Superfamily-Cronache di una famiglia molto speciale

seguito di ''Tears of Steele'' e Together Again'' e se ... Steve e Tony adottassero Peter Parker?

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  1. niki ven
     
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    Superfamily-Cronache di una famiglia molto speciale

    Capitolo 1: La missione che sconvolse le nostre vite


    Tony e Steve raggiunsero la sala riunoni dello Shield nel minor tempo possibile, trovarono ad attenderli i loro compagni: Natasha, Clint, Burton, e sorprendentemente anche

    ''Thor! Che ci fai tu qui?'' chiese Steve sorpreso

    ''Nick mi ha mandato a chiamare'' rispose ''diceva che si trattava di qualcosa di molto importante''

    Un piccolo he-hem di Nick fece tornare al loro posto i due eroi, appena il comandante ebbe ottenuto l'attenzione generale che non tardò affatto cominciò ''Dunque, come sapete vi ho canvocati tutti qui oggi per un fatto di estrema importanza'' fece una pausa poi continuò ''come ricorderete qualche mese fa avete impedito a Loki di conquistare l'Universo ...''

    ''Come dimenticarlo?'' scherzò Tony, ma ammutolì notando lo sguardo feroce di Nick, e decise di lasciarlo continuare

    ''Ora, un bambino di New York ha perso i suoi genitori ieri per uno ''sfortunato'' incidente, lo avrei lasciato dai suoi zii, ma il punto è che sono morti a causa dei disastri causati da Loki'' fece una pausa più lunga di prima dove studiò attentamente le reazioni degli eroi, tutti molto confusi dal suo racconto, insomma dove voleva andare a parare?

    ''Ed è proprio per questo che vi ho riuniti tutti qui oggi'' riprese ''Voglio che due di voi, si prendano cura del bambino''

    ''Cosa?!'' il primo ad alzarsi fu Steve, seguito a ruota da Tony, Thor, Bruce, Clint e Natasha

    ''Avete capito bene, soldati'' riprese Nick quasi senza curarsi degli sguardi sconvolti dei suoi soldati ''due di voi si dovranno prendere cura del bambino, gli altri possono aiutarli, allora chi si offre volontario''

    I ragazzi ammutolirono, nessuno di loro era pronto per avere un figlio, tanto meno sapevano badare a un figlio! Come avrebbero fatto?!

    ''Se posso permettermi'' riprese Tony ''perché è così importante, insomma non dev'essere certo l'unico orfano della follia omicida di Loki''

    ''No, non lo è signor Stark'' rispose di rimando Nick ''ma il fatto è ... che questo bambino è speciale''

    I supereroi si scambiarono uno sguardo interrogativo, poi tornarono a fissare Nick ''Questo bambino un giorno riceverà dei poteri, anzi dei superpoteri che lo renderanno un superumano o un supereroe come preferite chiamarlo, e ci servono degli eroi che lo preparino a questo di modo che in futuro, possa diventare un alleato della nostra squadra''.

    Fece di nuovo una pausa notando gl sguardi atterriti dei ragazzi ''Allora chi di voi vuole occuparsene'' si fermò, e notando che nessuno desiderava prendersi quetsa responsabilità decise di scegliere da solo ''Steve Tony, che ne dite?''

    ''Noi?!'' esclamarono all'unisono i due

    ''Si voi, vi ho notati fuori, a quanto pare ve la intendete e anche molto bene, che ne dite di prendervi questa responsabilità?'' propose

    I due ammutolirono e si scambiarono uno sguardo preoccupato, non erano assolutamente pronti a diventare dei padri!

    ''Possiamo prenderci un momento per pensarci?'' chiese Tony

    ''Va bene, ma poi voglio una proposta secca ''si o no''!

    I due corsero nel corridoio subito fuori alla sala riunioni, appena si furono fermati il primo a cominciare fu Tony ''Allora, che ne pensi?'' chiese

    ''Tony, io ... non lo so'' ammise, aveva paura, una paura folle e matta gliela leggeva ngli occhi ''Non so se sono pronto ad affrontare tutto questo, dovrebbe anche importare un matrimonio, una cosa spaventosa, e gli sguardi della gente, non che me ne preoccupi così tanto, però, insomma ... e la paternità ...''

    ''Senti'' cominciò Tony ''Andrà benissimo! Siamo o non siamo supereroi!''

    Steve rimase in silenzio poco convinto

    ''Senti, noi, possiamo farcela! Noi sei insieme possiamo affrontare questa cosa!'' disse fiducioso

    ''Noi sei?'' chiese

    ''Ma certo gli altri sono tutti disposti ad aiutarci!''

    Steve rimase in silenzio

    ''Ti prego Cap, dimmi di si!'' lo scongiurò

    Steve infine sorrise ''Accetto'' disse con gioia

    I due rientrarono di gran carriera nella sala riunioni ''Daccordo, ci prendiamo cura noi di lui''

    ''Questo è lo spirito giusto!'' esclamò Nick e porse loro un tenero fagottino, dove un bambino dai meravigliosi occhi azzurri e capelli castani spuntava fuori ''il suo nome è Peter Parker, prendetevi cura di lui''

    ''Che carino'' escloamò Tony

    ''Davvero adorabile'' disse Steve

    Gli altri membri della squadra si avvicinarono ''Che dolce fagottino!'' disse Clint ''Davvero un bel birabante'' fu il commento di Bruce ''Ciao Peter, figlio di Steve e Tony'' lo salutò Thor ''Ciao carino! Ti avverto devi rigare dritto, o la zia Natasha sarà costretta a insegnarti le buone maniere! <3''

    ''Ok, ora basta'' Tony allontanò il bambino dopo le minacce della Vedova

    ''Molto bene'' riprese Nick ''ora suppongo che il prossimo passo sia il matrimonio ...''

    I due eroi ammutolirono, il loro sorriso sparì dalle labbra e sbiancarono poco alla volta, eh si quella missione avrebbe davvero sconvolto le loro vite
     
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  2. ~P@ñdA~
     
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    ahahah xD che bello, una fan fic sugli avengers :D promette davvero bene, bel primo capitolo ^_^
     
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  3. niki ven
     
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    Capitolo 2:Il matrimonio

    ''Allora ripetimelo, perché mai dovremmo sposarci?'' chiese

    ''Perché ci amiamo dal più profondo?'' rispose Steve

    ''Oh avanti!''

