Il re leone: un' unica realtà

Questa è la nuova versione della mia prima FF scritta un pò di tempo fa.

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  1. Kisasi8
     
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    Il motivo per cui ho deciso di riscrivere questa storia è perché rileggiandola dopo un pò di tempo, ho pensato che avrei potuto migliorare alcune cose o caratterizzare meglio i personaggi da me inventati. Per renderla più appetibile per tutti, ho cambiato alcune parti e aggiunto anche più personaggi per renderla interessante anche per chi avesse letto la versione vecchia. Quindi spero che vi piaccia e vi auguro buona lettura!
     
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  2. Kisasi8
     
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    Prologo

    Scar si svegliò di soprassalto. Dovette passare qualche secondo prima che potesse rendersi conto di aver fatto semplicemente un incubo. Si guardò intorno: Zira stava ancora dormendo profondamente insieme a Kovu. Da quando Scar lo aveva nominato suo erede e successore al trono, Zira aveva cominciato a glorificare Kovu, mettendolo continuamente in competizione con gli altri leoni, ma in particolare con la sua stessa famiglia. Nuka, pur sapendo sin da quando era solo un cucciolo che non sarebbe mai stato successore di Scar, non aveva preso troppo bene la notizia e meno che mai il fatto che Zira continuasse a umiliarlo, glorificando ed elogiando invece Kovu. Scar non aveva mai avuto un rapporto particolare con Nuka: le rare volte in cui si parlavano, Nuka cominciava a tremare e a balbettare e non riusciva mai a finire la frase. Scar inoltre non si faceva troppe illusioni su di lui: non era né un leone particolarmente dotato di forza bruta nè di particolari doti intellettive.
    Vitani al contrario di Nuka, era sia intelligente che un'abile cacciatrice per la sua giovanissima età, sebbene preferisse ricorrere di più a quest'ultima per risolvere i propri problemi. Era dotata di un carattere forte e pur avendo accettato molto più serenamente di Nuka che Kovu fosse il futuro re, si era dimostrata molto più combattiva per quanto riguardasse le sfide contro Kovu. Non che lo odiasse, solo voleva dimostrare che non era da meno di lui. Infatti quando i due per gioco facevano la lotta, lei dava sempre il meglio di sè, riuscendo la maggior parte delle volte a vincere.
    E poi c'era Kisasi, il più giovane dei quattro figli di Zira. Di aspetto era molto simile a Scar, avendo gli occhi di colore verde e il manto di colore scuro, nonostante avesse anche qualche tratto caratteristico di Zira come il naso o la forma del viso. Era molto magro, esattamente come Nuka, ma a differenza di quest'ultimo aveva dimostrato una spiccata curiosità per tutto ciò che lo circondava sebbene potesse ancora fare solo qualche miagolio. Per certi versi gli ricordava se stesso quando era ancora un cucciolo.
    Scar aveva scelto Kovu come suo erede proprio perché nonostante fosse di aspetto simile a lui, era anche quello che differiva di più di carattere. Sebbene Kovu non fosse veramente suo figlio e Zira si fosse sempre rifiutata di rivelare chi fosse il suo vero padre, Kovu aveva i suoi stessi occhi verdi e lo stesso manto scuro, senza però presentare alcun carattere simile a quello di Zira a differenza di Kisasi. Scar voleva che sul trono salisse un leone responsabile, duro, capace e dotato di grande astuzia. Ma soprattutto voleva evitare che accadesse la stessa cosa che era successa fra lui e suo fratello Mufasa. Dubitava fortemente che Nuka avrebbe potuto cercare di assassinare Kovu, nonostante la sua invidia. E Vitani era troppo affezionata a lui e troppo disinteressata al trono per cercare di prenderne il posto. Chi lo turbava veramente era Kisasi. Proprio perché gli ricordava così tanto se stesso, Scar lo temeva. Kisasi era ancora piccolo, ma data la sua curiosità, una volta diventato abbastanza grande da capire che cosa avrebbe significato diventare re, cosa gli avrebbe impedito di cercare di spodestare il fratello? Questo pensiero lo aveva tormentato per giorni non tanto perché non avesse trovato una soluzione, ma perché l'aveva trovata ed era sicuro che a Zira non sarebbe piaciuta.
    In quel momento una leonessa entrò nella grotta. Sarabi nonostante la sua età era rimasta ancora una bella leonessa dopo tanto tempo. Quando era ancora un cucciolo Scar ne era stato attratto, ma lei aveva, per qualche strano motivo a lui sconosciuto, scelto Mufasa come compagno: "Peggio per lei" si ripeteva quando gli tornavano alla mente certi ricordi.
    -Scar, perché mi hai fatto convocare così presto questa mattina?-La voce di Sarabi era diventata ormai fredda e priva di qualsiasi emozione da tanto tempo.
    -Volevo solo avvisarti Sarabi, che la mia pazienza si sta esaurendo. Ormai tu e la tua squadra di cacciatrici faticate a portare alla Rupe dei Re anche la più semplice e lenta delle prede! Se non porterete entro stasera qualcosa da mangiare per me e Zira, faremo i conti!
    -Scar...-disse Sarabi con la voce più calma possibile-...quante volte sarò costretta a ripetertelo? Per colpa delle tue iene, le mandrie si sono spostate.
    -Ancora con questa storia! Sarabi stai veramente raggiungendo il limite! L'unico reale motivo per cui tu e le tue leonesse non riuscite a cacciare niente è perché siete soltanto delle incapaci...
    -Scar...stai svegliando i cuccioli con il tono della tua voce...
    -Osi interrompere il tuo re? Soltanto per questo dovrei farti condannare a morte!
    -Allora fallo!- ruggì Sarabi, perdendo il controllo.
    Il leone la fissò con uno sguardo indecifrabile, mentre ormai i cuccioli e Zira svegli, assistevano alla scena.
    Alla fine Scar, con il tono più freddo e crudele che potesse usare, disse a Sarabi con un ghigno diabolico:
    -Molto bene! Se entro stasera non porterai qualcosa da mangiare che sia saziante, ti condannerò a morte. E non cercare di scappare, lo sai che le iene controllano i confini.
    Sarabi non disse niente e se ne andò fuori dalla caverna, cercando di non mostrarsi minimamente intimorita.
    "Nala è riuscita a fuggire...però lei è giovane e forte, mentre io ormai comincio a sentire i miei anni...inoltre metterei in pericolo anche le altre leonesse...no, non posso rischiare...comunque vada, stasera accetterò il mio destino..."
    Quando Sarabi se ne fu andata, Zira si alzò e andò incontro a Scar:
    -Mio re! Voi siete sempre così intelligente e duro con chi se lo merita! Siete proprio incredibile! Hai visto, Kovu? Se vuoi essere come Scar un giorno, devi cominciare sin da piccolo...devi essere sempre un passo avanti a tutti, crudele e senza pietà!
    Scar però non mostrò il benché minimo segno di apprezzamento per le lodi di Zira, cosa che fu notata da quest'ultima.
    -Mio signore! Perché siete così stamattina? Ho fatto qualcosa di male?
    -Zira, ho una missione speciale per te...
    A Zira si illuminarono gli occhi: Scar le stava dando una missione speciale perché la riteneva la sua miglior seguace! Cosa chiedere di più?
    -Farò tutto ciò che mi chiederete, mio signore! Ordina e io eseguirò!
    Scar, senza battere ciglio, disse:
    -Voglio che tu porti Kisasi nelle Terre di Nessuno e che lo uccida.

