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Ciao a tutti.
Nn sò esattamente come definirla questa paginetta che vi sto per lasciare. Penso sia soltanto un'interpretazione del pensiero di un mio personaggio del mondo gdr. Vi dico subito che è un vampiro, e per nulla banale o tanto facile da interpretare.
Vabbè...vi dico solamente...
Buona lettura!!!
Chi siete voi per giudicare il mio operato?
Io ho creato la mia esistenza, il mio pensiero e il mio divertimento;
ho fatto di ogni vizio esistente su questo effimero mondo, le mie virtù.
Tremate al mio nome, urlate alla mia vista, scappate al suon del mio passo,
fate bene. Voi inutili stolti che siete stati creati solo per il mio sollazzo e sopravvivere:
voi non siete altro che mie prede, miei schiavi, miei giocattoli nei momenti di noia.
Io do la vita e distruggo tutto in sol attimo. Io penso e voi dovete subire, io parlo e voi dovete ubbidire.
Io sono il vostro padrone fin nei vostri letti e sogni.
Sono nato per comandare in questo mondo pieno solo di vampiri al di sotto dell’intelletto,
deboli e presuntuosi. Creati solo da menti malate concepite in notti di follia;
voi non avete alcun scopo in questo vasto paesaggio che chiamate “casa”.
Voi siete nella mia reggia come schifosi scarafaggi da uccidere e schiacciare ad un mio respiro.
Nato nella calda e assolata Spagna, regnata dagli antichi Borboni. Veri amanti della vita e del lusso,
tutti gli altri solo schermaglie e clichè di ombrosi padroni, creatosi a discapito della morte di qualcuno al di sopra di voi. Chi giace nelle semplici bare, sotto terra o in cripta, vale molto più,
degli esseri che vivono.
Mio padre viveva nella lussuria, nel peccato, nell’avarizia. Sposato solo di documento con una misera donna; ha amato molte donne e rese sue schiave sessuali e di appetito. Ucciso figli che non servivano a nulla; ogni notte gridi di giubilo e sollazzo arrivavano alle mie orecchie;
quelle urla date da orgasmi vivi e passionali. Mentre le lacrime di mia madre, andavano via, via
a descrivere la sua inutile fine.
Io sono stato procreato come erede perfetto per una famiglia grandiosa.
Ho avuto sorelle da far maritare a scopi benefici di tesori e ricchezze inestimabili,
tutto ciò che gira intorno a me, serve solo al mio essere.
Da bambino giocavo tra l’arte di tanti, ascoltavo i pensieri di molti,
imparavo a sorridere alle sofferenze altrui, affondavo i denti in giovani carni in cerca di pietà.
Le guerre dei vari anni, sono state il mio passatempo nella noia dell’eternità.
Case, lustro, soldi, amanti, passioni e potere. Queste fanno me, e io creo.
Ho ucciso mia madre, perché non sapeva sopportare la libertà vera e viva di mio padre,
sentire il suo sangue su di me è stato un orgasmo potente e intimo.
Caldo e caro sangue, la mia droga, il mio vivere e respiro delle vene vuote.
Ho visto mio nonno, il grande avo, colui che ha costruito un impero,
cadere in totale miseria datagli soltanto dalle sue mani bianche e lustri.
Ho gioito alla sua uccisione di gruppo da parte delle sue amanti,
chiamato a dargli il colpo di grazia, e vedere i suoi occhi invocare un flebile aiuto in me.
Riso della sua testa che rotolava esamine sul pavimento lastricato e tirato a lucido dalla servitù.
Bruciare il suo corpo è stata una festa piena di risa e orgoglio.
Mio padre sempre più grandioso, sempre più affamato di vittime e corpi su cui sfogare,
ogni sintomo di appetito sensuale; le focosi notte di cui anche io sono stato reso partecipe,
con le sue dilette compagne di giochi segreti.
Ma poi, ecco che il popolo corroso dalla rabbia, e dalla prigionia, cerca con un piano di ribaltare.
Quei vampiri inclini al rendersi ridicoli con le loro teorie su chi abbia davvero ragion di esistere.
Sul loro scopo di vittime impure, per poter lasciare il puro per dopo.
Spreco immane di tempo, spreco anche di vittime lasciate a procreare.