    ''Daccordo, allora perché secondo una certa legge noi non possiamo tenere il bambino essendo una semplice coppia che convive insieme, e poi perchè ci amiamo''

    Tony e Steve stavano scegliendo il vestito adatto per il loro matrimonio, la cosa era stata proposta dal loro capo e direttore dello Shield Nick Fury, che aveva asseggnato loro come missione di prendersi cura del piccolo Peter Parker di modo che una volta cresciuto avesse sviluppato dei poteri da supereroe e li avrebbe aiutati a salvare il mondo.

    Comunque sia avrebbero dovuto sposarsi quella sera stessa e Tony si stava già togliendo il nuovo smoking bainco che aveva adocchiato per l'occasione.

    ''Prendo questo'' disse al commesso del negozio

    Pagò il vestito e raggiunse Steve fuori dal negozio, il ragazzone stava tenendo in braccio il piccoletto.

    ''Sai è così ...'' cominciò

    '' ... strano'' concluse Steve

    ''Si, sta accadendo tutto un po' troppo in fretta, fino a una settimana fa non mi sarebbe passato nemmeno per l'anticamera del cervello di sposarti''

    ''Non dirlo a me, tutto grazie a questo delizioso batuffolino'' disse soffiando dolcemente nella pancia del piccolo che da parte sua continuava a sorridere, Tony li guardò con estrema tenerezza.

    Si fermarono in un fast-food per mangiare qualcosa, Tony ordinò un doppio Cheeseburger e patatine maxi e Steve che da parte sua non conosceva ancora bene i cibi di quel tempo decise di ordinare lo stesso.

    Tony osservava sorridendo il piccolo che rideva felice in braccio a Steve ''Ti, ti dispiace se lo tengo io per un po'?'' chiese

    Per tutta risposta il Capitano gli porse il bambino ''fai pure, lo devo anche allattare''

    Tony cercò di far seduto il piccolino tra le braccia, ma lui continuava a dimenarsi, strillando e cercando di raggiungere il suo ''altro'' padre.

    Steve estrasse subito il biberon e diede da bere al piccolo che si tranquillizzò subito non appena tornato nelle sue braccia.

    ''Chissà perché con ma è sempre tranquillo e con te sempre agitato'' si domandò Steve

    ''Forse perchè tu occupi la parte della madre'' lo schernì

    ''Stronzo''

    ''Sono io''

    I due ridacchiarono divertiti, ma Tony non poteva che guardare la scena con un pizzico di nostalgia, quanto avrebbe voluto tenere il bambino nelle sue braccia senza vederlo continuamente strillare ....

    Mangiarono di tutto gusto e infine se ne andarono, non senza attirare gli sguardi della gente, che ovviamente ignorarono.

    Tornarono a casa dove si prepararono per il grande evento, entrambi erano molto amozionati e spaventati, e non sapevano come ...

    ''Che ne pensi?'' chiese Steve uscendo dal bagno con indosso il suo smoking blu con pantaloni neri.

    Tony non potè non restarne ammaliato, era una vista davvero soave per i suoi occhi, diamine era magnifico quando indossava quattro stracci, figurarsi quando portava lo smoking!

    ''Sei ... bellissimo'' non riuscì ad aggiungere altro, ma a quanto pare bastò

    ''Sai, anche tu non stai niente male'' disse con tono piccante prendendolo per i fianchi

    ''Ehy, piano soldato c'è un matrimonio che ci aspetta'' rispose lui a tono, anche se piacevolmente divertito

    ''Eddai che sarà mai arrivare un po' in ritardo?'' cercò di baciarlo, ma Tony lo schivò scattante lascandogli il gusto del ''rimandapiaceri''.

    Steve da parte sua sbuffò, prese il bambino ed entrò in macchina, poco dopo raggiunto da Tony, ad accompagnarli una limousine bianca, certamente chiamata da Nick Fury, accidenti, un tipo davvero previdente il loro capo.

    Entrarono in cattedrale, ovviamente molto nervosamente, moltissime persone erano accorse: Pepper, Rhodey, Natasha, Clint, Burton , Nick, Maria Hill, Thor e ... Loki?!

    Tony restò di stucco nel vederlo insieme aglia altri, ma se era davvero lì, doveva esserci un motivo, e certamente non doveva preoccuparsene.

    La cerimonia iniziò, mentre il sacerdote presenziava la funzione, millemila pensieri e preoccupazini affollarono la testa di Tony ''Sarebbe stato capace di amare per sempre Steve? E prendersi cura del piccolo? E proteggerli in caso di pericolo? Tutte quelle preoccupazioni erano infondate, in fondo erano superumani, di cosa potevano avere paura?
    Tony ripensò al dottor Yinsen, che lo aveva curato e aiutato nella fuga dalla base terroristica e con il quale aveva costruito la sua prima avventura, in punto di morte gl disse ''Non sprecare la tua vita'' non si era mai tolto dalla testa quella frase ...

    '' ... finché morte non vi separi?'' chiese il sacerdote guardano Tony

    ''Lo voglio'' disse ammirando il proprio marito

    ''Allora vi dichiaro novelli sposi''

    Tony baciò il neo-marito e un applauso passionato si levò dalla folla

    E' una promessa Steve, io non sprecherò questa mia vita con te.


    Angolino dell'autore

    Grazie P@ndA e grazie anche a misspiratucciola97!
     
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  4. URU THE QUEEN
     
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    MERAVIGLIA DELLE MERAVIGLIE!!!
    stupenda 'sta storia!!! continuala al più presto!!!
     
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  5. niki ven
     
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    Capitolo 3:Festa a sorpresa

    Quel giorno Tony si risvegliò con il candido abbraccio di Steve nella pelle, era passato qualche mese da quando si erano sposati e avevano deciso di adottare il piccolo Peter Parker, e la loro vita non poteva che procedere per il meglio.

    Cercò di scostare dolcemente il braccio di Steve per alzarsi e cercare di non svegliarlo, ovviamente non ci riuscì, il Capitano si svegliò non appena Tony osò anche solo sfiorarglielo

    ''Buongiorno!'' disse dolcemente

    Tony da parte sua non poté resistere ''Buongiorno'' rispose mentre Steve cominciava ad accarezzargli i pettorali e dargli leggeri baci dietro la schiena ''Cap, ti prego sono le sette del mattino! E Peter starà sicuramente aspettando la colazione''

    ''Lascia che apsetti un altro po' '' lo supplicò, guardandolo con i suoi perfetti occhi azzurri, cavolo, non poteva resistere!