    Edited by Kisasi8 - 1/11/2018, 22:01
     
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  3. Kisasi8
     
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    Capitolo 1

    Zira rimase scioccata. Per un attimo pensò che Scar stesse scherzando, ma poi vide come il suo viso era serio e completamente buio. Inoltre era ridicolo pensare che lui potesse scherzare: non lo faceva mai, almeno non riguardo a cose così serie.
    -Che cosa cavolo significa che devo uccidere Kisasi? Sei forse impazzito...?!
    Scar sorrise malignamente e disse:
    -Al contrario mia cara. Non sono mai stato così lucido...ho seriamente bisogno che Kisasi sparisca...
    -Non aspettarti che lo faccia o che ti permetta di fargli del male...
    -Zira...so che gli vuoi bene...ma rifletti...Kovu diventerà re dopo di me e non dubito che sarà un buon sovrano...ma Kisasi è l'unico vero leone che potrebbe avere serie aspirazioni a sostituirlo...
    -...Unico vero leone...?-chiese Nuka-...che cosa significa? Anche io potrei un giorno aspirare a diventare re...
    -Tu? Non farmi ridere! Per diventare re, bisogna avere degli alleati e tu Nuka non potresti mai ottenere l'appoggio di qualcuno perché nessuno vorrebbe te come re...
    -M-Ma...-cercò di ribattere il leoncino.
    -Ma se proprio vuoi diventare re, allora ho una brutta notizia. Kovu governerà le terre del branco perché ha l'alleato migliore che possa capitargli...me. Quindi se anche solo provassi a fargli del male, darei l'ordine alle mie iene di massacrarti. Adesso dimmi Nuka: hai ancora intenzione di diventare re?
    Nuka tremava dalla testa alle zampe, senza che riuscisse a dire una parola.
    Scar sorrise e disse:
    -Prenderò il tuo silenzio come un sì. Ora tornando a Kisasi...
    -È fuori discussione! Se solo oserai toccarlo, io ti ucciderò!-ringhiò Zira.
    Scar senza scomporsi minimamente si mise a ridere.
    -Sei proprio testarda...vuoi davvero che il tuo caro Kovu muoia per colpa di suo fratello minore?
    -Non puoi sapere come andranno le cose! Kisasi non potrebbe mai fare del male a Kovu!
    -Zira...Kisasi è ancora un cucciolo, ma presto crescerà e comincerà ad avere ambizioni...e inizierà a invidiare Kovu e tutto ciò che lo riguarda...
    -Quindi è così eh?! Solo perché tu hai avuto qualche problema con tuo fratello, vorresti uccidere Kisasi che sa appena miagolare! E poi ti credi tanto superiore agli altri, ma guarda cosa hai fatto! Credi che non sappia che tu hai affidato il compito di istruire Kovu a una iena?!
    -Come lo hai scoperto?-chiese tranquillamente Scar.
    -Ho anche io le mie fonti, cosa credi?! Non ho detto niente perché avevo paura che se mi fossi lamentata, Kovu non sarebbe più stato il tuo prediletto, ma visto che sei disposto a sacrificare Kisasi per lui, credo di non correre rischi. Quindi te lo dico in faccia chiaro e tondo: non voglio che Kovu frequenti quella iena!
    -E per quale motivo, mia cara? Non ti piacciono le iene?-chiese malignamente Scar.
    -Le iene non sono mai piaciute a nessuno, ma non è questo! Quella iena...
    -Quella iena ha un nome, cara...-disse annoiato Scar.
    -Ma davvero?! Scusa tanto se non mi sono impegnata a scoprirlo! Gentilmente potresti dirmelo tu?!-ruggì Zira.
    -Fisi. Il suo nome è Fisi.
    -Fisi, eh? Bè Fisi non mi piace! A differenza dei suoi carissimi compagni, se ne sta sempre in disparte a pensare a chissà che!
    -Hai colto nel segno cara! Quella iena è più intelligente rispetto alle altre...ascolta...il motivo per cui ho deciso di affidargli l'educazione di Kovu è perché se mi trovo qui è grazie in parte anche alla mia alleanza con le iene. Ho bisogno che questa alleanza duri nel tempo...
    -Alleanza? Loro ti servono e basta, Scar! Io non vedo nessuna alleanza! Ti sono fedeli solo perché sono guidati da quei tre smidollati! Ma se al loro posto andasse uno come Fisi, cosa gli impedirebbe di attaccare Kovu?!
    -Ti fai troppi problemi cara...ora ritornando a Kisasi...
    -Non osare toccarlo!
    -Rilassati...non ho intenzione di sporcarmi le zampe, uccidendo un cucciolo...
    -Non acconsentirò mai a farlo uccidere!
    -Zira...-La voce di Scar si indurì-...temo che tu abbia frainteso...il mio non era una proposta...era un ordine. Se non hai intenzione di svolgerlo tu, darò il comando a qualcun altro di uccidere lui e chiunque tenterà di difenderlo. A te la scelta.
    Zira rimase senza parole. Le sue gambe cominciarono a tremare e lei cadde a terra.
    Scar uscì dalla grotta senza battere ciglio, visto che ormai la giornata era cominciata.
    Nuka si avvicinò alla madre, insieme a Vitani e Kovu.
    -Mamma...non possiamo ucciderlo...
    -Lo possiamo nascondere nelle Terre di Nessuno...diremo che è morto...ma...-disse Nuka.
    -No...anche se lo nascondessimo e lo venissimo a curare ogni giorno, Scar lo noterebbe...e non possiamo lasciarlo lì da solo...è ancora troppo piccolo...
    -Ma mamma...-anche Kovu iniziò a piangere-...io...non voglio che lui muoia...posso convincere Scar a risparmiarlo...io...sono il suo prediletto...forse...
    -Non ti ascolterà comunque...non vuole sentire ragioni...
    -Ma questo significa che...
    In quel momento una iena entrò nella grotta. Era molto magra rispetto alle sue simili, con due enormi occhi rossi e con qualche dente mancante.
    -Vostra altezza! Siete in ritardo per le vostre lezioni giornaliere...cominciavo a pensare che non sareste più venuto...-disse con voce completamente annoiata e irritante.
    -Oggi non prenderò alcuna lezione-ringhiò Kovu.
    -Non prenderà più alcuna lezione da te!-ruggì Zira, balzandogli davanti.
    -Mi dispiace darti la brutta notizia...ma ho ricevuto l'incarico personale dal re...
    -Lo so già! E adesso vattene! Se dovessi rivederti ancora, ti ucciderò!-ruggì Zira.
    Fisi senza dire una parola, ma con un'espressione evidentemente disgustata fece per andarsene, ma si bloccò prima di uscire. Con un ghigno sul volto, girò il capo e disse:
    -Dimenticavo di darvi le ultimissime novità. Poco fa mentre stavo venendo qui, ho incontrato il re, che mi ha dato un altro nuovo incarico: uccidere il giovane principino, qualora ti dimostrassi troppo debole, Zira.
    E dette queste parole se ne andò, ridendo.
    Zira passò tutta la giornata a pensare, cercando un modo per salvare Kisasi. Ma fu tutto inutile: qualunque idea gli venisse in mente, trovava sempre un impiccio che avrebbe rovinato tutto.
    Alla fine si arrese e cercò un modo per rendere la morte di Kisasi più indolore possibile. Ma ancor di più cercò un modo per convincersi che Scar avesse ragione e che non potevano correre il rischio che Kisasi cercasse di uccidere Kovu in età adulta.