Mai dare agli incivili tempo e fortuna.
Mai lasciare che il popolo si lamenti del suo Re.
Il padrone ha sempre ragione, anche quando ha torto, ma io mi chiedo,
in dove vi è del falso o del sbagliato nelle azioni dei Grandi?
Sono solo supposizioni stolte e piene di giudizi.
Devono essere eliminati.
Ma il mio caro padre; accecato dal potere e dal voler distruggere in solitaria,
pagato conto con la sua esistenza.
Ma una cosa in lui sono soddisfatto alla sua fine: la sua perfetta morte.
Portato in notte di luna piena e argentea su un palco costruito dagli insorti al momento,
un tavolaccio su sui poggiarlo di testa.
Io in mezzo alla folla festante di aver preso il “mostro” tanto agognato, temuto,
ma amato quando si confaceva al loro bisogno.
Vedere quella creatura che mi aveva donato esistenza, e potenza, insegnamenti,
e il bel vivere; lui vestito a festa, con mani legate alla schiena oscura.
Il suo sorridere mascherato allo sguardo da un semplice fazzoletto bianco;
il suo essere beffardo anche in quel momento.
Portato poi su quel teatro di fine,
in piedi, davanti al volgo tacito.
Eccolo, sfidare ancor una volta tutto,
gagliardo e attizzato da una forte credenza in se,
e urlare “Della mia vita mi sono fatto un vanto, ho avuto e dato ciò che desideravo.
Muoio per mano ignobile, ma sorridente. Perché voi, di me, non avrete mai nulla.
Io vi sfido anche nel nulla che verrà dopo. Perché in voi resterò ricordo.
Addio vita flebile e assunta con estremo piacere!”
Un colpo solo, mille morsi. Il dilaniare delle carni, e poi lasciate all’alba in arrivo.
Polvere divenne, e ciò venne spazzata da un vento primaverile.
Ora ci sono io.
Chi è davvero vampiro in questo mondo?
Non di certo voi, nati da una leggenda,
da un uomo che non era neanche ciò che sono io,
impalatore e assassino della sua stessa famiglia,
grande stratega e grande combattente, di infine morte incerta.
No, il vero essere vampiro nasce dall’oscurità, dall’unione di vizi,
tentazioni e sbaglio. Dalla sete di sangue caldo, intimo e innocente.
Dalla forza del pensiero negativo ma ben forte e predominante.
Dagli errori altrui in libertà inesistente.
Malattia e sofferenze, fanno di un vero vampiro l’essenza.
Usare gli uomini come schiavi in ogni genere,
manipolare le loro menti per il proprio piacere,
vederli soffrire e morire lentamente.
Donne, corpi dolci da usare in un letto qualsiasi,
per creare una stirpe forte e utile allo scopo personale,
farle schiave nei lavori umilianti,
ucciderle facendole credere l’amore.
Non importa chi si ha davanti: uomo, donna, bambino o anziano,
preda è e preda rimane nel suo stato, qualunque esso sia.
Chi ti intralcia nei piani e nei pensieri,
va eliminato,
vi è debole di corpo e arbitrio,
va eliminato,
chi è scomodo al tuo essere,
va eliminato.
Quantunque sia anche un parente,
un figlio, un nipote,
una moglie o un’amante.
Va eliminato se solo un buco nell’acqua.
Io vivo per me stesso e per ciò in cui sono nato.
Voi tutti siete solo polvere nati e tornerete ad essere presto o tardi,
il vostro fato lo decidete voi, o lo spezzo io.
Il vostro pensiero?
Non m’interessa.
Le vostre lamentele?
Non m’interessa.
Perché se avete da obiettare, e vostro dovere sapere poi,
che la vostra fine sarà prossima. Ma sono io il maestro di giuoco.
Io sono il vostro incubo,
le vostre paure,
i vostri vizi e virtù negative;
sono i vostri sogni proibiti,
e l’ombra che vi segue in ogni dove.
Sono il vostro ultimo respiro.
Sono il vostro inizio e la vostra fine.
I sono Faust Cross.
E voi solo il nulla.
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LionKing98.
User deleted
fantastico rune.. . -
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Missà che ti ho scioccata XD .
Essere Faust Cross |
