Salviamo il re

la mia prima Fan Fiction

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    Buonasera! Questa è la mia prima Fan Fiction, quindi non so se andrà bene e se sarà soddisfacente. Seguirà la storia del primo film, ma cambieranno moltissimissime cose, buona lettura!
    Titolo: salviamo il re
    Posto la prefazione.

    Prefazione
    La storia è ambientata nella savana africana, precisamente in un grande pezzo di terra chiamato Terre del Branco, dove vivono i leoni assieme ad animali di ogni genenre. Il re delle Terre del Branco si chiama Mufasa, un leone possente e forte, di carattere saggio e giusto, tutti lo adorano. La regina è sua moglie, la bella Sarabi, da lui tanto amata. I due hanno un figlio, Simba, che vuole tanto bene ai genitori, e ovviamente è ricambiato. Egli passa molto tempo con una giovane leonessa di nome Nala, la sua compagna di giochi, figlia di Sarafina, migliore amica di Sarabi. Lui ama molto suo padre, ed ascolta interessato ed affascinato tutti i suoi insegnamenti di vita. Si può dire che tutti vivono sereni e felici, se non fosse per... Scar!
    Scar, zio di Simba e quindi fratello, malvagio, del re Mufasa, diventato cattivo per gelosia nei suoi confronti, trama di ucciderli per diventare lui stesso sovrano delle Terre del Branco. Riuscì solo a liberarsi di Mufasa usando Simba come esca.
    Ora, nel film Scar è riuscito ad ucciderlo, in questa FF le cose andranno diversamente: Scar adescherà Mufasa e…
     
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    Ciao Micol! Amo tanto leggere FF, sopratutto se sono incentrate sul regno di Mufasa e Scar. Il fatto che tu abbia deciso di cambiare delle cose mi incuriosisce tantissimo. Non vedo l'ora di leggerla! :woot:
     
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    Eccomi con il primo capitolo!
    Capitolo 1: salviamo il re
    Era una giornata apparentemente normale nelle Terre del Branco. Sì, apparentemente, perché Scar stava per attuare il suo malvagio piano, cioè l’uccisione di Mufasa: il leone portò il giovane principe Simba all’interno di una gola.
    << Ora aspetta qui, tuo padre ha una magnifica sorpresa per te. >> disse Scar a Simba.
    Intanto le iene stavano inducendo una gigantesca mandria di gnu a correre nella gola dove c’era Simba. Una volta che la mandria partì, Scar avvertì suo fratello che il principe era in pericolo.
    << Mufasa, la mandria è agitata, è nella gola, ho visto Simba laggiù. >>
    Il re accorse a salvare il figlio, con esito positivo. Durante la risalita, arrivato al ciglio della gola, Mufasa chiese al fratello di aiutarlo ad arrivare in cima, ma Scar si rifiutò di fargli questo favore, e lo gettò violentemente nella gola dove correva la mandria di gnu. Ma ecco arrivare una bellissima fanciulla di nome Argentea, appassionata del re leone, ed in grado di parlare con gli animali e di capire cosa loro le dicevano. Proveniva da un normale famiglia: suo padre era giornalista e sua madre casalinga. I tre amavano molto viaggiare, ed infatti lei si trovava lì perché ha deciso, insieme ai genitori, di andare a visitare la savana africana.

    Argentea stava facendo una paseggiata quando vide il suo personaggio preferito (Mufasa) in pericolo di vita, e, preoccupata, decise di salvarlo.
    << Non vi preoccupate re Mufasa, ora vi salvo io. >>
    Cercò quindi di calmare la mandria di gnu con un canto soave; loro, incantati dalla sua voce modulata, si fermarono di colpo, permettendo così al re di risalire in cima e raggiungere, finalmente, la pianura, seguito poi da colei che lo ha sottratto alla morte. Una volta arrivato al sicuro il re, sfinito, si sdraiò a terra e si addormentò.

