Il Re Leone - come tutto ebbe inizio

by Miranh

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  1. somoya
     
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    bello, molto romantico, mi piace il rapporto che si è istaurato, aspetto il seguito XD
     
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  2. Miranh
     
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    Ciao a tutti! Ecco a voi un nuovo capitolo ^^


    Capitolo 26. “ Ripresa del viaggio ”



    Dopo la burrascosa tempesta, che andò avanti per quasi tutta la notte, il tempo concesse un po' di tregua alla savana. La pioggia cessò di scendere, anche se imponenti nuvoloni grigi continuavano a fluttuare nell'aria, lasciando traspirare solo pochi raggi solari.
    Sotto agli alti alberi, piegati dalla pesantezza dell'acqua, il branco di Kaius cominciò a ricomporsi e a scrollarsi l'acqua di dosso, uscendo fuori dai vari ripari della giungla. Non si udivano altro che i lamenti dei leoni e delle leonesse, infastiditi dall'umidità e dal mal tempo, che non aveva permesso loro di dormire bene, mentre per i cuccioli, che erano piccoli pozzi di energia, arrivò un'altra semplice e allegra mattina da trascorrere giocando e correndo in mezzo agli adulti.
    Eva e Kaya non riuscivano a fare a meno di mostrare la propria preoccupazione nei riguardi di Ahadi e di Uru:
    <<ancora nessun segno di loro...>> disse Kaya <<mi auguro che abbiano trovato riparo da qualche parte...>>
    <<dov'è finito nostro padre?>> si domandò Eva <<si è dileguato ieri sera, dicendoci di non preoccuparci per loro. Ma come può essere sicuro che non sia accaduto qualcosa? Quella tempesta è stata davvero tremenda... Se il figlio di Neera si fosse fatto male...non me lo perdonerei>>
    Revu e Jani si sdraiarono da un'altra parte, ascoltando la conversazione delle mogli, mentre i loro figli salivano sulle schiene dei padri e giocavano con le loro code: <<a volte proprio non riesco a capirle le femmine, Jani... Non fanno altro che aumentarsi l'ansia da sole...>>
    <<già... E riusciranno a trasmetterla anche a noi, se continuano così... Ahi! Chaka, fai piano con i denti...!>> rimproverò il figlio, che gli aveva morso troppo forte la coda;
    <<scusa, papà!>> e riprese a giocarci più delicatamente assieme al fratello.
    <<però...se avessero ragione? Se fosse successo loro qualcosa?>> si preoccupò Revu;
    <<ecco lo sapevo...L'ansia è contagiosa>> rispose il cognato, ridendo;
    <<ma dai...! Non sono in ansia...però...>>
    Blumar, che stava con le spalle appoggiate sopra la base di un albero e con le zampe accavallate, ascoltò tutto e prese parte al discorso:
    <<ma di cosa vi preoccupate?>> disse con un sorrisetto malizioso <<sono sicuro che Ahadi abbia trovato quella sua bellissima amica e che, insieme, si siano rifugiati una calda grotta dove sfogare le loro più sfrenate ed intime passioni...>>
    <<ecco che ricomincia...>> si lamentò Revu <<quando la pianterai di tormentarli?>>
    <<quando mi sarò accertato che i miei consigli non gli serviranno più...>> ridacchiò il giovane;
    <<ridi pure, fratellino... Ma, se fossi in te, comincerei a preoccuparmi più per me stesso che per gli affari degli altri...>>
    In quel momento piombarono in mezzo Eva e Kaya con molta frettolosità:
    <<abbiamo deciso! Andremo a cercarli!>>
    Revu e Jani balbettarono in sintonia: <<oh, no...>>
    <<come potete restare impassibili??>> disse Eva <<non possiamo stare fermi così! Dobbiamo cercarli!>>
    <<calmati, Eva...!>> disse Revu <<quanto siete apprensive tutte e due...>>
    <<e' naturale!>>
    Kaius uscì fuori dalle fratte della giungla e andò dai familiari:
    <<che succede qui?>>
    <<papà! Ma dov'eri andato a finire?>> gli domandò Kaya;
    <<ho detto che avrei dormito per conto mio... Allora? Qual'è il problema qui?>>
    <<vogliono andare a cercare Ahadi e la sua amica>> rispose Jani <<anche se non penso che ce ne sia bisogno...>>
    <<ma caro!>> intervenne Kaya <<come puoi saperlo?>>
    <<e tu come puoi sapere che sia davvero accaduto qualcosa?>>
    <<e' ovvio che non posso saperlo! Ma preferisco accertarmene di persona!Per questo andremo a cercarli>>
    Kaius si stancò di ascoltare il resto della inconcludente conversazione e cominciò a parlare: <<visto che ci tenete tanto, andremo a cercarli insieme>>
    <<oh, grazie, papà>> disse Eva. Il leone continuò: <<jani e Revu, voi resterete qui con i cuccioli, mentre Blumar, visto che non è occupato, verrà con noi>>
    <<cosa!? Ma mi sto riposando...>> si lamentò il giovane;
    <<verrai con noi. Almeno farai qualcosa di utile, invece di startene lì spaparanzato a non far niente>>
    <<uffa...!>> si alzò controvoglia.
    Così, mentre Revu e Jani rimasero a tener compagnia a i figli, Kaius si avviò seguito dalle figlie, che camminavano svelte ed angustiate, e infine da Blumar, che si trascinava svogliatamente dietro al gruppo, col volto imbronciato.

