What if... Evil Kopa

⚠️ Attenzione ⚠️: questo è un "what if" su come sarebbero andate le cose se Kopa fosse cattivo.

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    Leone

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    Allora prima di cominciare la mia seconda FF, devo dirvi un paio di cosucce:
    1. Qui Kopa e Vitani si sono incontrati già da cuccioli, ma Kopa non proverà gli stessi sentimenti per Vitani, che lei prova per lui.
    2. Cambirò alcuni/quasi tutti i nomi dei personaggi inventati nella mia vecchia FF, perchè? Non lo so manco io, per ora devo vedere.
    3. Andrò un po a rilento, perché ho un'altra FF in corso, ma volevo tanto aprire questa discussione!
    4. Per le immagini, le disegnerò io stessa, perchè adoro disegnare!
    5. Questa è la meno importante: se nel raro caso, volessi mettere canzoni cantate da più personaggi, userò il modo "a copione" (non so se si chiama realmente così, ma io lo chiamo così, e comunque intendo quello "X: bla, bla, bla...")
    6. Credo di aver finito.

    PS. Sarafina e Sarabi sono vive.

    Ora cominciamo!

    Prologo
    Il re Simba osservava il tramonto all'orizzonte. Finalmente nelle sue verdeggianti terre era tornata la pace. Il re era calmo e felice. Era diventato dinuovo padre, di tre bei cuccioli, due femmine e un maschio, i loro nomi erano: per l'unico maschio venne dato il nome di Mufasa, per la seconda nata, Asali e la terza, Uru. Avevano ormai due settimane. Mufasa somigliava molto al padre, anzi, era identico! Asali, invece somigliava di più a Nala, solo che aveva il pelo che tendeva un po al giallo, aveva due occhioni azzurri e le zampine, la pancia, il petto e il collo cone sua madre (solo che Nala non ha le zampe "colorate"). Infine c'era Uru, aveva il pelo della madre, anche la pancia, il collo e il resto uguale a Nala, ma gli occhi... li aveva ereditati da un suo parente ormai morto: Scar. Quando Nala li vide per la prima volta, gli salì un brivido lungo la schiena, nel ricordare quel leone tanto temuto. Ma le belle sorprese non finivano qui! Il re delle terre del branco, stava per diventare nonno! Eh si, sua nuora, la regina Rani e sua figlia, la principessa Kiara, erano entrambe a metà della gravidanza. Ma purtroppo tutta quella serenità stava per essere interrotta. Nelle terre di nessuno, un leone con il suo branco di leonesse stava in agguato ed era pronto a vendicarsi e a reclamare il trono.


    Vi piace? Forse è un po corto, ma non sapevo che altro scrivere. Poi sono stata un po sbrigativa con le descrizioni in generale, ma descriverò meglio i personaggi più avanti.

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    Edited by The lion king forever - 3/12/2023, 09:46
     
