La storia che sembra una storia

(ma che in realtà non lo è)

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    Re Leone

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    Sono tornato a scrivere dopo a se tempo.
    Certe parole sono storpiate e/o sbagliate di proposito con qualche sentore di dialettica che non guasta mai.
    Come avrete letto dal titolo avrete già capito che genere di porcheria state andando a leggere quindi, se siete autolesionisti e avete voglia di perdere tempo, benvenuti nell'Eden.

    L'argomento non è specifico, tranne per il fatto che ci sono sempre i due nonnetti che battibeccheranno spesso e volentieri.

    Chapter 1: C'era una volta...

    C'era una volta, in un paese lontano lontano... Una grande cagata.
    “Ma ti parono cose da dire?”
    “Ehmbé? Tu come lo avaresti detto?”
    “Ah no lo so. Sicuramente con delle parole meno volgari”
    “Tutti bravi a parlare. Ealora dimmi cosa avarei dovuto scrivere”
    “A ti ho detto che non lo so. Probabilmente, invece di ‘cagata’ avarei detto più.... 'Residui di cellulosa espelluti dall'apparato intestinale”
    “Ti fasso una domanda”
    “Dimmi tutto”
    “Con quale delle due parole avrei fatto prima? La tua o la mia?”
    “Beh ecco...”
    “Bon. Quindi, no sta rompere le balote e lassiami scrivere sta roba”
    Dove eravamo rimasti... Ahn sì.
    C'era una volta, in un paese lontano lontano... Una grande cag.... Speta uno minuto.
    Effettivamente inscumissiare un libro con queste volgarità non è del tutto consono. Proviamo in questodesta maniera.

    C'era una volta, in un paese lontano lontano... Un paese lontano, situato nella regione dell'Alsazia, in Italia.
    Un paesucolo così lontano e imbrecanato, che nessuno è mai riuscito a trovarlo.
    “Ma che razza di buelata stai scrivendo?”
    “Ma farti una svagonata di cavoli tui no?”

    Allora…
    C’era una volta, in un paese lontano lontano, Un paese lontano, situato nella regione dell’Alsazia, in Italia tra Loreto e Turro.
    Un paesucolo così lontano e imbrecanato, che nessuno è mai riuscito a ritrovarlo in quanto, per colpa della mia ‘dolce’ moglie, mi sono dismenticato anche io dov’era.
    Fatta questodesta precisazione possiamo continuare la storia.
    Un paese lontano aveva sì è no un centinaio di forchette
    “Ma la pianti di scrivere ancora bueal…”
    “Va fora da sta stanza o te pico sol muro a modi souvenir!!!”

    …………….

    Stavo dicendo.
    Un paese lontano aveva sì e no un centinaio di Forchette che, secondo la storia storica, appartenevano all’antica tribù dei Cucchiaini di paglia che erano fatti sughero.
    Non so perché si chiamassero ‘Cucchiaini di paglia’ se erano di sughero, ma questo è un problema loro.
    I Cucchiaini di paglia avevano popolato la zona nel lontano 1000 Avanti Zorborg (A.Z.) e avevano conquistato in lungo e in largo e in largo e in lungo e in lurgo e in lango ogni piccolo centimetro di spazio a loro disposizione. Facevano la bella vita grazie alle ricchezze acquisite con le loro conquiste, ma ben presto si accorsero di non essere felici. Infatti gli mancava una cosa molto importante. Una scatola di biscotti danesi.
    C’era solo un problema. I biscotti danesi venivano prodotti in Sicilia e la Sicilia era millemigli distante da Un paese lontano, così decisero saggiamente di prendere un tarocco. Il Bagatto.
    I Cucchiaini di paglia pensavano di essere finalmente felici ma non era così. Erano ancora tristi, fino a quando successe una cosa che cambiò il mondo.
    I Cucchiaini di paglia scoprirono la seconda dimensione e quindi sfruttarono il tempo perduto conquistando anche la seconda dimensione. Non ebbero però il tempo di godersi questa ultima e grandissima conquista che Un barbagianni cominciò a perseguitarli e a decimarli.
    Forchette sono gli unici che sono scampati alla furia di Un barbagianni in quanto Un barbagianni è morto di intossicazione alimentare da Cucchiaini di paglia, noti per essere molto indigesti e, se Un barbagianni avesse conseguito la maturità invece di abbandonare gli studi avrebbe saputo appunto che I Cucchiaini di paglia sono noti per essere molto indigesti per via del sughero.
    Un giorno però Forchette #62 andò al municipio per iscrivere all’anagrafe il suo primogenito, Forchette #104 e scoprì che le Forchette in realtà erano state inventate dal figlio di Un barbagianni, Figlio di Un barbagianni che, per vendicare la morte di suo padre, trasformò i restanti Cucchiaini di paglia in Forchette.
    Per lo spavento e lo sconforto Forchette morirono.

    Fine
     
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