    Poco lontano, all'interno della piccola grotta, scavata nella roccia, i due amanti dormivano ancora insieme serenamente. Fu la leggera brezza del mattino, che si diffuse in ogni angolo, a destare pian piano Ahadi dal sonno.
    Fece un profondo respiro, riempendo per bene i polmoni dell'aria mattutina, cominciando a prepararsi per la giornata. Era una nuova alba. Un nuovo inizio, reso ancora più bello dalla presenza della sua amata Uru affianco a lui. Si alzò su un gomito e la guardò: stava dormendo tranquilla. Aveva un lieve e sorriso sul volto e i suoi respiri erano appena percettibili. Sogno o realtà che fosse, Ahadi sentiva di non poter fare a meno di sorridere difronte a quella piacevole visione. Un ardente desiderio mise il suo cuore in subbuglio. Si chinò su di lei e le sfiorò la guancia con un bacio. Lei aprì gli gli occhi:
    <<buongiorno>> fece lui.
    Uru voltò la testa e gli sorrise: <<buongiorno a te>>
    <<dormito bene?>> le domandò.
    Lei chiuse gli occhi e fece un profondo respiro fausto: <<sì...Non ricordo da quanto non dormivo così bene...>> gli accarezzò una guancia con una zampa e si scambiarono un secondo bacio. Poi lei si alzò e si diede una stiracchiata, mentre lui rimase sdraiato a guardarla: <<mi sento proprio bene...>> disse lei <<penso che oggi potremo rimetterci in viaggio verso nuovi posti...se sei d'accordo>>
    <<di già?>> domandò lui <<ma non volevi controllare prima come vanno le cose in questi luoghi?>>
    <<sì, ma... Sento che non c'è nulla di cui valga la pena preoccuparsi. Kaius e i suoi parenti sono bravi leoni. Mi sento tranquilla>>
    <<sì, forse hai ragione... >> si alzò anche lui;
    <<però...>> fece lei;
    <<hm?>>
    <<non andiamo via subito... Restiamo con loro per tutta la mattinata. Andremo via il pomeriggio. Va bene?>>
    Ahadi la guardò con occhi luminosi:
    <<stavo per domandarti la stessa cosa...>> le disse;
    Uru sorrise: <<ti sei affezionato molto a loro, vero? Ne sono contenta. Hai trovato dei buonissimi amici>>
    Lui arrossì: <<ehm...su, ora non esagerare...>>
    <<ma io non sto esagerando. Dopo una lunga vita emarginata, dev'essere stato bello per te conoscerli>>
    Ahadi si lasciò sfuggire un sorriso. Uru aveva ragione. Si stava affezionando a loro. Appena li conobbe, il suo animo era freddo come il ghiaccio, ma, col tempo, il gelo cominciò ad essere raschiato via da un piacevole calore.
    Uru lo guardò dolcemente e strofinò il proprio capo con il suo.