    "Il mio signore ha ragione...Kisasi sicuramente aspirerà al trono...ne sono sicura...bisogna eliminarlo...è per il bene del regno...di Scar...dopotutto lui ha sempre fatto la cosa più giusta...non può sbagliare...è impossibile..."
    In quel momento mentre era immersa nei suoi pensieri qualcuno le arrivò alle spalle: sua sorella minore Deni.
    -Ho appena saputo! Zira non puoi...Scar non ha alcun dirittto di decidere se un cucciolo merita di vivere o no!
    Ma Zira la guardò con espressione completamente dolce e le disse:
    -Deni...Scar fa solo quello che è meglio per noi...Kisasi potrebbe rivelarsi una minaccia in futuro...
    -Minaccia?! È Scar la vera minaccia qui! Apri gli occhi!
    -Bada a come parli! Scar ci ha fatti entrare in queste terre dopo tanto tempo che la nostra famiglia era rimasta nelle Terre di Nessuno! Lui ci ha liberati!
    -È vero...ci ha fatti entrare nelle Terre del Branco, ma guarda come si comporta: tratta male le sue stesse leonesse e a causa delle sue iene, sia il cibo che l'acqua scarseggiano...
    -Ora basta! Ormai ho preso la mia decisone. Prenderò Kisasi e lo ucciderò. Dopotutto è meglio così: se non lo avessi fatto io, lo avrebbe fatto quella iena orribile! Fidati! Così sono tutti più soddisfatti!
    A quel punto fece per andare nella sua caverna, ma Deni le bloccò la strada.
    -Non te lo permetterò! Se vuoi ucciderlo...dovrai uccidere anche me...
    -Non essere sciocca! Sai bene che posso batterti tranquillamente! Sono sempre stata più forte di te!
    -Ma io sono sempre stata più veloce!
    E così Deni corse ed entrò nella caverna dove prese Kisasi che in quel momento stava dormendo tranquillamente.
    Ma quando si voltò vide Zira che stava bloccando l'ingresso, per impedirle di uscire.
    -Non metterti contro di me Deni. Se lo farai ti ucciderò senza pietà!
    -Uccideresti tua sorella e tuo figlio per Scar?!-ruggì Deni con le lacrime agli occhi.
    -Lui è il mio re...-rispose tranquillamente Zira.
    In quel momento però qualcosa la colpì in testa. Nuka le era infatti saltato addosso, mordendola.
    -Scappa, zia Deni!
    La leonessa senza perdere un attimo di tempo, riuscì ad aggirare Zira e a uscire dalla caverna. A quel punto cominciò a correre più forte che potè, senza avere una destinazione precisa.
    Zira intanto era riuscita a liberarsi di Nuka, colpendola al muso.
    -Con te farò i conti dopo! Scar aveva ragione! Sei il più stupido della famiglia!
    E iniziò a inseguire Deni, la quale pur essendo la più veloce, aveva con sè il cucciolo che la rallentava. Le due non incontrarono nessuna iena lungo la corsa, ma non ci fecero caso. A un certo punto Zira fece un balzo enorme e atterrò su Deni che perse Kisasi, il quale aveva iniziato a rotolare lungo il terreno e a emettere dei deboli miagolii di lamento.
    -Ti avevo avvertita di non metterti contro di me!-ruggì Zira.
    Deni che si trovava sotto la sorella, cercò di coprirsi il viso dalla sua zampata che però non arrivò mai. Zira infatti si era messa a guardare la Rupe Re re con orrore. Era incorso una battaglia fra iene e leonesse e il fuoco avvolgeva completamente il posto.
    -Scar...è in pericolo...devo aiutarlo...-Dette queste parole Zira lasciò perdere Deni e Kisasi, correndo verso la Rupe.
    Deni a quel punto prese Kisasi e tornò indietro anche lei, convinta che ormai la sua morte non valesse più niente nè per Scar nè per Zira.
    Quest'ultima quando arrivò vide che Nuka, Vitani e Kovu si erano nascosti dietro una roccia completamente tremanti.
    -Kovu! Dov'è Scar?!
    Kovu che tremava tutto, con le lacrime agli occhi, non riuscì a dire nulla.
    -Parla, maledizione! Dov'è Scar!?
    A quel punto sentì delle risatine dietro di sè. Le iene l'avevano completamente circondata. A capo di queste c'erano Shenzi, Ed e Banzai completamente sporche di sangue.
    -Oh! Stai cercando il tuo re? Mi dispiace, ma temo che non potrai più incontrarlo-ghignò la leader.
    -Che cosa vuol dire?!-ruggì la leonessa con le lacrime agli occhi.
    -Temo che Scar sia un pochino...tu come lo definiresti, Ed?
    -Oh! Blah! Beh! Ah! Ah!
    -Esattamente quello che volevo suggerire io: morto!
    A quel punto Zira non riuscì più a ragionare e le attaccò senza esitazione. Combattè ferocemente, ma ben presto si ritrovò completamente sommersa da loro, le quali la attaccavano da ogni lato. A un certo punto sentì un fortissimo dolore all'orecchio. Fisi le si era avvicinato di nascosto e le aveva strappato un pezzo di questo, balzandole sopra di sorpresa.
    -Tu! Maledetto...
    Zira non riuscì a terminare la frase che Fisi le morse anche la zampa. In quel momento però si sentirono dei ruggiti e delle leonesse e un leone vennero in suo aiuto, attaccando le iene che spaventate, fuggirono.
    -Stai bene?-chiese il leone porgendogli la zampa per aiutarla a rialzarsi.
    Zira lo vide in volto e ruggì:
    -Mufasa! Non so come tu possa essere vivo, ma ti ucciderò! Solo Scar può governare queste terre!
    Ma non riuscì neanche a rialzarsi che fu atterrata da Sarabi.
    -Smettila, Zira! Lui non è Mufasa, ma Simba, il legittimo re di queste terre. Scar era solo un usurpatore.
    -Come osi parlare così di lui! Era il più grande leone di tutti i tempi e per colpa vostra è morto!
    -Non essere ridicola! La fossa se l'era già scavata da solo quando uccise suo fratello!
    Zira era troppo debole per lottare o anche semplicemente per reagire.
    In quel momento arrivò Deni con Kisasi, il quale non aveva ancora smesso di miagolare per i dolori di poco prima.
    Quando la vide, Zira esclamò entusiasta:
    -Deni! Bravissima! Ora liberami e aiutami a fare fuori questa feccia!
    Ma il viso di Deni era disperato.
    Appoggiò Kisasi vicino ai suoi fratelli e andò a parlare con Simba.
    -Vi prego! Non uccideteci! Risparmiateci la vita! Non...non ci rivedrete mai più...
    -Che cosa stai facendo, Deni?! Non osare raggiungere un accordo con Simba! Te lo ordino!
    Ma Deni non ascoltò e promise al nuovo re che se ne sarebbe andate dalle Terre del Branco, senza fare più ritorno.
    Simba con viso affranto, disse:
    -Mi dispiace dovervi esiliare! Ma non posso fidarmi di tua sorella...
    A quel punto Zira fu liberata da Sarabi. In un primo momento pensò di attaccare, ma poi decise di non agire.
    "Ci saranno occasioni migliori!" pensò.
    Così insieme a Deni, Nuka, Vitani, Kisasi e Kovu se ne andò per fare ritorno nelle Terre di Nessuno.

