Kingdom Hearts: Circle of Life

La mia terza ff! una storia che parla di Kingdom Hearts ma.. soprattutto del Re Leone!

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    Re Leone

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    OMG LION!


    beccati cosa hanno commissionato a savu XDXD



    Edited by TTB-Kun - 11/1/2012, 16:59
     
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    Forte ^^
    Anche se comunque penso non sia il massimo ^^
    ce ne sono fan art di qualità molto superiore :D

    Edited by lion_blackandwhite - 11/1/2012, 17:03
     
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    CAPITOLO 2 - LA SPIEGAZIONE DEL RE (parte 2)
    Appena scesi dalla navicella, Paperino e Pippo si misero rigidamente sull’attenti ed esclamarono in un tono serissimo, che non gli apparteneva – Abbiamo eseguito i suoi ordini con successo, sua maestà! I due custodi del keyblade e la ragazza sono al suo cospetto, come lei ci aveva ordinato! – Sora, Riku e Kairi li fissarono esterrefatti: non avevano mai visto i loro due amici parlare in quel modo tanto inusuale, così regale.
    Topolino infatti li guardò con aria infastidita, se non evidentemente esasperata – Oh ragazzi, vi prego! Quante volte devo ripetervelo di non chiamarmi “sua maestà”? Lo sapete che non mi piace essere trattato con tutto questo rispetto, specialmente se vengo trattato dai miei migliori amici con questo distacco.. – a quel punto Paperino e Pippo si sciolsero dalla posizione in attenti cui erano messi e sorrisero, leggermente imbarazzati – Oh, beh.. Scusa, Topolino.. – esclamò il papero. L’amico al suo fianco aggiunse – Vedi,è difficile non dirtelo.. In fondo tu sei un nostro amico, ma anche.. Il Re, quindi sei superiore.. – Il re alzò gli occhi al cielo – Per gli altri, si.. Ma per voi due e per i miei amici no. –
    Detto questo sorrise, poi si voltò verso i tre ragazzi – Sora, Kairi, Riku.. La cosa vale anche per voi, dato che siete miei amici. Chiamatemi semplicemente Topolino, non fatevi problemi di alcun genere. Niente “Re” o “Sua maestà”, per favore.. – I tre annuirono sollevati. Poi Sora esclamò – Tanto meglio.. Topolino, allora.. – Senza perdere altro tempo, il re si voltò e disse – Seguitemi a palazzo, una volta entrati nel mio studio vi metterò al corrente del motivo per il quale vi ho convocato. –
    Iniziò a camminare a passo veloce, seguito dai due subordinati e dai tre ragazzi. Attraversarono per qualche minuto il castello, che era molto grande, costituito da enormi corridoi tutti tappezzati da lunghissimi tappeti. Le altre stanze erano accessibili tramite gigantesche porte. Topolino d’un tratto si fermò proprio davanti a una di esse ed esclamò – Siamo arrivati. Prego, siate così gentili da seguirmi.. – La aprì e li condusse nel suo studio.
    Lo studio di Re Topolino era, in realtà, una grande biblioteca. L’interno era spazioso e quasi tutte le pareti erano state occupate da delle enormi librerie stracolme. Al centro vi era una spaziosa scrivania occupata quasi completamente da decine e decine di quelle che sembravano pergamene, inchiostri di ogni colore e sigilli. Tutti rigorosamente marchiati con il logo del Re. Topolino avanzò verso la scrivania e poi fece cenno agli altri al suo seguito di avvicinarsi. Infine, si sedette rimanendo in silenzio, con sguardo serio. Sora, Riku e Kairi lo fissavano immobili.
    – Molto bene, adesso vi illustrerò della situazione che si è venuta a presentare. – Cominciò il Re – Come ben sapete, ragazzi, avete affrontato egregiamente l’organizzazione XIII e ne siete.. Beh, ne siamo.. usciti vittoriosi. – Fece una pausa, poi riprese – Quando io, Paperino e Pippo siamo tornati qui, pensavo che avremmo avuto un periodo di pace. Purtroppo, però, ho dovuto constatare con mio enorme dispiacere che, ora come ora, un periodo di pace non possiamo proprio permettercelo. – Kairi chiese – Che cosa è successo? – Il re si alzò dalla sedia e iniziò a passeggiare, camminando facendo avanti e indietro – Sapete cosa c’è nella parte più profonda dell’oscurità? – Quella domanda li spiazzò – Perché dovrebbe interessarci? Credevo che nella parte più profonda dell’oscurità ci fosse.. – disse Riku, ma fu interrotto da Sora – Oscurità? – Topolino scosse il capo – E cosa c’è allora? – chiesero Pippo e Paperino, anche loro adesso incuriositi.
