Il Re Leone - come tutto ebbe inizio

by Miranh

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  1. Simba (Cucciolo)
     
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    uuuh bello l'inizio di una grande avventura per uru e il finale nalascia un pò di mistero ^^ voglio subito il seguito ^^ :)
     
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    Allora.. riguardo al cap 18..
    - Mi piace molto la parte in cui Ahadi "parla" con la madre. E' bello sapere che, piano piano e lentamente, sta mettendo la testa a posto ^^
    - La parte in cui si dimostra un esperto di caccia, fa un pò sorridere, quando spiega la sua tecnica la fa così semplice xD
    - La terza e ultima parte invece è un pò triste. Mi spiace molto per Kaius, povero, si era innamorato della madre di Ahadi..
    Bel capitolo!
    Forse non sono un bravo critico, infatti non riesco a trovare delle imperfezioni, quindi perdonami se metto sempre commenti positivi ^^"

    Riguardo al cap 19..
    - Non ho niente da dire, l'unica cosa che mi stranizza è il fatto che sia stata evidenziata la ferita di Mohatu.. Spero non significhi qualcosa di spiacevole .-.
    Non trovo nemmeno qui qualcosa che non va ^^

    Ovviamente, come sempre, NON VEDO L'ORA CHE CONTINUI!!!
    :D
     
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    Re Leone

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    Capitolo 20. “Un inaspettato rincontro”


