thamani

>.< mi sto vergognando molto

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    Re Leone

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    Veramente bello^^ e la storia è commovente quasi D:
     
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    hai fatto centro draghetta =) voto 9 =) splendido, hai colpito il centro del bersaglio con semplici parole =) mi piace davvero tanto =) brava di nuovo =)
     
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  3. latika
     
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    accidenti!e io che pensavo che questo capitolo non sarebbe piaciuto!*_* grazie davvero molte!in arrivo il capitolo 6 :)
     
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  4. latika
     
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    Capitolo 6:la storia di kuma-parte 2

    <<corri Tinka!corri!>>
    <<ci sto provando!ma sono senza fiato!>>
    <<non dobbiamo fermarci!dobbiamo allontanarci il più possibile!>>
    <<la fai facile tu,Faraji!non tutti sono robusti come te!>>
    <<forza dai!ancora un piccolo sforzo!>>
    I due fuggitivi sfrecciavano sulla sabbia a gran velocità,lasciando dietro di loro una scia di piccole impronte.
    Avevano corso lungo la riva per allontanarsi da quel mosaico di lamenti e putrefazione,l’orrore si specchiava nei loro occhi.
    Faraji era un cucciolo dalla corporatura massiccia. Il pelo marroncino scuro tendente al sabbia si schiariva sotto al ventre e sul muso.
    Un ciuffetto di crine nero spuntava sulla testolina,stesso colore di quello della coda.
    Gli occhi blu erano grandi e attorniati dal nero con due striscioline chiare come al muso che spuntavano vicino all’angolo.
    Stesso colore avevano anche le righe sulle zampe posteriori dal tallone in giù, e quelle sulla coda.
    Tinka invece aveva il pelo più chiaro,che andava scurendosi torace,ventre,zampe anteriori e viso creando dei giochi di colore formidabili con le strisce color sabbia sulle spalle.
    Anche il suo ciuffetto era nero sia su coda che su testa e i suoi occhi erano talmente chiari da apparire bianchi.
    La postura slanciata e snella le conferiva un aspetto dignitoso ed elegante nonostante la tenera età.
    Giunti in prossimità di una foce,decisero di seguire il corso del fiume ed addentrarsi sulla terraferma,ansiosi di scoprire quali paesaggi riservava il mondo.
    Avevano sempre vissuto in prossimità della costa,perciò non sapevano nulla su foreste,montagne ed altro se non le informazioni che avevano ottenuto dai racconti di Bahari e Maji.
    Nei pressi della arida steppa,si fermarono per riposare vicino ad alcuni massi che potevano fornire protezione dall’umidità e dal freddo.
    Il mattino dopo ripartirono di primo mattino per trovare un posto dove stabilirsi fino a quando non avrebbero preso una decisione sul da farsi.
    Trovarono una graziosa grotta vicino alle colline in fiore e decisero di sistemarsi lì per qualche tempo.
    Passarono i giorni e tra i due cuccioli che diventavano sempre più affiatati nasceva una complicità senza precedenti.
    Ben presto la loro amicizia si trasformò in amore…e il loro amore in una famiglia.
    Crescendo infatti decisero di stabilirsi definitivamente in quel luogo accogliente e di mettere su famiglia.
    Faraji era diventato imponente e robusto,con una folta criniera nera.
    Tinka era diventata una bellissima leonessa dal pelo candido e soffice.
    I suoi occhi brillavano alla luce del sole,ma quando incrociavano lo sguardo di faraji una luce illuminava il suoi viso ed un sorriso appariva spontaneo.
    Ebbero una cucciola,Kuma.
    La felicità nel vedere sgambettare quella pallina di pelo era incomparabile.
    i primi mesi passarono come in una favola. Per sempre felici e contenti.
    Il problema era….il per sempre.
    Una rottura si verificò nel comportamento di faraji,il quale diventò indifferente e menefreghista.
    Passava tutto il tempo per conto suo a rimuginare su chissà quali pensieri,e Tinka era triste e sconsolata nel vederlo così.
    Una sera,mentre Kuma dormiva sul letto di foglie,Tinka avvicinò il suo compagno per parlargli. Ma faraji si dimostrò irascibile e nervoso,sbattè più volte le zampe per terra,andando così a svegliare la piccola.
    Lei si avvicino all’entrata del giaciglio dove i genitori stavano discutendo,fece un balzo indietro nel vedere i due alzarsi in posizione eretta mentre cercavano di colpirsi a vicenda con pesanti zampate.
    Chiuse gli occhi e si voltò,e quando provò a riguardare la scena vide soltanto faraji che si allontanava,mentre le lacrime sgorgavano a fiotti dagli occhi di Tinka.
    <<mamma…>>
    <<oh,Kuma,che ci fai in piedi a quest’ora?>> con una zampa si asciugò il muso.
    <<dai,andiamo a dormire>>la prese per la collottola e andò ad acciambellarsi in fondo alla caverna,dove momenti prima Kuma sognava profondamente.
    Iniziò a leccare la sua piccola amorevolmente,la quale si addormentò dopo brevi istanti.
    Rimasero così tutta la notte,Tinka le sussurrava dolci parole all’orecchio per tranquillizzarla,anche se sapeva perfettamente che non poteva essere sentita.
    In realtà voleva trasmettere calma a se stessa. Faraji, il suo grande amore,l’aveva abbandonata.
    Ma per ogni addio,c’è sempre un nuovo arrivo.
     
