Il Re Leone - come tutto ebbe inizio

by Miranh

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    Re Leone

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    che qui in ogni caso posterò in continuità, non farò due discussioni separate...

    Capitolo 12. “ Piccolo cuore infranto ”



    “ Finalmente....Finalmente oggi starò con lei... ”
    << Ahadi? Ehi, Ahadi? >>
    Il giovane si voltò accorgendosi della piccola Uru fuori dalla grotta:
    << Eh? Uru...Cosa c'è? >>
    << Ti sto chiamando da molti minuti >>
    << Ah, davvero? Scusa... >>
    << Non preoccuparti...So il perché >> sorrise;
    << Mhf... >>
    << Mio padre è andato via presto, a lavorare; la mamma invece si sta preparando per la caccia: mi ha detto di venirti a chiedere se volevi andare anche tu con le leonesse... >>
    << Ah...Va bene, vado subito >>
    << A proposito... C'è anche Rina! Eh, eh...Così oggi passerete più tempo insieme >>
    << Urgh! >> arrossì lui imbronciato << Sì, sì, d'accordo... Grazie per l'informazione, piccola messaggera... >>
    << Prego, è un piacere per me >> rise lei ed andarono insieme dalle altre leonesse.
    Le giovani risero euforiche non appena videro Ahadi: << Ah, che bello! Allora vieni con noi! >>
    << Sì >> intervenne la regina << Ieri si è dimostrato un cacciatore molto promettente... >>
    << Sul serio?? >> e lo circondarono: << Dovrai raccontarci tutto, eh? >>
    << Siamo molto felici di averti nel gruppo! >>
    Ahadi non sapeva come comportarsi: si sentiva lusingato ed imbarazzato allo stesso tempo ed i suoi occhi erano alla continua ricerca di Rina, la quale si era distaccata dal gruppo di ammiratrici. Non appena i loro sguardi si incrociarono, lei gli fece l'occhiolino in ricordo del loro appuntamento pomeridiano e lui rispose con un gran sorriso.
    << Buona caccia >> salutò Uru e si allontanò andando dalle leonesse anziane, che restavano alla Rupe. Lo vide allontanarsi con il branco, finché non sparirono tutti nell'erba alta della savana.
    La piccola sospirò e si sdraiò vicino ad una leonessa: “ chissà quando torneranno gli altri... ”
    << Principessa Uru, qualcosa non va? >> chiese la leonessa, che le stava accanto: << Oh, no, no, Lia... >> rispose lei << Solo che non so cosa fare... I miei amici ancora non sono qui...E Ahadi starà fuori per tutto il giorno... >>
    << Quel bel giovane dici? >>
    << Sì...però ha promesso che sarebbe venuto a vedere con me il tramonto, questa sera >>
    << Che cosa carina >> disse un'altra leonessa;
    << Già: molto romantica >> continuò Lia;
    << CHE?! Romantica?! >> Uru rimase perplessa << Ma perché tutti fraintendono? Siamo amici, ecco tutto: guardiamo quasi ogni sera il tramonto >>
    << Certo...Certo... Chi credete di imbrogliare, principessa? >>
    << Ma io non sto imbrogliando nessuno >>
    << Ascoltate, cara...Sono vecchia ormai e di cose ne so più di quanto tu creda....Lui in realtà vi piace molto: è evidente da come lo guardate >>
    Uru arrossì: << N-Non può essere...Lui è troppo grande per me... >>
    << L'età non conta per l'amore >> disse l'altra leonessa << Pensa che mio marito era molto più giovane di me! >>
    << Oh, cavolo....Davvero?? >> si sorprese Uru;
    << Ma che razza di espressioni utilizzate, voi?! >> la rimproverò Lia:
    << “ Oh, cavolo ”....?! Non va per niente bene! E' molto sconveniente per una futura regina >>
    Uru cominciò a stufarsi di quella conversazione: << Avete ragione, scusatemi.... >> “ UFFA! ”; e chinò il capo a terra, appoggiandolo sulle zampe. Infine si addormentò.

    A risvegliarla fu una zampa appoggiata sulla sua schiena; la piccola aprì gli occhi ed alzò lo sguardo; ciò che vide la lasciò meravigliata ed il suo cuore accelerò: ai sui occhi si rispecchiava la figura di un giovane leone bellissimo, sfocato dalla luce alle spalle: le sorrideva ed aveva gli occhi di un bellissimo color smeraldo ed una morbida criniera nera che gli incorniciava il volto.
    << Ehi, piccola, svegliati, che c'è da mangiare >>
    Uru si stropicciò gli occhi e riconobbe, in quel leone, Ahadi. Ma il suo cuore non si calmò: << Ahadi...Quando sei arrivato...? >>
    << Proprio ora: mi hanno detto che hai dormito come un ghiro per tutto il tempo >>
    << Ah, ehm...Già >>
    << Vieni: c'è una bella sorpresa >> e le mostrò le prede catturate;
    << Pazzesco! Avete catturato due Gnu! >>
    << Visto? Cosi avremo da mangiare anche più tardi >>
    << E' vero! Sei grande >>
    << No...Non è vero: è solo grazie alle altre se ne abbiamo catturati due >>
    << Però anche tu avrai fatto sicuramente la tua parte: non essere modesto >> ed andò dalla madre ad addentare le prede.

