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È notte, guardo fuori gli alberi che si muvono sferzati dal vento.
Non fa freddo, non capisco come mai..
forse sono io che non me ne rendo conto.
Ne sono certo ormai, non mi rendo conto.
Quanto è strana la vita, mi sento come se fossi in mezzo alla nebbia più fitta, vago senza sapere dove sono, che sto facendo.
Poi tutto ad un tratto i miei pensieri irrompono violentemente e mi riportano alla realtà delle cose.
E ti vedo.
Immobile oramai.
Eppure fino a poco tempo fa non eri così, che cazzo, c'era una battaglia da affrontare!
Ho un gran casino in testa, pensieri che si accavallano uno sull'altro, cose che immagino, dimentico immediatamente e tornano mentre sto pensando ad altro.
E non riesco a fare nulla per evitarlo.
creo il vuoto nella mia mente.
Penso al passato, tutti i momenti irrompono violentemente in me, come un fiume inarrestabile.
Tu, l'ultima di quattro sorelle, ai tempi delle grandi guerre, quando non c'era nulla e ognuno se la doveva cavare da solo.
La provvidenza si diceva.
Quei tempi ormai remoti, eppure non poi così lontani, quei tempi andati, che quando se ne parla non si può fare a meno di notare le espressioni quasi sconvolte di chi ti sta ascoltando.
Eppure, cazzo, non è medioevo.
Quei tempi dove non si aveva nulla, dove vincere voleva dire sedersi a tavola alla sera, cenare con nulla, eppure si era contenti.
Si era contenti di andare a fare legna nei monti, fare il fieno per i pochi animali domestici posseduti, e quelli si che erano la vera ricchezza di una famiglia, e svolgere tutte le attività dei tempi passati.
Cose che adesso chiunque riterrebbe impossibile fare nell'era della comodità.
Tu, che assieme con chi è stato tutta la vita al tuo fianco hai costruito un impero, partendo dal nulla più assoluto, andando avanti conn piccole cose, passo dopo passo, curando il tuo regno, crescendo un disastro ambulante come me,e il vecchio genitore.
Andando sempre avanti.
Combattendo l'eterna battaglia che ogni giorno reclamava attenzioni.
La battaglia contro il destino, quel destino che ti aveva già portato via due sorelle.
Eppure hai lottato, hai sempre lottato anche quando io stesso avevo perso le speranze.
A questo punto penso a chi possa essere realmente il leone.
Giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia eri sempre a testa alta, e io in ammirazione.
Ma eri sempre più stanca ogni giorno che passava.
È una battaglia ad armi impari la tua, ma non ti sei mai tirata indietro; lottando proprio come una leonessa che sfida le correnti rapide di un fiume impetuoso alimentato dalle forti piogge.
Ora sono qui, mi perdo in me stesso, nei miei pensieri, non posso fare a meno che pensare ai discorsi delle persone.
Discorsi che facevo anche io.
Solo adesso riesco a capire.
Adesso capisco quando mi si diceva "vedrai poi quando non ci sono più".
Che cazzo ne sapevo prima...
Ero sempre impegnato nelle mie battaglie contro i mulini a vento, il don chisciotte ancora più sminchiato dell'originale.
L'unica cosa che pensavo era "ma non dire cazzate..."
lo ho pensato ancora una volta.
Lo ho pensato quando ho visto che ti sei arresa alla corrente di quel fiume e ti stai facendo pian piano portare via, trasportare verso il nulla.
"ma non dire cazzate, un leone non si può arrendere in questo modo! Un leone non smette mai di combattere!"
poi penso a chi è il ltuo avversario.
Nessuno di noi può opporsi al destino.
Quel destino crudele, che a volte sembra quasi ci si accanisca contro.
Io ho visto quando hai smesso di lottare, quando la corrente ha incominciato a trascinarti via.
Adesso sono qui, vedo il tuo respiro, e ogni volta penso che sia l'ultimo.
Aspetto.
Aspetto di fianco a te.
Per quel poco tempo che ti resta ancora.
Se c'è una persona degna di essere considerata leone, quella di certo sei tu, non io.
Ti voglio bene e sono orgoglioso di essere tuo figlio e se sono diventato un leone che non si arrende mai fino alla fine, lo devo solo che a te.
Ciao.... -
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è difficile commentare una cosa del genere, se è davvero quello che ho capito...
Si vede che hai messo te stesso in questo oneshoot, e mi dispiace molto per il soggetto di questa "storia" che poi storia non sembra...
anche perchè il: "Non dire cazzate" lo ripeto anche io ogni tanto a una certa persona...
Non so proprio cosa altro dire, non sono bravo con le parole in certi momenti, questa cosa mi spiazza, mi dispiace molto per te, sii forte come il leone che sei.
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Recenjohnnist.
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Mi trovo d'accordo con Kun, non so cosa dire, ma se c'è bisogno di combattere, beh, posso solo dire "Allora combatti che ne vale la pena." . -
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il significato è proprio quello invece... e il tempo sempre meno.. ormai aspettiamo soltanto..
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Selene!.
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A volte però è proprio quando si è sull'orlo della disperazione che succedono i miracoli.
Forse la cosa migliore da fare rimane sempre non perdere la speranza...in qualsiasi caso.
Forse a volte è un po' come illudersi, credere a qualcosa che esiste, però forse è un sogno che ti fa stare meglio.. -
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vorrei dirti che hai ragione... ma quando dieci anni di vecchiaia passano in pochi mesi ri ricovero, quando l'incoscienza è il 99% della giornata... illudersi non serve a nulla...
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addio per sempre.. . -
URU THE QUEEN.
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non so cosa commentare... la storia è molto triste... molto bella... ma non so che altro aggiungere tranne che mi dispiace molto per quello che è successo... . -
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credevo già ci chiamassero sta notte..
potrà sembrare cinico come discorso, crudele...
ma si è tolta da soffrire.
io speravo solo che potesse passarsi gli ultimi anni che le restavano in tranquillità...
non così...
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Kiara e kovu.
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purtroppo è cosi... . -
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era il 27 settembre del 2012 quando te ne sei andata.. e per mia stupidità non ti ho mai detto che ti volevo bene.. .
lioness |
