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Introduzione
Questa è una storia oscurata della nebbia del tempo.
Decine di millenni prima della Storia il mondo era molto diverso da quello che conosciamo: grandi e magnifiche civiltà sorgevano e venivano cancellate dalla forza della Madre Terra.
L’ultima grande civiltà della Terra è stata quella degli Horàs, essi prosperarono nel mondo per diecimila anni grazie alle loro conoscenze; il loro impero spaziava dalla penisola dello Yucatan, nelle Americhe, all’Egitto, in Africa, all’isola del Borneo in Asia, ma il centro nevralgico del loro impero era l’isola di Atlantide ( attuale isola La Palma, nelle Canarie).
Il segreto della superiorità degli Horàssi fondava su un’accurata conoscenza del pianeta, arrivarono a comprendere che la Terra ha un “battito” che si ripercuote sul campo magnetico, essi impararono a tarare i motori delle loro prodigiose macchine sulla frequenza di questo “battito”, ebbero accesso quindi una fonte di energia inesauribile e pura; le più grandi creazioni degli Horàs furono i Vimana, macchine volanti dalle forme e dimensioni più disparate, alimentate da un motore elettromagnetico che attingeva energia dall’onda magnetica del “battito” appunto.
I Vimana potevano decollare verticalmente (come gli elicotteri) e volavano a grandi velocità (intorno ai 500 km/h), erano costruiti con un metallo adamantino, con durezza e robustezza superiori al titanio, creato secondo una formula segreta, conosciuta solo dal grande Alchimista Imperiale, motivo per cui i Vimana erano pochi, ma pressocchè indistruttibili; grazie ad essi gli Horàs fondarono colonie per il globo, i centri di queste colonie erano grandi piramidi a gradoni, costruite in pietra, che fungevano da fortezze o basi di atterraggio e rifornimento, intorno a esse si ammucchiavano mercati e abitazioni.
Come già detto gli Horàs ebbero grande successo nella metallurgia, escludendo la formula delmetallo speciale, furono in grado fin dai primi secoli della loro esistenza a creare armi e strumenti di ferro, cosa che li portò a surclassare tutti gli altri popoli primitivi.
Nell’ultimo millennio del loro dominio, gli Horàs potevano fregiarsi del titolo di dominatori del mondo, avevano tutto ciò di cui avevano bisogno, energia, alimenti, cure e armi, ma quest’ultime non erano usate per scopi aggressivi, loro accettavano chiunque e non invidiavano nessuno, ma oltre i loro domini c’erano popoli rozzi e brutali, che odiavano gli Horàs e non volevano avere niente a che fare con loro, ma i dominatori del mondo tenevano sempre un occhio puntato sui loro nemici.
Ma purtroppo in questo mondo niente è eterno.
Negli ultimi secoli della sua esistenza il Grande Impero fu dilaniato da lotte interne, gli abitanti avevano perso di vista il loro benessere, accecati dalla cupidigia e dall’avidità, alcune importanti famiglie cercarono di prevalere su altre, queste si difendevano, in poco tempo Atlantide fu messa a ferro e fuoco dai suoi stessi abitanti, gli dei, adirati per questo grottesco spettacolo, riversarono la loro furia sull’isola frantumandola nelle fondamenta ( l’isola di Palma è tutt’ora un vulcano attivo), la terra squarciata vomitò fuoco e cenere, i grandi edifici, colmi di sapere, caddero nelle ribollenti viscere di Gea, trascinando con loro uomini e donne, infine fu solo un boato, seguito da un’onda di cenere ardente che inghiottì e vaporizzando ogni cosa, vivente o non vivente, cancellando millenni di sapere gelosamente custodito.
Gran parte dell’isola sprofondò nelle acque dell’Atlantico, lo tsunami creato fu così grande da coprire, per breve tempo, molte terre, anche lontane, solo alcune colonie si salvarono, ma, senza la loro conoscenza, gli Horàs erano destinati a scomparire, travolti dal tempo come le grandi civiltà che li precedettero.