    Il re rispose loro semplicemente – Niente. - - Come niente? – Topolino si spiegò – Già.. Non “niente”.. “Il Niente”. – non sortì l’effetto desiderato. Tutti lo fissavano con sguardo vacuo – Nel niente, la parte più profonda dell’oscurità, tornano tutti i nessuno che sono andati distrutti.. Tutti, nessuno escluso. Credevo che la cosa finisse lì, ma in seguito ad alcune ricerche ho scoperto che non è così.. – si fermò improvvisamente – Alcuni nessuno sono speciali.. Come quelli dell’organizzazione.. Come Roxas e Naminé.. – Sora e Kairi si portarono istintivamente una mano sul petto, ma, stranamente non avvertirono nulla – Non serve a niente cercarli.. – esclamò Topolino cupo – Loro non sono più dentro di voi.. Hanno riassunto una vita propria. – I due sgranarono gli occhi, stavano per aprir bocca ma Riku esclamò, inorridito – Come non sono più dentro di loro? Credevo che si completassero a vicenda! E poi, cos’è questa storia che l’organizzazione è speciale come Roxas e Naminé? Che diavolo significa? -
    - Significa.. – disse il Re – che se, come presumo sia realmente accaduto, Roxas e Naminé abbiano ripreso vita.. E’ molto probabile che anche l’organizzazione sia rinata. - - Che cosa?! – urlò Sora esterrefatto – No, non è possibile! Come può essere, li abbiamo eliminati tutti, uno dopo l’altro.. – disse in tono preoccupato, come se stesse cercando di auto convincersi. Guardò speranzoso Topolino, ma il Re aveva uno sguardo cupo, serissimo – Ovviamente queste non sono delle supposizioni. Purtroppo ho dovuto constatarlo.. Mentre Paperino e Pippo erano in viaggio a prendervi, io sono andato nel Mondo che Non Esiste per accertarmi che le mie supposizioni fossero vere.. Sono andato nella stanza dei portali.. Sono di nuovo tutti integri, quindi non ho più avuto dubbi. Il fatto che fossero di nuovo vivi Roxas e Naminé, invece.. – Riku lo interruppe – Già, come hai fatto a scoprirlo? –
    Il re lo guardò con attenzione, poi si voltò a fissare Kairi ed esclamò – L’ho incontrata.. Ho incontrato Naminé.. – Sora chiese – Hai incontrato Naminé? – Topolino annuì – Lei.. Mi ha detto che si era ritrovata in un luogo strano, tutto bianco e vuoto.. e dopo aver camminato per un po’ ha detto che è stata avvolta dalla luce e che si è ritrovata lì, nel punto in cui ci eravamo incontrati. E’ stato allora che ho capito.. Se era tornata lei.. a breve sarebbe tornato anche Roxas.. Naminé mi ha chiesto di informarlo di dove si trovava, nel momento in cui avrebbe ripreso conoscenza, spiegargli dove si trovava. Così mi ha aperto un portale che mi ha condotto nel “Niente”, in modo che potessi incontrare Roxas. Io ero incappucciato, non mi ha riconosciuto, credo.. Gli ho spiegato dove si trovava e che sarebbe ritornato in vita, così come mi aveva chiesto Naminé. Poi lui è sparito e, dopodiché, anch’io sono tornato indietro. Infine sono tornato qui, e dopo qualche ora siete arrivati voi. – Terminò il racconto nel silenzio più assoluto.
    Riku però fece un osservazione – Molto bene, ora si spiegano alcune cose.. Ma non ci hai ancora detto il motivo originale per il quale siamo qui. – Sora non capì – Riku, ce l’ha appena detto! - - No, invece.. – disse il ragazzo dai capelli argentei – Topolino ha detto che si è accertato della vicenda dell’organizzazione dopo averci inviato la lettera. Questo significa che c’è dell’altro, sbaglio? – Topolino annuì, sorridendo compiaciuto – Non ti sfugge niente, vero Riku? – poi riprese il suo discorso – Beh, il motivo originale era un altro. Ho scoperto che Malefica e Pietro si sono nuovamente alleati.. So cosa hanno intenzione di fare, il solito attacco con un esercito di Heartless, ma stavolta è diverso. – Si voltò digrignando i denti per la rabbia repressa e sbatté i pugni sul tavolo – Come posso essere stato così stupido? Che razza di ingrato, l’avevo perdonato e lui continua a fare di testa sua.. Pietro è accecato di potere, sarebbe disposto a tutto pur di togliermi di mezzo.. Lui e Malefica stanno organizzando qualcosa di grosso e pericoloso.. Stanno raccogliendo oscurità da ogni mondo, tutto ciò che è rimasto di oscuro negli universi in cui siete stati, ragazzi –
    esclamò rivolto a Paperino, Sora e Pippo – Dobbiamo fermarli, un’altra volta.. Ma stavolta sarà davvero dura.. Perché non solo dovremo affrontare quei due, ma anche tutta l’organizzazione al completo.. Ho bisogno del vostro aiuto. Di tutti voi.. Da solo non ce la posso fare. – esclamò Topolino quasi affranto e disperato. Sora, Riku e Kairi si scambiarono uno sguardo e annuirono decisi – Ci stiamo. Topolino.. Ti aiuteremo anche questa volta, stai tranquillo. – disse Sora con un sorriso – Lo farete davvero? – disse il re con un sorriso incerto: guardò Riku, Kairi e poi Paperino e Pippo che annuirono entusiasti. A quel punto si alzò e disse, deciso – Allora perfetto. Partiremo il più presto possibile. -


