Here I Am

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  1. Starvel
     
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    Questa è la mia prima fan fiction qui. Deriva da una mia fantasia mentale, spero vi piaccia...

    PRIMO CAPITOLO:



    Questa è una storia di un lupo, ma non una storia qualunque. Gli Indiani se la tramandano da generazioni, è quasi una leggenda per noi, ma per loro è una storia importante.

    Tutto iniziò una notte. I primi Indiani erano nati da pochi anni, vivevano in terre fredde o in terre calde, ma la natura era straordinarimamente bella a quel tempo. Lontano dalla civiltà indiana, vicino alla Rupe Lunare viveva un branco di lupi di cui il capo era Nava un animale saggio e forte.
    Erano nati tanti cuccioli quella stagione, ma il branco non sapeva che da li a poco sarebbe nato un'altro cucciolo, che forse avrebbe cambiato molte cose, non solo nella sua vita, ma anche in quella di molti altri.
    Soffiava un vento freddo, la neve aveva coperto grande parte del territorio, ma in cielo le stelle brillavano nella loro bellezza e la luna era mezza e dominava il tutto, ma in una tana, regnava l'ansia, il dolore di una lupa che stava partorendo...

    K: Papà, ma eri così nervoso anche alla mia nascita?-

    Kenni aveva appena parlato a suo padre, un lupo dal manto nero che faceva avanti e indietro nervoso, era ansioso per l'arrivo del nuovo piccolo che sarebbe stato il suo secondogenito. Kenni era il primo, e all'epoca era un giovane cucciolo dal manto grigio come sua madre ma dalle orecchie e dalle zampe nere come la pece, lui era traquillo, anzi era trepidante dell'arrivo del nuovo fratellino...

    N: A dire la verità, quando sei nato tu, tuo padre ha ullulato per tutta la notte, tenendo il branco sveglio!-
    A: Nava! Non esagerare...e poi non è il momento di scherzare!-

    Nava aveva appena fatto capolino dietro la tana della famigliola. Era un lupo dal manto blu e i suoi occhi portavano sicurezza e saggezza. Aveva visto tanti cuccioli nascere nella sua lunga vita da capo branco, ma purtroppo lui e la sua compagna non avevano avuto la fortuna di averne, ma erano per tutti i cuccioli come dei nonni in più.
    Nava guardava Ahadi fare avanti e indietro per la tana, alzò gli occhi al cielo ammirando le stelle, bisognava portare pazienza; si sa i cuccioli sono un pò lenti a nascere.
    Poi ecco che nel silenzio della notte, si udì un piccolo guaito. Ahadi si precipitò nella tana per vedere, poco dopo uscì Nika la compagna di Nava...

    N: Non vedeva l'ora di diventare padre, a quanto pare!-
    N: Eheh, mia cara...per un evento cos' è natuarle essere nervosi. Allora, questo giovanotto ha avuto un fratellino o una sorellina?-
    N: Kenni, vai a vedere il tuo fratellino-

    Kenni sorrise felice, e corse dentro la tana. Come entrò vide sua madre Mira che gli sorrideva e spostava la coda da un piccolo battuffolo di pelo bianco che succhiava già dalla sua mammella...

    M: Sei un fratello maggiore ora tesoro!-

    Kenni si avvicinò al fratellino e lo guardò curioso mangiare, era davvero piccolo e giurò che lo avrebbe protetto per sempre. Ahadi invece se ne stava in disparte, orgoglioso di essere diventato padre per la seconda volta. Era innamorato più che mai dellla sua compagna, che gli aveva donato due splendidi figli.
    Fuori della tana Nava e Nika guardavano le stelle, contenti della nuova nascita, ma ad un tratto arrivò un nuovo visitatore. Ma Nava pensava anche ad un'altro membro di quella famiglia, sapeva che non sarebbe stato facile con lui.

    Da un'altra parte, in una grotta buia e silenziosa, vi era un lupo. Un lupo che aspettava una certa notizia, che non gli avrebbe fatto per nulla piacere anche quella volta. Il suo nome era Hatu, era il padre di Ahadi...

