Gli X.Men si sposano anche in Italia, Intervista a Marco M. Lupo!

Il primo matrimonio gay in casa Marvel!

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  1. niki ven
     
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    È giunto il momento: è sbarcato in Italia uno dei fumetti più attesi e annunciati, quello in cui uno degli X-Men si sposa a Central Park con il suo compagno. Ebbene, il primo fumetto della Marvel che racconta di un matrimonio gay, uscito il 20 giugno 2012 negli States, è da ieri nelle nostre edicole e fumetterie. Lo attendevo a tal punto che posso annoverare il 21 febbraio come l’unico giorno di tutta la mia vita in cui mi sono svegliato presto come un giornalaio.
    A sposarsi è Northstar, mutante capace di muoversi e volare a velocità supersoniche, che nel 1992 è diventato il primo supereroe gay dichiarato, ha poi adottato una bambina abbandonata di nome Joanne (malata di AIDS) e l’ha persa, ha scritto un memoriale dal titolo Born Normal sulle sue esperienze sia come mutante che come omosessuale e, sul numero appena uscito, chiede a Kyle Jinadu, suo compagno dal 2009, di sposarlo.
    Che dire, ne ha fatte di cose buone, il nostro eroe dalla velocità supersonica si merita una rilassante luna di miele, senza il tram tram e tutte quelle corse della vita quotidiana (e per lui è letterale). L’avrà?
    L’edizione italiana comprende in un unico volume tutta la minisaga (144 pp., contiene: Astonishing X-Men #48/53) e in appendice una breve storia di Northstar e Kyle del disegnatore gay dichiarato Tim Fish. Edizione limitata in fumetteria con adesivi allegati e cover personalizzabile.
    Il fumetto, in virtù della sua puntuale uscita in edicola e del suo stretto rapporto col quotidiano, si è da sempre dimostrato un mezzo ideale per tastare il polso degli umori di una società e rappresentarne i cambiamenti. E la Marvel sembra aver chiaro che gli uomini mutano e i tempi anche.
    Mi sembra naturale che in casa Marvel siano proprio gli X-Men i protagonisti di questa svolta. Reietti e vittime di pregiudizi, difensori del mondo che li teme, le loro avventure sono piene di mutazioni e trasformazioni, morti e rinascite, colpi di scena e capovolgimenti, inaspettate sconfitte e insperate vittorie, che li portano ad accettare i continui spostamenti e incongruenze dell’identità e a capire che la società in cui vivono è una società anch’essa in continua trasformazione, una società che può cambiare – come in peggio, andando verso derive naziste e intolleranti, così in meglio.
    Già dall’annuncio dell’uscita del numero negli Stati Uniti c’è stato una grande eco sui media, anche in Italia. E direi che questo matrimonio può essere definito il più atteso di questi mesi. Secondo solo, concedetemelo, a quello tra me e Tiziano Ferro. E siccome io prendo qualsiasi cosa come un segno premonitore, soprattutto quando mi fa comodo, faccio notare che ieri oltre all’uscita di questo numero di X-Men si festeggiava anche il compleanno di Tiziano Ferro. Non vi sembra di buon auspicio?
    E ora una sorpresa per tutti i lettori: un’intervista a Marco M. Lupoi, direttore editoriale degli X-Men e degli altri fumetti Marvel in italia.
    Per fare le giuste domande non potevo che affidarmi a Matteo Marino, il co-fondatore del blog, il quale, da nerd patentato qual è (e oggi questo è decisamente un complimento), leggeva questi fumetti fin da bambino e ancora oggi. E ha, colpo di scena, una rivelazione molto particolare e tenera da fare a Mr. Lupoi, vedrete…