    Nel frattempo, Simba viene informato da Scar che il re era deceduto, e incolpato di averlo ucciso.
    << Simba! Perché hai ucciso tuo padre? >>
    << È stato un incidente, non l’ho fatto apposta. >>
    << Lo so, lo so, ma il re è morto, e se non fosse stato per te sarebbe ancora vivo. >>
    << Che cosa posso fare adesso? >>
    << Devi scappare Simba, scappa e non tornare mai più. >>
    Quando il giovane leone si allontanò dalle Terre del Branco, Scar ordinò alle iene di seguire Simba e di ucciderlo. Esse eseguirono l’ordine di Scar, ma fallirono perché il leoncino riuscì a fuggire attraversando una selva di rovi ed arrivando ad un deserto. Eliminati fratello e nipote, Scar prese possesso delle Terre del Branco, permettendo alle iene di vivere lì assieme agli altri animali, portando le terre alla rovina.

    Dopo un lungo cammino, Simba, stanco e disidratato, svenne. Due animali un po’ comici e stravaganti, Timon e Pumbaa, rispettivamente un suricato ed un facocero lo videro. Pumbaa si intenerì.
    << È così carino, tutto solo… possiamo tenerlo? >>
    << Pumbaa ma cosa dici? I leoni mangiano quelli come noi. >>
    << Ma forse lui starà dalla nostra parte. >>
    << Che idea! Forse starà dalla nostra parte! >>
    << È quello che ho detto io. >>
    Così decisero di tenerlo con loro.

    Al suo risveglio, Mufasa si stiracchiò e fece un sospiro, poi si rivolse alla fanciulla.
    << Grazie. >> disse lui con un filo di voce.
    << Di niente, l’ho fatto volentieri. >> disse lei sorridendo.
    << Sono Argentea. >>
    << Lieto di conoscerti Argentea! >>
    << Piacere mio. >>
    Poi lui si alzò.
    << Come state? >>
    << Sto benissimo, stavo solo dormendo. >>
    Lei fece un sospiro di sollievo.
    << Meno male! C’è altro che posso fare per voi? >>
    << Va’ a dire a Sarabi di stare tranquilla, intanto io andrò a cercare mio figlio. >>
    << D’accordo, consideratelo fatto. >>

    Poco dopo Simba si risvegliò sotto lo sguardo dei due.
    << Tutto bene piccolo? >> domandò Timon.
    << Sì, credo di stare bene. >> rispose il piccolo Simba.
    << Sembra depresso! Che ti succede? >> chiese Pumbaa.
    << Una cosa brutta, ma non ne voglio parlare. >> rispose il giovane Simba.
    << Bene, tanto noi non vogliamo saperlo. >> disse Timon.
    I due gli insegnarono l’hakuna matata, che vuol dire senza pensieri.

    Intanto la fanciulla partì per raggiungere Sarabi, mentre Mufasa iniziò a cercare il figlio, che nel frattempo aveva iniziato una nuova vita assieme a Pumbaa e Timon.

    E qui termina il primo capitolo, domani posterò il secondo!
     
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    Non ho capito una cosa. Ma la fanciulla è come entrata nel cartone? Bellissimo capitolo! Adesso posso solo immaginare la reazione di Scar. Lui alla rupe che sta facendo il discorso che Simba e Mufasa sono morti, e intanto Mufasa torna a casa col figlio e glie ne canta di tutti i colori davanti al tutto il branco! 😂
     
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    Chiedo perdono per non aver postato ieri, ma ero in crisi (non sapevo cosa inventarmi). Ma ora ce l’hho ffatta e posterò gli ultimi due capitoli: 2 e 3 (qui si scopeieà il motivo per cui la fanciulla che ha salvato Mufasa è arrivata alle Terre del Branco). Comunque eccoli qua.
    Capitolo 2: la sorpresa
    Era passato qualche giorno da quando Simba era andato a vivere nella giungla con Pumbaa e Timon. Era sera, e tutti si sono sdraiati, e Simba stava guardando le stelle quando sentì la voce del padre.
    << Non ti preoccupare Simba, sono qui con te. >>
    Egli si stupì a sentire la voce di quello che pensava fosse lo spirito del padre.
    << Eccolo, l’ho sentito! È lui! >>
    << Lui chi? >> chiese Timon.
    << Lo spirito di papà. >> disse Simba.
    << Io sono Mufasa, il padre di Simba. >> rispose il leone.
    << Forse vuoi dire lo spirito del padre di Simba. >> disse Timon.
    << Io non sono morto. >> disse Mufasa.
    << Io non ti vedo, dove sei? >> chiese Simba.
    << In piedi davanti a te. >>
    Il principino si alzò e vide finalmente suo padre.
    << Papà! >> esclamò. I due si abbracciarono, mentre Timon e Pumbaa piangevano.
    << Adoro questi momenti! >> esclamò il facocero.
    << Non solo mi piacciono, li amo! >> esclamarono i due.

