Il cerchio si chiude. Una storia che vi emozionerà.

La mia prima Fanfiction.

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    Re Saggio

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    Ecco la mia prima Fanfic. Finalmente.

    Posto subito il prologo, così mi dite che cosa ne pensate.
    In pratica, è lal storia dei vari accadimenti che nessuno dei film rivela. Una serie di scene eliminate e non solo, dalla morte di Mufasa in poi, con una storia di amicizia nel mezzo.


    Prologo: La decadenza delle terre del branco

    Un tempo, la vita nelle Terre del Branco scorreva lieta.
    La nascita del principe Simba aveva allietato l'atmosfera, e non poco.
    Fui io stesso a presentare il cucciolo al resto del branco, come del resto avevo fatto con il Re Mufasa prima di lui, e con la Regina Uru prima ancora.
    Tuttavia, ancora non sapevo che cosa sarebbe accaduto in seguito, e comunque, come avrei potuto? Sono solo uno sciamano, non un ciarlatano indovino.

    In ogni caso, i primi tre mesi di vita del principe, passarono nella spensieratezza più gioiosa: il piccolo Simba crebbe, diventando un allegro e vivace cuccioletto. Forse un po' troppo vivace: il suo desiderio di diventare Re gli conferiva una dose straordinaria di arrogante allegria, ma chi non è mai passato per una fase simile alla sua età, tra i grandi Re del passato, mi domando...

    Ma sto divagando...
    Tutti i nostri guai sono cominciati il giorno dopo l'accadimento di un grave incidente con le iene nel Cimitero degli elefanti: il piccolo Simba era scampato per miracolo a una terribile imboscata delle Iene che bazzicano in quella zona diabolica. Per poco lui e Nala, la figlia di Sarafina non erano rimasti uccisi, e solo l'intervento del Re, riuscì a impedire la catastrofe.
    Il nostro caro Mufasa, sembrava aver smorzato la spavalderia del principino, e tutto sembrava volgere per il meglio.
    Ma così non volle il caso.

    Quel giorno, Simba stava aspettando nella gola che dista circa mezzo miglio dalla Rupe dei Re - il cielo solo sa che cosa stesse facendo laggiù - quando improvvisamente, e apparentemente, senza alcun motivo, gli gnu che stazionavano a monte, si precipitarno giù nella gola: una mandria immensa, tra i duemilacinquecento e i tremila elementi, la mandria che passa nelle Terre del Branco durante la stagione delle pioggie: questo lo so, perché io stesso, su autorizzazione del Re, facevo transitare le mandrie nella savana.

    Dev'essere stata una scena tragica: dai resoconti che mi sono stati riferiti quella sera, il piccolo era stato travolto, e così anche il Re, nel tentativo disperato di salvarlo.
    Non volli credere alle mie orecchie: Il nostro Re, e il principe... morti! No! non poteva essere vero! Mi precipitai in un lampo, ma la scena che si presentò ai miei occhi non lasciava trasparire alcun dubbio: il corpo di Mufasa giaceva a terra, straziato dagli zoccoli degli gnu, e la sua schiena ostentava un grosso livido. Sarabi si stava sciogliendo in lacime sul cadavere del compagno, e le leonesse del branco lanciavano macabri ruggiti di cordoglio verso il cielo, mentre i cuccioli, piangenti, singhiozzavano negli abbracci delle madri. Mi cadde il bastone di mano per l'angoscia.
    In disparte, Scar, il fratello del Re, a testa bassa mugugnava in silenzio.

    Quella notte stessa, egli stesso, per legge, salì sul trono, e tra lo stupore generale, introdusse le iene, consentendo loro la possibilità di cacciare liberamente. Nonostante l'inizio di questo nuovo Cerchio, piansi amaramente la scomparsa di Mufasa.