    Marco M. Lupoi
    Ciao Marco, gli appassionati di fumetti ti conoscono fin da quando in Italia la Marvel era edita dalla Star Comics, fin dal primo numero dell’87. Ti va di presentarti ai lettori di vogliosposaretizianoferro?
    Salve a tutti, sono Marco Lupoi e di mestiere “faccio” i fumetti, cioè li confeziono editorialmente con il mio team alla Panini di Modena, fumetti di ogni tipo, Marvel ma non solo. E faccio questo mestiere da una vita, ancora prima del lancio del primo albo Star Comics, dalla fine del 1985 (una vita, anzi svariate vite fa).
    Cosa hai pensato quando hai ricevuto la notizia del primo matrimonio gay in casa Marvel?
    Beh erano mesi che andava avanti il “teasing” sulla stampa specializzata, che indicava che ci sarebbe stato un matrimonio “speciale” che avrebbe fatto la storia.
    In molti pensavamo potesse essere Northstar ma vedere che era proprio lui mi ha riempito di soddisfazione. Mai avrei pensato – quando leggevo i fumetti Marvel da ragazzino – che un giorno gli eredi di Stan Lee avrebbero portato avanti una tematica così dirompente e a me tanto vicina (e tanto meno che sarei stato io il direttore dell’edizione italica).
    E ancora una volta la Marvel ha colpito nel segno con un albo che è davvero una pietra miliare. D’altronde la Marvel da decenni è all’avanguardia su tutte le tematiche sociali, dall’uso delle droghe sintetiche nei ’70 alle prime coppie interrazziali, dai primi personaggi di colore nel ruolo di protagonisti al primo coming out di un personaggio gay, lo stesso Northstar.
    Come li vedi come coppia? Del resto uno è un mutante con superpoteri l’altro un umano.
    Beh, un “topos” dei fumetti Marvel è che quando si sposa una persona con super-poteri con un “civile”, il finale non può essere felice: il pericolo è troppo per la parte “umana” della coppia. Di recente la Cosa dei Fantastici Quattro ha visto annullata la propria cerimonia di nozze proprio per questo motivo. Speriamo solo che Northstar sappia proteggere suo marito dai mille nemici micidiali degli X-Men. Di certo facciamo tutti il tifo per lui.
    L’anno scorso la notizia del matrimonio di Northstar e Kyle ha avuto ampio spazio sui media italiani. Avete già pubblicato l’albo in Europa? E qual è stata l’accoglienza nei vari paesi?
    Siamo più o meno tutti in parallelo, l’albo sta uscendo contemporaneamente in Italia, Spagna, Germania e Francia. Un po’ presto per dire qualcosa, ma il matrimonio gay esiste già in Spagna, Germania e Francia hanno le unioni civili, e la Francia sta passando al matrimonio, quindi penso che faccia scalpore più da noi che altrove.
    (ma una curiosità da dire è che in Germania il sito gayromeo ha acquistato una sub-tiratura dell’albo da offrire ai suoi utenti!)
    Secondo te, i personaggi gay nei fumetti, serie tv, film, quanto hanno contribuito a promuovere l’accettazione sociale e combattere l’omofobia?
    Direi che hanno giocato un ruolo ENORME. Siamo passati da pochi personaggi comprimari o da accenni velati, alla presenza quasi obbligata di uno o più personaggi gay in ogni serie TV o a fumetti (anzi, quando mancano si ha sensazione che ci sia una lacuna di qualche tipo, un “punto cieco” che non permette di vedere il mondo nella sua interezza e complessità).
    Di certo le nuove generazioni stanno crescendo con una enorme quantità di “role model” gay, figure di tipo diverso, di solito anche positive, sia nella vita reale sia nella fiction, e questo aiuta molto nella formazione di una identità personale serena e realizzata, fuori da stereotipi e condizionamenti. (mentre ricordo che da ragazzino le uniche figure di gay visibili erano le macchiette tipo Il Vizietto, gli intellettuali maledetti come Fassbinder e Pasolini, e i cantanti ambigui e velati come Renato Zero… non proprio una situazione rosea).
