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CiccioBaslardo.
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Bella, bella, bella...
Ho letto molto attentamente questi 3 capitoli.
Sono un'amante di Shere Khan. Il simbolo dell'orgoglio animale che riesce a incutere terrore alla malattia dell'uomo.
Di questo personaggio amo il carattere forte e feroce.
Nell'estremo oriente quando una tigre viene catturata, è trasformata in pelliccia e medicinali, secondo un antico trattamento molto doloroso e crudele. Credetemi: Se foste delle tigri scappate al macello, testimoni del fato dei vostri simili, credo che anche voi avreste sviluppato un certo astio verso il carnefice.
Shere Khan è un personaggio che trova la forza di essere cattivo e sopportare la solitudine, pur di proteggere quel poco di orgoglio che si è preservato. Protegge, con la sua sanguinaria leggenda, la giungla ed i suoi animali, che invece lo odiano ed ignorano cosa stia facendo in realtà.
Nell'odio non c'è pietà: "Anche se ancora un cucciolo, Mowgli crescerà e continuerà l'opera della sua specie" Queste sono le paure della tigre, che non ha altro desiderio di portare a termine il suo voto alla giungla.
La forza per reggere il peso delle sue azioni; la ferocia per fare ciò che altri non avrebbero il coraggio di fare.
Combattere da soli contro tutti... per tutti.
Spero che questa ff proceda. Brava Naisha!
Sono curioso di sapere la tua interpretazione di questo spettacolare personaggio.
(Anche se a dirla tutta... io preferisco Zira. Mi ricorda tanto mammina...^^). -
Naisha~GNHJ.
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*w* wow, sono felicissima di sapere che qualcuno condivida esattamente quello che penso io ;D le tigri sono state perseguitate troppo a lungo e troppo ferocemente... mi si riempie il cuore di tristezza anche solo a guardare le immagini delle zone che occupavano in passato, così vaste, in confronto a dove sono rimaste ora, nient'altro che dei piccoli puntini rossi su delle cartine... e le sottospecie estinte poi... mamma mia non ci voglio pensare >.<
Comunque grazie mille! Spero di non deludere le tue aspettative ^^
Ora vado avanti un po'
Capitolo 4
La grande tigre osservava il villaggio oltre la sponda del fiume, accquattata nell'erba alta. Poteva sentire gli schiamazzi dei ragazzini, presi nei loro stupidi giochi, beati nella loro ingenuità. Tra loro, doveva esserci anche il tanto odiato cucciolo d'uomo. Shere Khan non si era mai avvicinato in pieno giorno al villaggio degli uomini ma da quando la sua sete di vendetta si era fatta più insistente, aveva deciso di studiare le abitudini degli abitanti del villaggio, lottando contro il timore di essere scoperto. Già una volta era entrato nel villaggio una notte ed essere rincorso da quei bipedi urlanti armati di lance non era stata una bella esperienza. Come se non bastasse, da allora gli uomini avevano rinforzato le difese del villaggio: avevano innalzato le palizzate, che terminavano in punte acuminate, e come rinforzo avevano incastrato tra le fessure tra un palo e l'altro delle lance "Anche riuscendo a scavalcare... rimarrei ferito" pensò la tigre, dopo aver perlustrato tutto il perimetro del villaggio. Non c'erano punti deboli "L'unico modo per prendere il ragazzo... è aspettare che esca nella giungla... dovrà pur uscire da lì! Non possono tenerlo chiuso per sempre... il suo cuore appartiene alla giungla..." pensò la tigre e un ghigno crudele andava dipingendosi sul suo muso "già... peccato che la giungla appartenga a me!". Shere Khan era ancora immerso nei suoi pensieri di vendetta quando vide il cancello del villaggio aprirsi leggermente; la tigre si accquattò ulteriormente spalancando gli occhi e tirando indietro le orecchie. Un brivido risalì lungo la sua spina dorsale, poichè il suo pensiero corse subito al fuoco e alle lance; d'altra parte però era eccitato al