Comunque spero che vi piaccia ^^
     
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  9. Somoya
     
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    a me piace molto ^^
    ora ai ragazzi non resta che prendere i draghi e partire, molto interessante, non sarà facile convincere persone che che da sempre non credono alla magia
    bè, hiccap on the road, aspetto il seguito^^
     
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  10. niki ven
     
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    Capitolo 4-Il viaggio

    ''Quindi'' riprese in quel momento Stoick ''questo misterioso mago vi avrebbe mandato in missione per conto di questi fantomatici guardiani per sconfiggere questo Pitch Black, responsabile di terribili incubi che starebbero tormentando i bambini'' chiese il capotribù rivolto ai due ragazzi.

    Io e Merida ci limitammo ad annuire, dopo essere usciti dalla casa di Nicholas, siamo entrambi cavalcati su Sdentato e Angus, fu una lunga cavalcata, ma mi lasciò il tempo per riflettere sul da farsi, che cosa avrei detto a mio padre? E ai miei amici? Come sarei riuscito a convincerli ad accompagnarmi? Ma cosa più importante: Come avrei convinto le persone a credere alla magia. Mentre ancora pensavo queste cose arrivammo al villaggio, i nostri genitori erano davvero preoccupati per noi, e non appena arrivammo ci fecero entrare in casa preoccupati e pieni di domande come: Dove siete stati? Perché ci avete messo tanto?
    Così dovemmo raccontare tutta la storia.

    E adesso eccoci qui. Non appena finì il racconto, aiutato in qualche punto da mia cugina gli adulti non fecero altro che osservarci, sentì la pesantezza dei loro sguardi addosso, gettai un' occhiata a Sdentato disteso accanto al fuoco, i suoi occhi color verde/foresta incontrarono i miei e m'infusero coraggio, tornai a guardare mio padre.

    Non appena aprì bocca per parlare la porta si spalancò e Skaracchio entrò di corsa, in quel momento ringrazia mentalmente Loki, peccato che il nuovo venuto non avesse buone notizie ''Stoick'' disse senza voce ''è successo di nuovo!''

    Qualche istante dopo ci ritrovammo in una vecchia casa ai margini del villaggio, una madre guardava il figlioletto in preda a spasmi convulsi ''Di che si tratta?'' chiese Stoick preoccupato anche se dalla sua voce si capiva che sapeva già la risposta.

    ''Incubi'' rispose la guaritrice ''e della peggior specie, è il decimo caso questa settimana''.

    In quell'istante mi si illuminò il volto ''Quindi'' cominciai ''tu lo sapevi?'' chiesi indignato.

    Stoick tenne la testa abbassata e non rispose ''Perché non mi hai detto niente?'' chiesi, stavo alzando la voce e dovetti sembrare palesemente agitato in quel momento.

    ''Non pensavo fosse importante'' rispose.

    ''Non pensavi fosse importante!'' urlai ''è anche della mia gente che stiamo parlando!''.

    ''Hiccup per favore, il ragazzo ha bisogno di riposo'' cercò di calmarlo la guaritrice, la ignorai ''Perché?'' chiesi con le lacrime agli occhi.

    Rimase in silenzio per alcuni istanti, il crepitare del fuoco l'unico suono a rompere quel silenzio glaciale ''Non volevo metterti nei guai figliolo, non potevo lasciare che …'' s'interruppe le lacrimegli solcavano il volto e lui premette una mano per asciugarsele.

    ''Mi torai su i pantaloni e diedi un'occhiata alla gamba insanguinata, e d'un tratto compresi tutto ''… non volevi che succedesse come con ''la Morte Rossa'' conclusi ''o peggio …''.

    Mio padre continuò a tenere il volto basso, fu allora che zia Elinor che se n'era stata zitta per tutto il tempo emerse dall'oscurità ''Secondo me dovresti lasciarlo andare'' disse.