    Spero vi sia piaciuto ^^
     
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    ovvio che mi è piaciuto^^ finalmente si spiegano un po di cose e inoltre si avvicina sempre più il momento che tutti aspettiamo^^
    voglio il continuo subito! XD
     
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    no subito non posso materialmente purtroppo.. oltre al tempo, mi serve un pò di sonno per riconnettere ^^
     
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  6. CiccioBaslardo
     
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    Siccome so che lion ci tiene, ed io mi sto appassionando sempre di più; rispondo mooooolto volentieri.
    Sulla grammatica non posso dire niente, non ne ho il potere, visto che non sono bravo.
    Mentre posso dirti che la storia mi intriga sempre di più.
    Solo una cosa: tu stai scrivendo come se tutti avessimo giocato a KH, mentre magari alcuni non le sanno certe cose.
    Prova a sfruttare questo elemento a tuo favore.
    Crea un alone di mistero sulle cose che solo chi ha giocato può sapere.
    In questo modo coinvolgerai con il mistero chi non conosce KH e con la narrativa chi invece ci ha già giocato.
    Questo è il mio consiglio.

    Bella.
     
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    CAPITOLO 4 - TRA STRANEZZE E MISTERI (parte 1)
    Il giorno dopo, partirono. Topolino, Paperino, Pippo, Sora, Kairi e Riku, accompagnati dal solito grillo parlante che avrebbe documentato la nuova missione sul suo grillario , salirono a bordo della gummiship, la navicella con cui erano soliti spostarsi da un mondo all’altro, e partirono. Una volta partiti, Il re stabilì la rotta che dovevano prendere – Non so ancora esattamente dove si trovino Pietro e Malefica, ma so per certo che non rimangono a lungo in un determinato universo. Dovremo visitare tutti i mondi che ha chiuso Sora, dato che sono quelli gli unici posti in cui possono ancora recarsi. – E così infatti fecero. Rivisitarono diversi mondi, come l’isola che non c’è , La città di mezzo, La città di Halloween.. tutti quei mondi in cui si potesse ancora sospettare ci fosse un vago residuo di oscurità.
    Ma dopo una lunga settimana di continui viaggi sfaticanti, non erano ancora riusciti a trovare nulla – Niente. Continuiamo a girare in tondo.. – esclamò Topolino, una volta rientrato nella gummiship e dopo che Paperino ebbe riacceso i motori della navicella – Non so più dove cercare.. Voi non avete alcuna idea di dove possano essersi nascosti? – chiese il re, richiamando l’attenzione dei ragazzi – Forse a Crepuscopoli? – propose Riku, poco convinto. Topolino ci rifletté sopra, ma poi scosse il capo – No, non credo.. Qualcosa mi dice che non è passato loro nemmeno dalla mente l’idea di andare a Crepuscopoli.. – Sora si aggrottò la fronte – Deve pur esserci un posto in cui siano stati attirati ad andare.. – Girarono negli svariati mondi per altri tre giorni.