    Edited by Kisasi8 - 5/11/2018, 14:32
     
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    Re dei Re

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    Al momento ho letto solo il primo Capitolo. La seconda versione è molto più dettagliata, grammaticalmente scritta molto bene, e mi piace e incuriosisce allo stesso tempo tutti questi cambiamenti che stai facendo. Scar che vuole uccidere il suo stesso figlio, senza neanche sapere se da grande possa cambiare carattere. 😱😱😱😱 adoro già la tua FF e continuerò a leggerla.
     
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  5. Kisasi8
     
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    Grazie mille! Sono davvero contento che piaccia
     
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  6. Kisasi8
     
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    Capitolo 2

    Per tutto il viaggio Zira non disse una parola e i suoi figli e Deni erano troppo sconvolti e spaventati per provare a parlarle. Solo quando arrivarono finalmente nelle Terre di Nessuno, Nuka si decise a rompere il silenzio:
    -Questo posto è orribile!
    -Grazie Nuka, ma lo sapevo già! Ho vissuto qui per tanti anni prima che Scar decidesse di farmi entrare nelle Terre del Branco! Adesso stai zitto!-gli urlò Zira.
    Nuka spaventato andò a nascondersi dietro Deni, la quale non disse niente per paura che la sorella potesse arrabbiarsi ancora di più.
    -Adesso lasciatemi pensare! Se non ricordo male c'era una grotta da queste parti dove andavo a dormire quando vivevo qui!
    Zira cominciò a guardarsi intorno. Quel posto rievocava bruttissimi ricordi. Per un momento chiuse gli occhi e le tornarono alla testa un sacco di fatti avvenuti lì durante la sua infanzia: la morte di suo padre per mano di sua madre Azra, la nascita di sua sorella, lo scontro fra Azra e Ahadi, il primo incontro con Scar...solo allora ricordò dove si trovava la grotta.
    -Da questa parte!-ruggì agli altri.
    Lungo il percorso Nuka chiese a Deni, come mai anche lei non ricordasse dove si trovava quella grotta.
    -Ero ancora molto piccola quando Scar ci accolse nelle Terre del Branco a differenza di tua madre che ha vissuto qui più tempo di me.
    A quel punto senza farsi sentire da Zira, Nuka sussurrò:
    -Credi che ci ucciderà?
    -Chi?
    -La mamma...voglio dire...io l'ho colpita e tu le hai disobbedito...mi ha detto che si sarebbe vendicata...
    Deni non seppe come rispondere. Anche se Scar era morto, Zira non poteva aver dimenticato quello che era successo poco prima dell'arrivo di Simba. Conosceva sua sorella e sapeva che non dimenticava mai se qualcuno l'aveva offesa in qualche modo. Ma non voleva far preoccupare Nuka, così rispose assumendo il tono più rassicurante possibile:
    -Non preoccuparti. Era semplicemente arrabbiata, ma le passerà.
    Nonostante la risposta, Nuka continuò a essere nervoso e Deni non sapeva come non dargli torto.
    Finalmente da lontano videro la grotta e ciò servì a rallegrare un pò tutti.
    -Finalmente potremo riposarci! Sono stanchissimo!-disse Kovu.
    -Non vedo l'ora di mettermi a dormire così che possa...
    Ma Nuka non riuscì a finire la frase perché tre leonesse erano appena spuntate da dietro delle rocce e le avevano circondate.
    -Ma guarda un pò! Ditemi voi se non è la nostra cara Zira! È da un pò che non ti vediamo qui!-disse la prima.
    -È questa leonessa deve essere Deni! Ma quanto sei diventata carina!-rise la seconda.
    Zira si mise subito insieme a Deni in posizione di difesa ed entrambe ringhiarono contro le loro nemiche.
    -Che cosa volete?
    -Perché dovremmo volere qualcosa da voi? Vedere delle vecchie amiche non dovrebbe essere una motivazione sufficiente?-risero sempre le stesse due.
    -Come se noi fossimo mai state amiche!-disse in tono sarcastico Deni.
    A quel punto la terza leonessa, con degli occhi verdi e un manto bianco, che fino a quel momento non aveva né riso né parlato, domandò con tono minaccioso:
    -Perché siete tornate qui? La vita nelle Terre del Branco non vi piace più, eh?
    Zira la guardò con assoluto disprezzo, ma anziché rispondere alla domanda disse con un ghigno:
    -Bianka! Da quanto tempo! Come sta il tuo compagno? Ti tratta ancora male? O forse ha cominciato a ignorati e basta?
    Bianka però ricambiò il sorriso e disse:
    -Lui? È morto tempo fa a causa di un terribile incidente! Una mattina si è svegliato con la gola tagliata...storia triste, vero? Ma invece il tuo caro Scar? Deve essersi rivelato un disastro se hai deciso di tornare qui!
    Deni a quel punto ruggì:
    -Ora basta! Noi siamo qui perché Scar è morto e non abbiamo più un posto dove andare! Queste terre sono grandi e non c'è motivo di litigare per il territorio! Quindi tu e le tue compagne andate via!
    Le altre due leonesse risero e Bianka rispose con un sorrisetto sarcastico:
    -Deni! Questa sì che è una novità! Per una volta fai qualcosa di tua spontanea volontà! Comunque questa è la prima e anche l'ultima volta che capita, perché nel caso non lo aveste notato, non siete più le benvenute qui!
    A quel punto le altre due leonesse si misero in posizione per attaccare, fino a che non comparvero altre leonesse che si misero in difesa di Zira e Deni. A capo di queste c'era una leonessa dal manto grigio sporco, con degli occhi rossi che subito andò a parlare con Bianka, con fare minaccioso.
    -Quante volte di ho detto di non attaccare nessuno senza il mio consenso?
    Bianka però rimase impassibile e con una faccia disgustata replicò:
    -Non l'hai riconosciuta? Questa è Zira! La stessa compagna che ci ha abbandonate anni fa per andare a vivere nelle Terre del Branco. Lei non ha più diritto di stare qui!
    -Quello che ha fatto non importa! È una madre con dei cuccioli e noi non possiamo scacciarla e lasciarla morire di fame!
    -Vorresti accoglierla?! Già manca il cibo per noi! Ci mancano solo altre bocche da sfamare!
    -Ormai ho deciso! Che ti piaccia o no, dovrai accettarlo!
    La leonessa si avvicinò a Zira e le disse in tono rassicurante:
    -Bentornata, Zira! E bentornata, Deni! Sei cresciuta parecchio dall'ultima volta che ti ho visto!
    -Ma tu chi sei?-domandò Deni imbarazzata, non riconoscendo la leonessa.
    -Bè eri molto piccola, quindi è normale che non ti ricordi di me! Io sono Huruma, la leader di questo branco. Prego, seguitemi!
    E così Huruma fece entrare nella grotta Zira e gli altri. All'interno di questa c'erano alcune piccole leonesse che stavano giocando.
    -Dotty! Spotty! Venite qua!-disse Huruma.
    Quelle che sembravano le più grandi si avvicinarono.
    -Cosa c'è mamma?-chiese Dotty.
    -Voglio presentarvi i nostri nuovi compagni! Queste sono le mie due figlie, Dotty e Spotty.
    -Salve!-disse in tono sgarbato Zira.
    -È un piacere fare la vostra conoscenza!-disse invece Deni.
    -Siete brave a combattere?-chiese Vitani.
    -Abbastanza!-disse in tono annoiato Spotty.
    -Abbastanza quanto?-chiese questa volta Kovu.
    -Abbastanza da far stare zitto qualcunque moccioso troppo curioso-rispose Dotty.
    Subito dopo le due se ne tornarono a giocare con le altre.
    -Perdonatele...ultimamente stanno attraversando una fase...ribelle...-disse Huruma in tono esasperato.
    A quel punto Vitani si accorse che Nuka non aveva tolto gli occhi di dosso da Dotty da quando si era presentata.
    -Ehi, scemo! La conosci da appena un minuto e già sei pazzo di lei?
    -I-Io? Non essere ridicola!-rispose lui in tono arrabbiato.
    Zira però si mise ad osservare anche le altre cucciole che stavano giocando. Una di loro aveva gli occhi freddi come il ghiaccio e il manto grigiastro tendente al bianco.
    -Chi è quella tenera cucciolotta?-disse con il tono più gentile e innocente possibile.
    -Quella è la figlia di Bianka, Baridi. È una cacciatrice nata. Non ho mai visto nessuno così abile e rapido alla sua età.
    Baridi notò che Zira la stava guardando, ma fece finta di non accorgersene.
    A quel punto Bianka e le altre leonesse entrarono nella grotta.
    Le due leonesse andarono a prendere due cucciole tra il gruppetto, evidentemente loro figlie per lavarle.
    -Ma mamma...adesso stiamo giocando...-protestò una di queste.
    -Niente scuse, Pua! Si sente il tuo odore da chilometri di distanza.
    -Uffa! Ma Claw perché invece può continuare a giocare?
    -Perché a differenza tua io non puzzo!-rispose in tono saccente Claw.
    -Non credo proprio!-disse la seconda leonessa afferrando sua figlia.
    -Uffa! Allora ci vediamo dopo Baridi!-dissero entrambe le leoncine.
    Baridi però se ne andò senza salutare e si diresse da sua madre che si era sdraiata su una roccia.
    -Madre! Ma quella leonessa...si chiama Zira, vero?
    Bianka annuì con la testa.
    -Ma non mi avevi detto che se l'avessi vista di nuovo, l'avresti uccisa?
    -Infatti! Ma a quanto pare abbiamo una leader troppo stupida che non mi lascia agire!
    -Ma perché non le disobbedisci e la uccidi?
    -Perché sarei la prima a cui darebbero la colpa e verremmo esiliate. Ma non ti preoccupare! Prima o poi quella leonessa soffrirà!
    A quel punto visto che ormai il sole stava tramontando e non avevano ancora mangiato niente, Zira si propose di andare a caccia, accompagnata da Deni e Huruma, in segno di gratitudine.
    Le Terre di Nessuno erano davvero povere e le uniche prede possibili era animali di dimensioni ridotte e poco nutrienti.
    Deni però non si sentiva affatto tranquilla. Zira aveva una strana espressione, un misto fra un sorriso e una smorfia. Conosceva troppo bene quell'espressione: stava progettando qualcosa.
    A un certo punto mentre Huruma andò a perlustrare il territorio, Zira si avvicinò a Deni e le sussurrò:
    -Non mi fido di Bianka né delle sue leonesse. Le si legge da un lontano un miglio che ci vuole morte!
    -Ma finché Huruma sarà la leader non ci capiterà niente!-rispose Deni.
    -Non possiamo contare solo su Huruma! Non si rende conto che Bianka non ha intenzione di ascoltarla per sempre e che prima o poi cercherà di spodestarla.
    -Ma allora che cosa possiamo fare?
    Zira rifletté un momento e poi disse:
    -Tu va a cercarla a prova a parlarle! Sei la più ragionevole e paziente delle due...
    Deni non riusciva a credere alle sue orecchie.
    -S-Sei sicura?
    -Certo! Ti ascolterà di sicuro!
    -Ma cosa dovrei dirle?
    -Che Bianka è un pericolo e che deve essere più severa se vuole essere rispettata!
    A questo punto Deni si diresse verso Huruma che ancora non aveva trovato niente da mangiare. Non riusciva a crederci: Zira le aveva dato una possibilità per farsi valere senza usare la violenza.
    -Huruma?-disse Deni.
    -Che cosa c'è? Hai l'aria preoccupata! Stai bene?
    -Io vorrei parlare di una cosa...
    Huruma la guardò sorpresa e poi chiese:
    -Di che cosa si tratta?
    -Ecco io...io e Zira abbiamo paura che Bianka e quelle altre due leonesse possano essere un serio pericolo...sai...sono convinta che non abbiano intenzione di rinunciare ad ucciderci...
    -Deni! Te l'ho detto! Finché ci sarò io, nessuno vi farà del male...
    -Sì però credo che Bianka non sia disposta ad ascoltare i tuoi ordini per sempre...
    -Deni...Bianka è una madre e quindi se mi stai chiedendo di esiliarla...
    A quel punto Zira saltò fuori da una roccia e balzò addosso a Huruma, atterrandola. Prima la accecò, colpendole gli occhi e poi le morse il collo fino a che non smise di agitarsi e a nulla valsero le sue grida disperate.
    Deni era rimasta pietrificata e non riusciva più a muoversi.
    Zira intanto cominciò a pulirsi le zampe dal sangue della leonessa, con espressione soddisfatta.
    -È stato più facile di quanto pensassi!
    Deni le saltò addosso con rabbia, atterrendola. Ma perché Zira doveva essere sempre così? Perché non poteva fare a meno di comportarsi in maniera crudele e malvagia? Era sempre stata così, da quando era una cucciola, non era mai cambiata.
    -Come hai potuto?! Lei ci ha salvato la vita e tu la ripaghi in questo modo! Ma che ti è saltato in mente?!
    Zira però riuscì a scrollarsela di dosso con facilità e le disse, autoritaria:
    -Calmati! Huruma non aveva intenzione di scacciare Bianka così sono dovuto intervenire!
    -Avrei potuto convincerla...
    -No, non avresti potuto! Huruma era troppo stupida e troppo debole per essere la leader.
    -Ma le altre leonesse...
    -Le altre leonesse sono tutte mie compagne e vecchie alleate! Hai visto come vivono e di sicuro non sono soddisfatte dal modo di governare di Huruma, né delle prepotenze di Bianka.
    -Ma Dotty e Spotty...
    -Quelle due odiavano la loro madre, perché anche loro si sono rese conto di quanto fosse stupida e debole...sono tutte pronte a seguire me come leader, tranne quelle tre...
    -Hai intenzione di uccidere anche le loro figlie?
    -Uccidere? Non aspettarti che lo faccia...le esilieremo e basta...sono sicura che ovunque andranno, troveranno una morte molto più dolorosa e lenta per la sete e la fame...
    -Ma Huruma...
    -Huruma sarebbe comunque dovuta morire...
    -Cosa? Perché?
    -Altrimenti non avremmo mai potuto avere un esercito con cui poter combattere.
    -Combattere? Contro chi?-chiese Deni, pur avendo già intuito la risposta.
    -Che domande! Contro Simba e le sue stupide leonesse!-iniziò a ridere Zira, guardando il cielo stellato come se da lassù Scar potesse vederla.