    Ci voltammo tutti a guardarla sbalorditi, eccetto Merida, certo non mi sarei mai abituato abbastanza a certi cambiamenti.

    ''Ascoltami bene Stoick'' cominciò ''Non so bene cosa sia successo con questa fantomatica ''Morte Rossa'' certo non ero lì ad assistere alla scena anche se mi hai raccontato minuziosamente l'avvenuto nelle tue lettere'', fece una pausa e fissò intensamente la mia gamba. ''Ma se c'è una cosa che mia figlia mi ha insegnato è che i giovani non dovrebbero mai rinunciare alle loro esperienze. Insomma è o non è un vichingo?'' concluse con un sorriso.

    Stoick si mise a guardarla e le sue lacrime si mutarono in un allegro sorriso. ''D'accordo'' disse rivolgendosi a me e Merida ''potete partire''.

    Io e la mia cuginetta ci scambiammo uno sguardo d'intesa ''Lo sapevo'' mormorò lei a fior di labbra.

    ''Grazie'' le risposi.

    In quel momento entrarono anche i miei amici ''Veniamo anche noi!'' disse Moccicoso.

    Rimasi interdetto a fissarli ''Da quant'è che state origliando?'' chiesi, mentre Merida corse ad abbracciare la sua amica Astrid.

    ''Abbastanza da sentire tutta la conversazione'' rispose la mia ragazza.

    ''Sieti sicuri?'' chiesi ''potrebbe essere pericoloso''.

    ''Oh non abbiamo pura'' rispose Testa Bruta.

    ''Nella nostra tradizione chi è un codardo deve indossare un vestitino a tutù coperto di fiorellini rosa e cambiare il suo nome in ''Ermenegilda'' completò testa di Tufo.

    Mi ritrovai a sorridere soddisfatto ''Grazie'' dissi ''partiamo domattina''.


    ***



    Ci misi un po' di tempo per addormentarmi, Sdentato era di guardia accanto al mio letto, Merida dormiva nella stanza accanto, non feci che pensare alla missione che ci avrebbe atteso il giorno seguente, fissai per un ultimo momento lo sguardo di Sdentato, sembrava volermi dire ''Andrà tutto bene'' all'improvviso mi addormentai.

    ***



    Il giorno seguente al porto vicino al mio villaggio Io, Astrid, Moccicoso, Gambe di Pesce, Testa di Tufo, Testa Bruta e Merida eravamo pronti per partire.

    Nicholas Nord, insieme ai suoi tre amici ci stava aspettando, una slitta trainata da renne doveva essere il loro mezzo di trasporto ''Pronti a partire?'' chiese.

    ''Si'' risposi ''ma noi veniamo coi dreaghi'

    ''Mi sembra giusto'' ci rispose ''comunque volevo presentarvi: Calmoniglio'' disse rivolgendosi ad uno strano ciniglio/gigante alto 185 cm., grigio con uno strano stemma sulla fronte ''La fata del dentino'' una strana creatura a metà tra un colibrì e una ragazza vestita con un abito fatto di piume blu e verdi '' e Sandman'' era forse il più bizzarro di tutti un buffo omettino color dell'oro che non proferiva parola, comunicava a gesti.

    ''Si, si, sì avremmo tempo per le chiacchiere più tardi, ora dobbiamo andare'' disse agitato Calmoniglio.

    ''Coniglio ha ragione giovane Hiccup'' disse Nicholas ''mi rincresce ma dobbiamo proprio andare''.


    ***



    Volammo a lungo verso una strana isola che ci aveva indicato Nicholas, la nebbia mi offuscava la vista, faceva freddo, quando all'improvviso un vento molto violento per poco non mi fece cadere da Sdentato, sembrava mi stesse parlando, mi sembrò d'intravedere un ragazzo, ma forse era solo un' illusione dovuta alla stanchezza. ''Non di qua'' sembrava voler dire, e d'un tratto fui sicuro di una cosa ''ragazzi, cambiamo rotta, credo di aver avuto un'idea!''
     