    Arrivò il pomeriggio e le leonesse si sparsero in varie parti della Rupe a riposare. Rina si allontanò dalle altre e scese i grandi massi, rimanendo in attesa di Ahadi. Lui era rimasto ancora sopra, a fare compagnia ad Uru, poi non appena si accorse che Rina era scesa, arrivò anche per lui il momento di andare; fece scendere Uru dal suo ventre e si alzò:
    << Io devo andare. Ci vediamo più tardi >> disse;
    << Fate una buona passeggiata >> disse Aura;
    << Grazie >>
    << Ciao, Ahadi! >> lo salutò anche Uru;
    << Ciao, piccolina. Non combinare guai in mia assenza, eh? >> e se ne andò.
    La leoncina si affacciò dai ripiani di roccia, per vederlo scendere.
    Rina gli andò incontro e gli si strusciò addosso felice, il che lo lasciò sorpreso: << Che bello! Finalmente un po' da soli, in pace. Non vedevo l'ora, sai? >> disse lei; Ahadi arrossì, impacciato:
    << Oh, beh... Grazie....Anch'io sono felice >>
    << Vieni, ti mostrerò dei bei posti >> gli disse ed andò avanti; lui le corse dietro contento.
    La piccola Uru li vide andar via e tornò a sdraiarsi accanto alla madre. Avrebbe tanto voluto andare con loro, ma non poteva certo interrompere il romanticismo di quell'appuntamento.
    Aura si accorse dell'aria abbattuta di sua figlia e le leccò il musetto:
    << Piccola, cos'hai? Sei triste perché Ahadi è uscito con Rina? >>
    << No, no. Anzi....Sono felice per loro, ma gli altri non sono ancora tornati e trascorrerò di nuovo una giornata senza far niente >>
    << Capisco.... Che ne dici se più tardi, dopo che mi sarò riposata, usciamo un po' noi due, eh? >>
    << Sul serio?? Che bello! Grazie mamma >> la abbracciò;
    << Su vai un po' a giocare qui nei dintorni ora >>
    << Sì, va bene >> e scese giù dalla Rupe.
    “ Dunque...Che cosa potrei fare in quest'arco di tempo? Correre? Inseguire farfalle e lucertole? Arrampicarmi? Mah....Uff..... Chissà come se la passano Ahadi e Rina... ” e si accasciò al suolo annoiata, cercando di farsi venire un'idea abbastanza coinvolgente.
    “ Trovato! Andrò in perlustrazione qui nei dintorni, come papà, e se sarà necessario interverrò ” .
    Pensato ciò, si alzò e cominciò ad allontanarsi, guardandosi continuamente attorno.
    Passò più di un quarto d'ora a girare, ma tutto sembrava tranquillo; si allontanò molto dalla Rupe e proprio quando si rassegnò a tornare indietro, dei mugugni e dei lamenti, provenienti da dietro una piccola altura, catturarono la sua attenzione ed andò a vedere. Una volta raggiunto il posto, salì sull'altura per affacciarsi: vi erano due cuccioli di ghepardo che stavano litigando con un cucciolo di elefante per dividersi la poca acqua rimasta in una pozza. L'elefantino continuava a barrire, agitando la proboscide contro i piccoli ghepardi, mentre questi lo schivavano mordendogli e graffiandoli le zampe.
    “ Ma tu guarda un po'... ” pensò Uru “ Possibile che i loro genitori non facciano niente per educarli come si deve? Però....non c'è neanche l'ombra di un adulto da queste parti....Forse sono orfani? ” e avanzò verso di loro, i quali, continuando a litigare, non si accorsero di lei:
    << A-ehm... >> balbettò, ma continuavano a non notarla; << Ehi...Ehi!!... >> ma non ottenne ancora alcun risultato << Uff... EEEHIIII!!! E PIANTATELA UNA BUONA VOLTA!! >> urlò.
    Infine i tre, accorgendosi di lei, smisero di litigare e la guardarono sbigottiti:
    << Accipicchia! Finalmente vi siete calmati! Si può sapere che succede? >>
    Loro rimasero ancora un po' in silenzio, poi l'elefantino parlò: << E tu chi sei?? Vattene via impicciona di una leonessa! Queste sono discussioni da maschi! >> le disse bruscamente sollevandole contro la proboscide; Ma Uru non ci badò e continuò la conversazione: << Allora? Perché litigate? >>
    << Non sono affari che ti riguardano >> risposero i due ghepardi;
    << Oh, certo...Che mi aspettavo?? Un branco di maschilisti! Va bene continuate pure le vostre discussioni: io mi fermo a bere quest'acqua! >>
    e si precipitò sulla piccola pozza: << EHI! Ferma! >> gridarono gli altri << Questa è la nostra acqua! Non puoi berla! >>
    << Oh, ma davvero? >>
    << Sì! >>
    << E perché? >>
    << Perché...Perché sì! E' nostra! >>
    << E perché è vostra? >>
    << Perché....L'abbiamo vista prima noi! E' sul nostro territorio! >>
    << OOH.....Certo.....E perché questo sarebbe il vostro territorio? Che avete fatto per guadagnarvelo? >>
    << Ora basta: mi stai seccando! >> reagì l'elefante, lanciandosi contro di lei; ma Uru si dimostrò pronta e lo schivò senza alcuna difficoltà. Allora la attaccò di nuovo, ottenendo lo stesso risultato. I piccoli ghepardi si stupirono dell'agilità della leoncina, che sembrava muoversi con le ali alle zampe. Infine, dopo vari tentativi, l'elefantino si stancò e smise di attaccarla:
    << Detesto la violenza emotiva: mi hai attaccata nonostante io non ti abbia fatto niente di male >> disse Uru << Questa non è virilità! In questo modo pagherai le conseguenze solo a tuo svantaggio, dimostrando di non avere neanche un briciolo di cervello agli occhi degli altri! E in quanto a voi due... >> disse rivolgendosi ai ghepardi << ....voi non siete molto diversi da lui: anche a voi potrebbe bastare un nonnulla per reagire violentemente! Ma perché fate così? Ritrovate un po' di ragione! Se invece di dividervi amichevolmente l'acqua a vicenda, continuerete a fare così, finirete per non sopravvivere...O peggio: rimanere da soli a vita! >>.
    Questi discorsi toccarono nel profondo gli animi dei tre cuccioli, i quali abbassarono il capo, riconoscendo il senso morale di quelle parole.
    << Beh....Da bravi ora: dividetevi poco alla volta quest'acqua. Capisco che stiamo attraversando un periodo di siccità, ma è più conveniente cooperare che lottare fra noi, non vi pare? A proposito... verso nord c'è un bel laghetto... Se la cosa vi può interessare.... >> e si voltò per andarsene << Allora buona fortuna. Se il destino lo vorrà ci incontreremo ancora. Addio >> e si avviò.
    I tre rimasero in silenzio, ciascuno dispiaciuto per ciò che è successo; poi il piccolo elefante cominciò a piangere: << WAAAH....! >>
    << Ehi?! Perché piangi? >> chiesero i due piccoli ghepardi;
    << Sigh!...Quella leonessa ha ragione! Sono troppo violento e continuo a non avere amici! Per i miei genitori sono una vergogna! >> e si asciugò le lacrime con la proboscide:
    << Su non piangere … Vieni: beviamo insieme. E poi che ne dite se andiamo a cercare il laghetto che lei ha citato? Così ci divertiremo >>
    << Bella idea! Andiamo >> esclamò l'altro ghepardo;
    << Grazie.... Scusatemi per prima.... >> disse l'elefantino;
    << Non preoccuparti. E poi anche noi abbiamo le nostre colpe... >> risposero i due cuccioli.
    Uru si era nascosta dietro un albero, ad osservare compiaciuta i tre cuccioli, diventati amici: “ Missione compiuta! Ora torno a casa... ”. E si avviò.
    << Chissà chi era... >> si chiesero i ghepardi;
    << Boh.... Comunque sembra essere una tipa apposto....Molto in gamba >> disse l'elefantino << Ho come l'impressione di averla già vista da qualche parte....Ma non ricordo bene >>
    << Ti verrà in mente più tardi. E poi se non sbaglio voi elefanti avete buona memoria. Quindi... >> rispose uno dei due fratelli << Su, andiamo >> ed andarono verso nord, giocando e scherzando fra loro.