    Ormai era rimasto ben poco da ispezionare, e ancora non avevano trovato niente; solo quando finirono nell’antica Cina scoprirono qualcosa di interessante, finalmente.. Il gruppetto atterrò proprio affianco alla casa in cui risiedeva Mulan. La ragazza, non appena sentì degli strani rumori provenire dal giardino, uscì fuori dall’abitazione e si ritrovò, con non poca sorpresa, i suoi vecchi amici – Sora! Paperino, Pippo! – La ragazza salutò cordialmente i vecchi amici e rimase molto sorpresa nell’incontrare anche Riku, Kairi e Topolino, il quale le si avvicinò affabilmente e tese la mano in segno di saluto cordiale – Molto lieto di conoscerti, Mulan. Mi chiamo Topolino, sono il Re del Castello Disney. – La ragazza si inchinò al re e, successivamente, disse – Il piacere è tutto mio. E’ da molto che non ci vediamo, Sora.. – Il ragazzo sorrise, ma ritornò subito serio – Siamo venuti per un motivo, Mulan.. – Topolino annuì e aggiunse – Si. Due brutti ceffi che ben conosciamo stanno cercando di riacquisire il potere dell’oscurità, radunando tutti i residui delle tenebre in ogni mondo possibile.. Per evitare che ciò accadesse, siamo partiti, nella speranza di fermarli.. – Prima che potesse continuare, Mulan si mise a braccia conserte e concluse – Ma per quanto abbiate viaggiato fino ad ora, non avete trovato nulla. Dico bene? – Annuirono. La ragazza esclamò con un tono strano – Noi.. Siete fortunati.. Perché forse possiamo aiutarvi. –
    Topolino si voltò verso la fanciulla – Dici sul serio? E come? – Mulan disse – Qualche giorno fa, nei pressi del palazzo imperiale si è creata una specie di voragine oscura.. Le guardie hanno affermato di aver intravisto qualcuno aggirarsi nei pressi di quella voragine, ma non hanno riconosciuto questi individui.. - - Una voragine? – chiese Paperino perplesso – Oscura? – aggiunse Pippo. Topolino si grattò l’orecchio, pensieroso – Una voragine oscura.. – Sora disse – Malefica utilizzava un portale oscuro molto simile ad una voragine per spostarsi.. Pensi siano passati di qui? – Il re annuì serio – Siamo sulla buona strada. Dobbiamo intercettarli, su.. – fecero per ritornare dentro la navicella, ma Mulan li fermò – Aspettate! – disse, con una nota di panico nella voce. Il gruppetto si voltò, e la ragazza aggiunse – Da quando è apparsa quella voragine, il villaggio non è più lo stesso.. Ogni giorno ci sono delle sparizioni.. Mushu , per esempio.. è da giorni che lo cerco, non riesco più a trovarlo.. Insieme a un sacco di gente.. – Sora chiese – Come sarebbe è sparito? – Mulan annuì tristemente – Spero che non ci siano di mezzo ancora gli heartless.. –
    Topolino rispose amaro – Purtroppo temo proprio che centrino, eccome.. Mulan, non mi piace quello che sta accadendo.. Quando scopriremo cosa diavolo sta succedendo, torneremo per cercare le persone scomparse.. –
    Una volta saliti sulla navicella, e dopo aver abbandonato il pianeta dell’antica Cina, Paperino chiese – Dove andiamo, Topolino? – Il re impiegò cinque minuti buoni per rispondere – Non lo so.. Non so più cosa pensare.. – Mentre fissava dal finestrino l’universo sconfinato disseminato di pianeti tutti diversi, scorse un qualcosa che lo fece sobbalzare – Un momento.. Che diavolo è quello!? – Sora e Riku si avvicinarono per vedere. Davanti a loro c’era una specie di voragine oscura, come quella descritta da Mulan – Ma.. Sarebbe quella la voragine? – chiese Riku. Topolino non ebbe nemmeno il tempo di rispondere, perché urlò con foga – Presto! Paperino, rotta verso quella voragine! – il papero virò in modo tale che la gummiship puntasse dritta verso la voragine, ma non fecero in tempo a raggiungerla che già era sparita. – Il re si guardò in torno, impaziente – Dov’è? Dov’è finita quella maledetta voragine? – I due ragazzi si voltarono e poi.. – Eccola! Guarda Topolino, su quel pianeta! – Non sembrava un pianeta. In realtà era molto più simile a una gigantesca palla oscura: la città dei nessuno.