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    Leone

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    Nessuno risponde? ( :( ) Ma io continuo comunque! ^_^
    Capitolo 1. Sono a casa.
    Il leone dal manto dorato, la criniera marrone gli occhi azzurri e una cicatrice sul muso, una sull'occhio sinistro e una sulla schiena, stava parlando con una leonessa bianca con gli occhi verdi e il naso nero. Lei aveva uno sguardo davvero minaccioso. I due leoni discutevano su un argomento importante:"Ma quindi verrò anch'io?" Chiese la leonessa:"Certo, e verrà anche nostro figlio con noi." Le rispose il leone:"E chi si occuperà del branco? Spiegami." Disse la leonessa irritata:"Ma è ovvio, Baridi, tua cugina, Hora.""Hora?! Ma se quella non sa nemmeno combattere, perfino un cucciolo la batterebbe nella lotta! Non essere sciocco!" Ribbattè Baridi:"Non sarà un gran chè nella lotta, ma adoro le sue strategie, è una leonessa molto intelligente." Disse il leone:"Quindi, ricapitolando: io, te e Hogri andremo nelle terre del branco e ci presenteremo alla tua famiglia, e poi?""E poi, eheh,vedraai!" Sghignazzò il leone. Due giorni dopo, i due e il loro cucciolo, si misero in marcia per la rupe dei re. Il cucciolo, Hogri, era piuttosto confuso:"Papà perchè stiamo facendo questo? Perchè non torniamo dal branco? Dove siamo? E chi sono loro?" Chiese il cucciolo con il pelo dorato chiarissimo, un ciuffo di criniera marrone, il petto, le zampe e il muso completamente bianchi, il naso rosa e con due graziosi occhioni verdi. Il padre del cucciolo si voltò e vide, su una collinetta, non molto distante, un leone e una leonessa. La leonessa era incinta, e assomigliava ad una cucciola, che Kopa, non avrebbe mai dimenticato. Il secondo invece, somigliava molto al padre di Kopa, ma, c'era qualche differenza, aveva il pelo biondo, e non arancione. I leone aveva gli occhi castani, e non rossicci, il naso marrone e non rosa, come la leonessa accanto. Poi, c'era un dettaglio, un po' più macrabo, una cicatrice sull'occhio sinistro, infine, portava un segno, un marchio, sulla spalla sinistra, sappresentava un leone, ma allo stesso tempo, sembrava un albero. Per il resto era identico a Simba. I lineamenti erano uguali, era possente e la sua criniera era di un rosso intenso. Il leone si mise davanti alla leonessa, ringhiando, come se volesse proteggerla. Anche Kopa cominciò a ringhiare, anche se, avendo osservato gli abitanti di quelle verdeggiati terre, sapeva chi aveva davanti. Kopa si mosse in avanti seguito da Baridi e Hogri, finché non si trovò a circa un metro di distanza dai due leoni. Anche la leonessa aveva cominciato a ringhiare minacciosamente contro i due leoni. Kopa sorrise e parlò:"Bene, bene, bene, chi è che sta ostacolando il mio cammino e quello della mia famiglia, SENTIAMO!" Ringhiò:"Sentite, questo territorio non vi appartiene, quindi, ANDATEVENE!" Ringhiò il leone con gli occhi castani. Il leone con gli occhi azzurri cercò di trattenere la rabbia e rimanere calmo:"Senti, prima di tutto: noi non stavamo facendo nulla di male. Due: tu non sei il mio re. Tre: tu non sei neanche il re di questo posto, quindi non puoi dirmi cosa fare o no." Disse Kopa con tono fermo:"Aspetta, sei così sicuro che io non sono il re? Perchè hai indovinato, ma io sono uno dei suoi figli." Ribbattè Kion ancora diffidente. Kopa sorrise e gli disse, cercando di non far suscitare sospetti, sulle sue vere intenzioni e cercando di dimostrare, che lui era realmente felice, di essere tornato:"Kion, sei sempre il solito, fratellino." Kion e Kiara rimasero senza parole. Kion deglutì e disse stupito e un po' spaventato:"Co-cosa?! Cono-sci il mio nome?! T-tu non p-puoi essere...!" Kion si fermò, allora Kiara intervenì:"Kopa? No. Lui è morto per mano di Zira." Concluse tristemente. Allora Kopa si scostò con la zampa anteriore sinistra, un ciuffo di criniera che gli copriva l'occhio sinistro, facendo vedere una vistosa cicatrice, che Zira gli procurò, mentre lui, Kiara e Kion scappavano dalle grinfie della leonessa:"Vi ricordate di questa? Zira me la fece l'ultima volta che ci siamo visti. Kiara, Kion... mi riconoscete?" Kiara e Kion erano ancora perplessi, non sapevano se credergli o no. Kiara fece qualche passo in avanti e cominciò ad annusare il leone misterioso. Kopa all'inizio era un po' teso, ma poi si ammorbidì, capendo le intenzioni della sorella. Kion guardava la famigliola ancora diffidente, non si fidava per niente per niente. Baridi ruotò gli occhi annoiata da tutta quella scenata e si frappose tra Kopa e Kiara:"Cosa vuoi? Non gli credi? Bhe, ti sbagli carina!" Disse Baridi ringhiando a Kiara. Kopa fece una smorfia a Baridi come per dirle di tacere e di tornare al suo posto. Baridi capì cosa voleva dire Kopa, e tornò da Hogri, ringhiando alla leonessa. Kiara la ignorò, ma riconobbe l'odore del leone. Era lo stesso del leoncino a cui tirava le orecchie o la coda tutte le mattine, con cui passava tutto il tempo, quello che la consolava quando era triste, quello che la difendeva, quello che prendeva in giro, quello che la insultava e quello con cui cantava "hakuna matata". Poi quando nacque Kion, il legame tra i fratelli si rafforzò. Kiara allora, ebbe un'idea, un po' strana si avvicinò a Kion e gli disse guardando Kopa con il suo solito sorrisetto beffardo:"Kion, mi è venuta un'idea." All'inizio, Kion non capì, ma la sorella gli fece l'occhiolino e poi gli fu tutto chiaro. Kiara si avvicinò a Kopa e gli disse:"Tranquillo leone per quello che ha fatto la tua compagna, sai che ti dico? Hakuna matata.""Hakuna che?" Disse Hogri incuriosito dalla leonessa, Kion si fece avanti e si fermò accanto alla sorella dicendo:"Se sei Kopa, saprai di sicuro cosa vuol dire, quand'eravamo cuccioli la cantavamo spesso!" Kopa capì cosa stesse dicendo Kion, e gli rispose: (ora userò il modo a copione).
    Kopa: senza pensieri! La tua vita sarà!
    Kion: chi vorrà vivrà...
    Kiara: in libertà!
    Kopa, Kiara e Kion: Hakuna matata...
    Kiara e Kion, ora ne erano più sicuri, e Hogri, ora, non aveva affatto paura, anzi! Si era fatto avanti e si era messo davanti a Baridi, e il cucciolo scodinzolava felice. L'unica che era ancora acida e diffidente era Baridi. Sapeva che Kopa non era dalla parte dei fratelli, ma poteva anche convertirsi, e lei non lo avrebbe mai permesso, mai. I leoni tornarono alla rupe. Durante il viaggio di ritorno Kopa raccontò tutta la sua storia:"Dopo che caddi nel fiume, il buio. Lottai contro il freddo e il buio, fin quando, non vidi una luce. Quando riaprii gli occhi, ero dentro una piccola grotta e mi ritrovai davanti Baridi e i suoi genitori: re Hogri e la regina Esha. Erano i sovrani di un branco di nomadi
    Baridi convinse i suoi genitori a farmi restare, così, rimasi con loro. Non avevo dei veri e propri genitori, io ero figlio del branco, tutti si occupavano di me. Poi col tempo i e Baridi ci sposammo, e divemmo i sovrani del branco." Kopa fece una pausa, come per dare il tempo a Baridi di parlare, in quel momento Baridi, chinò il capo verso Hogri e gli sussurrò nell'orecchio:"Tu sei bravo a mantenerei segreti, non devi dire dove si trova il branco, ne che sono vivi, chiaro?" Il. Cucciologuardò stranito la madre, ma annuì. Kiara e Kion non notarono la scena, guardavano il fratello maggiorecon uno sguardo da cuccioli come per dirgli di continuare, e Kopa riprese la parola:" Purtoppo, poco tempo dopo la nascita di Hogri, venimmo attaccati da un altro branco di nomadi e solo io, Hogrie Baridi siamo sopravvissuti. Il resto non'è importante." Kion e Kiara annuirono e i leoni continuarono il loro cammino. Quasi arrivati alla rupe, erano proprio sotto, la prima a notarli fu proprio Vitani. Che si diresse verso la cognata ed anche migliore amica, e Kion:"Ehi vostre maestà! È un piacere vedervi!" Disse la leonessa ridendo. Kiara fece una risatina come risposta, e, appena Citani, notò gli stranieri, le saltò all'occhio il leone maschio. Le sembrava di averlo già visto, ma non era sicura. Vitani rimase a riflettere, finché sua cognata non pronunciò il nome:"...Kopa." Vitani rizzò le orecchie dicendo:"Kopa?!""Si! È lui!" Concluse Kion. Vitani si sciolse. Kopa era stato il suo primo ed unico amore. Sorrise goffamente cercando di far vedere i suoi lati migliori, ma quando sentì da Kiara:"E loro sono Baridi e Hogri, la compagna e il figlio di Kopa." Vitani non credette alle sue orecchie, le cadde il mondo addosso, e le sembrò come di non avere più il terreno sotto le zampe. Pensò:"Come? Il mio adorato Kopa, è sposato e per di più, ha anche un figlio?! Perché?!" Vitani deglutì e cercò di nascondere il suo dolore, cosa che Kiara notò subito, ma non disse niente. Kopa salutò Vitani, cercando di essere amichevole mentre pensava:"Che ci fa lei qui?! È la figlia di Zira! Della leonessa che ha provato ad uccidermi! Come osa!" Kopa stava pre chiedere cosa ci facesse qui, ma Kion lo anticipò, e raccontò tutta la storia. Kopa era disgustato da quello che il padre aveva fatto, e ancor di più dalla sorella! Comunque, cercò di nasconderlo e cercò di essere felice di quella novità, e fu ancora più disgustato quando Kiara gli disse che si era sposata con Kovu e che aspettava un cucciolo da lui, ma Kopa non lo fece notare. I leoni salirono sulla rupe dei re, dove trovarono Nala nella grotta, che cercava di insegnare ai suoi cuccioli a camminare. E Kion e Kiara, raccontarono il loro incontro con Kopa e la sua famiglia:"Kopa?! Ma?! Non può essere!" Disse lei stupefatta da quello che le avevano raccontato i figli. Nala si avvicinò al figlio, con gli occhi lucidi, lui sorrise, e i due leoni si strusciarono, l'uno contro l'altra e Nala cominciò a piangere dalla commozione. Anche Kopa si sforzò di piangere, per far sembrare che fosse veramente commosso, ma non ci riuscì, però, non lo notò nessuno:"Kopa, figliolo mio, pens-pensavo che non ti avrei ma più ri-rivisto!""Oh mamma, non piangere, sono tornato ora, va tutto bene." Nala si staccò e chiese curiosa e ancora un po' commossa:"Come sei riuscito a sopravvivere?""Oh bhe, è una lunga storia mamma..." E Kopa raccontò tutto per la seconda volta. Appena finì il racconto, nella grotta entrarono due leoni, entrambi maschi. Il primo leone, il più anziano, era simile a Kion, mentre il secondo era l'opposto:"Che ci siamo persi?" Domandò il giovane leone. Kiara si staccò dal gruppetto, dirigendosi verso il compagno e si strusciò nella sua criniera che si era infoltita. Dietro Kiara, la seguì Vitani, che non perse tempo a salutare il fratello:"Mi sà che devi ricominciare tutto da capo." Disse Kion al fratello, ridendo. Dopo pochi minuti dalla grotta si sentì un ruggito. Simba non poteva accettare che qualcuno, si spacciasse per Kopa, o così pensava. Simba, poi ringhiò minacciosamente a Kopa dicendo:"TU! COME OSI SPACCIARTI PER MIO FIGLIO!!!!!????? RISPONDIMI!!!!""Simba sta calmo! Spaventerai i cuccioli!" Lo rimproverò Nala. Il re si avvicinò alla famiglia di stranieri, lasciando indietro Kiara, Kovu e Vitani. Simba disse minaccioso:"Chi sei? Perchè sei qui? Vattene insieme alla tua famiglia!" Kopa, che aveva tenuto il sangue freddo per tutto il tempo, gli venne in mente un'idea:"Prima di andarmene, insieme alla mia famiglia, vorrei portarvi in un posto" Kopa si doresse verso l'uscita con Hogri e Baridi, ma una voce li interruppe:"Cosa?!" Disse Kovu:"Ma tu sai chi hai davanti?! Non puoi rivolgerti così al re delle terre del branco! Noi non ti conosciamo neanche, e ti aspetti che ti creda?!""Bhe, forse non il re, ma la regina e i principi..." Disse Kopa rivolgendosi alla madre e ai fratelli. Simda e Kovu si girarono e guardarono interrogativi le loro rispettive compagne che a loro volta sorrisero. Nala si fece avanti, e raggiunse il figlio maggiore sorridendo, poi lei si girò a guardare Simba dicendogli:"Fidati Simba, vieni!" Simba sospirò e la famiglia reale, salì sulla punta più alta della rupe dei re. Arrivati lì Kopa si mise a guardare le terre del branco, dove il sole, oramai, stava tramontando:"Allora papà, da dove cominciamo... ah si!" Kopa provò ad imitare la voce del padre e cercò di ricordare quello che un giorno, tempo prima, il padre disse a lui:"Allora Kopa, tutto ciò che è illuminato dal sole è il nostro regno, le terre del branco. Haha! Devo continuare o ti ricordi?" Disse Kopa. Simba se lo ricordava come se fosse ieri e riuscì a dire solo:"Kopa? Sei tu?" Kopa si girò sorridendo al padre e I due leoni si strusciarono l'uno contro l'altro, e lacrime di gioia, uscirono dagli occhi di Simba. Il regno fu in festa per ben due settimane. Kion presentò Rsni a Kopa. Kopa, insieme a Baridi, e alla famiglia reale, ruggì sulla rupe dei re, per annunciare che il vero e legittimo erede era tornato. Ma nessuno sapeva ancora le vere intenzioni di Kopa.


    PS. per me, la guardia del leone di Vitani non esiste. La trovo una cosa un po' insensata.

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    Edited by The lion king forever - 4/12/2023, 11:21
     
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  3. Thelionkingforever
     
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    Capitolo 2 L'inizio del piano