    Da allora, le cose sono peggiorate: l'avidità illimitata delle iene, nel giro di poche settimane, portò al lento, tuttavia costante degrado e decadimento delle nostre Terre; le mandrie, furono costrette alla fuga, poiché i canali d'acqua, a causa della misteriosa siccità dell'anno seguente, si erano completamente prosciugati.
    Senz'acqua, la terra si inaridì, l'erba scomparve, gli alberi morirono - solo il baobab sacro, la mia dimora, restava verde e rigoglioso - e la caccia divenne molto difficoltosa per le leonesse: non mancò infatti, che molte di loro soffrissero di malattie da astinenza; dovetti curare Sarabi almeno tre volte. Anche la giovane Tama venne a farmi visita, e fui costretto a diagnosticarle un trasferimento per motivi di salute.
    Fu un duro colpo: era una delle leonesse più gentili che si possano immaginare.
    I cuccioli furono costretti a fuggire con le loro madri, per far si che Scar non avesse nessun rivale in grado di privarlo del trono.

    Per un altro anno, la stagione secca se n'era andata ed era tornata. Ma ancora una volta, le nuvole trattennero la pioggia; la situazione era diventata insostenibile: le prede scarseggiavano in quasi tutto il territorio, e non era raro il fatto che le leonesse ci mettessero più di due giorni per catturare qualcosa. E tutto andava a Scar e alle iene, lasciando le leonesse a patire gli stenti di una vita devastata.

    In tempi recenti, il Re ha avuto un cucciolo di nome Nuka dalla giovane Zira, e per legge, ho dovuto presentarlo al branco: non ho mai visto un pubblico più gelido, alla nascita dell'erede reale, che in quel giorno.

    Stanotte, gli animi sono infiammati: le leonesse da tempo sperano di rovesciare Scar e il suo dominio spietato, ma purtroppo il Re ha molti elementi al suo comando, e non solo le iene, ma anche le leonesse, prima fra tutti, Zira.
    Sarabi e la sua squadra, composta da dodici leonesse tra le più fedeli a lei, dicono che la speranza è perduta, ma Nala, negli ultimi tempi mi è sembrata più furente del solito. L'ho sentita gridare con chiarezza, una sera: "Dobbiamo fare qualcosa!"

    E la scorsa notte, infatti, l'ho vista radunare in segreto le leonesse fedeli, tra le quali erano presenti anche sua madre e Sarabi. Lo si capiva a prima vista, quella ragazza era troppo sconvolta dalla situazione per restare con le zampe in zampa.
    DOVEVA fare qualcosa.
    Continua....


    E per ora è tutto.
    Prego, commentate, e spero nei vostri favoritismi
     
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  2. Starlet96
     
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    bellissimo *_* aspetto il primo capitolo,fallo presto
     
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  3. Pridelands98
     
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    Cavolo, un bellissimo prologo! Quindi la tua fan fiction sarà sul regno di Scar, non ti spiace se iniziò a leggere direttamente la fan fiction e salto "Poemetti sinofici", vero? Aspetto il primo capitolo!
     
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  4. Devi_
     
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    Huhu questa è la prima fanfiction che leggo !!
    Comunque sembra bello e mi piace anche l'idea di narrare gli avvenimenti successi in questo determinato lasso di tempo ^^
     
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    Stasera posto il primo capitolo! YOSH!
    Grazie per i commenti positivi!

    Pridelands, resterai un po' deluso: lasceremo le Terre del Branco molto presto. Gomen nasai... (jap. mi dispiace) :D
     
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  6. Devi_
     
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    Sbaglio o YOSH è una cosa che dice sempre kakashi senesi? Ti piace il giapponese?
     
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  7. Pridelands98
     
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    CITAZIONE (Gaoh @ 4/2/2013, 15:08) 
    Pridelands, resterai un po' deluso: lasceremo le Terre del Branco molto presto. Gomen nasai... (jap. mi dispiace) :D

    Cosa? D: Bhe immagino che comunque i protagonisti saranno i personaggi del Re Leone dato che hai messo la tua storia tra le Fan Fictions del Re Leonee non in "Varie Fan Fictions" dove si parla di altre cose.
    P.S. Ma la tua storia sarà canonica o no?
     
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    Vi devo delle risposte.
    Devi_, sì, mi piace il giapponese. Ma non solo quella lingua.
    Hai visto il mio avatar? Dovresti aver capito che ho l'indole del Samurai. Ore no wa Hiten no Gaoh. Wakaru ka? (jap. il mio nome è Gaoh del Cielo di Fuoco. Hai capito?)