    Uru si sentiva felice: era riuscita bene nel suo intento e sperava in cuor suo di rivederli, un giorno.
    Stava tornando a casa, ma durante il cammino la sua attenzione fu di nuovo catturata da qualcosa: erano leoni, ma non stavano litigando, anzi: sembravano una coppia affiatata. Uru si avvicinò di più per vederli meglio, poi sobbalzò emozionata: erano Rina ed Ahadi, che si rincorrevano felici.
    Sapeva che sarebbe dovuta rientrare presto a casa, per andare incontro alla madre, ma il desiderio di seguirli di nascosto era troppo forte per lei. Così, con cautela si nascose dietro alberi e cespugli, per osservarli e seguirli, senza essere notata. Ahadi sembrava essere davvero felice, così come Rina: ridevano, scherzavano, rotolavano e si abbandonavano ad effusioni.
    Uru era contenta di questo, ma sentiva dentro di sé anche un piccolo e strano sentimento di dispiacere e se ne vergognò: “ Ma perché mi sento così? Che mi prende? Eppure dovrei essere felice per loro... ” pensò
    “ Dovrei solo vergognarmi....Sono una stupida... ”; e, mentre era presa da questi pensieri, li perse di vista: “ Accidenti... ”.
    Giunse nei pressi di un albero, all'apparenza robusto, sotto il quale vi era un piccola pozza di fango. Vi si arrampicò per ottenere una visuale migliore sul paesaggio: si mise in pizzo ad un ramo e si coprì con la zampa gli occhi, infastiditi dal Sole: << Ma dove sono finiti?....Ah! Eccoli >> li vide seduti in lontananza l'uno accanto all'altra, che parlavano. Si porse più in avanti per vederli meglio, ma il ramo sul quale stava cedette e si spezzò all'improvviso, facendola finire nella pozza di fango: << WAAAH! >>
    SPLOTCH!

    << Cos'è stato?? >> si domandò perplesso Ahadi, avendo sentito il rumore;
    << Cosa? >> chiese Rina;
    << Quel rumore... >>
    << Quale rumore? Io non ho sentito niente >>
    << Vado a vedere >>
    << Oh?! Aspetta, Ahadi. Ma dai, che importa? Sarà stato un uccello... >>
    << Non era un uccello >>
    << Allora cosa? >>
    << Non lo so: per questo vado a vedere >>
    << Uff... D'accordo: andiamo >> e lo seguì.

    << Che schifo...! >> commentò Uru, trovandosi completamente sudicia e sporca di fango: << E ora...? Che faccio? Torno a casa? Oppure continuo a....? Forse è meglio tornare a casa...sì >> e mentre cercava di uscire dalla sudicia pozza, un'ombra la coprì dal sole: << Eh..? >> e si voltò.
    << Uru?! Che ci fai qui?? Ma come ti sei conciata...? >>
    << A-Ahadi?! Oh....Ciao! Come va? Stavo....giocando col fango! No, beh...Ci sono caduta, veramente >>
    << Me ne sono accorto... >>;
    Rina li raggiunse e si unì alla conversazione: << Principessa Uru!? Ma che avete fatto...?? >>
    << Ciao, Rina! Ecco, io... >>
    << Si può sapere perché ti sei allontanata così tanto da casa? Eh?? >> chiese Ahadi in tono brusco << Potevi farti male! Da sola è pericoloso andare in giro >>
    << Ma...Non volevo fare niente di male....Stavo facendo dei giri di controllo... >>
    << Non m'interessa! Tua madre sa che sei qui? >>
    << Non credo proprio che lo sappia... >> disse Rina;
    << M-ma io... >>
    << Tornatene a casa! E alla svelta! Abbiamo già perso fin troppo tempo. Andiamo, Rina >>
    << Sì.... >> e si allontanarono, lasciandola sola e sconfortata. Un pizzico di rabbia prese spazio nella sua tristezza e se ne andò a testa alta verso la strada di casa.