    Per cominciare il piano, Kopa aveva bisogno che qualcuno testimoniasse contro Kovu. Qualcuno, vicino a qualche membro della famiglia reale, e al leone venne un'idea. Una notte, mentre Zuri, una cara amica di Kiara, si stava dirigendo verso la pozza dell'acqua, Baridi la colse di sorpresa e cominciò a minacciarla:"Se tu non testimonierai contro Kovu, potresti perdere qualcuno a te molto caro, Zuri.""Ma cosa?! Che stai facendo?! Se lo farei a Kiara gli si spezzerebbe il cuore! È la mia migliore amica! È pure incinta! No. Io non lo farò. Ma di che cosa dovrei accusare Kovu? E se non lo facessi, chi perderebbe la vita? Dimmelo!" Baridi sghignazzò:" Lo fai o, rimarrai senza una madre. Sappiamo tutti le sue condizioni, e che è molto malata. Ucciderla sarà un giochetto. Io so essere invisibile sai? E se, questo succedesse e tu mi accuserai, raggiungerai la tua mammina." Dopo questa affermazione, Baridi scoppiò in un'enorme risata, che ricordava molto quella di Zira. Zuri rimase sbigottita e molto spaventata. Pensava su cos'era meglio: la vita di sua madre o la felicità di Kiara e di quella del suo futuro cucciolo. Baridi, notando l'espressione pensierosa di Zuri, le disse:"Pensa, se tu accetterai la mia proposta, salverai una vita, no? La vita di tua madre, è nelle tue zampe. È vero, è malata, ma le mie leonesse potranno aiutarla, a farla vivere ancora a lungo. Allora? Ah e, sai che ti succederà se mi tradirai? Finirai in pasto alle iene." Zuri rimase zitta, con la testa bassa a pensare. Quella leonessa l'aveva messa all'angolo. Ma poi con tristezza e rancore, accettò. Poi Baridi le spiegò il piano in breve e prima di andarsene le ricordò le cose che le sarebbero successe se Zuri l'avesse tradita. Nel mentre, Kopa si era recato nelle terre di Nessuno a stringere un patto con le iene, come fece Scar anni prima. Passarono le settimane e Zuri passava spesso le notti in bianco. Kiara e Rani oramai erano entrambe agli sgoccioli. Una mattina presto, all'alba, Simba convocò il genero per parlargli in privato. Era il momento perfetto per Kopa di agire. Baridi corse ad informare le sue leonesse, che avrebbero teso un'imboscata ai due leoni. Simba e Kovu raggiunsero il luogo, dove mesi prima, Zira aveva teso un'imboscata a Simba:"Sai Kovu, volevo dirti una cosa, ormai, tu stai per avere un figlio, ed io sto per diventare nonno. E volevo dirti che sarai un buon padre secondo me." Kovu gli sorrise, ma nessuno dei due sapeva che il pericolo era in agguato:"Grazie Simba, sai, io sono cresciuto senza un padre, o una figura maschile di riferimento. Ma, in questi ultimi tempi, da quando mi sono unito a voi ed ho imparato a conoscerti, io, io ti vedo quasi come un padre, per me. Comunque, mi devi dire qualcos'altro? È strano che tu mi abbia convocato solo per questo." Simba era felice che Kovu lo considerasse come un padre, infondo, lui lo capiva, Timon e Pumbaa li ha sempre visti come amici, non come genitori adottivi quando viveva con loro:"No, infatti io volevo dirti anche una cosa di cui Kiara è già al corrente. Vorrei, solo che tu e lei stette vicini a Kopa e Baridi, quando saliranno al trono. Io ho sempre voluto che i miei figli, regnassero insieme, e una zampa non farebbe mica male, eh?" A Kovu scappò una piccola risata dall'ultima affermazione del suocero e il leone scuro si sentiva orgoglioso da ciò che il re gli aveva detto:"Certo Simba, non ti deluderò." Rispose lui con determinazione. Simba sorrise, ma poi si sentì un rumore tra i cespugli e qualche risatina. Ad un tratto, una leonessa sbucò dal nulla ridendo. Era color grigio chiaro, col naso nero e due occhi azzurri, freddi come il ghiaccio:"HAHAHAHA! Il re Simba, aspettavo da tanto questo momento.""Chi sei?! E cosa vuoi da noi?!" Ribbattè il re ringhiando alla misteriosa leonessa:"Nah, non credo ti interessi il mio nome, credo sia molto più interessante sapere quello che sto per farti.""Vattene! Questo territorio non ti appartiene! E se devi uccidere il re, prima devi vedertela con me!" Ringhiò Kovu mettendosi davanti a Simba:"Kovu, che stai facendo? Stai per diventar padre, e vuoi sacrificarti per me?! Non se ne parla. Sicuramente questa leonessa non è sola, ne sono certo." Bisbigliò Simba all'orecchio del genero. Kovu non rispose, teneva lo sguardo fisso sulla leonessa e questa parlò:"Cosa state blaterando fra di voi, di tanto importante. Comunque, Simba, se tuo genero si facesse avanti, tu moriresti comunque. Anzi, Kovu, ci serve, vivo." Dopo questa affermazione, altre leonesse sbucarono dal nulla ridendo malignamente, e ben presto, Kovu e Simba, si ritrovarono circondati. Le leonesse ridevano e sghignazzavano, a Simba venne subito in mente l'imboscata che gli tese Zira un po' di tempo prima:"Allora Simba, come dire... tu... sei semplicemente, spacciato." Disse la leonessa con soddisfazione:"ATTACCATE!" Ordinò. Kovu e Simba, si ritrovarono in un batterdocchio, assaliti dalle leonesse. Erano circa una decina, quasi tutte concentrate su Simba, era lui il loro obiettivo. In quel momento Zuri si era accostata dietro un cespuglio, ad osservare la scena. Aveva un compito semplice, ma preciso. Lo scontro era iniziato da pochi minuti, minuti interminabili per i due leoni. Andarono avanti ancora poco, le leonesse puntavano alla schiena di Simba per mordegli il collo di sorpresa, ma c'era Kovu che gli copriva le spalle. Ma, quattro leonesse, separarono Kovu da Simba, e Hora scese da un masso, da dove aveva osservato tutto. La leonessa, si avvicinò lentamente a Simba, steso a terra, ferito, ma ancora aggressivo. Il leone era bloccato dalle leonesse che lo tenevano a terra. Hora si avvicinò, e cominciò a girare intorno al leone dalla criniera rossa, quando poi la sua attenzione si spostò su Kovu, spinto da una leonessa contro una pietra. Il giovane leone, aveva battuto la testa e di conseguenza era svenuto. Le leonesse, che prima avevano combattuto contro Kovu si fermarono e si avvicinarono a Simba. Hora riprese a girare e cominciò a parlare:"Oh Simba, indovina un po' perché non ce l'abbiamo con te. Eheheheh, sinceramente tu non mi interessi così tanto, interessi al nostro capo. E indovina un po' chi è, il tuo amatissimo figlio primogenito. AHAHAHAHAHA!" Disse malignamente Hora al re, oramai in punto di morte. Simba, con un filo di voce le rispose:"E perchè mai dovrei credere a te, mio figlio non farebbe mai una cosa del genere, perchè dovrebbe farlo *coff coff*""Oh Simba, sarai anche saggio, ma allo stesso tempo ingenuo, pensa al tuo passato, pensa a Kovu, Vitani, le ex rinnegate, ma soprattutto, pensa a Zira, e al male che ha fatto a tuo figlio. Tu per lui sei solo un oggetto. Ma è troppo tardi per..." A quel punto, Hora alzò la zampa, e la abbassò velocemente sul collo di Simba. Egli aveva un'espressione di terrore sul volto, la stessa di Mufasa, poco prima di morire. E nel mentre, Hora lo faceva, disse ancora :"...CAPIRE!" Dopo aver pronunciato quest'ultima parola, affondò gli artigli nel collo del leone, lasciandolo lì, privo di vita. Tutte le leonesse scoppiarono in una fragorosa risata, tutte apparte Zuri che era appena uscita dal nascondiglio e guardava il suo re, oramai morto, giacere a terra e una piccola lacrima le scese dal viso:"Che stai facendo?! Sciocca. Vatti a nascondere! Subito!" Le Ordinò Baridi notando la leonessa. Lei non disse niente e tornò al suo nascondiglio, mentre qualche lacrima le bagnava il viso. Baridi ordinò alle sue leonesse di seguirla, per mettere in atto un'altra parte del piano. Passarono pochi, ma lunghi e interminabili minuti per Zuri, e Kovu si riprese. Il leone avvicinò il muso al collo di Simba urlando il suo nome. Cominciò ad annusarlo e in quel momento la leonessa uscì fuori:"Kovu! Cosa hai fatto?! Tu hai.." Urlò Zuri fingendosi arrabbiata e delusa:"No, Zuri! Non è come..." Ma il leone venne interrotto dalla leonessa:"STA ZITTO! TU, TRADITORE! Non ti vergogni di quello che hai fatto?! Tu hai ucciso Simba! Colui che ti ha accolto! Tuo suocero! Ma soprattutto, TU HAI UCCISO IL TUO RE! E provi pure a cercare una giustificazione? ASSASSINO!" Sbraitò la leonessa. In quel momento, alcuni animali, che ancora non avevano accettato Kovu, si avvicinarono, dopo aver ascoltato la discussione tra i due:"SI! Zuri ha ragione! Quel leone E UN ASSASSINO!" Gridò una zebra:"Già, È PROPRIO COME SCAR!" Sbraitò un anziano elefante:"RE SIMBA HA FATTO MALE A FIDARSI DI LUI!" Ruggì una leonessa anziana. Pian piano, gli animali accerchiarono Kovu, urlando contro di lui. Kovu però sapeva che continuare a contrastarli sarebbe stato tutto inutile. Gli animali lo portarono con la forza verso la rupe. Oramai a Kovu non importava più se gli davano dell'assassino o no, ora la sua unica speranza era che Kiara, la sua amata Kiara credesse alle sue parole. In quel momento, alla rupe, Baridi giunse con le sue leonesse chiamando allegramente Kopa e Hogri. Dalla grotta uscirono un leone, una leonessa anziana e un cucciolo che andò subito dalla madre scodinzolando:"Baridi! Ma che...? Il, il branco!" Disse Kopa gioioso. Nala guardò il figlio stranita, quando dalla grotta una leonessa disse, con un filo di voce:"Kopa, cosa urli? Che succede? Ah...""Oh si, venite tutti, vi presento le mie nonne e mia sorella. E tranquilla mamma poi ti spiegherò tutto." Nala sorrise al figlio, mentre Kopa lanciò un sorrisettò ad Hora ed ella contraccambio.

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    Ah Nutty! Finalmente qualcuno mi ha risposto! Però non far caso a quel capitolo, ho perso l'account e l'ho mandato per vedere se riuscivo ancora a mandare i messaggi! Ho provato ad usare dei link che mi aveva mandato Nala un po' di tempo fa (perchè mi era successa la stessa cosa) e non riesco più a recuperare in vecchio account! Anche tramite quei link. Mi potresti dare una zampa per favore?

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    CITAZIONE (The lion king @ 26/12/2023, 11:54) 
    Ah Nutty! Finalmente qualcuno mi ha risposto! Però non far caso a quel capitolo, ho perso l'account e l'ho mandato per vedere se riuscivo ancora a mandare i messaggi! Ho provato ad usare dei link che mi aveva mandato Nala un po' di tempo fa (perchè mi era successa la stessa cosa) e non riesco più a recuperare in vecchio account! Anche tramite quei link. Mi potresti dare una zampa per favore?

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    Certo, anche se non sono molto pratica in queste cose XD, comunque; ho visto che sei sull'app, giusto? Forse, se vai nel forum tramite il sito ti ridà il vecchio account. Usi Google/Chrome? Poiché se lo usi, tu salva la password e tutti in automatico e ti basta collegarti dal browser.
     
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    Capitolo 2 L'inizio del piano.

