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Ok, è la mia prima fan fiction (per lo meno sul Re Leone e co.), e quindi, vi prego, non ammazzatemi se faccio errori grammaticali o scrivo cavolate. Spero che la storia sia di vostro gradimento.
P.S. Scusate se i nomi saranno orribili, sono il mio tallone d'achille.
Capitolo 1
Era quasi l'alba, nelle Terre del Fiume Impetuoso, quando, in una tana fresca e pulita, Kamwe diede alla luce il suo cucciolo, una tenera pallina di pelo giallo-marroncino, con una linea più scura sul dorso. Kamwe prese a leccare il cucciolo, scoprì allora che era una femminuccia. La madre guardò con amore la cucciola e, quasi con ironia, la chiamò Zira. Era mattina e lei era molto stanca, era stata sveglia tutta la notte, per timore che il lieto evento la cogliesse nel sonno, ma ora, che la piccola era nata, decise che avrebbe potuto tranquillamente dormire un po', prima di presentare al compagno la cucciola.
Le Terre dove viveva, erano molto particolari, per il fatto che non c'era un vero e proprio re, ma bensì, tutti vivevano in pace ed armonia, senza lotte per il potere; anche perchè, essendoci molti branchi, sarebbe stata dura scegliere un solo re. Era per questo, che ogni branco aveva un leone a capo, incaricato di sorvegliare il territorio e di proteggere leonesse e cuccioli. C'erano molti leoni nel branco di Kamwe, proprio uno di questi, Daeni, era il suo compagno.
Il sole era ormai alto, quando Kamwe si svegliò, aveva dormito più del previsto, ma la cosa non la infastidì affatto, anzi, si meravigliò di essere riuscita a dormire così bene e a lungo; infatti, era da un po' che passava le notti in bianco. Zira era ancora lì, dormiva anche lei, e a Kamwe dispiacque doverla svegliare, per portarla al suo compagno.
Daeni era nei pressi di un vecchio albero caduto, un posto assolato e comodo per chio si volesse riposare. Quando vide avvicinarsi la compagna, Daeni balzò giù dalla sua "postazione" e si diresse da Kamwe, che teneva la cucciola per la collotola. <<cara, cosa ci fai qui? Devi essere stanca, sarei passato io tra poco, non dovevi affaticarti così...>> cominciò Daeni, sempre in pensiero per tutti; ma Kamwe lo bloccò << Non devi preoccuparti, non mi sono mai sentita meglio, guarda...>> concluse, indicando la cucciola con la testa, dato che l'aveva appoggiata per parlargli. <<non è bellissima?>> domandò, <<oh, sì...proprio come te...>> le rispose Daeni, affettuosamente, poi, strusciò la sua testa contro quella di lei.SPOILER (clicca per visualizzare)Che ne dite? Spero non sia così banale come sembra a me...e spero che i nomi non facciano schifo!!!. -
Nala!.
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Scrvi molto bene , i nomi non fanno schifo hai una bella fantasia!
Spero che la cotinui presto!. -
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La continuo subito. CITAZIONEScrvi molto bene , i nomi non fanno schifo hai una bella fantasia!
Spero che la cotinui presto!
Grazie!!
Capitolo 2
Erano passati un paio di mesi, da quando Zira era nata. nel frattempo si era fatta forte e coraggiosa, sempre pronta a fare scherzi a tutti, non passava molto tempo tra uno scherzo e l'altro, ma la cosa strana era che riusciva sempre a inventarne di nuovi. <<papà?!?>> chiamò Zira <<che c'è Ziretta?>> <<mi sto annoiando!>> <<possibile?>> rispose Daeni, sorpreso da ciò. <<guarda papà!!>> gridò ad un tratto la cucciola, indicando un posto lontano nella savana. <<dove?>> chiese il leone, <<là!>> esclamò gioiosa Zira, e, appena Daeni si voltò, gli afferrò la coda!! <<presa!!>> esclamò, poi, scoppiò a ridere. <<zira, Zira,...ti stavi annoiando, vero?>> scherzò il padre <<certo!! D'altra parte, è così noioso fare scherzi!>> disse ironicamente Zira, salendo in groppa al leone. Era una giornata calda e assolata, una di quelle giornate in cui non sia voglia di muovere un dito, ma solo di riposare. Daeni però, decise di giocare con Zira, che non voleva più scendere dalla sua schiena. <<vieni, andiamo a giocare!>> <<no, papà! C'è una bel panorama da quassù!!>> rispose la leoncina. <<scendi, o papà...>> cominciò Daeni, <<ti fa il SOLLETICO!!>> detto questo, Daeni fece cadere Zira e le fece il solletico sulla pancia. Zira rideva come una matta e tutti en due si rotolavano nell'erba morbida della savana. <<ehi, voi due, venite che è ora di mangiare!>> li chiamò Kamwe. <<ma mamma, voglio restare a giocare!>> protesò Zira, <<su, non fare storie!>> le disse il padre, afferrandola poi per la collottola e portandola con sè. Il branco stava già mangiando, c'era zebra, a cena, Zira fece una smorfia, <<preferisco gli gnu!>> protestò, <<allora vallo a cacciare te!>> le disse la madre. Zira però, abbassò le orecchie e disse <<vabbè, mi accontenterò!>> <
La sera scese prima del previsto, e, come al solito, Zira avrebbe protestato per non essere mandata a letto. Ma quella sera, Kamwe e Daeni avevano scelto di dirle cosa sarebbe successo nei giorni dopo; così, la chiamarono e le fecero questo discorso: << Zira, tu stai crescendo, e quindi tra un po' dovrai imparare a cacciare, a lottare, e anche a conoscere il territorio dove vivi.>> le disse il padre. <<quindi adesso verrai allenata a ciò. Io ti insegnerò a cacciare>> disse Kamwe <<e io ti farò vedere il territorio e ti insegnerò a lottare. Ma ricordati, quello che ti insegneremo, lo dovrai utilizzare solo a fin di bene, non fare mai del male solo per il gusto di farlo>> concluse Daeni, poi, Kamwe afferrò la cucciloa per la collottola e, seguita dal compagno, la portò nella tana per dormire.