    Note:
    - Grillario: Il Grillario non è altri che un diario speciale di proprietà del Grillo Parlante, nel quale egli annota tutto ciò che vede, tutte le persone che incontra e tutte le avventure che insieme a Sora, Paperino e Pippo compie durante i suoi viaggi. Si può considerare una sorta di enciclopedia interna nei giochi della serie Kingdom Hearts.[Cit. Kingdom Hearts Italia WIKI]
    - L’isola che non c’è: Il mondo di Peter Pan
    - La città di mezzo: In questa città confluiscono gli abitanti dei mondi che sono stati inghiottiti dall'oscurità, che dopo la distruzione della sua isola si ritrova privo di sensi nel Primo Distretto della Città di Mezzo.

    Spero vi sia piaciuto, ma secondo il mio modesto occhio critico non credo mi sia riuscito benissimo D:
     
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    no dai, nn è vero che nn è venuto bene, solo perchè non accade molto nn significa che non sia buono! anzi, è scritto benissimo come al solito e ora sono curioso di vedere cosa faranno ora che hanno trovato città dei nessuno.... ma quindi sarebbe "il mondo che non esiste?"
     
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    CAPITOLO 4 - TRA STRANEZZE E MISTERI (parte 2)
    Due figure incappucciate comparvero dal nulla, riunendosi al restante gruppetto di individui vestiti in nero. L’uomo dai capelli lunghi e argentei sorrise malevolo – Vedo che hai voluto seguire il mio ordine.. A che scopo tutta questa obbedienza, Axel? – L’uomo incappucciato più alto sbuffò irritato – Risparmiati l’ironia, Xemnas. Ho portato Roxas, contento? - - Molto bene.. Devo solo sistemare un piccolo dettaglio con qualcuno.. Vero Marluxia? – Il nessuno dai capelli rosei esclamò, furioso – Io non ho intenzione di starti a sentire! Non ti riconosco come capo, se avessi saputo che dopo essere risuscitato avrei dovuto sottostare ai tuoi ordini avrei preferito rimanere dov’ero! – Xemnas non lo ascoltò nemmeno. Sembrava ben più interessato a tutt’altro – Ma guarda che io questa volta non sarò ‘il capo’, come tu detesti definirmi.. –
    Tale affermazione lasciò tutti a bocca aperta – Cosa? – esclamarono esterrefatti Xigbar e Xaldin. Il Nessuno esclamò indifferente – Già, purtroppo non sarò nelle condizioni di farlo.. Nel luogo in cui andremo io non sono adatto.. Ma conosco qualcuno che può aiutarci nella nostra causa.. Sapete, anche lui è interessato alla faccenda del Kingdom Hearts, e la cosa più ironica.. E’ il fatto che sia anche lui un Nessuno risuscitato, proprio come noi! – Silenzio. Una voce fredda ma tradita dall’impazienza disse – Chi è questo tizio? – Larxene fissava Xemnas con sguardo rapito – Oh, questo lo scoprirete molto presto.. Sempre che.. – Lanciò un lungo sguardo a tutti gli altri membri dell’ordine, e in particolare si concentrò sul gruppetto di Marluxia, Vexen e Larxene – nessuno mi dia particolari grane a cui pensare.. Facciamo così, se la cosa può interessarvi. Alleatevi con me un’ultima volta, conquistiamo una volta per tutte Kingdom Hearts.. Dopodiché ognuno per la sua strada. –
    Non riuscì a trattenersi oltre: Axel scoppiò a ridere, e qualche istante dopo lo fecero anche Zexion, Roxas e Marluxia. Xemnas attese che finissero di ridere, poi disse – Posso sapere cosa ci trovate di tanto divertente? – Axel si ricompose ed esclamò – Tu sei divertente. Le tue parole sono divertenti.. Nemmeno tu sei convinto di quello che dici. Perché dobbiamo prendere ordini da te? Per farci uccidere di nuovo tutti, uno dopo l’altro? - - Io non ci tengo, grazie.. – Zexion si allontanò a grandi passi, ma tutto a un tratto si bloccò, e rimase immobile, incapace di fare qualunque movimento – Ma.. che cosa.. – Xemnas teneva una mano puntata verso di lui, e sembrava lo tenesse fermo con la sola forza del pensiero – Tu starai qui, fermo dove sei.. Se non vuoi che ti ci rispedisca io da dove sei ritornato. –
    Zexion rimase immobile e non rispose. Tutti gli altri fissavano Xemnas con apprensione: sembrava essersi rafforzato da quando era ritornato nel mondo dei vivi. Lasciò cadere la mano e il ragazzo dai capelli bluastri poté muoversi, finalmente, e subito arretrò di parecchi passi indietro – C-come diavolo hai fatto? – Xemnas rise beffardo, poi ritornò serio – Sappi che mi sono solo trattenuto.. Quindi cerca di non farmi più arrabbiare, capito Zexion? - - S-si.. – rispose quello intimorito. Nessuno era riuscito a capire cosa fosse successo, tutti lanciavano degli sguardi perplessi in direzione dei due individui che ora erano l’uno di fronte all’altro.
    L’uomo dai capelli argentei si rimise il cappuccio, dopodiché esclamò – Seguitemi, sarà un lungo viaggio. Aprirò il portale ed entrerò per primo. Saïx entrerà per ultimo e provvederà a chiudere il portale.. Se opporrete resistenza.. – Si interruppe e fissò in particolar modo Marluxia e Axel che lo guardavano carichi di odio – Beh, sappiate che non mi fermerò come con Zexion e andrò fino in fondo. A voi la scelta. – Detto questo, alzò la mano sinistra e dopo pochi istanti si aprì un portale, nero come la pece che girava vorticosamente: cosa curiosa, sembrava che al centro ci fosse un puntino che sprigionasse luce. Nessuno fece in tempo a fare delle domande che già il Capo dell’organizzazione aveva fatto un passo avanti ed era sparito dopo aver oltrepassato il portale.
    Quando non fu più in vista, Saïx iniziò ad esortarli ad entrare – Muovetevi, tutti quanti. Uno alla volta.. – Xigbar, Xaldin e Luxord entrarono molto allegramente dentro il portale – Ci vediamo dopo, voialtri! – ma gli altri furono molto meno tentati a varcare il buco nero. Marluxia e Axel in testa – Perché dovremmo entrare? Noi non siamo fedeli a Xem.. – Ma Saïx sapeva come trattarli, e con un violento spintone riuscì a farli entrare a forza nel buco nero, sparendo dalla vista di coloro che erano rimasti – AXEL! – urlò Roxas – MARLUXIA! – strillò Larxene. I due fissarono con sguardo feroce il ragazzo dai capelli bluastri e furono costretti a varcare la soglia per raggiungere gli amici. Infine, dopo di loro, entrarono anche Zexion, Lexaeus, Vexen e Demyx. Infine, Dopo che anche Saïx ebbe varcato il portale, questo sparì nel nulla, non lasciando alcuna traccia di sé.
    Proprio in quel momento, atterrava nella città dei nessuno una navicella rossa.