    Per cominciare il piano, Kopa aveva bisogno che qualcuno testimoniasse contro Kovu. Qualcuno, vicino a qualche membro della famiglia reale, e al leone venne un'idea. Una notte, mentre Zuri, una cara amica di Kiara, si stava dirigendo verso la pozza dell'acqua, Baridi la colse di sorpresa e cominciò a minacciarla:"Se tu non testimonierai contro Kovu, potresti perdere qualcuno a te molto caro, Zuri.""Ma cosa?! Che stai facendo?! Se lo facessi a Kiara le si spezzerebbe il cuore! È la mia migliore amica! È pure incinta! No. Io non lo farò. Ma di che cosa dovrei accusare Kovu? E se non lo facessi, chi perderebbe la vita? Dimmelo!" Baridi sghignazzò:" Lo fai o, rimarrai senza una madre. Sappiamo tutti le sue condizioni, e che è molto malata. Ucciderla sarà un giochetto. Io so essere invisibile sai? E se, questo succedesse e tu mi accuserai, raggiungerai la tua mammina." Dopo questa affermazione, Baridi scoppiò in un'enorme risata, che ricordava molto quella di Zira. Zuri rimase sbigottita e molto spaventata. Pensava su cos'era meglio: la vita di sua madre o la felicità di Kiara e di quella del suo futuro cucciolo. Baridi, notando l'espressione pensierosa di Zuri, le disse:"Pensa, se tu accetterai la mia proposta, salverai una vita, no? La vita di tua madre, è nelle tue zampe. È vero, è malata, ma le mie leonesse potranno aiutarla, a farla vivere ancora a lungo. Allora? Ah e, sai che ti succederà se mi tradirai? Finirai in pasto alle iene." Zuri rimase zitta, con la testa bassa a pensare. Quella leonessa l'aveva messa all'angolo. Ma poi con tristezza e rancore, accettò. Poi Baridi le spiegò il piano in breve e prima di andarsene le ricordò le cose che le sarebbero successe se Zuri l'avesse tradita. Nel mentre, Kopa si era recato nelle terre di Nessuno a stringere un patto con le iene, come fece Scar anni prima. Passarono le settimane e Zuri passava spesso le notti in bianco. Kiara e Rani oramai erano entrambe agli sgoccioli. Una mattina presto, all'alba, Simba convocò il genero per parlargli in privato. Era il momento perfetto per Kopa di agire. Baridi corse ad informare le sue leonesse, che avrebbero teso un'imboscata ai due leoni. Simba e Kovu raggiunsero il luogo, dove mesi prima, Zira aveva teso un'imboscata a Simba:"Sai Kovu, volevo dirti una cosa, ormai, tu stai per avere un figlio, ed io sto per diventare nonno. E volevo dirti che sarai un buon padre secondo me." Kovu gli sorrise, ma nessuno dei due sapeva che il pericolo era in agguato:"Grazie Simba, sai, io sono cresciuto senza un padre, o una figura maschile di riferimento. Ma, in questi ultimi tempi, da quando mi sono unito a voi ed ho imparato a conoscerti, io, io ti vedo quasi come un padre, per me. Comunque, mi devi dire qualcos'altro? È strano che tu mi abbia convocato solo per questo." Simba era felice che Kovu lo considerasse come un padre, infondo, lui lo capiva, Timon e Pumbaa li ha sempre visti come amici, non come genitori adottivi quando viveva con loro:"No, infatti io volevo dirti anche una cosa di cui Kiara è già al corrente. Vorrei, solo che tu e lei steste vicini a Kopa e Baridi, quando saliranno al trono. Io ho sempre voluto che i miei figli, regnassero insieme, e una zampa non farebbe mica male, eh?" A Kovu scappò una piccola risata dall'ultima affermazione del suocero e il leone scuro si sentiva orgoglioso da ciò che il re gli aveva detto:"Certo Simba, non ti deluderò." Rispose lui con determinazione. Simba sorrise, ma poi si sentì un rumore tra i cespugli e qualche risatina. Ad un tratto, una leonessa sbucò dal nulla ridendo. Era color grigio chiaro, col naso nero e due occhi azzurri, freddi come il ghiaccio:"HAHAHAHA! Il re Simba, aspettavo da tanto questo momento.""Chi sei?! E cosa vuoi da noi?!" Ribbattè il re ringhiando alla misteriosa leonessa:"Nah, non credo ti interessi il mio nome, credo sia molto più interessante sapere quello che sto per farti.""Vattene! Questo territorio non ti appartiene! E se devi uccidere il re, prima devi vedertela con me!" Ringhiò Kovu mettendosi davanti a Simba:"Kovu, che stai facendo? Stai per diventar padre, e vuoi sacrificarti per me?! Non se ne parla. Sicuramente questa leonessa non è sola, ne sono certo." Bisbigliò Simba all'orecchio del genero. Kovu non rispose, teneva lo sguardo fisso sulla leonessa e questa parlò:"Cosa state blaterando fra di voi, di tanto importante? Comunque, Simba, se tuo genero si facesse avanti, tu moriresti comunque. Anzi, Kovu, ci serve, vivo." Dopo questa affermazione, altre leonesse sbucarono dal nulla ridendo malignamente, e ben presto, Kovu e Simba, si ritrovarono circondati. Le leonesse ridevano e sghignazzavano, a Simba venne subito in mente l'imboscata che gli tese Zira un po' di tempo prima:"Allora Simba, come dire... tu... sei semplicemente, spacciato." Disse la leonessa con soddisfazione:"ATTACCATE!" Ordinò. Kovu e Simba, si ritrovarono in un batterdocchio, assaliti dalle leonesse. Erano circa una decina, quasi tutte concentrate su Simba, era lui il loro obiettivo. In quel momento Zuri si era accostata dietro un cespuglio, ad osservare la scena. Aveva un compito semplice, ma preciso. Lo scontro era iniziato da pochi minuti, minuti interminabili per i due leoni. Andarono avanti ancora poco, le leonesse puntavano alla schiena di Simba per mordegli il collo di sorpresa, ma c'era Kovu che gli copriva le spalle. Ma, quattro leonesse, separarono Kovu da Simba, e Hora scese da un masso, da dove aveva osservato tutto. La leonessa, si avvicinò lentamente a Simba, steso a terra, ferito, ma ancora aggressivo. Il leone era bloccato dalle leonesse che lo tenevano a terra. Hora si avvicinò, e cominciò a girare intorno al leone dalla criniera rossa, quando poi la sua attenzione si spostò su Kovu, spinto da una leonessa contro una pietra. Il giovane leone, aveva battuto la testa e di conseguenza era svenuto. Le leonesse, che prima avevano combattuto contro Kovu si fermarono e si avvicinarono a Simba. Hora riprese a girare e cominciò a parlare:"Oh Simba, indovina un po' perché ce l'abbiamo con te. Eheheheh, sinceramente tu non mi interessi così tanto, interessi al nostro capo. E indovina un po' chi è, il tuo amatissimo figlio primogenito. AHAHAHAHAHA!" Disse malignamente Hora al re, oramai in punto di morte. Simba, con un filo di voce le rispose:"E perchè mai dovrei credere a te, mio figlio non farebbe mai una cosa del genere, perchè dovrebbe farlo *coff coff*""Oh Simba, sarai anche saggio, ma allo stesso tempo ingenuo, pensa al tuo passato, pensa a Kovu, Vitani, le ex rinnegate, ma soprattutto, pensa a Zira, e al male che ha fatto a tuo figlio. Tu per lui sei solo un oggetto. Ma è troppo tardi per..." A quel punto, Hora alzò la zampa, e la abbassò velocemente sul collo di Simba. Egli aveva un'espressione di terrore sul volto, la stessa di Mufasa, poco prima di morire. E nel mentre, Hora lo faceva, disse ancora :"...CAPIRE!" Dopo aver pronunciato quest'ultima parola, affondò gli artigli nel collo del leone, lasciandolo lì, privo di vita. Tutte le leonesse scoppiarono in una fragorosa risata, tutte apparte Zuri che era appena uscita dal nascondiglio e guardava il suo re, oramai morto, giacere a terra e una piccola lacrima le bagnò viso:"Che stai facendo?! Sciocca. Vatti a nascondere! Subito!" Le ordinò Hora notando la leonessa. Lei non disse niente e tornò al suo nascondiglio, mentre qualche lacrima le bagnava il viso. Baridi giunta in quel momento sul posto, ordinò alle sue leonesse di seguirla, per mettere in atto un'altra parte del piano. Passarono pochi, ma lunghi e interminabili minuti per Zuri, e Kovu si riprese. Il leone avvicinò il muso al collo di Simba urlando il suo nome. Cominciò ad annusarlo e in quel momento la leonessa uscì fuori:"Kovu! Cosa hai fatto?! Tu hai.." Urlò Zuri fingendosi arrabbiata e delusa:"No, Zuri! Non è come..." Ma il leone venne interrotto dalla leonessa:"STA ZITTO! TU, TRADITORE! Non ti vergogni di quello che hai fatto?! Tu hai ucciso Simba! Colui che ti ha accolto! Tuo suocero! Ma soprattutto, TU HAI UCCISO IL TUO RE! E provi pure a cercare una giustificazione? ASSASSINO!" Sbraitò la leonessa. In quel momento, alcuni animali, che ancora non avevano accettato Kovu, si avvicinarono, dopo aver ascoltato la discussione tra i due:"SI! Zuri ha ragione! Quel leone E UN ASSASSINO!" Gridò una zebra:"Già, È PROPRIO COME SCAR!" Sbraitò un anziano elefante:"RE SIMBA HA FATTO MALE A FIDARSI DI LUI!" Ruggì una leonessa anziana. Pian piano, gli animali accerchiarono Kovu, urlando contro di lui. Kovu però sapeva che continuare a contrastarli sarebbe stato tutto inutile. Gli animali lo portarono con la forza verso la rupe. Oramai a Kovu non importava più se gli davano dell'assassino o no, ora la sua unica speranza era che Kiara, la sua amata Kiara credesse alle sue parole. In