    T: Signore, mio signore!-
    H: Cosa cè?-
    T: Signore, è nato! E' un maschietto...-
    H: Ah, e così sarei di nuovo nonno? Che vita ingiusta, questo devo ammetterlo.-
    T: Signore che intende?-
    H: Mio caro e ignorante amico, vedi con la nascita di un nuovo cucciolo, ci sarà più lavoro da fare per me. Mh che destino funesto il mio...-

    Hatu si mise a ridere, la sua risata era cattiva e non prometteva nulla di nuovo. Quel suo sentimento rieccheggiò fuori in un eco che spariva piano piano...

    Fine Primo Capitolo



    Vi è piacuta per ora?

    Fatemi sapere...
     
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  2. Kyoura
     
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    Uhm, si è carino! Ma ti consiglio di mettere tutti il nome quando parlano in personaggi ^_^ Le descrizioni sono ottime, e poi dici a me che scrivo bene O_O"
     
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  3. Kopa91
     
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    bella qst storia starvel,complimenti
    SPOILER (click to view)
    qualcuno può leggere anche il mio racconto?

     
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  4. alex_chan
     
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    la tua storia è davvero molto bella!
    aspettiamo il seguito..^^
     
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  5. Starvel
     
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    SECONDO CAPITOLO:



    Erano passati un paio di mesi dalla nascita del nuovo cucciolo del branco, e la primavera si affacciava lenta sul territorio. Mira portava a spasso Aniu, il cucciolo doveva cominciare a imparare molte cose anche se piccolo. Aniu curiosava ovunque sotto l'occhio vigile di Mira, Ahadi invece guradava il figlio da lontano, era troppo presto per lui per insegnarli i suoi principi e altre cose utili: come la difesa e la caccia.

    Intanto alla Rupe Lunare, Kenni passava il tempo a giocare con gli altri cuccioli e lupi del branco...

    Kenni: Dai Leora prendimi se ci riesci!-
    Leora: Aspettami Kenni, non correre così veloce!-

    Kenni correva spensierato senza pensieri, ma andò a sbattere contro qualcuno. Quel qualcuno era suo nonno...

    Kenni: Nonno! Ehm cioè, buon giorno Nonno...-
    Hatu: Hai dimenticato le buone maniere figliolo. Chiedi scusa!-

    Kenni abbassò lo sguardo mortificato, e con la coda tra le zampe. Ma fortunatamente Nava arrivò in suo aiuto...

    Nava: Eddai Hatu, il cucciolo non lo ha fatto apposta!-
    Hatu: Impicciati dei tuoi affari Nava, Kenni è mio nipote, e deve saper rendermi rispetto!-

    Nava guardò male Hatu. Erano cresciuti insieme, ed erano stati amici fin da giovani, ma Hatu era geloso perchè Nava era stato eletto capo branco senza un regolare duello come stabiliva la legge. Hatu era un lato oscuro nella sua famiglia...

    Nava: Hatu, ma è solo un cucciolo!-
    Ahadi: Papà che succede?-

    Nel frattempo Ahadi, Mira e il loro cucciolo erano arrivati alla Rupe. Mira guardò il padre di suo marito e cambiò la sua espressione felice, in seria. Hatu si girò e sorrise maligno a suo figlio...

    Hatu: Non hai insegnato un bel niente a tuo figlio, noto!-
    Ahadi: Kenni...-
    Kenni: Scusa papà, ma non avevo visto il nonno e gli sono andato addosso-
    Ahadi: Papà e tu perdi tempo solo per un motivo così stupido?-

    Hatu fulminò il figlio e si avviò per la sua strada. Ma Aniu vedendolo gli corse incontro...

    A: Nonno...nonnino...-

    Hatu si girò e guardò suo nipote, lo detestava fino all'ultimo pelo della sua coda...