    << Ahadi... >>
    << Mh... >>
    << Ehi, Ahadi! Sveglia! E' giorno fatto! >>
    << WHA! >> si alzò di scatto. Blumar era venuto a svegliarlo:
    << Blumar?...Ma che accidenti?! Mi hai spaccato un timpano! >>
    << Ma è quasi un'ora che ti chiamo! Hai dormito per tutta la mattina! Vieni, andiamo a cacciare >>
    << A cacciare? >>
    << Sì, mi darai una mano. Voglio diventare un bravo cacciatore >>
    << Uff.... Arrivo... Ma perché sono rimasto in questo posto assurdo?? >>
    << Forse perché non è poi così male come luogo, non credi?? >>
    << Mhpf... >>
    << Comunque siamo tutti contenti che tu abbia deciso di fermarti più a lungo qui... >>
    << Ah, sì....? Bah... E' già passato un po' di tempo, ma non mi sono ancora abituato al vostro ritmo... >> e sbadigliò ancora assonnato;
    << Ehi, non riaddormentarti! >>
    << Sono sveglio, sono sveglio.... >> e cominciarono ad avviarsi;
    << Dunque... Che ne dici di andare verso Ovest? Dovrebbero esserci numerose mandrie... >>
    << Ovest?...D'accordo >>
    Attraversarono la giungla, seguendo il corso di un piccolo fiume, che scorreva verso Ovest, infine giunsero ad una vastissima valle aperta, che ospitava pochi alberi, molto distanti fra loro. In mezzo alla valle, vi era un piccolo gruppo di impala, che brucava l'erba.
    Con i consigli di Ahadi, Blumar mise in atto alcune strategie di caccia, ma con scarso successo: al primo tentativo inciampò su un ramo caduto; al secondo tentativo, con un altro gruppo di gazzelle, fini in una pozza d'acqua. Ahadi continuava ad osservarlo, sospirando a causa dei continui fallimenti del giovane: << Sei un caso disperato... Continui a distrarti senza tregua >> gli disse;
    << Lo so, accidenti... >> rispose Blumar << E' che non posso fare a meno di pensare alla reazione che potrà avere Lena, quando le porterò un preda, catturata con le mie stesse zampe... >>
    << Di nuovo con questa Lena? >>
    << Ma certo. Leonesse sexy come lei non si incontrano spesso... >> disse leccandosi i baffi per l'eccitazione << Proprio tu non mi dirai il contrario, Ahadi... >>
    << Veramente io non perdo tempo per queste sciocchezze... >>
    << E fai male, amico! Ancora mi chiedo come faccia a non esserci una leonessa nella tua vita... >>
    << E io mi chiedo come tu faccia a pensare solamente a queste cose, Blumar... >>
    << Ma mi pare ovvio! Nella vita c'è sicuramente un momento in cui tutti, prima o poi, dovranno...insomma... >>
    << Risparmia il fiato, ragazzo... So bene dove vuoi arrivare. Evidentemente per me non è ancora arrivato il momento >>
    << Ma non ne capisco la ragione, Ahadi... >>
    << Meglio che tu non la capisca, credimi >>
    << Ma... >>
    << Non volevi far colpo sulla tua amica? Cosa aspetti a catturarle una preda, allora? >> lo interruppe, cambiando discorso;
    << Giusto! Per un attimo lo avevo dimenticato >> e corse a cercare nuovamente del cibo;
    << Bah... >> sospirò Ahadi << Ma da quando i ragazzini sono diventati così erotici?... >> e si incamminò solitario, dalla parte opposta a quella in cui era andato Blumar. Passeggiò per un po' di minuti, sotto ai caldi raggi del Sole, e si fermò a bere la fresca acqua di un piccolo ruscello.
    Intanto le giovani leonesse del branco si erano riunite per passeggiare e pettegolare fra loro. Ahadi le vide venire nella sua direzione e decise di nascondersi dietro a un albero, per evitare di essere circondato da esse per l'ennesima volta. Le sentì mugugnare:
    << Ehi, Lena, hai visto Blumar? Si è messo in testa di cacciare da solo... >> disse una leonessa;
    << Già... Pensa di riuscire a far colpo su di me, quell'illuso... >>
    << Oh, suvvia, non pensi di essere un po' troppo dura con lui? >>
    << Ma neanche per sogno! Io voglio un compagno robusto e virile, non un gracile squinternato! Lo ricambierò solo quando riuscirà a catturami un bufalo nero... >>
    << Cioè, vuol dire mai >>precisò un'altra leonessa;
    << Esatto >> sorrise maliziosa << Mi concederò solo a un vero leone... Come lo straniero >>
    << Oh, lui sì che ha fascino... >>disse un'altra;
    << E' così bello...e forte...e coraggioso... >>
    << E anche molto tenebroso e misterioso... >> disse Lena << Adoro i leoni di quel genere, ma non riesco mai a parlargli a lungo >>
    Ahadi non ne poteva più di tutte quelle ciance. Bastavano altre due parole e quelle giovani leonesse si sarebbero squagliate al suolo, da quanto erano eccitate. E a lui sarebbe venuto il voltastomaco a furia di ascoltarle. Le leonesse si fermarono a bere e lui ne approfittò per allontanarsi senza farsi notare. Trovò l'ombra sotto un altro albero e vi si fermò a pensare alla conversazione con la propria madre.
    “ Chissà cosa voleva dire mia madre quella volta... ” pensò “ ...mi disse di attendere altre due settimane in questo posto...E due settimane sono passate, ma non vi è l'ombra di alcun cambiamento qui... Comincio a pensare di aver avuto solo un'allucinazione... ” e si sdraiò triste sull'erba morbida.
    << Ehi! Ma quello laggiù è lo straniero! >>
    << Sì! Chiediamogli se vuole stare con noi! Dai >>
    Ahadi udì le voci acute delle leonesse, che gli si stavano avvicinando.
    “ Oh, no... ” pensò “ Non sopporto più quelle stupide pettegole... ” e si alzò, ma loro gli erano ormai andate incontro:
    << Ehilà, straniero! Che ci fai qui da solo? >> domandò Lena avvicinandosi a lui;
    << Perché non vieni un po' con noi a divertirti? >> chiese un'altra;
    << Su, avanti... >> continuò Lena, strusciandosi addosso a lui. Ahadi fu percosso da un forte brivido in tutto il corpo e si scansò velocemente:
    << Spiacente, ragazze! Ma non verrò >>
    << Su non fare il difficile... Ogni volta che vengo da te, tu ti dilegui >> insistette Lena, avvicinando il volto a quello di lui << Se proprio non vuoi venire... >> gli sussurrò ad un orecchio << vorrà dire che ci incontreremo da soli io te, stanotte... Così le altre non ci porteranno disturbo... >>
    Ad Ahadi si rizzarono i peli sulla schiena: << CHE CO...??! >> la scansò bruscamente << Sei impazzita, per caso?! Togliti subito dalla testa quest'idea! E' ancora presto per pensare a certe cose...! >>
    << Dunque mi respingi?! >> esclamò lei;
    Le altre leonesse rimasero sconcertate e tesero bene le orecchie per ascoltare il resto del discorso:
    << Si può sapere perché sei così scorbutico?! Nessun altro leone mi avrebbe mai rifiutata! >>
    << Non montarti la testa! Non sono quel genere di leone io >>
    << Vorresti dire che giacere con me sarebbe una cosa disdicevole?! >>
    << Non ho detto questo... >>
    << E allora perché non vuoi?? L'altra volta, quando ho cercato di parlarti, prima che tu te ne andassi come al solito, ho notato che i tuoi occhi erano rapiti dal mio corpo! >>
    Ahadi fece un piccolo sobbalzo, per via di quell'affermazione, tuttavia cercò di risponderle: << Ti sbagli. E' stata solo una tua impressione >>
    << Non è vero >> sogghignò lei;
    << Ora basta! Ti stai comportando da sgualdrina! >> urlò lui, stufo di parlare << Andatevene, prima che io perdi del tutto la pazienza >>
    Lena si irrigidì, con gli occhi adirati: << Sei solo un ottuso e volgare vagabondo! >> e corse via, seguita dalle amiche.
    Ahadi tirò un sospiro di sollievo: << Uff...non la sopportavo più... >> Tuttavia doveva ammettere che la leonessa aveva ragione: infatti quella vota era stato realmente attratto da lei. Era un leone adulto ormai, perciò sarebbe stato facile perdere il controllo di fronte ad una femmina. Avrebbe anche potuto cedere alla proposta di Lena. Ma non la conosceva bene e, per quanto aveva potuto vedere, non era per niente intelligente. Non faceva proprio per lui. E poi piaceva a Blumar. Ma non poteva parlare con lui di questa cosa: l'adolescente lo avrebbe di certo preso per una sorta di rivale.
    Si appoggiò sul tronco dell'albero: “ Uru era come minimo dieci volte più intelligente di quelle femmine messe insieme ” pensò. Gli mancava tanto. Gli mancavano i suoi occhi innocenti, il suo sorriso, ma soprattutto il suo modo di parlare: lei e Mohatu era stati gli unici in grado di colpirlo nell'animo con le parole. Nessun altro vi era mai riuscito, finora.
    “ Chissà come sarebbe diventata, se fosse stata ancora viva... ” pensò tristemente.
    Chiuse gli occhi, ascoltando il rumore del vento, finché non si diffuse nell'aria un leggero odore dolciastro: “ Questo... ” pensò “ è l'odore di una leonessa... ” e si alzò. Era un odore a lui stranamente familiare, diverso da quello delle altre leonesse del branco. Cominciò a correre, senza fermarsi, cercando di trovare il luogo da cui sentiva provenire quella dolce essenza odorosa. Poi ad un tratto scorse la piccola figura lontana di una giovanissima leonessa dal manto marrone-rossastro. L'odore era il suo: “ E se fosse... No...non può essere! ” pensò. Intanto la giovane femmina era sparita nel folto dell'alta erba e il vento aveva smesso di soffiare.
    “ Accidenti, l'ho persa... ”. La traccia odorosa si faceva sentire sempre meno, tuttavia Ahadi continuava a cercarla. Aveva assolutamente bisogno di accertarsi sull'identità di quella leonessa. Nonostante continuasse ad aggirarsi in quella valle, non riuscì a trovarla. Sembrava essersi dissolta nel nulla. Raggiunse i piedi di una piccola collina coperta d'erba e cominciò a salirla, ma decise di rinunciare: “ Ma che sto facendo? ” pensò “ Uru è morta... E' impossibile che quella leonessa potesse essere lei ” guardò un'ultima volta la cima della collina e si girò per tornare indietro.
    Ma un improvviso verso di una gazzella catturò la sua attenzione.
    Fece appena in tempo a rigirarsi e ad accorgersi che questa stava per venirgli addosso. Si abbassò subito per non essere colpito dagli zoccoli. Fu salvo per un soffio: infatti la gazzella riuscì ad evitarlo con un grande balzo: << Ma che accidenti succede?! >> esclamò confuso, rialzandosi in fretta da terra, guardando la gazzella che si allontanava. La sua attenzione fu poi richiamata improvvisamente da un grido femminile: non fece neanche in tempo a voltarsi, che subito sentì qualcuno venirgli a sbattere addosso con violenza.
    Chiuse gli occhi per lo spavento e capì che la spinta ricevuta era talmente forte, che stava rotolando giù per la discesa, avvinghiato al corpo di chi gli era venuto addosso.
    Il leone atterrò di schiena, rimanendo sempre con gli occhi chiusi, sentendo un corpo più piccolo e leggero sdraiato sopra il proprio; infine aprì gli occhi: la prima cosa che notò fu l'appariscente e a lui famigliare, manto della giovane leonessa. Lei sollevò pian piano la testa, mugugnando per il dolore della botta presa e, prima ancora di accorgersi di lui, guardò la gazzella ormai lontana: << Oh, no! >> esclamò << Accidenti! L'avevo quasi presa! Ce la stavo facendo... >>
    << Ah-ehm! Potresti spostarti, ragazzina?? Mi faresti un grandissimo favore, sai? >> grugnì Ahadi;
    Lei abbassò lo sguardo e lo guardò confusa, poi realizzò tutto: << Oh! M-mi dispiace, signore, io...!! >> esclamò scostandosi frettolosamente da lui << Non volevo! Mi rincresce davvero tanto... Non pensavo che ci fosse qualcuno da queste parti... Sono davvero spiacente >> disse ricomponendosi, con lo sguardo fisso a terra.
    Ahadi cercò di rialzarsi, ma la botta gli aveva procurato un terribile dolore alla zona toracica: << Aaah...Dannazione, che male... >> si lamentò;
    << Vi siete ferito?? Volete un aiuto?? >> si allarmò lei;
    << NO! Per carità, no! Hai già fatto abbastanza, grazie...Puoi anche andartene >> boccheggiò il leone; ma la giovane non si lasciò scoraggiare e gli si avvicinò per aiutarlo ad alzarsi: << Mi spiace, ma io non me ne vado finché non sarò sicura che voi siate in grado di tenervi in piedi! Lasciate che vi aiuti, per favore! >>
    << ...Se proprio insisti... >> e si lasciò sostenere da lei, finché non riuscì a rialzarsi completamente: << Ti ringrazio >> le disse;
    << Si figuri... E' il minimo che io possa fare per lei. Se...se ha bisogno di qualcos'altro... >>
    << Non preoccuparti >> rispose lui, voltandosi a guardarla. Per un attimo rimase senza fiato: era davvero bellissima, la leonessa più affascinante che avesse mai visto, ma la cosa che più lo meravigliò fu la notevole somiglianza che essa aveva con la piccola Uru, anche l'odore era lo stesso: “ Uru...?? ” pensò “ No...non può essere.... Mi sto sicuramente sbagliando... Però questa leonessa ha lo stesso manto e perfino gli stessi occhi... ”e le si avvicinò.
    La giovane leonessa lo guardò con aria interrogativa: << Tutto bene? >> gli domandò;
    << Sì... >> rispose lui, continuando a guardarla con gli occhi lucidi << Sì, tutto bene... Scusami >> e si distanziò di nuovo.
    Anche lei lo guardò attentamente: rimase rapita dalla sua maestosità, ma ciò che più la attirava erano suoi grandi occhi, che brillavano come due magnifici smeraldi, in contrasto con la foltissima criniera nera. Stavolta fu lei ad avvicinarsi a lui:
    << Ahadi...? >>
    << Cosa? >> si sorprese lui;
    << Ahadi...sei tu?? >>
    << Ma...Come fai a conoscere il mio nome?? >>
    << Oh, non posso crederci... Sei davvero tu! Ahadi! >> esclamò lei euforicamente, con un bellissimo sorriso;
    << Ma che...? >> rimase perplesso;
    << Ma come! Non mi riconosci?? >>
    << Ah...?! >>
    << Sono io! Uru! Sono Uru! >>
    << Uru...??! >>
    << Mi riconosci adesso?? >>
    Il cuore di Ahadi accelerò improvvisamente, ma non per terrore, né per stupore.... Ma di una straordinaria gioia, che si impossessò di ogni nervo del suo corpo.
    << Uru..? Sto forse sognando? Sei davvero...Uru?? >>
    << Sì! Sono io! >>
    << M-ma eri morta... ti ho vista...Io... >>
    << Ma cosa dici?? Ahadi... Non sai quanto tu mi sia mancato....Quanto tempo abbia trascorso, sperando di rivederti... >> le scese una lacrima.
    Ahadi sollevò una zampa, le asciugò la lacrima e le accarezzò i lineamenti del volto: << Sei tu... >> le si avvicinò ancora di più e premette dolcemente la propria fronte contro la sua: << Sei viva...Non è un sogno vero?... >> gli occhi gli divennero lucidi e luminosi;
    << Non lo è... >> rispose lei sorridendo;
    Ahadi non riuscì più a contenersi e l'abbracciò forte, senza avere alcuna intenzione di lasciarla andare. Era viva! Era davvero lì con lui!
    Blumar, che era accorso per cercare l'amico, non appena giunse lì, rimase perplesso, vedendo Ahadi abbracciato con la giovane leonessa: << Cavolo...! >> esclamò << Finalmente si è deciso a fare il grande passo! O forse sbaglio? Chi è quella? >> e si avvicinò, senza che questi lo notassero << Ehm.... Mi dispiace interrompervi, ma... Qualcuno potrebbe spiegarmi che cosa...? >>
    Ahadi si ricordò di lui e si sciolse dall'abbraccio, ricomponendosi: << Scusami... Hai ragione >> gli disse << Uru, ti presento Blumar, mi sono stabilito momentaneamente dalla sua famiglia... >>
    << Oh, ciao! Piacere >> salutò lei, sorridendogli;
    Blumar arrossì: “ Caspita, che schianto di leonessa...! ” pensò; poi Ahadi si rivolse a lui: << Lei invece è Uru, una mia vecchia e piccola amica... >>
    << Lieto di conoscerti, Uru. Dunque vi conoscevate da tempo? >>
    << Eh, già >> rispose lei felice << Lo ospitai dalla mia famiglia per qualche tempo, quando ero piccola... E oggi finalmente l'ho rincontrato! >> andò a saltellare là attorno felice: << Caspita, che giornata pazzesca! Mi sento così felice...! >> esclamò; i raggi del sole che riflettevano sul suo manto le diedero un aspetto molto aggraziato ed il suo umore faceva altrettanto. Ahadi rimase affascinato da lei e anche Blumar: << Che bel tipetto... Uao! >> disse il giovane << Me la cedi, vero, Ahadi?? Tanto è troppo giovane per te... Sento che trascorrerò una notte magnifica con lei >>
    Ahadi si inquietò e gli pestò la coda: << NON....PROVARCI! >> ringhiò;
    << Ahio!! Va bene, va bene! Calmati! >> si spaventò Blumar;
    << Ehi, Ahadi! >> lo chiamò Uru;
    << Eh?? >> distolse lo sguardo da Blumar e si concentrò su di lei << Dimmi pure, Uru >>
    << Sai, sono davvero curiosa di vedere dove ti sei sistemato. Posso venire con voi?? >>
    << CERTAMENTE >> intervenne Blumar in modo euforico << Prego, permettimi di guidarti, signorina >>
    << Oh, grazie >> rispose lei;
    << Di nulla: è un piacere per me. Bi sogna seguire quella direzione. Vedrai, capiteremo in posto bellissimo. Ti piacerà di sicuro >>
    << Sul serio? >>
    << Certo >> e le fece strada.
    Ahadi li seguì irritato, pronto ad intervenire per le situazioni “estreme”. Blumar se ne accorse e gli parlò, mentre Uru andò avanti: << Si può sapere che hai? Rilassati, amico: le sto semplicemente mostrando la strada... Non mi dirai che sei geloso... >> sogghignò;

