Bullismo

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  1. Mulan
     
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    BULLISMO

    Non solo il pestaggio del ragazzo disabile nella scuola di Torino
    Internet pullula di video in cui gli studenti italiani si danno al teppismo in classe
    "Prof, ti punto la pistola alla tempia". Video-storie di ordinario bullismo
    Vandalismi, angherie, docenti impotenti. Tutto rigorosamente filmato

    di CLOTILDE VELTRI

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    C'E' un gruppo di studenti che arraffa il giornale del professore lo arrotola e glielo lancia addosso. Lui, il prof, resta seduto al suo posto, immobile, spaurito, ritirato e impotente davanti a quella che non è più neanche maleducazione. E' violenza. Poi ci sono alcuni liceali o comunque vicini alla maggiore età che, chiusi in un'aula, a un segnale prestabilito, lanciano sedie contro un muro rischiando anche di colpire un compagno. Il tutto tra urla di incitamento e imprecazioni, in un crescendo di rabbia che ha poco di infantile. Che fa paura.
    E poi c'è lui, maglia bianca e sguardo strafottente che buca il videofonino. Impugna una pistola passa dietro al professore e gliela punta alla tempia. La classe ride mentre il docente tenta disperatamente di ignorare il "pistolero", concentrandosi su un salvifico registro di classe. Prende tempo il professore, poi si gira, lento e si trova la pistola in faccia. Sorride disorientato. L'altro insiste, si volta verso i compagni e punta la pistola contro la camera. Tutti ridono. Il professore è paralizzato al suo posto, a testa china.
    Storie di ordinaria violenza nella scuola italiana. Non è Bowling for Columbine, ma qualcosa comincia a rompersi, qualche limite, forse, sta pericolosamente crollando. Il caso del ragazzo disabile maltrattato dai compagni nella scuola di Torino e ripreso dal telefonino, è solo uno dei tanti a disposizione della Rete. Dove proliferano - e cronologicamente, da prima - immagini e filmati degli studenti italiani trasformati in una specie di orda barbarica. C'è sempre un sodàle che riprende tutto, divertendosi un mondo: sedie che volano, grida furiose e autoeccitate, droga, calci, pugni, bullismo all'ennesima potenza. Poi ci pensano Google e Youtube a fare il resto. Così, qualcuno potrà dire "io sono su internet", i video circoleranno e i protagonisti penseranno di essere diventati famosi perché quel filmato avrà scalato la classifica di gradimento del sito.
    La casistica è disparata e amplissima. Come se ormai fosse una moda, una tendenza. D'altra parte negli Stati Uniti - dai quali importiamo sempre il meglio - da anni in Rete hanno grande successo i video denominati school fighter dove si vedono studenti che fanno a botte fuori dalla scuola.
    I ragazzi italiani prediligono invece il danno al bene pubblico, la devastazione di tavoli, sedie, lavagne e tutto quanto riescono a trovare nelle aule. Senza dimenticare le persone. Così è normale far esplodere delle micce sotto la cattedra ed è altrettanto normale tirare un banco contro una finestra e farlo a pezzi. O far esplodere un accendino creando un vero e proprio falò. Ancora: prendere il registro di classe e picchiarlo in testa al compagno di scuola che in quel momento sta serenamente conversando con un altro. E si spaventa il poverino, ma tace perchè l'altro è il bullo e si vede.
    Molestare i più deboli fa parte dei giochi. E i docenti, in questo gioco al massacro, davanti alla tivvù, sembrano proprio i più deboli. Per lo meno impotenti. Il professore redarguisce lo studente. Quello invece di incassare e andare al posto comincia a urlare, a dimenarsi, a inveire. Alla fine parte un vaffa e il prof che fa? Zitto. Commenti dalla Rete: bravi, bene, bis. "I prof sono degli schifosi". E a chi tenta di riportare il tutto in un alveo di decenza la risposta non manca mai: "Taci tu, scemo, ci stiamo solo divertendo un po'".
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    E penso che tutti abbiate sentito al telegiornale o letto del ragazzino pestato dai suoi coetanei solo perché voleva fare il ballerino.