    << Quella leoncina è incredibile....Non può essere lasciata sola a lungo >> disse Ahadi;
    << Per me la stai viziando un po' troppo, Ahadi >> commentò Rina << E' la Futura Regina e non è un bene per lei essere sempre assecondata. Sai come diverrebbe capricciosa? >>
    << ....No, lei non è così >>
    << Dici? Mah... >>
    << ..... >>
    << Perché quella faccia seria? Cos'hai? >>
    << Senti...Pensi che io sia stato troppo duro con lei? >>
    << Assolutamente no. Non può andarsene sempre dove vuole: è pericoloso. E poi dovrà imparare ad essere responsabile, una volta cresciuta: se si asseconderà ogni suo capriccio non diverrà mai una regina rispettabile >>
    << Forse hai ragione....Però avremmo dovuto accompagnarla a casa...Non credo che da sola... >>
    << Oh, puoi stare tranquillo: sa cavarsela. Se è arrivata fin qui, può benissimo tornare da sola >>
    << Va bene.... >>

    Trascorsero circa due ore. La piccola Uru andò alla pozza d'acqua vicino alla Rupe a ripulirsi un po' dal fango, ma non era semplice: rimaneva sempre un po' di sporcizia, noiosa da togliere: “ Oh, beh...Meglio di prima sto sicuramente... ” ed andò a risalire i grandi massi per raggiungere la madre. La vide che stava scendendo, probabilmente per cercarla:
    << Mamma! Sono qui >>
    << Uru?! Ma che cosa...? Dove sei stata? E come hai fatto a ridurti così? >>
    << Oh, niente....Sono caduta dentro una pozza di fango >>
    << Ti sei fatta male? >>
    << No, però.... >>
    << Su, vieni qui: hai bisogno di un bel bagno >> disse Aura e prese la figlia per la collottola, portandola di sopra.
    Durante la pulizia la regina notò un'espressione triste sul volto di Uru:
    << Cos'hai, tesoro? >>
    << Niente... >>
    << Sicura che vada tutto bene? >>
    << Sì, sì....Sono solo un po' stanca >>
    << Capisco...Allora usciremo un'altra volta, va bene? >>
    Uru annuì: per i propri gusti era stata anche fin troppo fuori da casa quel giorno. L'incontro con Ahadi e Rina era stata la parte peggiore: quella brusca discussione fra loro l'aveva molto rattristata.
    << Hai fatto molto movimento, vero? >>
    << Bé, diciamo che sono incappata in un giovane elefantino e due piccoli ghepardi... >>
    << Cosa? >>
    << Stavano litigando per l'acqua e per fortuna sono riuscita a farli smettere... E' così che si deve fare , no? >>
    << Che brava! Tuo padre sarà molto fiero >>
    << Davvero? >>
    << Oh, sì. Ora comprendo del perché sei stanca. Cerca di restare sveglia per la sera, però >> disse Aura sorridendo;
    << Eh? Perché? >>
    << Bé...Non ti sarai dimenticata di Ahadi, vero? Ti terrà compagnia stasera, se non sbaglio >>
    << Sì...Credo, di sì.... >>
    << Su ora fatti pulire per bene >> e continuò a farle il bagno.
    Per un momento Uru si era dimenticata della promessa di Ahadi, ma era anche preoccupata: non sapeva cosa avrebbe potuto fare per chiarirsi con lui e probabilmente non sarebbe riuscita nemmeno a guardarlo in faccia.
    Tuttavia cercò di non pensarci troppo e rimase in compagnia di sua madre, ad attendere il tramonto.

    Il tempo passava, ma di Ahadi e Rina neanche l'ombra: “ Strano... ” pensò Uru: “ eppure aveva promesso ed il tramonto sta anche per finire... Forse non verrà perché l'ho fatto arrabbiare? ” e si rattristò.
    Decise di riscendere i massi, sperando di incontrarlo là sotto, ma non c'era.
    Girò intorno alla Rupe, continuando a cercare, poi, sotto i grandi rami di un albero, li vide: stavano l'uno sdraiato vicino all'altra a guardare il tramonto. Uru camminò piano, per non farsi notare e si nascose dietro una roccia, abbastanza vicina per sentire cosa si dicevano: << Bel tramonto vero, Ahadi? >> chiese Rina;
    << Bellissimo.... E stasera, con te, mi piace particolarmente di più, rispetto alle altre volte >>
    Alla povera Uru si spezzò il cuore, all'udire quelle parole: non pensava che Ahadi non avrebbe mantenuto la promessa, ma sopratutto non avrebbe mai creduto che lui gradisse poco la sua compagnia durante la sera. Afflitta profondamente, si asciugò una lacrima e corse sopra alla Rupe, entrando dentro la grotta, singhiozzando. Non aveva nulla in contrario se a loro piaceva stare insieme, ma lui le aveva fatto una promessa, che poi non ha mantenuto e questo la faceva stare male.