quel momento, alla rupe, Baridi giunse con le sue leonesse chiamando allegramente Kopa e Hogri. Dalla grotta uscirono un leone, una leonessa anziana e un cucciolo che andò subito dalla madre scodinzolando:"Baridi! Ma che...? Il, il branco!" Disse Kopa gioioso. Nala guardò il figlio stranita, quando dalla grotta una leonessa disse, con un filo di voce:"Kopa, cosa urli? Che succede? Ah...""Oh si, venite tutti, vi presento le mie nonne e mia sorella. E tranquilla mamma poi ti spiegherò tutto." Nala sorrise al figlio, mentre Kopa lanciò un sorrisettò ad Hora ed ella contraccambiò. I leoni entrarono nella grotta dove c'erano tre leonesse, una giovane e due anziane.: La prima, era abbastanza anziana, somigliava a Nala, l'unica differenza era che aveva il pelo più rosato. Accanto a lei, siedeva un'altra leonessa anch'essa anziana. Infatti, avevano la stessa età. Quella leonessa aveva gli occhi rossicci e il pelo marroncino che andava un po' grigiolino. Entrambe erano una accanto all'altra a tener d'occhio tre piccoli cuccioli monelli, o meglio, a tener d'occhio le due femmine, soprattutto Uru, mentre Mufasa, se ne stava accucciato tra le zampe della nonna paterna. La terza leonessa si era rannicchiata in un piccolo e buio angolo della grotta, con la schiena rivolta all'uscita mentre la leonessa mugugnava:"Cos'è successo?" Domandò Sarafina:"Oh nonna, questo è il mio branco, quello che mi ha accolto e cresciuto. Però, mi sorge un dubbio, che ci fate voi qui?" Hora si fece avanti:"Oh, bhe, quando quel branco di nomadi ci attaccò, bhe, Baridi, Kopa, ricordate che noi provammo a dristrarli e a portarli lontano da voi? Bhe noi li condummo in un territorio seminato da iene. Noi li seminammo e credo che quei leoni, bhe non credo abbiano fatto una bella fine." Kopa guardava perplesso la leonessa, non aveva detto quello che avevano stabilito, ma Baridi disse alla cugina:"Oh si Hora, come dimenticarselo, bhe, devo ammettere che voi siete state davvero molto coraggiose, dico bene Kopa?" Kopa si girò verso Baridi, rispondendole:"Oh, si! Baridi ha ragione! Ma come vi siete procurate quei graffi?""Bhe, sulla strada incontrammo dei maschi che volevano prendere il possesso del branco, ma noi gli abbiamo dato una bella lezione!" Rispose Hora leccandosi le ferite. Kopa sorrise e a quel punto Nala si rivolse alla figlia, che continuava a mugugnare in quel piccolo angolino:"Allora Kiara, che dici di uscire un po'?" Kiara grugnì, continuando a stare girata in quel angolo:"Dai su! Sei qui da tutto il giorno! Ti fa bene prendere una boccata d'aria!" Disse Nala avvicinandosi alla figlia. Kiara alzò lo sguardo e da quello era evidente che uscire era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare in quel momento:"Dai mamma! Non mi sento bene!" Le rispose mettendo la testa tra le zampe. Sarabi rise rivolgendosi alla nuora:"Dai Nala! È già tanto che ti ha risposto!" Alle parole di Sarabi Sarafina rise mentre Nala ruotò gli occhi:"Ah, ci pensiamo noi due." Disse una leonessa con gli gli occhi verde lime, seguita da una con gli occhi blu zaffiro:"Oho! Ma volete lasciarmi in pace?" Si intromise Kiara seccata:"Dai Kiara, tirati su! Non ti fa bene stare lì rannicchiata finché non nasca il cucciolo." Disse Vitani avvicinandosi all'amica:"Ti prego Kiara! Vieni con noi!" Disse Tiffu incitando l'amica. Kiara alzò lo sguardo guardando Tiffu come per dire "Oh ma davvero?". Dopo aver lanciato quello sguardo alla leonessa si girò finché non sentì qualcuno tiragli la coda:"Uru! Asali! Ora anche voi due?" Disse Kiara disperata notando le due sorelline minori attaccate alla sua coda:"Va bene, va bene, mi alzo." Disse Kiara seccata alzandosi traballante. La leonessa aveva la pancia più grande del normale, stava spesso male, a causa del suo cucciolo. Tiffu e Vitani, seguite da Kiara uscirono dalla grotta mentre Uru provava a seguirle, ma venne presa per la collottola dalla madre, che se la mise tra le zampe. Circa mezz'ora dopo, erano tutti lì, tutto il branco e l'intero regno, meno Tiffu, Vitani e Kiara. Kopa si trovava sulla rupe dei re, affiancato da Baridi. Nala piangeva sul corpo di Simba, adagiato davanti alla grotta. Sarafina e Sarabi erano sedute dietro Nala, Sarafina provava a consolare la figlia mentre Sarabi guardava il cielo che pian piano si tingere di arancione. Asali, Mufasa e Uru erano seduti vicino alla madre con lo sguardo perso nel vuoto. Gli animali discutevano fra loro creando un mormorio che metteva sotto pressione Kovu, che si trovava ai piedi della rupe dei re a fissare con odio le vere assassine di Simba che sghignazzavano alla vista del leone. La voce di Kopa lasciò tutti zitti e nessuno fiatò quando disse:"Kovu, alcuni animali affermano che TU abbia ucciso mio padre. Io mi fido molto di più di animali che sono sempre stati fedeli a mio padre che a TE. Io, non sarò il re, ma ora che mio padre è morto, ho tutto il diritto di punirti.""Kopa, ti prego, se solo tu mi ascoltassi...""SILENZIO!!!" Lo interruppe Kopa:"Ora basta Kovu, qualunque cosa tu proverai a dire, potrà solo metterti nei guai. E comunque, sarò magnanimo con te...""Kopa io..." Provò a dire Kovu, ma Kopa, con tutta la rabbia che aveva gli ruggì contro dicendogli:"ESILIO!!!!!" Kovu deglutì quando poi gli animali cominciarono a gridagli contro e ad avvicinarsi per scacciarlo, a lancargli pietre, a cercare di colpirlo e tante altre cose (ora userò il modo a copione).
    Antilopi: inganno.
    Zebre: slealtà.
    Animali (in generale): sul viso ha i segni della malvagità.
    Antilopi: inganno.
    Ghepardi: affronto.
    Zebre: vergogna.
    Giraffe: viltà.
    Ippopotami: sempre in cerca di possibilità.
    Animali (in generale): inganno (di sottofondo).
    Zebre: non cambierai mai
    Animali (in generale): oltraggio (×2) viltà (di sottofondo).
    Giraffe: sempre in cerca di guai.
    Animali (in generale): sul viso ha i segni della malvagità (di sottofondo).
    Animali (in generale): è cattivo e soppressivo.
    Antilopi: inganno.
    Giraffe: affronto.
    Zebre: vergogna.
    Giraffe: viltà
    Rinoceronte: un traditore va via.
    Ippopotamo: sempre in cerca di possibilità (di sottofondo).
    Antilopi: è cattivo e soppressivo (di sottofondo).
    Animali (in generale): nel rancore, sei cresciuto, affronterai, da solo il fato.
    Devi andare, vivi e vai, ma il nostro perdono, tu non lo avrai mai, perchè non sei, come noi, non sei stato mai come noi.
    Tu non fai parte di noi, via da qui.
    Da qualcuno a mentito, non sarà più così.
    Non ingannerai mai più nessuno, esaltiamo che non sarai come...
    Tu non sei come noi.
    Antilope: inganno.
    Zebra: slealtà.
    Antilope: inganno.
    Kovu era oramai a decine di metri di distanza dalla rupe e si avviò verso le sue terre natali, le terre di nessuno. Pochi minuti dopo, un grido disperato uscì dalla grotta, mentre tutti gli animali, si avviavano verso le loro tane:"NO! NO! Kuvo non può averlo fatto! Non può!" Continuava ad urlare Kiara in lacrime:"Invece l'ha fatto! Anzi! Per me Kopa è stato troppo magnanimo, DOVEVA UCCIDERLO!" Disse Nala ancora piangente:"Dev'esserci stato un equivoco! Kovu non può averlo fatto! No non può!""NO KIARA! PAPÀ È MORTO A CAUSA... A CAUSA DEL PADRE DI TUO FIGLIO!!!" Sbraitò Kopa. Kiara che continuava a versare lacrime per terra, si alzò di scatto e si diresse verso l'uscita della grotta:"Kiara che stai facendo?" Le chiese Sarafina. Lei non rispose e scese lentamente dalla rupe:"KIARA!" La richiamò Nala. La giovane leonessa no disse una parola continuando a scendere dalla rupe:"E VA BENE KIARA! FA COME VUOI! VA PURE DAL TRADITORE! NON MI INTERESSA PIÙ NIENTE! NE DI TE, NE DEL TUO CUCCIOLO!" Le ruggì Kopa. Kiara si girò verso il fratello, la madre le due nonne e il resto del branco. Tutti guardavano quella principessa, che se ne stava andando:"Io non ho nulla contro di voi, ma voglio solo sapere la verità e se verrò a sapere che voi avete ragione e io torto, tornerò e se non mi vorrete andrò al trove, senza discutere e non sentirete mai più parlare di me. Addio!" Con queste ultime parole la leonessa si avviò lentamente verso le terre di nessuno:"E FAI COME VUOI KIARA!" Urlò ancora Kopa tornando nella grotta insieme a Baridi e al branco:"Mamma, Sarabi, domani Kopa e Baridi saliranno al trono." E con queste ultime parole, Nala si ritirò anche lei nella grotta lasciando Sarabi e Sarafina da sole:"Oh Fina, i-io non capisco. Mufasa a-aveva detto che, n-ne Kovu, n-ne il resto del branco d-di Zira, avrebbe creato problemi e-e guarda cos'è successo oggi! Oh Fina!" Disse Sarabi lasciandosi cadere sul petto dell'amica, bagnandolo di lacrime. Sarafina, invece, continuava a fissare l'orizzonte, dove vedeva il sole scomparire all'orizzonte, insieme a Kiara che continuava a camminare verso le terre di nessuno.