    Pridelands, la mia storia segue gli eventi del film, più, quello che io presumo. Quindi... sì, la mia storia sarà canonica.

    Comunque, da ora in avanti, niente domande che inducano a spam, o OT, o cose del genere. Vabbuono?
    Non vorrete mica che io vuoti tutto il sacco ora, vero?
     
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    Però... niente male questo prologo. Hai descritto molto bene i personaggi e le loro sensazioni. La lettura mi è sembrata molto scorrevole e la grammatica è perfetta. Aspetto il seguito ;)
     
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    Eccomi!
    Dopo un bel piatto di riso, sono pronto per il primo capitolo.

    Capitolo 1: Vita nelle Terre di Scar

    Il cielo era coperto da una densa coltre di nuvole, quella mattina presto, ma si schiarì presto, dopo il sorgere del sole: si preannunciava una giornata afosa.
    Le leonesse che si erano appostate ai piedi della Rupe, erano divisi in due gruppi ben distinti: nel punto più vicino alla rocca, vi erano Sarabi, Sarafina e Nala, profondamente addormentate, mentre più sotto, si vedevano Uzuri, Nyota, Kula e le altre sette.
    Erano tutte leonesse forti, chi più, chi meno giovani, ma la più giovane di tutte restava Nala, così come la più vecchia era Sarabi, la vedova del Re.

    Il sole portò un calore immenso sulle Terre del Branco, e in breve, la grotta del sovrano fu percorsa da un fascio di luce, poiché la sua bocca tende a nordest, e si illumina abbastanza presto nella stagione secca.
    Sebbene le cacciatrici fossero restie ad alzarsi a causa della loro grande stanchezza, il Re si svegliò ai primi raggi di luce che lo raggiunsero: Scar si alzò con un gemito sonoro, e a quel suono, Zira si rigirò verso di lui. Lo fissò con uno sguardo di fuoco: era innamorata di lui da molto tempo, e alla fine, il loro amore - se si può definire tale - aveva dato alla luce il piccolo Nuka, che dormiva con loro nella grotta.
    Zira era una leonessa forte e pungente: aveva tratti del volto e articolazioni assai spigolose, gli occhi di fuoco e una singolare linea di pelliccia scura sulla testa, in risalto contro la tinta bruno paglia arsa del suo corpo.
    Il piccolo Nuka aveva ereditato molto dalla fisionomia del padre: corpo gracile, pelliccia bruno cupo e criniera nera. Aveva soltanto sei mesi, e conservava ancora tutta la spensieratezza del cucciolo che era: mille e più volte aveva cercato di indurre il suo vecchio a giocare con lui, ma per Scar non era motivo di grande interesse. Lo considerava debole, e quindi, indegno della sua attenzione, figurarsi del titolo di Futuro Re.
    Salito sulla cima della Rupe, Scar scagliò un solenne ruggito, che svegliò l'intera Rupe. A sentire quel suono, Nala contrasse gli artigli, graffiando la dura roccia, e sibilò sottovoce, svegliandosi con un ringhio.
    Anche Sarabi e Sarafina si svegliarono: quest'ultima salutò la figlia dandole un leggero colpo con la testa sulla spalla. "Buongiorno tesoro."
    "'Giorno, mamma, Sarabi..." Nala si stiracchiò.
    "Buongiorno, cara!" salutò la regina.
    A valle, le leonesse fedeli si alzarono e andarono a salutare le compagne; un secondo ruggito di Scar fece cessare i convenevoli. Subito le tredici si precipitarono di sopra, al cospetto del Re, seguite da Zira e dalle sue cinque seguaci: in tutto, un leone e diciotto leonesse.
    Scar le squadrò tutte, dalla prima all'ultima; Zira lo guardava come estasiata, mentre il piccolo Nuka lo osservava attentamente da dietro la zampa della made, con un piccolo sorriso sciocco; Dotty e Spotty, le due sorelle, poco più giovani di Nala si inchinarono con rispetto, mentre le ultime tre seguaci, Azari, Tomi e Vizuri rimasero immobili come statue: aveveano tutte un pelame dal colore sporco che oscillava tra il biondo vecchio di Azari al bruno scolorito di Vizuri, al grigio fumo di Dotty, e tutte, avevano gli artigli sfoderati.
    In quanto al gruppo di Sarabi, lo fissavano e basta, anche se i loro occhi mandavano fiamme e lampi saturi di odio, e la loro rabbia era motivata: la condotta del Re, aveva mandato il regno sull'orlo della rovina. Un vero ledear non avrebbe mai permesso alle Terre del Branco di cadere così in basso; a questo pensava Sarabi.
    Lei, Sarafina, Kula, Nyota, Shentani, Mirana, Lia, Diana, Uzuri, Kima, Kora e Mizali erano decisamente più incantevoli delle seguaci di Zira, e avevano tutte tinte più chiare che andavano dal biondo scuro di Sarabi, spaventosamente simile a quello di Zira, al biondo grano di Sarafina e al biondo rosato di Nala. Solo Kula aveva una pelliccia scura, simile a quella della defunta regina Uru.
    Il gruppo delle dodici rimasero ferme, a debita distanza dal Re, che continuò a osservarle; da ultimo, osservò con particolare interesse Sarabi, Sarafina e Nala. Con un passo, si portò davanti a loro, e parlò, in modo che tutte sentissero: "Sapete qual'è il vostro dovere: andate, e che il cielo vi sia propizio." Con la coda dell'occhio rivolse un'altra occhiata verso Nala. "Spero soltanto che i vostri successi siano più... soddisfacenti!"
    Nala sgranò gli occhi a queste parole, e strisciò la pietra con gli artigli, digrignando lievemente i denti, prima che Sarabi poggiasse la sua zampa su quella della giovine; in un secondo, Nala si placò, emettendo un sonoro sospiro.
    Scar ghignò. "Andate!"