    << Ma, più ancora del tramonto, io amo l'alba >> disse Rina;
    << Ah, sul serio? >>
    << Sì: la trovo più confortante. Invece a te? Quale dei due ti piace di
    più? >>
    << Mi è sempre piaciuto il tramonto.... Per me rappresenta l'addio ad un giorno, che non tornerà mai più, ma allo stesso tempo è pronto ad ospitare la culla di un nuovo giorno... >> l'alba per lui era il peggior ricordo della propria vita: quando sua madre non si ridestò più...
    << Come sei poetico >> disse Rina
    << Era ciò che diceva sempre mia madre.... Anche ad Uru piace molto il tramonto.....Oh, no! >>
    << Che c'è? >>
    << Non ho mantenuto la parola... >>
    << Di che parli? >>
    << Le avevo promesso di guardare con lei il tramonto, stasera... >>
    << Cosa? >>
    << Che stupido...Scusami, è meglio che ora vada >>
    << Ma....Ahadi?? Dai, rimani qui. Cosa ti importa? Non succede mica niente se per una volta non stai con lei... >>
    << Sì, però...l'avevo promesso >>
    << Oh, smettila!....Ti stai affannando troppo per quella leoncina! Ormai il tramonto è finito >>
    << Ma non so nemmeno se è tornata a casa... >>
    << Oh, suvvia: certo che è tornata >>
    << Come fai ad esserne sicura? >>
    << Beh....Non è abituata a stare troppo a lungo fuori... Poi il tuo rimprovero avrà fatto la sua parte... >>
    << Sarà....Ma vado a controllare >> e si alzò;
    << Uffa...! >> e lo seguì.
    Al loro ritorno trovarono Aura ad attenderli: << Finalmente, eccovi qui. Mi avete fatto preoccupare: pensavo che sareste tornati prima del tramonto... >>
    << Mi dispiace, Aura >> si scusò Ahadi << E Uru? Dov'è? >>
    << E'...nella grotta, a riposare >> rispose lei. Allora il giovane si diresse là, mentre Rina andò a riunirsi con il resto delle leonesse.
    Ahadi entrò e la vide aggomitolata ad un angolo: << Uru? >> le si avvicinò; lei si accorse di lui e si voltò dall'altra parte: << Perché sei qui? Vai da Rina >> gli disse;
    << Scusami...Ho infranto la promessa... Me ne sono ricordato solo poco fa >>
    << Non l'hai fatto intenzionalmente....perciò non fa niente. E poi non devi stare per forza sempre con me >>
    << Perché non mi guardi? >> le chiese. Uru sobbalzò.
    << Allora? >> continuò lui;
    << ....Ho sonno, sono stanca >>
    << Ma non è un buon motivo per non guardarmi >> e provò a girarla con una zampa, ma lei se la scrollò di dosso:
    << Voglio dormire! >> disse.
    Ahadi sospirò: << Come vuoi....mocciosa >> ed uscì dalla grotta.
    Uru sentì un'altra fitta al cuore e scoppiò a piangere, silenziosamente.


    -----------------
    col prossimo capitolo ci sarà il primo grosso colpo di scena e con quello dopo si concluderà la prima parte, però prima di postarli voglio almeno 3 commenti XD
     
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  2. Simba (Cucciolo)
     
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    povera uru mi ha fatto molta tristezza e ora è propio arrabiata con ahadi, kun posta ora voglio vedere il colpo di scena!!! XD
     
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  3. LionKing98
     
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    Contribuisco col secondo commento.
    Allora.... Io la ff, come lion ma per motivi diversi, sono andata a leggermela su efp e l'ho finita proprio ieri sera.
    Volevo vedere come andava a finire per cercare qualcosa che mi ispirasse.
    Eh si, perché qui io vedo solo commenti positivi...
    Eppure a me non fa impazzire questa ff.
    Cioè, niente da dire sulla forma né sullo svilupparsi della storia che e' impeccabile e anche molto interessante...
    Ma e' come se mancasse qualcosa.
    Magari sbaglio totalmente, ma io non riesco a vedere l'anima di chi l'ha scritta.
    Si ok, vi sembrerò scema e, lo ammetto, lo sono.
    Ma e' come se mancasse il cuore a questa ff... Cioè quella parte di sé che uno scrittore mette nel suo scritto.
    Mi dispiace molto dover dire così, perché per tutto il resto e' assolutamente perfetta.... Ma se si dovessero scrivere solo commenti positivi a forza tanto varrebbe non scriverli.
    In sostanza, tutto ciò non mi ha toccata a livello emozionale...
    Ma e' comunque una bella storia
     
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    Re Leone

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    mmh, capisco cosa intendi dire...bhe, sicuramente la scrittrice di questa ff è una che non punta molto sull'introspezione ma diciamo che punta più sui dialoghi
    (madò adesso mi viene voglia di catalogare i diversi stili di scrittura XD)
    forse è questo che un po manca alla ff, l'introspezione.
    per il resto a me piace perchè sono un ignorante che sa a malapena mettere insieme due frasi, io trovo che appunto attraverso i dialoghi riesca comunque a dare un ottima caratterizzazione ai personaggi (cosa che a sentire quello che mi dice ciccio so fare anche io.... almeno in darkside chronicle, nn nella mia ultima ff che è un po fatta a cazzo come forma XD)
    infine sono pure un pazzo malato, quindi se mi infarcisci una ff di allusioni (come poi sarà ancora più marcato nella sconda parte) io non capisco più nulla XD
    le critiche sono sempre ben accette penso, sopratutto se ben argomentate come la tua^^

    l'autrice un saltino sul forum lo fa mi ha detto, penso che sicuramente leggerà il tuo commento^^
     
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  5. LionKing98
     
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    Infatti concordo su tutto quello che hai detto, efficacia dei dialoghi compresa.
    E' una bella ff, ripeto.
    Solo che non mi ha toccata dentro
     
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  6. .:Kaizari:.
     