    << Guarda che ti tengo d'occhio, Blumar.... >> sussurrò Ahadi << Ti tengo sotto strettissimo controllo... >>


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    BAM, da qui in avanti imho inizia la parte più bella^^
     
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    Ahahahahahahahahahahah xD Ahadi geloso ahahahahahahahah che comico cavolo xD
    A parte questo..
    - Che sgualdrine le leonesse e soprattutto Lena PORCA VACCA!! D:
    - E' bastarda, a lei si che piace fare solo quella cosa lì, e io queste le chiamo *****!
    - Povero Blumar, di chi si è andato innamorare.. .-.
    E' troppo figo sto leone, mi sta troppo simpatico!!

    Ritornando a sopra, la scenetta comica di Ahadi e Blumar è troppo divertente xD

    Bello, bello, bello ^^
     
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  5. Simba (Cucciolo)
     
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    che razza di rompi scatole che sono quelle leonesse, come dice ahadi sono propio pettegole XD sono curioso di vedere come reagiranno alla vista di uru insieme ad ahadi quelle pettegole ^^
    kun in che senso ora arriva la parte più bella?
     
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  6. Miranh
     
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    Ciao! Grazie ancora per i vostri bei commenti!^^ Sono contenta che la storia vi piaccia! :)
     
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    Capitolo 21. “ Di nuovo insieme ”



    Blumar e Ahadi presentarono Uru al resto del branco. Fu accolta molto bene da tutta la famiglia. Kaius la trattò gentilmente. Eva e Kaya la ebbero subito in simpatia: la giovane aveva un impeccabile manifestazione di gentilezza e beltà. Gli altri giovani leoni maschi del branco non riuscivano a staccarle gli occhi di dosso. Solo il gruppo di Lena e delle sue compagne non la vedevano con buon occhio: << Ha la brutta faccia di un'ingenua e smorfiosa ragazzina... >> disse lei;
    << Guarda come la stanno guardando gli altri... E come la guarda lo straniero! >> disse un'altra;
    << Già... Quella tipa proprio non mi va giù... >> continuò Lena ingelosita << Ha l'aria altezzosa e antipatica. Sembra una tipa piena di vanità! >>
    << Sì, è vero... >>
    Blumar e gli altri continuavano a farle domande, su come lei e Ahadi si conobbero:
    << E' stata una bella ed inaspettata sorpresa... >> disse lei << Mi salvò la vita, mettendo in pericolo la sua... Lo ospitammo e ci prendemmo cura di lui per un mese... >>
    << Dunque tu... >> disse Eva << Sei quella leoncina, ipoteticamente... morta? >>
    Uru si sbigottì: << Ma perché tutti qui credono che io sia morta...? >>
    Ahadi s'intromise nel discorso: << E'...è stato un mio sbaglio, Uru... Poi ti spiegherò >>
    << Ah...va bene... >>
    << E poi cosa vi è successo? >> chiese Kaya;
    << Poi... Lui è andato per la sua...strada... >> Uru si voltò a guardarlo con gli occhi lucidi << E sono quasi due anni che non lo vedo... Ma oggi l'ho finalmente rincontrato... >> gli sorrise;
    Ahadi ricambiava l'intensità del suo sguardo. Avrebbe voluto abbracciarla ancora.
    Eva e Kaya si scambiarono uno sguardo, capendo che i due volevano restare da soli: << Ahadi... perché non le mostri un po' questo posto, eh? >> disse Kaya;
    << Sì... è una splendida idea >> affermò Eva;
    Blumar s'intromise: << Allora verrò con voi! >>
    << Tu non vai da nessuna parte... >> gli disse Revu;
    << Ma volevo essere io a mostrarle il posto...! Uffa! >>
    << Poche ciance! Tu resti qui! >> disse il fratello trascinandolo via per un orecchio;
    << Ahi...! Mi fai male! Lasciami! Voglio andare con loro! >>
    << Finiscila, Blumar! >>
    Eva tranquillizzò Uru: << Non farci caso... Mio marito e Blumar recitano queste scene praticamente ogni giorno... >>
    << Ah, non vi preoccupate... >> disse Uru << Anche da dove vengo io succede ogni tanto... >>
    << Ah, ah., ah... Coraggio, andate. Avrete senz'altro molte cose da raccontarvi voi due... >> e si allontanò con la sorella e con i cuccioli.
    I due amici si scambiarono un altro tenero sguardo, dopodiché Ahadi la invitò a seguirlo.
    Lena e le sue amiche li guardarono, mentre si allontanavano: << Non cederò Ahadi a quella mocciosa! >> disse tra sé la leonessa << Vedrete... >>

    Era da tanto che Ahadi non si sentiva così sereno: si rese ben presto conto che era in grado di provare queste sensazioni solo se c'era Uru al suo fianco. Continuava a guardarla sorridente, mentre camminavano affiancati. Lei ammirava i vari paesaggi attorno ed ogni volta che si voltava verso di lui, il leone distoglieva subito lo sguardo, arrossendo:
    << Tutto bene? >> chiese lei;
    << Eh? Ah...Sì, sì! Tutto bene... >> balbettò lui << Sai... è già da prima che mi chiedevo quale fosse il motivo che ti abbia spinta a venire fin qui... Sei molto lontana da casa >>
    << Già. Bé, ci sono vari motivi, anche se alcuni non sono personali. Sai, sono cambiate molte cose da quando te ne sei andato... >>
    << Come stanno i tuoi genitori? >>
    << Oh, loro stanno abbastanza bene....Papà continua sempre a fare il proprio dovere con perseveranza, nonostante lo scorrere del tempo... Mia madre invece.... è diventata una bellissima stella, come la tua... >>
    << Oh....Mi..mi dispiace... >>
    << No... non dispiacerti >>
    << Ma... >>
    << Anche se il suo corpo non c'è più, sento il suo spirito vicino al mio... So che mi guarda da lassù e che mi protegge.... Come tua madre fa con te... >>
    << .... >> Ahadi capì dai suoi occhi che era molto combattuta;
    Uru cambiò discorso: << Ehi! Sai che Hydo ed Athena si sono messi insieme?? >>
    << Che? Ah, sì... Quei tuoi amici... me li ricordo. Stanno insieme? >>
    << Sì! Sono una coppia fantastica... spero che anche Khendo ed Helya trovino presto qualcuno... >>
    << Sono rimasti nel branco? >>
    << Helya ed Athena sì... Mentre gli altri hanno preferito vivere come erranti >>
    << E...Rina? Come sta lei? >>
    << Ah, Rina? Sta bene.... Si è sposata con un vagabondo ed ha avuto una figlia....OOPS! >> si tappò la bocca << S-scusa...Tu non lo sapevi... >> si dispiacque. Ahadi sorrise mesto:
    << No, no preoccuparti.... Sono contento per lei... Ha fatto bene a trovarsi qualcuno che non sia io... >>
    << Ma perché dici questo? >>
    << Perché non sarei mai stato in grado di renderla felice... >>
    << Cosa cavolo devono sentire le mie orecchie??! >> gli diede un colpetto in testa;
    << Ahi!...Ma che..? >>
    << Stammi bene a sentire! Non devi mai più pensare una cosa del genere, chiaro?? >>
    << .... >>
    << Tu hai molte più qualità di quanto pensi! Non sei un tipo da gettar via! Senza di te io non mi sentirò mai completamente felice! Anzi, è grazie a te che io ho potuto superare i traumi ricevuti a causa delle iene! Tieni bene a mente questo! Va bene?? >>
    Ahadi la guardò sbigottito, massaggiandosi la testa dolorante:
    << Ho capito, ho capito....Non scaldarti >> disse;
    << Non sono agitata! >>
    << Ah, no? E allora cosa sei? >>
    << Ti ho semplicemente dato un consiglio da amica....tutto qua >>
    << Certo, certo... A proposito, non mi hai ancora spiegato i motivi del tuo viaggio >>
    << Ah, è vero.... Bé, sai bene che presto toccherà a me gestire il regno... Quindi mio padre mi ha mandata oltre i confini per scopi educativi: vedrò com'è fatto il mondo fuori ed aiuterò gli altri, intervenendo nelle situazioni critiche >>
    << E tuo padre era conscio del fatto che avresti potuto incontrare dei pericoli? >>
    << Sì, sì! Non è stato semplice persuaderlo infatti... >>
    << Però mi sembra strano che ti abbia mandato così lontano da sola... C'è già tanto da fare laggiù...perciò potevi anche restare a casa >>
    << Sì, però.... Non è solo quello il motivo per cui sono qui... >>
    << Ah, no? E qual'è l'altro? >>
    << Ehm.... >> lo guardò nei suoi grandi occhi verdi e sentì il proprio cuore accelerare:
    << Vuole assicurarsi che io non rimanga sola durante la mia reggenza. Perciò...devo trovarmi un compagno al più presto, ecco >>
    << Oh, capisco... Un compagno... CHE COSA??! >> si agitò;
    << Ahadi? >>
    << D-devi trovare un...un... >> gli si rizzarono i peli;
    << Ehm...già >>
    << M-ma... Non sei ancora troppo piccola per....?? >>
    << Non credo proprio. Altrimenti non mi avrebbero mandata, non pensi? E poi Athena ha più o meno la mia età e si è fidanzata >>
    << Sì, ma... Stiamo parlando pur sempre di leoni! >>
    << E allora? >>
    << Guarda che può bastare poco per incitare un maschio a... a....! >> non riuscì a concludere la frase;
    << A cosa? >>
    << Ehm...cioè... Tu sei una difficile da non notare.... per questo rischi di dare troppo nell'occhio e di attirare tizi con intenzioni non buone... >>
    << Perché dovrebbero avere cattive intenzioni con me? A loro non ho mai fatto niente di male... >>
    << N-non è questo, Uru... >>
    << E allora cosa? Non capisco... >>
    << Ehm.... Io parlo in quell'altro senso.... >> s'imbarazzò;
    << Ooh.... Cioè? In quale senso? >>
    Ahadi la guardò dritta nei suoi occhi rossi curiosi ed innocenti, intuendo che sarebbe stato sconveniente andare in fondo a quell'argomento: gli sarebbe costato troppo imbarazzo parlarne, ma sopratutto non voleva farla preoccupare:
    << Lascia stare...! Vieni, cerchiamo qualcosa da mangiare >> esclamò, distogliendo in fretta lo sguardo da lei.
    Uru lo guardò con aria interrogativa, cercando di capire dove lui volesse arrivare con quel discorso, tuttavia ci rinunciò e lo seguì senza fare ulteriori domande.