    Hatu: che vuoi tu?-
    Aniu: Ti vojo bene!-

    Hatu squadrò il piccolo e si allontanò ridendo maligno. Lui quel sentimento lo riteneva stupido, privo di senso.
    Gli altri tornarono alle loro occupazioni...

    Mira: Tuo padre non mi è mai piaciuto.-
    Ahadi: E' sempre stato piuttosto burbero, ma non è cattivo!-
    Leora: Cavolo, tuo nonno è cattivissimo con te!-
    Kenni: Già!-
    Leora: Però tuo fratello si che è coraggioso!-
    Kenni: Secondo me è perchè troppo piccolo per capire!-

    Kenni guardò suo fratello intento a cercare di prendere una farfalla viola e rosa. Già, Aniu era troppo piccolo per capire molte cose.
    Da quell'episodio passarono molti giorni, e un pomeriggio, mentre Ahadi e Kenni erano con gli altri maschi del branco a cacciare, Mira decise di portare Aniu a fare un giro nella foresta...

    Mira: Allora tesoro, ti piace?-
    Aniu: Mamma, mamma cos'è?-
    Mira: Quello è un cespuglio tesoro-
    Aniu: Si mancia?-
    Mira: Ahahah no tesoro. Li ci possono vivere piccoli animali-

    Aniu continuò a curiosare e chiedere ogni volta cosa era ciò che trovava. Mira osservava suo figlio amorevolmente, ma poco lontano c'era qualcosa che avrebbe cambiato la loro vita per sempre.
    Un movimento, un ramo spezzato d'improvviso, destò l'attenzione di Mira; si guardò intorno e avvertì un' odore che non le piaceva...

    Mira: Aniu, presto torniamo a...-

    Il terreno cominciò a vibrare, dei pesanti passi si stavano avvicinando, ed ecco che dopo pochi secondi, sbucò un grosso orso grigio. Era inferocito e si butto contro il cucciolo...

    Mira: ANIU!!!-

    Mira corse verso suo figlio, e lo prese per la collottola appena in tempo, prima che il grosso grizle potesse colpirlo con l'immensa zampa. Mira corse più veloce che poteva, con la bestia alle calcagna. Il suo cuore era a mille, era terrorizzata ma il suo unico pensiero era di portare in salvo Aniu. Ma la bestia era sempre più vicina. Mira riuscì a nascondere il piccolo in quella che sembrava una piccola tana che scorse con la coda nell'occhio. Pochi secondi dopo schivò l'orso che tentò di morderla. Intanto sopra i due avversari il tempo era cambiato: il venti ullulava forte e un temporale si stava avvicinando sempre di più. I fulmini percorrevano le nuvole e il cielo veniva squarciato dai tuoni. Mira combatteva con tutte le forze, era riuscita a saltare alla gola del grosso bestione e ferirlo, ma l'orso non demordeva, la colpiva con zampate fendenti. Un tuono illuminò il cielo e un fulmine cadde sopra un albero, che si incendiò all'istante, ma che colpì la vegetazione vicina e il fuoco cominciò a propagarsi ovunque. Mira guardò il punto in cui aveva lasciato in salvo il figlio, ma era scomparso. Lo vide poco lontano, fermo vicino al fuoco. Corse da lui e lo prese per la collottola cercando di allontanarsi da quel luogo, ma una zampata la buttò a terra e Aniu rotolò più distante. In quel momento Mira era disperata...

    Mira: ANIU! ANIU NOOO!!! CHE QUALCUNO LO AIUTI!!! AIUTOOO!!!-

    Le sue parole fecero eco per molti secondi. L'orso si avvicinò a lei e la colpì senza esitare, ferendola sempre di più. Poi una luce illuminò il cucciolo che piangeva impaurito. La luce si trasformò in un grosso cervo bianco, che si avvicinò ad Aniu...

    Magnus: Ora siamo qui noi...Uccidetelo!-

    Altre luci illuminarono il campo di battaglia e altri cervi bianchi apparvero e si scaraventarono contro l'orso, che venne preso a cornate e a colpi di zoccoli, finchè non cadde morto al suolo.
    Una pioggia cadde fitta al suolo, spegnendo l'immenso incendio. Magnus il cervo si avvicinò a Mira...