    Spero vi sia piaciuto ^^ dal prossimo cap si inizia a parlare di ''terre del branco'' :D
     
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    HYPE HYPE HYPE, Le terre del branco si avvicinano! e io so cosa c'è ad aspettarli, per questo sono ancora più impaziente^^
    se nn scrivi domani ti mando lyonlover a casa ^^
     
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  11. Cristal Yunie
     
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    Questa storia è BELLISSIMA, complimenti! Anche io non vedo l' ora che continui!! :woot: :woot: :woot:
     
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    CAPITOLO 5 - IL NUOVO CAPO (parte 1)
    Topolino uscì per primo, impaziente di ispezionare il luogo. Con enorme delusione, però, dovette constatare che lì non avrebbe trovato proprio nessuno – Cavoli, ero certo che avremmo trovato l’organizzazione.. O Malefica e Pietro.. – Sora e Riku si guardarono intorno, guardinghi: ma non c’era nessuno. Kairi era dietro di loro, ma non prestava attenzione.. Sembrava avesse la testa ad altro. Paperino se ne accorse – Kairi, cosa c’è? – chiese un po’ preoccupato. La ragazza disse soltanto – Mi sento un po’ strana.. Mi sembra che questo posto sia familiare.. Come se.. Come se una parte di me fosse qui. – Una mano delicata improvvisamente le toccò la spalla, ma questo non le impedì di sobbalzare, terrorizzata.
    La ragazza si voltò di scatto e vide, con enorme sorpresa, il suo Nessuno – Na-naminé! – Una ragazza della sua stessa età dagli occhi azzurri e i capelli biondo pallido – Cosa ci fai tu qui? – La ragazza sorrise timidamente – Non ha importanza, questo.. - - Naminé! – Topolino urlò di sorpresa. Il nessuno sorrise – Ciao Topolino.. E’ un piacere rivederti.. - - Naminé.. – esclamò qualcun altro con tono più calmo. La ragazza attenuò il sorriso e si rivolse a Sora – Ciao, Sora.. Guarda, alla fine ci siamo incontrati ancora una volta, ci hai fatto caso? – ritornò seria e si voltò verso il Re – Non credo sia il caso di fare delle presentazioni adesso, non trovate? Ci sono cose più importanti da sbrigare adesso.. – Topolino le sorrise speranzoso – Hai delle informazioni per noi, allora? Cosa hai scoperto? – Naminé sorrise ed esclamò – Quasi tutto. – iniziò a raccontare ciò che era successo durante il colloquio con i membri dell’Organizzazione , cosa stavano tramando, che fossero diretti in una ben definita destinazione e che fossero spariti tutti, uno dopo l’altro, attraverso un buco nero che fungeva da portale. Quando terminò di parlare, calò il silenzio.
    Topolino iniziò a camminare avanti e indietro, pensieroso; poi chiese – Sai dove fossero diretti? – Attese la risposta ansiosamente, ma rimase deluso quando vide la ragazza scuotere mestamente il capo – Xemnas non ha accennato niente al riguardo.. Ha solo detto.. –
    Nel luogo in cui andremo io non sono adatto.. Ma conosco qualcuno che può aiutarci nella nostra causa..”. Rimasero in silenzio per qualche secondo, poi il re scosse il capo – Dobbiamo continuare a cercarli.. Sappiamo che l’Organizzazione è stata qui; magari riusciamo a intercettarli, se continuiamo la nostra perlustrazione.. – Così fecero. Risalirono dentro la navicella, ma furono intrattenuti – Aspettate! – esclamò Naminé – Posso venire anche io con voi? Voglio aiutarvi nella ricerca, se fosse possibile.. – Nessuno fu in disaccordo, così il Nessuno salì a bordo. La navicella sfrecciò di nuovo nell’universo dei mondi, ma senza una determinata destinazione. In quello stesso momento stavano passando attraverso a un pianeta, che curiosamente attirò la loro attenzione più particolarmente del solito – E’ quella la nostra destinazione? – chiese Sora con un fremito di entusiasmo.
    Paperino stava per rispondere, ma quel cenno di assenso non arrivò mai: in quel momento, i motori della gummiship si spensero improvvisamente. Sentirono un sinistro cigolio – Che sta succedendo? – chiese con un filo d’ansia crescente Kairi? – Quasi come risposta, la navicella iniziò a inclinarsi pericolosamente – Paperino! - urlarono Pippo e Topolino, voltandosi verso il papero che cercava di governare la navicella: tutto inutile – Non.. riesco.. – disse a fatica, ma poi urlarono perché cominciarono a cadere, dritti dritti verso il pianeta sottostante; prima di cadere al suolo, Topolino fece comparire dal nulla una chiave dorata: poi l’agitò leggermente. La nave perse velocità e atterrò docilmente in una pianura. Tutto era verde e rigoglioso.. Da lontano si scorgeva un enorme rupe in pietra: erano finiti nelle Terre del Branco, nel bel mezzo di una savana.
    Dentro la navicella tutti i passeggeri ansimarono dallo spavento. Sora si gettò verso il finestrino, curioso di vedere dov’erano finiti – L’abbiamo scampata bella! – esclamò Pippo con un sospiro di sollievo – Paperino, chi diavolo ti ha insegnato a guidare questo coso!? Ci hai quasi fatto schiantare al suolo! – urlò Riku arrabbiato, ma Paperino era ancora più furente di lui – NON CHIEDERMELO! Non mi era mai capitata una cosa del genere!! In tanti anni.. Non ho la più pallida idea di ciò che sia successo.. – Poi perse tutta la rabbia e si voltò, tremante di paura, verso Topolino che teneva ancora il keyblade sfoderato e fissava il vuoto – Topolino.. Stai bene? Se non fosse stato per te.. –
    Il re scosse il capo – Non è stata colpa tua. – disse a sorpresa. – C-cosa? – balbettò il papero – Già, non è stata colpa tua. E’ più che evidente che non eravamo i soli a pedinare qualcuno.. Qualcuno che noi già cercavamo.. Ci seguiva da tempo.. E non hanno perso tempo ad attaccarci. – disse con un misto di rabbia e disprezzo. – Stai parlando.. di.. – Topolino annuì, furioso – Malefica. Con la sua magia deve aver sabotato i motori.. sono più che sicuro che la sua magia sia abbastanza potente da mandare in tilt una navicella avanzata tecnologicamente come questa.. In fondo, sappiamo tutti di cosa è capace, no? – Silenzio. Poi riprese – Beh, da qui non possiamo muoverci.. Siamo in un posto pericoloso, nel bel mezzo di una savana, e non è prudente rimanere così come siamo.. Userò la mia magia per.. renderci più adatti al nuovo territorio, diciamo. – Con un mezzo sorriso, levò il keyblade e lo puntò verso i presenti. – Che cosa ci vuoi fare.. – cominciò Kairi con una nota di panico nella voce, ma troppo tardi. Tutti i presenti furono inghiottiti da una luce accecante e sparirono in essa.