    <<trovati!>> una voce tagliò l'aria. I due si voltarono: erano i loro amici.
    Eva e Kaya corsero più veloci degli altri due. I loro sguardi erano incandescenti, ma sollevati: <<grazie al cielo state bene! Eravamo molto in pensiero per voi! Avete trovato un buon riparo durante la notte??>>
    Ahadi ed Uru rimasero in un primo momento senza parole. Non si aspettavano tutta questa preoccupazione. Kaius li raggiunse assieme a Blumar: <<non vedete quella piccola grotta?>> disse alle figlie <<e' ovvio che abbiano passato la notte là>>
    <<oh...>> le due leonesse se ne accorsero <<scusateci...Ma eravamo talmente preoccupate...>>
    <<tranquille>> disse Uru <<tutto è andato bene. Non dovevate disturbarvi>>
    Blumar entrò nel discorso, sedendosi vicino ad Ahadi:
    <<visto? Che vi dicevo? Hanno passato una tranquilla e romantica notte insieme...>> poi si avvicinò ancora di più ad Ahadi e gli diede piccoli colpetti con il gomito, sussurrando: <<congratulazioni, amico! Vi siete dati da fare stanotte, eh? Ih, ih... Finalmente anche tu hai perso la verginità>>
    Ahadi strinse i denti imbarazzato e lo allontanò: <<la vuoi smettere...?! Accidenti...!>>
    <<.....!? Allora non è successo niente tra voi? Che delusione...>> sospirò il giovane.
    Uru intanto continuava a parlare con Eva e Kaya:
    <<questo pomeriggio noi due partiremo...>>
    <<ah, sì? E dove andrete?>> si dispiacerono loro;
    <<continueremo a viaggiare in vari posti, fino a tornare nelle Terre del Branco>>
    <<le Terre del Branco?>> domandò Kaius <<e' da lì che provieni?>>
    <<sì...>>
    Lui si avvicinò e guardò meglio il suo volto:
    <<sei la figlia di Mohatu?>>
    Uru e Ahadi spalancarono gli occhi: come aveva fatto a scoprirlo?
    L'anziano leone si accorse del loro stupore e sorrise: <<ho indovinato, vero? Vi somigliate molto...>>
    Le due sorelle si scambiarono uno sguardo: <<e' la futura regina??>>
    Uru si incuriosì: <<conoscete mio padre?>>
    <<sì...>> rispose lui. Anche Ahadi rimase incuriosito da Kaius: era fonte di continue novità.
    Lui continuò a parlare: <<un tempo vivevo alla Rupe dei Re. Vi erano altri due sovrani a quel tempo: i tuoi nonni. Una volta diventato adolescente, mia madre diede alla luce mio fratello minore e, in contemporanea, nacque anche tuo padre da un'altra leonessa. Tempo dopo ci fu anche la nascita di tua madre, la Futura Regina. Mi fermavo spesso a giocare con loro. Mohatu era un leoncino buono e vivace. Una volta diventato un giovane adulto decisi di viaggiare per il mondo e così me andai...>>
    <<dunque avete anche un fratello più giovane? Dov'è ora?>> chiese Uru;
    Kaius era un po' titubante difronte a quella domanda: <<non lo so...>>
    <<oh...>>
    <<lo incontravo spesso quando tornavo temporaneamente a casa, ma, crescendo, il suo carattere cambiò. Da allegro che era, diventò freddo e sprezzante... Credo che ci fosse qualcosa a turbarlo, ma non mi disse mai nulla... So che è diventato anche lui vagabondo e che ha avuto un figlio, il quale dovrebbe avere circa la tua età. Ma è da tempo che non ci incontriamo>>
    Uru e Ahadi si dispiacerono per lui, ma il leone scosse la testa:
    <<non vale la pena affliggersi. La vita va vissuta comunque nel migliore dei modi>>
    I due risposero con un sorriso e si guardarono amorevolmente a vicenda.
    <<eh, eh... E così voi due state insieme finalmente. Sono felice>> disse Kaius, osservandoli <<sono sicuro che diventerete dei grandi sovrani>>
    <<che meraviglia!>> esclamò Kaya <<dobbiamo festeggiare! Organizziamo una bella caccia!>>
    <<ma non ce n'è bisogno...>> disse Ahadi sorridendo;
    <<e invece sì! Non vi lasceremo andar via a stomaco vuoto>> ribatté Eva con entusiasmo. Così tutto il gruppo si diresse verso la valle e, per festeggiare i due giovani, furono catturati due gnu.
    Restarono insieme per tutta la mattina fino al primo pomeriggio, finché non arrivò il momento dei saluti. Eva e Kaya non poterono fare a meno di commuoversi e di versare qualche lacrima. Uru e Ahadi le calmarono con la promessa che sarebbero tornati a trovarle e si scambiarono un amichevole abbraccio di gruppo. Revu e Jani li salutarono caldamente assieme ai cuccioli. Rune promise loro che, una volta cresciuto, avrebbe viaggiato e sarebbe andato a trovarli nelle Terre del Branco. Anche Blumar li salutò con un allegro sorriso e con una strizzata d'occhio, augurando loro tante figliate, cosa che lasciò i due per un momento perplessi e imbarazzati, sopratutto Ahadi.
    Nel frattempo Lena si fece spazio fra i membri del branco e li raggiunse, camminando dritta verso Uru. La giovane la guardò con aria interrogativa, mentre questa le si fermò davanti. Rimasero a guardarsi per qualche istante, poi Lena cominciò a parlare: <<buona fortuna>> disse <<ti invidio, sai? Ho riflettuto molto sulle tue parole...e volevo scusarmi in qualche modo. Spero che sarete felici insieme>>
    Uru non poté fare a meno di sorridere: <<grazie, Lena. Ti auguro anch'io una vita felice>>
    Anche Ahadi era contento di aver ascoltato quelle parole da Lena:
    <<abbi cura di te>> le disse;
    <<lo farò senz'altro>> rispose lei, accennando a un sorriso, dopodiché si voltò e tornò nel branco.
    Arrivò il momento dei saluti anche per Kaius: <<fate buon viaggio>> disse loro <<e non lasciatevi scoraggiare dalle avversità. In quanto futuri sovrani, dovrete essere disinvolti e sempre pronti ad aiutare gli altri. Mi raccomando>>
    <<grazie infinite, signor Kaius... Grazie davvero>> disse Uru;
    <<porta i miei saluti a tuo padre>>
    <<certo>>
    L'anziano leone si voltò verso Ahadi: <<abbiate cura l'uno dell'altra. Sii forte e diventa un buon re. Rendi orgoglioso me e anche tua madre>>
    Ahadi chinò il capo annuendo: <<grazie, Kaius. Farò del mio meglio>>
    <<bene... Su, andate ora>>
    I due giovani si scambiarono un sorriso, ringraziarono ancora gli amici e cominciarono a correre verso l'ampio orizzonte, seguiti dalla moltitudine di saluti lanciati dagli altri, che rimasero a fermi a guardarli, finché non li videro sparire nell'alta erba.
     