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  11. niki ven
     
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    Capitolo 5-il piano

    Io e i miei compagni atterrammo nel mezzo di un bosco appena poco distante un piccolo villaggio secondo le istruzioni che quel vento gelido, portato da quello strano ragazzo dai capelli argentei mi aveva dato, ma poi quel ragazzo esisteva davvero o me lo ero soltanto immaginato? Mentre ancora pensai a queste cose sentì il mio stomaco borbottare, seguito a ruota da quello dei miei amici di Berk, secondo la posizione del sole doveva essere mezzogiorno, ed erano ore che non toccavamo cibo.

    ‘’Avete una gran fame, eh?’’ ridacchiò Nord.

    Calmoniglio compì un paio di salti verso i miei compagni e porse ad ognuno delle uova, per ultimo toccò a me ‘’Tieni’’ disse porgendomi l’uovo, ‘’basterà per rimettervi in forze’’ continuò. Rigirai l’oggetto tra le mani, era un ovetto strano di certo, il suo colore non era rosa pallido come per le uova normali, ma più sul marroncino con varie sfumature dorate, rimasi un po’ perplesso e d’istinto lanciai un occhiata ai miei amici, anch’ essi guardavano esterreffatti lo strano uovo.

    ‘’Cosa c’è?’’ chiese Calmoniglio ‘’non è avvelenato!’’ ci rassicurò con un dolce sorriso.

    Presi coraggio e lo addentai, subito una sinfonia di sapori accolse la mia bocca come un’esplosione improvvisa, un tuono a ciel sereno, sicuramente il cibo più delizioso che avessi mai mangiato. Vedendo con quanta foga mangiassi l’uovo i miei compagni mi seguirono a ruota, lo divorammo tutti entusiasti, infine chiedemmo il bis.

    Quando finimmo di mangiare cominciammo a discutere la nostra strategia ‘’Allora’’ esordì ‘’Qual’ è il piano?’’ chiesi.

    ‘’Convincere i bambini a credere’’ rispose la fatina del dentino con semplicità.

    ‘’Si, ma il problema è come?’’ chiese Astrid perplessa.

    ‘’Potremmo far vedere al villaggio i nostri draghi no?’’ propose Moccicoso ‘’in fondo loro sono visibili all’occhio umano’’. L’idea fu accolta da consensi ed ovazioni dai guardiani, tuttavia io e gli altri di Berk lo guardammo preoccupati.

    ‘’L’idea è buona Moccicoso’’ acconsentì Astrid ‘’ma …’’

    ‘’Se attaccassero i nostri draghi?’’ finì io.

    Il largo sorriso sulla faccia del nostro compagno svanì insieme a quello dei guardiani, eravano ad un punto cieco, e per quanto ci sforzassimo nessuno riusciva a trovare una soluzione.

    ‘’Va bene’’ acconsentì Merida ‘’vediamo come se la cavano al villaggio’’.

    Quando arrivammo ai pressi del villaggio ci accorgemmo che le cose non stavano andando affatto bene, tirava infatti una strana aria, i volti degli abitanti non erano di sicuro dei migliori, sui loro visi solo paura e disperazione, la più pura delle disperazioni, non era certo l’aria più allegra per convincere qualcuno a credere nella magia, ma decidemmo di provarci lo stesso, seppur con pessimi risultati, nessuno voleva darci retta, nessuno sembrava ascoltarci, e forse non ne avevano nemmeno voglia, tutti i nostri tentativi furono vani, infine al tramontar del sole ci ritrovammo di nuovo tutti nel bosco per discutere dei nostri risultati.

    ‘’Convinto qualcuno?’’ chiese Nord preoccupato.