    Spero vi sia piaciuto ^^
     
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    Re Leone

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    NO CHE NON MI È PIACIUTO, QUELLA FOTTUTA NAVICELLA È ANCORA INTATTA XD

    apparte questo il capitolo è quello che ci voleva, ora sono tutti arrivati e d era quello che aspettavano tutti^^

    una cosa, topolino col keyblade ha fatto atterrare dolcemente la nave? si può fare?
     
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    ti sta venendo davvero bene questa storia :)
     
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    Bravo Cacciatore

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    CAPITOLO 5 - IL NUOVO CAPO (parte 2)
    Topolino, insieme ai suoi amici, non era certo l’unico ad essere finito nelle Terre del Branco. Qualche centinaio di metri più distanti, nel bel mezzo della savana e al limitare di una rigogliosa foresta, era appena scomparso nel nulla un oscuro portale. Colui che vi era uscito per ultimo lo aveva richiuso, ma non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto dove si trovava che subì una trasformazione: l’uomo in nero col cappuccio fu avvolto da una strana luce bianca, e d’un tratto ricadde al suolo in maniera innaturale, troppo pesantemente per il suo peso normale.
    Saïx non si rese conto immediatamente di ciò che gli era successo. Cercò di rimettersi in piedi, ma non ci riuscì; si guardò le mani e i piedi, ma scoprì che non ce li aveva più: al loro posto, erano comparse quattro zampe da felino, munite di artigli affilati; senza dimostrare il minimo sgomento, si tastò cautamente la faccia con una delle zampe anteriori, e notò di averla piena zeppa di peluria, come tutto il suo corpo del resto. Sogghignò mentre faceva scattare gli artigli con fare minaccioso. “Bene, bene, bene.. Xemnas ha fatto proprio le cose per bene questa volta..” pensò, poi senza aggiungere altro iniziò a passeggiare e ad esplorare un po’ in giro per abituarsi alla sua nuova forma. “Di sicuro in questo ambiente essere questo animale ha i suoi grossi vantaggi.. Sempre meglio della forma umana, almeno..” Tutto a un tratto, senza che nemmeno se ne accorgesse fu assalito e brutalmente atterrato. Quando si rese conto di cosa fosse successo, Saïx alzò gli occhi e vide un leone dal pelo rossiccio, la criniera scarlatta e gli occhi verdi, restituirgli uno sguardo omicida – TU! Persino con questo travestimento ti ho riconosciuto! MALEDETTO, PAGHERAI PER AVERMI COINVOLTO IN QUESTA STORIA! – ruggì il leone furioso. Saïx sogghignò beffardo – Ormai ci sei dentro, Axel.. Ehi, vedo che ti sei abituato alla nuova forma.. Come ci si sente ad essere leoni? Lo sono diventato da appena cinque minuti e ancora non ho avuto modo di sperimentare i vantaggi di questa forma.. – Axel guardò il leone dalla peluria azzurrina e la criniera blu elettrico che aveva davanti con sommo disgusto, ma tutto sommato lo lasciò andare, seppur molto riluttante. – Non c’è niente di così speciale, in fondo.. In effetti non mi dispiace essere un leone, se devo essere sincero.. Soprattutto per questi, sai.. – Alzò una zampa e fece scattare le unghie affilatissime. Saïx non gli badò e chiese – Dove sono gli altri? –