    Edited by Kisasi8 - 5/11/2018, 18:56
     
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  7. Spyro The Dragon
     
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    Ciao da quanto tempo! Anche io seguivo la tua FF ma non ricordo se come utente o visitatore. Ho appena visto il topic e domani inizierò a leggerla
     
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  8. Kisasi8
     
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    Capitolo 3

    Quando Zira e Deni fecero ritorno alla grotta, le altre leonesse le stavano aspettando impazienti, nella speranza di poter vedere con loro qualcosa da mettere sotto i denti.
    -Eccole! Stanno tornando!-gridò una leonessa.
    -Ma perché sono in due? Dov'è Huruma?-chiese un'altra.
    Zira senza rivolgere la parola a nessuno, salì sopra una roccia e una volta che si fu assicurata di avere la completa attenzione di tutte quante, disse con voce ed espressione addolorata:
    -Mie care compagne...ho una terribile notizia: la nostra leader Huruma è morta!
    -Che cosa stai dicendo?!-ruggì Bianka.
    -È così... purtroppo è stata uccisa...-disse sempre lei con tono drammatico.
    -Uccisa!?-gridarono le leonesse.
    -Esatto compagne! Uccisa...
    -E da chi?-chiesero in coro.
    In quel momento Zira perse la sua espressione drammatica e un sorriso diabolico si dipinse sulla sua faccia.
    -Sono stata io...-rispose in tono tranquillo e completamente indifferente.
    Il silenzio fu totale per i primi secondi. Le leonesse non erano ancora state in grado di capire cosa fosse successo. Poi scoppiò il finimondo.
    -Come sarebbe a dire?!-ruggì una leonessa.
    -Lei ti aveva accolta!-ringhiò un'altra.
    -Lo sapevo che farla entrare sarebbe stata una pessima idea!-esclamò in tono furioso Bianka.
    -Uccidiamola! Lei e la sua famiglia!-propose la madre di Claw.
    Ma Zira senza scomporsi minimamente disse:
    -Certo! Potreste uccidermi...ma è davvero la cosa migliore per voi?
    Tutte le leonesse si bloccarono.
    -Che cosa vuoi dire con questo?-ringhiò una leonessa.
    Zira fece un profondo respiro e poi cominciò a parlare:
    -Huruma era una leonessa buona e coraggiosa. Credo di non aver mai visto una leonessa di così buon cuore. Lei ci ha accolto e questo non lo dimenticherò mai, ma ascoltate: a noi non serve una leader buona e giusta, almeno non qui nelle Terre di Nessuno. Quella che occorre è una leader abile e determinata e se vogliamo sopravvivere in questo posto, la bontà non ci sarà di alcun aiuto. Ora vorrei chiedervi un favore. Girate lo sguardo e osservate attentamente cosa c'è fuori dalla grotta!
    Le leonesse seppur dubbiose, si voltarono.
    -Cosa vedete?-chiese Zira.
    La terra era completamente secca e distrutta, le uniche piante presenti era vecchie e in stato morente. Uno spettacolo deprimente e orribile.
    -Nulla!-rispose una leonessa.
    -No...laggiù oltre questa distesa di terra, c'è un regno stupendo e bellissimo. Un tempo questo regno era governato da un re saggio e giusto di nome Scar. Sono state dette molte cose sul suo conto, la maggior parte negative, ma io posso assicurarvi che sono solo bugie, messe in giro dai suoi nemici. Lui era il più grande re che le Terre del Branco abbiano mai avuto ed è stato spodestato da suo nipote, un leone malvagio di nome Simba, che mi ha esiliata insieme alla mia famiglia! Ed è stato proprio questo il suo più grande errore: avrebbe dovuto uccidermi.
    -Magari lo avesse fatto...-disse Bianka alle sue compagne.
    Zira pur sentendola, continuò a parlare:
    -Io ho intenzione di riconquistare il regno, con ogni mezzo necessario, non solo perché ho intenzione di vendicare Scar, ma anche per esaudire il suo ultimo desiderio: che mio figlio Kovu diventi il sovrano delle Terre del Branco! E se mi darete una mano, nominandomi vostra leader, vi prometto che potrete venire a vivere con noi!
    A quel punto tutte le leonesse cominciarono a discutere fra di loro.
    -È una follia! Zira non può essere nominata nostra leader!-ruggì Bianka alle altre.
    -Vorresti essere tu vero?-disse una leonessa con espressione seccata.
    -Tu ci hai sempre deriso e maltrattato in questi anni! Se c'è una cosa di cui sono sicura, è che non ho la minima intenzione di ascoltarti!-le ringhiò un'altra.
    La discussione andò avanti per alcuni minuti. In tutto questo, Zira se ne stette tranquilla sopra la sua roccia con espressione divertita, mentre osservava le altre. Deni invece non poté fare a meno di provare un senso di inquietudine. Non riusciva infatti a dimenticare come Zira avesse ucciso brutalmente Huruma e di come si fosse lasciata andare alla rabbia quando aveva incontrato Simba. Dubitava seriamente che le cose sarebbero potute migliorare con Zira al comando, ma aveva paura di dirlo ad alta voce e meno che mai con sua sorella lì vicino.
    Alla fine una delle leonesse parlò:
    -Zira, abbiamo discusso molto! Tu ci garantisci che ci porterai una terra migliore di questa?
    -Avete la mia parola!
    -Bada bene! Noi non dimenticheremo questa promessa!
    -Naturalmente!
    -Se dovessimo rimanere deluse...
    -Non lo sarete...
    -Molto bene! Sei la nostra nuova leader!
    Tutte le leonesse, tranne Bianka e le sue compagne, ruggirono in suo onore e lei ne fu talmente compiaciuta che si unì a loro.
    Una volta finito, un'altra leonessa chiese:
    -Quale sarà il tuo primo atto di comando?
    Zira con un ghigno beffardo, si voltò verso Bianka e disse:
    -Per prima cosa, mi sbarazzerò di tutte coloro che possano rivelarsi un ostacolo per la nostra vittoria su Simba! Bianka! Tu mi hai minacciato e hai schernito le tue compagne per tanto tempo! Per questo motivo voglio che te ne vada! Prendi tua figlia, le tue seguaci e vattene! Se oserai farti vedere ancora verrai uccisa senza esitazione!
    Bianka a quel punto ruggì e disse:
    -Non puoi farlo! Non posso rimanere qui e non posso neanche andare nelle Terre del Branco! Dove andrò? Non conosco la Savana al di fuori di questi territori...
    -Non sono problemi che mi riguardano! Ora vattene!
    Senza che nessuna leonessa intervenisse per difenderla, Bianka prese Baridi e insieme alle sue amiche e alle figlie di quest'ultime, uscì dalla grotta e se ne andò.
    Lungo la strada Baridi le chiese:
    -Dove stiamo andando, mamma?
    -Non lo so! Seguiamo le stelle e basta!
    -Perché non ti sei difesa?
    -Non essere sciocca! Zira aveva guadagnato la fiducia delle altre leonesse e sarebbe stata una battaglia inutile! Ma non temere, Baridi! Zira pagherà prima o poi per quello che ci ha fatto! Il suo sangue sarà mio!
    Nel frattempo non molto lontano da lì, nel cimitero degli elefanti anche le iene si trovavano in una situazione particolarmente delicata. Shenzi, Ed e Banzai stavano infatti venendo criticati aspramente da Fisi davanti a tutte le altre iene.
    -Di che cosa ti stai lamentando, Fisi?! Non è certo colpa nostra se Scar ci ha traditi!-ringhiò Shenzi.
    -Ma davvero? Buffo! Perché da quel che mi risulta Simba avrebbe dovuto essere morto! Non vi era forse stata dato l'incarico di farlo fuori subito dopo la morte di suo padre?
    -E allora?-chiese Banzai.
    -E allora come mai Simba è vivo? Voi avreste dovuto ucciderlo, ma a causa delle vostra stupidità siamo finiti qui a morire di fame! Certo Scar ci ha traditi ma questo non sarebbe mai successo se voi aveste ucciso quello stupido leone!
    -Uffa! Ormai quel che è fatto, è fatto! Dobbiamo arrangiarci così!-disse Shenzi.
    -Io non credo proprio!-sghignazzò Fisi.
    -Cosa vorresti dire?-ringhiò Banzai.
    -Vuol dire che non ho più intenzione di ubbidirvi! Mi sono stufato di ascoltarvi! E la stessa cosa vale per le altre iene!
    -Non essere ridicolo! Loro sono fedeli solo a noi!
    -Ma davvero?-Il volto Fisi cominciò a contorcersi in un sorriso sgradevole e depravato.
    In quel momento tutte le altre iene circondarono i tre, mentre Fisi soddisfatto continuò a parlare:
    -Voi siete solo una disgrazia! Non sareste mai dovuti essere i nostri leader! Andatevene e non fatevi rivedere!
    -Ma non capisco! Perché loro preferiscono te? Cos'hai che noi non abbiamo?-disse Banzai spaventato.
    -Un cervello?-rispose sarcasticamente Fisi.
    -E va bene! Ce ne andiamo! Però...-disse Banzai.
    -Fuori!-urlò Fisi.
    Le tre iene spaventate fuggirono a gambe levate.

    Edited by Kisasi8 - 8/12/2018, 16:44
     
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  9. Spyro The Dragon
     
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    Un a storia avvincente e veramente scritta coi fiocchi. Non saprei che dire tanto che è bella. 😉☺
     
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  10. Kisasi8
     
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    Grazie mille! Sono proprio contento!
     