pensiero che quella potesse essere la sua giornata fortunata e che il cancello si stesse aprendo per fare uscire il suo nemico numero uno... e fu allora che la vide. Non c'erano dubbi: era lei, quell'odiosa ragazzina che aveva aiutato Mowgli a sfuggire alle sue grinfie. Aveva un vaso in testa e si stava recando verso il fiume... verso la giungla. Con un fremito di rabbia Shere Khan piantò le unghie nel terreno. I muscoli scattanti e pronti all'attacco gli avrebbero permesso di oltrepassare il piccolo fiume con un solo balzo e lo avrebbe fatto se non fosse riuscito a mantenere il controllo di sè. "No.. calma... devo riflettere... lei non è il mio obiettivo... e se mi metto a uccidere quella bambina qui davanti al villaggio griderà, gli uomini usciranno, sarò costretto a fuggire e non avrò raggiunto il mio obiettivo... inoltre, quelli mi darebbero la caccia per vendicare la loro cucciola. Potrei rapirla... no, sarebbe la stessa cosa, non manderebbero mai Mowgli da solo a riprenderla... grrr... maledizione!!!" pensò la tigre rabbiosamente, affondando sempre più a fondo le unghie nel terreno. Ormai era chiaro: non poteva fare altro che attendere che fosse proprio il cucciolo d'uomo a uscire nella giungla e perciò avrebbe dovuto aspettare a lungo. Guardò ancora una volta la ragazzina con odio, mentre quella era chinata sull'acqua, intenta a riempire il suo vaso. Sarebbe stato così facile ucciderla... Shere Khan si abbandonò all'idea di stringere quel suo piccolo e debole collo tra le fauci... Pregustò il dolce sapore del suo sangue e il liquido rosso scivolare tra le zanne appuntite... poi si voltò e iniziò a correre nella foresta "se fossi rimasto lì un secondo di più avrei ceduto alla tentazione..." pensò la tigre, non degnando di uno sguardo i piccoli animali che si scostavano terrorizzati al suo passaggio.
Si diresse verso una cascata nella zona, seguendo il rumore dell'acqua scrociante. Si accorse di avere una leggera fame e senza rendersene conto, tornò a pensare alla giovane tigre incontrata il giorno precedente. "Chissà che fine ha fatto... potrebbe essere riuscita a cacciare qualcosa, anche se ne dubito... oppure è stata presa dai cacciatori e... ma che diavolo me ne importa??" pensò il grande felino con una punta di stizza. Nel frattempo era giunto ai piedi della cascata; il muro d'acqua si infrangeva sulle rocce, sollevando nuvole di vapore. Shere Khan inspirò a pieni polmoni l'aria umida, mentre le goccioline d'acqua imperlavano la sua pelliccia striata. Si posizionò su una roccia bassa e piatta, che sfiorava il pelo dell'acqua e si mise in attesa. Dopo lunghi minuti, un banco di pesci si avvicinò lentamente alla roccia, nuotando contro la corrente causata dalla forza della cascata. Shere Khan ne scelse uno dei più grossi e seguì i suoi movimenti silenzioso e immobile, spostando solamente la sottile pupilla nera. Attese ancora un po' finchè non sentì di prevedere ogni singola mossa della preda e solo allora balzò in acqua con uno scatto fulmineo, riemergendo vittorioso con il pesce tra le fauci. Con tre salti precisi salì su una roccia più alta, deciso a mangiare il pesce in tutta tranquillità; o così credeva. - Complimenti, bel tuffo!- la tigre si voltò in direzione della voce che aveva sentito e vide fare capolino da dietro una roccia della parte opposta del fiume la tigre conosciuta ieri, qualche metro più in basso. Shere Khan la guardò socchiudendo gli occhi - Da quanto tempo mi stavi spiando?- disse in tono severo; sorprendentemente però, si sentì sollevato di vederla sana e salva - Oh, beh... quando sono arrivata qui, tui eri già concentrato guardare l'acqua... non è buffo? L'altra volta è stato il contrario, eheh...- disse Daksha, sorridendo - Già... con l'unica differenza che io sono riuscito nel mio intento e tu no- disse Shere Khan alzando leggermente il muso, con il suo solito sorrisetto di superiorità; la giovane tigre mise il broncio -Uffa, devi per forza ricordarmelo?