    Scusa Nutty, ma io avevo risolto tutto un po' prima che tu mandasti quel messaggio. Comunque grazie! ^_^ E non so come ho fatto, devo ammettere che è stato un parto. Ma quindi ti interessa questo What if? Bhe sono davvero contenta! ^_^


    Edited by The lion king forever - 26/12/2023, 17:27
     
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    Capitolo 3 Un incontro pericoloso.

    Kiara continuava a camminare lentamente, era giunta, nel luogo, in cui sei mesi prima, lei e Kovu si erano ritrovati dopo l'esilio di quest'ultimo. Ella cominciò a chiamarlo più volte, ma non riceveva nessuna risposta. Una lacrima le rigò il viso, ma continuò a cercare il suo amato. Camminò per qualche altro minuto, quando sentì una fitta attraversarle il corpo. Kiara si fermò: teneva la testa bassa e il suo respiro era sempre più affannoso. Ma lei continuò ad andare avanti anche se aveva ben capito, cosa le stava succedendo:"No." Disse:"D-devo andare avanti, a-almeno finché non troverò un posto dove
    p-partorire." Kiara camminò ancora un po'. Il suo respiro diventava sempre più affannoso, le zampe le tremavano, faceva fatica a camminare, finché non cedette e cadde a terra e tirò fuori un ruggito di dolore. Kiara si rialzò e, riprese a camminare lentamente facendo spesso delle piccole pause. La leonessa aveva appena oltrepassato il fiume che separava le terre di nessuno da quelle del branco. Andò avanti ancora pochi minuti, mentre continuava a chiamare Kovu, finché non lo vide in lontananza una sagoma scura, di un leone che correva verso di lei. Kiara sorrise, ma sul suo muso si tinse una smorfia di dolore e si accasciò a terra dolorante:"Kovu..." Sussurrò lei. Kovu arrivò subito dalla leonessa che amava, e chiese ansimantee preoccupato:"Kiara! Kiara amore, cosa..." Kovu si bloccò e Kiara finì la sua frase con un filo di voce:"Si, si, è ora! Ahhhhhhhh!!!!!!""Kiara, ma che ci fai qui?!" Domandò il leone preoccupato, strusciando il muso contro quello della leonessa:"T-tra-tranquillo! Ti s-spiegherò tutto d-dopo!" Kovu si caricò Kiara sulla schiena e corse via, verso il rifugio dove un tempo viveva con la madre, i fratelli e il suo branco. Appena arrivato lì, lasciò Kiara per terra:"Su Kiara, tranquilla, ce la farai, ed io ti starò vicino." Disse Kovu dolcemente alla compagna, strusciando il moso contro il collo della leonessa. Kiara continuava a contorcesi dal dolore, aveva gli occhi chiusi e i denti serrati e aveva gli artigli affondati nel terreno. Kovu continuava ad incitare la compagna di spingere e di andare avanti, ma lui non poteva fare molto, era inesperto, ma soprattutto, questa "battaglia" la doveva affrontare Kiara, da sola e dalla bocca della leonessa uscivano ruggiti ogni due per tre. Il sole sparì tra le colline, sorse e poi tramontò di nuovo. Il covo eccheggiava di miagolii, mentre Kovu e Kiara guardavano quelle piccole creaturine che continuavano a miagolare e a spingersi tra loro per bere più latte:"È stato più lungo di quanto pensassi, un giorno intero, tu cosa ne pensi amore?" Disse Kovu amorevolmente, leccando Kiara sulla guancia. La leonessa era stesa, aveva gli occhi socchiusi, mentre osservava le sue piccole pallottole di pelo:"Già, ma ne è valsa la pena, no?" Rispose lei con un filo di voce:"Bhe, se la memoria non mi inganna, noi avevamo scelto solo due nomi, Hazina, se fosse stata femmina e Ajani se fosse stato maschio, solo che qui sono tutte e tre femmine." Le disse Kovu sdraiandosi accanto alla sua amata:"Ma chi si chiamerà Hazina?" Chiese Kiara con un filo di voce:"Bhe, io chiamerei la cucciola marroncina, appunto, Hazina, e le altre?""La più scura, io la chiamerei Furaha, che significa felicità e l'altra..." Kiara era perplessa per la terza nata. Era quella che le somigliava di più, poi vide il compagno che stava per proporre un nome, ma si bloccò. Kiara intuì quello che Kovu voleva dire e il nome che avrebbe voluto proporre:"So come la vuoi chiamare, e per me va benissimo, so quanto eri affezionato a lei e quanto le volevi bene, ti ha cresciuto. E possiamo dire che ti ha amato a modo suo!" Disse Kiara:"Ne sei sicura?" La leonessa annuì e Kovu sorrise:"Allora ben venute al mondo Hazina, Furaha e Zira!" Concluse Kovu felicemente. Otto mesi dopo, oramai nelle di nessuno non c'era più una sola famigliola, ma un intero branco di leoni. E ora Hazina, Furaha e Zira, non erano più delle semplici leoncine, ma delle principesse. Eh si, Kovu e Kiara guidavano quel piccolo branco che era formato da rinnegati ingiustamente, che non volevano tornare e fare giustizia nella loro terra e vagabondi, stanchi della vita solitaria. E ovviamente ora le tre leoncine avevano degli amici. Hazina, cucciola dal pelo marroncino, con gli occhi della madre, ma non il naso, che era quello del padre. Le zampe, il petto, il collo e la pancia erano color crema, come Kiara. Era la cucciola più saggia tra le sue sorelle, era tranquilla ed amava dormire tra le zampe di sua madre. Era dolce e premurosa, ma un po' testarda. Furaha la possiamo definire la copia di Kovu al femminile. Aveva il pelo color cioccolato, le zampe, il petto, il collo e la pancia erano color caffè latte, come il padre e aveva due occhioni verdi che incantavano chiunque, infatti era corteggiata dai leoncini maschi del branco. La leoncina era molto vanitosa e testarda, ogni macchia di fango sul suo pelo color cioccolato per lei, era come per Kopa rivedere Kovu se vogliamo dirla tutta. Zira, l'ultima nata, era quella che somigliava di più a Kiara, fisicamente, ma soprattutto caratterialmente. Aveva il pelo dorato, con le zampe, il petto, il collo e la pancia color crema, come la madre, gli occhi rossicci e il naso rosa. La piccola era molto testarda e giocherellona, socievole, dolce e molto curiosa (anche troppo). Una mattina, all'alba, la prima ad alzarsi fu Zira, che non perse tempo a svegliare Hazina per andare a giocare:"Hazi! Hazi svegliati! Su! Oggi è una bella giornata! Andiamo a giocare!" Zira aveva cominciato a tirare l'orecchio della povera sorella. Hazina si girò guardando Zira assonnata e con voce ancora impastata dal sonno, le rispose:"Dai Zira, è ancora presto! Mamma e papà si preoccuperebbero per noi, se uscissimo di nascosto e poi, si sta tanto bene tra le zampe di mamma." Le rispose Hazina raggomitolandosi, tra le zampe della madre ancora di più. Zira mise il broncio alla sorella, quando poi notò che mancava suo padre nella grotta:"Vedi Hazi? Neanche papà è nella grotta quindi..." Zira sfoggiò uno dei suoi sorrisetti migliori, ma qualcuno la interruppe irritata:"Ehi! Ma la vuoi finire di parlare? Hai interrotto il mio sonnellino di bellezza!" Anche Furaha si era svegliata insieme a sua madre che guardava divertita le sue tre figlie:"Ehi voi tre, volete ancora litigare o..." Kiara si fermò vedendo Hazina che si stava alzando e Zira riprese a parlare:"Bene Hazi, andiamo! Pure papà è fuori e tu ti sei svegliata finalmente." Hazina ruotò gli occhi e rivolgendosi alla madre le disse:"Mamma possiamo andare?" Kiara sorrise e si alzò pure lei:"Si potete andare, basta che non vi allontaniate troppo, e quasi quasi, andrò a cercare vostro padre. Furaha, tu vai con le tue sorelle?""No, no, andrò a giocare con Hekima e Maka.""Oh si, vai a giocare con quelle OCHE!" Le disse Zira per dispetto:"Zira! Non devi insultare le amiche di tua sorella, e nessun altro." Zira stava per ribattere quando poi pensò che era meglio andare a giocare, e magari cercare i suoi amici, Kenji, Kiburi e Ayla:"Bene, andiamo a svegliare Kenji, Kiburi e Ayla. Hazi, su!" E con queste parole Zira corse verso una leonessa e il suo cucciolo ed entrambi erano svegli:"Ehi Kenji, andiamo a giocare?" Zira fece gli gli occhi dolci e Hazina si avvicinò. Kenji aveva la stessa età delle gemelle. Aveva gli occhi azzurri con il pelo rossiccio, le zampe, il petto, il collo e la pancia erano color crema. Era dolce e premuroso, molto timido ed aveva una piccola cottarella per Zira. Il cucciolo sbadigliò e si alzò:"Mamma posso?""Mh, tu che ne dici Kiara?" Chiese la leonessa a Kiara che era poco più avanti di loro, e lei annuì sorridendo: "Bene! Signora sa dove sono i figli di sua sorella, Ayla e Kiburi?" Chiese Zira alla madre di Kenji:"Mh, credo che li abbia portati a fare un giretto. Non so dove.""Bene! Grazie e andiamo!" Disse Zira eccitata, mentre Kenji, Hazina e Kiara la seguivano, lasciando Furaha nella grotta. Usciti dalla grotta, si poteva vedere Kovu in cima al termitaio ad osservare l'orizzonte. Kiara appoggiò le zampe anteriori su una delle "torri" del termitaio