Tanto d'apprendere
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Ecco il capitolo 6. Perdonatemi ma questo capitolo non è emozionante, ed è pure un po’ cortino.
capitolo 6: il vecchio Taka Era mattina presto alle Terre del Branco, ed il sole iniziava ad illuminare il vasto territorio. Mufasa stava dormendo accanto a sua moglie Sarabi, quando un leone gli si avvicinò e lo guardò mentre dormiva, poi iniziò a fargli solletico sul muso. Era Scar. << Mufasa? >> Il re si svegliò e si mise a fissarlo spaventato. << Ah, Taka, mi hai spaventato. >> << Scusa. Tua moglie dorme? >> << Sì. >> << Allora non la svegliamo. >> << Dimmi una cosa, davvero ti sei pentito? >> << Te l’ho scritto nella lettera, non ti fidi? >> << Sì, volevo solo chiedertelo di persona. >>
Nel frattempo Simba stava sdraiato sull’erba assieme a Nala. << Dopo tre mesi e mezzo devo ancora realizzare che tu e Mufasa siete tornati. >> << Vero? >> << Sì. Mi sei mancato molto, lo sai? >> << Me lo hai già detto mille volte. >> << Non smetterò mai di dirtelo. Sembrava ieri quando eravamo due cuccioli pasticcioni. >> << È vero. Mi sei mancata anche tu. >> Mentre i due stavano tranquilli a chiacchierare, si avvicinano Pumbaa e Timon. << Simba è tornto tuo zio. >> lo avvertì Timon. << Aspettami qui, torno subito. >> disse Simba. << No, Simba, sono passati solo pochi mesi da quando sei tornato, non voglio perderti di nuovo. >> << Se non vado lui tenterà di nuovo di eliminare mio padre, e farà lo stesso con mia sorella neonata. >> << Ci parlo io. >> << No Nala, non voglio perderti, preferisco farlo io. >> << Come vuoi, ma vengo con te. >> << Non mi farà niente. >> << Va bene, ma ti prego, torna presto. >> Simba, Pumbaa e Timon raggiunsero Mufasa e Scar. << Simba permettimi di presentarti tuo zio Taka. >> << Papà gli hai permesso di tornare? >> << C’è un motivo. Piuttosto, dobbiamo chiamare tutto il branco. >> Piano piano l’intero branco raggiunse Mufasa, Simba e Scar; Sarabi, Sarafina e Nala sempre insieme. << Perché non mostri a tutti la lettera che mi hai spedito? >> gli propose Mufasa. << È un’ottima idea. >> Mufasa già la teneva tra le zampe. << Da’ qua, la voglio leggere. >> disse Nala. Mufasa gliela passò e lei vide subito la firma sotto. << Ma questa non è sua. >> disse. << È mia. >> disse Scar. << No, è di un certo Taka. >> << Leggila, c’è scritto il motivo per cui mi sono firmato Taka e non Scar. >> Nala lesse attentamente la lettera, poi la riconsegnò a Mufasa. << Tieni. >> gli disse mentre gliela porgeva. << Grazie cara. >> disse il re. << Quindi tu ti sei fatto chiamare Scar per via della cicatrice? >> gli chiese Nala. << Sì. >> rispose lui. << Simba tu lo sapevi? >> << Me lo ha detto papà. >> << Allora come dobbiamo chimarti, Scar o Taka? >> chiese Nala. << Va bene Taka. Anzi, lo dirò a tutti: ricambio ufficialmente il mio nome da Scar a Taka. >> Il branco esultò. Poco dopo Mufasa e Scar si trovavano da soli. << Fratellino! È bello riaverti nella mia vit come quando eravamo piccoli, ricordi? >> << Sì, bei tempi, bei tempi. >> << Hai ragione. Te le ricordi le litifate che facevamo? >> << Sì, e ne vado fiero. >> << Già, pure io. Mi sei mancato fratellino! >> << Anche tu fratellone! Ma raccontami, è successo qullcosa da quando me ne sono andato? >> << Sì, è sucessa una cosa che riguarda anche te. >> << Cosa? >> << Congratulazioni, sei diventato zio per la seconda volta. >> << Davvero? È un maschio o una femmina? >> << È una femmina, si chiama Kiara. Aspetta, te la faccio conoscere. >> Mufasa partì per andare a prendere la neonata e la portò a Scar. << Ti presento Kiara. >> Scar se la mise tra le zampe ed iniziò a caoccolarla. La piccola leonessa ci mise un secondo ad addormentarsi tra le zampe di suo zio Scar.
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