    Dopo il pasto Ahadi continuò a farle visitare il posto.
    Senza accorgersene, i due attiravano molto l'attenzione degli altri: la maestosità del leone e il raro fascino della giovane leonessa davano appieno nell'occhio con la loro unicità. Il che fece avvicinare cautamente nei dintorni i leoni del branco, invaghiti a prima vista della giovane, che rimanevano ad osservarli a distanza, pronti a lottare, se necessario, per conquistarla.
    Intanto l'ignara Uru continuava a trotterellare felice davanti ad Ahadi, il quale si accorse presto degli occhi poco raccomandati, che li fissavano.
    Si fermò per un istante e snudò le proprie zanne, ringhiando piano e guardandosi attorno: fortunatamente si trattava di leoni più giovani, infatti, intimoriti dall'imponenza del leone, rinunciarono momentaneamente all'attacco e tornarono nelle profondità della giungla:
    << Ahadi? Perché ti sei fermato? >> domandò Uru; lui le si avvicinò con un'espressione seria:
    << Ascolta, Uru, restami sempre vicina oggi, capito? Non allontanarti troppo da me >>
    << Certo, ma.... Perché? >>
    << Niente domande, restami vicina e basta >>
    << D'accordo... Però non capisco >>
    << Non preoccuparti >>
    << C'è qualche problema qui per caso? >>
    << No. Ti ho detto di non preoccuparti >>
    << Parlavo in generale: chiedevo se questo luogo presenta problemi particolari....Cose da risolvere... >>
    << Ah... Non saprei: non mi sono stabilito qui da molto >>
    << Capito... Vorrà dire che chiederò in giro >>
    << Perché? >>
    << Semplice: non voglio restare con le zampe in zampa.... Devo darmi da fare e trovare qualcuno da aiutare >>
    << Che fretta hai, scusa? Perché non lasci perdere gli altri per un momento e ti preoccupi per te stessa? >>
    << Perché non posso.... E tu lo sai bene >>
    << Sì, ma... >> potenti ruggiti tagliarono l'aria;
    << Cos'è stato?? >> si preoccupò Uru; ruggiti e schiamazzi si fecero sempre più forti: << Andiamo a vedere! >> e cominciò a correre;
    << Fermati! >> Ahadi le si parò davanti << Potrebbe essere pericoloso! >>
    << Non m'importa! Se c'è qualcuno in pericolo non posso restarmene qui ferma! >> e riprese a correre, superandolo;
    << Uru! >> le corse dietro.
    Seguirono i versi attraverso la giungla, fino a giungere in una piccola valle.
    Uru frenò all'improvviso e per poco Ahadi non le finì addosso: in lontananza si riuscivano a scorgere tre leoni sconosciuti in violenta competizione fra loro e, sopra il grande ramo di un albero, una leonessa che sembrava godersi lo spettacolo sanguinolento.
    << Che scena orrida! >> esclamò Uru e fece per raggiungerli, ma Ahadi la bloccò, finendo per atterrarla:
    << Sei impazzita?? Vieni via, squilibrata! >>
    << Io squilibrata?! Lasciami andare! >>
    << No! >>
    << Lasciami! Devo fermarli! >>
    << Sei matta?! >>
    << Vergognati, Ahadi! >>
    << Cosa?? >>
    << Vedi leoni come te che si azzuffano a vicenda e non intervieni?? >> si sciolse dalla presa e corse dal gruppo inferocito;
    << Stupida! Torna qui! >> la inseguì.
    Intanto il più piccolo dei tre leoni, che lottavano, cadde a terra ferito gravemente. Gli altri due fecero per finirlo, ma la giovane leonessa si mise in mezzo a loro, in difesa del ferito, e li fermò:
    << Ma che...? >> si sorpresero tutti;
    << Vergognatevi!! >> esclamò lei, con espressione irata << Ma che modo è questo?? Perché litigavate così?? Siete pazzi?? >>
    Il giovane ferito si riprese ed aprì gli occhi: ciò che vide lo lasciò momentaneamente perplesso.
    << Allora?? Che motivo avete per comportarvi così?? >> continuò lei;
    << Ma chi sei?? >> domandò uno dei leoni;
    << La cosa non ti riguarda! Allora?? >>
    << La cosa non riguarda neanche te, se è per questo >> una voce femminile catturò l'attenzione di tutti. Ahadi era rimasto leggermente distante dal gruppo ad osservare la situazione. Non poteva avvicinarsi molto: i leoni lo avrebbero preso per un rivale.
    La leonessa, che stava sopra l'albero, scese giù e andò verso Uru con aria superba: << Smamma, ragazzina, prima che cambi idea e decida di sfregiare il tuo bel volto >>.
    Ahadi si teneva pronto ad intervenire.
    << Non me ne vado, finché non mi sarò accertata che non continuino a lottare! >> insistette Uru;
    << Questi non sono affari tuoi! Vattene via! >> rispose la leonessa in tono brusco;
    << No! Sei una leonessa insensibile! Lasciare che si uccidano a vicenda! Perché non hai cercato di fermarli invece di stare a guardare?? >>
    << Senti un po', carina! Se proprio vuoi saperlo stavano lottando per me! >>
    << Ooh! E questo sì che è un motivo valido per ammazzarsi!! Che assurdità! Perché dovrebbero farlo?? >>
    << Sei stordita o cosa?! Il più forte sarà destinato a diventare il mio compagno! Così non avrò figli deboli! E' in questo modo che vanno le cose! Non dirmi che non lo sapevi >>
    << Perché mai dovrei venire a conoscenza di un stupidaggine del genere?! Fatela finita tutti quanti! >>
    << Come osi, brutta mocciosa...!? >> ma Uru non la stava più ascoltando: si era girata ad aiutare il ferito:
    << Ehi, tu. Sei ridotto male, lascia che ti aiuti >> e si porse in avanti per sostenerlo. Il leone inizialmente fu esitante e stupito allo stesso tempo, ma poi accettò l'aiuto e si appoggiò alla giovane, riuscendo a rialzarsi:
    << Cerca di stare lontano dai guai la prossima volta, va bene? >> gli disse; lui annuì in silenzio, ancora stupito. Uru continuò a parlare:
    << Non perdete la testa per sciocchezze: non si può amare qualcuno solo per la sua forza, ma bisogna saper vedere sempre oltre le apparenze >> detto questo, si allontanò dal gruppo.
    Ahadi si voltò a controllare ancora una volta gli altri leoni, poi la seguì.
    Rimasero per un po' in silenzio, continuando a camminare. Lui non smetteva di guardarla: voleva capire cosa mai le passasse per la testa:
    << Sei proprio assurda... >>
    << Eh? >> si voltò lei;
    << E te lo ripeto: sei assurda! Cioè... non esiti mai a fare cose stravaganti! Come diavolo ragioni...? >>
    << Stai parlando in senso positivo o negativo? >> lo guardò seria;
    << ....... >>
    << Mh? >>
    << ...Neutro >>
    << Ah! Bene, perché l'argomento finisce qui! >> e continuò a camminare;
    << Cosa? >> le andò dietro;
    << Sai che è mio dovere, Ahadi >>
    << Sì, ma... Ti prego di non fare più cose che potrebbero metterti in pericolo >>
    << Me ne infischio del pericolo, quando c'è qualcuno da aiutare >>
    << Lo so! Però ti prego di evitarlo, se puoi! Insomma: rischi di rimetterci la pelle! >> alzò il tono della voce;
    << So badare a me stessa >>
    << Oh, non ne dubito! >>
    << Pensi che non sia in grado? >>
    << ....Non ho detto questo >>
    << E allora che vuoi dire? >>
    << Non voglio che ti succeda qualcosa!! Non posso perderti di nuovo! Quando Zhymu ti aveva fatto sbattere contro quell'albero... Non ho mai avuto pace! Non eri rinvenuta! Credevo di averti persa per sempre! Ed è stata solo colpa mia...! Per questo me ne ero andato! Avrei continuato a creare solo problemi a tuo padre! Questo è il giorno più bello della mia vita, perché ti ho ritrovata, Uru...! Ti ho ritrovata... Sei viva...e mi sei mancata... >>
    Uru si fermò e voltò la testa. Lo guardò con occhi profondi, mesti e comprensivi. Gli si avvicinò: << Oh, Ahadi... Scusami... >>
    << Uru...io... >>
    Un nuovo calore si fece strada nel petto del leone.
    Continuavano a fissarsi profondamente negli occhi, senza accorgersi che la distanza tra loro diminuiva sempre più. Lei strofinò dolcemente il proprio muso sotto al caldo mento del leone ed affondò la testa sulla sua morbida criniera. Ahadi sentì battere freneticamente il proprio cuore e fu invaso da una lieve agitazione. Fece un profondo respiro e sentì il piacevole odore della giovane amica. Un picco brivido gli risalì la schiena e le zampe gli tremavano. Mai in vita sua aveva provato un tale sentimento contrastante per qualcuno: sapeva che ciò che provava era unicamente rivolto a lei. Era solo per lei. Uru sorrise, lasciandosi rapire dal calore e dalla sicurezza che le dava quel petto possente, su cui si era abbandonata anche da piccola, cercandone conforto:
    << Anche tu mi sei mancato molto, amico mio... Sempre...Ogni giorno... Mi è mancato questo tuo petto caldo... Non capivo la ragione per cui te ne fossi andato... Ti abbiamo cercato ovunque... Ero così triste... Ma tu puoi fare ciò che vuoi, Ahadi... Non abbiamo il diritto di esercitare su di te la nostra autorità... Tu sei libero! Sei nato libero...! Io... >> le venne da piangere e cominciò a singhiozzare;
    << Sssh... Calmati... >> la tranquillizzò lui, stringendola ancora di più a se.
    Finalmente aveva trovato qualcosa per cui valeva la pena vivere.