e si ci arrampicò sopra, raggiungendo il compagno strusciadosi sulla sua criniera scura. Kovu abbassò lo sguardo e sorrise alle sue cucciole e a Kenji. I cuccioli si avviarono finché, non trovarono i loro amici con i loro genitori, tutti su una roccia accoccolati:"Ayla! Kiburi! Venite a giocare con noi?" Chiese Zira eccitata. Ayla aveva la pelliccia marrone con un ciuffo che le cadeva sulla fronte. Aveva il petto, il collo e la pancia erano color caffè latte e gli occhi verde lime. Ayla era testarda e coraggiosa, era una cucciola molto chiusa e o stava con i genitori e i suoi amici più cari o stava sola. Kiburi aveva il manto dello stesso colore della sorella, il petto, il collo e la pancia erano color crema e gli occhi marroni. Kiburi era testardo, molto orgoglio, ed era molto estroverso (anche troppo). Ayla si avvicinò agli amici dicendo:"Bhe, si! Però, mamma..." Ayla si fermò per lasciar parlare sua madre:"Per me va benissimo, tu cosa dici caro?" Il padre di Ayla e Kiburi annuì e i cuccioli, felci, cominciarono a saltellate e urlarono all'unisono:"SIIIIII!!!!" I genitori di Ayla e Kiburi risero un po' alla vista dei cuccioli tanto eccitati. I cuccioli si allontanarono dalla coppia di leoni:"Allora che facciamo? Io conosco un posto magnifico dove andare a giocare, ma è un po' lontano." Disse Zira:"Ma Zira, non dobbiamo allontarci! I nostri genitori si arrabbierebbero!""Oh ma fammi il piacere Kenji! Se i nostri genitori non sapranno niente non rischieremo nessun rimprovero o robe del genere." Replicò Kiburi:"Ma... ragazzi!" Li rimproverò Hazina:"Dai Hazi! Ti prego! Ti pregoooooo!" La supplicò Zira facendo gli occhi dolci alla sorella:"Ayla, tu cosa dici?" Domandò Kenji :"Bhe, forse se ci avviciniamo ai confini, non ci succederà qualcosa di male, tanto rimarremo sempre nella terre di nessuno, no?""Bene andiamo!" Disse subito Zira, mettendosi davanti a tutti saltellando verso le terre del branco. Dopo un po', i cuccioli arrivarono ad un fiume, dove un tronco caduto collegava le due sponde. Nel fiume si potevano intravedere le teste, le schiene e le code di alcuni coccodrilli che galleggiavano sotto l'acqua:"Credo che questo fiume delimiti il confine tra le terre del branco e quelle di nessuno." Disse Hazina affascinata dal paesaggio che le si presentava davanti. Le terre del branco erano molto più fertili di quelle di nessuno, ma da qualche tempo, non erano più quelle di prima:"Già, credo di aver cambiato idea, su andiamo a dare una piccola sbirciatina!" Disse Ayla incuriosita:"Adesso ti riconosco Ayla!" Urlarono all'unisono Zira e Kiburi:"E va bene, ma solo una sbirciatina." Disse Hazina seccata:"Kenji, tu vieni?" Chiese subito Zira al cucciolo. Kenji non aveva voglia di andare nelle terre del branco, ma neanche di rimanere lì, tutto solo, con i coccodrilli appena sotto di lui:"Vengo." Disse Kenji. I quattro cuccioli attraversarono subito il fiume, Zira per prima e saltellava, e per ultimo Kenji, che era un po' teso. Superato il tronco, i cuccioli si ritrovarono davanti una distesa d'erba, con alberi e pizze d'acqua e si poteva intravedere, in lontananza una grande roccia a punta:"Ehi che cos'è quella grande roccia a punta laggiù?" Chiese Zira meravigliata salendo su una roccia lì vicino:"Zira no. So cosa vuoi fare e tu non lo farai." Disse subito Hazina immaginando cosa stesse pensando la sorella:"Oh dai Hazi! Non sto facendo niente!" Le rispose Zira:"Forse ora no, ma so cosa stai per fare e io non lo permetterò. Zira? Zira mi stai ascoltando?" Ma Zira non aveva ascoltato nulla di quello che aveva detto la sorella:"Si, si, si, ti sto ascoltando." Disse Zira non prestando attenzione:"Oh si? Allora cosa ho detto?" La incalzò la sorella:"Hai detto che si va in esplorazione!" Rispose Zira eccitata girandosi verso la sorella. Hazina si mise una zampa sulla fronte scuotendo la testa in segno di delusione:"Bhe veramente ha detto tutto il contrario." Si intromise Kenji:"Ah si?" Chiese Zira:"Si." Aggiunse Hazina seccata dalla sorella:"Ehi voi! Che ci fate qui?" I cuccioli si giararono per vedere chi fosse stato a chiamarli. Era un cucciolo più grande di loro: il principe Hogri. Dietro di lui c'erano Mufasa, Asali e Uru:"Voi non siete di queste terre, da dove venite? Comunque io sono Asali. Loro sono Mufasa e Uru, i miei fratelli, mentre lui è Hogri, nostro nipote, anche se è più grande di noi, è il figlio di Kopa, il re delle terre del branco, mio fratello" disse dolcemente Asali:"Io sono Hazina, e loro sono Kenji, Kiburi, Ayla e mia sorella Zira." Disse timidamente Hazina:"ZIRA?!" Un leone uscì subito allo scoperto reggendo ai cuccioli stranieri:"Papà!" Hogri andò subito dal padre, seguido da Asali, Mufasa e Uru:"S-s-signore, n-noi non stavamo facendo n-nulla di male!" Disse subito Kenji spaventato a morte:"Chi di voi si chiama Zira?" Chiese Kopa ringhiando:"I-io." Rispose Zira scendendo dalla roccia tremante: "Ah, dimmi Zira, come si chiamano i tuoi genitori?""K-Kiara e Kovu, signore." Rispose Zira ancora tremante:"KIARA E KOVU?!" Ruggì il leone:"Si signore, e Zira è mia sorella." Intervenne Hazina raccogliendo tutto il suo coraggio:"Mi scusi, ma lei cosa vuole da Kovu e Kiara, sono due bravi leoni, buoni e generosi." Si intromise Ayla. Kopa ignorò la cucciola, dando una zampata a Zira:"ZIRA!" Urlarono i cuccioli in coro. La piccola provò a rialzarsi, ma si accorse che Kopa le aveva staccato un pezzo dell'orecchio sinistro. Kopa stava per colpire Hazina quando il ruggito di una leonessa attirò la sua attenzione:"NON TOCCARE LE MIE FIGLIE!!!" Una scia dorata, atterò subito Kopa e quando il leone si rese conto chi fosse la leonessa, andò su tutte le furie:"KIARA! LASCIAMI SUBITO!""Azzardati a torcere un pelo alle mie cucciole e giuro che ti do in pasto agli sciacalli!" Disse ancora Kiara con un tono di voce più basso. Kopa con uno spintone, si tolse Kiara di dosso, la leonessa si rialzò e cominciarono a girare in tondo, aspettando il momento giusto per attaccare:"Allora Kiara, vedo che hai il coraggio di tornare, eh?""Le iene se ne sono andate dalle terre di nessuno, tutte apparte il clan di Janja e Jasiri, perchè Kopa, hai chiesto protezione a quegli spazzini in cambio del cibo? Sei un vigliacco.""Bada bene a quello che dici Kiara, e comunque, sapevo che tu e Kovu avreste portato scompiglio nelle mie terre, così, ho chiesto un aiutino. Perchè, ci trovi qualcosa di sbagliato?""No Kopa, TU hai portato quelle leonesse qui, TU hai ideato tutto questo e solo TU hai portato scompiglio nelle terre del branco.""E mi stai incolpando di tutto questo? Hai fegato, sorellina." I cuccioli lì presenti rimasero senza fiato, tutti meno Hogri, che ricordava bene sua zia e i momenti passati insieme:"Ti sbagli Kopa, sono otto mesi che non sono più tua sorella! ORA BASTA!""Oh Kiara, vuoi sapere come l'ha presa il nostro fratellino Kion quando è venuto a sapere di tutto questo?""Kion..." Sussurrò Kiara:" Ha giurato vendetta, e te e al traditore, si Kiara, vendetta.""No... non anche lui..." Kiara non poteva crederci, ora, tutta la sua famiglia era contro di lei. Le cadde il mondo addosso, quando se n'era andata dalle terre del branco, non lo aveva dato a vedere ma questo era troppo per lei:"Allora Kiara dov'è finita tutta la tua grinta, eh? Sei ferita perchè io, mamma, Kion e praticamente tutti gli abitanti delle terre del branco, ti abbiamo abbandonato? Ops! Ma che sto dicendo! Sei stata TU ad abbandonarci, per il leone che ha ucciso nostro padre, Kiara!!! PER IL PADRE DELLE TUE FIGLIE!!!" Zira e Hazina rimasero senza fiato. Il loro caro padre, un assassino?! Non poteva essere vero! Kiara non ne poteva più, aveva ascoltato il discorso del fratello con la testa bassa. Le lacrime le rigavano il viso e andavano a schiantarsi al suolo:"ORA BASTA!!!" Con queste parole, Kiara sferrò una zampata contro il muso del fratello, lasciandogli quattro graffi profondi sulla guancia destra. Kopa ruggì e si gettò su Kiara immobilizzandola, mentre i cuccioli erano rimasti pietrificati:"Scappiamo finché siamo in tempo! Kiara non può farcela da sola! Avete visto prima? Quel leone l'ha ridotta a pezzi, io non l'ho mai vista piangere in tutta la mia vita!""Ma A-Ayla..." Sussurò Kenji alla cugina, il piccolo era spaventato a morte e non riusciva nemmeno a parlare senza balbettare:"E voi dove credete di andare?" I cuccioli vennero circondati da quelli più grandi:"Quindi è colpa di vostro padre se il nostro è morto." Urlò Mufasa rivolgendosi a Zira e Hazina:"No! Vi state sbagliando! Nostro padre non lo farebbe mai!" Si difese Hazina. I cuccioli