- il ghigno di scherno di Shere Khan si trasformò in un sorriso rilassato "Tutto sommato... non è così male... è... divertente... non mi capitava da molto tempo di sorridere... mi fa dimenticare le preoccupazioni..." in quel momento la tigre tornò a ripensare a Mowgli "e se... forse... se la addestrassi potrebbe creare un diversivo e io potrei uccidere il cucciolo d'uomo..." poi scosse la testa "Ma che sto dicendo, io, Shere Khan, che mi faccio aiutare da una novellina? Ma per favore... io non ho bisogno di nessuno..." i suoi pensieri vennero interrotti da una voce familiare, che chiamava Daksha. La giovane tigre si voltò e gridò di rimando -Sono qui!!!- dopo pochi minuti, un'orso e una pantera sbucarono dalla vegetazione - Eccoti finalmente, hai trovato...qualcosa...- la voce dell'orso si smorzò non appena vide la sagoma della grossa tigre sull'altura -TU!!- esclamarono in coro Baloo e Bagheera con gli occhi sbarrati -VOI!!- ruggì Shere Khan, che era già scattato in piedi come una molla "Ahi... spero che la situazione non precipiti..." pensò la giovane tigre facendo correre lo sguardo da Shere Khan ai suoi due nuovi amici.. -
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E' impressione mia o Daksha vuole tentare una Mission Impossible? Correggimi se sbaglio 
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Naisha~GNHJ.
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Ahahaha sì è esatto xD però non anticipo nulla 
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Dashka vuole farsi ingroppare, è chiaro XD vediamo adesso se la situazione degenera XD . -
.Dashka vuole farsi ingroppare, è chiaro XD vediamo adesso se la situazione degenera XD
Jesus Christ, ti prego Kun nn iniziare pure qua ._.. -
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Ahahah XD
Lion hai cambiato avatar O.O
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Naisha~GNHJ.
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Ok... ci sono, mi sono ripresa da capodanno... non del tutto, ma almeno un po' sì... quindi andrò un po' avanti ^^ CITAZIONEDashka vuole farsi ingroppare, è chiaro XD vediamo adesso se la situazione degenera XD
Ma povera la mia innocente e ingenua tigrotta! XD
Capitolo 5
L'atmosfera era pesante e Shere Khan guardava con astio i suoi nemici - Se non fosse stato per voi idioti, sarei riuscito a uccidere il cucciolo d'uomo! - ruggì la tigre agitando rabbiosamente la coda - Già! Finchè ci saremo noi tu non metterai mai le tue sporche zampe su Mowgli!! - ribattè Baloo - te la prendi con lui perchè è piccolo e indifeso!! - - Un giorno non lo sarà più!! E allora voglio proprio vedere come ripagherà i suoi cari amici... facendoli diventare dei preziosi tappeti!! - sbraitò la tigre - Non succederà! Mowgli non è come gli altri uomini -disse Bagheera. Daksha non capiva - Cosa significa? Cosa sono i tappeti? - intervenne; Shere Khan la guardò sorpreso - Aaah... allora non lo sai...Come è possibile che tu, una tigre che... mi fa ribrezzo dirlo... ha vissuto con l'uomo... non abbia mai saputo che fine fanno gli animali come noi?! Avanti, perchè non glielo dite voi?? - l'orso e la pantera abbassarono lo sguardo - Che... cosa fa l'uomo a quelli come noi? - chiese Daksha cercando lo sguardo dei due amici; Bagheera prese un bel respiro e poi disse mestamente - L'uomo... ci caccia per prendere la nostra pelle... e si crea degli indumenti che lo tengano al caldo o appunto dei tappeti... - Daksha rimase a bocca aperta - No... il mio padrone non avrebbe mai... - - Smettila di credere alle favole ragazzina, gli uomini sono tutti uguali! Sei solo stata fortunata - la interruppe Shere Khan - Non è vero!! Ora capisco molte cose... Il mio padrone avrebbe potuto vendermi e quindi sarei diventata... un tappeto, come dite voi... ma non l'ha fatto! Lui