    ''E va bene, ma solo un po' '' disse stendendosi rilassato tra le coperte


    Per colazioni quel cuoco provetto che era Tony (ma neanche tanto visto che aveva comprato gli alimenti da riscaldare al supermercato) anzi nessuno dei due sapeva cucinare o sbrigare faccende di casa, erano un completo disastro, anche se sapevano quantomeno mettere in ordine, e Stark poteva contare sulla sua maestria nel costruire e riparare oggetti elettronici.

    Sta di fatto che quel giorno riscaldò caffè, cappuccino, e preparò dei panini con ripieno di marmellata, tornò in cucina e porse la sua parte a Steve che stava imboccando il piccolo con gli omogenizzati.

    ''Posso provare io?'' chiese Tony notando quanto i due fossero affiatati

    ''Certo'' rispose Steve porgendogli il cucchiaio, ma non appena lo fece il piccolo cominciò a strillare, era evidente che non gradiva ancora Tony, era sempre la stessa storia, ogni volta che tentava di avvicinarsi, tenerlo in braccio o quant'altro il bambino cominciava a strillare e si calmava solo se tutte quelle cose le faceva il Capitano.

    In realtà non è che gli andasse a genio solo lui, una volta avevano provato a farlo stare un paio di giorni da ogni coppia di Avengers, il risultato? Non aveva mai pianto, neanche quando si era ritrovato con zio Thor e zio Loki, zio Loki! Il dio delle malefatte! Piangeva solo ed esclusivamente quando era insieme a Tony.

    ''Su coraggio di papà'' tentò Steve, Tony osservò la scena divertito sorseggiando il caffè ''di papà e papino, su coraggio!''

    Il piccolo Peter aprì la bocca e i suoi genitori sperarono stesse per dire la sua prima parola, ma tutto quello che gli uscì fu un rigurgito che andò a rovinare la cannottiera di Tony, che esasperato uscì dalla stanza

    ''Vado a cambiarmi''

    Steve non l'aveva mai visto così infuriato, così decise di corrergli dietro, lo trovò in bagno, a petto nudo davanti allo specchio, si era tolto la cannottiera e si stava osservando con un senso di autentico disagio e disgusto.

    ''Ehy, Tony, va tutto bene?''

    ''Lui non mi apprezza …'' sussurrò

    ''Chi? Peter? E' ancora piccolo, vedrai che tra qualche anno gli andrai a genio!''

    ''Non avrei mai dovuto accettare quella missione''

    ''Su, non dire così, vedrai che tutto si aggiusterà''

    Steve abbracciò il compagno e notò che stavano iniziando a scendergli delle lacrime, capì finalmente perché la cosa gli stesse tanto a cuore, da quando suo padre era morto, Steve si era sempre dovuto arrangiare da solo, così aveva cominciato a cercare la compagnia di donnee alcool, in un certo senso condividevano la stessa identica sorte. Ma in un certo senso erano stati molto fortunati, insomma avevano trovato degli amici nella squadra evngers, Tony doveva solamente capirlo.

    ''Senti Tony, ti andrebbe di accompagnare Peter fuori e fare un po' di spesa, potreste conoscervi meglio''

    Tony annuì riluttante, si vestì con una T-shirt e un paio di jeans, prese Peter e se ne andò, non appena il marito fu
    sparito Steve prese il cellulare

    Erano le nove di sera quando Tony tornò a casa dalle compere, non si capacitava di come aveva potuto fare così tardi, ma aveva portato il piccolo a fare un giro per Central Park e a mangiare da un fast-food (cosa che Steve non avrebbe mai dovuto sapere).

    Aprì lentamente la porta di casa e … ''Sorpresa!'' un coro generale lo accolse a braccia aperte, si trattava di una festa a sorpresa.

    ''Ma cosa …'' cominciò, ma Natasha arrivò e prese in braccio il bimbo ''Steve ci aveva detto che eri depresso, così ha pensato bene di organizzarti una bella festicciola''

    ''Io non so cosa dire ragazzi …''

    ''Oh, non ci pensare!'' esclamò Thor ''brindiamo al padre migliore del mondo

    ''Permesso, fate largo, torta gigante in arrivo!'' trillò Steve che stava trasportando una torta gigante con sopra disegnata con la glassa la faccia di Tony e scritto sopra ''Al miglior marito e padre del mondo''

    ''Congratulazioni!'' esclamarono tutti insieme

    ''Com'è andata con il bambino?'' chiese Steve sottovoce

    ''Non malissimo come sempre, non ha continuato a strillare, non per tutto il tempo almeno

    Steve diede una pacca sulla schiena all'amato e poi lo guardò, lo sguardo migliore del mondo, Tony da parte sua sorrise.

    ''Ragazzi, il piccolo sta per parlare!'' esclamò stupita Natasha

    ''Cosa?'' chiesero insieme Steve e Tony

    Il piccolo aprì bocca e la prima cosa che gli uscì fu ''Papà'' rivolto a Steve e ''Mamma'' rivolto a Tony, con estremo imbarazzo di quest ultimo che suscitò l'ilarità della gente, una cosa però era certa, non si sentiva più solo.

    La festa continuò per un altro paio d'ore, alla fine gli invitati se ne andarono, Tony e Steve misero a dormire il piccolo e si prepararono per coricarsi.

    Tony, si stese subito sul letto sfregandosi gli occhi e sbadigliando, ormai era stranito, Steve lo raggiunse poco dopo

    ''Allora, come vanno le cose ''mamma''?'' ridacchiò, ma un cuscino lanciato da Stark bastò a zittirlo.

    Steve lo raggiunse e cominciò a massaggiargli le spalle destando dei teneri gemiti da parte di Tony, ''Stai meglio?'' chiese

    ''Si'' sospirò ''ma conosco un modo per sentirmi ancora meglio, prese rapidamente Steve per le spalle, buttandolo di schiena contro il materasso.

    Il mattino successivo, Tony che per l'agitazione non era riuscito a dormire guardava compiaciuto il tenero sorriso beato del compagno, si trovava davvero bene con lui

    ''Steve …'' sussurrò, sicuro che in un certo senso riusciva a sentirlo '' … tu mi completi''


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    Angolo dell'autore
    Grazie Uru! :3
     
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  6. niki ven
     
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    Capitolo 4:Il giorno che abbiamo sempre temuto
    Gli anni passavano in fretta, e Peter crebbe sano e forte.
    Le piccole divergenze con il padre Tony vennero appianate, dopo un paio di anni aveva smesso di chiamarlo ''mamma'' e aveva cominciato a chiamarlo a sua volta ''papà'' con somma gioia di quest'ultimo.

    Dimostrò una raffinatissima intelligenza fin dai primi anni di scuola, dove vinse fin da subito i premi come miglior alunno dell'anno, segno che aveva preso dal padre Tony.