L’unica cosa che perdurò nel tempo dalla catastrofe fu la catastrofe stessa, l’Ira Divina fu così grande che rimase nel ricordo di chiunque, ispirando religioni, profeti, credenti, rimase solo il ricordo del Diluvio.
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Salve, da tempo pensavo di fare una Fan Fiction diversa dal solito, era da qualche mese che avevo delle idee in testa e ora le ho abbastanza chiare, in pratica questa Fan Fiction è ambientata nel passato, molto nel passato XD
Per i dettagli storici sono stato aiutato da un'utente del forum, ma sta a voi capire chi è l'Utente X ( che mi ha aiutato anche a fare l'intro), per il resto questa Fan Fiction è ispirata a vari film, da indovinare anche questi, e ci saranno parti storiche e anche di fantascienza diciamo. Comunque, per ora posto l'Intro, ditemi che ne pensate
PS: La Fan Fiction sulle iene ( La storia di Shenzi, Banzai e Ed ) non l'ho abbandonata
Ecco qui i capitoliSPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by ¬Thunder - 24/2/2013, 18:59. -
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Da quello che hai scritto l'unica persona che conosco che possa averti aiutato è Somoya..
O comunque qualcuno a cui piace Storia.. Quindi puo anche averto aiutato Kopa..
Ma non ne sono sicurissimo..
È molto particolare come ff, non è esattamente il mio genere ma sono curioso di leggere il prossimo capitolo.
BUON ANNO!!. -
…Giuly….
User deleted
concordo con lion, decisamente . -
Somoya.
User deleted
ma no, cosa vi fa pensare che possa essere stato io l'aiutante?
comunque è una cosa intrigante fulvio, continuala al più presto^^. -
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Corcordo, come mai pensano tutti a Somoya? XD
In realtà l'utente è:SPOILER (clicca per visualizzare)BOOOOOOOOOOO
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.Corcordo, come mai pensano tutti a Somoya? XD
In realtà l'utente è:SPOILER (clicca per visualizzare)BOOOOOOOOOOO
Moooooooooooolto maturo.
Davvero. xD. -
.Corcordo, come mai pensano tutti a Somoya? XD
In realtà l'utente è:SPOILER (clicca per visualizzare)BOOOOOOOOOOO
Moooooooooooolto maturo.
Davvero. xD
Povero lion ti ho illuso XD. -
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In realtà non sono interessato a chi ti ha aiutato.
Sono più interessato a leggere il continuo u.u. -
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Dovrei farcela prima dell'inizio delle scuole... e comunque non dimenticare che ci sono anche i film da indovinare ^^
Edited by ¬Thunder - 5/1/2013, 13:04. -
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Capitolo 1
Crollo della civiltà
L’Antico Vulcano si era svegliato portando morte, distruzione e caos e causando una grande perdita in vite umane, ma soprattutto quella terribile catastrofe aveva portato con sé l’intera isola di Atlantide, il gioiello del mondo, la patria di una società avanzata spenta dall’Ira degli Dèi. Ciò avvenne definitivamente quando si udì un enorme boato, esso sembrava come il ruggito della terra che inghiottiva qualunque cosa trovasse. Proprio in quel momento accadde un fatto davvero imprevisto…
- Che succede? I... Il Vimana… che sta succedendo?!-
- Cerca di controllarlo, maledizione!-
- I comandi non rispondono più-
- Stiamo perdendo quota, fallo salire!-
- Non funziona più niente ti dico, stiamo precipitando-
All’interno di un Vimana, sfuggito di poco alla catastrofe, si stava affrontando ciò che seguiva l’esplosione, sia i piloti sia gli altri al loro interno cominciarono a essere spinti da una parte all’altra del velivolo, facendo perdere i sensi ad alcuni passeggeri, ciò aumentò maggiormente panico e disordine.