    Nel frattempo Argentea è riuscita a raggiungere Sarabi che si trovava con Sarafina.
    << Parlo con la regina Sarabi? >>
    << Oh, non sono più regina. >>
    << Lo so, ma lo ridiventerete. >>
    << Perché? >>
    << Perché Mufasa… >>
    Le stava per dire ciò che Mufasa le aveva chiesto di dirle, ma ecco arrivare Scar.
    << È Scar! >> disse la ragazza. Scar si rivolse verso di lei.
    << Forse non lo sai, ma io non voglio che pronunci il nome di mio fratello nel mio regno. >>
    << Tuo fratello non è morto Scar. >>
    << Smettila di pronunciare il suo nome, lui è morto e devi accettarlo. >> disse Scar.
    << Te lo ripeto non è morto. >>
    << Bene, a questo punto non posso fare altro che agire. Esilio! >>
    << Non me ne andrò, anzi, dirò a tutti che tuo fratello è vivo, diventerò regina del branco e… sarò io ad esiliarti! >>
    << Un’umana non può diventare regina! >> gridò.
    << Ed invece io lo farò, e Sarabi verrà con me. >>
    << Se non te ne vai ti faccio sbranare dalle mie iene. >>
    << Io me ne vado, ma ricordati che sono più potente di cento leoni messi assieme. Addio. >>
    La fanciulla si allontanò, e Scar rimase solo con Sarabi.
    << Dunque Sarabi, siamo soli ora finalmente. >>
    << Che vuoi da me? >>
    << Tranquilla, ti sto solo proteggendo. Stavi per credere a quella imbrogliona. Lo sai che tuo marito è morto, vero? >>
    << Lui non è morto. >>
    << Oh, Sarabi, mi dispiace! C’è qualcosa che posso fare per te? >>
    << Dovrei farti sbranare dalle iene, ma sono troppo buona, quindi non lo faccio. Vado a cercare mio marito. >>
    << Ti prego, Sarabi, accetta la verità. >>
    << Bugiardo. >>
    Scar si irritò.
    << Cosa hai detto? >>
    << Sei un bugiardo. >>
    << Lo sai che ti dovrei punire? >>
    << Puniscimi pure, ma io lo dirò a Mufasa. >>
    << Mi dispiace, ma credo che non sarà possibile, peerché lui non esiste più. >>
    << Smettila. >>
    << Ripeti. >>
    << Tu stai giocando con i sentimenti di una “ragazza”. Te lo ripeto per l’ennesima volta, Mufasa è… >>
    << Se osi ripeterlo ancora ti ritroverai morta stecchita. >>
    << Va bene, va bene, non lo dirò più. >>
    << Bene. >>
    La leonessa divenne triste.
    << Oh! cara! >>
    << Stai lontano da me Scar. >>

    Intanto Simba e Mufasa stavano nella giungla con Pumbaa e Timon. Il leoncino era molto felice di rivedere il padre.
    << Ehi papà, come hai fatto a trovarmi? >>
    << Non importa, l’importante è che ti ho trovato. >>
    << Hai ragione. >>
    I due si sdraiarono a terra e Simba posò la sua testa sopra la morbida e calda criniera di Mufasa.
    << Non ci separeremo mai più, vero papà? >>
    << Mai più figliolo, mai più. >>
    << Ne sei sicuro? >>
    << Certo. >>
    << Sicuro sicuro? >>
    << Simba sta’ tranquillo. Nessuno può permettersi di eliminare tuo padre, nemmeno lo zio Scar. >>
    << Sono d’accordo con te. >>
    << E ti dirò di più, colui che dovrà avere paura… sarà proprio il tuo zio Scar. >>
    << Perché? >>
    << Perché appena torniamo a casa tuo padre lo umilierà davanti a tutto il branco. >>
    << Giusto, ed io sarò con te. >>
    << Figlio mio! >>
    Suo padre lo mise tra le zampe e lo strinse a sé.
    << Mi vuoi bene papà? >>
    << Ti voglio tanto bene Simba, e te ne vorrò per sempre. Mi sei mancato tanto lo sai? >>
    << Anche tu mi sei mancato. >>
    Mufasa baciò delicatamente le guance di Simba.
    << Ma adesso chi è il re delle Terre del Branco? >>
    << Non io figliolo. >>
    << Allora chi? >>
    << Scar. >>
    << Chi te lo ha detto? >>
    << Rafiki. >>
    << Oh no! >>
    << Tranquillo, Scar non ucciderà nessuno, tua madre glielo vieterà. >>
    << Io non capisco una cosa, perché Scar ha tentato di ucciderti? >>
    << Perrché è geloso di me. >>
    << Non c’è motivo di essere geloso di te. >>
    << Lui voleva diventare re. >>
    << Ho capito. >>