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  3. .:Kaizari:.
     
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    bello questo capitolo^^ mi piace molto^^ aspetto il seguito!!^^
     
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  4. Miranh
     
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    Grazie mille!^^
     
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    Re Leone

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    Bello! Molto finalmente!
    Scommetto che il fratello di kaius è una vecchia conoscenza ^^
    adoro sempre di più la tua storia, non vedo l'ora di leggere il continuo ^^
     
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    Bello, bello veramente.
    Si, anche a me ha fatto questa impressione, la storia sul fratello di Kaius, spero non sia quello che penso.

    Al prossimo capitolo.
     
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  7. Simba (Cucciolo)
     
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    bellissimo non vedevo l'ora che postassi ^^ :) sono curiosos di vedere dove finiranno uru e ahadi nel loro viaggio ^^, anche io ho un dubbio sull'identita del fratello di kaius, spero che non sia chi penso...
     
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  8. Miranh
     
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    Grazie a tutti! :) Alla prossima!
     
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  9. Miranh
     
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    Ciaoooo a tuttiiiii! XD
    Scusate se mi presento in ritardo come al solito! "^^ Volevo avvisarvi che ho quasi finito di scrivere il nuovo capitolo, tra domani o dopodomani dovrei riuscire a pubblicarlo :)

    Ho anche aperto una nuova discussione sulle fan art. Fatemi sapere che ne pensate! ^^
     
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  10. Simba (Cucciolo)
     
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    ah ciao miranh ^^ :3 per fortuna pensavo che si avessi abbandonato, scusa ho pensato male perdonami D:
     
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    Re Leone

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    Evviva :D Non vedo l'ora di leggere il continuo^^
     
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    Si, pure io *v* dai, rendi questo mio ultimo giorno di vacanza più sopportabile ç_ç
     
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  13. Miranh
     
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    Scusatemi, ma sono stata impegnata e non ho avuto molto tempo per concluderlo! :(
    Oggi lo finisco! Scusatemi ancora!
     
