Un viaggio inaspettato

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Fabb96
     
    .
    Avatar

    Leone

    Group
    Member
    Posts
    1,346

    Status
    Offline
    CAPITOLO 1
    Era un pomeriggio autunnale come tutti gli altri, era appena passata l'ora di pranzo e fuori un lieve vento soffiava tra gli alberi facendo muovere le ormai poche foglie che erano rimaste su di essi. Ero in camera mia controllando le novità sul Playstation Store, essendo un periodo pieno di giochi in saldo e avendo comprato da poco una carta prepagata volevo approfittare per comprarne qualcuno. Erano i tipici pomeriggi in cui il tempo incerto sovrastava sulla mia voglia di uscire e quindi rimanevo in camera a divertirmi con la mia ps4. Nulla di nuovo sullo store quindi mi misi a giocare un pò. Dopo aver platinato quasi tutta la trilogy di Crash e dopo aver completato buona parte di Ratchet e Clank presi una pausa e mi sdraiai sul letto. Mi rilassavo godendomi il pomeriggio in totale libertà e assenza dai miei genitori in quanto mio padre era uscito e mia madre era al lavoro. Non avrei passato ovviamente tutto il mio tempo in camera davanti allo schermo della tv. La sera sarei dovuto uscire con gli amici per andare al pub vicino casa, era il compleanno di uno di loro e per questo doveva offrirci la birra, come non andarci? Insomma la playstation era la mia compagna di giochi fin da quando ero un bambino e quando non avevo nulla da fare almeno mi teneva occupato. Stavo disteso sul letto quando all'improvviso sentii un suono. Era il campanello, avevano suonato alla porta ed essendo in pigiama dovevo vestirmi alla svelta per capire chi fosse. Fortunatamente avevo i vestiti già pronti sulla sedia della mia scrivania. Dopo essermi vestito velocemente mi misi subito le scarpe e aprii il portone principale. Attraversai il viale che fà da intermezzo tra il portone e il cancello e arrivai il più velocemente possibile davanti ad esso ma una volta arrivato notai che non c'era nessuno. Aprii il cancello e controllai meglio ma non vi era un'anima per la strada. A un certo punto abbassai lo sguardo e vidi un pacco, era posto proprio ai piedi del cancello, mi chinai e lo presi. Sù di esso vi era attaccato un foglietto con sopra scritto "X Francesco". Staccai il biglietto e controllai il retro di esso ma non c'era alcuna firma. Guardando la calligrafia non mi veniva in mente nessuna persona che potesse avere quella scrittura. Portai il pacco dentro casa velocemente perchè il vento stava aumentando, non volevo prendermi un malanno visto che ero da poco guarito da un'influenza e non volevo rischiare di ammalarmi di nuovo. Entrato in casa la prima cosa che feci fù posare il pacco sul tavolo del salotto. Pensando che fosse una sorpresa da parte dei miei genitori o di qualche amico decisi di chiamare mia madre per sapere se quel pacco fosse un premio da parte sua per qualcosa che avessi fatto in precedenza. Pensai alla motivazione per il quale dovesse regalarmelo però non me ne veniva in mente nessuna. Presi il cellulare sul comodino della camera mia e chiamai mia madre. Dopo due squilli rispose.
    - "France dimmi"

    - "Mà mi è arrivato un pacco con sopra scritto "X Francesco". Sei stata tu?"

    - "No non sono stata io. Cosa c'è dentro?"

    - "Non l'ho ancora aperto".

    - "Io non sono stata . Prova a vedere se è da parte di qualche tuo amico".

    - "Ok grazie mà allora ci penso io".

    - "Va bene allora ci vediamo stasera".