    Sono passati circa quattro anni. Le Terre del Branco sono diventate secche, le risorse mancavano ed i componenti del branco rischiavano di morire. Inoltre Scar governava in modo dittatoriale, e corteggiava tuttte le leonesse che vivevano lì, comprese Sarabi, Sarafina e Nala (che nel frattempo è cresciuta ed è diventata più bella di quando era piccola, assomigliava a sua madre Sarafina). Nessuno poteva pronunciare più il nome di Mufasa, ed infondeva in loro l’idea che Mufasa fosse morto, e chi non ci credeva veniva ucciso dalle iene. Sarabi non resisteva più alla sua tirannia.
    << Non sopporto più quel tiranno. >>
    << Non dirlo a noi! >> disse Sarafina.
    << Se mufasa sapesse che Scar mi corteggia lo ucciderebbe. >>
    << No, non era da lui uccidere, specialmente uno della famiglia. E poi non sei l’unica che ha provato a corteggiare. >> disse Nala.
    << A chi altra ha fatto la corte? >> chiese Sarabi.
    << A me e a mamma. >>
    << Mi dispiace. >>
    << Lo ha fatto perché siamo belle. >> disse Sarafina per sdrammatizzare.

    Intanto Simba e Mufasa stavano ancora nella giungla con i loro amici Pumbaa e Timon. Anche Simba era cresciuto, ed era diventato tale e quale il padre. I due leoni stavano sdraiati a rilassarsi.
    << Ma anche se sono grande continuerai ad allietarmi con i tuoi suggerimenti? >>
    << Certo Simba, non si finisce mai di imparare. >>
    Arrivò Rafiki che li sorprese.
    << Ciao Rafiki. >> disse Mufasa.
    << State ancora qui? Il branco ha bisogno di voi. Scar è un pessimo sovrano, con lui le terre sono diventate secche, il cibo scarseggia, Scar corteggia tutte le leonesse, e fa credere a tutti che tu, Mufasa, sei morto. >>
    << Sì, lo ha fatto credere pure a me. >> aggiunse Simba.
    << Davvero? >> domandò suo padre.
    << Sì, mi ha dato la colpa di averti ucciso e poi mi ha esiliato. >> spiegò Simba.
    << Rafiki, noi torneremo presto, tu torna dagli altri e rassicurali. >>
    << Oh, papà, mi dispiace. >> disse Simba.
    << Non ti preoccupare per me, io sto bene. presto, va’ a chimare Pumbaa e Timon, torniamo a casa. >>
    << Pumbaa, Timon. >>
    << Stai bene Simba? >> chiese Timon.
    << Dobbiamo salutarvi. >>
    << Oh! davvero? >>
    << Che fate, ci abbandonate? >> domandò il suricato.
    << Dobbiamo tornare a casa. >>
    << Ho capito, Pumbaa, “prepara le valigie”, partiamo con loro. >>
    << Volete venire con noi? Sul serio? >>
    << Simba, siamo tuoi amici, non ti abbandoneremo mai. >> disse Timon.
    << Giusto. >> aggiunse Pumbaa.

    Nel frattempo Rafiki era tornato al branco. Vide Sarabi che stava facendo una passeggiata.
    << Buongiorno Sarabi! >>
    << Ciao Rafiki! >> lo salutò.
    << Hai ragione, tuo marito è vivo, sta tornando assiame a Simba. >>
    << Lo sapevo che erano tutti e due vivi! >> esclamò la leonessa. Li raggiunse Sarafina.
    << Cosa succede? >> chiese.
    << Mufasa è vivo. >> disse Rafiki.
    << Davvero? >>
    << Sì. >> disse lui.