    Magnus: Sei tu che ci hai chiamati, dicci pure lupa!-

    Mira era llo stremo delle forze, alzò il capo verso il grande cervo e sorrise...

    Mira: Ti prego, proteggi il mio Aniu. Proteggilo per...sempre...-

    Il capo di Mira cadde al suolo. Era morta. Magnus guardò la lupa, e si girò verso il cucciolo che tremava di paura, lo prese per la collottola e corse via...

    Fine Secondo Capitolo

     
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  6. Kopa91
     
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    sembra ils eguito di Balto 2,quando la figlia di questi,Aleu,
    lascia il padre per comandare un branco di lupi in Alaska.
     
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  7. Starvel
     
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    Ma dove scusa sembra?
     
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  8. -L£ONCINA-
     
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    bellissimo Starvel!!! ^^
    Siamo ansiosi del continuo...

    SPOILER (click to view)
    venite a leggere anke la mia, "Rash", x piacere^^
     
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  9. alex_chan
     
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    wow che bello anche il seguito!!^O^
    ma io sn una debole di cuore..mi commuovo anche nei racconti!!
    mira nn doveva morireeeee!!! :cry:
     
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  10. Starvel
     
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    Metto sia il terzo capitolo che il quarto. Spero vi piacciano!

    TERZO CAPITOLO




    Mira era morta.
    Ormai tutto il branco era venuto a saperlo; Magnus il cervo spirito aveva portato Aniu da suo padre, che dopo la notizia della morte della sua adorata compagna, si era isolato in un angolo piangendo in silenzio.
    Kenni, piangeva e teneva tra le zampe il piccolo fratello che dormiva dopo lo spavento preso in quel luogo infuocato.

    Alla Rupe Lunare intanto...

    Nava: Non riesco a capire, gli orsi non hanno mai attaccato noi lupi...-
    Magnus: Secondo il mio branco, l'orso non era nelle sue facoltà!-
    Nava: Cosa intendete?-
    Magnus: Era sotto un ordine forte, una forza del male-
    Nava: Che cosa? E'...è terribile!-
    Magnus: La cosa più terribile, e che ora due giovani lupi non hanno più la madre!-

    Magnus scrutava il cielo serio.
    La lupa che aveva invocato il suo aiuto, ora stava con i Grandi Spiriti, ma i suoi figli erano soli.
    Nava si sentiva il cuore pesante, non sapeva come stare vicino alla famiglia di Ahadi.
    In quel momento arrivò qualcuno, che di certo il saggio lupo non pensava di vedere...

    Hatu: Ma forse, la cosa gli aiuterà a crescere!-
    Nava: Hatu, tu qui. Bada alle parole era la compagna di tuo figlio!-
    Hatu: Infatti Nava, era. Ora non cè più, di sicuro i cuccioli ora hanno bisogno di una figura più forte, che di una sdolcinata madre!-
    Magnus: La lupa, ha salvato suo nipote...-
    Hatu: Ognuno usa la sua vita come vuole; cè chi la getta per un insulso cucciolo da latte!-

    Nava ringhiò contro il suo vecchio "amico".
    Ma non perse la calma, sapeva di che razza era quel lupo, sapeva che in lui i sentimenti erano solo un vago ricordo.

    Hatu: Dimmi cervo, da quello che ho sentito, Mira ha chiamato voi a proteggere il piccolo. Credo sia fortunato! Cerca di renderlo un lupo, se puoi!-

    Hatu rise maligno davanti ai presenti, e prese la sua strada.
    Magnus guardò quel vecchio lupo in silenzio; sapeva che non c'era da fidarsi e gli venne un dubbio, che decise di non renderne partecipe anche Nava.
    Quest'ultimo decise di andare alla tana di Ahadi, per portare del conforto al padre rimasto solo.