    Non ci sono parole per quello che commette ogni giorno quest'ondata di ragazzi irrequieti e ribelli ... bisogna al più presto trovare nuovi metodi per sensibilizzare, ma anche per tutelare le attrezzature scolastiche, gli insegnanti e anche gli altri studenti dagli atti di questa vera e propria "generazione violenta" .

    ANSA) -ROMA, 20 nov-Un adolescente italiano su tre ha paura di essere vittima di episodi di bullismo e 1 su 2 ritiene che sia la scuola il luogo piu' 'pericoloso'. E' quanto emerge da un sondaggio on-line di Habbo.it,sito per teenager. Al sondaggio hanno partecipato 1.011 adolescenti tra gli 11 ed i 18 anni.Il 38% degli intervistati ha risposto di avere paura del bullismo e addirittura il 16% di esserne gia' stato vittima,il 33% ha affermato di non temere nulla e il 13% di non saper rispondere.
     
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  2. Selene!
     
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    Secondo me i bulli sono quelle persone piùù insignificanti e vigliacche che ci sono. Innanzitutto si sentono "nessuno". perchè io dico non ha senso are cose del genere tranne che per farsi notare. e se ti vuoi far notare è perchè ti senti trascurato. Quindi sono ragazzi che si sentono delle nullità e fannno di tutto per farsi notare. Ce ne sono alcuni nella mia scuola ma:
    A me non faanno paura. Mi fanno solo pena.
    Secondo me sono paurosi. Figuriamoci...uno mi fa: <<ti rompo un dito!>> PFFFF aveva perfino paura di tenere in mano il mio dito! Io l'ho guardato e gli ho detto: <<oh no mi stai ammazzando,guarda morirò all'istante (in tono sarcastico)>>
    Poi se vengono beccati a fare qualcosa negano! Se ti senti tanto furbo non negare no ;-)

    Quindi per me sono solo ragazzetti che se la prendono anche con quelli più piccoli e sfortunati (chissà perchè MAI con gli altri eh...) e non valgono nulla. Fanno solo finta di essere chissà chi. Si vede che non hanno ancora imparato che cosa vuol dire essere una persona!
     
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  3. Sua Maestà il Regista
     
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    Su questo argomento, come su molti altri, continuo a sostenere che una grossa parte di colpa hanno anche i genitori.
    Non è possibile infatti lamentarsi degli episodi di bullismo se, al primo rimprovero al figlio, certe famiglie si scagliano compatte contro i professori a suon di denunce e, in alcuni incredibili casi, di schiaffoni.

    Ma stiamo impazzendo?!?

    Se non c'è un'intesa tra scuola e famiglia sulle metodiche di insegnamento non è possibile porre rimedio a questa situazione: i bulli si sentono intoccabili ("povero bimbo, lui è solo un po' irrequieto, sono i professori che lo hanno preso di mira...").

    Esempio personale: un giorno (se non ricordo male ero in 3a media) mi sono messo a fischiettare in classe mentre il prof spiegava. Alla fine mi ha beccato e mi ha dato uno schiaffo sulla bocca. Arrivato a casa, mia madre mi ha chiesto come mai avessi il labbro gonfio: dopo aver cercato inutilmente di svicolare, le raccontai cos'era successo. Risultato: secondo schiaffone e minaccia di reclusione in casa se non avessi smesso di "fare il cretino" a scuola.

    Ora, non entro nel merito dell'episodio, al tempo funzionava così. Però funzionava, c'era un'intesa su come la scuola doveva formare le persone sia culturalmente che psicologicamente. I professori sentivano il supporto delle famiglie ed erano quindi in grado di contenere gli elementi più "caldi" (ce ne sono sempre stati).

    Oggi, invece...

     
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  4. Stankie
     
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    Ah, i bulli. Fuori sono tanto forti e imponenti, ma dentro sono i più codardi del mondo.
    Non esiste solo il bullismo "fisico", ma anche quello verbale. Tipologia di bullismo della quale ero vittima tempo fa.
    I genitori non sanno nulla, perché è facile parlare e dare la colpa a qualcun altro, ma è ancora più facile tacere.
     
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3 replies since 4/4/2008, 19:38   232 views
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