    Blumar, che era sfuggito dal controllo del fratello, si fermò a spiarli da dietro un albero: << Non so voi, cari lettori, ma a me quei due sembrano molto più che dei semplici amici, o sbaglio? Mi raccomando: tifate tutti per loro! >>


    --------------------------
    se devo essere sincero nn è che mi ha fatto impazzire blumar che alla fine si rivolge al lettore ma per il resto è sempre stupendo.
    il prossimo capitolo poi sarà :Q_____
     
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  8. Simba (Cucciolo)
     
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    be uru non è cambiata di una virgola è rimasta la solita testarda XD a me la parte in cui blumar si rivolge ai lettori mi ha fatto sorridere, non sono riuscito a seguire fino in fondo il discorso che ahadi a fatto a uru, comunque in conclusine questo capitolo è bellisimo come gli altri ^^ :)kun che intendi con: il prossimo capitolo sarà... sarà cosa?
     
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    Re Leone

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    il prossimo capitolo sarà :Q_________

    quasi lime XD
     
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    Bravo Cacciatore

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    Sto commentando solo perchè Voglio RILEGGERLO!!
    Il prossimo cap ^_^

    Spettacolo, spettacolo, spettacolo, mi piace sto capitolo!
    Che tenero Ahadi che si preoccupa così tanto per Uru, accidenti!
    E poi Uru, pazzoide per assicurarsi che venga fatta giustizia, è ammirevole quello che ha fatto!
    u.u
     
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    Capitolo 22. “ Nuovi sentimenti ”


    Ahadi era colmo di felicità. Raramente nella vita gli era capitato di sentirsi così. Uru giaceva sul suo petto, piangendo silenziosamente, con dei sussulti appena percettibili. Gli faceva tanta tenerezza, ma non voleva vederla piangere. La scostò dolcemente e le sollevò il mento con una zampa:
    << Su, ora basta piangere... A me piace vederti sorridere, come quando eri piccola >>
    Uru tirò su il naso, sospirando due volte, e si calmò. Lo guardò negli occhi e sorrise.
    << Brava, così mi piaci >> disse il leone << Vieni, ti porto a vedere le cascate >>
    << Cascate? Ci sono le cascate?? >> gioì lei;
    << Sì. Ti piaceranno >>
    << Che bello! In queste due settimane di viaggio non ne ho trovata neanche una... Il che mi ha fatto venire nostalgia di casa >>
    << Non preoccuparti, vedendole, ti passerà. Vieni >>
    << Veramente... questa nostalgia mi è già passata >> sorrise;
    << Eh? >>
    << Perché sto con te... Vederti mi fa sentire a casa >> gli leccò una guancia e corse avanti frettolosamente.
    Ahadi arrossì impacciato. Il cuore aveva cominciato nuovamente a battere forte. Anche ad Uru accelerarono i battiti. Si fermò dietro un albero con la schiena appoggiata al tronco: “ Che mi succede? ” pensò “ Perché mi sono allontanata così? E poi... cos'è questa piacevole sensazione, che sento?Anche da piccola mi era capitato, stando con lui... Ma stavolta è più intenso... ”
    Respirò profondamente, cercando di calmarsi, e si allontanò dall'albero:
    << Ahadi? Che fai ancora lì? Dai, andiamo! Mi hai incuriosita! >> sorrise;
    << Ah, ehm...Certo! Andiamo >> si riprese dall'estasi e le fece strada.
    Blumar rimase a guardarli, mentre si allontanavano: “ Ih, ih, ih... prevedo scintille per quei due... ”
    << Blumar! >> Revu lo trovò;
    << IRK! Mi ha cuccato! >> e cominciò a scappare;
    << Torna immediatamente qui! >> e si mise ad inseguirlo.

    Ahadi ed Uru arrivarono nei pressi del limpido lago, da cui si ramificavano i vari corsi d'acqua. Era incoronato da magnifiche cascate di varie dimensioni e il riverbero del Sole sull'acqua dava vita ad un magnifico e leggerissimo arcobaleno. Ciascuna goccia d'acqua splendeva come una diamante e la schiuma sembrava fatta di perla. Uru rimase pienamente colpita da quel paesaggio:
    << Oh, Ahadi... E'...è magnifico! Fantastico! Ne ho viste di cascate, ma queste sono le più belle che io abbia mai visto!! Yu-huuu! >> e andò a saltellare sulla riva del lago;
    Ahadi fece un risolino: era contento di vederla così felice.
    Uru immerse una zampa nell'acqua del lago: << Com'è fresca! Con questo caldo è proprio quel che ci vuole! Che sete! >> e cominciò a bere << Mmmh, com'è buona! Tu non bevi, Ahadi? >>
    Il leone le si sedette accanto: << No, grazie. Sto apposto per il momento >>
    << Ah, va bene >> e continuò a dissetarsi.
    Lui voltò la testa e la guardò. I suoi occhi si posarono sul volto della leonessa, fino a scrutarne lineamenti fini del corpo:
    “ Incredibile, com'è cresciuta... E' proprio bella... ”. Per un attimo pensò a come sarebbe stato sfiorarle il collo col muso e cingerle dolcemente la schiena con tutto se stesso. Il suo cuore sobbalzò e distolse in fretta lo sguardo: “ No...non posso! Non posso! Ma che mi prende? ” cercò di controllarsi.
    << Ahadi? Cos'hai? Tutto bene? >> Uru si preoccupò;
    << S-sì. Certo che sì >>
    << La tua faccia dice il contrario... Forse con questo andrà meglio >>
    << Eh? >> lui si voltò di nuovo e gli arrivò un forte schizzo d'acqua << Ehi! Ma cos...? Uru! >>
    << Ah, ah, ah! >> cominciò a correre lungo la riva del lago;
    << Questa me la paghi, cara amica... >> e la inseguì;
    << Wha! Aiuto! >> esclamò lei, scherzando.
    Aggirarono le rive del corso d'acqua, continuando ad inseguirsi. Naturalmente Ahadi le dava sempre la precedenza: << Meglio che ti rassegni! Non ce la farai mai a prendermi! Eh, eh... >> rise lei;
    << Ah, ah....Questo lo dici tu, piccola principessa! >>
    Correndo, Uru notò una piccola grotta, nascosta sotto il flusso delle cascate ed entrò velocemente in essa e si nascose nelle sue profondità. Ahadi la seguì ed entrò anche lui: << Uru? >> si guardò attorno << Ma dove..? >>
    La giovane gli balzò addosso di soppiatto: << BUH! >>
    << Aaah! >> Ahadi fu colto di sorpresa e scivolò sulle rocce bagnate finendo in acqua << Accidenti a te, Uru! >> il leone uscì dal lago in fretta con la criniera gocciolante. Uru non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere: << Ah, ah, ah...! Sei buffissimo >>
    << Grazie tante... >> si scrollò l'acqua di dosso;
    << E dai, non ti sarai offeso? >>
    << Oh, no... Cosa te lo fa pensare? >>
    << Ma non c'è motivo di prendersela! Uffa >> gli si avvicinò;
    Ahadi scattò in avanti e le balzò addosso: << Ah, ah! Fregata! >> esclamò;
    << Ehi! Non vale! Imbroglione! >>
    Uru finì a pancia all'aria con le zampe di Ahadi che la tenevano ferma sul petto:
    << Visto che ti ho presa? >>
    << Non vale! Non vale! >>
    << Ah, no? >> cominciò a solleticarle il ventre;
    << Ih, hi! No! Il solletico no!! Ah, ah, ah! Basta, ti prego! >>
    << Dì che sono io il miglior corridore! Dillo, avanti! >> scherzò lui;
    << No! >> rispose risoluta;
    << Dillo! >>
    << No! >>
    << E va bene! >> riprese a solleticarla;
    << Uh, uh, uh...! E dai, smettila, Ahadi! Eh, eh! >>
    << Dillo! >>
    << E va bene...! Sei il miglior corridore... >>
    << Il più forte e il più furbo! >>
    << Il più forte e il più furbo... Dai ora togliti, eh, eh... >>
    << Grazie per questi complimenti fondati. Sono lusingato, principessa >> e si tolse;
    << Guarda che io mi vendicherò, sai? >> scherzò lei;
    << Eh, eh...Certo, non ne dubito... >>
    Uru si rialzò, col cuore che batteva nuovamente forte: stare sdraiata, sentendo vicino a sé la presenza ed il respiro di Ahadi, le era piaciuto.