    Ovviamente dimostrò anche una certa prestanza fisica, era molto magro e sapeva andare in skateboard molto bene, all'età di dieci anni fu costretto ad indossare gli occhiali, ovviamente per questo molti lo prendevano in giro, ma a lui bastava dire che i suoi genitori adottivi erano Iron Man e Captain America per farsi rispettare.

    Si innamorò inoltre di una bellissima ragazza di nome Gwen Stacy che frequentava la sua stessa scuola, e quando lo rivelò ai suoi genitori venne investito da complimenti e ''imbarazzanti'' consigli su come rimorchiare dati dal padre Tony.

    Si abituò quasi subito all'idea di avere ''due padri'' e non una madre e un padre come tutti gli altri bambini, certo rimase scioccato quando scoprì di essere stato adottato, ma si sentiva felice comunque, qualche volta aveva persino sentito i suoi fare l'amore, ed era la tipologia di sesso più bella che avesse mai sentito! Ovviamente si sentiva spesso in imbarazzo, ma il fatto è che i suoi genitori non facevano solo sesso, no, il loro era un atto mirato non solo al piacere fisico, ma al fatto di stare ancora insieme dopo tanto tempo.

    Si abituò un po' alla volta anche agli zii, Natasha che si rivelò dura con lui fin da subito, gli insegnò le buone maniere, con zio Clint, imparò a tirare con l'arco, con zio Bruce la meditazione zen e lo yoga, Thor gli insegnò a fare le flessioni e Loki gli insegnò l'arte dell'inganno e gli mise in testa anche una buona cultura letteraria, in contrasto a quella scientifica di Tony e Bruce.

    Il giorno del suo diciottesimo compleanno, era anche giorno di scuola per Peter, e ovviamente dovette andarci, mentre i suoi genitori erano impegnati a preparare la sua festa a soprpresa.

    Quel giorno finita la lezione, Peter decise di visitare i laboratori della Oscorp che teneva d'occhio già da un bel po', era sicuro che avrebbe trovato notizie riguardanti i suoi genitori (aveva scoperto che suo padre stava studiando qualcosa sui mutamenti della genetica dovuti agli animali), e poi lì lavorava come stagista anche la sua ''amica'' Gwen.

    Dopo aver ascoltato la visita guidata di Gwen, si imbattè in una camera segreta, dove si facevano esperimenti, lì dopo vari marchingegni scientifici, erano tenuti dei ragni dallo strano colorito blu in una teca, si avvicinò e li toccò.

    Quella sera tornòa casa in più confuso che mai, non riusciva ancora a credere a quello che era riuscito a fare, aprì la porta d'ingresso e … ''Auguri!'' il tumulto dei suoi parenti lo investì come un treno in corsa.

    Ognuno venne a dargli una pacca sulla spallao un tenero buffetto in testa e a dirgli ''auguri Peter''

    ''Grazie papà Steve, papà Tony, zii'' disse ringraziandoli uno a uno, erano venuti proprio tutti alla sua festa di diciottesimo compleanno, dai leggendari Avengers riuniti, al loro capo Nick, al tenente Maria Hill, c'era persino Loki.
    Scartò i regali uno a uno, erano tutti bellissimi, Loki da parte sua regalò il suo pupazzo di ''Stitch'' preso a Disneyland qualche anno fa, e che Peter voleva disperatamente.

    La festa fu un successo e durò fino alle undici di sera, i tre ringraziarono gli invitati e si misero a pulire

    ''Sai papà'' cominciò, ''è successa una cosa strana oggi alla Oscorp''

    ''Ah davvero?'' chiese Steve ''e cosa?''

    ''Sono stato morso da un ragno'' rispose

    ''E allora'' ridacchiò Tony ''non diventerai certo ''l'Uomo Ragno''

    ''Già, ma … si trattava di un ragno radioattivo''

    Steve e Tony lasciarono andare il sacchetto per lo spavento, si fermarono scioccati e si scambiarono uno sguardo allibito.

    ''Che c'é?'' chiese Peter ''qualcosa non va?''

    ''No Peter'' risposero ''niente''
     
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  7. URU THE QUEEN
     
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    bel capitolo ma secondo me è un po' frettoloso.
    ovviamente la mia è solo una critica costruttiva.
     
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  8. niki ven
     
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    Capitolo 5:Parlando di Superpoteri

    Il resto della serata trascorse senza intoppi dopo quella rivelazione, i padri mandarono il figlio a dormire vista la tarda ora, ma lui volle comunque rimanere per aiutarli a rimettere in ordine, dopo aver ripulito la casa, mandarono il figlio a dormire, e in seguito se ne andarono in camera da letto, o meglio fu Steve ad afferrare Tony per il colletto e portarlo in camera da letto, no appena ebbero varcato la porta, la chiusero a doppia mandata. Infine Steve si rivolse a Tony

    ''Pensi che quel ragno radioattivo abbia donato dei poteri a Peter?'' chiese

    ''No, non lo penso, lo so!'' rispose

    ''Come fai a esserne sicuro'' chiese tutto d'un fiato

    ''Steve andiamo! Hai visto quando è rientrato a casa e ha chiuso la porta? Ha incrinato lo stipite! E si tratta di una delle migliori serrature di sicurezza di tutto il paese, e quando ha preso il piattino con il pezzo di torta, per poco non gli si staccava dalla mano!''

    Steve era incredulo ''Quindi è davvero diventato come noi'' ammise''

    ''Senti, Nick ci aveva avvertito che prima o poi sarebbe successo'' rispose a tono Tony ''dobbiamo solo farci l'abitudine, e addestrarlo''

    ''Quindi cosa facciamo?'' chiese Steve

    ''Per prima cosa, la smettiamo con questa pagliacciata'' propose

    ''Mi trovi daccordo'' annuì

    ''Peter!'' urlarono i due genitori ''lo sappiamo che stai ascoltando!''

    Peter entrò dalla finetra dalla quale era appeso, i due ovviamente l'avevano notato subito e se avessero davvero voluto che non ascoltasse niente, lo avrebbero rispedito in camera immeditamente, ma non l'avevano fatto, Peter doveva conoscere la verità.