    ‘’Nessuno’’ risposi disperato, Astrid arrivò poco dopo di me ‘’Neanche io’’ rispose, ci guardammo negli occhi, avevamo entrambi lo stesso sguardo preoccupato ed eravamo entrambi visibilmente scoraggiati, inoltre il suo viso era madido di sudore, non l’avevo mai vista così, inutile dire che quando arrivarono gli altri le cose non migliorarono, Moccicoso puzzava addirittura di acciughe marce, evidentemente qualcuno doveva avergli tirato l’acqua dello scarico addosso, mi registrai mentalmente che doveva farsi una doccia, nemmeno Merida l’unica sulla quale potessi contare per questo genere di situazioni aveva ottenuto qualcosa, eravamo tutti scoraggiati.

    ‘’Non importa’’ continuò Nord ‘’accampiamoci qui, si sta facendo buio’’ concluse.

    Mentre gli altri montavano la tenda, decise di sedermi su una piccola roccia lì vicino, guardai il terreno, ero davvero depresso, non sarei mai riuscito a salvare il mio villaggio, a salvare il mondo, ormai ero ad un punto cieco, all’improvviso Sdentato mi venne incontro pronto a tirarmi su di morale, i suoi grandi occhi verdi sembravano dire ‘’Troveremo una soluzione’’, ormai eravamo entrati talmente in sintonia da capire perfettamente quello che mi voleva dire. Tornai a guardare per terra, e subito tornai a guardarlo, mi era appena venuta in mente un’idea.

    Saltai su Sdentato e volemmo a tutta velocità verso il villaggio, quel piano era una follia certo, ma era l’unica carta rimasta. Non appena atterrammo, i compaesani urlarono atterriti, correndo in tutte le direzioni all’impazzata.

    ‘’Un mostro!’’ urlo qualcuno.

    ‘’Un drago!’’ esclamò qualcun altro.

    ‘’Dev’essere lui il responsabile degli incubi!’’ disse qualcun altro ‘’uccidiamolo!’’.

    La folla inferocita acconsentì ‘’Uccidiamolo!’’ concordarono tutti.

    ‘’Cosa, no,no aspettate, non è colpa del drago, io e lui …’’ balbettai invano, i conpaesani ci avevano raggiunto con torce e forconi, io mi parai ad abbracciare il mio drago pronto per proteggerlo, le persone sempre più vicine, quando improvvisamente, una freccia si frappose tra me e loro. Merida era arrivata, in groppa al suo cavallo, non fui mai più felice di vederla come in quel momento ‘’Giù le mani dal mio cuginetto’’ ringhiò. Insieme a lei si pararono davanti, gli altri giovane di Berk, insieme ai loro draghi e ai guardiani. Infine una scossa improvvisa fece tremare violentemente il terreno.
     
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  12. Somoya
     
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    scusa il ritardo Niki ^^"
    allora, già i ragazzi sono in gioco ma sembra che non abbiano avuto molta fortuna fin ora, ora si che Hiccap può ringraziare la "cuginetta" :D

    CITAZIONE
    Infine una scossa improvvisa fece tremare violentemente il terreno.

    perchè questa frase mi fa pensare al peggio ??
    comunque i capitoli sono scritti davvero bene, complimenti, aspetto il seguito ^^
     
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  13. Vitani the Lioness
     
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    CITAZIONE
    complimenti, aspetto il seguito ^^

    Perchè non continui,perchè???
    E' una delle storie più belle che abbia mai letto,con i miei personaggi preferiti che cooperano contro il malvagio!
    Perchè non continui,perchè????!!!!
    :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :( :(
    Ma jack Frost non c'è?Ok,lo odio,ma mi sarebbe interessato vederlo all'opera...
     
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  14. niki ven
     
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    Capitolo 6-La forza di credere

    Un’opprimente sensazione di terrore mi accolse, all’improvviso tutto divenne freddo e buio, caddi con un tonfo sordo per terra mentre la terra veniva squarciata da ogni parte, e da ogni squarcio uscirono delle nubi nere rassomiglianti a polveri, a poco a poco quelle luci si trasformarono in una mandria di scheletrici e orribili cavalli, infine una risata glaciale proveniente dal destriero più grosso, un uomo dal colorito color della pece apparve. Pitch Black era lì, davanti a noi.

