Anche gli eroi hanno paura

A volte anche i supereroi hanno bisogno dello psicologo

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  1. MissPiratina97
     
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    Cap. I
    "Iron man"



    -Sto cadendo.
    No. All'inizio sto volando. Sa dottore,con la mia armatura. Dopotutto io sono Iron man. -
    - Si concentri sul suo sogno signor Stark. -
    - Ci stavo arrivando. Ecco,sono lì,sopra New York che volo. Ho salvato la città un'altra volta e sto volando verso la mia Stark Tower. Perché l'ho ricostruita,l'ha letto questo dottore? -
    - Sì che l'ho letto Stark. Ma non siamo qui per parlare della sua torre. -
    - Capisco. Ha altro da fare. Sicuramente dietro quella porta ora c'è Batman che sta aspettando il suo turno... -
    - Stark... -
    - Va bene. Va bene. - Dice l'uomo alzando le mani al cielo in segno di resa per poi continuare il suo racconto.
    - Beh,come stavo dicendo sto volando su New York quando davanti a me appare Loki. "Impossibile" penso all'inizio. Infatti è impossibile. Quella specie di Dio lo abbiamo spedito ad Asgard,a quest'ora starà singhiozzando in una prigione implorando pietà. -
    - ... -
    - Dicevo... mi appare Loki davanti. Mi fermo,ma non dico una parola. Lui mi guarda sorridente quando all'improvviso me lo ritrovo dietro di me e prontamente toglie le batterie alla mia armatura. -
    - Le batterie?!? -
    - Appunto. È per questo che ho deciso di parlare con lei di questo sogno dottore. La mia armatura di certo non va a batterie! -
    - Beh,lo immaginavo. -
    - Ed è lì che cado. Cado su New York. Intanto quel maledetto Dio ride. Ride di gusto mentre mi vede cadere. -
    - Quante volte gli capita di sognare Loki? -
    - Cosa? Dottore,che cosa sta insinuando? -
    Sospiro. - Non si preoccupi Stark. Sto solo analizzando il suo sogno. -
    - Non sembra... -
    - Ecco vede,a quanto ho capito lei è ossessionato dalla possibilità che Loki possa tornare sulla Terra. -
    - Sta scherzando? - Mi domanda Stark mentre si gira verso di me per guardarmi. - Voglio dire...Loki è su Asgard ora. Perché dovrebbe tornare? È stato sconfitto,umiliato,disonorato e ora sta scontando la sua pena,spero. -
    - Non è molto sicuro di quello che dice.-
    - Non lo so dottore. Ho come la sensazione di una catastrofe imminente. Che possa portarmi alla morte... -
    - Ha mai sofferto di tanatofobia*?-
    Lui si alza e mi si avvicina,guardandomi dritto negli occhi. Dopo qualche minuto prende a guardare il mio quaderno e utilizzando i suoi soliti modi sbruffoni mi dice:
    - Spero che sul quel quaderno stia scrivendo qualcosa di sensato,non come le cazzate che dice.-
    - Prendo appunti. Tutto qui. -
    Stark annuisce un po' confuso per poi dirigersi verso la porta. Cerco di fermarlo.
    - Mr. Stark,non abbiamo finito. -
    L'uomo appoggia la mano sul pomello della porta,ma prima di aprirla si volta di nuovo verso di me.
    - Per me la seduta è conclusa. Le consiglio di cambiare lavoro dottore... -
    Stark esce. Portando con sè tutto il suo ego. Mi soffermo sulle sue parole,ma non ci resto molto a lungo. Stark è solo un miliardario pieno di sè,cosa può capirne lui di psicologia? Dopotutto,stavo solo cercando di aiutarlo...
    Prendo a scrivere questi miei pensieri su Stark sul blocco degli appunti mentre aspetto l'arrivo di un altro paziente.