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  14. Simba (Cucciolo)
     
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    tranquilla ^^ siamo infinitamente contenti che continui ^^ non vediamo l'ora di leggere il capitolo :D
     
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  15. Miranh
     
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    Terminato! Ora lo posto:

    Capitolo 27. “ Guai in vista ”



    Ahadi e Uru trascorsero più di due mesi viaggiando insieme, da quando se ne erano andati via dal branco di Kaius. Il loro reciproco amore cresceva ogni giorno di più e collaboravano insieme per l'incolumità della savana, in quanto futuri mantenitori dell'equilibrio di quelle terre.
    Al loro viaggio si unirono anche Kesi assieme ai suoi figli. Accettarono l'idea di rifarsi una nuova vita alle Terre del Branco e avevano così deciso di seguire i loro due nuovi amici.
    Laio inizialmente si sentiva alquanto intimidito dalla presenza di Ahadi per ciò che era accaduto la prima volta che si erano visti, ma il leone lo rassicurò scusandosi con lui per averlo ignorato e dimostrando la fedeltà che intendeva dare a questo nuovo rapporto. Tra i due si instaurò un grande legame di amicizia e complicità.
    Ahadi gli insegnò qualche trucchetto riguardo la caccia e lo portava spesso con sé a controllare diverse giungle, anche se ogni tanto l'involontario atteggiamento maldestro di Laio li cacciava in qualche guaio. Ad esempio c'era stata una mattina in cui, non molto lontano dalla zona dove gli amici si riposavano, due gruppi di rinoceronti si aizzavano l'uno contro l'altro per questioni territoriali. Ahadi andò da loro, con l'intento di calmarli, nonostante il pericolo che rischiava di correre. Laio decise di raggiungerlo assieme ad Uru, ma, una volta arrivato, definì sottovoce i testardi rinoceronti come “ bestie grosse e incapaci di comprensione ” e diede un colpetto al fianco di uno di loro, nonostante le avvertenze di Uru. Ciò fece infuriare ancora di più i due gruppi e li caricarono senza indugio.
    La scamparono per un pelo e cercarono di riderci sopra, per non mortificare il giovane Laio.
    I giorni si susseguivano l'un l'altro serenamente, offrendo al gruppo di amici posti nuovi e altre meraviglie da scoprire.
    Ma le notti degli ultimi giorni, per la giovane Uru, divennero insonni e tormentate da strani sogni: riviveva i drammatici momenti della notte in cui Zhymu aveva attentato alla vita di Ahadi. Veniva sopraffatta dalle enormi zampe artigliate del leone, che la tenne come ostaggio, mentre Ahadi cadeva sotto le zanne degli altri leoni. Poi tutto si faceva buio. Si ritrovava improvvisamente sola e infreddolita da una brezza pungente. Cercava una via d'uscita da quella oscurità, ma le uniche due cose che riusciva a scorgere erano le sagome di un leone morto a terra, con accanto un altro leone. In lui riconosceva Ahadi e cercava di raggiungerlo, per trovare rifugio sul suo petto, ma non appena lui si voltava verso di lei, dai suoi occhi verdi sgorgavano lacrime impregnate di sangue. Lei si fermava impietrita. Lui la chiamava, supplicandole di stare lontana, dopodiché spariva assieme al leone morto, avvolto dalle alte fiamme di un incendio. Lei spalancava la bocca in un grido, ma non riusciva a emettere alcun suono.....

