genetically modified

titolo provvisorio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. =Yuna88=
     
    .

    User deleted


    Parte del primo capitolo prologo, ovviamente non è tutto il capitolo, ma volevo sapere se intanto piace come introduzione :)

    Capitolo 1

    Siry si alzò dal letto di scatto, la fronte imperlata di sudore, e le mani fredde. Un altro sogno maledetto aveva turbato la sua notte, o meglio quel poco che rimaneva della sua notte. Erano le otto di mattina, la luce entrava dalle finestre rettangolari della sua stanza. Le tende non le chiudeva mai, adorava potersi svegliare e vedere la luce del sole. Si stiracchiò e si mise a sedere, mise ai piedi le pantofole, e andò a specchiarsi nel lungo specchio posto nell’anta centrale del suo armadio. Lo specchio la prendeva tutta, dalla testa ai piedi. Ravvivò i suoi capelli lisci, spiaccicati contro la sua testa, e si passò un mano sotto il mento pensierosa. Il sogno era molto strano, come pochi fatti in quei giorni. Sognò un ragazzo, che non era il suo compagno. Un ragazzo che piano piano cominciò a sconvolgere la sua vita. E Siry odiava eventi o persone che distruggessero quel poco di vita perfetta che aveva. Per fortuna era solo un sogno. Uscì dalla stanza e si recò in sala da pranzo, dove sua madre puntualmente faceva colazione. Siry la salutò con un cenno della mano, senza ascoltare ciò che stava cercando di dirle.
    - Stella mi ascolti?- chiese insistentemente sua madre.
    - Ok mamma cosa c’è?- il suo tono era calmo.
    Sua madre bevve un po’ del suo orzo dalla sua tazza, e si schiarì la voce.
    - Ti va di un po’ di compere oggi pomeriggio?-
    Siry detestava parecchie cose, ma ne amava altrettante, e lo shopping era una di quelle.
    - Ok mamma, ora scusa mi lavo e vado all’università.-
    Sua madre annuì, sapeva che di prima mattina non era possibile ottenere nient’altro che una chiacchierata breve, come quella appena avvenuta. Sospirò, e scosse la testa. Non voleva forzarla più di tanto, dopotutto non era passato nemmeno un anno da quando era successo tutto.
    Siry sentì i pensieri di sua madre convergere verso l’argomento tabù, e per evitare di rivedere nei suoi pensieri, tutto ciò che con fatica stava cercando di dimenticare, si ritirò nel bagno per la sua toeletta mattutina.
    Dopo essersi lavata e vestita, risistemò il suo letto, rassettando le coperte, e mettendo al proprio posto, cuscini e peluche. Poi tornò in bagno per pettinare i capelli, era un’operazione abbastanza lunga, pettinava con cura i suoi capelli, spazzolandoli delicatamente più e più volte, fino a quando non era soddisfatta del risultato. I suoi capelli erano lunghi fino a sotto le spalle, ed erano neri come la notte. I suoi occhi erano del medesimo colore dei capelli, e quel giorno erano più appesantiti che mai dal sonno.
    Doveva decidere in fretta i turni, non poteva andare avanti così. Prese le chiavi della sua macchina ed uscì di casa dopo aver salutato frettolosamente sua madre.
    Corse per le scale fino a che non raggiunse il garage, premette il pulsante per aprire il portellone, e si avvicinò alla sua macchina: un Audi A5 nero metallizzato. Posò sul sedile del passeggero la sua borsa a tracolla, piena di libri e quaderni, e dopo aver messo in moto, uscì frettolosamente dal garage. Non era in ritardo, erano le nove ed in dieci minuti sarebbe arrivata a casa del suo ragazzo: Rico. In realtà il suo vero nome era Riccardo, ma si ostinava a chiamarlo Rico, così come Kovach, il suo migliore amico, anche se il suo vero nome era Leonardo.
    La macchina ruggì scacciando i suoi pensieri, e la sua mente si concentrò solo sulla guida. Quel giorno le lezioni non era pensati, avrebbe avuto tempo per incontrarsi con gli altri e discutere di quel fatto. Sicuramente sapevano che a pranzo si sarebbero riuniti, non c’era bisogno di dire altro, o meglio, di desiderare altro.
    In dieci minuti netti, aveva coperto la strada che separava il suo paese, dalla città dove abitava il suo ragazzo. Nonostante desiderasse andare veloce, per amore di Rico cercava di contenersi e percorrere le strade con la macchina, a velocità moderate.
    Siry arrivò alla città di Rico e imboccò la strada che portava a casa sua, svoltò poi per la stradina brecciata a vicolo cieco, e fermò la macchina di fronte il cancello di casa sua.
    Suonò il citofono, e Rico rispose semplicemente con un “sto scendendo”.
    Non appena lo vide uscì fuori dalla macchina, lasciando le chiavi nel quadro, ed il motore acceso.
    - Ciao…- Rico la baciò dolcemente sulle labbra sorridendole, poi prese il posto guida e partirono alla volta dell’università, non molto lontana da casa di lui.