    *Tanatofobia=paura della morte

    *** Note ***


    Buonsalve! Questa è la mia prima ff con protagonisti gli Avengers. I capitoli saranno abbastanza corti e anche pochi. Il nostro protagonista però non è nessuno degli Avengers,ma un semplice psicologo (No,lui non ha una doppia vita. xD) è solo lo psicologo dell'organizzazione S.H.I.E.L.D. e questo poveraccio dovrà sopportare i delicati animi dei vendicatori.
    Forse anche l'anima di Loki. xD È il mio preferito e per questo voglio metterlo,ma devo prima trovare una spiegazione al fatto che lui possa trovarsi sulla Terra a farsi curare da midgardiano. xD

    Spero di riuscire ad aggiornare al più presto. In questo periodo dell'anno dormo poco,invece di dormire immagino e questa ff mi è venuta in mente proprio fantasticando qualcosa sugli avengers. :3
    A presto con il prossimo capitolo! ù_ù
     
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  2. MissPiratina97
     
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    Cap. II
    "Captain America"



    - Devo proprio? -
    - Beh,se se la sente di parlarne. -
    L'uomo sospira.
    - In verità no,ma Fury mi ha suggerito di sfogarmi con qualcuno invece di continuare a prendere a pugni un sacco da pugilato. E così eccomi qui. -
    Prendo appunti e resto ad ascoltarlo. Lo lascio continuare e non dico una parola.
    - Ci sono molte cose di cui vorrei parlare. Sono così tante che il tempo a nostra disposizione è veramente poco. -
    - Perché non comincia con raccontarmi come si trova nel nostro tempo? -
    - Beh,Stark mi ha aiutato molto. Nella mia vita sociale intendo. Proprio due settimane fa sono stato invitato ad una festa organizzata alla Stark Tower. In realtà sono stato tutto il tempo seduto su un divanetto. Finché una ragazza non si è avvicinata a me. -
    Noto che ora il ragazzo sorride e mentre descrive l'aspetto della ragazza noto anche i suoi occhi sognanti che continuano a guardare il soffitto come se fosse cosparso di stelle. Continuo a prendere appunti.
    - Quella ragazza mi chiede il nome e continua a fissarmi negli occhi. Riesco a non distogliere lo sguardo dai suoi occhi color del ghiaccio. È bellissima. -
    - Ha passato tutto il tempo con questa ragazza? -
    - Praticamente sì,prima di andarsene mi ha scritto il suo numero di telefono su un tovagliolo di carta. -
    - L'ha poi richiamata? -
    - No. Non credo di farlo. -
    - Perché no? Non vorrebbe rivederla?-
    - A che scopo? Probabilmente la perderei,come ho già perso Peggy... E la farei soffrire. -
    - Questa sua paura capitano,deve cercare di sopprimerla o non riuscirà mai ad avere una vita sociale adeguata. Non riuscirà mai ad essere in pace con se stesso. -
    - Forse non ho diritto ad una vita sociale. -
    - Tutti ce l'hanno. Anche lei! -
    - No invece! Ed è colpa mia. Ho preso questa decisione anni fa arruolandomi. Devo pagarne le conseguenze. -
    - Signor Rogers non è così. - Proprio in quel maledetto momento suona il timer per ricordarmi che la seduta è finita,ma in realtà non era affatto finita.
    - Sarà meglio che vada. Grazie dottore! Mi ha fatto bene sfogarmi con lei. -
    Cerco di fermarlo.
    - Rogers io penso che lei abbia bisogno di altre sedute. Vorrebbe tornare per parlare della sua vita sociale? -
    - Non credo ci sia bisogno di ciò dottore. Io non ho una vita sociale e mai l'avrò la questione è chiusa. -
    Ed ecco un altro supereroe cocciuto che se ne andava. Sospiro. Rileggo gli appunti che ho preso su Steve Rogers,nonostante nella mia mente sappia che non si rifarà più vedere.

    Edited by MissPiratina97 - 23/9/2012, 00:18
     
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  3. niki ven
     
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    ... Carina ù_ù

    molto divertente e interessante, mi piace la figura dello psicologo che cerca di aiutare i nostri supereroi, perché prima di essere questo sono pur sempre esseri umani.
    Molto divertente e spiritoso il capitolo su Tony Stark/Iron Man
    Molto triste quello del povero Steve Rogers/Captain America che diventando un supereroe ha rinunciato alla sua vita sociale ai suoi amici, alla sua ragazza e a tutte le persone che ama, molto bello
     
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  4. URU THE QUEEN
     
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    quoto e straquoto con niki ven!!!
     