    Ahadi era uscito dalla tana e guardava il terreno senza proferire una parola, tenendo le lacrime della disperazione, del dolore per la sua amata dentro di sè.
    Chiuse gli occhi e la vide: la vide in un ricordo; correva felice su un prato appena fiorito per la primavera, era bella come ogni giorno.
    Ma ora non c'era più...

    Nava: Mi spiace Ahadi per la tua perdita...-
    Ahadi: Nava...perchè...-
    Nava: Ha agito come qualunque madre avrebbe fatto!-
    Ahadi: Lei...lei...io l'amavo! Era tutta la mia vita...-
    Nava: Capisco cosa provi, lei ti ha donato due splendide creature...-

    Ahadi guardò verso la tana, si sentiva responsabile, sentiva della rabbia verso quel piccolo cucciolo che per colpa sua, aveva perso la sua amata moglie.
    Ma era sempre suo figlio, lo amava, era suo e di Mira.

    Nava: Ora devi pensare a loro. Mira lo vorrebbe!-

    Ahadi si diresse verso la tana e vide Aniu uscire un pò incerto...

    Aniu: Papà...papà...-

    Ahadi osservò suo figlio; osservò quel piccolo lupo dal manto bianco e con gli occhi marroni, come sua madre.
    Il piccolo si avvicinò trotterellando goffamente che lanciava piccoli latrati.
    Gli passò una zampa sulla testa, si era uno dei suoi figli, lo avrebbe cresciuto come poteva.

    Dalla morte di Mira era passato l'inverno.
    La neve si era sciolta e il freddo si era fatto meno pungente.
    Il territorio cominciava a colorarsi di colori leggeri e freschi, la primavera era nell'aria e i primi fiori sbocciavano giorno dopo giorno, lentamente.
    Il branco si era un pò ingrandito, nuovi cuccioli erano nati, molti erano cresciuti e i genitori si erano fatti più maturi.
    Anche qualcun'altro era cresciuto...

    Aniu: Dai fratellone, prendimi!-
    Kenni: Aniu, aspettami! Birbante!!!-

    Si, Aniu era cresciuto e si era fatto un cucciolo vivace; i suoi occhi erano di un marrone vivo e il suo pelo era bianco come la neve.
    Era una vera disperazione per suo fratello Kenni, che si era fatto un lupo adolescente, dallo sguardo fiero e dal carattere deciso.
    Aniu quella mattina si era svegliato e aveva dato il suo buongiorno al fratello mordendolo alla coda, da qui l'inseguimento fino alla Rupe Lunare.

    Nika: Credo che Aniu, ne abbia combinata una delle sue!-
    Nava: Come sempre mia cara!-

    I due anziani coniugi gaurdavano divertiti lo spettacolo che quella mattina i due fratelli davano: Kenni era riuscito a prendere Aniu e ora era intento a fargliela pagare con il solletico provacato dal suo muso...

    Aniu: Ahaha, basta fratellone!!! Ahahah...-
    Kenni: No, no! Ora la paghi!-

    Ahadi arrivò poco dopo sbucando da una roccia; guardò i suoi due figli con aria fiera e arresa per il povero Kenni che subiva sempre gli scherzi del più piccolo.
    Ma l'atmosfera venne turbata da Hatu...

    Hatu: I soliti che turbano la mia pace!-
    Kenni: Buongiorno nonno!-
    Aniu: Ciao nonno!-
    Hatu: Vergognatevi, sempre a fare stupidate!-
    Aniu: Missà che il nonno si è alzato male!-
    Kenni: E' così tutti i giorni!-

    Hatu guardò i suoi nipoti con aria severa e arrabbiata, non li sopportava per nulla al mondo, soprattutto il piccolo, che detestava.
    Aniu si avicinò al nonno, e lo guardò...

    Hatu: Cosa vuoi tu!-
    Aniu: Giochiamo?-

    Hatu guardò male il nipote e gli ringhiò contro.
    Gli diede un colpetto per mandarlo via, ma Aniu gli si attaccò alla coda...

