Sotto La Maschera

Mono capitolo su Spidey

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  1. URU THE QUEEN
     
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    Sotto La Maschera

    Spider-man è un probabile mutante che indossa una calzamaglia aderente blu e rossa.
    una calzamaglia tanto aderente da rendere ogni sua posizione abbastanza...piccante?
    E' un "Giustiziere Mascherato" poco amato dalle Forze Dell'Ordine ma molto amato dai teenager, soprattutto dalle ragazze.
    Non ce nè una che non abbia una cotta per Spider-Man.
    Eppure nessuno di loro sa chi è veramente.
    Nessuno di loro sa cosa ci sia sotto la maschera dai grandi occhi.
    E i pochi "Mutanti Cattivi" che lo sanno o sono morti o in un laboratorio dello S.H.I.E.L.D.
    Ma Mary Jane sa chi si nasconde sotto la maschera del coraggioso eroe dalle incredibili battute.
    Sa chi è veramente colui che l'ha salvata dal Goblin.
    Si tratta di un ragazzetto magrolino, timido, il classico secchione preso di mira dai bulli del liceo.
    In poche parole: Peter Parker.
    Strano ma vero, quello sfigato di Parker era "il suo Spider-Man di quartiere", oltre ad essere il suo migliore amico d'infanzia.
    E lei, la stupida, che aveva fatto?
    Aveva troncato il loro rapporto.
    Si sentiva una codarda, si sentiva in colpa.
    Una sera, dopo essere scappata da una festa per via di un mutante che faceva esplodere le auto, Mary Jane si ritrovò in un'autobus con Peter, Gwen e altra gente.
    Mary invitò Peter a sedersi accanto a lei e si vergognò per il vestito che le copriva solo i seni e le parti intime.
    Parlarono un po e lei scoprì che, per l'ennesima volta, Peter aveva perso il costume da Uomo Ragno.
    Arrivati davanti a casa sua Mary consegnò una lettera al migliore amico.
    In quella lettera gli scriveva il suo amore.
    Le sue paure.
    Mezz'ora dopo vide Peter entrare in camera sua dalla finestra e Mary tentò di abbassare la camicia da notte che indossava.
    <<e' tutto vero?>> chiese Peter.
    <<si. Ho Paura...>>
    <<non so cosa dire per no farti avere paura.>>
    <<mi ami?>>
    <<si. Ho detto di SI!!!>>
    <<allora stiamo...>>
    <<si.>>
    <<bene...>>
    Si baciarono intensamente, i loro corpi aderirono perfettamente.
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    Ok... fino ad ora ho preso spunto dai fumetti di Ultimate Spider-Man Collection ma ora userò il mio piccolo e trascurato neurone per inventarmi qualcosa!
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    Mary diede un pacco in mano al fidanzato.
    Dentro Peter vi trovò un nuovo costume da Spider-Man.
    Lo indossò e aprì la finestra della camera da letto di Mary.
    Salì sul davanzale e fissò la rossa.
    <<signora!>>
    Mary, stringendosi a Spidey, salì anche lei sul davanzale.
    Quanto aveva desiderato averlo così vicino...
    Lui la prese in braccio con un solo braccio e lei gli passò le mani attorno al collo.
    <<si tenga, signorina, lo Spidey-Express sta per partire!>>
    Lei rise della battuta.
    Oh!
    Come gli era mancata la sua voce e le sue ragnesche battute!
    Come gli era mancato il contatto con il suo corpo!
    Come gli era mancato il suo profumo!
    Ma ora Mary non ne sentiva più la mancanza, ora lui era lì, con lei.
    Spidey lanciò una ragnatela e partì.
    Volteggiarono sopra New York e la giovane non ebbe la minima paura, si divertì a vedere le automobili che sembravano così piccine....
    "Sembrano giocattoli per bambini" pensò la rossa.
    Ma dopo un po smise di guardare la città, poggiò la testa sul petto del suo "Spider-Man di quartiere" e, con un dito, carezzò i piccoli rilievi a forma di ragnatele sulla tuta dell'eroe.
    Si meravigliò per i suoi muscoli, per il suo profumo, per il fatto che era stato quel costume ad avvicinarli e ad allontanarli.
    "Questo costume... morirà per questo..." pensò tristemente la giovane Watson.
    più volte, infatti, lui aveva rischiato la morte per il fatto di essere il "Giustiziere Mascherato".
    Quando lui la riaccompagnò a casa era ormai notte fonda e la luna piena si stagliava alta sulla città.
    La stanza era buia.
    Lui la posò sul morbido letto.
    Mary lo attirò a se, lui le si distese accanto.
    La ragazza fece aderire i loro corpi, si strinsero l'uno all'altra.
    Spidey le cinse la vita e, cogliendolo di sorpresa, la giovane Watson gli sfilò la maschera.
    Nonostante la brezza fredda che entrava dalla finestra lei non aveva freddo accanto alla sua unica ragione di vita.
    Lei era l'unica a sapere chi c'era sotto la maschera.
    C'era Peter Parker, e se lo sarebbe tenuto stretto.
    E non solo perchè era il suo migliore amico.
    Voleva ancora inebriarsi di lui, voleva baciarlo, voleva stringerlo tra le braccia.
    Avrebbe dato qualsiasi cosa per lui, si sarebbe fatta gettar giù da mille ponti se sotto di essi ci fosse stato lui, avrebbe protetto con la vita quel caro ragazzo che era il suo Peter perchè, sin da quando erano piccoli, lui aveva avuto un posto speciale nel suo cuore, era lui che amava.
    Del resto... chi se ne frega?
    Il suo sguardo cadde sulla maschera da Spider-Man che ora giaceva nel suo comodino.
    "Che hai da guardare? Sto coccolando il mio ragazzo!" pensò la giovane.

    Edited by URU THE QUEEN - 16/8/2012, 11:08
     
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  2. niki ven
     
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    Ok, questa la trovo un pochino inferiore all'altra anche se carina, soprattutto verso la fine, dove descrivi di nuovo i sentimenti di Peter, che dire un buon lavoro e cerca di usare un po' più di fantasia
     
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  3. URU THE QUEEN
     
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    hai ragione niki. forse avrei dovuto descrivere un pochino meglio il loro "viaggio" notturno e farlo dal punto di vista di Mary.
    ora modifico la storia (la parte inventata).

    ps: non mi sembra di aver descritto i sentimenti di perter. :huh:

    Edited by URU THE QUEEN - 16/8/2012, 11:08
     
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2 replies since 15/8/2012, 22:50   72 views
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