    Stavolta fu Axel a sogghignare – E perché dovrei dirtelo? – Il leone azzurro inarcò le sopracciglia e iniziò a ringhiare, forse, involontariamente. Di sicuro questo fenomeno poteva essere dovuto al fatto che adesso fossero leoni; era altrettanto sicuro che comunque, in quel momento, Saïx fosse profondamente infastidito dal comportamento di Axel – Piantala di fare l’idiota.. – Il leone rosso ringhiò a sua volta, stavolta anche lui arrabbiato – Perché dovrei dirtelo? Mi ci hai trascinato tu qui! Non sono tenuto a prendere ordini da te, ora.. – i due leoni si fronteggiavano minacciosi, entrambi furiosi. Poi scattarono entrambi in avanti, pronti a lottare e con le zampe levate al cielo, ma una voce li fermò – Axel, smettila! –
    I due leoni si bloccarono, sentendo quella voce. Poi dai cespugli sbucò fuori un cucciolo di leone chiaro, dagli occhi azzurri e con un principio di criniera dorata che gli spuntava dal cranio. Fissava entrambi con sguardo infastidito – Muovetevi, Xemnas ci sta chiamando e dobbiamo andare da lui. – Detto questo, Roxas sparì tra i cespugli. I due leoni adulti, tuttavia, si scambiarono un’altra occhiata furibonda – Non finisce qui, stanne certo. – disse Axel, che senza aggiungere altro si inoltrò tra i cespugli. Saïx si affrettò a seguirlo. Dopo alcuni minuti sbucarono su una radura. In quel luogo erano presenti altri dieci leoni dall’aspetto molto familiare. Uno di essi aveva la peluria marrone e una folta criniera bianco-argentea e aveva l’inconfondibile aria da superiore: Xemnas, trasformato in leone, aveva un che di ancor più minaccioso sotto quella forma. Era fisicamente più possente di Axel e Saïx, ma soprattutto era il suo sguardo ad incutere terrore: una fredda furia repressa si celava dietro quello sguardo.. – Ha quella faccia da quando siamo arrivati qui. – sussurrò Roxas piano – Sembra ce l’abbia a morte con qualcuno.. Eppure è strano, non sembrava arrabbiato alla città, vero? - Axel annuì impercettibilmente, ma non disse nulla.
    Una voce alla sua destra attirò la sua attenzione: proveniva da un leone dal pelo color ocra e la folta criniera color pesca, e dal tono era più che evidente il fatto che fosse profondamente infastidito – Insomma, Xemnas! Dobbiamo ancora aspettare i tuoi comodi? Credevo ci fossimo riuniti per un motivo.. – Poi improvvisamente si zittì: Xemnas lo aveva puntato pericolosamente con uno sguardo furibondo. Gli si avvicinò, ma Marluxia, seppur impaurito, sostenne lo sguardo. – Con calma, Marluxia.. Non sono io che decido.. Lo sai bene che qua non sono io a dettare le regole.. – Si voltò, ma rimase all’erta.
    Poi, quando fu certo che Marluxia ebbe abbassato la guardia, saltò sopra di lui e gli premette contro il petto una zampa – Ehi.. Xemnas.. – ansimò il leone, sorpreso e atterrito – Cosa.. significa..? – Xemnas sogghignò e lo lasciò andare – Volevo solo verificare come ti saresti comportato.. Al momento sei fedele.. Se avresti avuto altre intenzioni, avresti reagito.. – si voltò dall’altra parte ed esclamò – Stiamo aspettando qualcuno in particolare.. Dovrebbe essere qui tra poco. C’è un motivo perché siamo trasformati in leoni, sapete.. Il nostro nuovo capo, che ci aiuterà nella conquista del Kingdom Hearts.. E’ un leone.. e un Nessuno, proprio come noi. - - E chi sarebbe? – chiese Larxene scettica.
    Ancora una volta, Xemnas sogghignò – Perché tutta questa fretta di sapere chi è? Pazientate, miei cari compagni, pazientate.. -


    Spero vi sia piaciuto ^^

    Edited by lion_blackandwhite - 29/1/2012, 18:18
     
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