- Lo sapevo era meglio restare a terra!!!-
- IN ACQUA TI VA BENE? SEI ANCORA IN TEMPO!-
I passeggeri discutevano fra di loro in modo molto acceso, mentre sballottolati da una parte all’altra e con una terribile sensazione di cadere nel vuoto … ciò che in effetti, stava realmente succedendo
- Perché questo dannato affare non funziona più?!- I piloti erano sotto pressione per rendersene conto, ma proprio in quel momento una saggia voce li prese alla sprovvista alle loro spalle, con voce stranamente calma...
- Forse per il semplice fatto che non c’è energia…- I piloti, considerevolmente preoccupati, non poterono fare altro che dargli ragione
- STIAMO PER ATTERRARE, TENETEVI FORTE!!!- Gridarono più forte che poterono. Dopo pochi secondi di attesa il Vimana toccò terra molto violentemente, trascinandosi per circa 1Km lasciò dietro di sé un profondo solco.
Una volta fermi, i passeggeri, caduti sulla superficie metallica del velivolo, si rialzarono un po’ intontiti per le botte subito durante la manovra d’atterraggio.
- Che è successo?- Disse una voce fra le tante, lasciando intuire lo stordimento dell’individuo
- Dove siamo?- Chiese un’altra allo stesso tono - Aprite i portelli, non voglio restare qui dentro un minuto di più-
Lo stesso saggio uomo, che parlò precedentemente con i piloti, si avviò nuovamente verso la cabina di comando, ma appena si avvicino ai posti dei due piloti, essi rimasero immobili, egli provò a scuoterli ma fu inutile, non si sentiva neanche il battito cardiaco … Non ce la avevano fatta.
Con un attimo di esitazione trovò il pulsante per l’apertura dei portelloni e lo premette, permettendo a tutti di uscire. Il Vimana si svuotò quasi completamente, solo due giovani erano rimasti all’interno ad aspettare quell’uomo.
- Andiamo- Disse gentilmente, e i due lo seguirono.
Una volta usciti tutti quanti osservarono uno spettacolo al quanto singolare: nonostante l’altezza, l’atterraggio violento e il profondo solco scavato, il Vimana era meno danneggiato di quanto ci si poteva aspettare da un materiale qualunque, cosa che ha anche permesso la salvezza di molte vite, la grandezza e la robustezza erano due fattori molto importanti.
Dopo l’impatto, il velivolo cominciòa innalzare una colonna di fumo, ciò sarebbe stato perfetto se ci fosse stato qualcun altro ad aiutarli.
Dopo qualche minuto di pausa, per riprendersi dallo stordimento, la folla comincio a porsi la stessa identica domanda “Dove siamo?”
A quella domanda il saggio uomo, che ha assistito i piloti in volo, cominciò a scrutare il paesaggio e in lontananza si accorse che c’era acqua, il mare, egli capì che probabilmente la perdita di potenza deve essere avvenuta sopra la costa. Ora però non erano più lì, egli voleva capire dov’erano arrivati precisamente, così cominciò a camminare, cercando un punto di riferimento o qualcosa che glielo facesse capire, tutto questo in silenzio. Mentre si allontanava leggermente dal gruppo, che ancora discuteva, i due giovani, che lo avevano atteso nel Vimana, lo seguirono nuovamente standogli accanto.
Dopo poco l’uomo si rese conto che non si trovavano dove poteva sembrare, erano in alto, probabilmente su una montagna, un luogo sormontato da alture e in cui la vegetazione prosperava, ma non esageratamente, era un ambiente con non molti alberi ma provvista di erba alta e un paesaggio libero, ciò poteva aiutare moltissimo per capire dove si trovavano
<< Siamo su una montagna, ma a causa dello spargimento dei ghiacci nel mondo … dovrebbe esserci più freddo, anzi dovremo già essere morti per esso>> Egli cominciò a capire, gli Horàs conoscevano abbastanza bene il mondo, soprattutto i luoghi più vicini a loro, fu questo che gli permise di orientarsi, così si riunì alla folla che continuava a discutere, e fra le tanti voci si potevano udire alcune, come: “ Prima di salire ho visto un Vimana dirigersi a Sud, dovremmo andare lì” oppure “Dobbiamo restare qui, qualcuno ci troverà”.