    - "A stasera".
    Terminata la chiamata corsi subito in salotto per aprire questo pacco. Presi le forbici e tagliai lo scotch che teneva chiuso il tutto. Dopo averlo aperto notai che dentro il pacco c'era un'altra scatola più piccola. La aprii e dentro trovai una cosa inaspettata, una playstation 1 bianca. Incuriosito tirai fuori tutto il contenuto della scatola e lo poggiai sul tavolo per esaminarlo meglio. Nella scatola oltre alla console c'erano un joystick e una memory card. Nella scatola c'era anche un disco bianco in una busta trasparente, sulla busta c'era un altro foglietto che diceva le seguenti parole "Inserisci il disco e raggiungici. Abbiamo bisogno di te." Incuriosito e confuso allo stesso tempo tornai in camera e collegai la playstation alla tv. Inserii il disco all'interno dello spazio apposito e dopo aver chiuso la console schiacciai il pulsante play. Comparve la famosa sigla playstation accompagnata dalla musichetta caratteristica. Passarono due minuti ma lo schermo era tutto nero, pensavo che il dispositivo fosse guasto o che non riusciva a leggere bene il disco. Stavo per spegnerla in modo da riavviare il disco ma all'improvviso tutto attorno a me cominciò a tremare. Nel frattempo lo schermo della tv diventò di un bianco sempre più accecante. Non capivo cosa stesse succedendo e cominciavo ad avere paura. All'improvviso un lampo mi fece scomparire. Non capivo cosa fosse successo ma la verità è che ero stato risucchiato all'interno del gioco. Mi ritrovai in un luogo che a primo impatto mi sembrava sconosciuto ma con il tempo capii di conoscerlo bene. La prima cosa che vidi davanti ai miei occhi fù un portale, ai lati di esso c'erano due sfere incastonate. Non capivo se stavo sognando o se fosse tutto reale. Mi rialzai e capii di non essere solo in quel luogo quando sentii una voce che diceva:

    - "Professore. Ha funzionato. Venga a vedere".

    - "Eccomi Elora. Vado a verificare".

    CAPITOLO 2
    Davanti a me comparirono due personaggi che riconobbi quasi all'istante. Erano Elora il fauno e il professore. Capii subito non solo di essere stato risucchiato nel gioco ma di essere finito nel mondo di una delle icone videoludiche che più di tutte le altre popolò la mia infanzia: il mondo di Spyro.
    Confuso esclamai:
    - Ma che succede?
    Elora rispose

    Elora: Ciao. Io sono Elora il fauno e lui è il professore. Siamo stati noi a mandarti qui.

    - Voi? Come avete fatto?

    Professore: Tramite questo portale e queste sfere ho sincronizzato le coordinate in modo da riuscire a portarti qui una volta avere inserito il disco.

    - Aspetta. Mi state dicendo che la console che mi avete spedito è un teletrasporto?

    Professore: Esatto ragazzo. Proprio così.

    - E perchè mi avete teletrasportato qui?

    Elora mi rispose:
    Elora: Perchè abbiamo bisogno del tuo aiuto.

    - Del mio aiuto? Che succede?
    Nel frattempo arrivò un altra figura a me familiare munita di arco e frecce.

    Hunter: Ciao ragazzo. Francesco giusto? Io mi chiamo Hunter e sono qui per aiutarti a compiere la tua missione.

    - Missione? Di che cosa sta parlando?

    Elora: Devi aiutarci a salvare il nostro mondo. Un cattivo sta cercando di risucchiare via tutto con i suoi poteri oscuri.

    - Cattivo? State parlando di Ripto o di Nasty Norc?

    Hunter: Peggio ragazzo. È arrivato un cattivo ancora più cattivo di tutti i cattivi messi assieme.

    - E chi è?

    Elora: Nessuno lo ha mai visto in faccia. Sappiamo solamente che il suo nome è Black e vuole dominare sul nostro mondo per espandere la sua oscurità

    - Ehi ehi aspetta un attimo. Io non posso fermarlo. Cioè non ho le capacità. Sono appena stato trasferito dal mio mondo nel vostro e ancora non riesco a spiegarmi come questo sia possibile. Non so nemmeno come orientarmi.

    Professore: Ragazzo mio non sarai solo. Ci saranno anche gli altri che verranno con te.

    - Gli altri chi?

    All'improvviso una voce da dietro esclamò: "Noi ragazzo".
    Mi girai e non credetti a quello che vidi: erano Crash e Spyro, esatto, proprio loro, il drago e il marsupiale protagonisti dei giochi con cui sono cresciuto.
    - Spyro? Crash? Siete davvero voi?

    Spyro: Certo e ti aiuteremo a sconfiggere Black. Ho arrostito già nemici del calibro di Nasty Norc e la maga, di certo affrontare lui non sarà un problema.