continuarono a litigare ed incolparsi di questo argomento, mentre Kiara, distrutta, per l'essere stata abbandonata dalla famiglia e soprattutto per non essere creduta sul fatto che Kovu era innocente, se la stava vedendo brutta con il fratello, finché, Kopa non pronunciò una frase che fece traboccare il vaso della rabbia di Kiara, che divenne una furia:"Guardati Kiara... sei una debole, che si innamora del primo che passa. Sei la delusione della famiglia, del branco e dell'intero regno. Le tue figlie, sono delle piccole pulci che non meritano di essere definite di sangue reale, ora che ci penso, neanche tu sei degna di essere definita una principessa Kiara. Neppure un gruppo di caccia sapresti guidare. Ahahaha!" Questo era troppo. Possibile che suo fratello poteva essere tanto crudele con lei? Quand'erano cuccioli non era tanto cattivo. Kiara era sicura che era accausa dei leoni con cui era cresciuto:"ORA BASTAAA!!! NON CE LA FACCIO PIÙ! TU NON SEI IL KOPA CHE HO CONOSCIUTO! E SE IL GIORNO DELLA TUA PRESUNTA MORTE AVESSI SAPUTO, COSA SAREBBE SUCCESSO IN FUTURO, AVREI VOLUTO CHE TU MORISSI VERAMENTE!!!! TI ODIO!!!" Kiara sperava che quelle parole facessero ragionare Kopa, ma invece alimentarono la sua rabbia e si scagliò su Kiara come un furia. I due leoni si tiravano zampate e si azzannavano a vicenda. Entrambi erano alimentati dall'odio e dalla rabbia che provavano in quel momento. Continuarono, ancora e ancora, senza mai smettere, mentre, alla fine, i cuccioli di entrambe le parti, erano andati a cercare aiuto. Passò ancora un po' di tempo, Kiara era allo stremo delle forze, mentre Kopa era messo un po' meglio di lei. I due leoni avevano combattuto ferocemente e brutalmente, un duello all'ultimo sangue:"Sei diventata brava, ma io posso ancora batterti." Disse Kopa ansimante:"Mi sono allenata molto, e non è che tu sia mesdo benissimo." Rispose Kiara. Il leone e la leonessa si rialzarono, pronti ad attaccare, ma delle voci attirarono l'attenzione dei leoni:"KOPA!!!" Baridi e otto leonesse insieme a lei, raggiunsero Kopa e Kiara:"VIA REIETTA!!!" Ruggì Baridi mollando una zampatava Kiara, e facendola cadere a terra:"Allora Kiara, dieci contro uno, tu che dici?" Chiese Kopa con aria vincente, Kiara provò a rialzarsi, ma era troppo debole e aveva tante ferite profonde:"LEI NON È SOLA!!!" Un leone scuro, con un balzo, attraversò il fiume e si piazzò davanti a Kiara ringhiando e dietro di lui comparvero altre sei leonesse e due leoni:"Ma guardate chi si vede! Il traditore!" Disse Kopa ridendo ironicamente. Kopa e Kovu fecero antrambi qualche passo avanti. Il leone scuro vigile e pronto a difendersi e quello dorato tranquillo e sicuro di sè:"Non vedo il motivo per cui dev'esserci uno scontro, eh Kovu?""Esatto Kopa, basta. Abbiamo finito." Rispose Kovu voltandosi verso Kiara:"Oh, no Kovu, questo è solo l'inizio." E dopo questa affermazione Kopa rise malignamente e sparì con le sue leonesse e Mufasa, Asali, Uru e Hogri, che avevano assistito alla scena da lontano appena tornati con i rinforzi ,mentre Zira, Hazina e i loro amici avevano ascoltato tutto dall'altra sponda del fiume:"Kiara cos'è successo?" Chise Kovu preoccupato. Kiara non gli rispose, il sangue le colava dalle numerose ferite, fin quando, non si accasciò a terra dolorante:"KIARA!!!" Urlò Kovu preoccupato:"MAMMA!!!" Urlarono Zira e Hazina all'unisono e corsero dalla madre dall'altra parte del fiume. La leonessa, debole, venne caricata, con delicatezza sulla schiena di Kovu, e venne portata in una grotta, dove viveva una iena, che era cieca da un occhio. Il suo nome era Matumaini, che significa speranza. Matumaini, la possiamo definire la "mjuzi" delle Outlands, dava consigli sia al clan di Janja e Jasiri, ma anche al branco di Kovu e Kiara. Arrivati lì, Matumaini si fece avanti dicendo preoccupata:"Ma cos'è successo?!" Il leoni "scaricarono" Kiara dalla schiena di Kovu e la depositarono a terra. Matumaini si avvicinò e poggiò una zampa accanto ad una grave e profonda ferita sul fianco destro di Kiara. La iena guardò attentamente la ferita della leonessa e poi, disse ai suoi ospiti, tenendo lo sguardo fisso sulla ferita:"Mmhh... andate, mi occuperò io di Kiara.""Ehm, Matumaini, dovresti occuparti anche di Zira e del suo orecchio." Disse Kovu rivolgendosi alla figlia. La cucciola si fece avanti con la testa bassa. Dal suo orecchio non colava più sangue, ma si era formata una sottile crosta:"Oh Zira... vieni ti darò una zampa, tranquilla." Disse Matumaini gentilmente. Zira alzò lo sguardo, si potevano vedere gli occhi lucidi della cucciola, preoccupata per la madre, ma anche per i sensi di colpa. La cucciola si sentiva la responsabile dell'accaduto. Infondo era stata lei convincere sua sorella e i suoi amici ad oltrepassare i confini. Matumaini guardò dolcemente la cucciola e l'avvicinò a sé con l'altra zampa per rassicurarla:"Tranquilla piccola, forse in questo momento non sembra, ma tua madre in fondo sta bene. Deve solo riposare." La iena sentiva la sua zampa bagnata dalle lacrime della cucciola. Matumaini volse uno sguardo preoccupato verso Kovu, e lui, con voce strozzata, come se stesse trattenendo le lacrime disse:"Te le lascio, prenditi cura di loro. Domani mattina io e le cucciole passeremo. Andiamo." E con queste parole Kovu si voltò e uscì dalla piccola grotta. Quella sera, mentre leoni e leonesse condividevano il pasto, c'era più silenzio del solito. Nessuno, osò dire una parola riguardante quello che era accaduto alla regina, e a quei cuccioli. Dopo il pasto, Kovu chiamò sua figlia Hazina per farle due domande e per chiarire la situazione. Hazina entrò nella grotta, e vide suo padre steso in un angolo, a fissarla. La cucciola si diresse verso di lui con le orecchie basse e lo sguardo rivolto al suolo, quando poi si sedette tra le zampe di suo padre, provò a fissarlo, ma aveva uno sguardo talmente gelido, che aveva quasi paura. Infatti, era più spaventoso quando ti fissava in quel modo, che quando ti sgridava. Entrambi non erano nella grotta principale, si erano sistemati in una più piccola, da cui grazie ad un corridoio, corto e stretto, si poteva accedere alla grotta principale:"Allora Hazina, non sono arrabbiato, sono semplicemente deluso e stupito dal tuo comportamento. Non è da te infrangere così le regole. Non puoi andare in giro oltre i confini, io e tua madre l'abbiamo detto migliaia di volte, a te e alle tue sorelle di non superare i confini. È pericoloso! I tuoi amici, tua sorella, tua madre! Hanno tutti rischiato la vita oggi! Io non ti sto dando la colpa, ti sto solo chiedendo, perchè non li hai fermati." Kovu aveva un'espressione seria sul volto mentre Hazina teneva la testa e le orecchie basse:"N-non lo so. Z-Zira aveva proposto questa cosa e Kiburi e Ayla si sono accodati a lei, io ho provato a fremarli, ma dovevo insistere, così io e Kenji li abbiamo seguiti. L'accordo era che ci saremo solo avvicinati ai confini, e non li avremmo superati, ma Zira vide una grande roccia a punta in lontananza. Quindi lei attraversò i confini e noi la seguimmo. Incontrammo quattro cuccioli più grandi e poi, quel leone, ci sentì e balzò davanti a noi ruggendo. Poi ferì Zira e stava per ferire me, ma la mamma lo colse di sorpresa e l'attaccò. Mentre discutevano lui disse a mamma "sorellina" e poi disse "il nostro fratellino" e mamma poi gli urlò varie cose contro. Che non era quello di un tempo, che voleva che morisse e che l'odiava. E il resto puoi immaginarlo." Concluse Hazina con la testa bassa. Kovu tirò un lungo sospiro, si rivolse alla figlia, con lo sguardo perso nel vuoto e con voce fredda:"Che questo ti sia da lezione. Passerai tre giorni nella grotta. Non voglio vederti fuori senza il mio permesso. Chiaro?" La cucciola annuì, ma poi chiese a suo padre:"Papà... quel leone ti aveva dato pure dell'assassino traditore, perchè?""Quando Zira tornerà a casa, spiegherò tutto, sia a te che alla tue sorelle." E così Kovu si diresse verso la grotta principale, andando da Furaha.

    Lo so... il capitolo è lungo, ma non mi andava di dividerlo tra questo incontro e il parto di Kiara, quindi l'ho messo tutto in un capitolo.
    Hazina=tesoro.
    Kiburi=orgoglio
    Furaha=felicità
    Kenji=-
    Ayla=-
    Zira=-
    Matumaini=speranza
    Hekima=saggezza
    Maka=-
    Lo posto a quest'ora perchè sono a casa malata🥲


    Edited by The lion king forever - 8/1/2024, 10:27
     
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8 replies since 19/11/2023, 21:36   393 views
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