    Dopo qualche ora Mufasa, Simba, Timon e Pumbaa arrivarono alle Terre del Branco. Simba vide sua madre.
    << Mamma! >> esclamò Simba.
    << Chi sei? >>
    << Sono tuo figlio, Simba. >>
    << Simba! >> lo baciò.
    << Sei diventato uguale a tuo padre! >>
    I due si abbracciarono.
    << Dov’è Mufasa? >> chiese lei.
    << Sta parlando con due nostri amici, sono coloro che si sono occupati di me da quando sono scappato fino ad ora. >>
    Sarabi decise di sconfiggere Scar, e Sarafina la accompagnò.
    << Salve Scar! >> lo salutò Sarabi.
    << Sarabi! Ma che sorpresa! È un piacere vederti! >>
    << Buongiorno Scar! >> disse Sarafina.
    << Sarafina! >>
    Arriva Nala che è andata in cerca di sua madre.
    << Mamma? Mamma sei qui? >>
    << Ciao tesorina mia! >> disse Sarafina mentre la stringeva sollevandola da terra.
    << Ciao cara. >> disse Sarabi.
    << Ciao Sarabi! >> disse Nala. Le due si abbracciarono.
    << Nala! Sono lieto di riceverti! >>
    << Scar! Ma cosa succede? >>
    << Non so, ma qualsiasi cosa vogliono sarò felice di accontentarle. >>
    Ad un certo punto sentì Zazu che lo chiamava. Il bucero era venuto a sapere, tramite Rafiki, del ritorno di Simba e Mufasa.
    << Perdonatemi, mi stanno chiamando, sarò subito da voi. >>
    << Fa’ pure con calma, noi aspettiamo. >> disse Sarabi.
    << Mamma che succede? Perché avete deciso di parlare con Scar? >>
    << Va tutto bene tesoro. >> le rispose Sarafina mentre le carezzava il viso delictamente.
    << Mamma ti prego, io non starò tranquilla fino a quando non saprò la verità. >>
    << Beh, a te lo diciamo, ma tu non dirlo a nessuno. >>
    << Cosa non devo dire a nessuno? >>
    << Simba e Mufasa sono qui. >> disse Sarabi.
    << Cosa? Ma Mufasa è morto! >>
    << È quello che ha voluto farci credere Scar. >>
    << Ma com’è possibile? >>
    << Non lo so cara. >> le rispose Sarafina.
    << Non posso crederci. >> disse Nala.
    << Nemmeno noi ci credevamo inizialmente. >> disse Sarabi.
    << Oh! Che solievo! >>
    << È un solievo per tutte noi tesoro. >> disse Sarafina.