    Pensai bene prima di rispondere. Rimase a pensare al fatto che avrei potuto aiutare due tra le icone videoludiche più importanti di sempre. Non era da tutti avere questa occasione.

    - Mi avete convinto ragazzi. Voglio aiutarvi.

    Crash: Ragazzi prima di andare a salvare il mondo vi andrebbero un pò di pancakes? Mia sorella Coco li fà buonissimi.

    Spyro: Pancakes? Io ci sono.

    - Anche io.

    Pensando a Elora e al professore domandai:
    - Voi non venite?

    Elora: Verrei volentieri ma purtroppo non posso. Devo avvertire il popolo di Avalar della minaccia che sta per accadere e il professore deve costruire un portale che permetta agli abitanti di mettersi in salvo in caso di minaccia.

    Professore: Prendete questo turbine e arriverete immediatamente nell'isola di Crash.
    Davanti a noi apparve una pedana con un turbine magico che ci avrebbe permesso di raggiungere quel luogo. Con un pò di timore mi avvicinai ad esso.

    Professore: Sali ragazzo. Non ti succederà niente.

    Ascoltai il suo consiglio e salii sulla pedana assieme ai miei due compagni di avventura. All'improvviso ci ritrovammo nell'isola di Crash.

    CAPITOLO 3
    Ci ritrovammo su una spiaggia. Un sole di un colore rosso vivo calava all'orizzonte sul mare. Era evidente che l'ambiente fosse quasi totalmente diverso. Ci ritrovammo proprio davanti alla casa di Crash, un'abitazione dalla bizzarra forma circolare e con una porta rotonda enorme, ai lati della porta vi erano due finestre dalle quali proveniva un profumo di pancakes.

    Crash: Eccoli, li sento, mia sorella li ha già preparati.

    Crash aprì la porta e ci ritrovammo in un salotto, al centro di esso vi era un camino e davanti al camino c'erano Polar e Pura che stavamo dormendo.

    Crash: Coco siamo tornati.

    Coco: Eccomi ragazzi arrivo subito.

    Una voce femminile che riconobbi all'istante si sentii da un'altra stanza dove vi era la cucina. Al centro del salotto c'era un tavolo.

    Crash: Siediti Francesco. Adesso ti farò provare i pancakes più buoni di tutti i mondi dei videogiochi.

    Dall'altra stanza uscì una bandicoot bionda che conoscevo benissimo, era Coco, portava un enorme vassoio pieno di pancakes. Appena mi vide esclamò sorridendo:
    Coco: Tu sei francesco giusto?

    - Esatto sono io.

    Si avvicinò a me e mi strinse la mano sempre sorridendo.

    Coco: Piacere di conoscerti. Io mi chiamo Coco e sono la sorella di Crash.

    - Il piacere è mio. Tuo fratello mi ha detto che fai degli ottimi pancakes.

    Coco: Provali. Li ho fatti ora. Dimmi cosa ne pensi.

    Me ne mise un paio sul piatto che avevo davanti a me. Presi la forchetta e ne provai un pezzo. Non erano buoni, di più, erano la fine del mondo. Non ne avevo mai mangiati di così buoni.

    - Sono buonissimi. Complimentoni.

    Coco: Esageri. Ho voluto prepararveli anche perchè vi serve la giusta energia per l'avventura che dovrete compiere.

    - Hai ragione.

    Mentre Spyro si abboffava di pancakes Crash esclamò:

    Crash: A proposito, è pronta la warp room?

    Coco: Devo finire di sistemarla ma entro domani mattina sarà pronta.

    Crash: Fantastico. Domani inizierà la nostra avventura.

    Spyro: Non vedo l'ora di arrostire quel Black o come si chiama. Non voglio che la sua oscurità si espanda anche nel regno dei draghi, già in passato ho dovuto affrontare la maga che voleva impossessarsi di tutte le uova di drago, non posso permettere che questo nuovo nemico si impadronisca del nostro mondo.

    Crash: Non lo permetteremo.

    - Sapete per caso quale sarà la nostra prima tappa?

    Spyro: Dovremo aspettare le istruzioni del professore. Domani Coco lo contatterà e ci saprà dire di più.

    - Va benissimo.