    Hatu: Lasciami subito coso inutile!-

    Arrivò Ahadi che prese il figlio per la collottola e guardò infuriato il padre.
    Ormai non gli diceva più nulla, conosceva il suo carattere e non gli ribatteva più nulla.
    Fortunatamente Hatu se ne andò infastidito dall'arrivo del branco; con loro arrivarono anche alcuni cuccioli e tra loro c'era una giovane lupa dell'età di Kenni...

    Kenni: Leora!-

    Leora era cresciuta, era diventata molto carina come adolescente lupa, infatti molti giovani lupo le sbavavano dietro letteralmente...

    Leora: Ciao Kenni!-

    Leora corse verso Kenni, ma prima che i due si avicinassero di più si fermarono rossi in viso.
    I lupi più grandi ridevano divertiti a quella vista, sapevano della cotta che provavano l'uno verso l'altro, e aspettavano ogni giorno nuovi sviluppi.
    Gli unici ancora incapaci di capire quel comportamento, erano i fratellini dei due lupi...

    Aniu: Non riesco a capire perchè deve avere quella faccia da pesce lesso con Leora!-
    Lexi: Anche mia sorella è strana!-

    Ma i due cuccioli persero i lori dubbi subito e andarono a giocare...


    Fine Capitolo


    QUARTO CAPITOLO



    I giorni passavo tranquillamente; Aniu giocava sempre con il suo amico Lexi, Kenni sorvegliava il fratellino con Leora. Ma purtroppo qualcosa tramava...

    Hatu: Taqi, vieni subito qui!-
    Taqi: Eccomi mio Signore!-

    Taqi era una volpe grigia ed era il servo di Hatu da molto tempo.
    Era rimasto solo lui della sua famiglia, sua moglie e i suoi due figli erano morti in circostanze che solo lui sapeva e che portava nel cuore triste ogni giorno.
    La volpa guardò il suo padrone, ogni volta che gli era di fronte ne aveva paura...

    Hatu: Credo sia giunto il momento!-
    Taqi: Il momento? Ma Signore...-
    Hatu: Hai da obbiettare forse?-
    Taqi: No...io...ecco...-
    Hatu: Quando te lo dirò, esegui l'ordine! E' chiaro?-

    Taqi abbassò il capo, come ogni volta...

    Taqi: Si Signore...-

    La notte scendeva ancora presto sul territorio, la primavera era arrivata ma faceva ancora piuttosto freddo e i lupi del branco si andavano a rifugiare in grotte o tane, per dormire.
    Ma un lupo, ogni notte, tardava ad andare a coricarsi, perchè immerso in pensieri, pensava al branco; ma da un certo periodo, c'era qualcosa che lo assillava...

    Nika: Ancora alzato, mio caro?-
    Nava: Ehhh moglie mia, non riesco a capire...-
    Nika: Ancora la tua sensazione di pericolo?-
    Nava: Esatto, non riesco a capacitarmi di cosa possa essere!-
    Nika: Tu ci pensi troppo caro. Guarda ormai la primavera ci regala una notti splendide, il branco è forte, cerca di stare calmo...-
    Nava: Spero non accada nulla...-
    Nika: Stai tranquillo, finchè ci sarai tu, il pericolo è lontano!-
    Nava: Forse hai ragione...-

    Ma Nava anche se cercava di rassicurarsi alla parole della saggia compagna, quella sensazione non riusciva a scacciarla da dentro di se.
    Ogni notte faceva lo stesso sogno: una voce lo avvertiva che presto qualcuno se ne sarebbe andato, e lui arrivava tardi per porre rimedio.
    E ogni mattina si svegliava col cuore che batteva come in una corsa, controllava da lontano il branco e i suoi componenti, ma cercava di non allarmare nessuno, comportandosi come sempre.

    Intanto nelle terre del branco, qualcuno insegnava come cacciare al proprio cucciolo...