    Dopo aver fatto la consueta manovra per evitare di percorrere la strada in retromarcia, Rico spezzò il silenzio con una semplice domanda.
    - Perché vuoi incontrarli a pranzo?-
    Siry scrollò le spalle.
    - Dovresti saperlo.-
    Rico alzò gli occhi al cielo, non poteva di certo immaginare cosa passava per la mente della sua ragazza, anche se conoscendola, poteva immaginare di cosa si trattava. In quel periodo l’aveva vista stremata, stressata, e sempre di mal umore. E tutto da quando avevano deciso di fare le ronde notturne. Rico posò una mano sulla sua carezzandola piano.
    - Forse lo immagino…-
    Nella mente di Siry si delinearono diverse immagini, una dietro l’altra. Erano gli avvenimenti dei giorni passati, ed era ciò a cui Rico stava pensando in quel momento. Sorrise, Rico davvero la capiva, anche se non azzeccava sempre i suoi pensieri. Siry li teneva nascosti, non tanto a lui, quanto agli altri.
    - Bè ci sei quasi…- disse sorridendo.
    Rico non disse altro, si accontentò di sapere che non c’era sotto nulla di preoccupante. Di certo aveva deciso di affrontare con lei l’argomento ronde notturne, soprattutto per il sabato e la domenica. Erano ormai più di due settimane che non riuscivano a passare un sabato e una domenica, come ragazzi normali.
    Siry si girò a guardarlo e sorrise, non riusciva a scrollarsi di dosso i suoi pensieri, i suoi sensi di colpa. Odiava tutto quello, ma l’unico modo per rimediare, era fare ciò che stavano facendo fin’ora. Si appoggiò allo schienale emettendo un sonoro sospiro.
    - Amore basta pensarci. A me sta bene che io e te stiamo ancora insieme.-
    Rico prese le mani della sua compagna, i suoi occhi marrone scuro indugiarono sul suo viso, e tornarono poi a guardare la strada, che ormai conosceva a memoria.
    Oramai erano entrati nello spiazzo adibito a parcheggio, parcheggiando subito la macchina proprio vicino l’entrata al campus. Per loro fortuna usufruivano sempre un parcheggio che si trovava di fronte al campetto coperto del campus, poco usato e conosciuto.
    - Leo è qui…-
    Rico uscì dalla macchina ed attese che uscì anche Siry, inserì la sicura, e andò incontro al loro amico.
    Leo era un tipo alto con i capelli cortissimi, li amava portare rasati stile marines. I suoi occhi coloro nocciola scrutavano i due ragazzi, soprattutto il viso di Siry.
    - Siry qualcosa non va?-
    La ragazza fece spallucce.
    - Il solito.-
    Rico le cinse le spalle con un braccio e la condusse verso il cancello del campus, Leonardo li seguiva silenzioso, sapeva benissimo cosa girava nella mente della sua Alpha, ma sapeva che parlarne e cercare di spiegarle che non era colpa sua, non sarebbe servito a nulla. Siry in cuor suo ringraziò i due per non parlare di quell’argomento, anche se il primo anniversario si avvicinava, e solo al pensiero ebbe un fremito.
    - Il nostro primo anno…-
    Siry lo guardò, i suoi occhi erano colmi di lacrime, piccoli cristalli che caddero sulle sue guance imperlandole e rendendole luminose. Rico la strinse a sé baciandole i capelli.
    - In questo modo ti sono vicino in tutto e per tutto.-
    Aveva ragione, ma mai avrebbe voluto condividere con loro quella maledizione, che forse poteva sembrare anche una benedizione. Siry malediceva ogni istante della sua vita quel giorno maledetto, non poteva scordare il giorno in cui aveva decretato la fine della vita di due delle persone più importanti per lei: il suo compagno e il suo migliore amico.
    Leo provò a tirarla su di morale punzecchiandola come faceva solitamente, Siry in risposta gli lanciò un’occhiataccia che valeva più di mille parole, si liberò dalla stretta di Rico e li precedette lungo la strada.
    Leo si affiancò a Rico.
    - Io ci ho provato…-
    Rico gli diede una sonora pacca sulla spalla.
    - Lo sai che per lei non è facile, è quasi un anno, ricordi il primo mese?- chiese Rico preoccupato.
    Leo annuì rabbrividendo.
    - Quella fu la crisi di pianto e nervi peggiore di tutte.-
    Rico si passò una mano tra i capelli.
    - Amarla per me significa condividere tutto, anche questo.-
    Continuarono a camminare tenendo sempre d’occhio Siry che li precedeva, la ragazza aveva sentito ogni singola parola della loro conversazione, evitò di versare altre lacrime, si rendeva conto che sfogandosi in quel modo violento, non la portava da nessuna parte. Doveva semplicemente risolvere la questione, doveva solo ritrovare quei maledetti farabutti.
    - Rico lo sai che per me siete importanti, i miei primi veri amici…-
    Le parole di Leo istigarono altre lacrime, che la ragazza tenne a bada ringhiando cupamente. Accelerò il passo, voleva smettere di sentire, voleva smettere di sapere, ma era inevitabile.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Re dei Re