    Crash mi guardo e dal mio sguardo leggermente preoccupato capì che la mia sicurezza non era in fondo così tanta. Forse perchè ero stato risucchiato in un altro mondo e dovevo ancora farmene una ragione oppure perchè ero insicuro di quello che mi sarebbe capitato. Si avvicinò a me e mi rassicurò.

    Crash: Tranquillo ti aiuteremo noi, nel frattempo dobbiamo pensare a rilassarci, anzi dopo che abbiamo finito di mangiare faremo una bella partita alla play e ti faccio vedere come Spyro è una schiappa.

    Spyro: Ehi ma cosa dici? Guarda che nelle ultime due partite ti ho battuto.

    Crash: È stata solo fortuna. In realtà sappiamo bene che non sai giocare.

    Spyro: Ma zitto che se non era per me non avresti nemmeno affrontato l'ultimo boss.

    Mentre i due discutevano su chi fosse il migliore mi alzai dal tavolo e mi affacciai alla finestra. Ormai era sera e il sole che prima stava tramontando aveva ormai ceduto il posto alla luna. Pensai a quello che avrei dovuto affrontare e cominciavo ad avere davvero paura. Insomma già l'esistenza di un teletrasporto che permette di potersi spostare da un mondo all'altro è abbastanza bizzarra. Figuriamoci combattere contro un cattivo che non conoscevo e non sapevo nemmeno come affrontarlo. Crash mi chiamò. Crash: Vieni Francesco. Stiamo per iniziare.

    - Eccomi ragazzi. Arrivo.

    Al lato della stanza vi era un tv e davanti ad essa un divano. Ovviamente alla televisione era attaccata una Playstation 1 simile a quella che ricevetti poche ore prima.

    Crash: Che ne dici Spyro? Una partita a CTR?

    Spyro: Veramente io volevo giocare a Spyro 2.

    Crash: Naaaah giochiamo a Crash Team Racing visto che non ci giochiamo da tanto.

    Spyro: Dici così perchè l'ultima volta che abbiamo giocato a Spyro 2 eravamo arrivati al livello "Porto Brezza" e non volevi fare la sfida del carrello.

    Crash: Pffffffff quella sfida la saprebbe fare persino Aku Aku che non ha le mani.

    Spyro: Perfetto allora non ti dispiacerà scoprire se sarà vero.

    Crash: Certo che no. Ma il fatto è che visto che c'è anche Francesco vorrei farlo giocare in multiplayer. Cosa che il tuo gioco non ha.

    Spyro: Hai ragione. Però io scelgo Dingodile visto che è il mio preferito.

    Crash: Nessun problema. Io scelgo me stesso.

    CAPITOLO 4
    Era mezzanotte, forse era anche passata e non riuscivo a dormire. Mentre Crash e Spyro dormivano nel loro letto a castello io non riuscivo a prendere sonno. Mi alzaii dal letto, uscii dalla porta e mi sedetti sul gradino davanti ad essa. Mi misi a guardare la luna nel cielo e il cielo stesso pieno di stelle che sovrastava il mare. Chi lo avrebbe mai detto che sarei stato il protagonista di un avventura con Crash e Spyro? Non riuscivo a capire se la mia insonnia fosse dovuta o all'ansia o alla felicità. Insomma erano i protagonisti dei miei primi giochi per Playstation in assoluto e ricordavo tutti i loro giochi a memoria livello per livello. Chissà se forse era tutto un sogno o era solo frutto della mia immaginazione? Ma non mi importava. Realtà o meno volevo aiutarli. Mi accorsi subito di non essere solo. C'era qualcuno vicino a me e mi accorsi di chi fosse una volta che si sedette a fianco a me. Era Coco.

    Coco: Non riesci a dormire?

    - Per niente.

    Coco: Che succede?

    - Diciamo che mi sento confuso per tutto quello che è accaduto nel corso di così poco tempo. Insomma tra così tante persone nel mondo perchè scegliere proprio me? Perchè tra così tanti ragazzi appassionati avete scelto proprio me?

    Coco: Il professore disse di volere teletrasportare nel nostro mondo una persona degna di questa avventura.

    - Appunto. Come faccio a sapere che io sono degno e che non lo è qualcun altro più di me?