    La giornata arrivò al crepuscolo. Il cielo cominciò a tingersi di un bellissimo arancione rosato. I due si fermarono ad ammirarlo su una piccola collina ricoperta d'erba:
    << E' passato molto tempo dall'ultima volta che abbiamo guardato il tramonto insieme... >> disse Uru;
    << Già...Molto tempo >> riaffermò Ahadi;
    << Nel periodo in cui te ne eri andato mi fermavo sempre a guardare il cielo fino a tardi...sperando di vederti tornare da me >>
    << Oh... >>
    << Scusami... Forse non ti interessa. Probabilmente ti sto facendo solo imbarazzare... >>
    << N-no...! Che stai dicendo? Anzi, a me... A me fa piacere sentirti parlare così... La sola cosa che mi dispiace è che voi abbiate dovuto soffrire per causa mia >>
    << Non devi dire così. Non è stata colpa tua >>
    << E invece sì... So che stai cercando di consolarmi, Uru... Ma ciò non potrà mai cancellare le mie colpe >>
    << Ma non potevi venire a conoscenza di ciò che sarebbe accaduto, Ahadi... >>
    << E' vero... Ma nutro ancora una parte di me col rancore, per quella belva... Quel depravato che ha strappato la vita a mia madre e che per poco non si prendeva anche la tua...! >> chinò il capo, ringhiando.
    Il cuore di Uru sobbalzò: gli occhi di Ahadi lanciavano ancora lampi tremendi, che la intimorivano. Il leone si accorse della paura della giovane amica e si calmò: << Scusami, Uru... Non era mia intenzione spaventarti... Sono davvero senza speranze, dannazione...! >>
    << Sì...sei senza speranze... >>
    << ...? >>
    << Devi piantarla di criticare te stesso! La rabbia che provi è normale... Ma tieni a mente che io sono viva! Sono qui accanto a te. E non mi piace vederti così... E' stata una bellissima giornata. Ti prego... non terminiamola in questo modo... >>
    << Scusami...Hai ragione >>
    Tramontato il Sole, terminarono insieme la giornata, con una breve passeggiata notturna.
    Uru si fermò a sdraiarsi sopra una grande roccia, che segnava un dislivello tra una discesa e una pianura. Ahadi si sedette accanto alla roccia:
    << Ti sei stancata? >> le chiese;
    << Un po'... >> rispose lei;
    << Vuoi andare a dormire? >>
    << No... Stiamo un altro po' >> disse rannicchiandosi sulla roccia.
    La luna piena tingeva d'argento la schiuma delle cascate e le lucciole conferivano al paesaggio un'atmosfera bellissima e serena, quasi irreale.
    << Grazie, per avermi mostrato questo posto, Ahadi... E' molto bello >>
    << Sono contento che ti sia piaciuto >>
    << E a te piace? >>
    << Bé, sì... Ma non ci resterò ancora per molto >>
    << Allora...tornerai a fare la vita del vagabondo? >>
    Ahadi fece un sospiro e alzò lo sguardo verso le stelle: << Non lo so... >>
    Uru lo guardò, affascinata dalla sua maestosità: << La luce lunare ti dona, sai? >> gli disse, sorridendo;
    Ahadi arrossì: << Ehm...Grazie >>
    << Figurati >> rispose lei, girandosi a pancia all'aria a guardare il cielo << Senti, Ahadi... io... >>
    << Hm? >>
    << Prima o dopo anch'io dovrei proseguire il mio viaggio... E mi chiedevo se... >>
    << Se? >>
    << Mi piacerebbe tanto che tu venga con me, quando ripartirò... Se vuoi... >>
    Ahadi tornò a guardare il terreno ricoperto d'erba, senza voltarsi verso di lei. Uru si rigirò mettendosi in pizzo sulla roccia:
    << Non...Non vuoi, vero?... >> chiese mestamente;
    Il leone sorrise e la guardò: << Dove credi di andare senza di me, tu?? >>
    << Eh..?? >>
    << Non ci tengo che tu vada in caccia di guai... Perciò mi offro volontario per tenerti d'occhio >>
    << Allora...Allora verrai?? >> esultò;
    << Ma certo >>
    << Evviva! Come sono felice, amico mio!! >> fece un piccolo balzo, restando con le zampe posteriori sul masso, e lo abbracciò di peso;
    << WAH! Uru! Attenta! >> Ahadi rimase meravigliato e spaventato allo stesso tempo << Stiamo per capitombolare! Togliti! >>
    << Cosa?? AAH! >> le zampe posteriori le scivolarono e si ritrovarono a rotolare giù, avvinghiati.
    Uru atterrò di schiena e Ahadi le cadde sopra involontariamente. Ciascuno dei due sentiva il calore del ventre dell'altro e i loro nasi si toccarono in un bacio. Rimasero a fissarsi imbarazzati per qualche secondo, poi Ahadi tirò indietro il capo, arrossendo. Una strana morsa si fece strada nel loro petto e nel loro stomaco: << S-scusa... Ti ho fatto male...? >> chiese timidamente Uru;
    << No... Tu stai bene? >> rispose lui, imbarazzato;
    << S-sì... >>
    Ahadi la guardò: aveva il volto incorniciato dall'erba e lo sguardo meravigliato. Sentiva il suo odore e, sotto al proprio petto possente, il suo piccolo corpo morbido e fine. Anche con Rina gli era capitata un'esperienza simile. Ma questa volta era diverso: “ Che mi prende?! ” pensò “ Anche con Rina è capitato, eppure a quel tempo non mi sentivo come mi sento adesso... Questa ragazzina fa sempre qualcosa, che non mi aspetto... E riesce a sconvolgere i miei sentimenti... ” si perse nei suoi grandi occhi rossi “ Uru... ” si chinò su di lei. Senza rendersene conto, le stava già accarezzando il collo col muso:
    << A...Ahadi...? C-cosa...? >> Uru fu presa da una strana e forte agitazione.
    Ahadi riprese il controllo di sé e si scansò bruscamente: << Io...! Che sto facendo?! >>
    << Ahadi?? >>
    << Scusami, Uru! Scusami... >> ansimò << E'...è meglio che tu vada a dormire...ora >>
    << Ma...Ahadi...? >>
    << Va' a dormire, per favore... >>
    << Oh..? >> Uru si alzò e provò ad avvicinarglisi << Cos'hai...? Ahadi? >>
    << Niente! Va' via! >> si voltò dall'altra parte, per non guardarla;
    << Ma..? >>
    << Ti ho detto di andartene! Subito! >>
    << Non voglio! >>
    << Non fare i capricci, Uru! Vai a dormire! >>
    << Non sono più una cucciola! Voglio solo capire cos'hai! Perché fai cosi? Non capisco... >>
    << E' meglio che non cerchi di capire... >>
    << Ma io... >>
    << Per favore, Uru! Non voglio farti del male! Se non vai tu, me ne vado io... >>
    << Ma tu non saresti mai capace di farmi del male! >> fece il giro e gli si fermò davanti << Come puoi tu, che mi hai sempre protetta, farmi del male? E' impossibile... >> gli accarezzò la criniera con una zampa.
    Ahadi si fece rapire dal calore di quella zampa, premendosela su una guancia: “ Le tue zampe sono così morbide... Perché non capisci, Uru?? Il male, che tu intendi, non è quello che intendo io... Sei così innocente! Ti voglio bene... Non posso perdere il controllo con te! ”
    La guardò seriamente. Lei lo stava ancora fissando con aria interrogativa: << Sei molto caldo...Ti senti bene? >>
    Ahadi non rispose. Le si avvicinò ed appoggiò il capo sulla sua spalla. Lei arrossì, continuando ad accarezzarlo con la zampa:
    << Credo proprio che quello che ha bisogno di riposo sei tu, Ahadi... Ti vedo molto stanco >>
    " No, Uru... ”
    << Andiamo a dormire, va bene? Vieni... >> si scostò dolcemente e fece per allontanarsi, ma lui la bloccò subito:
    << Non hai capito niente...! Uru! >>
    Lei si voltò a guardarlo. Lui la avvicinò a se e la guardò profondamente negli occhi.
    “ Ahadi...?! ” nel primo momento Uru si irrigidì sbigottita. Il leone le sfiorò il muso col proprio in un secondo bacio, e la strinse al petto. “ Cosa...? ” pensò Uru “ Sento che arriverò a squagliarmi in questo abbraccio... Che bella sensazione...! ” si lasciò andare. Il leone la strinse ancora di più. La durata di quel momento rimase sconosciuta persino a loro due. Ahadi si scostò dolcemente e la guardò un'ultima volta negli occhi. Si avvicinò, come per dirle qualcosa, ma si voltò e corse subito via. Uru, nonostante morisse dalla voglia di fermarlo, non si mosse. Il cuore era ancora in subbuglio. Avrebbe voluto che quel momento non finisse mai.
    Si sfiorò la bocca con una zampa e si abbandonò sull'erba, a guardare il cielo: una lunghissima e luminosa scia si fece strada fra le stelle, finendo per scomparire nel manto della notte.


