Falling World

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Blue_Sunday
     
    .

    User deleted


    Ciao! :)

    Un one-shot che dev'essere preso per quel che è. senza capo nè coda xD
    Cioè, non escludo che possano esserci altri capitoli in futuro, ma potrebbe tranquillamente restare così.




    Falling World




    Il sole illuminava le strade deserte.
    - Abbassa quel finestrino, qui dietro sta diventando una camera a gas. –
    Luca si voltò verso il suo amico, inspirando una boccata di fumo dalla sua sigaretta, dopodiché abbassò il finestrino dell’auto.
    Affianco a lui guidava Marco, osservando la strada dietro i suoi occhiali da sole.
    - Grazie mille. - disse Stefano, seduto nei sedili posteriori, intendo ad ascoltare la musica.
    Luca appoggiò la testa alla portiera, guardando gli edifici scorrere davanti ai suoi occhi.
    Non si vedeva nessuno per strada, nemmeno un animale.
    Era così da quando l’epidemia era dilagata.
    - Hey, fermiamoci a prendere le sigarette. – propose il ragazzo.
    Il guidatore, affianco a lui, si voltò a guardarlo con i suoi occhi castani.
    - Stai scherzando? –
    - No, dai… - rispose Luca. – Almeno prendiamo anche qualcosa da mangiare… mi sta venendo fame. –
    Stefano alzò la mano.
    - Mi aggrego. –
    Marco sbuffò, dopodiché fermò l’auto, lasciandola in mezzo alla strada.
    I tre ragazzi scesero dalla jeep, guardandosi intorno.
    Solo il vento teneva loro compagnia, sussurrando tra gli edifici ormai abbandonai.
    L’epidemia aveva colpito tutti di sorpresa, ma loro si stavano adattando in fretta.
    Devi adattarti dopo che un uomo vestito da idraulico, con gli occhi sanguinanti, cerca di ucciderti con un tubo di metallo.
    Entrarono in un piccolo supermercato. Le porte scorrevoli erano aperte, perché un corpo giaceva davanti alla fotocellula.
    I tre ragazzi oltrepassarono il corpo, cercando di simulare un disinteresse maggiore di quello che provavano davvero.
    Luca si chinò e la toccò, girandola supina.
    Era una ragazza dai lunghi capelli castani. I lineamenti delicati le scolpivano il viso.
    Il ragazzo continuò a guardarla, mentre i suoi amici entravano nell’edificio, scendendo dal viso alla punta delle scarpe, soffermandosi un secondo sulla ferita che le apriva la pancia.
    Nonostante la morte violenta sembrava serena, come se avesse trovato nella rassegnazione della fine una sorte di pace.
    Si chiese se aveva dei genitori, un ragazzo, delle sorelle… se qualcuno era rimasto sveglio in attesa del suo ritorno.
    - Peccato, era una gran figa. – esclamò, prima di lanciare il mozzicone della sigaretta a terra e raggiungere i suoi amici.
    Marco era appoggiato con i gomiti al bancone, dove era posata una mappa della Nazione.
    Rimase un secondo a guardarla, dopodiché si rivolse ai due ragazzi.
    - Ok, prendiamo qualcosa per arrivare fino a settimana prossima. Dividiamoci. – disse. – Se succede qualcosa, urlate. –
    Il trio si separò, distribuendosi nel piccolo supermercato.
    Stefano camminava lentamente.
    Nonostante tutto, non riusciva ad abituarsi a quel silenzio, che sembrava opprimerlo, minacciarlo come un predatore.
    Aveva appena girato l’angolo, quando la vide.
    Era voltata di spalle e lontana, ma riusciva a vedere che era piccola, doveva essere poco più altra del suo l’ombelico.
    - Oh, no. – Disse, parlando più a se stesso che ad un’altra persona. – Dimmi che non succede. –
    La bambina si voltò, guardandolo con occhi rossi.
    Non sapeva spiegare quel fenomeno, non era un medico, ma tutti gli infetti sembravano sanguinare dagli occhi, come se i capillari esplodessero.