    Coco: Probabilmente perchè tieni ai tuoi compagni di avventura sia come giocatore che come vero alleato.

    - Ma io non ho mai vissuto in prima persona le vostre avventure. Già cavalcare una tigre sulla muraglia cinese e allo stesso tempo evitare trappole e nemici come fai tu non lo riuscirei nemmeno a fare. Come posso affrontare un cattivo?

    Coco rise dopodichè mi rispose.

    Coco: Ammetto che non è facile ma con un pò di allenamento ce la fai. Comunque il tuo aiuto è importante perchè non vogliamo che i nostri mondi vengano assorbiti dall'oscurità di Black. Credo che tu conosca Neo Cortex. Il cattivo presente in tutte le nostre avventure. Ho l'impressione che tutta questa faccenda abbia a che fare con lui, ha sempre cercato di ostacolarci e ho saputo ultimamente che ha costruito una macchina per diffondere oscurità ovunque, non sono sicura ma temo che ci sia anche lui in mezzo a questa faccenda.

    Coco appoggiò la sua mano sulla mia spalla.

    Coco: Ci aiuterai vero?

    Fino a quel momento il mio sguardo era perso sul mare pensando a quello che avrei dovuto affrontare ma riuscii a rispondere alla sua domanda.

    - Ammetto che ho paura e ammetto che mi sento ancora confuso. Però voglio aiutarvi. Non posso permettere questo. Non posso permettere che tutti questi mondi vengono dominati dall'oscurità di questo cattivo.

    Una volta finito di rispondere Coco mi abbracciò.

    Coco: Grazie davvero. Senza di te non saprei davvero come avremmo fatto.

    - Non devi ringraziarmi.

    Mi alzai e rientrai dentro casa. Si alzò anche lei.

    Coco: Allora buonanotte.

    Le sorrisi e la ringraziai.

    -Buonanotte e grazie di tutto.

    Rientrai in camera mia e mi misi a dormire.

    Nel frattempo in un altra città ovvero Phantomille la quiete notturna viene disturbata da alcuni mostri dalla natura oscura. Klonoa si affacciò alla finestra di casa sua e vide una nebbia oscura avvicinarsi alla città e dei mostri entrare in casa degli altri abitanti per seminare terrore e panico.

    Klonoa: Non è possibile. Devo avvertire il professore.

    CAPITOLO 5
    Mi svegliai di soprassalto. Avevo fatto un incubo. C'era una nube nera enorme che mi inseguiva e una risata malvagia che non avevo mai sentito prima, avendo visto molte serie tv e molti cartoni in cui la risata malvagia del cattivo era onnipresente in tutti gli episodi, questa volta la risata che sentii mi fece gelare il sangue nelle vene. Fortunatamente era solo un incubo, appena sveglio notai che era già mattina e dalla finestra la luce del sole illuminava quasi tutta la stanza. Arrivò Crash in camera:

    Crash: Ben svegliato. Dormito bene? Tra un pò si parte quindi preparati. Coco ha contattato il professore e le ha riferito che la nostra prima meta sarà Phantomille.

    - Phantomille? Sbaglio o è la città dove vive Klonoa?

    Crash: Ah conosci Klonoa? È un bravo ragazzo anche se non lo sento da un pò. Ultimamente stavo pensando di andarlo a trovare e vista l'occasione quale momento migliore di questo?

    Mentre mi alzavo chiesi a Crash

    - Come mai andiamo a Phantomille? È successo qualcosa?

    Crash: A quanto pare la città è stata invasa da mostri che credo siano servi del nostro cattivo. Dobbiamo andare e fermarli prima che seminino terrore e panico per la città.

    - Allora cosa aspettiamo? Andiamo.

    Crash: Se magari Spyro si sbriga in bagno. Probabilmente ha mangiato troppi pancakes ieri e ora ne sta pagando le conseguenze.

    - In effetti ne ha mangiati un bel pò ieri. Spero che non ci vorrà molto.

    Crash bussò alla porta del bagno che si trovava proprio vicino la camera nostra.

    Crash: Spyro sbrigati che anche noi avremmo emergenze di un certo tipo.

    Risi e mi avvicinai.
    Spyro da dentro il bagno disse

    Spyro: Ragazzi con tutto il rispetto della cuoca ma troppi pancakes fanno male.

