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URU THE QUEEN.
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Lo so k non ho finito le altre storie ma ora pubblico questa one-shoot.
Sto facendo la raccolta di fumetti di ultimate spider-man e ne ho trascritta una parte aggiungendo alcuni pensieri di Peter.
L’ho scritta per esercitarmi e per togliermi il grosso blocco della scrittrice k mi impedisce di andare avanti con le altre storie. Buona lettura.
Toglietemi tutto, ma non lei!
PONTE DI QUEENSBORN
<<scegli ragazzo!!!>> urlò con voce gutturale il Goblin.
Con una mano teneva per i capelli rossi una ragazza con gli occhi verdi in felpa e jeans: Mary Jane.
Spider-man atterrò sul ponte di Queensboro con grazia.
<<dammi—dammi la ragazza Osborn!>> disse l’eroe a quello squilibrato che un tempo era stato il padre del suo migliore amico.
La bestia verde lanciò la ragazza urlante giù dal ponte.
Se essa fosse atterrata sul basso fiume sottostante sarebbe morta.
TRISKELION*
Nick Fury (un’uomo di colore con un occhio mancante coperto da una benda) chiese informazioni sul caso del Goblin.
<<la ragazza è ancora viva?>>
<<credo di si>> disse uno degli agenti in elicottero accanto al luogo dove si stava svolgendo il fatto.
<<che sta facendo l’ Uomo Ragno?>>
<<bè…sembra che stia supplicando Osborn. Come può vedere sta…>>
<<non vedo un CCome può vedere sta…>>
<<non vedo un CA**O!>> imprecò Fury <<riesci a prenderlo di mira?>>
<<rischio di colpire la ragazza! Osborn la sta tenendo per la testa. Decida lei generale. Un momento—ODDIO l’ha mollata!!! Quel verme l’ha sbattuta giù dal ponte e l’Uomo Ragno si è tuffato per acciuffarla!>>
<<sparagli!!!>>
PONTE DI QUEENSBORO
Mary Jane precipitò.
Spider-Man si tuffò a prenderla.
Con una ragnatela le prese un piede scalzo, la strattonò su, la prese in braccio e atterrò.
Fu molto agile nonostante l’impiccio della propria cartella di scuola.
Appoggiò la ragazza sul pavimento freddo.
<<mary? Mary? T-ti ho presa—ti ho presa. Mary io…>> mormorò carezzandole i bei capelli rossi.
<<oh no…>>
E mentre gli agenti di Nick Fury sparavano al Goblin con i loro elicotteri l’eroe dai poteri di ragno abbracciò la donna che amava.
Si inginocchiò accanto a lei, con una mano le sollevò la testa accanto alla sua, l’altro braccio le cinse la vita e la strinse a se.
“Mary NON PUO’m- morire. Lei è la mia migliore- anzi, UNICA- amica che ho ora come ora! È il mio mondo, la mia vita. Portatemi via tutto MA NON LEI!!!” pensò l’Uomo Ragno.
La ragazza, in quel momento, aprì gli occhi.
<<oh grazie a Dio!>> sospirò il giovane. <<stai bene? Sei ferita?>>
<<cosa—cosa sta succedendo?>>
<<sei—svenuta?>>
<<dove sono?>>
In quel momento ci fu un’esplosione sul ponte.
<<devi andartene da qui. Hai dei soldi?>> chiese il Tessitela.
<<no, ehi, no! V-voglio restare con te>> disse la giovane Watson mentre il fidanzato la prendeva in braccio e la sollevava da terra.
<<no, monta su un taxi e vattene da qui! Vai a casa mia. No. NON a casa mia. Vai—in quel magazzino abbandonato fra la Cruz e la Terza! Va là e NASCONDITI! Resta lì finchè non vengo a prenderti. Mi hai sentito? NON avvicinarti a casa mia o a quella degli Osborn. Nascon…>>
<<ok ok ma…>> lo interruppe Mary Jane.
<<promettimelo!>>
<<prometto>>
Un taxi si fermò e ne uscì un taxista non proprio magro.
<<ehi Uomo Ragno! Sei grande!!>> disse.
<<prendila e portala via!>> disse l’eroe consegnando il proprio zaino alla giovane.
<<per te questo e altro>> disse il taxista.
<<portala il più possibile lontano da qui!!>>
<<ok mitico!!!>>
Il taxi partì.
L’eroe si mise le mani sulla testa.
“Fortuna. Ho avuto fortuna. Dio! Dio! Mi manca il fiato! Per poco non—moriva! Se le fosse successo qualcosa io…” pensò.
Poi sollevò lo sguardo verso il Goblin, che se ne stava sul ponte.
“Osborn. Ti massacro lurido verme!!!”
<<campi di forza al plasma? Non pensavo fossero già pronti da usare!>> esclamò Osborn.