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    ho già letto tutta la ff e mi sembra molto interessante oltre ad essere scritta benissimo
     
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  7. Miranh
     
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    Salve a tutti!^^ Sono l'autrice della storia. Mi sono appena iscritta al forum. Volevo ringraziare tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere e commentare la mia prima ff, incoraggiandomi :) Spero di riuscire a terminare presto anche il secondo libro. Non abbiate paura di essere sinceri: se c'è qualcosa che non va nella storia, sarò ben felice di accettare le vostre opinioni e i vostri consigli, per migliorare. :)
     
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  8. Simba (Cucciolo)
     
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    ciao miranh, be io sulla ff non ho niente da dirti tranne che è stupenda e che ogni volta che la leggo ho sempre voglia del capitolo succesivo ^^ comunue come fanno tutti gli altri utenti dovresti presentarti nella sezione new entry aprendo un post, li potremmo darti tutti il caloroso benvenuto che ti meriti ^^ :)
     
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    ahahah, sono riuscito a farti iscrivere alla fine XD il mio piano ha funzionato XD se ti presenti in sezione new entry sarai ufficialmente parte del forum XD
     
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  10. Miranh
     
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    LionKing98 Ti ringrazio per il tuo commento. :) In effetti in questa storia sono presenti più dialoghi, che momenti introspettivi....Forse perché la vedo più come un cartone animato che un libro... Comunque la tua opinione è preziosa per me, perché potrà essermi di aiuto per il futuro :)

    Ok, proverò ad andare nella sezione New entry ^^ Anche se devo ancora riuscire ad orientarmi bene in questo forum :lol:
     
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  11.  
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    Re Leone

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    ahah, guarda è semplice, vai qui https://lionking.forumcommunity.net/?f=314598 clicci su N.DISCUSSIONE e ti presenti^^
     
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  12. Miranh
     
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    Penso di avercela fatta XD
     
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    Bravo Cacciatore

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    Beh, finalmente ti sei iscritta!!
    Miranh, come ho già sottolineato nel tuo topic di presentazione, mi è e soprattutto mi sta tuttora piacendo questa storia, Non vedo l'ora che continui presto!
    E.. perdona se non commento assiduamente a ogni capitolo, ma già li ho letti su efp e non ho potuto commentare perchè su quel sito non sono iscritto :P
    Non prenderla a male, sappi comunque che questa storia mi piace e, come ho già detto per la miliardesima volta, non vedo l'ora che continui!!
    :D
     
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  14.  
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    Re Leone

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    ok posto un nuovo capitolo perchè sennò mi sbranano i lettori XD


    Capitolo 13. “ Una tragica scoperta ”



    Quella notte, un' insolita e fredda brezza si diffuse nella grotta, ove il branco dormiva. Tutte le leonesse si strinsero fra loro per stare più calde. La piccola Uru stava sdraiata tra i suoi genitori, ma non riusciva a prendere sonno: non poteva pensare ad altro che al dispiacere per le divergenze, nate tra lei ed Ahadi il giorno prima.
    Alzò la testa per vedere dove si era andato a sdraiare: guardò più e più volte l'interno della grotta, ma lui non era lì. Allora si alzò senza fare rumore ed andò fuori, facendo attenzione a non calpestare le code delle leonesse. All'esterno la brezza era più forte e le fece venire i brividi; si guardò attorno e vide il giovane leone, sdraiato sull'apice della rupe, che guardava il cielo stellato.
    Gli si avvicinò silenziosamente, esitando: non sapeva se le conveniva restare lontana o andargli vicino. Tuttavia le sue zampe continuavano a camminare ed infine andò a rannicchiarsi accanto a lui, il quale rimase sorpreso di vederla, ma mantenne un'espressione seria: << Uru? Come mai sei ancora sveglia? Non riesci a dormire? >>
    << No... >>
    << Cosa c'è? >>
    << Senti, Ahadi, io... >>
    << Hm? >>
    << Volevo chiederti scusa....per ieri sera...Mi dispiace tanto >>
    Ahadi si ammorbidì e la accarezzò sulla testa: << Non sei tu quella che deve chiedere scusa, ma io: non mi sono comportato bene nei tuoi riguardi... >>
    << Ma... non sei arrabbiato con me? >>
    << No... Perché dovrei? Piuttosto dovresti essere tu quella arrabbiata >>
    Uru sorrise a si strinse di più a lui, volgendo lo sguardo sulle stelle; la brezza fredda si dileguò e la luna risplendeva:
    << Sai, Ahadi? Mio padre dice che tutti grandi re del passato si trovano lassù....che ci guardano dalle stelle e che ci proteggono... >>
    << Ah, sì? >>
    << Sì... Tu che pensi? >>
    << Mi sembra alquanto surreale la cosa >>
    << Dici? Io ci credo invece... Sono sicura che anche tua madre si trova lassù, fra le stelle più luminose, a guardarti e a proteggerti... Ed un giorno anche tu e mio padre sarete fra le stelle più luminose...ne sono certa >>; il sonno cominciava a farsi sentire e sbadigliò: ora si sentiva più tranquilla e poteva finalmente dormire in pace. Appoggiò la testolina su una zampa del leone e si addormentò serena.
    Le parole di Uru erano molto confortanti per l'animo cupo di Ahadi.
    Sorrise e si addormentò anche lui, appoggiando la testa vicino alla sua.