    Cacciare nelle Terre del Branco non era tanto complesso, per la grande quantità di prede presenti, ma da quando la siccità aveva avuto inizio, vi erano state non poche difficoltà, poiché le prede, vista la mancanza di cibo, si erano allontanate verso varie direzioni; quindi le leonesse si dividevano in gruppi più piccoli per cacciare, e così fecero quella mattina.
    Nala partì con Zira, Kula e Uzuri verso il Nord, mentre Sarabi e Sarafina procedettero verso altre parti: in totale erano cinque gruppi da tre leonesse, e uno da quattro.

    Tornarono che il sole era già alto, e l'ora di pranzo era passata da un pezzo: Nala e le sue compagne non avevano trovato praticamente nulla, e come se non bastasse, Zira continuò a lamentarsi per tutto il viaggio di ritorno.
    "Parola mia, siete state una delusione!" Sibilò, leccandosi il livido che si era fatta sulla zampa, dopo che era accidentalmente caduta durante un'inseguimento a una gazzella. "Non so come abbiate fatto a sopravvivere fino ad ora! Certo, con quel fannullone di Mufasa a gestire questo posto, non mi stupisco!"
    "Bada a come parli!" Ringhiò Nala, ma Uzuri dagli occhi color rubino, le parò una zampa davanti al petto. "Zitta, Nala!" le intimò a bassa voce. La giovane fissò stralunata l'amica. "Non vorrai mica prendere le sue difese, Uzuri!"
    "Non ne vale la pena!" Replicò lei a bassa voce. "Non lei!"
    Nala avrebbe voluto reagire, ma si limitò ad abbassare la testa e a continuare la marcia.

    Al ritorno, il sole aveva già cominciato la sua discesa; Scar aspettava ai piedi della Rupe con un aria decisamente scocciata. Il risultato finale della caccia era rappresentato da una zebra già mezzo spolpata, raccattata da Kima, Vizuri, Mirana e Shentani, il gruppo più numeroso: avevano dovuto strapparla alle iene prima che la divorassero tutta, e la stessa Mirana si era beccata un graffio alla spalla.