    ''Quindi io'' cominciò ''ero già destinato a diventare un supereroe?'' chiese

    ''Secondo Nick Fury, si'' rispose Steve

    ''Ma perché io?'' chiese disperato ''E', è per questo che mi avete adottato?'' chiese tra le lacrime

    ''No!'' risposero entrambi

    ''Assolutamente no Peter! Noi non ti abbiamo adottato solo perché rappresentavi l'obiettivo della nostra missione, ma perché ti vogliamo bene!'' esclamò Steve

    Peter rimase per un po' in silenzio, riflettendo su quello che era appena accaduto, poi chiese ''Potrò mai vivere una vita normale?'' chiese

    ''No'' rispose

    ''Dovrai sempre proteggere il mondo e tutte le persone che ami da minacce esterne'' rispose Tony ''anche se ti sono permessi brevi momenti di riposo, ma dovrai stare sempre attento''

    ''Noi ti daremo una mano!'' propose Steve ''insieme agli zii''

    ''Peter'' cominciò Tony ''lo so che è dura'' cominciò ad avvicinarsi sempre di più, finchè lo abbracciò ''ma stai tranquillo capito, siamo insieme in questa cosa, tu non sarai mai solo''

    ''Quando cominciamo?'' chiese

    ''Domani'' rispose Tony ''stasera ti devi riposare'' disse spingendolo nella direzione delle scale

    ''Mi serve un costume disse, e un nome!''

    ''Chiederemo a Nick per il costume!'' rispose ''in quanto al nome pensaci da solo, Uomo Ragno!'' disse continuando a spingerlo su per le scale

    ''Uomo Ragno ...'' pensò Peter una volta entrato in camera sua ''Spider-Man, niente male!'' esclamò, dirigendosi verso il letto


    Angolino dell'autore

    Uru: si lo so, ma dovevo fare un salto temporale, e non mi è venuto in mente altro, spero che questo capitolo sia migliore
     
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  9. URU THE QUEEN
     
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    ottimo lavoro!!!
    continua al più presto, k 'sta storia mi piace assai!
     
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  10. niki ven
     
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    Capitolo 6: Il primo allenamento

    Il mattino seguente appena si fu svegliato Peter scese subito per la colazione, chiunque avrebbe potuto dire che era tutto a posto, e che lui era ancora un normalissimo ragazzo diciottenne senza superpoteri, se solo pochi istanti prima non avesse distrutto la sveglia con la sola mano.

    Trovò la colazione a base di fonduta e caffè preparata da papà Steve, Tony non sembrava essere in casa ''Dov'è Tony?'' chiese

    ''E' andato da Nick per la questione della tuta'' rispose

    ''Oh, magnifico, cominciamo subito!'' disse saltando in piedi per l'eccitazione

    ''No!'' lo ammonì Steve ''oggi devi andare a scuola, cominciamo non appena hai finito, e mi raccomando, divertiti!'' lo salutò porgendogli il sacchetto per il pranzo

    Peter corse a più non posso verso l'Istituto, consapevole che quella giornata scolastica, sarebbe stata davvero molto lunga …

    ''Quindi ti serve una tuta aderente e mimetica?'' chiese Nick

    ''Si'' confermò Tony ''ne hai una? Ne conservavo una dal giorno in cui ho affidato a voi il bambino'' poggiò una chiave che aprì uno scompartimento segreto nella stanza, all'interno c'era una tuta rossa e blu ''credi che vada bene?'' chiese

    ''E' perfetta'' rispose di rimando Tony

    Appena le lezioni furono terminate, Peter prese il suo fedele skateboard e ripartì a tutta velocità verso casa sua, non aveva neanche salutato Gwen, appena varcata la soglia di casa corse in cucina dove trovò i suoi genitori riuniti a chiacchierare insieme agli altri vendicatori, appoggiata sul tavolo una tuta sintetica rossa e blu.

    ''Salve'' esordì varcando la soglia ''questa è per me?'' chiese ''e perché siete tutti qui?'' domandò

    ''Per addestrarti naturalmente'' rispose Tony

    ''E allora io che dovrei fare?'' chiese

    ''Inizia con l'indossare la tuta'' rispose Natasha ''il resto lascialo a noi''

    Peter corse le rampe tutto d'un fiato, e appena fu arrivato in camera sua, tolse la felpa e i jeans e indossò la sua nuova e portentosa tuta, subito dopo tornò in soggiorno, dove però trovò solo un biglietto ''raggiungici nel quartiere più malfamato di New York'' -I Vendicatori.

    Peter sapeva dove doveva andare, era distante qualche miglio, ma invece di prendere la metro avrebbe dovuto usare i suoi superpoteri, così agganciò il palazzo più vicino e lo colpì con una ragnatela alla quale si aggrappò, decise di usare questo metodo a mò di liana, sulle prime ebbe qualche difficoltà , ma si abituò quasi-subito.

    Arrivò al luogo dell'appuntamento alcuni minuti dopo

    ''Hmm, interessante, a quanto pare oltre alla forza sovrumana possiedi anche una sorprendente agilità e crei le ragnatele dal nulla'' esaminò sbalordita Natasha ''interessante''

    ''Molto bene'' disse Steve ''ora, il nostro compito è aiutarti a imparare a gestirli, cominceremo dalle basi''

    come prima cosa gli fu chiesto di far riapparire la ragnatela, doveva muovere le mani come per fare le corna per riuscirci, poi gli fu chiesto di combattere contro Natasha per imparare le basi del corpo a corpo, in seguito Clint gli insegnò il combattimento a distanza, mentre Tony gli insegnò come muoversi con tutta agilità in giro per New Yor, Loki gli insegnò come ingannare facilmente il nemico e come non cadere in inganni altrui, alla fine della giornata alle otto precise Peter era stremato, così i suoi genitori decisero che era abbastanza per quel giorno.

    ''Su andiamo Uomo Ragno'' scherzò Tony

    ''Sono Spider-Man'' mugolò stremato Peter

    ''Ok Spidey, andiamo'' Tony lo prese e lo riportò a casa ''dovresti riposare, anche domani ci attende una lunga giornata'' disse portandolo di peso verso la stanza ''ti voglio bene'' disse baciandogli la fronte e spegnendo la luce come si fa con un bambino, ma Peter non voleva dormire dopo quello che era successo quel giorno, prese ago, filo e forbici e sulla schiena della sua tuta cucì un ragno nero.
     
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  11. niki ven
     
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    Capitolo 7: Benvenuto nel nostro mondo

    Gli allenamenti procedevano a gonfievele, ogni pomeriggio dopo la scuola gli Peter si riuniva con gli Avengers per imparare a controllare e migliorare i suoi poteri e tecniche di combattimento.

    Quando gli altri erano però occupati, i suoi genitori erano i suoi mentori, e quando anche loro erano occupati il compito toccava a qualcun altro e così via, ogni giorno un nuovo progresso, Peter non faceva altro che migliorare e rendere sempre più fieri i suoi genitori.