<<mamma, papà>> li chiamò Zira <<sì?>> dissero i due all'unisono, <<vi voglio bene.>> <<anche noi, Zira>> <<e sarete sempre con me?>> <<sì, saremo sempre con te, noi saremo in tutti coloro che ti vorranno bene e te ne faranno.>> dissero. <<buonanotte, Zira>> la salutarono, <<buonanotte>> li salutò Zira, e si addormentò.. -
Nala!.
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Che duci Zira da cucciola , peccato che si rovino dopo
Bel capitolo , non vedo l' ora che continui. -
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Grazie, già, peccato che dopo diventi cattiva!
Capitolo 3
Era una bella giornata luminosa e calda, ma soffiava una leggere brezza fresca, per cui era molto piacevole passeggiare e giocare, quel giorno. La piccola Zira siera appena svegliata e si stava rotolando nell'erba in modo giocoso, quando la madre la chiamò. <<sìì, mamma, vengo subito!>> rispose la piccola, trotterellando allegra dalla madre <<che c'è?>> chiese, ansiosa di saperlo. <<da oggi ti insegnerò a cacciare>> <<ohhh!!! CHE BELLO!!!>> esclamò Zira, le era sempre pisciuto pensare di andare a caccia di prede. <<caccerò gli gnu?>> <<no!>> disse la madre allegramente, scoppiando a ridere. <<per ora ci limiteremo a qualche piccola preda>>. Detto ciò, la madre le disse di seguirla. Camminarono per parecchio, Zira cominciava ad annoiarsi, ma cercava di non darlo a vedere, per evitare di sembrare insofferente. Fu verso mezzogiorno, che giunsero in una grande pianura, dove stava una mandria di zebre. <<ora, osserva come si fa>>, le disse la madre. Da brava cucciola, Zira si accucciò nell'erba e osservò attentamente la madre. Un uccello colorato la distrasse, per vedere se era brava, Zira pensò di acchiapparlo: si acquattò in silenzio, si avvicinò pian piano e...con balzo afferrò l'uccello. <<mamma! Guarda cos'ho preso!!>> esclamò entusiasta la cucciola. La madre fu molto soddisfatta della figlia e la lodò. Quando tornarono a casa, Zira andò saltellando verso la tana, portando in bocca l'uccello catturato. <<oh, che brava sei stata>> le disse il padre. Quella sera, Zira non fece storie per andare a dormire: era molto stanca per la lunga camminata. Dormì tranquilla, ma una sorpresa la attendeva.... -
Nala!.
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E brava Zira!
Chi sa che sorpresa è. -
…Giuly….
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Bene, ho deciso che torno ad impegnarmi seriamente nel commentare le ff (come dovrei fare)... e mi è caduto l'occhio sulla tua u.u
Premetto che oramai ci sono talmente tante storie su Zira, che è difficile scrivere qualcosa di particolare.
A quanto vedo però hai deciso di inventati la sua infanzia, ed è un buon punto di partenza.
Non scrivi male, l'incipit è buono..
Ti consiglierei di mettere meno virgole e più punti a capo.
Soprattutto, una cosa che sfavorisce la lettura è il modo che utilizzi per scrivere i discorsi diretti.
Invece che scrivere
<<ciao come stai>> disse simba. <<bene tu>> rispose kovu.
Potresti dire:
<<ciao, come stai?>> disse Simba.
<<bene tu?>> rispose Kovu.
Comunque, una buona ff per ora^^
Aspetto il seguito!. -
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Vedrò di continuarla il più presto possibile, solo che non ho molto tempo, per ora. mi spiace. . -
…Giuly….
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Nessuno ti mette fretta 
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_Karibu_.
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Mi piace molto questa versione è anche scritta molto bene! 