    Ahadi: Ascoltami bene Aniu; per imparare a cacciare la prima cosa da fare è l'agguato. Allora, tuo fratello farà la preda, mentre tu cercherai di coglierlo di sorpresa.-
    Aniu: Va bene papà!-
    Ahadi: Allora forza. Esegui: Ventre a terra, cerca di mimetizzarti con il terreno...-

    Aniu si mise pancia a terra e sentiva l'erba fargli il solletico, ma cercava di restare concetrato...

    Ahadi: Mosse lente sempre ventre a terra...bravo. Ora visualizza la preda...-

    Ahadi sussurrava le mosse al figlio, mentre Kenni aspettava sotto una pietra, ascoltando ogni minimo rumore attento...

    Ahadi: Bene, ora vai...stai basso!-

    Aniu strisciò lentamente verso il fratello, arrivò sulla pietra e guardò la "preda".
    Prese la rincorsa e si buttò sul fratello...

    Aniu: Grrrhhh!!!-

    Ma Kenni si tolse in tempo dalla traiettoria di atterraggio di Aniu, e quest'ultimo cadde con un tonfo alzando un pò di polvere.
    Il piccolo fulminò il fratello che si era avvicinato e lo guardava ridendo...

    Kenni: Ahahaha, bella spanciata fratellino!-
    Aniu: Dovevi restare fermo! Cattivo!-
    Kenni: Eh no! Una preda non sta mai ferma sai? Se ti sente con tutto il fracasso che hai fatto, scappa! Mica vuole essere mangiata da te!-
    Ahadi: Non prendertela Aniu, sei all'inizio. Vieni qui che ricominciamo. Kenni cambia posizione!-

    Le giornate passavano così: Ahadi insegnava a cacciare a suo figlio; ci vollero molte spanciate, facciate e cadute in fiumi, prima che riuscisse almeno in corsa a sfiorare il fratello alla coda.
    La vita sembrava trascorrere tranquilla, ma quel giorno arrivò troppo presto.

    Quel pomeriggio Aniu e Lexi si erano addentrati nel bosco alla caccia di farfalle, era il loro passatempo preferito.
    Ma non sapevano che vicino al bosco, stava pascolando tranquillamente un gregge di alci.
    Il fatto è che neanche quegli animali dotati di enormi corna si era accorto dei cuccioli, ma qualcuno era in agguato, pronto a colpire...

    Aniu: Dai Lexi prendila!-
    Lexi: Mica...hop...facile...hop!-

    I due cuccioli erano intenti a prendere una farfalla, quando il terreno cominciò a tremare e degli strani versi giungevano lontani...

    Lexi: Ehi ma qui trema tutto!-
    Aniu: Ci conviene tornare a casa...-

    Ma non fecero in tempo a muoversi verso la direzione di casa, che a pochi metri stava arrivando il branco di alci che pascolavano accanto al bosco, correvano e urlavano spaventate.
    I due cuccioli corsero veloci fino a dividersi.
    Anche le alci si dispersero atterrite da chissà cosa, Aniu correva disperato ovunque, ma se le ritrovava sempre dietro.
    Ad un certo punto il branco cambiò percorso, tranne una, che pareva la più terrorizzata di tutte.
    Aniu era inseguito, ogni traversa, ogni tronco che saltava se la trovava sempre dietro.

    Intanto Lexi era riuscito ad arrivare dal branco...

    Lexi: Nava, Navaaaa!!!!-
    Nava: Lexi! Che succede?-

    Nava accorse da Lexi inseguito da Kenni, Ahadi e Leora...

    Lexi: Presto, Aniu è in pericolo!-
    Ahadi: COSA?-
    Lexi: E' nel bosco, delle alci lo inseguono!-

    Nava, Kenni e Ahadi corsero al bosco, mentre Leora restò col fratellino per farsi raccontare l'accaduto.