    Capitolo 3: il ritorno del vero re
    Nel contempo, Zazu stava minacciando Scar.
    << Dunque Scar, ho una cosa da dirti. >>
    << Sono il tuo re, portami rispetto Zazu. >>
    << Tu non sei il re di nessuno, il re delle Terre del Branco è Mufasa. >>
    << Mufasa è morto! >> gridò Scar.
    << Lui sta tornando, perciò temo che dovrai inventarti una giustificazione che vada a tuo favore se non vorrai essere punito. >>
    << Porta rispetto al tuo re, altrimenti ti esilio. >>
    << Mai Scar. >>
    << Fai come ti pare, adesso vattene se non vuoi essere ucciso. >>
    Zazu si allontanò. Nala lo vide e lo raggiunse.
    << Zazu! >>
    << Ciao Nala. >>
    << Ho sentito Scar che ti gridava contro, ma che è successo? >>
    << Niente, non ti preoccupare. >>
    Nel frattempo Scar tornò dalle leonesse.
    << Bene ragazze, in cosa posso esservi utile? >>
    Ecco avvicinarsi una leonessa che era Mufasa in versione femminile. Era Argente.
    << tranquille, ci penso io. >>
    Lei si avvicinò a Scar.
    << Ci conosciamo noi due? >> chiese Scar.
    Lei si ritrasformò in umana.
    << Sì. >>
    << Non ti avevo esiliata? >>
    << Tu ti sei comportato molto male con me, ed io posso vendicarmi. Ti ricordi che ti avevo detto che sono più potente di cento leoni messi asaieme? >>
    << Non potrei dimenticarlo. >>
    << E vuoi sapere perché? >>
    << Sentiamo, perché? >>
    << Io sono una potentissima fata. Vuoi essere trasformato in umano o in peluche? >>
    Scar iniziò a tremare.
    << No, ti prego, non farlo, non farlo! >>
    Ad un certo punto arrivò Simba. Nala lo riconobbe.
    << Simba! >>
    << Nala! >>
    << Simba! Sei vivo! Mi fa molto piacere. >>
    Non mentire Scar, tu hai tentato di uccidere me e mio padre. Beh, devo darti una delusione, mio padre è vivo e sta benissimo. >>
    << Mi dispiace Simba, non volevo uccidervi. >>
    << Non mentire Scar. >> aggiunse una voce. Era Mufasa.
    << Mufasa? >> esclamò Scar.
    << Mufasa! >> esclamò Nala. Lui guardò Sarabi con uno sguardo romantico, ed i due si strinsero in un lungo e forte abbraccio.
    << Tu hai cercato di eliminarci, vero? >>
    << Sì, l’ho fatto, ma… >>
    << E hai preso possesso delle Terre del Branco. Pensi che io e Simba non siamo abbastanza forti per farcela? >>
    << Vorre giustificarmi. >>
    << Giustificati, ma in frett. >> disse Simba.
    << Non l’ho fatto apposta, non so cosa mi è pasato per la testa. >>
    << E come giustifichi il fatto che mi hai fatto credere che papà era morto, dandomi la colpa di averlo ucciso. >>
    << Simba, io non volevo! >>
    << La cosa peggiore è che lo hai fatto credere a tutto il branco. Quello che hai fato è imperdonabile, e dovrai essere punito. >> disse Simba.
    << Se continuate le iene vi sbraneranno. >>
    Simba e Mufasa ruggirono.
    << Avanti Mufasa, non vorrai uccidere il tuo fratellino. >>
    << No Scar, noi non siamo come te. >> dissero in coro Mufasa e Simba.
    Mufasa salì sulla rupe dei re, seguito da Simba, Sarabi, Nala, Sarafina, Zazu e Rafiki.
    << Scar ha fatto una cosa orribile, che io, come componente della sua famiglia (non come re), non gli perdonerò mai. Ha tentato di uccidermi, ha fatto credere a Simba e al branco che ero morto, dando la colpa a mio figlio di avermi ucciso, ha preso possesso delle Terre del Branco, governando con malvagità, e ha corteggiato tutte le leonesse, comprese Sarafina, Nala e mia moglie. Non lo uccido perché sono troppo buono, ma avrà comunque una punizione: esilio! >>
    << Ti prego fratellone, io non… >>
    << Esilio! >>
    Scar se ne andò.

    È passato qualche mese da quando Mufasa ha esiliato Scar e ha ricominciato a regnare sulle Terre del Branco con saggezza e giustizia. Le terre tornarono piene di vegetazione, il cibo non mancava, l’acqua nemmeno, e gli animali erano felici, in particolare il re Mufasa e la regina Sarabi, che furono allitati dalla nascita di una bellissima principessa: Kiara.
     
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    Bellissimo! Ora immagino che durante l'esilio Scar incontrerà Zira, e poi attueranno un piano, giusto?
     
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    Mi spiace ma purtroppo la fan fiction finirà qui, ma posso farla sempre un'altra!!! pensavo di fare una fan fiction in cui i personaggi saranno umani: mi spiego meglio: analizzerò la vita dei personaggi se loro fossero umani...
     
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    Ah scusa, avevo capito male allora! 😅 in pratica pensavo fosse solo il prologo prima che iniziasse la FF vera e propria. Diciamo più che FF è come se avessi voluto fare una One Shot, giusto? Comunque se ne scriverai altre sarei molto felice ti leggerle! 😊
     
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    Sì, hai proprio ragione! Era una One Shot! :) Però ora ho molto da studiare, quindi fino a fine maggio non ho tempo per farle troppo lunghe. Però sì, ne farò altre... con più capitoli! :) :) Comunque, se le hai fate, anche a me piacerebbe leggere le tue!!!
     