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  5. .:Kaizari:.
     
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    ma perchè mi devi far commuovere T_T bellissimo capitolo^^ ora capisco perchè kuma è così..xD
     
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  6.  
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    Re Leone

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    Madó che storia tragica D: ma cosa gli è preso a faraji, ci sarà un motivo?
     
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  7. latika
     
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    Capitolo 7:la storia di kuma-parte 3

    L’addio di Faraji aveva segnato Tinka nel profondo del cuore,stava male,durante i lunghi pianti spesso veniva colta da spasmi spaventando terribilmente Kuma che si metteva a piangere a sua volta.
    Passò un lungo periodo prima che Tinka potesse accettare l’idea di vivere senza il suo compagno,kuma aveva poco più di sei mesi,era diventata una cucciolotta dagli occhi vispi a cui non sfuggiva mai nulla.
    Anche tinka era cambiata:era fredda,distante,quasi se ne fregasse della sua piccola,e irascibile.
    Si arrabbiava x qualsiasi cosa,spesso arrivava anche a picchiare Kuma,che essendo troppo piccola non poteva difendersi.
    Anche se poi si pentiva di ciò che aveva fatto,le reazini della leonessa non diminuirono,col risultato di lasciare numerosi segni sul corpo della figlia.
    Passarono i mesi,Kuma ormai era abituata a quella vita anche se soffriva terribilmente perché si sentiva sola,nessuno poteva capirla.
    Il suo corpo era più robusto di quello delle altre femmine della sua specie,e questo gli conferiva un aspetto mascolino,a cui si aggiungeva il ciuffo nero sistemato come la crine di un leoncino.
    Si era sviluppata in questo modo poiché doveva subire i maltrattamenti di Tinka,perciò si era irrobustita in modo da rimediare ai danni che la madre le causava.
    Ma nonostante ciò,non si opponeva.
    Un giorno,era appena tornata a casa dopo la caccia,era molto più abile e veloce perciò volle assumersi l’incarico di catturare qualcosa da mettere sotto i denti.
    Purtroppo quella volta era riuscita a catturare solo un coniglio bianco,le piogge avevano fatto spostare le mandrie di caribù a nord,troppo lontano da dove vivevano.
    <<piccola stupida!cosa vuoi che faccia con questo?un collo di pelliccia?non basterebbe neanche a sfamare un cucciolo di gattopardo!>>
    <<mangialo tu,io non ho fame,è sempre meglio di niente>>
    <<non puoi risolvere sempre tutto non mangiando!>>
    <<ma,lasciami stare,non ho voglia di discutere>>si voltò per andare nel giaciglio della grotta,che era diventato la sua stanza,ma non appena girò il muso verso l’entrata,Tinka le afferrò la zampa con gli artigli:
    <<dove credi di andare?!questa volta non te la lascio passare!>>
    <<ma ti ho detto di lasciarmi stare!>> e con una zampata allontanò la madre,incredula di ciò che era appena successo.
    Kuma,per la prima volta aveva reagito.
    <<come ti sei permessa!>>si lanciò su di lei,ma Kuma fu più veloce e si scostò di lato per poi correre verso l’entrata della grotta e uscire fuori.
    Tinka si rimise subito in piedi e iniziò a seguirla,ma Kuma era troppo veloce,vi erano infatti la paura e la rabbia che alimentavano il desiderio di allontanarsi in quel momento.
    Arrivata vicino al bosco di querce,si fermo vicino ad uno degli immensi tronchi per riprendere fiato.
    Improvvisamente udì un rumore,voltandosi di scatto vide dei cespugli tra i quali qualcosa si stava nascondendo.
    Si avvicino con passo felpato,come quando andava a caccia.
    Improvvisamente una pallina di pelo marrone rotolò fuori,iniziando a frignare spaventata dallo sguardo freddo della leoncina.
    Subito l’espressione di Kuma divenne dolce e apprensiva nel vedere quel cucciolo di leone dall’aria buffa e tenera.
    <<piccolo sta tranquillo,non voglio farti del male>>e con una leccata gli lisciò il ciuffetto bianco di crine che gli stava nascendo sulla testolina.
    Il cucciolo la guardò sbigottito per qualche istante,poi le abbracciò il muso sorridendo e strizzando gli occhi.
    <<io…io…shono Kida>>
    <<piacere di conoscerti kida,il mio nome e Kuma. Come mai qui tutto solo?ti sei perso?dove sono i tuoi genitori?>>
    <<io…shono sholo…mamy e papy…non ci shono più…>>abbassò lo sguardo e anche se non iniziò a piangere,aveva negli occhi una tristezza assurda.
    Kuma fu sorpresa da quelle parole,come poteva un cucciolo di poche settimane essere sopravvissuto da solo?
    Riflettè tra se e se qualche minuto,poi rivolgendosi al cucciolo disse:
    <<sei fortunato,piccolo>>
    Kida alzò il capo e la guardò con aria interrogativa.
    <<da ora in poi non sarai più solo,ti porterò a casa con me>>
     