    Dopo solo un paio di giorni la sua abilità in combattimento era notevolmente migliorata, aveva un forza fisica equilibrata e un'agilità davvero innata, la migliore del gruppo.

    Visti i suoi notevoli miglioramenti i suoi genitori quel giorno decisero di mandarlo in missione da solo, non era ancora un esperto, ma per una sciocchezza come acchiappare un ladro poteva cavarsela tranquillamente, così decisero di affidargli la missione.

    ''Peter!'' lo chiamò Tony quella sera ''vieni giù, abbiamo una sorpresa per te''

    ''Che c'è?'' chiese correndo subito di sotto

    ''Ci ha chiamato la stazione di polizia, un ladro sta scappando per Time Square, è parecchio agile, che ne diresti …''


    ''Mi mandate in missione?!'' chiese eccitato

    ''Be abbiamo discusso quindi, si''

    ''Sappiamo che te la caverai'' concordò Steve

    ''Grazie!'' Peter corse in camera ad infilarsi la tuta

    ''Peter!'' urlò Steve appena lo raggiunse in camera insieme a Tony ''Non fare nessuna stupidaggine'' lo ammonì

    ''Andiamo Steve, è la sua prima missione, lascia che si diverta!'' disse stringendogli la mano, ma poi avvicinò la bocca al suo orecchio ''comunque sono daccordo con Cap''

    ''Non vi preoccupate'' disse, ''non vi deluderò!'' così dicendo si infilò la maschera e uscì

    Appena ebbe raggiunto la zona dovette inseguire il ladro per un bel po', alla fine quando lo ebbe raggiunto e fu lontano dalla polizia gli sparò addosso una delle sue ragnatele immobilizzandogli il braccio, l'uomo tuttavia possedeva una pistola e cercò di sparargli, Peter riuscì tuttavia a immobilizzare anche quel braccio, infine gli immobilizzò il corpo ''Tu chi sei?'' chiese

    ''Spider-Man'' rispose lui semplicemente

    Appena arrivò la polizia e trovò il loro uomo incatenato insieme a Spider-man pensarono subito a un pazzo criminale con manie da supereroe ''Fermo!'' urlarono puntandogli addosso la pistola

    Spider-man alzò le mani in segno di resa indignato ''Ehy, io vi ho appena aiutati!'' esclamò e cominciò ad avvicinarsi

    ''Non muoverti!'' lo ammonirono, ma lui continuò ''Non muoverti o spariamo!'', continuò imperterrito ''Fuoco!'' urlò il capo e cominciarono a sparare contro di lui che da parte sua sparò una ragnatela verso il palazzo più vicino e corse a casa, ma non senza andare contro un bus …

    Tornò a casa con il cappuccio in testa , era mezzanotte passata, e i suoi genitori di sicuro erano molto arrabbiati, varcò la porta, andò in cucina a prendere del ghiaccio per il viso nel quale aveva ricevuto dei lividi che i suoi genitori non avrebbero mai dovuto scoprire e …

    ''Ciao Peter''

    La luce si accese di colpo rivelando i suoi genitori sull'uscio della stanza, con lo sguardo volutamente corrucciato

    ''Ciao …'' li salutò cercando di correre in camera

    ''Peter, togliti il cappuccio'' disse Tony con voce dura

    Peter si voltò guardando Steve

    ''Subito'' ordinò questi

    Peter si tolse il cappuccio rivelando dei grossi lividi su tutto il volto, Steve da parte sua preparò la mano, l'avrebbe tranquillamente ucciso, ma Tony lo fermò con un movimento del braccio ''Spiegaci che cos'è successo'' lo intimò, così Peter raccontò loro di come avesse acciuffato il ladro, di come la polizia lo avesse scambiato per un maniaco criminale, della sua fuga e di come fosse stato investito da un autobus.

    Appena ebbe finito di raccontare Tony lo fissò con sguardo deluso per un po', mentre Steve gli mollò un ceffone che lo fece rotolare per terra

    ''Non avremmo mai dovuto lasciarti andare da solo così presto'' disse Tony coprendosi il viso con una mano

    ''Mi hai appena tirato uno schiaffo?'' chiese Peter spaventato, sorpreso e indignato insieme, Steve non l'aveva mai trattato così, il Capitano gli si avvicinò e lo prese per il colletto ''Che cosa speravi di ottenere eh?'' urlò

    ''Io, volevo soltanto divertirmi un po …'' rispose piano

    ''Divertirti?!'' continuò ad urlare Steve, cominciava sempre più a fargli paura ''divertirti! Lo sai che cosa avresti potuto rischiare se avessi compiuto un imprudenza simile davanti a un nemico potente, insieme a noi e agli altri Avengers? Lo sai che cosa avresti potuto farci passare, credi che non ci teniamo a te solo perché sei stato adottato? Che il mestiere da supereroe sia un divertimento? Questo non è un gioco, è una sfida mortale!'' urlò

    Peter sconvolto guardò Tony che non aveva smesso di fissare la scena ''sono contrario all'uso degli schiaffi, ma sono daccordo su tutto il resto, benvenuto nel nostro mondo'' lo accolse

    ''D'accordo' disse il ragazzo correndo in camera sua,mentre si stava cambiando per andare a dormire ripensò a tutto quello che era successo e che gli avevano detto i suoi genitori, sicuramente erano stati un po' duri con lui, ma avevano pienamente ragione, non poteva mettere in pericolo la sua vita e quella di coloro che amava, infine si addormentò con la promessa che sarebbe cambiato a partire da domani.
     
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  12. URU THE QUEEN
     
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    meraviglia delle meraviglie!!!
    non posso k ripetere k sei bravissima!
     
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  13. niki ven
     
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    Capitolo 8: Arriva Lizard

    Nei giorni che seguirono, Peter continuò gli addestramenti con gli Avengers, che già dal mattino successivo avevano iniziato a trattarlo un po' più freddamente, avevano tutti scoperto quello che aveva fatto la sera prima e definirli delusi per questo era ben poco.

    Comunque sia si era ripromesso di non commettere altre sciocchezze ed era quello che aveva fatto, anche se il dottor Connors, uno scienziato della Oscorp Corporation dove lavorava anche Gwen Stacy la ragazza per cui aveva una cotta, gli aveva chiesto di completare la formula di un siero che può rigenerare le parti del corpo menomate, Peter sbalorditamente ci era riuscito un giorno in cui tranquillamente stava studiando fuori dal bancone come suo solito.