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  11. Kisasi8
     
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    Capitolo 4

    Fisi era rimasto piacevolmente compiaciuto dal modo in cui le iene lo avevano subito seguito ed aiutato a scacciare Shenzi, Ed e Banzai. Adesso avrebbero seguito solo lui. Sin da quando era un cucciolo aveva aspirato a guidare il proprio clan verso la vittoria e alla conquista delle Terre del Branco. Gli era capitato molto spesso di immaginare lui che veniva esaltato e amato dagli altri, mentre se ne stava sopra la rupe dei re ad osservare il suo regno e ora quel momento era davvero vicino.
    -Bene!-disse con tono di voce alto per ottenere l'attenzione delle altre iene.
    Dopo essere salito su un punto di vantaggio, in modo da essere visto e udito da tutti, iniziò a parlare.
    -Ascoltatemi! La prima cosa che dobbiamo fare è cambiare la nostra base! Il cimitero degli elefanti è ormai diventato troppo pericoloso, non solo per quanto riguarda i leoni delle Terre del Branco, ma anche per Zira! Quella leonessa è troppo pericolosa e non mi fido a rimanere in questo territorio sapendo che lei sa dove ci troviamo!
    -Cosa?! Dove andremo a vivere?-chiesero alcune iene.
    -Ascoltate! So che Zira è stata esiliata nella zona sud delle Terre di Nessuno. Ma questo territorio è enorme e noi possiamo trasferirci nella zona nord senza che lei lo sappia! Zira non penserà mai di venirci a cercare nella sua stessa casa! Per un pò dovremo rimanere lì affinché i leoni si dimentichino di noi e abbassino la guardia, ma non vi preoccupate, presto o tardi le Terre del Branco torneranno ad essere nostre, e questa volta per sempre!
    -Ma cosa mangeremo? Il cibo è molto più scarso lì!
    -Per un pò dovremo accontentarci di mangiare e bere di meno! Tutto quello che vi chiedo è di avere un pò di pazienza!-rispose Fisi ghignando soddisfatto.
    Così anche le iene si trasferirono nelle Terre di Nessuno, senza farsi notare e facendo credere che se ne fossero andate.
    Intanto nella zona sud Zira continuava ad esercitare il proprio ruolo di leader sul branco. Capitava di tanto in tanto che le leonesse fossero costrette, quando dovevano andare a cacciare, ad andare di nascosto nel regno di Simba, poiché lì dove vivevano non trovavano abbastanza cibo, anche se molto spesso tornavano senza niente in quanto le prede che potevano catturare dovevano essere sempre isolate in modo che i loro simili non avvertissero Simba che erano entrate. In questi momenti, quando le altre leonesse non erano presenti, erano Dotty, Spotty e Nuka che dovevano badare ai cuccioli.
    -Non è giusto! Perché non possiamo andare anche noi a caccia?-si lamentava continuamente Dotty.
    -Io non capisco di cosa ti lamenti! Dobbiamo solo stare qui ad aspettare che ci portino da mangiare! È il massimo della pacchia!-le disse un giorno Nuka, stanco delle sue continue lamentele.
    -Scusa?-disse quella in tono aggressivo.
    -B-Bè...volevo dire...non è poi così male...?-provò a giustificarsi, essendo rimasto spaventato dall'occhiataccia che Dotty gli aveva lanciato.
    -Ma cosa ne vuoi sapere tu...
    -S-Scusa...ma a mia difesa, devo dire che...
    -Finitela voi due! Vedete di non perdere di vista quelle palle di pelo!-ruggì Spotty.
    Ma visto che sia Dotty che Nuka sembravano non disposti a smettere di litigare, presa dalla rabbia decise di andare a scoprire di cosa stessero parlando tanto Vitani e Kovu. Odiava quando Nuka e Dotty si comportavano in maniera infantile e irresponsabile: possibile che fosse solo lei a prendere le cose sul serio e che avesse un minimo di attenzione e rispetto per le regole?
    -Ehi, voi due! Si può sapere che cosa state bisbigliando?
    Non gli piaceva affatto il modo in cui quei due ridacchiavano, guardandoli.
    -Bè stiamo ridendo riguardo a Nuka e Dotty!-rispose Kovu.
    -Già! Vostro fratello è proprio debole! Farsi mettere sotto così...
    -Non è per questo! Riguarda l'altra cosa...
    -Quale altra cosa?-chiese dubbiosa Spotty.
    -Andiamo! Non puoi non averlo notato!-disse Vitani.
    -Ma di che state parlando?!
    -Calmati! Davvero non te ne sei resa conto? Quei due sono cotti l'uno dell'altro!
    -Ma che cosa dite? Si odiano!-disse Spotty sorpresa.
    -È solo una facciata! Certo che su certe cose sei proprio ignorante!-disse con aria saccente Kovu.
    -Ignorante!? Adesso le prendi!-ruggì Spotty. Se c’era una cosa che Spotty non sopportava era essere insultata o schernita in qualsiasi modo e di certo non si sarebbe mai fatta mettere sotto da due mocciosi.
    I due cuccioli scapparono ridendo come matti mentre la loro inseguitrice sbraitava inseguendoli furiosa.
    Alla fine i due si nascosero dentro un buco troppo piccolo per lei, dentro una roccia.
    -Avanti, uscite! Prometto che non vi ammazzo! Al massimo vi cavo gli occhi!-disse Spotty guardandoli soltanto dall'esterno e cercando di apparire il più calma e controllata possibile.
    -Scusa, ma non ti crediamo! Preferiamo rimanere qui!-rise Vitani.
    -Voi due mi farete ammattire!
    -Però tu potresti fare qualcosa per il tuo carattere!-disse Kovu in tono sarcastico.
    -Ma brutto...-iniziò a protestare nuovamente Spotty. Poi qualcosa la bloccò: era assurdo e stupido mettersi a litigare con due cuccioli più piccoli di lei e oltretutto figli di Zira-...non importa...non vale la pena prendersela con voi...io me ne vado...
    Spotty stava facendo ritorno da Dotty e Nuka, quando vide da lontano quei due che affettuosamente si scambiavano frasi che la lasciarono con un senso di nausea e disgusto.
    -Oh, pucci pucci! Ti amo tanto!
    -Tesorino! Ti adoro!
    Dopo aver visto e sentito quei due, Spotty esclamò con tono disgustato:
    -Ma che schifo! Quei due fanno vomitare da ogni singolo punto di vista!
    A quel punto cominciò a procedere senza una direzione precisa, interrogandosi su quanto appena successo.
    "Però Kovu e Vitani avevano ragione su loro due! Potrebbero aver ragione anche sul mio carattere?"
    Mentre era immersa nei sui pensieri, andò ad inciampare su qualcosa che la fece cadere a terra.
    -Ma cosa ho pestato?! Non sembra una roccia...-si lamentò.
    -Spotty! Lo sai che mi hai fatto male?-miagolò una vocina debole e timida.
    Spotty guardò in basso, da dove proveniva la voce e capì che quello che aveva pestato non era una roccia, ma Kisasi.
    -Ma cosa ci facevi qui, tutto solo?
    -Stavo riposando, ma poi mi sei venuta addosso...tu invece cosa ci fai qui da sola?
    -Io...non sono sola...stavo giusto ritornando da mia sorella...
    -Allora ti dò un consiglio: evitala. In questo momento lei e Nuka sono al limite della sopportazione con tutte quelle frasi sdolcinate...non capisco perché debbano dirsi tutte quelle cose...
    -Già...un vero mistero...-disse Spotty in tono rassegnato, guardandolo con curiosità e studiandolo.
    In quel momento notò come Kisasi, nonostante fosse passato un pò di tempo, fosse rimasto comunque molto magro e piccolo rispetto ai suoi fratelli.
    -Spotty...ti andrebbe di vedere una cosa?-chiese a un certo punto Kisasi timidamente.
    -Cosa? E perché lo stai chiedendo a me? E comunque di cosa si tratta?-chiese sorpresa e sospettosa Spotty.
    A quella domanda il viso di Kisasi si oscurò.
    -Mia madre e Deni sono sempre occupate, Kovu e Vitani dicono che non hanno tempo e Nuka...è Nuka. Quindi pensavo che magari tu...
    In un primo momento Spotty non rispose, tanto che Kisasi interpretò il suo silenzio come un no.
    -...Bè...se proprio non vuoi...-e fece per andarsene.
    -E va bene! Purché sia una cosa rapida!-disse lei in tono rassegnato. Non sapeva neppure lei perché lo stava facendo. Forse perché voleva renderlo felice oppure perché non aveva nient’altro da fare oppure ancora perché Kisasi era sempre stato l’unico a trattarla con rispetto e questa era la sua forma di ringraziamento.
    Il viso di Kisasi dopo aver sentito la sua risposta si illuminò.
    -Evviva! Andiamo! Scommetto che ti piacerà moltissimo!
    E iniziò a correre, con Spotty che lo seguiva controvoglia.
    "Sicuramente vorrà mostrarmi un topo che è riuscito a catturare! E mi toccherà pure complimentarmi con lui!"pensò mentre proseguivano lungo un sentiero. Dopo che fu trascorso un certo lasso di tempo e poiché Kisasi non sembrava accennare a fermarsi, Spotty chiese:
    -Quanto manca ancora?
    -Poco! Manca davvero poco!-rispose lui senza neanche voltarsi ma accelerando invece il passo.
    -Certo!-disse lei in tono sarcastico, ma a bassa voce, in modo che il cucciolo non potesse sentirla.
    "Però non conosco questa parte delle Terre di Nessuno. Certo che è strano! E poi, sbaglio, o quelle che vedo laggiù sono zebre? Ma da quando ci sono zebre qui?"
    La vegetazione cominciò ad essere sempre più presente e verde, lasciando sbalordita Spotty.
    E fu allora che capì: non erano più nelle Terre di Nessuno, ma nelle Terre del Branco, il regno di Simba.
    -Kisasi...cosa stai facendo? Non possiamo stare qui...se ci vedono, è la fine!
    -Ma perché? Aspetta... la cosa che ti devo far vedere è proprio qui...
    Kisasi pieno di entusiasmo si mise sopra una roccia e indicò qualcosa.
    -Guarda! Quella laggiù è la rupe dei re! È da lì che il re governa, vero?
    Anche se la rupe dei re era piuttosto lontana, c'era comunque il rischio di essere visti.
    -S-Sì, certo...però adesso andiamocene...
    -Cosa? Ma perché...aspetta almeno un minuto...da qua si riesce a vedere il re...eccolo!
    -Shh!-cercò di zittirlo disperatamente Spotty.
    Simba era apparso sopra la rupe dei re, insieme a Nala e tutti gli animali sotto, i quali andavano a formare una vera e propria foresta di colori e diverse specie, tutte diverse ma unite in pace grazie alla sua sola comparsa e che si erano subito inchinati a lui. A quel punto Rafiki, il babbuino, apparve con un cucciolo di leone che mostrò a tutti.
    Gli animali si inchinarono nuovamente, non appena un raggio di sole lo illuminò, facendolo splendere e brillare, designandolo come principe e futuro sovrano. Il cucciolo sorrise alla vista di tutti quegli animali come se sapesse già quale fosse il suo destino.
    -S-Simba ha avuto un erede...-disse Spotty, non credendo ai suoi occhi.
    -Già! Lui sarà il futuro re!
    -Lui?
    -Sì, è un maschio! Si chiama Kopa!
    Un ghigno apparve sul viso di Spotty.
    "Devo dirlo a Zira!".