    Ora esiste una solo esperienza spaventosa di cui non mi scorderò mai per il resto della mia vita, ovvero la famosa ‘’Battaglia della Morte Rossa’’ nella quale io persi la gamba, ma questa esperienza, fu ben più drammatica. Mai per tutto il resto della mia vita mi scorderò mai l’aspetto pallido di Pitch Black o l’incredibile sensazione di paura che portava con sé. Fatto sta che non riuscì a muovermi ero immobilizzato dalla paura insieme agli altri.

    ‘’Allora?’’ fu Pitch a rompere il ghiaccio ‘’Cosa credete di fare Guardiani?’’ chiese rivolto ai nostri nuovi amici ‘’Speravate davvero che ‘’I cavalieri di Berk’’ vi avrebbero aiutato a sconfiggere me?’’ sottolineò le ultime due parole con un’intensità tale da spaventare persino Odino in persona, guardai dietro di me persino i draghi erano spaventati, cercavano di nascondersi, anche Sdentato che per quanto fosse un drago di nobile stirpe cercava di rintanarsi, tutti avevano paura, e francamente ce l’avevo anche io, per quanto odiassi ammetterlo Pitch aveva ragione, eravamo solo dei bambini che cavalcavano i draghi, e cosa potevano fare dei mocciosi contro l’essere più potente mai esistito.

    Abbassai la testa e chiusi gli occhi, non potevamo fare niente dovevamo arrenderci, quando all’improvviso sentì il calore di una mano avvinghiare la mia, aprì gli occhi e mi ritrovai davanti a Merida che mi sorrise dolcemente ‘’Andrà tutto bene’’ sussurrò.

    Subito tutte le persone dietro di noi vennero avanti, che si trattasse di uomini, donne, bambini e bambine, tutti accorsero in nostro aiuto e si schierarono contro Pitch e i suoi Incubi. Sentì una presenza gelida accanto a me e vidi lo stesso ragazzo dai capelli argentei che un paio di giorni prima ci aveva indicato la strada ‘’Andrà tutto bene’’ mi disse sorridendomi, all’improvviso sentì anche Sdentato accanto a me, e subito non ebbi più paura.

    Tornai a guardare Pitch ‘’Strano, perché noi ti batteremo’’ risposi con un ghigno e subito partimmo all’attacco.

    La battaglia continuò per un bel po’, gli Incubi erano in maggioranza e attaccarono, ma noi facemmo altrettanto, i draghi usarono il loro fuoco, Nicholas Nord le sue sciabole, Calmoniglio attaccava con il suo esercito delle uova guerriere, Dentolina colpiva insieme alle sue fate e Sandman usava i sogni e le speranze dei bambini per creare degli oggetti fantastici. Merida colpiva con le sue frecce e credo che ne abbattè più di tutti quanti, persino gli abitanti davano una mano come potevano con bastoni fucili e armi di ogni tipo, persino con le palle di neve.

    D’un tratto ci fermammo sfiniti, non riuscivamo più a combattere. Quindi Pitch Black uscì fuori dalla sua solita nuvola oscura, il suono della sua inconfondibile risata ‘’Credevate davvero di riuscire a fermarmi così? Siete solo dei poveri illusi!’’ scoppiò in una risata fragorosa.

    Mi fermai a guardarlo rabbioso ‘’ Che facciamo?’’ mi chiese Astrid disperata. Cercai di spremermi le meningi, non mi veniva in mente niente! Quali vie d’uscita ci rimanevano? D’un tratto mi vennero in mente le parole di Nicholas ‘’Dovete fare in modo che le persone del mondo credano in noi’’ e capì subito come fermare Pitch.