    Giunse l'alba, ad illuminare la savana. Il re e la regina si svegliarono per primi e si spaventarono, non vedendo più con loro la figlia:
    << Oh, no! Dov'è finita? E Ahadi?? >> si agitò Aura;
    Mohatu andò fuori dalla grotta e tirò un sospiro di sollievo nel vedere i due giovani, all'apice della Rupe:
    << Tranquilla, cara....Sono qua fuori a dormire... >>
    Aura si affacciò: << Grazie al cielo... >>
    << Lasciamoli dormire un altro po'... >> disse Mohatu << Bene, vado a chiamare Zozo... >>
    << Oh, aspetta, Mohatu.... >> supplicò la regina;
    << Cosa c'è? >>
    << Ecco....Perché non rimani qui per un pochino? Per favore... >>
    << Tesoro... Sai che non posso...specialmente in questa stagione >>
    << Sì, però...Non ti vedo quasi mai durante il giorno... e anche Uru sente la tua mancanza >>
    Mohatu le leccò una guancia: << Tenterò di tornare presto, questo pomeriggio >> disse ;
    << Allora, portami con te...Ti prego! >>
    << Aura... >>
    << Per favore, Mohatu... >>
    << No. Ti ho quasi persa una volta e non voglio che questo accada ancora... Perciò devi restare qui, ad occuparti di nostra figlia >>
    Aura abbassò il capo: << Scusami...perdona questo mio capriccio...Però, prima che tu vada via, stiamo un po' insieme con i ragazzi...Facciamo una breve passeggiata... >>
    Mohatu, sospirò, acconsentendo, ed andò all'apice della Rupe, a svegliargli: << Sveglia, ragazzi, su >>;
    Ahadi mugugnò ed aprì gli occhi: << Oh, Mohatu....Buongiorno >>
    << Che ne dite di fare due passi, insieme? Prima che io vada... >>
    << Volentieri >> e scosse piano la piccola Uru per svegliarla:
    << Ehi, sveglia, Uru >>
    << Mmmh... >> e si rigirò a dormire;
    << Allora? Vuoi deciderti? >> si impazientì lui;
    << Lasciala perdere... >> disse Mohatu, strizzando un occhio ad Ahadi << Vorrà dire che andremo senza di lei.... >>
    Uru si svegliò di soprassalto: << Eh?? Uh?? Dove?? Dove andate? Aspettate! >>
    Mohatu ed Ahadi scoppiarono a ridere, mentre Uru si imbarazzò, avendo compreso tutto.

