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URU THE QUEEN.
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salve a tutti.
mio padre ha problemi d'alcolismo e lo detesto.
non lo chiamo nemmeno papà: lo chiamo per nome da un paio di mesii.
e cinque mesi fa, di nuovo, ha ferito la sua classica promessa: "ti prometto che non berrò più!".
e io, a questa promessa, ci ho sempre creduto.
e poi lui la scordava e la tradiva.
cinque mesi fa scrissi una storia su di lui.
è tratta da cioò che è veramente successo cinque minuti prima che la scrivessi.
ecco la storia vera: stavo dicendo l'ave maria in francese e lui mi chiede del montenegro.
è ubriaco fradicio e vuole scendere le scale per andare al bar di mia madre.
io sono da sola e sono furente e lo prendo per le spalle (anche se è il doppio di me) e lo spingo addosso al tavolo in vetro del salotto, che va in mille pezzi.
lui mi richiede un montenegro e io gli salto addosso.
lo riempio di pugni in faccia tanto forti da spaccargli un paio di denti di ceramica.
poi è arrivata mia madre, mi ha fermata a stento.
so che può sembrare orribile ciò che ho fatto ma in quel momento tutta la rabbia nei suoi confronti accumolata in svariati anni è scoppiata all'improvviso.
ecco la storia che ho scritto e che ho ritrovato ora:
Poche inutili preghiere
Shetani, una ragazza alta, dai capelli castani e corti, gli occhi azzurri (quello destro con una cicatrice formata da tre graffi) era inginocchiata dinanzi una statuina della Madre di Dio.
E pregava.
Se bisognava chiedere aiuto per un poblema tanto valeva farlo tra donne.
<<saint Marie, Mere de Dieu...>>
Poi il suo problema, l'uomo che avrebbe dovuto amare con tutta se stessa, entrò nella stanza piccola e bianca.
Suo padre si fermò accanto al un tavolo di vetro ove stava la Madonna.
<<dammi un Montenegro!>> ordinò l'uomo, ubriaco e puzzolente di alcool.
Shetani continuò la preghiera a denti stretti.
<<...priez pour nous...>>
<<dammi un Montenegro!>> ripetè l'uomo.
Shetani sbarrò gli occhi.
Improvvisamente, bruciante e furiosa, una rabbia ceca si scatenò.
Del pelo chiaro e maculato crebbe dalla pelle della ragazza.
I denti divennero zanne, le unghie artigli affilati.
La massa muscolare aumentò e strappò i vestiti.
Shetani divenne una femmina di leopardo dagli occhi azzurri, con due macchie a forma di goccie e un'altra sulla fronte.
<<...POUVRES PECHEUS...>>
Saltò addosso al padre, che cadde sul tavolo di vetro, mandandolo in mille pezzi.
L'uomo, intontito dall'alcool, non sent' le scheggie di vetro penetrargli la carne della schiena.
<<...MANTENAINT ET A' L'HEURE...>>
Le zampe di Shetani si poggiarono al petto dell'alcolizzato, gli artigi vennero sfoderati e penetraroro anchìessi la carne.
Le zanne trafissero la gola.
Shetani sentì il sapore metallico del sangue in bocca.
Poi strinse le fauci nel collo della sua preda.
<<...DE NOTRE MORT...>>
L'uomo emise un gorgoglio smorzato.
Gli occhi si spensero.
Le forze lo abbandonarono.
La vita calda scivolò via dal suo corpo.
Shetani restò lì, con le fauci ancora addosso al padre, assaporando il suo sangue.
Poi entrò la madre di Shetani.
Guardò scioccata il cadavere del marito.
Shetani mollò la presa e uscì dalla stanza lasciandosi dietro orme di sangue.
Era calma ma il suo sguardo era folle.
Si pulì con la lingua il sangue dalle labbra.
lo assaporò.
poi fece una risata sadica, crudele, folle.
<<...amen>>.. -
niki ven.
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Posso solo dirti ...
Spero che tu, ruo padre e tua madre possiate risolvere il problema.. -
URU THE QUEEN.
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io e mia madre siamo ok ma con mio padre... se crepasse ne sentirei la mancanza come la sentirei per un brufolo! (quindi zero). .
Poche inutili preghiere |