    Crash: Infatti sei in bagno da quasi mezz'ora quindi sbrigati che tra un pò dobbiamo andare.

    Dopo essermi preparato andai in salotto e trovai Coco assieme ad Aku Aku. Appena mi vide disse subito:

    Aku Aku: Sei tu Francesco giusto?

    Coco rispose alla sua domanda

    Coco: Esatto è lui. Partirà con Crash e Spyro per affrontare Black.

    Aku Aku: Non sappiamo davvero come ringraziarti. Penso che Coco te l'abbia già detto che crediamo che in mezzo a tutto questo ci sia lo zampino di Neo Cortex. Quel dottore pazzo non finirà mai di darci fastidio.

    - Farò il possibile per eliminare questo cattivo e ristabilire la pace.

    Coco: A proposito tieni questo.

    Coco mi diede quello che sembrava a prima vista un orologio da polso.

    Coco: È un comunicatore a ologramma. Ogni volta che ci saranno delle informazioni nuove o delle novità vi aggiornerò tramite questo. Grazie al comunicatore potrò sapere anche la tua posizione. Spyro e Crash già ce l'hanno.

    - Davvero non sò come ringraziarti.

    Coco: Siamo noi quelli che dovrebbero ringraziare te. A proposito se vuoi metterti in contatto con me premi il pulsante a sinistra invece per rispondere a una mia chiamata premi quello in basso.

    -Va benissimo. A proposito Crash e Spyro sono pronti?

    Coco: È quello che mi sto chiedendo anche io.

    Crash rientrò in salotto seguito da Spyro

    Crash: Eccoci. Siamo pronti.

    Coco: Benissimo. Allora possiamo andare alla warp room.

    Uscimmo dalla casa e ci dirigemmo al lato della spiaggia. Nascosta dalla sabbia c'era una botola. Ci avrebbe condotto alla warp room.

    Coco: Salite ragazzi.

    Una volta saliti la botola che si rivelò essere un ascensore ci portò in una stanza enorme piena di monitor e di macchinari. Al centro della stanza vi era una specie di pedana. Era il mezzo attraverso cui saremmo andati alla città.

    Coco: Ragazzi ascoltatemi. Io e il professore vi aiuteremo in tutti i modi inviandovi oggetti e armi che potrebbero esservi utili per il viaggio. Tramite il comunicatore vi daremo informazioni su quello che dovrete fare. Adesso verrete teletrasportati a Phantomille. Salite.

    Io e gli altri salimmo sulla pedana.
    Coco azionò una leva e come per magia svanimmo dalla warp room per essere teletrasportati a Phantomille. Un enorme prato verde ci accolse, ci trovavamo infatti in un posto bellissimo dominato da prati e boschi, davanti a noi vedemmo una serie di case e capimmo di essere arrivati nella città.
    Mi guardai attorno ma non sembravano esserci segni di minacce o nemici, ma sapevo che era troppo presto per dirlo, dopotutto eravamo appena arrivati e se il professore ci ha mandato in questo posto evidentemente ci sarebbe stato un valido motivo. Ci avviammo verso il Villaggio Eolo. Mentre camminavamo verso l'ingresso del paese riaffiorarono in me tanti ricordi legati a quel luogo visto che lo conoscevo bene dopo avere giocato a Klonoa svariate volte su ps1.

    Crash: Eccoci, però mi sembra strano, non vedo segni di nemici o di pericoli.

    Spyro: Ragazzi questo silenzio non mi convince. Avete notato che non c'è nessuno in giro per il paese?

    In effetti dopo aver cominciato a girare per la piazza del paese notammo che non c'era nemmeno una persona.

    Crash: È come se la gente volesse stare alla larga da qualcosa.

    - Ed è proprio quel qualcosa a cui dovremmo dare la caccia giusto?

    Spyro: Pare di sì. A proposito ma dov'è Klonoa?

    Crash: Qui non c'è. Probabilmente dovremmo cercarlo a casa sua. Sò dove abita e magari è lì.

    Prendemmo una via del paese che ci condusse direttamente alla casa di Klonoa. Era un posto bellissimo e la casa sebbene fosse quasi simile a quella di Crash per quanto riguarda la struttura era una casa davvero particolare con una forma rotonda e un tetto blu a punta. Arrivati davanti alla porta Crash bussò. Qualche secondo dopo la porta si aprì lentamente e una voce disse

    Klonoa: Chi è?