    La piccola si girò completamente. Indossava un vestito giallo, con dei fiori. Sembravano margherite.
    - HEY! MARCO! – Urlò Stefano, mentre la ragazza iniziava a correre verso di lui.
    Il ragazzo si guardò intorno, cercando uno strumento di difesa.
    La bambina era quasi sopra di lui, quando il ragazzo afferrò un secchio di vernice, in mostra sugli scaffali e la colpì in fronte.
    Un colpo impreciso, dato dall’istinto di sopravvivenza più che dell’intenzione.
    Rimase fermo.
    Anche se non aveva corso, sentiva il cuore battergli in corpo per la paura mentre Marco correva da lui.
    - Cos’è successo? – chiese.
    Una domanda stupida, lo sapeva anche lui.
    Rimasero in silenzio, Marco osservando il corpo, Stefano fuggendo a quella vista.
    Poi qualcosa si mosse.
    Forse uno spasmo neurologico, ma la bambina strinse leggermente il pugno.
    Il ragazzo strinse in mano il barattolo, che non aveva mai molato, e iniziò a colpirla in fronte, finché non sentì il rumore delle ossa che si rompevano e il sangue coprì il viso infantile della bimba.
    Continuò a colpirla un paio di volte, anche se sapeva che era già morta.
    I due ragazzi si guardarono il faccia, riconoscendosi negli occhi dell’altro, quando Luca arrivò.
    - Mi sono perso qualcosa? – Chiese.
    Loro non risposero e, mentre Stefano si indirizzava verso l’uscita, Marco osservò l’amico biondo.
    Guardò ciò che teneva tra le braccia, come un piccolo infante. Dei pacchetti di sigarette, qualche merendina e una scatola di preservativi.
    - Perché diavolo hai preso dei preservativi? – lo interrogò.
    - Potrebbero servire. –
    - Ma che minchia vuoi che servano, che non vediamo gente non-infetta da giorni? –
    - Bhe, magari domani è il mio giorno fortunato. – rispose lui.
    Marco pensò di rispondergli, ma sapeva che non sarebbe servito.
    - Andiamo, troveremo un altro supermercato. – disse.
    I due ragazzi raggiunsero la macchina e salirono, mentre Stefano se ne stava semi-sdraiato sui sedili posteriori.
    - Vuoi una merendina? – Gli chiese Luca.
    Lui annuì, afferrando il cibo che l’amico gli stava porgendo, per poi tornare a fissare il vuoto, senza aprire la confezione di plastica.
    Luca accese una sigaretta, appoggiò la testa alla portiera e, mentre l’amico accendeva il motore, si fermò a guardare la ragazza morta sulla soglia.
    Sembrava che il mondo stesse cadendo.
    Ma ormai, quello era l’unico mondo che avevano.





    -----------------------------------


    E si, per una volta ho portato un testo un pò più allegro.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Re Leone

    Group
    Member
    Posts
    7,052

    Status
    Offline
    figo, apocalisse zombie XD scrivi sempre benissimo, mi piacerebbe vedere il continuo ma probabilmente mi dovrei rassegnare poi di non vederlo mai compiuto :P XD

    CITAZIONE
    Devi adattarti dopo che un uomo vestito da idraulico, con gli occhi sanguinanti, cerca di ucciderti con un tubo di metallo

    NUOOOOO Super mario è diventato uno zombie D: XD
     
    .
  3. Blue_Sunday
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (TTB-Kun @ 1/6/2012, 09:51) 
    figo, apocalisse zombie XD scrivi sempre benissimo, mi piacerebbe vedere il continuo ma probabilmente mi dovrei rassegnare poi di non vederlo mai compiuto :P XD

    Touchè....

    CITAZIONE
    NUOOOOO Super mario è diventato uno zombie D: XD

    ma lo sai che non ci avevo neanche pensato? XD

    Edited by Blue_Sunday - 1/6/2012, 20:24
     
    .
2 replies since 31/5/2012, 23:22   66 views
  Share  
.