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  8.  
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    Madó sempre peggio la storia, peró è sempre bella, mi piace molto, e ormai immagino che il flashback sia finito?
     
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  9. .:Kaizari:.
     
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    bello anche questo capitolo *-* brava come sempre =) continua presto^^ cmq...nn credevo che kuma fosse così dolce...xD
     
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  10. latika
     
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    eheh,mai dire mai =)
     
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    letti entrambi laty =) belli davvero =) ma stai facendo un errore che ho fatto io in kujamini, ossia la punteggiatura =) aggiungi le virgole... leggere tutto di fila senza interruzzioni non è semplice =) (mi sembra di essere come J Ax in "strade di città"... XD )
    cmq brava davvero =) mi piacciono entrambi =)
     
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  12. latika
     
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    la punteggiatura...sempre stato il mio punto debole xD in tutti i temi le prof aggiungevano una montagna di virgole...farò più attenzione =) grazie del consiglio e del commento :)
     
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  13.  
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    =) e di cosa? =) continua così =)
     
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  14. latika
     
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    Capitolo 8:la storia di Kuma-parte 4

    Quella sera Kuma e sua madre discussero tutto il tempo,Tinka parlava con tono severo e aria sprezzante.
    Kida rimase seduto a guardare,distaccato,non aveva paura di ciò che stava accadendo.
    << il problema è che non c’è da mangiare e tu te ne vieni con un’altra bocca da sfamare?ma usi il cervello?>>
    <<mi prenderò io cura di lui>>
    <<sei patetica,ridicola>>
    Kuma andò nel giaciglio e Kida la seguì senza dir nulla.
    La leoncina si acciambellò vicino al muro,chiuse gli occhi e iniziò a sospirare affannosamente.
    Kisa si spaventò di vederla così,le si avvicino e iniziò ad accarezzarle le guancie con la zampetta.
    Una lacrima rigò il muso di Kuma,andando a finire sui polpastrelli di Kida,una lacrima calda,bollente.
    <<vorrei urlare,graffiare il muro…piangere a squarciagola…ma se lo facessi le darei solo soddisfazione.
    Faccio fatica a starla a sentire, quando inizia a parlare dopo un po’ non resisto,vorrei gridarle”stai zitta!”,ma mi autocontrollo perché so che peggiorerei le cose>>
    <<oh,Kuma>>il cucciolo la abbracciò forte forte,i due si addormentarono così,con la speranza di fare un bel sogno dove rifugiarsi per qualche ora.
    Passavano i giorni,le reazioni di Tinka erano le medesime,ma quelle di Kuma no.
    La leoncina aveva imparato a reagire,spesso arrivavano a scontrarsi fisicamente.
    Tinka era molto più massiccia di Kuma,essendo una leonessa adulta,ma la lencina era accecata dalla rabbia,i suoi occhi erano velati in quei momenti e questo le dava la forza di non arrendersi alla madre.
    Durante una delle tante discussioni,le due avversarie si stavano gridando contro l’una all’altra.
    Tinka iniziò a strattonare Kuma,la quale iniziò ad opporsi.