    Crash: Klonoa siamo noi

    La porta si aprì completamente e davanti ai miei occhi apparve proprio lui. Indossava il suo solito cappello blu con pacman disegnato sopra. Era proprio Klonoa.

    Klonoa: Ragazzi. Vi stavo aspettando. Venite dentro.

    Entrammo dentro la casa di Klonoa e ci ritrovammo in un salotto abbastanza grande con un camino al lato della stanza e un enorme tavolo di legno al centro. C'era anche una grande finestra da dove si poteva ammirare il bellissimo paesaggio.

    Klonoa: Mi fa piacere che abbiate ricevuto la mia richiesta di aiuto.

    - Che succede?

    Klonoa: Ieri notte è successo il finimondo qui al Villaggio Eolo. Sono arrivate delle creature strane da non sò dove e hanno spaventato tutti gli abitanti del posto. Sono addirittura entrate dentro le loro case per creare scompiglio anche all'interno di esse.

    Spyro: Ecco il motivo per cui non abbiamo trovato nessuno in giro.

    - Sai dirci di più su queste creature?

    Klonoa: Sono degli esseri avvolti da oscurità che possono anche cambiare forma e mutare in qualsiasi momento. Vi dico solo che quando hanno trovato le porte chiuse li ho visti cambiare forma e passare sotto le porte per entrare.

    Nel frattempo un piccolo essere volante arrivò vicino a noi. Lo notai subito e lo riconobbi. Era Huepow. Mentre parlavamo cominciò a volare sopra di noi e ad osservarmi.

    Crash: Klonoa è arrivato il tuo amichetto.

    Klonoa si girò e dopo averlo notato disse:

    Klonoa: Huepow. Novità dal villaggio?

    Huepow: Non c'è nessuno in giro. Hanno tutti paura di avere a che fare con quei mostri di ieri sera.

    Klonoa: Immaginavo. Ne stavo parlando proprio con loro. Vedete il nostro villaggio non è mai stato così. Di solito è sempre pieno di gente e gli abitanti sono sempre bravi e gentili. Da quando sono arrivati quegli esseri tutto è cambiato.

    - Dobbiamo fare qualcosa per far sì che questi esseri non ritornino.

    Crash: A proposito Klonoa, visto che resteremo qui, avresti per caso quei dolcetti che mi offristi tu l'ultima volta che sono venuto qua?

    Klonoa: Intendi i biscotti? Dovrei averne ancora qualcuno. Li presi dal fornaio del paese qualche giorno fà e ricordo di non averli finiti a meno che Huepow non se li sia mangiati tutti.

    Huepow: Ammetto che per quanto siano buoni quei biscotti non li ho finiti.

    Spyro: Crash stiamo pensando a come scacciare via quelle creature malvagie e tu pensi a mangiare?

    Crash: Ricorda caro Spyro uno spuntino ogni tanto non fa mai male durante le missioni.

    Spyro: In effetti hai ragione anche se credo che per stavolta passo. Credo che oggi abbia passato più tempo in bagno che in nessun altro posto.

    Nemmeno un paio di minuti dopo Klonoa ritornò con un vassoio pieno di biscotti simili a dei cookies.

    Klonoa: Prendetene quanti volete. Anche tu.. ehm.. non ricordo il tuo nome.

    - Mi chiamo Francesco.

    Klonoa: Ah Francesco provali anche tu. Sono i migliori biscotti che esistano in circolazione. Merito del fornaio del posto che oltre a sapere fare dei biscotti buonissimi sà fare un sacco di altri dolci che non ti dico.

    Huepow: Klonoa ti prego non dire così che mi viene voglia di derubare il suo negozio.

    Sorrisi e mentre Crash mangiava i biscotti e Spyro osservava fuori dalla finestra per assicurare che non ci fossero pericoli, provai anche io uno di quei biscotti e mi resi conto che aveva un gusto spettacolare dovuto anche al fatto che era pure ripieno.

    - Spyro dovresti provare. Non sai che cosa ti perdi

    Spyro: Nono. Grazie davvero però sono pieno.