mi ha protetto e mi ha lasciato andare!! - gridò la giovane tigre, piantando i suoi particolari occhi in quelli di Shere Khan. Egli sbuffò - Si certo come no... - - Ascoltala Shere Khan! Lei è la prova vivente del fatto che l'uomo non sempre è un assassino! Perchè dovrebbe inventarsi una cosa del genere? Anche Mowgli non ci ucciderebbe mai! - disse Bagheera - Lui forse no... ma io sì, se non la smettete di farmi arrabbiare! - ringhiò la grossa tigre, mostrando l'intenzione di voler saltare per raggiungere la sponda opposta del fiume. Istintivamente, Baloo e Bagheera fecero un passo indietro. Sapevano quanto potesse essere pericolosa quella tigre e già una volta l'orso aveva sperimentato sulla propria pelliccia la sua furia, rimanendo quasi ucciso. Daksha invece non si mosse e Shere Khan con tre rapidi balzi da una roccia all'altra atterrò precisamente di fronte a lei; ella abbassò le orecchie e deglutì preoccupata, tuttavia rimase dov'era, cercando di sostenere il terribile sguardo della grossa tigre. Nessuno riusciva a guardare troppo a lungo i penetranti occhi ambrati di Shere Khan e in ogni caso, nessuno a cui la tigre si avvicinasse così tanto era sopravvissuto per raccontarlo, a parte Mowgli. Con una grande forza di volontà, Daksha resistette più a lungo del previsto, ma poi fu costretta a distogliere lo sguardo. Sul muso di Shere Khan si dipinse un ghigno beffardo; il fatto che Daksha avesse resistito tanto, piacque alla tigre - Io... ti farò cambiare idea... voglio dimostrarti che non tutti gli uomini sono cattivi - disse ella, e l'espressione di Shere Khan tornò seria - Vedremo, micetta, vedremo... ci vediamo, falliti... - disse il grande felino accennando all'orso e alla pantera, poi ritornò sulla roccia dove aveva lasciato il pesce, lo prese tra le fauci e se ne andò. I tre amici tirarono un sospiro di sollievo - Wow... sei forte lo sai? Secondo me gli piaci - disse Baloo dando una leggera gomitata a Daksha; poi l'orso tornò serio - In ogni caso è meglio se gli stai lontano... non si sa mai cosa gli passa per la testa, quello è in grado di ucciderti da un momento all'altro... - la giovane togre scosse la testa - No, io... non gli piaccio, mi considera una nullità... ma ormai ho detto che gli farò cambiare idea e così sarà! - l'orso e la pantera la guardarono accigliati - Perchè ci tieni tanto? Uno così è meglio perderlo che trovarlo... - la tigre abbassò tristemente lo sguardo - Perchè io... non ho mai conosciuto nessun altra tigre e... voglio imparare... voglio sapere tutto e farmi accettare come una vera e propria tigre! Voglio dimostrargli quanto valgo e che posso essere alla sua altezza! Posso sopravvivere anche io nella giungla! - disse Daksha con decisione; Bagheera sorrise - Se è questo che vuoi... sei libera di agire come credi... noi ti aiuteremo e se me lo permetterai ti insegnerò a cacciare - il muso della tigre si illuminò in un sorriso - Ti ringrazio tanto!! Cominciamo subito? - - Certo, seguimi... - disse la pantera volgendosi verso le piante intricate - Aspetta! - esclamò Daksha; Bagheera si voltò in ascolto - Ehm... prima mi insegni a prendere un pesce come ha fatto Shere Khan? - chiese la giovane tigre leggermente imbarazzata. Baloo e Bagheera si guardarono e contemporaneamente si misero a ridere e Daksha li seguì - E va bene, adesso guarda... -. -
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Forte la micetta, anche se alla fine ha abbassato lo sguardo^^ mi piace, gli incroci di sguardi mi fanno impazzire^^
e si confermo, vuole farsi ingroppare ^^. -
.Forte la micetta, anche se alla fine ha abbassato lo sguardo^^ mi piace, gli incroci di sguardi mi fanno impazzire^^
e si confermo, vuole farsi ingroppare ^^
eddai kun, contieniti.. xD
però la storia inizia a farsi interessante! allora era giusto quello che ho detto, Daksha vuole tentare una mission impossible!. -
CiccioBaslardo.