    Scesero giù, tutti insieme, e si dissetarono alla pozza. Era bello passeggiare in famiglia durante la mattina.
    Camminarono per molti minuti, poi videro Zozo in lontananza, che volava verso di loro: sembrava molto contenta.
    << Zozo, come mai quell'aria appagata? >> chiese il re;
    << Stanno tornando le madri, con i cuccioli. Li troverete più avanti. Così la nostra piccola Uru potrà finalmente divertirsi con loro >>
    << DAVVERO? Stanno tornando?? Evvai! >> gridò Uru gioiosa e cominciò a correre, per andare incontro agli amici;
    << Piano, Uru! Piano! >> esclamò Aura, andando dietro alla figlia.
    Mohatu sorrise: era felice di vedere sua figlia così allegra:
    << Com'è euforica >> osservò Ahadi;
    << Bé, sono stati via per un mese intero...E' ovvio che le siano mancati >> disse il re.
    Da lontano si videro piccole sagome, sfogate dal calore del Sole, le quali, una volta più vicine, prendevano la forma di due leonesse con tre piccoli, i quali correvano verso Uru, felici:
    << Hydo! Helya! Athena! Amici miei! >> esclamò la leoncina;
    << Uru! >> corsero ad abbracciarla: << Che bello rivedervi! Come state? >>
    << Benissimo! E tu? Che hai fatto in nostra assenza? >>
    << Vi racconterò! E....Khendo? Dov'è?? >>
    << Non lo sappiamo... Ancora non l'abbiamo visto e neanche sua madre >>
    << Ah...Probabilmente arriverà più tardi. Stavamo facendo una passeggiata...Vi unite a noi? >>
    << Certo! >> e formarono tutti un bel gruppetto errante.
    Passeggiarono per un po' di tempo, le altre leonesse raccontavano del loro viaggio, ma per Mohatu arrivò l'ora di andare:
    << Signore...Il rapporto del mattino >> gli ricordò Zozo;
    << Ah, sì....Arrivo >>
    << Oh, no... >> si rattristò Uru << Devi proprio andare? >>
    << Sì, piccina... >> l'accarezzò << Tornerò verso la prima sera >>
    << Sii prudente, Mohatu... >> si raccomandò la regina;
    << Stai tranquilla >> strofinarono i loro musi affettuosamente e lui se ne andò.
    Ahadi si dispiacque, vedendo Uru triste e cercò di tirarle su il morale:
    << Su, dai....Abbiamo una lunga e bella giornata davanti a noi: chissà quante cose potremo fare, visto che ora sono tornati i tuoi amici >>
    Uru sorrise: << Hai ragione >>
    Intanto Aura parlava con le altre leonesse: << Ahadi si è integrato bene nel branco, vero? >> chiese una di loro;
    << Sì >> rispose la regina << Fortunatamente....Dopo quel che ha passato, è tornato ad essere felice....Speriamo che continuerà ad essere così... >>
    << Qualcosa ti preoccupa, Aura? >> chiese l'altra leonessa;
    << Ecco... è solo che ho come un... brutto presentimento: temo che accadrà presto qualcosa... >>
    << Forse è solo una tua impressione.... E poi questo è un bel momento, no? Non vedo che cosa possa accadere... >>
    << Mi auguro che tu abbia ragione >> e rimasero a guardare i loro figli, che giocavano insieme.
    Arrivò l'ora del pasto e ripresero la strada di casa. Decisero di camminare per un po' lungo la sponda di un piccolo fiume, ammirando i riflessi del sole sull'acqua.
    I cuccioli giocavano assieme ad Ahadi sulla riva, correndo e schizzandosi l'acqua. Arrivati quasi alla fine del corso, videro un leone ed una leonessa assieme al loro piccolo, sull'altra sponda del fiume. Uru riconobbe Khendo ed i suoi genitori: << Khendo! Ciao! >> lo salutò;
    << Ciao, Khendo! >> salutarono gli altri;
    << Ehi, ciao ragazzi! >> li ricambiò;
    Ahadi si voltò a guardare e ciò che vide fu la causa di tutte le sventure successive: il padre del cucciolo. Quegli occhi grigi! La criniera prominente! Il colore marrone chiaro della peluria! L'aspetto possente e minaccioso, che occupò sempre i suoi incubi di cucciolo! L'espressione arrogante....l'assassino di sua madre!!
    Fu come se il mondo gli crollasse improvvisamente sulle spalle: alla mente tornò l'immagine del cadavere insanguinato di Neera. La felicità fu spazzata via ed al suo posto comparvero di nuovo l'odio.... e la vendetta!
    Non sentì più nulla... tranne l'impulso di ridurre quel leone ad una carcassa....
    << ASSASSINO!! >> gridò con tutta la sua forza, attraversando l'acqua del fiume, per raggiungere l'altra sponda.
    << AHADI?! >> Uru ed Aura si spaventarono, così come gli altri: non capivano cosa stesse succedendo: l'irascibile umore di Ahadi ed i suoi occhi fiammeggianti le aveva colte di soppiatto. E poi tutto fu fulmineo: Ahadi, attraversato velocemente il fiume, aggredì il leone, senza alcuna pietà e tra i due esplose una violenta lotta. Khendo e sua madre urlarono di terrore, allontanandosi; Uru piangeva, mentre Aura supplicava, affinché lo scontro terminasse lì:
    << Ahadi, fermati!! Ma che ti è preso??! Fermatevi! Smettetela subito!! >>
    ed attraversò anche lei l'acqua del fiume insieme alle altre due leonesse per intervenire.
    I cuccioli rimasero in disparte, ad osservare tutto, spaventati.
    Aura si mise tra i due leoni e cercò di fermare Ahadi, ma lui reagì colpendola violentemente, mandandola fuori dal campo di battaglia:
    << MAMMA!! >> gridò Uru in preda al panico << AHADI! Ma che ti succede?! Basta! Ti prego! >> piangeva, non sapendo cosa fare; anche le altre leonesse cercavano di fermarli, ma senza successo.
    Mohatu, che fortunatamente non si era ancora allontanato molto, udì le grida ed i ruggiti e tornò indietro. Corse più veloce che poté, attraversò l'acqua del fiume e si mise in mezzo ai due combattenti: mandò indietro Zhymu ed atterrò Ahadi, cercando di tenerlo fermo:
    << Ma siete pazzi?! Cos'è questa marmaglia??! >> urlò << Si può sapere che succede?? >>
    << Domandalo a quel ragazzino insano di mente!! Ha cercato di uccidermi senza un motivo! >> esclamò Zhymu;
    << Che cosa?? AHADI! Sei uscito completamente di senno??! Volevi rendere quel cucciolo orfano di padre e vedova quella leonessa??! >>
    Uru intanto stava nuotando per raggiungere sua madre, che era rimasta a terra, indolenzita.
    Ahadi si arrabbiò ancora di più e ruggì: << E quel depravato allora?! Quel vile assassino??! >>
    << Che stai dicendo??! >>
    << Quella belva ha ammazzato mia madre!! L'ha ridotta ad un pezzo di carne smembrato, davanti ai miei occhi!! E tutto perché lui voleva uccidermi per poi abusare di lei!! Lei mi aveva difeso! Non ho mai avuto pace dentro di me da quel giorno! La mia infanzia è stata un incubo! E proprio ora che stavo ritrovando con voi la mia felicità...è riapparso!! >>
    ansimò senza calmarsi; dai suoi occhi arrabbiati sgorgarono fiumi di lacrime;
    << Calmati! Ora calmati! Ci sono io con te... >> disse Mohatu, abbracciando il giovane, il quale sfogò tutte le sue lacrime sul petto del re;
    << Tu... >> Zhymu si ricordò << Tu sei...quel cucciolo?! Tu...sei ancora vivo... >>
    Uru era spaventata a morte ed abbracciò forte la madre: non voleva credere che tutto ciò fosse vero, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere dal padre di Khendo.
    << Zhymu... >> pianse la madre di Khendo, abbracciando il figlio << Ti prego... dimmi che non è vero... >> ma Zhymu abbassò il capo, rimanendo in silenzio.
    << Bene, Zhymu... >> parlò Mohatu << ...poiché l'accusa, che il giovane ha versato su di te, è stata appurata... in quanto hai macchiato le tue zampe con il sangue di un'innocente nel mio regno...ti aspetta un punizione assai peggiore della morte...l'esilio! Andrai dritto nel cuore delle Terre di Nessuno! Non dovrai mostrare la tua faccia su queste terre....mai più!! Ora va'! Sparisci dalla mia vista! >>.
    Detto ciò, Zhymu corse via, ringhiando di rabbia.
    La tragica scoperta di quel giorno lasciò tutti tristemente turbati; fu un brutto colpo, soprattutto per il piccolo Khendo.

    Rafiki, saputo tutto da Mohatu, restava in disparte, ad osservare l'afflizione del branco: sapeva che l'accaduto non avrebbe fatto altro che creare problemi in futuro e temeva che presto sarebbe successa un'altra disgrazia.


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    miranh visto che ti sei presentata vuoi continuare tu a potare i capitoli? e in secondo luogo hai skype che così magari facciamo una chiaccherata insieme a tutti gli altri scrittori e lettori del forum? XD
     
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  15. LionKing98
     
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    Miranh con questo non voglio assolutamente dire che tu non scriva bene o altro ... L'ho già detto, e' impeccabile sotto quel punto di vista, davvero

    Ahahah Kun... Praticamente in terzo luogo e': entri nei PDF tu pregooooo??
     
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349 replies since 29/6/2012, 18:38   14254 views
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