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.CITAZIONEMi piace molto questa versione è anche scritta molto bene!
Oh, beh, grazie.
Capitolo 3
Era un giorno come tutti, tanto che pareva che tutto sarebbe rimasto uguale in eterno. Beh, non era così. Per Zira sarebbe stata una giornata speciale. Al mattino, si svegliò e, dopo aver, per così dire, fatto colazione, decise di giocare con i leoncini del branco. Non era di sicuro, il suo, un branco privo di giovani e di cuccioli, anzi, c'erano moltissimi (e indisciplinati) cuccioli! Masu, Pamwe e Straba, le sue amiche, la stavano aspettando all'ombra di un bell'albero vicino alla loro tana. Non erano sorelle, le tre, ma era come se lo fossero: masu e Pamwe erano pure nate lo stesso giorno! Zira, per quanto fosse anche lei una del gruppetto, era comunque quella più distaccata, emarginata, lasciata in disparte, insomma.
Come a voler aggravare la situazione, c'erano tre leoncini il cui divertimentimento era prendere in giro tutti. Ovviamente, il loro bersaglio preferito, era Zira. I tre, i cui nomi erano Kuma, Tomu e Kweno; anche quel giorno cominciarono a prenderla in giro. <<ehi, Zira, per caso hai visto la tua migliore amica?>> chiese, beffardo, Kuma, il "capo" dei teppistelli. <<oh, ma è vero! Tu non hai una migliore amica!>> la schernì Tomu. Come se non bastasse questo, ci si mise pure Kweno, <<già, chi lla vorrebbe mai, come amica, è così antipatica!!>> Tutti e tre scoppiarono a ridere. Zira, ferita, si mise a correre verso uno stagno, per cercare un po' di pace, dopo tutte quelle prese in giro. Le sue tre amiche, avrebbero dovuto aspettare un po', prima che lei andasse da loro. Fu lì, che Zira ebbe una sorpresa: un leoncino dal pelo grigio-beige, con un ciuffo un po' più scuro sulla testa e che sembrava essere della sua stessa età; sedeva un riva alla pozza d'acqua. <<oh...e tu chi saresti?>> gli chise Zira.
<<mi chiamo Sumao, piacere, tu chi sei?>> rispose quest'ultimo con calma.
<<zira>> rispose la leoncina. Poi, quasi senza pensare disse <<vieni, ti porto a casa mia!>>. Sumao, stupito, la seguì, obbediente.. -
sarafina.
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bella ! mi piace! . -
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Oh, beh, grazie. Vedrò di continuarla , ma per ora sono un pochino a corto di idee... . -
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Ora la continuo.
Capitolo 4
Da qualche tempo, Sumao si era stabilito in quelle terre. Zira andava molto d'accordo con lui, e i due giocavano spesso e volentieri insieme.
Le giornate erano belle e tutto sembrava troppo meraviglioso...ma la felicità non durò a lungo. Daeni, un giorno, non tornò alle tane, e Kamwe non ne parlò. Zira scoprì che pareva fosse stato catturato da alcuni cacciatori. Sconvolta dal dolore, corse fino ad una pozza d'acqua, ma non trovò sollievo. Kuma, Tomu e Kweno, infatti, la presero in giro, dicendole che il padre l'aveva abbandonata e che era un codardo. Ad un tratto, Tomu fece un balzo in avanti e con la zampa, ferì l'orecchio di Zira...una ferita che avrebbe lasciato per sempre il suo segno...
Daeni non tornò neanche il giorno dopo, ne quello dopo ancora...ma la sfortuna, per la piccola Zira, pareva non aver fine, infatti...
Un brutto giorno, in cui la pioggia cadeva dal cielo e la terra era coperta dal fango, Zira volle uscire dalla tana, in cui i genitori le avevano detto di restare.
L'acqua le scivolava sul pelo e la rifrescava piacevolmte, "Non vedo perchè mamma e papà non vogliano che esca quando piove...è così bello!!" pensava la leoncina. All'improvviso, Kuma, Tomu e Kweno le bloccarono la strada. <<dove pensavi di andare?>> le domandò Kuma, con un tono di rimprovero. <<lasciatemi passare!>> rispose Zira, ma fu come se avesse parlato al vento. <<di cosa hai paura? Tanto, se anche fosse, ti basterebbe chiamare il tuo amichetto Sumao, no?>> proseguì Tomu. I tre, infatti, erano smepre più scontenti della presenza di Sumao, perchè lui impediva loro di prendere in giro Zira. <<lasciatemi in pace!>> ruggì e si lanciò su Kweno. I due rotolarono nel fango, lottando e mordendo, graffiando e soffiando. Ad un tratto, Zira scivolò sul terreno bagnato e rischiò di cadere nel fiume in fondo al piccolo dirupo. Ma riuscì ad aggrapparsi. <<aiuto! Aiutatemi!>> urlò la leoncina, ma i tre se ne andarono. Zira perse la presa, e precipitò nel fiume.Continua...
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La storia di Zira |