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  5. MissPiratina97
     
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    Aaaawww finalmente qualche commento. *w*
    Grazie mille per aver letto la fan fiction e soprattutto per averla commentata. Presto arriverà il terzo capitolo. ;)
     
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  6. .:Kaizari:.
     
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    bella questa ff^^ l'idea di questo psicologo piace molto anche a me^^
     
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  7. MissPiratina97
     
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    Cap. III
    "Hulk"



    - Sono stato da vari psicologhi dopo l'incidente. -
    Tremo. Ho paura di dire qualcosa di sbagliato che possa fai arrabbiare di brutto il dottor Banner,scatenando Hulk. Lui mi guarda.
    - C'è qualcosa che non va dottore? -
    Continuo a tremare. E lui se ne accorge visto che con la mano sinistra reggo un bicchierino di plastica ricolmo di caffè. Sì,trema anche lui.
    - No,affatto. Perché? -
    Accenno ad una risata. Ma fallisco miseramente.
    - Mi sembra un po' strano. - L'uomo mi guarda confuso,come se non sapesse cosa dire o fare.
    - Ma siamo qui per affrontare il suo problema dottor Banner. Quindi faccia pure,si sfoghi...
    Cioè no,si sfoghi proprio no. Ma parli liberamente. -

    Pessimo approccio.
    - Ah,capisco. Ha paura che possa uscire l'altro me. -
    Perfetto. Hai davvero fatto un ottimo lavoro. Ora si incazza e tu sei fritto.
    - Beh,paura... diciamo che è meglio non scatenare Hulk. -
    A quel punto mi sono accorto di averla fatta grossa. Non dovevo dire quella parola. Banner mi guarda di sbieco per poi ricordarmi usando un tono calmo.
    - L'altro dottore. Chiamiamolo "l'altro". -
    Deglutisco.
    - D'accordo! Come vuole lei. -
    L'uomo sospira.
    - Ci ho provato in tutti i modi dottore. Sono solo riuscito ad arrivare alla conclusione che quel giorno sarebbe stato meglio se mi fossi tirato indietro. -
    Finalmente mi viene in mente qualcosa di giusto da dire.
    - Ha ragione. -
    - Come? -
    - Le sto dando ragione. Lo trova strano? -
    - Beh,un po'. -
    - Il passato. Tutti vorremmo tornare indietro nel passato per cancellare alcuni nostri errori. Errori che a volte,come nel suo caso,ci cambiano la vita. -
    Il volto di Banner si illumina. All'improvviso si gira verso di me e sorridendo mi stringe la mano per ringraziarmi.
    - Grazie dottore! Ha ragione. Non posso tornare nel passato per correggere i miei errori, posso solo cercare di utilizzare Hulk per fare del bene. –
    - Le auguro di riuscirci dottor Banner! Sa, la buona volontà è il primo passo verso qualsiasi cosa. –
    Sono riuscito a mantenere la tranquillità questa volta. Sorseggiò il mio buon caffè e a quel punto sento il timer suonare.
    - Mi spiace interromperla, ma il tempo a nostra disposizione è esaurito. –
    Sorride.
    - Il tempo è volato. –
    Esce dalla stanza con il sorriso stampata sul viso. E a quanto ho capito,quel sorriso non ha intenzione di andarsene. Sono soddisfatto del mio lavoro questa volta.

    *** Note ***


    Finalmente rieccomi! Era da un po' di tempo che non aggiornavo e finalmente oggi mi sono decisa a scrivere. Forse questo capitolo fa un po' schifo. >.< E nonostante Hulk dovrebbe essere uno degli animi più facili da analizzare,beh... alla fine non penso di esserci riuscita molto bene. .-. xD

    Edited by MissPiratina97 - 23/9/2012, 00:18
     
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  8. niki ven
     
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    Ciao ^^
    Allora, effettivamente il capitolo non ti è venuto benissimo, non per dire, è carino ma non scava molto a fondo sul personaggio, comunque la cosa della doppia personalità di Hulk è qualcosa che personalmente mi affascina, vorrebbe essere normale, ma non si accorge di esserlo già e tutto quello che deve fare è contenere la sua rabbia, non combatterla e in questo punto credo che tu abbia fatto un buon lavoro, brava.
    Ciao!
     