    Group
    Guardia reale
    Posts
    16,630
    Location
    Riserva Lupi del Nord e O.Z.

    Status
    Online
    Mh sembra davvero interessante. Chissà cosa succede, e cosa sarà mai questa maledizione. La nostra Siry è ovunque vedo XD

    Ha tolto i vestiti da meccanico ed è diventata una ragazza normale? Eheh che bello (magari poi salto fuori pure io XD) scherzo.

    Davvero sono curiosa di leggere il seguito. Mi intriga parrechio. Continua^^
     
    .
  3. Starsin
     
    .

    User deleted


    sono assolutamente d'accordo!è molto intrigante!!aspettiamo il seguito =)
     
    .
  4. =Yuna88=
     
    .

    User deleted


    Uh già due fan :) sono emozionata :) grazie ragazze siete davvero molto gentili, è solo una parte del primo capitolo xD in reltà il primo capitolo ancora finisco di scriverlo ^^
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Re dei Re

    Group
    Guardia reale
    Posts
    16,630
    Location
    Riserva Lupi del Nord e O.Z.

    Status
    Online
    Tu fai con calma. Ricorda sempre che non devi avere fretta a scrivere una storia. Riordina bene le idee e i tempi.

    E' una cosa che ho imparato a mie spese e lo sai XD

    Aspetto il seguito, e se hai bisogno fai uno squillo o un fischio^^
     
    .
  6. =Yuna88=
     
    .

    User deleted


    è ciò che sto cercando di fare, ma mi scoccia andare a rilento xD
     
    .
5 replies since 16/1/2010, 00:10   104 views
  Share  
.