<<sono l’ultimo dei tuoi problemi..>> asclamò Spider-Man.
L’eroe, pieno di rabbia, incrociò le dita delle mani e cose incontro al mutante e gli assestò un pugno sulla mascella.
<<come OSI Parker? Ti staccherò la testa. Ti mangerò il… Parker Parker!!!>>
<<oh non temere faccione. Non me ne vado da nessuna parte!>>
L’eroe saltò a testa in giù e diede un calcio a Osborn.
Poi gli saltò addosso, facendolo crollare a terra.
<<sei proprio un pazzo con tanto di certificato!! Lurido—bast**do!! Pensavo che te lo avrei lasciato fare?!!>>
“ Ha quasi ucciso Mary Jane!!”
<<alle persone che AMO?!!>>
Il Goblin prese un pugno in faccia.
<<non farai più del male a nessuno.>> disse Spidey tirandogli un altro pugno.
E poi un altro.
“Stavo per perdere Mary a causa sua!”
<<non sei altro che un concentrato i ODIO e-e…>>
La frase morì nella gola del giovane Parker quando Osborn lo prese per la gola.
<<io, ragazzo,sono molto più di quanto un uomo possa immaginare…>> disse il mutante gettando il proprio nemico giù dal ponte.
Gli elicotteri gli spararono e Osborn fuggì a casa propria.
“Oh no! Harry! Osborn è ferito—sta tornando al suo attico. Devo essere là prima che arrivi da Harry!!!”
Pensò Spidey.
CASA OSBORN
Il Goblin si iniettò una sostanza che lo rese più forte.
Harry lo vide e svenne.
<<non penserai che ti lasci guidare fino a casa così…Ci sei ancora Osborn? Riesci a sentirmi, razza di drogato? Finirà stanotte! Non ho paura di te. In un modo o nell’altro. Stanotte.>> disse Spider-Man una volta arrivat lì.
La lotta fu feroce.
Il mutante prese la testa di Peter e la usò per rompere una vetrata.
La maschera del giovane si sbrindellò, rivelandone il volto.
“Devo tornare da Mary Jane” fu questo il pensiero che permise al giovane eroe di rialzarsi.
Osborn prese Spider-Man per la gola, stringendo.
Harry si svegliò.
<<d-devo… papà…>> mormorò il ragazzo.
<<papà? Sei tu? Che cosa hai vatto papà? ODDIO P-peter?>>
Spalancò gli occhi alla scoperta dell’identità segreta di Peter.
“Troppo grosso!M-mi spezza la schiena. Ho gli stivali bagnati—non riesco a fare presa. Non riesco a respirare. Mi sta uccidendo” pensò Peter.
Ma doveva tornare da Mary, doveva rassicurarla, doveva abbracciarla, voleva sentire le loro labbra che si baciavano, voleva vedere i suoi occhi stupendi, voleva le…
Ma la mancanza di ossigeno cominciava a farsi sentire, la forza lo abbandonava.
La vista si offuscava e la sua mente entrava in un caldo e dolce oblio…
<<aaaahrg!>> urlò il mutante quando, in un ultimo spasimo, Peter gli rifilò un calcio.
Il Goblin mollò la presa e fece per saltargli addosso quando Harry lo infilzò alla schiena con un pesso metallico.
Osborn morì; tornò umano e Nick Fury arrivò con la sua squadra per ripulire il luogo del dramma.
Peter si tolse i brandelli della maschera, oramai inutile.
Fury parlò con Peter, che non capiva nulla: pensava a Mary Jane.
Saltò fuori da una finestra rotta e, lanciando le sue tele, percorse New York.
“Dio! Dio! Fa che stia bene!!!”pensava.
PALAZZO ABBANDONATO
Arrivò nel palazzo abbandonato dove Mary, in teoria, lo attendeva.
<<mary?>> chiamò.
La ragazza gli corse incontro.
Si abbracciarono teneramente.
Lei pianse lacrime amare.
Lui la strinse a se.
“TOGLIETEMI TUTTO: i miei poteri, la scienza, il lavoro, la vita, l’anima… tutto… MA NON LEI!!!”
*base segreta degli Ultimate, a cinque miglia di distanza da New York
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niki ven.
User deleted
Carina!
Spider Man mi piace anche se non è proprio il mio preferito e questa fan fiction riassume e sintetizza perfettamente quelli che sono i suoi sentimenti verso Mary Jane e cosa sarebbe disposto a dare e a sacrificare per lei, complimenti ancora e mi raccomando voglio altre storie su Spidey.
Ciao!. -
URU THE QUEEN.
User deleted
grazie niki! ho già ideato altre one shoot sul mio caro ragnetto, tranquilla, le posto subito! .
Toglietemi tutto, ma non lei!fan fic su Spider-Man |