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    Io scrissi delle one shot e anche una FF dove arrivai solo al 4 capitolo. Poi non sapevo come continuare, e le one shot non erano neanche scritte bene, quindi alla fine le ho fatte cestinare. Sono negata a scrivere. Infatti preferisco di più tradurre fumetti! 😅😁
     
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    Buon pomeriggio! Sono passati molti giorni da quando ho pubbliciato il terzo capitolo, e ho anche detto che volevo terminare qui, ma poi mi è venuta l'ispirazione ed ho deciso di andare avanti. Pubblico subito capitolo 4 e 5.
    Attenzione: questi capitoli sono un po’ diversi rispetto ai precedenti. Buona lettura!

    Capitolo 4: chi sono, io?

    Caro Mufasa,
    sono qui in esilio, come hai deciso tu. Questa può essere l’occasione perfetta per riflettere su quello che ho fatto: ho tentato di uccidere te e Simba. Il motivo per cui l’ho fatto? Diventare re, e ci sono riuscito, ma non ne sono soddisfatto. Sì, anche se può sembrare strano, non ne sono soddisfatto. Ho sbagliato, e me ne pento. Quando ho detto a te, a Simba, a Sarabi, e a tutto il branco che ero pentito, era vero. Di certo se mamma e papà lo sapessero non ne sarebbero soddisfatti. Per fortuna siete entrambi vivi! Sarabi lo aveva detto (e non solo lei), ma io non le credevo. Devo ammettere però che non sapevo che eravate riusciti a sopravvivere, e quando gli altri me lo dicevano non volevo ascoltarli. Lo sai? Sarabi voleva venire a cercarti, ma non l’ha fatto perché io le ho detto che se lo faceva le iene l’avrebbero sbranata. Mi pento di essere diventato quello che sono: Scar. Scar, questo nome che mi sono dato per via della cicatrice, ora mi innervosisce e mi fa venire la nausea. Ok, la cicatrice c’è ancora, e ci sarà per sempre, ma non c’è bisogno di usare tale parola per riferirsi ad un qualsiasi essere vivente, tanto meno a me. Non cihiedo il tuo perdono, perché so di non poterlo mai ottenere, ma voglio solo condividere con te quello che penso, dirti che sono veramente pentito e che ti voglio bene. Ti saluto con affetto.
    Il tuo fratellino Taka

    Capitolo 5: tu sei… mio fratello!

    Caro Taka (se così posso chiamarti),
    ho letto la tua lettera molte volte, per cogliere l’intensità delle tue parole. Effettivamente quello che hai fatto è molto grave: hai tentato di uccidermi, e hai dato la colpa a Simba di averlo fatto, poi lo hai fatto scappare e hai ordinato alle iene di assassinarlo; hai preso possesso delle Terre del Branco, hai corteggiato e tediato le leonesse, e hai fatto molte altre cose, ma sei sempre mio fratello, e ti voglio bene. Quando vorrai (se vorrai) sarai il benvenuto. Con tanto affetto,
    il tuo fratellone Mufasa
     
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    Ohhhh ma che tenerezza! :wub: sono felicissima che sia finita in bene. Speriamo che ora Scar cambi e diventi veramente buono.
     
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    Sì, adesso Scar/Taka torneà, su suggerimento di Mufasa alle Terre del Branco, si farà perdonare da tutti e passerà molto tempo con Mufasa e Simmba, ed ovviamente con tutto il branco.
     
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    Ecco il capitolo 6. Perdonatemi ma questo capitolo non è emozionante, ed è pure un po’ cortino.

    capitolo 6: il vecchio Taka
    Era mattina presto alle Terre del Branco, ed il sole iniziava ad illuminare il vasto territorio. Mufasa stava dormendo accanto a sua moglie Sarabi, quando un leone gli si avvicinò e lo guardò mentre dormiva, poi iniziò a fargli solletico sul muso. Era Scar.
    << Mufasa? >>
    Il re si svegliò e si mise a fissarlo spaventato.
    << Ah, Taka, mi hai spaventato. >>
    << Scusa. Tua moglie dorme? >>
    << Sì. >>
    << Allora non la svegliamo. >>
    << Dimmi una cosa, davvero ti sei pentito? >>
    << Te l’ho scritto nella lettera, non ti fidi? >>
    << Sì, volevo solo chiedertelo di persona. >>