    Quella sera, Nala andò verso la gola: da molte notti vi passava le sere, in cerca di conforto. Si stupì nel vedere Sarabi; non disse una parola, ma andò comunque a sdraiarsi al suo fianco.
    Nessuna delle due osò parlare per una buona mezzora, fino a quando Sarabi ruppe il ghiaccio: "E' una bella serata, non trovi?" Nala si limitò ad annuire.
    "So cosa provi..." cominciò a dire, ma la giovane la interruppe. "No, non lo sai!" ringhiò. "Nessuno può capire! Nessuna di voi potrebbe capire!!!"
    Sarabi la fulminò con uno sguardo: subito Nala si zittì, e diventò piccola piccola di fronte a quello sguardo. Gli occhi di Sarabi davano la certezza assoluta che avesse pianto ogni notte dalla morte del suo compagno.
    "Io amavo Mufasa e mio figlio!" sibilò. "E so che provavi qualcosa per Simba, ma ormai non possiamo fare altro che rassegnarci al nostro destino!" Con un sospiro si accasciò sul bordo della gola. "Lui è il nostro Re, ora, e sarà meglio che tu ci faccia l'abitudine!" Nala si irrigidì; Sarabi riprese "So che stavi per attaccar briga con Zira, ed è un bene che ti sia trattenuta, ma ascoltami bene, piccola: se pensi di andar contro la legge ti ritroverai in un mare di guai! Purtroppo Scar si è rivelato un pessimo re, e da quando è nato suo figlio, il suo umore è peggiorato!"
    "Lui..." singhiozzò Nala. Sarabi si voltò a guardarla: stava piangendo. "Lui non è il Re!"
    Sarabi la costrinse a guardarla negli occhi, alzandole la testa. "Non abbiamo altra scelta: lui è il Re, e merita..."
    "LUI NON E' IL RE!" urlò Nala, svincolandosi. "Un vero Re non avrebbe mai fatto quello che ha fatto lui! Non merita altro che sprezzo da me!"
    "NALA!" Tuonò Sarabi atterrandola. "Ascoltami! So come ti senti, non credere che non lo sappia!" Nala cercò di svincolarsi, ma si fermò, quando qualcosa di freddo e bagnato le finì sul muso: osò aprire gli occhi e vide che anche Sarabi piangeva. "Ho perso il mio vero amore e mio figlio in un istante! Come potrei non saperlo!?"
    "Sarabi..."
    "Ho sofferto! Più di quanto tu possa credere!" Sarabi si mosse lasciando che Nala si alzasse. "Ma non possiamo permettere al dolore di dominarci! Non possiamo fare niente contro Scar! Ti prego: lascia che il passato sia tale, e considera che ora Mufasa e Simba ci guardano dal cielo e ci proteggono" Un debole sorriso affiorò sul volto della regina. "Vieni, ora, andiamo a casa." E con un passo lento e stanco, si mise in marcia verso la Rupe.
    Nala, rimasta indietro, con un espressione vuota, si mise a singhiozzare, e lanciò un grido disperato:
    "NOI DOBBIAMO FARE QUALCOSA!"
    Ma nemmeno lei era sicura di queste parole, ormai.
    Con un pianto sommesso, seguì Sarabi verso la Rupe.

    Continua...

    Spero che vi piaccia.
     
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    Woooow!!!! mi piace eccome!!! aspetto assolutamente il continuo!!!
    ce tutto in questa fan fic!!
    le descrizioni dei luoghi i sentimenti di sarabi e Nala descritti alla perfezione......favolosa!!! xD


    P.S. sai anche io prima della mia fan fic su kopa stavo pensando di farne una sul regno di Scar xD
     
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    Wow, bellissima!! Complimenti, anche se ad essere sincera preferisco le tue poesie, sono più profonde^^
     
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  13. Pridelands98
     
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    Bellissimo! Aspetta, dato che ci sono due leonesse di nome Vizuri e Shentani,,, sei mica anche te un fan di Savu?
    Comunque ottimo lavoro, cavolo se [ questa una giornata tipo del regno di Scar... mi chiedo ancor di più come hanno fatto Sarabi, Nala, Sarafina, ec.... a resistere in quell inferno??

    Edited by Pridelands98 - 4/2/2013, 22:25
     
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    Ottimo capitolo, Gaoh. Scrivi benissimo :)
     
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    Prima che mi dimentichi, dato che sento di essere andato troppo veloce con il primo capitolo, vi metto una schedina delle Leonesse della Rupe.