    <<ferma con le unghie!>>
    <<e tu lasciami stare!>>
    <<tu ascoltami!>>
    <<sono stanca di sentirti!non ti ascolto più!>>
    <<smettila!vuoi vedere come mi stai a sentire?>>
    <<basta!io ti odio!>>
    Tinka si fermò di scatto,rimase basita a guardare gli occhi di sua figlia,rossi e lucidi,che trasmettevano quel sentimento nei suoi confronti.
    Kuma,libera dalle grinfie della madre,corse al giaciglio,prese Kida per la collottola e corse via,senza pensare a cosa fare,a dove andare,se tornare indietro.
    <<kuma dove vai?!>>tinka iniziò ad inseguirla,ancora incredula per le parole che poco prima erano uscite dalla bocca della figlia.
    cercò di seguirla per un lungo tratto,ma poi,Kuma riuscì a seminarla.
    Non si fermò,nonostante fosse stremata,aveva paura che Tinka potesse raggiungerla,non voleva tornare in quel posto.
    <<kuma,cosa vuoi fare?dove stai andando?>>chiese il cucciolo.
    La leoncina riuscì a malapena a rispondere,sia perché ansimava,sia perché reggeva Kida per la collottola:
    <<non lo so,ma qualsiasi posto è meglio di quello. Sono stanca di quella vita,di quell’inferno.>>
    Continuò a correre,senza voltarsi,senza fermarsi,al contrario di Kida che ogni tanto si voltava indietro per assicurarsi che Tinka non gli avesse raggiunti.
    Percorsero numerose miglia,passando da molti paesaggi diversi:la foresta di querce,la steppa arida,le colline,fino ad arrivare ai monti.
    Kuma non era abituata alle rigide temperature di montagna,ma queste non la scoraggiarono.
    Contiuò determinata ad allontanarsi il più possibile.
    Dopo un altro tratto di strada,il cucciolo volse lo sguardo sul terreno percorso,sgranando gli occhi:
    <<kuma,fermati!>>
    <<no Kida!>>
    <<kuma,stai sanguinando!>>
    Le impronte che la leoncina aveva lasciato dietro di se,erano macchiate di rosso.
    Le zampe avevano iniziato a sanguinarle a causa del freddo della neve.
    Iniziò a piangere,non dava ascolto a Kida che continuava a gridarle di fermarsi.
    Non ascoltava nulla,tutto, intorno a lei, era diventato privo di suono,udiva soltanto il veloce battito del suo cuore.
    Oltrepassarono i monti,giungendo in una vasta prateria. il sole era tramontato e il cielo andava scurendosi mentre iniziavano ad apparire le prime stelle.
    Kida si era addormentato,stremato da quella giornata di ricordi da dimenticare.
    L’erba era alta dava qualche difficoltà di movimento alla leoncina,che aveva rallentato leggermente il passo, e le ostruiva la vista,non permettendole di vedere esattamente dove stesse andando.
    una collina si erigeva maestosa dinanzi a lei,e in cima la vegetazione andava sfoltendosi.
    Passo dopo passo,ansimante,la raggiunse e iniziò a salire.
    Pian piano l’erba iniziò a diradarsi,finchè improvvisamente si ritrovò a camminare sulla terra priva di arbusti.
    Ma dovette arrestarsi,due grandi occhi azzurri sotto un ciuffo rosso le erano balzati sopra,acquisendo un’aria sorpresa non appena la videro.
     
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  15. .:Kaizari:.
     
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    wow...fantastico anche questo capitolo^^ continua presto =)
     
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58 replies since 18/3/2012, 20:04   736 views
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