    --------------------------------
    qui... posso dire solo una cosa...

    LEMON LEMON XD

    adoro sto capitolo è è è è STUPENDO^^

    Dolcissimo e al tempo stesso un po spinto, fantastico!
     
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    LEMON, LEMON ACCIDENTI!
    Che romanticismo, le cascate sono il posto perfetto, sono IL POSTO PERFETTO!!
    Povero Ahadi.. Lui si che è un grande ^^
    Si rende conto di cosa potrebbe fare e si controlla ^^ questo dimostra che ha un gran carattere e un eccezionale autocontrollo..
    Anche se comunque, se ricapiterà una situazione del genere, ho seri dubbi riguardo al fatto che riuscirà a resistere ancora *fischietta*..

    E poi, anche Uru inizia a capire i sentimenti per Ahadi *-*
    Infine, come non citare l'intermezzo comico di Blumar e Revu xDDD
    CITAZIONE
    Blumar rimase a guardarli, mentre si allontanavano: “ Ih, ih, ih... prevedo scintille per quei due... ”
    << Blumar! >> Revu lo trovò;
    << IRK! Mi ha cuccato! >> e cominciò a scappare;
    << Torna immediatamente qui! >> e si mise ad inseguirlo.

    PUAHAHAHAHAHAHAH xD spettacolo è troppo figo Blumar ^^
     
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  13. Simba (Cucciolo)
     
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    questo capitolo è molto romantico la descrizione delle cascate è fatto benissimo, e poi blumar che spione XD chissa cosa voleva intendere con non voglio farti del male, non ho capito, be però sò di certo che ora voglio subito il seguito ^^ :)

    Edited by Simba (Cucciolo) - 7/7/2012, 17:25
     
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    CITAZIONE (Simba (Cucciolo) @ 7/7/2012, 17:04) 
    questo capitolo è molto romantico, spero che insieme abbiano passato una bella nottata, ora voglio subito il seguito ^^ :)

    Non hanno passato una notte insieme..
    CITAZIONE
    Lei si voltò a guardarlo. Lui la avvicinò a se e la guardò profondamente negli occhi.
    “ Ahadi...?! ” nel primo momento Uru si irrigidì sbigottita. Il leone le sfiorò il muso col proprio in un secondo bacio, e la strinse al petto. “ Cosa...? ” pensò Uru “ Sento che arriverò a squagliarmi in questo abbraccio... Che bella sensazione...! ” si lasciò andare. Il leone la strinse ancora di più. La durata di quel momento rimase sconosciuta persino a loro due. Ahadi si scostò dolcemente e la guardò un'ultima volta negli occhi. Si avvicinò, come per dirle qualcosa, ma si voltò e corse subito via. Uru, nonostante morisse dalla voglia di fermarlo, non si mosse. Il cuore era ancora in subbuglio. Avrebbe voluto che quel momento non finisse mai.
    Si sfiorò la bocca con una zampa e si abbandonò sull'erba, a guardare il cielo: una lunghissima e luminosa scia si fece strada fra le stelle, finendo per scomparire nel manto della notte.

    Ahadi se n'è andato.
    Non hanno passato la notte insieme ^^
     
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    Capitolo 23. “ Nuovi tormenti ”

    Il giorno seguente la giovane Uru, ancora pensierosa, decise di andare incontro al branco, per chiedere notizie su Ahadi.
    Raggiunse la valle, dove vide tutte le leonesse, che si erano allontanate assieme a Blumar, Jani e Revu, per cacciare, mentre gli altri giovani maschi se ne stavano da un'altra parte a riposare. Passò loro davanti, per raggiungere le altre, ormai lontane, ma quelli non persero tempo con lei:
    << Ehi, bambola! Cosa fai lì da sola?? Dai, vieni un po' qui, che ci divertiamo... >> disse un leone;
    << Eh?? >> si intimorì lei;
    << Che fine ha fatto quel vagabondo, con cui te ne stavi in giro ieri, eh? >> disse un altro << Ti ha mollata per caso? Che spreco... >>
    << C-cosa dite?? Non è il mio compagno... >>
    Un leone le spuntò da dietro:
    << Povera piccola... Dunque sei single? Se hai bisogno di un po' di consolazione, puoi fare affidamento su di me... >> le cinse il ventre con una zampa;
    << EHI! >> Uru si scostò in fretta << Tieni le zampe apposto! >>
    << Ehi, calma...Che caratterino che hai... >>
    Uru non disse più niente. Allungò il passo e si allontanò svelta per andare incontro alle leonesse, ma il leone insistette:
    << Su avanti...Non fare la difficile >>
    << Gradirei che la smettessi di seguirmi! >> affermò lei risoluta;
    << Sei proprio sgarbata, sai? Su, vieni qui... >> tentò di cingerle i fianchi;
    << Lasciami!! >> ringhiò lei, scostandosi di nuovo.
    Il vecchio Kaius, che stava seduto all'ombra di un albero là vicino, si accorse di tutto e si avvicinò: << Lascia in pace quella ragazzina, Dhag! Se hai intenzione di assumere un atteggiamento depravato, vallo a fare lontano da questo luogo! Qui non tollero simili comportamenti! >>
    Dhag soffocò un ringhio, abbassando il capo in segno di sottomissione, e si allontanò.
    << Tutto bene? >> domandò Kaius;
    << Sì, grazie... >> rispose lei;
    << Non ti conviene andare in giro da sola. Può essere molto rischioso >>
    Uru annuì mestamente: ora capiva cosa volesse dire Ahadi il giorno precedente.
    << Come mai sei sola? Non c'era Ahadi con te? >>
    << Sì, c'era, ma...ieri sera si è allontanato. Ho provato a cercarlo dopo un po', ma non l'ho trovato... Sono venuta qui per chiedere se l'avevate visto voi... >>
    << Mi spiace, non so dove sia... Prova a chiederlo alle leonesse. Forse l'avranno visto loro >>
    << Va bene >>
    Raggiunse la valle dove esse si erano dirette. Avevano appena terminato la caccia, con la cattura di una zebra e cominciarono a divorarla. Uru si avvicinò con cautela: << Ehm... >>
    Eva alzò lo sguardo: << Oh, Buongiorno, cara. Vuoi favorire? >> chiese, indicando la preda;
    << Salve, Eva. No grazie, non ho collaborato nella caccia, perciò... >>
    << Suvvia, non fare complimenti. Mangia con noi >> disse Kaya;
    << Grazie, ma... Veramente ero venuta qui, per sapere se avevate visto Ahadi in giro >>
    << Mi dispiace, non l'abbiamo visto... Pensavamo fosse con te >>
    << Si, infatti è stato con me, ma fino a ieri sera. Poi è sparito >>
    Lena si introdusse nel discorso con fare brusco: << Cosa sei tu per Ahadi?? Allora?? >>
    << C-cosa..? >> Uru rimase perplessa;
    << Lena! Vedi di moderare il tuo comportamento >> la rimproverò Kaya;
    << Quanto siete noiose... Le ho fatto semplicemente una domanda. Dunque? Quale rapporto c'è tra voi due, ragazzina? >>
    “ Com'è sgarbata... ” pensò Uru: << Perché mi fai questa domanda? Non ti conosco neanche... >>
    << Faresti bene a conoscermi, invece...Prima che tu cada in un'ingenua illusione amorosa! >>
    << Lena! >> la richiamò Eva;
    << Illusione amorosa?? >> Uru cercò di capire per quale motivo quella leonessa le avesse detto una cosa simile;
    << Ascolta... >> continuò Lena << ...non so che tipo di rapporto abbiate voi due, ma sappi che lui è mio! E non lo cederò a nessun'altra, specialmente a quelle come te! >>
    << Eh...? >>
    << Lena! >> la richiamarono di nuovo;
    << Lui è il mio compagno! Perciò vedi di stargli lontano! >>
    << Co...?! >>
    << Piantala con le tue sciocchezze, Lena! Da quando è diventato il tuo compagno? Non ti sopporta neanche... >> disse Kaya;
    << Cosa ne potete sapere voi?? Razza di impiccione! >>
    << Ora basta! >> esclamò Uru.
    Tutte si voltarono verso di lei.
    << Tu non sei la sua compagna... Altrimenti me l'avrebbe di certo detto >> “ e non mi avrebbe baciata... ”
    << Si vede che non lo conosci bene, ragazzina... >>
    << E tu pensi di conoscerlo? >>
    << Mooolto meglio di te >>
    << Ah, sì? Eh, eh, eh....! >> Uru si chinò a ridere;
    << C-cosa c'è di tanto buffo?? >> si lamentò Lena;
    << Il fatto che tu sia più grande di me di età, ma più piccola di mentalità... O almeno questa è la prima impressione che mi hai dato >>
    << Come....Come osi?!! >> scattò in avanti, per attaccarla;
    << Ferma! Sei impazzita??! >> Eva e Kaya la bloccarono;
    << Lasciatemi! Quella stupida deve imparare a portarmi rispetto! >>
    Uru in un primo momento rimase sconcertata, ma riuscì a calmarsi subito:
    << Guardati...Non ti vergogni? Attaccare quelli più giovani di te emotivamente... >>
    Lena la guardò adirata. La giovane continuò a parlare: << Credo proprio che confermerò le mie opinioni su di te. Questo tuo comportamento non può di certo essere paragonato a quello di un'adulta... >>
    << Cosa?! >> ringhiò;
    << Lo vedi? Perché fai così? Perché non cerchi di calmarti e di riflettere un po', invece di adirarti a quel modo? Se continui così, rischierai di inimicarti tutti quelli che ti circondano...e di restare sola >>
    Lena smise di ringhiare e chinò il capo.
    << Su, cerca di calmarti ora...Perché non possiamo essere amiche? >>
    << Amiche? Uh, uh... >> ridacchiò Lena, tenendo il capo abbassato << Tu...tu non conosci il significato della parola rivalità, vero? Eh, eh...Hai ancora molto da imparare sul mondo... >>
    << Forse hai ragione. Ma io non penso che sia il mondo a essere crudele: sono i suoi abitanti che influenzano lo scorrere dei fatti. Tutto dipende dal nostro comportamento. Ora scusatemi, ma devo andare. Eva, Kaya, grazie per il vostro intervento >> detto ciò si voltò e tornò nella giungla.
    << Che leonessa.... >> commentò Kaya;
    << Già...è davvero in gamba. Sa farsi rispettare, nonostante l'età che ha >> disse Eva.
    Lena si stufò: << Ora basta! Mi avete seccato tutte quante! Siete troppo santarelline per i miei gusti! >> e corse via.
    << Bah...Quell'altra, invece, è tutto il contrario di Uru... >> disse Kaya;
    << Già... >>