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Mi intriga. Chissà quando le loro strade si fonderanno?
(Non nel modo in cui intende Kun -.-... anche se... con quel ghigno da parte di Shere Khan, prevedo una fusione ruletrentaquattresca. La solitudine a volte fa brutti scherzi u.u)
*curioso*. -
.Mi intriga. Chissà quando le loro strade si fonderanno?
(Non nel modo in cui intende Kun -.-... anche se... con quel ghigno da parte di Shere Khan, prevedo una fusione ruletrentaquattresca. La solitudine a volte fa brutti scherzi u.u)
*curioso*
proprio quel genere in cui il romanticismo sprizza da tutti i pori. E non dico altro ._.. -
Naisha~GNHJ.
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Ciao scusate se non ho più scritto ma sono stata via e sono tornata adesso... sinceramente sono anche un po' stanca quindi non credo che scriverò questa sera... però domani sì 
Comunque sono contenta di sapere che la FF vi stia piacendo
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Naisha~GNHJ.
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Capitolo 6
La pesca di Daksha non fu molto fortunata. La giovane tigre, era riuscita a sfiorare il pesce desiderato con gli artigli affilati, ma questo era scivolato via e lei era caduta rovinosamente in acqua, scatenando le risate di Bagheera e Baloo. Ma Daksha non si fece prendere dallo sconforto e rise anche lei, comunque convinta che un giorno sarebbe riuscita a pescare.
La pantera nera decise che sarebbe stato meglio portare la tigre in un posto ricco di selvaggina da cacciare e partì con lei per qualche giorno. Daksha trovava molto piacevole la compagnia di Bagheera: era un felino calmo e paziente e nonostante i continui errori dell'inesperta tigre, non si arrabbiava mai e le spiegava molto bene dove e perchè aveva sbagliato.
Un giorno, poco prima del tramonto, i due giunsero nei pressi di un laghetto. Daksha rimase incantata: davanti ai suoi occhi si presentava uno spettacolo sensazionale. Un'esplosione di colori le riempì il cuore di gioia: le rive del laghetto erano costellate di fiori di ogni forma e colore ed erano popolate da diverse specie di animali, intente a bere o a giocare nell'acqua bassa. La luce del tramonto e il riflesso del Sole coloravano l'acqua di un arancione brillante e il profumo inebriante dei fiori causò un leggero capogiro a Daksha, che tuttavia continuava a sorridere meravigliata. - Ti piace? - chiese Bagheera, cercando lo sguardo perso della tigre - E'... è stupendo!! - esclamò spiccando un piccolo balzo - Shhhh sta giù! - disse Bagheera afferrandole la coda - Ahi! Perchè scusa? - - Perchè temo proprio che dovremo interrompere questa tranquillità ed armonia, ma non come stai facendo tu... - - ... vuoi farmi cacciare qui? - - Sì... è l'unico modo per farti analizzare più animali insieme e farti scegliere la preda adatta... so che è un bello spettacolo, ma non credere che se ti avvicinassi a loro anche solo per farti un bel bagno, non scapperebbero via terrorizzati... - Daksha abbassò lo sguardo un po' delusa - Sì, lo so... sono una tigre dopotutto... è giusto così... qua non è come al circo...- Bagheera sorrise e le appoggiò una zampa sulla testa - Brava... accettare quello che puoi o non puoi fare è il perfetto inizio per arrivare al tuo obiettivo! Ora stai giù e seguimi - Bagheera si accquattò nell'erba e avanzò rapido fino all'ultimo albero prima che iniziasse la distesa fiorita; poi bisbigliò - Allora, adesso ascoltami... io e te siamo di due specie diverse, per cui abbiamo tecniche e abilità diverse... le pantere preferiscono di gran lunga attaccare dagli alberi e quasi esclusivamente di notte... o almeno, io faccio così... non è abitudine delle tigri attaccare dagli alberi- Daksha piegò leggermente la testa - Ho capito... e quindi cosa facciamo?