    Quello stesso giorno dopo la scuola, prima di ritornare a casa si era ripromesso di fare una piccola tappa alla Oscorp e di presentare il siero al professore che da parte sua ne rimase entusiasta.

    ''Avanti Peter, non ci stai nemmeno provando!'' lo incitò Steve

    Peter si rialzò a fatica pulendosi lo schizzo di sangue che sputò poco dopo con il polso, la lezione di quella sera era ''scontro corpo a corpo'' e il nostro Spider-man doveva vedersela con suo padre Steve, che non riusciva nemmeno a sfiorare, un po' perché suo padre era troppo forte e un po' perché quel giorno era distratto dall'enorme entusiasmo mostrato dal professor Connors quando gli aveva portato la formula del siero, non riusciva a smettere di pensare che potesse fare qualcosa di pericoloso e/o avventato e non riusciva a darsi pace.

    ''Peter!'' il richiamo di Tony arrivò mezzosecondo prima che Cap gli fiondasse un altro pugno, e dire che avrebbe dovuto sentirlo subito con i suoi sensori da ragno

    ''Ok basta così'' disse Tony avvicinandosi ''Che cosa ti è preso?'' chiese al ragazzo

    ''Niente'' rispose Peter, ovviamente mentiva e non si poteva nascondere questo ai suoi genitori, soprattutto se erano dei supereroi

    ''Peter …'' cominciò, ma il figlio lo bloccò subito ''Vado a fare una passeggiata'', prese lo zaino e s'incamminò verso la Oscorp.

    Non appena arrivò sentì subito che era successo qualcosa di strano, corse a piedi tutte le scale e arrivò allo studio di Connors dove tutti i tavoli e gli arnesi erano buttati a gambr all'aria come se fosse passato un uragano, in quel momento alla radio arrivò un annuncio ''Ultime notizie, sembra che un misterioso lucertolone gigante stia terrorizzando la gente sul ponte di Brooklyn …'', Peter terrorizzato indossò il costume e usando le ragnatele corse sul luogo dell'incidente.

    Arrivato al ponte, notò qualcosa di veramente terrificante, da ogni parte gente che urlava e le macchine erano accostate senza nessun guidatore, tutti cercavano di fuggire da quel lucertolone alto due metri vestito da scienziato, Peter non aveva dubbi si trattava di Connors!

    Andò dal diretto interessato pronto per affrontarlo, quando un urlo improvviso lo bloccò ''Mio figlio!'' si trattava di un uomo un padre di mezz'età bloccato tra la folla che cercava di arrivare alla sua macchina dove suo figlio era rimasto intrappolato ''Papà!'' urlò questi.

    Spider-man guardò dapprima la lucertola che aveva ribattezzato ''Lizard'' poi il piccolo incerto sul da farsi, poi sentì l'auto muoversi verso il basso ''annazione!'' imprecò correndo verso il bimbo, aprì lo sportello della macchina che aveva cominciato a precipitare, la assicurò con una ragnatela, ma non poteva tenere sia lui che quella, doveva saltare! ''Salta!'' lo incitò, il bambino lo fece e Peter lo acchiapò, ma non riuscì più a reggersi, sarebbe precipitato, se …

    ''Avverti almeno quando decidi di fare qualcosa di sconsiderato!'' guardò in alto e notò che ad averlo preso era stato Iron Man suo padre che lo rimise a terra, Peter dal canto suo andò ad abbracciare suo padre sollevato

    ''Sai forse dovrei ucciderti …'' disse rivolto al figlio che stava cominciando a spaventarsi '' … scherzo sei stato grande questa volta, sono fiero di te'' disse dandogli una pacca sulla spalla, il volto del ragazzo si illuminò in un sorriso

    A quel punto arrivò anche Captain America ''Lizard è scappato''

    ''Dobbiamo fermare questa minaccia'' disse Nick Fury poco dopo al quartier generale dello Shield nella riunione Avengers a cui anche Peter era stato invitato a partecipare. ''Qualcuno ha delle idee''

    ''Be potremmo attirarlo in qualche trappola e poi fracassarlo di botte'' propose Bruce

    ''No!'' esclamò Peter alzandosi di colpo

    ''Peter, sentiamo cos'hai da dire in contrario''

    ''Non dovete fare del male a Lizard''

    ''E perché?'' chiese puntando lo sguardo su di lui insieme agli altri

    ''Perché'' cominciò Peter, fece un lungo respiro, era arrivato il momento, doveva dirlo ''Perchè sono stato io a crearlo''

    Nella sala tutti ammutolirono di colpo
     
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  14. niki ven
     
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    Capitolo 9: Il piano

    Nick Fury fu il primo a rompere quel silenzio imbarazzante ''Spiegaci com'è andata'' lo incoraggiò.

    Peter prese fiato e narrò tutto, della sua prima visita alla Oscorp, del dottor Connors e della formula sulla rigenerazione delle lucertole alla quale stava lavorando, e di cui lui aveva completato la formula, senza sapere che avrebbe trasformato il suo mentore in un lucertolone gigante con manie di grandezza.

    Appena ebbe terminato Nick domandò ''Bene, allora che facciamo?''

    ''Come?'' chiese Peter sbalordito ''voglio dire non siete arrabbiati con me?''

    ''Perché dovremmo?'' chiese il comandante Fury, ''insomma tutti commettiamo delle stupidaggini, e poi in fondo tu neanche lo sapevi che effetti avrebbe avuto quello che preparavi, no?!'' si avvicinò e gli fece l'occhiolino, Peter dal canto suo notò una nota di divertimento e ironia sul viso di tutti quanti.

    ''Bene, allora che facciamo?'' chiese nuovamente Nick

    ''Credo che se preparassimo un antidoto al problema del signor Connors dovremmo poterlo guarire'' azzardò Bruce ''ma mi serve la formula …''

    ''Hmm … interessante, Parker?'' chiese al giovane che porse la ricetta alo scienziato dalla doppia personalità.