    EXTRA


    Ecco il gruppo EVIL (Chiamiamolo così)
    Zira: Compagna di Scar e madre di Nuka; pelliccia color paglia arsa, con una striscia più scura sulla fronte. Occhi rossi, tratti spigolosi; tendente all'irascibile.

    Azari: Madre di Zira, dal pelo biondo vecchio e opaco, leggermente più vecchia di Sarabi. Ha gli stessi occhi della figlia, e si è sottomessa a Scar per paura.

    Tomi: Forse la più forte delle cacciatrici, superba, di colore biondo scuro. Ha gli occhi neri, e si è schierata dalla parte di Scar ritenendolo degno del titolo di Re.

    Vizuri: Cacciatrice coetanea di Sarafina, di corporatura media, con un pelo marroncino, più chiaro sul ventre e sulle zampe. Intimorita dal Re, si è sottomessa come Azari.

    Dotty: Leonessa giovane dall'aspetto mingherlino, con le costole in rilievo; la sua pelliccia è color grigio fumo, ed è cieca all'occhio destro, completamente trasparente.

    Spotty: Sorella di Dotty, dalla pelliccia grigio marroncino con gli occhi verdi come la sorella maggiore; è la più magra del gruppo, e ostenta perdite di pelo.

    Ed ecco il gruppo GOOD
    Nala: Figlia di Sarafina, da cui ha ereditato gli occhi turchesi. Dal pelo biondo rosato, non è riuscita a superare il trauma per la scomparsa di Simba. E' una cacciatrice eccezionale.

    Sarafina: Madre di Nala e migliore amica di Sarabi. Il suo pelo color grano è l'ideale per nascondersi, e la sua forza, risiede nel suo immenso coraggio, trasmesso alla figlia.

    Sarabi: Vedova di Mufasa e maestra di Nala, Uzuri e Tama. La sua pelliccia biondo scuro è simile a quella di Zira, di corporatura solida e robusta, ha una grande resistenza.

    Uzuri: Coetanea di Nala, ha imparato da Sarabi. La sua pelliccia è color ambra, e dimostra grande saggezza in situazioni estreme.

    Nyota: Giovane vagabonda accolta da Mufasa prima della nascita di Simba. All'epoca era solo una cucciolotta. Il suo pelo è color beige.

    Tama: Allieva di Sarabi, costretta a fuggire a nord per motivi di salute. Di pellame dorato, ostenta un ciuffo singolare sulla fronte e due occhi color dell'erba.

    Kula: Giovane il cui pelo marrone scuro ricorda quello di Uru; si è allenata sotto Sarabi assieme a Nala e a Tama. Era molto affezionata a quest'ultima.

    Shentani: Il membro più anziano del branco dopo Sarabi; la sua pelliccia è colo mogano, e la sua costituzione è molto magra.

    Mirana: Vecchia amica di Sarafina, giunta alla Rupe in cerca di fortuna. La sua pelliccia è bianca come la neve, e i suoi occhi sono dorati.

    Lia: Giovinetta dalla pelliccia color biondo molto intenso, simile a Tama. Soffre di una leggera forma di cifosi, che la costringe a tenere la testa bassa.

    Diana: Prima allieva di Sarabi, e sua zampa destra, dalla tinta bruno dorata. Sembra non conoscere la paura, e spesso agisce in maniera avventata.

    Kima:Leonessa di costituzione solida, poco più grande di Nala. La sua pelliccia è di un pallido grigio; i suoi occhi sono verdi come il sottobosco estivo.

    Kora: Gemella di Kima, dalla quale si differenzia per gli occhi blu come il cielo. Assai sensibile, dopo la morte di Mufasa, sembra aver perso l'uso della parola.

    Mizali: Orfanella adottata di Azari, e quindi, sorella acquisita di Zira. Costretta a prendere una decisione, si è inimicata la sorella. Il suo pelo, è color Ocra.

    WARNING: Se non volete rovinarvi la sorpresa, non leggete questo SPOILER.
    Inutile dirlo, alcune delle GOOD Spariranno nel corso degli eventi.
     
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86 replies since 4/2/2013, 13:44   3003 views
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