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  9. MissPiratina97
     
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    Cap. IV
    "The Black Widow"




    - Vediamo di fare presto,dottore. Ho altro da fare. -
    La donna era entrata nello studio senza neanche rivolgermi uno sguardo. Decisa si era sdraiata sul lettino.
    - Non è contenta di trovarsi qui,signorina Romanoff? -
    Sento un leggero sbuffo da parte dell'agente.
    - Sinceramente trovo che tutto ciò sia una buffonata. Non ho bisogno di uno psicologo,riesco a leggere la mia anima. Per me stessa sono un libro aperto. So cosa ho fatto in passato ed è per questo che spesso non dormo la notte. I miei ricordi tornano nella mia mente vivi e crudeli. -
    La determinazione dell'agente Romanoff mi stupisce sempre di più. Non avrei mai immaginato che sarebbe riuscita a tirar fuori un discorso sensato senza neanche un minimo aiuto da parte mia. Stupito prendo appunti e la lascio continuare. Ho paura di fermarla e di perdere così la miglior seduta che io abbia mai fatto da quando lavoro come psicologo allo S.H.I.E.L.D.
    - Prima di lavorare per lo S.H.I.E.L.D. non ero proprio una santa,questo lo sanno tutti. Ma la paura che io possa tornare come un tempo,che io possa rovinare altre vite,mi perseguita da dentro ogni notte. Come un mostro si fa sentire e io ho paura che venga a prendermi...il passato. -
    Continuo a prendere appunti.
    - Capisco,lei ha paura del passato. -
    La donna si gira per guardarmi leggermente sbigottita,come se questa cosa fosse ormai ovvia per lei.
    - Proprio così dottore. Cosa dovrei fare secondo lei? Vorrei dormire la notte... -
    - L'unica cosa da fare è affrontare il suo passato,imparare da esso e andare avanti. -
    La Romanoff si girò di scatto verso di me e cominciò ad urlarmi contro. Non mi sarei mai aspettato un atteggiamento del genere da parte sua. Pensavo avesse affrontato l'intera seduta con estrema calma.
    - Andare avanti?! Dico,si rende conto di cosa sta dicendo? Io ho ucciso delle persone innocenti solo per denaro! Ero una mercenaria. Non avevo scrupoli ad uccidere bambini o vecchi. E ora dovrei dimenticarmi tutto quello che è stato? Non ci riuscirò mai,le sto dicendo che il mio passato mi perseguita tutte le notti e lei mi consiglia di...ignorarlo?! -
    Sospiro cercando di trattenermi dal rispondere in malo modo all'agente. Almeno uno di noi due deve stare calmo.
    - Signorina Romanoff,io intendevo dirle semplicemente che deve sforzarsi di continuare a vivere. La vita è troppo breve per passarla ad aver paura di qualcosa che non c'è più. -
    L'agente Romanoff sigilla ermeticamente la bocca e credevo che se ne sarebbe andata senza più dire una parola. Accettando il mio consiglio ma senza darmi la soddisfazione di averla aiutata. Si fermò a metà strada e senza voltarsi cominciò a sussurrare:
    - Ha ragione Stark. Dovrebbe cambiare lavoro....fa saltare troppo i nervi,dottore. -
    La porta sbattè rumorosamente e nella stanza calò il silenzio. Potevo ancora sentire la lieve fragranza del profumo della spia. In fondo,lei non era ancora andata via...

    *** Note ***



    Non so cosa dire. xD Beh,posso dire che sto cercando di finire al più presto questa ff così da cominciarne una nuova. :3 Spero che il capitolo vi sia piaciuto! ^_^
     
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  10. niki ven
     
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    Natasha Romanoff ... che bel personaggio. Del fatto che in passato avesse fatto del male lo si capiva, ma che il ricordo fosse indelebile e la perseguitasse ancora è un qualcosa del tutto nuovo, hai messo perfettamente in risalto la sua ''anima'' se così si può dire, la sua vergogna per qualcosa di sbagliato che purtroppo non si può cancellare, si può solo (forse) dimenticare ....
     
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  11. URU THE QUEEN
     
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    Niki mi ha tolto le parole di bocca.
    pitì: bavissima!!!
     
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10 replies since 7/8/2012, 18:05   192 views
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