- SILENZIO!!!- Gridò una voce in mezzo alla folla, e poco dopo ne ottenne il silenzio – La cosa migliore da fare è trovare un riparo nelle vicinanze e vivere qui!-
-NO!- Disse un’altra voce al dì fuori del gruppo – Ho capito dove siamo e la cosa migliore da fare è cercare aiuto presso popolazioni locali-
- Non c’è nessuno qui, e anche se ci fosse qualcuno ti assicuro che “aiutarci” sarebbe l’ultima delle sue intenzioni. La cosa migliore è trovare un riparo qui, usiamo il Vimana a nostro vantaggio, dato che non possiamo ripartire.-
- Non possiamo fare niente qui, abbiamo armi limitate, non abbiamo scorta di cibo e acqua. Io dico che la cosa migliore da fare è fidarci dell’istinto e della ragione insieme- Ciò che egli disse, fece riflettere molto gli ascoltatori
- METTIAMOCI IN MARCIA!!!- Gridò una voce all’interno del gruppo
Mentre tutti si stavano apprestando a recuperare dal Vimana armi e tutto ciò di cui disponevano, l’uomo favorevole a restare in quel luogo, si avvicinò al suo “rivale” e disse: - Chi sei tu?-
- Mi chiamo Crixus e il mio compito adesso è di portarci in salvo- Egli è un uomo di mezz’età, aveva circa 40 anni, un fisico muscoloso, dagli occhi scuri e dai capelli castani, appena brizzolati
- Nome valoroso, io invece sono conosciuto con il nome di Xilos- Disse, mentre l’altro annuì – E questi due giovani chi sono? Vedo che ti stanno sempre dietro ma non parlano- Il saggio uomo diede un’occhiata ai suoi che capirono subito che si dovevano presentare
- Il mio nome è Daggan- Lui ha i capelli scuri, un fisico ancora troppo debole, ma abbastanza forte per cominciare un addestramento; presenta anche occhi color nocciola e uno sguardo freddo.
- .. E tu?- Chiese al secondo, fissandolo
- Io mi chiamo Edmiro- Disse in tono deciso e rispettoso. Quest’ultimo ha i capelli anch’esso scuri, occhi azzurri come l’acqua cristallina, e un fisico apparentemente portato al combattimento.
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Che ve ne pare? Aspetto i vostri commenti ^^. -
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O è un futuro fantascientifico..
O è un passato futuristico.
Interessante..
Interessante... -
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Grazie 
Ah quasi dimenticavo, qui c'è una riproduzione dell'esplosioneSPOILER (clicca per visualizzare). -
Somoya.
User deleted
finalmente un capitolo adrenalinico, i miei preferiti *.*
dunque mi piace questo Crixus, imperturbabile, deciso, bene! ^^
ma fammi capire, per l'alimentazione dei Vimana ti sei ispirato agli studi di Nikola Tesla, o sbaglio?
comunque aspetto ansiosamente il seguito^^
P.S. figa l'immagine, esplosione vista dall'alto ^^. -
.finalmente un capitolo adrenalinico, i miei preferiti *.*
dunque mi piace questo Crixus, imperturbabile, deciso, bene! ^^
ma fammi capire, per l'alimentazione dei Vimana ti sei ispirato agli studi di Nikola Tesla, o sbaglio?
comunque aspetto ansiosamente il seguito^^
P.S. figa l'immagine, esplosione vista dall'alto ^^
Pensavo che i tuoi preferiti fossero quelli in cui ci fosse il sangue ^^
Ehehhe Crixus è il TIPICO personaggio imperturbabile XD comunque si mi sono ispirato a Nikola.
PS: Figa veramente, grazie ^^. -
Somoya.
User deleted
Yo Fulvio, ma che fai non la continui più questa FF? .
Lo chiamavano EdStoria di un guerriero |