    Edited by Kisasi8 - 19/12/2018, 00:01
     
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  12. Kisasi8
     
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    Capitolo 5

    Spotty prese subito con sè Kisasi e cominciò subito a correre per fare ritorno nelle Terre di Nessuno.
    -Ma che fai? Così ci perdiamo la cerimonia!-gli urlò Kisasi.
    Non potendo rispondere poiché lo teneva per la collottola, fu costretta ad ignorarlo finché non fu sicura di essere tornata nel suo territorio. A questo punto lasciò andare il cucciolo e disse con ancora il fiatone:
    -Ascolta...ho da farti alcune domande e ho bisogno che tu sia preciso con le risposte. È chiaro?
    -S-Sì...certo! Ma perché?-domandò Kisasi sorpreso.
    -Lascia perdere! Ti ricordo che le domande le faccio io! Ecco la prima: quante volte sei già stato nelle Terre del Branco?
    -Ecco...direi almeno quattro...
    -Sei sicuro?-domandò Spotty in tono severo.
    -Ecco...sì! Sono sicuro che fossero quattro!
    -Bravo! Questa è la precisione che voglio! Ora dimmi: sei sicuro che nessuno ti abbia notato?
    -Sicurissimo! Sono sempre stato attentissimo! Anche se non ho ancora capito perché non possiamo farci vedere lì...
    -È complicato...te lo spiegherò quando sarai più grande! Ecco un'altra domanda: come fai a sapere che il nome del figlio di Simba è Kopa?
    -Ecco...io ne ho sentito che ne parlavano due leonesse mentre stavano bevendo. Mi ero nascosto dietro una roccia ad ascoltare e le ho sentite dire che la regina Nala aveva scelto come nome del futuro re.
    -Kopa...-disse Spotty in tono pensieroso.
    -Spotty?-domandò Kisasi timidamente.
    -Che c'è?
    -Prima hai detto che mi avresti spiegato perché non possiamo stare nelle Terre del Branco quando sarei diventato più grande...però a me piacerebbe saperlo adesso...
    -Kisasi...ti ho detto che è complicato...
    -Ma io non sono stupido! E non sono neppure debole! Ti prego, voglio sapere...
    -Ma...
    Spotty guardò Kisasi. Quel cucciolo aveva un aspetto secco e denutrito rispetto a chiunque altro, senza contare che doveva anche fare i conti per essere il più piccolo fra i figli di Zira. Tutto ciò su cui poteva contare era la sua curiosità, ma se non poteva avere le risposte da qualcun altro più grande e saggio di lui, non avrebbe avuto più niente.
    -...e va bene! Ma ad una condizione.
    -Farò qualunque cosa!-gli disse Kisasi in tono eccitato ed entusiasta.
    -Diremo che sono stata io ad entrare nelle Terre del Branco per mia volontà e che sono stata io a scoprire che Simba ha un erede e che si chiama Kopa-propose Spotty con uno sguardo indecifrabile.
    Kisasi la guardò stranito.
    -Mi stai chiedendo di mentire?
    -Vuoi le risposte o no?-gli chiese in tono spazientito Spotty.
    -Certo che le voglio!
    -Allora abbiamo un accordo?
    Dopo un paio di secondi passati a riflettere, Kisasi disse, sorridendogli:
    -Affare fatto!
    Spotty a quel punto, soddisfatta dell'esito dell'accordo, gli sorrise a sua volta.
    -Adesso puoi chiedermi tutto quello che vuoi.
    Kisasi iniziò a saltare dalla gioia e subito dopo si mise sdraiato vicino alla leoncina.
    -Perché mia madre non può entrare nelle Terre del Branco? Non può parlare con Simba?
    -Vedi...il fatto è che Zira non vuole trovare alcun accordo con lui...
    -Ma perché?
    -Devi sapere che prima di Simba c'era un altro leone come re. Tuo padre, Scar.
    -Mio padre era il re delle Terre del Branco?
    -Esattamente! E lui e tua madre ebbero una specie di relazione...
    -Come quella fra Dotty e Nuka?
    -No...non credo che fosse come la loro...ma dopo che Simba arrivò e spodestò Scar, Zira fu esiliata insieme a tua zia Deni e ai tuoi fratelli...
    -Ma perché Simba fece questo?
    -Suppongo perché non si fidasse di tua madre...aveva paura che lei avrebbe potuto cercare di fargli del male...
    -E lo avrebbe fatto?
    -Sì, ma sarebbe stata giustificata...Simba, Nala e tutti i loro amici sono dei leoni malvagi e crudeli che cercano continuamente di farci del male...
    -Wow! Quindi loro sono malvagi?
    -Sono i più malvagi che ci possano essere nella Savana!-gli disse Spotty, scompigliandoli scherzosamente il ciuffo già parecchio disordinato.
    -Ma mia madre riuscirà a sconfiggerli vero?
    -Assolutamente!
    -E poi Kovu sarà re, non è vero?-disse Kisasi sempre più con tono ammirato.
    -Suppongo di sì!
    -Accidenti! È davvero una gran bella responsabilità, giusto?
    -È il lavoro più impegnativo che ci possa essere!
    -È per questo che la mamma è sempre impegnata con Kovu? Per allenarlo ad essere re?
    -Sì, è così!
    -Allora ho capito! Se lo fa per allenarlo, non mi lamenterò più! È per il bene di tutti noi!-esclamò fieramente Kisasi.
    Una volta alla grotta videro che Zira e le altre leonesse non erano ancora tornate, ma Nuka e Dotty avevano smesso di dirsi frasi romantiche e si erano messi a riposare su una roccia.
    -Finalmente quei due hanno smesso!-sghignazzò soddisfatta Spotty.
    A quel punto da dietro una roccia spuntarono Vitani e Kovu.
    -Kisasi! Spotty! Vi abbiamo cercato dappertutto! Ma dove siete stati?
    -Non sono affari tuoi, Vitani! Perché ci cercavate?-chiese Spotty lanciandole un’occhiataccia.
    -C'è una cucciola tutta sola e spaventata proprio qui dietro!
    -Cosa?!-esclamò stupita Spotty-Portatemi da lei!
    A quel punto Kovu e Vitani gli indicarono la posizione ed effettivamente lì c'era una cucciola molto piccola e tremante dalla testa alle zampe che guardava impaurita in ogni direzione come se si aspettasse un attacco da un momento all’altro.
    Spotty le si avvicinò e le chiese:
    -Tu chi sei?
    La cucciola evidentemente troppo spaventata, non riuscì a rispondere e questo spazientì non poco Spotty.
    -Ti conviene dirmelo subito se non vuoi che ti divori!
    A quel punto la cucciola scoppiò in lacrime e iniziò a dire con una voce disperata:
    -No! Ti prego, non voglio morire!
    -Allora rispondi a tutte le mie domande! Chi sei e cosa ci fai qui?
    -Io m-mi chiamo F-Furaha e vengo da un piccolo regno che si trova ad Est e che è stato...conquistato e mie genitori sono stati uccisi...ti prego...non so dove altro andare...fammi rimanere qui...
    -Niente da fare! Già il cibo scarseggia da queste parti, non abbiamo bisogno di altre bocche da sfamare!-Per cercare di mostrarsi ancora più minacciosa, Spotty cercò di mettere in bella mostra i denti e gli artigli.
    Furaha a quel punto cominciò ad indietreggiare spaventata.
    -Hai capito quello che ti ho detto? Non sei la benvenuta qui! Vattene via!
    -Lei non andrà da nessuna parte-intervenne una voce calma e fredda alle loro spalle.
    A parlare era stata Zira che era appena ritornata dalla caccia con le sue leonesse con magri risultati.
    Spotty la guardò incredula.
    -Come sarebbe a dire? Già facciamo fatica ad andare avanti da soli! Non possiamo permettercela!
    -Non ti preoccupare! Non ho detto che può rimanere qui senza darci nulla in cambio!
    -Ma cosa può darci? È solo una cucciola senza genitori!
    -Appunto! È una cucciola! E mio figlio Kovu è poco più grande di lei! Se promette di diventare la sua compagna e di dargli dei figli sani e forti, può restare!
    -Cosa?! Sei fuori di testa!-ruggì Spotty.
    -Niente affatto. Sto semplicemente facendo un affare-replicò in tono freddo Zira-Allora, Furaha, cosa vuoi fare?
    -M-Ma...io...
    -Prendere o lasciare...-le disse in tono sadico la leonessa.
    Furaha con viso spaventato e rassegnato disse:
    - V-Va bene! Sarò la compagna di suo figlio...
    Zira sorrise soddisfatta e poi disse acciuffando un topolino che ebbe la sfortuna di passere lì vicino:
    -Allora mangia! Come madre degli eredi di Kovu, devi crescere sana e forte!
    -E io?-disse Nuka speranzoso-Sono comunque il tuo primogenito...devo poter mangiare anch'io...
    Zira lo guardò con disgusto e poi disse:
    -Purtroppo hai ragione Nuka...prendi quella piccola talpa che abbiamo ucciso nelle Terre del Branco...-disse annoiata sua madre.
    -Evviva! Dotty vieni! Abbiamo qualcosa da mangiare!
    A quel punto anche Kisasi si avvicinò e disse:
    -Potrei avere anch'io qualcosa da mangiare?
    -Non essere ridicolo! Tu dovrai aspettare che gli altri finiscano, dopodiché potrai mangiare gli avanzi!
    -Ma...
    -Ho deciso così, Kisasi!-ringhiò Zira.
    A quel punto Deni si avvicinò a Kisasi e gli diede un topolino.
    -Tieni, mangia! So che non è molto, ma è sempre meglio di niente...
    -Grazie mille Deni!
    Zira però intervenne furente e con disapprovazione:
    -Così lo vizierai, Deni! E comunque cosa dico sempre? Se c'è qualcosa che è rimasto da mangiare allora bisogna darlo a Kovu!
    A quel punto strappò il topolino a Kisasi e lo posò sotto Kovu che però rispose in tono gentile ma anche intimorito:
    -Ma io sono a posto così! Non mi serve altro cibo!
    -Kovu! Devi mangiare se vuoi diventare un re forte!
    -Ma...
    -Va tutto bene, Kovu! Puoi mangiarlo tu! Sei il futuro re!-disse Kisasi con un sorrisetto misto fra tristezza ed entusiasmo.
    Kovu lo guardò stupito.
    -Sei sicuro?
    -Certo! Mangialo pure!
    A quel punto Kovu, pur mantenendo la sua espressione di stupore, mangiò il topolino in un solo boccone.
    Dopo la cena, Spotty disse a tutti di Kopa e di Simba, omettendo le parti che riguardavano Kisasi.
    -Sei sicura?-chiese in tono eccitato Zira.
    -Assolutamente! Ho sentito che ne parlavano due leonesse!-disse in tono sicuro Spotty.
    -Eccellente! Di norma ti punirei per essere uscita dalla Terre di Nessuno, ma visto che mi hai portato informazioni utilissime, ti perdonerò! Ottimo lavoro, Spotty!
    Spotty annuì soddisfatta, guardando la faccia di Dotty evidentemente invidiosa del successo della sorella.
    A quel punto andò a riposarsi nelle grotta soddisfatta di sè.
    Lì trovò Kisasi che evidentemente si stava riposando a sua volta.
    -Immagino che ti debba ringraziare per il tuo aiuto...e per aver mantenuto la promessa di non dire la verità-disse.
    -Bè avevamo fatto un patto...
    -Potrei farti una domanda?
    -Di che si tratta?
    -Perché prima hai dato quel topo a Kovu? Lui te lo avrebbe restituito...
    Kisasi la guardò sorpreso.
    -Pensavo di avertelo già detto...Kovu è il futuro re ed io ho detto che non mi sarei più lamentato né lo avrei più ostacolato...inoltre mia madre sembrava davvero infuriata e non volevo farla arrabbiare ancora di più...
    - Ma...un conto è voler aiutare Kovu, un altro è subire un'ingiustizia...
    -Ma io gliel'ho ceduto volentieri quel topo...
    -Non è vero! Tu avevi fame come tutti quanti e finché Zira non te l'ha rubato, eri intenzionato a mangiartelo!
    Kisasi a quel punto la guardò arrabbiato.
    -Ascolta...a me va benissimo così...non mi va di essere continuamente trattato male da mia madre, quindi la storia finisce qui. Va bene?
    Spotty lo guardò per un secondo e poi disse:
    -Va bene...