    Klonoa: Francesco tu da dove vieni?

    Huepow: Vieni da un altro mondo?

    - Diciamo di sì. È stato il professore a teletrasportarmi qui.

    Klonoa: E com'è il tuo mondo?

    - È un pò difficile da spiegare ma diciamo che è simile al tuo. Io vengo da un piccolo paese che in effetti somiglia un pò a questo villaggio. È pieno di boschi e di prati anche se credo che il tuo sinceramente sia più bello. Immagino che sia bellissimo vivere qui.

    Klonoa: Diciamo che lo era prima che quei mostri rovinassero tutto. Spero solo che questa situazione si risolva.

    - Tranquillo. Troveremo un modo per far ritornare le cose come prima.

    Klonoa: Grazie davvero Francesco.

    All'improvviso sentimmo una sorta di squillo, era il mio comunicatore che stava squillando. Sul piccolo schermo rotondo del comunicatore apparve l'immagine di Coco con il suo nome sotto. Premetti il pulsante e risposi alla sua chiamata. Una volta premuto il pulsante un ologramma uscì dal l'orologio e apparve Coco davanti a noi.
    Coco: Ragazzi mi sentite? Siete arrivati a Phantomile?

    - Sì siamo qui. Siamo a casa di Klonoa.

    Coco: Benissimo. Vi invio subito le vostre armi. Usatele con cautela. Secondo il mio database i mostri con cui avrete a che fare provengono dall'oscurità e sono servi di Black. Non preoccupatevi però. Le vostre armi sono caricate con l'aura dell'isola.

    - Aspetta quindi mi stai dicendo che l'aura assorbe l'oscurità?

    Coco: Esatto Francesco. L'aura assorbe l'oscurità quindi di conseguenza dovrebbe distruggere quei mostri.

    Crash: Sorellina sei in gamba.

    Coco: Il mio database dice anche che questi mostri attaccano solo di notte quindi dovrete aspettare il loro arrivo e una volta arrivati fargli vedere chi comanda. Mi raccomando Francesco. Stai attento. E anche voi ragazzi fate attenzione. Questi mostri non sono da sottovalutare.

    Crash: Tranquilla sorellina, li faremo fuori appena li avremo davanti ai nostri occhi.

    A fianco a noi apparvero quattro armi, erano simili al bazooka che usava crash in warped solo che a differenza di esso erano caricati con aura.
    Terminata la chiamata presi la mia arma e la esaminai meglio, per essere un bazooka di dimensioni abbastanza grandi non era nemmeno tanto pesante.
    Huepow si avvicinò a me e cominciò a guardare l'arma con curiosità.

    - Allora ragazzi dovremo trovare una postazione in cui tutti insieme potremo sparare a quelle creature. Non conviene dividerci per questioni di sicurezza. Restiamo uniti.

    Klonoa annuì.

    - Conviene posizionarci davanti la porta del villaggio. È la posizione più rischiosa ma allo stesso tempo credo che sia quella giusta per evitare attacchi agli abitanti.

    Arrivò la sera e ci avviammo verso la porta. Mentre camminavamo ci guardavamo intorno e c'era un clima di silenzio assurdo. Che fosse un paesino piccolo era ovvio ma l'atmosfera era quella di un paese disabitato.

    Klonoa: Francesco.

    - Dimmi

    Klonoa: Grazie per quello che state facendo, non sò come avrei fatto senza di voi.

    - Non devi ringraziarmi.

    Klonoa: Invece sì. Non ho mai conosciuto persone che si battono in questo modo per il bene degli altri. Siete in gamba ragazzi.

    Crash: Credo che sia meglio rimandare a dopo i ringraziamenti. Pensiamo a quello che dobbiamo fare.

    Arrivati davanti la porta del villaggio cominciammo ad aspettare il loro arrivo. A un certo punto in lontananza vedemmo una nube nera avvicinarsi. Nel frattempo Coco tramite uno schermo osservava la nostra posizione e le attività nemiche. Alcuni puntini rossi si avvicinavano sempre di più ai puntini verdi che eravamo noi. Coco abbracciò Pura e guardò lo schermo preoccupata.
     
    .
9 replies since 18/2/2018, 22:52   273 views
  Share  
.