    Nel frattempo Simba stava sdraiato sull’erba assieme a Nala.
    << Dopo tre mesi e mezzo devo ancora realizzare che tu e Mufasa siete tornati. >>
    << Vero? >>
    << Sì. Mi sei mancato molto, lo sai? >>
    << Me lo hai già detto mille volte. >>
    << Non smetterò mai di dirtelo. Sembrava ieri quando eravamo due cuccioli pasticcioni. >>
    << È vero. Mi sei mancata anche tu. >>
    Mentre i due stavano tranquilli a chiacchierare, si avvicinano Pumbaa e Timon.
    << Simba è tornto tuo zio. >> lo avvertì Timon.
    << Aspettami qui, torno subito. >> disse Simba.
    << No, Simba, sono passati solo pochi mesi da quando sei tornato, non voglio perderti di nuovo. >>
    << Se non vado lui tenterà di nuovo di eliminare mio padre, e farà lo stesso con mia sorella neonata. >>
    << Ci parlo io. >>
    << No Nala, non voglio perderti, preferisco farlo io. >>
    << Come vuoi, ma vengo con te. >>
    << Non mi farà niente. >>
    << Va bene, ma ti prego, torna presto. >>
    Simba, Pumbaa e Timon raggiunsero Mufasa e Scar.
    << Simba permettimi di presentarti tuo zio Taka. >>
    << Papà gli hai permesso di tornare? >>
    << C’è un motivo. Piuttosto, dobbiamo chiamare tutto il branco. >>
    Piano piano l’intero branco raggiunse Mufasa, Simba e Scar; Sarabi, Sarafina e Nala sempre insieme.
    << Perché non mostri a tutti la lettera che mi hai spedito? >> gli propose Mufasa.
    << È un’ottima idea. >>
    Mufasa già la teneva tra le zampe.
    << Da’ qua, la voglio leggere. >> disse Nala. Mufasa gliela passò e lei vide subito la firma sotto.
    << Ma questa non è sua. >> disse.
    << È mia. >> disse Scar.
    << No, è di un certo Taka. >>
    << Leggila, c’è scritto il motivo per cui mi sono firmato Taka e non Scar. >>
    Nala lesse attentamente la lettera, poi la riconsegnò a Mufasa.
    << Tieni. >> gli disse mentre gliela porgeva.
    << Grazie cara. >> disse il re.
    << Quindi tu ti sei fatto chiamare Scar per via della cicatrice? >> gli chiese Nala.
    << Sì. >> rispose lui.
    << Simba tu lo sapevi? >>
    << Me lo ha detto papà. >>
    << Allora come dobbiamo chimarti, Scar o Taka? >> chiese Nala.
    << Va bene Taka. Anzi, lo dirò a tutti: ricambio ufficialmente il mio nome da Scar a Taka. >>
    Il branco esultò. Poco dopo Mufasa e Scar si trovavano da soli.
    << Fratellino! È bello riaverti nella mia vit come quando eravamo piccoli, ricordi? >>
    << Sì, bei tempi, bei tempi. >>
    << Hai ragione. Te le ricordi le litifate che facevamo? >>
    << Sì, e ne vado fiero. >>
    << Già, pure io. Mi sei mancato fratellino! >>
    << Anche tu fratellone! Ma raccontami, è successo qullcosa da quando me ne sono andato? >>
    << Sì, è sucessa una cosa che riguarda anche te. >>
    << Cosa? >>
    << Congratulazioni, sei diventato zio per la seconda volta. >>
    << Davvero? È un maschio o una femmina? >>
    << È una femmina, si chiama Kiara. Aspetta, te la faccio conoscere. >>
    Mufasa partì per andare a prendere la neonata e la portò a Scar.
    << Ti presento Kiara. >>
    Scar se la mise tra le zampe ed iniziò a caoccolarla. La piccola leonessa ci mise un secondo ad addormentarsi tra le zampe di suo zio Scar.
     
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    Woow, così hai deciso di far si che kiara fosse la figlia di Mufasa. :woot: e Simba e Nala non aspettano ancora nessun cucciolo?
     
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23 replies since 18/4/2020, 21:44   651 views
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