    Uru si addentrò nei vari sentieri, circondati da alberi e da enormi piante, per cercare Ahadi. Aguzzò la vista e tese bene le orecchie, nel caso lui fosse vicino. Il cuore le palpitava forte. Pensava continuamente a ciò che era successo tra loro l'altra sera. Voleva conoscere il motivo per cui lui se ne fosse andato e ciò che era sul punto di dirle, prima che corresse via:
    << Ahadi! >> lo chiamò << Ehi, Ahadi! Dove sei finito? Ehiiii! >> “ Uffa. Sembra esseri dissolto nel nulla... ”
    Alcuni uccelli rimasero spaventati da quei richiami e volarono via dagli alberi a lei vicini, cinguettando accompagnati dal rumore dei rami e delle foglie smossi.
    << Ops. Non volevo spaventarli... Però...quanto chiasso che fanno >> commentò lei.
    Giunse nei pressi di un torrente, con cui dissetarsi: << Che stanchezza... Spero do riuscire a trovarlo prima di sera... >> e cominciò a bere.
    Si sentì poi un rumore di foglie accartocciate.
    Uru si voltò di scatto: era il giovane leone ferito, che aveva aiutato il giorno prima, durante lo scontro: << Oh... Tu sei... >>
    << Ciao. Ero... Ero venuto a cercarti da queste parti, per ringraziarti di avermi aiutato ieri... >>
    << Figurati. Era il minimo che potessi fare... >> si asciugò la bocca con una zampa;
    << Se...se questo è un cattivo momento, vado via >> le disse con fare gentile;
    << No...resta pure. Non dai fastidio >> gli sorrise;
    << Sei sicura? >>
    << Sì >>
    << D'accordo...Ehm... Tieni, ho una cosa per te >>
    << Hm? >> le allungò un pezzo di carne, in segno di ringraziamento;
    << Grazie, ma...non dovevi disturbarti per me >> disse lei;
    << Bé, questo è niente in confronto a ciò che hai fatto per me... >> abbassò timidamente lo sguardo;
    << Sei molto dolce, sai? Peccato che quella leonessa non abbia avuto la capacità di capirlo... >>
    Il giovane arrossì per quel complimento inaspettato.
    << Scusa non mi sono ancora presentata... Il mio nome è Uru. E il tuo? >>
    << Laio... >>
    << Carino >>
    << Grazie... >>
    Uru si abbassò ad addentare la carne, e poi lo guardò: era molto giovane, anche più di lei: << Come vanno le tue ferite? >>
    << Oh, bene... Non è niente >>
    << Ti eri cacciato proprio nei guai, eh? >>
    << Eh, già... >> rispose lui con un mezzo sorriso.
    Uru allungò lo sguardo sulle sue ferite:
    << Non è vero che sei in salute... Guarda, ti si stanno infettando >>
    << Ah...Non devi preoccuparti >>
    << Mi preoccupo eccome! Vieni, mettiamoci sopra delle erbe. Un mio amico mi ha insegnato a distinguere quelle curative da quelle velenose >>
    << Sul serio, non preoccuparti >>
    << Parole al vento >>
    Si alzò e si aggirò in varie parti, finché tornò con delle piante in bocca: << Ecco, con queste vedrai che andrà meglio >> le adagiò sulle ferite del nuovo amico. Laio fece una leggera smorfia di dolore, ma quel momento gli piacque molto.
    Uru finì la medicazione: << Ecco fatto. Visto? Non c'è voluto niente. Cerca di essere meno irrequieto la prossima volta però, eh >> fece un altro sorriso. Il giovane arrossì distogliendo lo sguardo da lei.

    In un altro sentiero, non lontano dal torrente, vicino cui si trovava Uru, Ahadi camminava con passo lento, ancora pensieroso per la sera precedente. Era rimasto sveglio per tutta la notte, pensando a lei e a cosa sarebbe potuto succedere, se lui non si fosse controllato. Se le avesse fatto del male, non se lo sarebbe mai perdonato. Le stava molto a cuore e vederla sorridere era una pura gioia per lui. Ancora non riusciva a credere di averla di nuovo accanto a sé. Ogni volta che la guardava provava felicità, ma allo stesso tempo anche un misterioso e contrastante dolore, che lo faceva star male. L'altra notte aveva sentito il desiderio di stringerla più a lungo, di aspirare di più il suo odore, di sentirne il respiro, di possederla completamente, fino ad assaporare con lei il culmine dell'estasi.... Ma come poteva farlo? Lei era ancora casta e così giovane... Non poteva... Non poteva farla soffrire.

    Questa catena di pensieri fu improvvisamente spezzata dalla presenza di una voce: << Ahadi...? >>
    Il leone si voltò: in fondo alla discesa accanto, vicino al piccolo torrente, c'era la sua Uru. I loro occhi si incontrarono intensamente per qualche secondo, finché lui si accorse che lei non si trovava da sola.
    Accanto vi era un altro giovane leone: “ Chi è quello...? ” pensò amaramente.
    << Ahadi...Ma dove eri finito ieri sera? >> domandò Uru << Ti ho cercato ovunque... >>
    Ahadi tornò a guardarla, senza risponderle. I suoi occhi assunsero un'espressione seria. Uru fu presa da un pizzico di timore:
    << Ehm...Ti presento Laio: è il giovane che ho aiutato ieri, ricordi...? >>
    Laio rimase intimorito dall'imponenza del leone e lo salutò col capo inchinato: << Ehm... >>
    << Su non essere timido, Laio... >> lo spronò Uru, sorridendo;
    << P-piacere di conoscerla, signore... >>
    Ahadi rimase fermo a guardarli per qualche altro istante, senza rispondere, dopodiché si voltò e riprese a camminare lungo il sentiero.
    << Oh?...Dove vai? Aspetta! >> Uru tentò di seguirlo, arrampicandosi per la ripida salita accanto << Sei sparito tutto d'un tratto ieri sera... Resta qui con noi: facciamo un giro tutti insieme >> “ ho bisogno di starti vicino... Di farti molte domande... ”.
    Nonostante i richiami della giovane amica, Ahadi continuava a camminare, cercando di ignorarla.
    Uru raggiunse il sentiero e gli andò dietro: << Ma perché non rispondi?? >> domandò preoccupata << E' successo forse qualcosa? >>
    << Perché dovrebbe essere successo qualcosa? >> rispose lui in modo sgarbato;
    << Allora perché non rispondi? >>
    << ...... >>
    << Perché...non mi guardi? >>
    Il leone si fermò. Uru ne approfittò per corrergli avanti:
    << Si può sapere cosa c'è? Allora? >> domandò seria;
    << Niente >> rispose lui, evitando il suo sguardo;
    << Non è vero! Qualcosa c'è... Guardati: hai l'aria stanca... Sei rimasto sveglio tutta la notte, vero? >>
    << Cosa vuoi, Uru? >>
    << Eh...?! >>
    << Tornatene dal tuo amico >>
    << Ma, Ahadi... >>
    << Va' e lasciami in pace. Non ho nient'altro da dirti >>
    Uru rimase freddamente colpita da quelle parole. Si guardarono per un momento, poi lui passò oltre, e andò via.
    “ Ahadi...perché...?! Stupido...! Sei uno stupido!! ” Uru sentì un nodo alla gola e le scese una lacrima.
    Ahadi tornò nel luogo della sera precedente. Vedere Uru assieme ad un altro lo aveva fatto stranamente innervosire. Era come se dentro di lui ardesse una tremenda fiamma. Ma forse per Uru sarebbe stato meglio avere accanto qualcuno più giovane. Qualcuno più degno...
    Ritrovò il masso, sopra cui si era sdraiata l'altra sera. Era ancora leggermente impregnato del suo odore. Ci salì e vi si sdraiò, pensando intensamente a lei.


    -------------------------------

    e ora siamo in pari^^ penso che dal prossimo capitolo possa essere direttamente Miranh a postarlo sia qui che su efp^^
     
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349 replies since 29/6/2012, 18:38   14254 views
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