    Intanto Aniu anche se stanco per l'inseguimento, continuava a correre, era uscito dal bosco e stava attraversando il territorio delle Cascate, la strada diventava sempre più ripida, ma il cucciolo non si perse d'animo.
    Ma ad un certo punto saltò su una grande roccia, che dava sulla Cascata Centrale, e si ritrò in trappola.
    L'alce arrivava veloce e Aniu prese coraggio: si lanciò contro la bestia, riuscì a evitarla e la morse ad uno zoccolo.
    La bestia si fermò; non era più terrorizzata.
    Guardò il cucciolo in modo strano, quasi feroce e infatti si avventò contro Aniu, che riuscì ad evitarla fino a ritrovarsi spalle al precipizio della cascata.
    L'alce caricò ancora il piccolo, ma arrivò Ahadi che gli saltò addosso, appena in tempo.
    La bestia si dimenava e Aniu era bloccato sulla punta, non trovava uno spiraglio per riuscire a scappare all'interno della lotta.
    Aniu venne scaraventato più volte a terra, quante le volte che riusciva a saltare addosso all'alce, riusciva a ferirla ma quella continuava a lottare sempre più incattivita.
    Arrivò Kenni che aiutò il padre nella lotta, ma di colpo Ahadi venne buttato anche lui vicino ad Aniu, mentre il fratello venne scaraventato a terra.
    L'alce si girò e caricò i due lupi.
    Non fecero in tempo a reagire che questa li buttò nel precipizio.
    I due caddero per qualche metro, ma si ritrovarono su una roccia sottostante allo spuntone di prima.
    Sentirono un gran ullulato, era Kenni che caricò l'alce e riuscì a buttarla nel precipizio con potenti zampate e testate.
    La bestia cadde vicino ai due lupi, per poi cadere senpre più giù, per poi scomparire nell'acque.

    Ahadi: Stai bene Aniu?-
    Aniu: Ho avuto paura papà!-
    Ahadi: Almeno non sei ferito! Su ora dobbiamo arrampiacrci su per queste roccie, sono un pò scivolose ma cè la faremo!-

    I due lupi si arrampicarono a fatica, fino ada arrivare alla sporgenza sotto lo spuntone, dove vi si affacciò Hatu...

    Hatu: Ahadi! Aniu! State bene?-
    Ahadi: Papà! Aiutami, prendi Aniu!-

    Ahadi prese per la collottola Aniu e lo porse al padre che lo prelevò.
    Ma mentre stava salendo, si sentì scivolare indietro, era sul del muschio bagnato, cercò di aggrapparsi più che poteva.
    Hatu accortosi di quello che stava succedendo, corse verso il figlio, gli porse le zampe ma non ce la fece.
    Ahadi nell'intento di afferrare le zampe del padre cadde all'indietro e scomparve nella cascata...

    Hatu: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
    Kenni: PAPAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'!!!!-

    Aniu che si era affacciato per vedere il padre tornare, vide la scena e rimase paralizzato.
    I tre lupi aspettarono con ansia e paura, che Ahadi ritornasse in superfice, ma per quei lunghi secondi che sembrarono anni, nulla.
    Scesero a valle, dove la cascata finiva in un lago, Kenni si buttò in acqua urlando, Nava era arrivato ed era riuscito solo a vedere la caduta di Ahadi.
    Poco dopo dall'acqua affiorò il corpo senza vita di Ahadi che tornò a riva da solo, trascinato dalla corrente.
    Kenni nuotò indietro alla vista di suo padre.
    Aniu si avvicinò..

    Aniu: Papà? Papà?-

    Aniu diede una leccata al muso di suo padre, come faceva ogni mattina per svegliarlo.
    Mentre Kenni con le lacrime agli occhi lo scuoteva con le zampe.
    Nava prese Aniu e lo allontanò dalla riva, mentre Hatu si avvicinò al corpo del figlio...

    Aniu: Nava, Nava perchè papà non risponde?-

    Nava guardò il cucciolo che era tra le sue zampe e lo stringeva forte...

    Nava: Mi spiace piccolo, ma tu padre non cè più!-

    Kenni ululù fortissimo, mentre gli altri lupi del branco arrivarono e capirono cosa era successo.
    Lexi e Leora erano vicini a Nika, che piangeva.
    su quella scena, la sera stava calando e il vento soffiava freddo...


    Fine Capitolo

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