- - Beh, voi avete dalla vostra una particolarità fondamentale... il manto. Pensa a me insomma: se adesso cercassi di proseguire oltre, gli animali mi vedrebbero perchè il mio manto nero farebbe un deciso contrasto rispetto all'erba e ai fiori. Tu invece, puoi avvicinarti perchè le tue strisce ti permettono di sembrare parte della vegetazione. Daksha ascoltava rapita il suo insegnante: si accorse che quella pantera doveva conoscere più cose di quante lei potesse immaginare - Ok, quindi adesso mi avvicino e sto attenta a non calpestare cose che facciano rumore giusto? - -Aspetta, non essere precipitosa come al solito. Guardati bene intorno e cerca un preda facile o comunque non troppo impegnativa; inoltre ricordati che devi essere abbastanza vicina: lo scatto iniziale è molto rilevante per la riuscita dell'attacco. Io comunque starò qui su quest'albero e se qualcosa dovesse andare storto cercherò di aiutarti, d'accordo? - Daksha annuì decisa - D'accordo! Allora io adesso vado, questa volta ce la farò! - La pantera nera annuì e salì rapida e silenziosa sull'albero nodoso. La tigre si appiattì, abbassò le orecchie e inspirò profondamente. Poi avanzò piano fino a che riuscì a vedere tutti gli animali intorno al laghetto; osservò attentamente: alla sua destra dei cuccioli di cinghiale stavano giocando facendo schizzare rumorosamente l'acqua, mentre la madre li teneva sotto controllo poco distante; più avanti, una coppia di bufali bevava avidamente e ancora più in là, del cicogne dalle gambe lunghe erano intente a catturare piccoli pesci. A sinistra invece, la tigre notò dei pavoni, dei cervi e molto più in là delle scimmie rumorose. Davanti a lei invece delle anatre galleggiavano placidamente nell'acqua, tuffandosi ogni tanto per riemergere con dei pesciolini nel becco; dopo lunghi minuti di osservazione, Daksha decise di catturare uno dei pavoni maschi: era molto preso a farsi bello davanti alle femmine per notare la sua presenza; la tigre iniziò ad avvicinarsi, voltando leggermente a sinistra, senza però distogliere lo sguardo dalla preda prescelta. Daksha si accorse di avere scelto molto bene: il pavone infatti aveva il piumaggio un po' in disordine e scolorito, e le femmine non facevano che ignorarlo; doveva essere debole o vecchio. Nonostante questo, la tigre rimaneva incantata davanti agli stupendi colori della cosa del pavone "Non devo farmi distrarre... ormai sono quattro giorni che provo a cacciare senza successo... non posso continuare a deludere Bagheera!" pensò la tigre avanzando ancora di più. Qualche pavone si voltò nella sua direzione e lei si immobilizzò, temendo di essere stata scoperta. Ma non successe nulla e gli uccelli colorati ripresero il loro corteggiamento. Ogni tanto qualche pappagallo o uccello del paradiso si alzava in volo e ciò faceva trasalire Daksha che non voleva assolutamente essere scoperta. Ormai era vicinissima: il pavone era circa sette metri davanti a lei. La giovane tigre seguì i movimenti della preda, che ondeggiava avanti e indietro sfoggiando la coda; un po' le dispiaceva di dover uccidere un animale tanto bello e colorato ma era decisa a non lasciarsi impietosire; attese ancora qualche minuto e infine... scattò. In quell'istante la fauna del lago emise un gran fracasso e iniziò a disperdersi in tutte le direzioni, ma Daksha appiattì le orecchie sulla testa per non farsi infastidire dal forte rumore e con un un paio di salti raggiunse il pavone che nel frattempo aveva tentato di alzarsi in un piccolo volo. La tigre le serrò le zanne intorno ad una zampa e lo trascinò a terra; il pavone si agitava emettendo versi striduli e