    Dopo un pò di tempo nelle Terre del Branco Simba prese la decisone che Kopa era abbastanza grande per portarlo a fare un giro del regno. Così una mattina si svegliarono presto per partire.
    -Sei eccitato, Kopa?
    -Tantissimo papà! Non vedo l'ora di vedere tutte le Terre del Branco!
    -Per prima cosa andiamo nel punto più alto della rupe dei re, per vedere il sorgere del sole!
    Così padre e figlio arrivarono nello stesso punto dove anni prima lo stesso Simba era venuto con Mufasa.
    -Guarda Kopa! Tutto ciò che è illuminato dal sole è il nostro regno!
    -Wow! È incredibile!-esclamò il cucciolo.
    -Il periodo di reggenza di un re sorge e tramonta come il sole. Sai cosa significa?
    -Non proprio...
    -Che un giorno il sole tramonterà su di me e sorgerà con te, come nuovo re!
    -Vuol dire che tu morirai?-chiese Kopa con espressione spaventata.
    Ma Simba gli sorrise e disse:
    -Non ti preoccupare! La morte non è altro che un nuovo inizio.
    -Ma...e se io dovessi fallire come sovrano? Se avessi bisogno del tuo aiuto e tu non ci fossi?
    -Non devi avere paura, se mai ti dovessi sentire solo, sappi che io sarò con te.
    -Ma in che modo?-domandò Kopa.
    -Questo te lo potrò spiegare soltanto stanotte.
    -Ma perché stanotte?
    -Lo capirai quando te lo dirò.
    -Wow! Sono davvero curioso!
    I due continuarono a girare per le Terre del Branco, osservando ogni genere di animale in modo che Simba gli potesse spiegare che ruolo ognuno di essi ricoprisse nel cerchio della vita.
    Alla fine Kopa però chiese:
    -Hai detto che tutto ciò che è illuminato dal sole è il nostro regno! Ma i posti all'ombra? Quelli a chi appartengono?
    -Quelli sono territori oltre i nostri confini e sono molto pericolosi! Devi promettermi che non ci andrai mai!
    -Ma perché sono così pericolosi? È per le iene?
    -No...le iene sono scomparse e non se ne vede una da tanto tempo, anche se c'è sempre il rischio che queste possano ritornare...io mi riferisco ai leoni esiliati nelle Terre di Nessuno...sono malvagi e completamente privi di scrupoli...
    -Ma perché sono state esiliati?
    -Alcuni sono lì da prima che io nascessi ma altri...erano seguaci di Scar...una di loro in particolare era davvero pericolosa...Zira.
    -Zira? Ma Zira non era una cacciatrice fiera e potente che visse tanti anni fa? Ho sempre pensato che fosse una leonessa buona...
    -No...la Zira di cui stai parlando tu è morta ormai da tempo ed era davvero una leonessa fantastica...quella di cui sto parlando io è una seguace di Scar sadica e crudele...
    In quel momento una cucciola saltò addosso a Kopa scherzosamente.
    -Ti ho preso, Kopa!
    -Malkia! Non vale! Io non me lo aspettavo...
    -I nemici non ti chiederanno mai il permesso-sorrise lei con aria saccente.
    -Fammi alzare-protestò Kopa.
    Malkia era cucciola dal manto dorato e dagli occhi rossi, che era arrivata nelle Terre del Branco, avendo ottenuto la fiducia di Simba, insieme a sua madre, la quale però era molto malata e che morì poco dopo. Così Malkia aveva iniziato a vivere insieme a Simba e Nala come se fosse una loro figlia. Ma il suo rapporto con Kopa era un argomento molto discusso fra le leonesse: infatti in molte credevano che Kopa e Malkia fossero destinati a mettersi insieme.
    -Malkia! Cosa stai facendo qui?-domandò Simba dolcemente.
    -Ehm...ecco...Volevo tanto ascoltare la tua lezione e così vi ho seguiti-ripose Malkia imbarazzata.
    -Se volevi tanto ascoltare, avresti potuto semplicemente chiederlo.
    -È che...avevo paura che mi diceste di no...
    -Non ti devi preoccupare. Io sarò sempre al tuo fianco per aiutarti, qualunque cosa tu abbia bisogno-disse Simba.
    -Anche io ci sarò sempre per te-disse Kopa sorridendole.
    -G-Grazie-rispose Malkia, arrossendo.
    -Papà! Visto che manca ancora un pò prima che arrivi la notte, io e Malkia possiamo andare a giocare?
    -Va bene! Nessun problema! Purché torniate a un orario decente-rispose Simba.
    A quel punto i due cuccioli iniziarono a correre, inseguendosi fra di loro.
    -Non mi prendi!-rise Malkia.
    -Staremo a vedere!
    Erano talmente presi che non si accorsero che si stavano spingendo sempre di più ai confini del regno.
    Non molto distante da lì, Vitani, Kovu, Furaha e Kisasi si erano messi a passare il tempo su una roccia, appena al di fuori delle Terre di Nessuno.
    -Siete sicuri che non ci scopriranno?-chiese Furaha spaventata.
    -Non preoccuparti! Anche se questo è il regno di Simba, nessuno viene mai qui-la tranquillizzò Kisasi.
    -Comunque tra un pò, farà buio-disse Kovu guardando il cielo.
    -Abbiamo ancora un pò di tempo! Smettetela di preoccupavi!-li rimproverò Vitani.
    A quel punto però sentirono un rumore e subito si nascosero dietro la roccia.
    A provocarlo erano stati due cuccioli, un maschio e una femmina, che evidentemente stavano giocando e non si erano accorti di loro.
    -Accidenti! Dobbiamo andarcene!-disse Kovu.
    -Aspetta!-gli sussurrò Kisasi.
    -Perché?-domandò Kovu.
    -Quel cucciolo lì...è Kopa! Il figlio di Simba!-disse Kisasi, cercando di trattenere l'eccitazione per non farsi sentire.
    -Cosa? Ma tu come fai a saperlo?-gli domandò Furaha.
    -Infatti! Solo Spotty ha visto il suo aspetto! Tu come fai a sapere chi è se non lo hai mai visto?-domandò Vitani.
    -Ehm...ma che importanza ha? Quello che conta è che abbiamo la possibilità di portare il figlio di Simba alla mamma! Ci premierà, proprio come ha fatto con Spotty.
    -Sì però...-disse Kovu.
    -Cosa?-chiese Kisasi.
    -Non mi pare giusto...voglio dire...loro sono in due e noi in quattro...sarebbe sleale...
    -Ma è proprio questo il nostro vantaggio!-ribattè Kisasi.
    -Sì, però...
    -Insomma Kovu! Tu sei il futuro re...e quello lì è il tuo rivale...devi combatterlo!-lo rimproverò Vitani-Kisasi ha ragione! Non possiamo starcene senza fare niente! Se vuoi rimanere qui, fallo pure! Ma io andrò con Kisasi! Tu cosa intendi fare, Furaha?
    Furaha che non aveva espresso fino a quel momento la sua opinione disse timidamente:
    -Mi dispiace, ma non credo che sia una buona idea...scusatemi davvero...
    -E così siamo in due contro due! Kisasi! Io prendo Kopa, tu occupati della femmina!
    -Va bene! Nessun problema.
    I due uscirono silenziosamente dal loro nascondiglio e avanzarono.
    Kopa e Malkia stavano facendo la lotta quando Vitani e Kisasi gli saltarono addosso.
    -Presa!-disse Kisasi quando fu sopra Malkia che però malgrado lo spavento iniziale, recuperò immediatamente il sangue freddo e disse:
    -No, no, carino! Non è così facile con me!
    A questo punto riuscì a rialzarsi e iniziò a combattere contro Kisasi.
    Kopa, atterrato da Vitani, al contrario non riusciva più a rialzarsi e disperato disse:
    -S-Senti...mio padre è il re...se mi fai del male...
    -Ma io lo so chi è tuo padre. Ed è proprio per questo che ti ucciderò!-disse sadicamente Vitani.
    -Vitani!-urlò Kovu uscendo dal suo nascondiglio, seguito da Furaha-Avevi detto che lo avresti portato dalla mamma! Non puoi ucciderlo!
    -Rilassati! Stavo solo scherzando!-disse Vitani.
    In quel momento Malkia che era riuscita a bloccare Kisasi, saltò addosso a Vitani, liberando così Kopa.
    -Tu non lo porterai da nessun parte! Kopa, scappa!
    In quel momento Kopa iniziò a correre, cercando di fare ritorno da suo padre per chiedergli aiuto.
    Vitani fu l'unica che lo inseguì, poiché Kovu e Furaha erano troppo occupati a bloccare Malkia per impedire che scappasse a sua volta e Kisasi non si era ancora ripreso dalla scontro totalmente.

    Edited by Kisasi8 - 19/12/2018, 00:22
     
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    Ciao kisasi, anche io seguivo la tua Fanfiction quando la scrivesti la primissima volta. Mia sorella mi ha appena fatto notare che stavi scrivendo di nuovo questa Fanfiction e quindi ho pensato "No non me lo posso perdere la devo rileggere". Già la prima volta che la scrivesti mi piacque tantissimo la tua Fanfiction, quindi io non potevo assolutissimamente perdere l'occasione di leggerla d'accapo. mia sorella me ne ha parlato un poco e ho detto fammi dare un'occhiata, e infatti adesso sto iniziando a leggere qualche capitolo.
     
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    Spero proprio che ti piaccia!
     
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    Adesso posso solo immaginare quello che faranno al povero Kopa! Lascia che ti dica che apprezzo tantissimo tutti questi dettagli aggiuntivi! 💖👏🏻🤤
     
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