    Bruce prese la formula e la esaminò per qualche secondo buono ''Si, si può fare, diciamo che potrei completarla per domani'' disse

    ''Ottimo'' concordò Fury ''nel frattempo qualcuno dovrebbe assicurarsi che il nostro uomo non faccia troppi casini in giro''

    ''Lo faccio io!'' si offrì Peter, ma prontamente Natasha lo zittì ''no Nick, per le missioni di spionaggio io sono più portata'' disse

    ''Ha ragione'' convenne rivolto a Peter che sbuffò ''non preoccuparti, potrai pur sempre fronteggiarlo'' lo consolò ''molto bene'' convenne Fury ''per stasera avete i vostri compiti, appena avremo importanti novità da Bruce o Natasha verrete convocati, nel frattempo riposatevi'' disse concludendo la riunione

    Quella sera fu per Peter tutto tranne che rilassante, stette per tutto il tempo davanti alla cornetta del telefono ad aspettare un messaggio da Nick per le novità, non volle guardare la televisione e a malapena toccò cibo, seppur chiunque gli avesse detto di rimanere calmo lui proprio non ci riusciva, il fatto che ci fosse un lucertolone gigante in città lo preoccupava, il fatto che non potesse fare niente lo spaventava e deprimeva insieme, il fatto che in rraltà fosse il dottor Connors lo deprimeva ancora di più, e il fatto che fosse successo tutto per colpa sua lo mandava nella disperazione più totale.

    La suoneria del telefono lo distolse dai suoi pensieri ''Pronto?'' disse senza fiato

    ''Sono Nick Fury, Natasha è tornata''

    Appena i Vendicatori si furono riuniti per la seconda volta di fila in un giorno Nick parlò, ''Come tutti sapete, Natasha è tornata e sembra che abbia delle importanti novità'' la invitò ad alzarsi e un ''O'' di stupore e ansia si dipinse nel viso di tutti non appena si accorsero che aveva delle brutte ferite sanguinanti

    ''Nat …'' mormorò Clint avvicinandosi

    ''Oh, va tutto bene è solo un graffio'' rispose allontanandolo con un gesto della mano

    ''Dì agli altri quello che hai scoperto'' la incitò Fury

    Natasha guardò tutti negli occhi poi disse ''Connors vuole usare il tubo di scappamento della Oscorp per far respirare il gas del siero a tutta la città, vuole creare un esercito, e lo farà domani''
     
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  15. niki ven
     
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    Capitolo 10: The Amazing Spider-man-l'ottavo Vendicatore


    Un nuovo silenzio glaciale stavolta molto più lungo e imbarazzante si presentò in quella stanza, tutti i presenti erano agitati, Peter per primo ed escogitavano mentalmente il da farsi.

    Nick fu il primo a rompere il silenzio, prese il telefono e compose il numero del laboratorio di Bruce ''Dottor Banner, ha completato l'antidoto?'' chiese

    ''Quasi, mi ci vogliono solo un altro paio d'ore, ma perché?'' chiese a sua volta notando il tono agitato del Capo

    ''Sembra che Lizard voglia …'' ma s'interruppe non appena Maria Hill lo chiamò

    ''Capo, venga a vedere'' stava guardando il notiziario, ''Sembra che il grosso lucertolone che aveva terrorizzato New York appena un giorno fa sia tornato, più agguerrito che mai, sta mettendo in ginocchio tutta la città'' seguirono alcune immagini di persone che scappavano terrorizzate e scontri contro la polizia a sfavore naturalmente di questi ultimi ''c'é solo da chiedersi, dove sono i Vendicatori quando c'è bisogno di loro?'' terminò il servizio la giornalista

    Gli Avengers rimasero ad osservare lo schermo nero per alcuni istanti ''Dottor Banner ...'' cominciò Nick

    ''Ho sentito tutto, ma dovete aiutarmi''

    ''Molto bene'' Fury riagganciò, poi si rivolse agli altri ''la situazione è critica, dobbiamo fermare il dottor Connors, ma come sapete per riuscirci ci vuole l'antidoto, ma gli servono un paio d'ore per terminarlo, nel frattempo Lizard sta cercando di infettare tutta la città, voi dovete fermarlo, o quantomeno rallentarlo: Iron Man, Captain America, Thor, Hulk, Vedova Nera, Occhio di Falco, Loki e infine Spider-man, tocca a voi!''

    ''AVENGERS ASSEMBLE!'' urlarono tutti in coro uscendo d'impetto dalla stanza

    Quando arrivarono a New York la situazione stava degenerando, mentre passavano per le strade notarono che molti poliziotti infettati dal veleno di Lizard si stavano trasformando in lucertoloni

    Lizard stava scalando il grattacielo della Oscorp

    ''Andiamo!'' urlò Spidey

    Occhio di Falco lanciò una freccia che lo prese in pieno nella mano, uno straziante urlo uscì da quello che un tempo era il dottor Connors, che continuò imperterrito la scalata, allora fu atterrato da un colpo di Spider-man ''lasciatelo a me!'' urlò agli altri

    ''Pete …'' cominciò Cap, ma Tony lo fermò ''Andiamo è la sua prima vera battaglia, e il nemico non è nemmeno tanto forte, interverremo solo in caso di estremo pericolo'' il Capitano da parte sua non potè far altro che annuire.

    ''Bruce, come procede lì?'' chiese

    ''Ancora cinque minuti!''

    ''Ok, Peter resisti solo cinque minuti!'' urlò al figlio

    ''D'accordo!'' rispose questi sferrando un pugno a Lizard, che si riprese immediatamente e cominciò a spaccargli il cranio, che razza di male! Ma doveva resistere, solo per conque minuti …

    ''Tre minuti!'' il combattimento riprese, i due avversari erano alla pari, Lizard era forte in combattimento e Spider-man invece molto agile

    ''Due minuti!'' Lizard atterrò Spidey che rimase intontito qualche secondo, o almeno quanto bastava per permettere a Lizard di scalare l'ultimo pezzo del grattacielo

    ''Un minuto!''

    ''Peter!'' urlò Steve

    Lizard stava infilando le bottigliette con il siero nel sistema d'aerazione, Spider-man gli corse incontro

    ''Trenta secondi!''

    Lizard molto velocemente completò l'opera e una nube di gas verde si espanse nell'aria, Spidey però la bloccò in tempo

    ''Ora Peter!'' urlò Tony lanciandogli la bottiglietta con il siero inserito, Peter sferrò un pugno a Lizard che volò nel piano inferiore, cercò di risalire, ma Cap lo bloccò, Spider-man senza perdere altro tempo mise il siero al suo posto, una nube blu dissolse quella verde.

    ''Ce l'ho fatta!'' Esclamò entusiasta ''Ragazzi, ce l'abbiamo fatta!'' urlò

    ''Cap!'' un urlo straziante proveniente da Tony lo distolse dai suoi pensieri, Lizard poco prima di ritrasformarsi nel dottor Connors aveva colpito Steve con una boccietta di veleno, e ora suo padre si ritrovava a Terra privo di sensi.
     
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17 replies since 18/8/2012, 07:10   223 views
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