    Chiusi gli occhi ‘’Io credo’’ mormorai. ‘’Hic che cosa …?’’ chiese Astrid, ma non l diedi ascolto, mi voltai ‘’Seguitemi’’ risposi ‘’Io credo, io credo, io credo …’’ cominciai a mormorare.

    Sentì di essere seguito in questa strana preghiera da qualcuno, era Merida, poi Astrid, Gambe di Pesce, Moccicoso, in meno di cinque minuti tutti mormorammo quella strana preghiera, d’improvviso una forza formidabile accolse i Guardiani, Pitch venne travolto dalla loro furia e rispedito da dove veniva e tutto finì così com’era cominciato.


    ‘’Grazie infinite Hiccup’’ mi disse Nicholas.

    Eravamo in volo per tornare a casa a bordo dei nostri draghi, e stavamo parlando insieme ai Guardiani del successo della nostra missione ‘’Sei riuscito a capire quello che volevi dire congratulazioni’’.

    ‘’L’unica cosa che non mi spiego è chi fosse quel ragazzo glaciale’’ risposi dubbioso.

    ‘’Penso che lo scopriremo presto’’ rispose Nord ‘’In effetti ho sentito di un ragazzo morto congelato qualche mese fa, forse, chissà …’’

    Sembrava molto evasivo, era chiaro che non voleva rivelarmi niente, ma a me andava bene così, decisi di godermi il resto del viaggio insieme a Sdentato.


    ‘’Grazie ancora Hiccup, ora per merito tuo gli abitanti della Terra credono in noi, e grazie a questa fede noi potremo trattenere Pitch per molti anni’’.

    ‘’Ma questo vuol dire che tornerà’’ chiese Astrid.

    ‘’Forse un giorno’’ rispose Nord ‘’ma questo non è affar vostro’’ rispose con un occhiolino, capì quindi di non dover insistere.

    ‘’Ci rivedremo presto’’ dissi.

    ‘’Contaci’’ rispose con un sorriso, e ripartì insieme agli altri a bordo della slitta.


    La festa per l’ultimo giorno di soggiorno dei miei zii durò per tutta la notte, musica, festa e birra per tutta la sera, il giorno dopo tutti erano tristi per via degli addii, ma prima o poi sarebbe dovuto succedere no, Merida stava salutando Astrid, mentre io assistevo all’ennesima discussione tra mio padre e Fergus. Infine la mia cuginetta venne anche da me ‘’Allora arrivederci’’ disse porgendomi la mano ‘’arrivederci’’ ricambia con la mia stretta solida.

    Le navi infine salparono accolte dal rumore di fuochi d’artificio, delle lacrime stavano per scendermi dagli occhi, tuttavia non piansi perché sapevo che ci saremmo rivisti.

    Posai il mio diario e la mia penna sul tavolo, non dimenticai mai e poi mai quell’ avventura.

    ‘’Hic tesoro ci sei?’’ una donna dalla pettinatura bionda mi venne vicino ‘’Ah è passato tanto tempo, eppure sembra solo ieri’’ disse con nostalgia.

    Sdentato si svegliò di colpo, ormai era davvero invecchiato, non seppi più niente di mia cugina o dei guardiani ‘’Già’’ risposi con un sorriso.

    Lei mi diede un piccolo bacio sulla guancia ‘’La cena è pronta’’ disse e si dileguò, prima però fece cadere un pezzo di carta, una foto ‘’E’ da parte di Merida’’ disse.

    La sollevai e ci diedi un occhiata ‘’ma guarda un po’ ‘’ mormorai con un sorriso.
     
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  15. Vitani the Lioness
     
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    Bellissimo!
    E Calmoniglio....
    Oh,come lo adoro!
    Ma anche tutti gli altri sono stati fantastici!
    Garantito!
    E' una storia fantastica...
    COMPLIMENTI!!!!!!
     
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18 replies since 30/1/2013, 16:22   434 views
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