    Ora le domande difficili: qual è per te il supereroe che batte tutti gli altri? Il cattivo che più ami odiare? Il supererore e la supereroina più sexy?
    Beh, io vado a periodi, ma di certo Capitan America, l’Uomo Ragno, il Dr Strange, sono tra i miei preferiti. Ma poi mi piacciono anche eroi minori come Iron Fist (non ridete), il Cavaliere Nero, Wasp, Jocasta…
    Qual è stata la tua reazione quando hai visto Wolverine, nei fumetti un tipo basso e dall’aria poco raccomandabile, interpretato dall’allora sconosciuto e immediato sex symbol Hugh Jackman?
    Mai casting fu più azzeccato. Anche se forse nel fumetto Logan non è certo una bellezza, mettere un attore come Hugh Jackman nei suoi panni ha giovato a entrambi.
    A quanto pare sei stato Mr. Twitter 2010, l’italiano con maggior numero di follower.
    Beh all’epoca eravamo quattro gatti, ora credo di essere nella posizione 100 dei twitteri più seguiti d’Italia? Come poi alla fine è giusto…
    Tu sei anche un blogger: linkaci il tuo miglior post
    Bloggo molto poco. L’immediatezza di twitter mi impedisce di impegnarmi quanto dovrei. Comunque il post che amo maggiormente è quello sulla morte della mia gatta
    http://cuoredichina.blogspot.it/2010/06/ab...s-only-sky.html
    Anche gli ultimi due o tre che ho scritto non sono male, li trovate alla pagina http://cuoredichina.blogspot.it
    Nell’ultimo album degli Egokid c’è una bellissima canzone d’amore uomo-uomo intitolata Come un eroe della Marvel: l’hai ascoltata fino allo strazio, la cosa ti giunge nuova, o li vorresti denunciare perché ti hanno rubato l’idea?
    Naaa… mi avevano anche spedito la traccia in anteprima, se ricordo bene.
    Quand’ero un adolescente che si credeva praticamente il solo gay al mondo, e tu un giovanissimo redattore della Star Comics, ti occupavi anche di rispondere alla posta dei lettori. Una lettera in particolare mi colpì profondamente, era quella di un ragazzo gay. Ricordo l’impressione che fece su di me sentir parlare di omosessualità con tanta nonchalance su un fumetto rivolto anche ai ragazzi. La tua risposta mi aiutò a non avere paura dei miei sentimenti, della mia “identità segreta”, mi fece sentire compreso: per me allora fosti un po’ un supereroe. Chi sono i tuoi supereroi?
    Beh, mi fa piacere sentirti dire questa cosa. Non sei il primo uomo gay che mi dice che si è sentito “ascoltato” leggendo le pagine della posta degli albi che curavo. Forse mi sembrava una cosa normale, essere così aperto sul tema, ma in effetti i tempi erano diversi rispetto a oggi, sono stato un precursore involontario…
    D’altronde se i fumetti Marvel insegnano una cosa (a parte che da grandi poteri derivano grandi responsabilità) è che siamo tutti uguali, e che ogni nostra emozione ha diritto di cittadinanza nel mondo, e che lottare per quello che siamo e per i nostri diritti è la forma più alta di eroismo.
    Chi sono i miei eroi? Tutti quelli che lottano per i diritti umani, contro tutto e contro tutti, in ogni angolo del globo.
    E chi manderesti nella Zona Negativa?
    Quelli che i diritti li ignorano, li calpestano. Qua da noi in Italia gente come Berlusconi o Giovanardi, gente piccola, omofoba, meschina.
    Northstar e Kyle si sono sposati a New York il 20 giugn6 2012. Stefano e Federico, la coppia che ha portato il suo messaggio di amore sul palco di Sanremo, si sono sposati a New York il 14 febbraio di quest’anno. Anche tu ti vuoi sposare a New York?
    Veramente io mi vorrei sposare in Italia e avere gli stessi diritti che hanno tutti, senza dovermi necessariamente sentire un cittadino di serie B. Sposarsi a NY o a Barcellona può avere una valenza politica, ma voglio essere sposato dal mio sindaco nella sala Rossa del Comune di Bologna, come qualsiasi altra coppia. È l’unica cosa su cui vale la pena lottare, l’uguaglianza.
     
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