con l'altra zampa graffiò lievemente la guancia destra di Daksha; ma ella non mollò la presa e schiacciando la preda a terra con gli artigli, lasciò la zampa del pavone e rapidamente chiuse le zanne attorno al suo collo lungo. Ce l'aveva fatta: era riuscita a catturare la sua prima preda; ora l'avrebbe portata nel fitto della foresta, per mangiarsela in tutta tranquillità. - Bravissima! Questa volta sei stata perfetta! - disse Bagheera che ora la stava aspettando su una radice dell'albero da cui aveva seguito la scena. - Grazie mille! E' riuscito a graffiarmi però... ahia...- disse la giovane tigre massaggiandosi la guancia ferita; Bagheera diede un'occhiata al taglio - Uhm.. stai tranquilla, si rimarginerà, non è niente di serio... comunque ancora complimenti! Sono fiero di te! Puoi mangiartelo adesso - Daksha si leccò i baffi e iniziò ad affondare i denti nella carne della vittima, spargendo piume qua e là; sollevò il muso rosso di sangue - Ne vuoi un po'? - disse e starnutì per una piuma che le era andata davanti al naso; Bagheera rise - Ahahah, nono è tutto tuo! Io caccerò più tardi- - Come vuoi!- disse la tigre tornando a spennare il malcapitato pavone.
Qualche ora dopo, i due felini si trovavano sopra i rami di un albero; era notte e il cielo un po' nuvoloso copriva le stelle. Mentre la pantera era salita agilmente, Daksha aveva fatto un po' di fatica e più di una volta era scivolata per terra - Ora capisco perchè non ci piace cacciare dagli alberi... - borbottò e poi rivolse gli occhi a Bagheera - Ma tu come fai a sapere tutte queste cose? Cioè insomma... perchè sai tante cose su tutto? - - E' esperienza mia cara... sono più vecchio di quanto tu creda, eheh - disse la pantera con un sorrisino - Comunque è anche perchè sono sempre stato curioso e ho sempre voluto conoscere tante cose... l'esplorazione era il mio forte, di certo non il gioco, gli scherzi o le sfide - - Davvero? E chi invece era interessato a quelle cose? - Beh per quanto riguarda il gioco e gli scherzi, mi riferisco a Baloo... Le sfide invece... e aggiungerei le lotte... erano il chiodo fisso di Shere Khan- Daksha rizzò le orecchie rotonde; si ricordava che l'orso e la pantera le avessero detto che da cuccioli erano amici della terribile tigre -Che genere di sfide?- chiese incuriosita - Qualsiasi tipo di sfida! Non so, da chi ruggisce più forte, fino a chi ha il coraggio di mordere la coda di un elefante! Chi riesce a nuotare in mezzo ai coccodrilli senza farsi mangiare, chi riesce a saltare il precipizio... insomma, la maggior parte delle volte proponeva cose pericolose!! Faceva sempre in modo di dimostrare il suo coraggio... anche quando non era necessario...- -Wow! Doveva essere un tipo divertente!- esclamò Daksha e Bagheera la guardò storto -Divertente?? Non sai quante volte abbiamo rischiato la pelliccia per colpa sua! Avrò perso anni di vita... - disse Bagheera, appoggiando il muso sulle zampe incrociate. Poi sbadigliò - Direi che ora possiamo anche dormire... tra un paio d'ore io vado a cacciare, non ti spaventare se ti svegli e non mi trovi... - - Va bene, vai tranquillo, non penso che mi sveglierò prima di domani mattina... sono piuttosto stanca... yaaaaawn...- disse la giovane tigre sbadigliando - Buona notte allora! - - Buona... notte...- concluse Daksha, mentre le palpebre sempre più pesanti le si chiusero totalmente e lei si lasciò conquistare dal sonno.. -
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Bello anche questo capitolo, finalmente anche daksa è riuscita a cacciare XD
E sono sempre più convinto che le piace shere khan (stavolta evitiamo di dire che vuole farsi ingroppare...ops XD ).
Tiger's revengeStoria ispirata al Libro della Giungla... |