    <<svegliati, Uru!>>
    La giovane aprì agitatamente gli occhi. Ansimava e il suo corpo tremava.
    Accanto vi era Ahadi chino su di lei, con sguardo preoccupato:
    <<eri di nuovo agitata nel sonno...>> le disse;
    Uru fece un respiro profondo, cercando di tranquillizzarsi, e si alzò per mettersi seduta, ma le zampe le cedettero. Si sentiva ancora spaventata e disorientata. Il sangue le pulsava veloce nelle vene. Ahadi si protese per non farla cadere: <<sei sicura di star bene?>>
    <<s-sì...Non preoccuparti>> si appoggiò a lui, chiudendo nuovamente gli occhi. Aveva paura che se lui si fosse allontanato da lei, non avrebbe più fatto ritorno.
    <<hai avuto di nuovo quell'incubo?>>
    Uru annuì: <<non riesco a sbarazzarmene...>> aprì gli occhi e si guardò intorno: era l'alba. Elvira e Laio stavano dormendo tranquilli accanto a Kesi.
    <<possiamo...Possiamo restare un po' da soli? Allontaniamoci un po'...>> gli chiese;
    <<se è ciò che vuoi...>> la aiutò ad alzarsi e cominciarono a camminare insieme.
    <<mi dispiace di averti svegliato di nuovo, Ahadi...>>
    <<amore mio, non devi chiedermi scusa per qualsiasi sciocchezza...>>
    <<ma...>>
    <<fai sempre tanto per gli altri, perciò non devi sorprenderti se noi ci preoccupiamo per te... Non dispiacerti>>
    Uru sorrise, sentendosi più tranquilla. Si fermarono sotto un albero, non molto lontano dagli altri. La giovane si sedette, affondando il capo sul caldo petto del compagno.
    <<va meglio? O hai bisogno di qualcosa?>> le domandò;
    <<sto bene... Mi basta averti qui con me>>
    Il leone si strinse a lei, accarezzandole la fronte col muso. Solo così Uru riusciva a ritrovare calma e sicurezza, dimenticando la paura dei propri incubi, assieme a tutto ciò che li circondava. Nulla l'avrebbe separata da lui in quel momento. Aveva bisogno di sentirlo vicino a sé:
    <<dimmi che mi starai sempre accanto... Che non andrai da nessuna parte...>>
    Ahadi sorrise: <<dove vuoi che vada? Ti rimarrò sempre vicino>>
    Uru sospirò fausta e, con un respiro profondo, aspirò l'odore del suo amato. Una piacevole scintilla le percosse il petto, facendole aumentare i battiti del cuore: <<ahadi...>>
    <<hm? Cosa c'è?>> si preoccupò lui <<vuoi riposare un altro po'?>>
    Uru scosse la testa: <<no...>> sollevò la testa e lo incontrò negli occhi.
    Ahadi rimase colpito dallo sguardo di Uru: mai i suoi occhi lo avevano guardato a quel modo prima d'ora. Erano innocenti e pieni di fascino, come sempre, ma stavolta gli apparvero più seducenti che mai.
    Uru chinò il capo arrossendo: <<io...>>

    <<ah! Eccovi qui>>
    Era la voce di Kesi. I due si voltarono: era venuta a cercarli assieme ai figli.
    <<cominciavamo a preoccuparci... Tutto bene?>> domandò lei;
    Uru le rispose: <<tranquilli... Ho avuto soltanto un altro incubo e Ahadi mi ha aiutata. Ci siamo spostati per non disturbarvi>>
    <<meglio così>>
    Elvira lanciò un'occhiata di rimprovero alla madre: <<tu e le tue inutili preoccupazioni, mamma... Te lo dicevo io di stare tranquilla>>
    <<che stai dicendo, Elvira?>>
    <<avranno o no il diritto di restare un po' da soli?? Non facciamo altro che stargli fra i piedi...! Non hanno un briciolo di tempo per loro stessi...>>
    Ahadi ed Uru la guardarono sbigottiti ed imbarazzati allo stesso tempo.
    <<ehi, sorellina, calmati>> disse Laio;
    <<tu chiudi il becco, fratellino! Voi giovani maschi non potete capire certe cose...>>
    <<che vorresti dire con questo?!>>
    <<che non ti intendi di romanticismo!>>
    <<ah, sì? Perché tu te ne intendi forse?? Tutti i leoni che incontri scappano dopo cinque minuti!>>
    <<strano! Dovrei dire io lo stesso di te, riguardo le leonesse che incontri! O peggio... Sei talmente impacciato e spericolato, che ti mollano dopo cinque secondi!>>
    <<buoni...! Buoni...!!>> li rimproverò Ahadi, alzando il tono della voce <<fatela finita, per piacere! Non c'è ragione di litigare!>>
    <<non agitarti>> gli disse Uru sottovoce;
    Ahadi sospirò: <<hai ragione, scusa...>> e tornò a rivolgersi ai due adolescenti: <<sentite... Ci sono molte più cose ad unirci che a dividerci. Noi non disprezziamo affatto la vostra compagnia. Siete degli amici fantastici, altruisti e pronti a sostenerci. Grazie a voi, la nostra vita scorre più serena di quanto lo sia mai stata. Perciò, se siete preoccupati, oppure avete bisogno di qualcosa, non esitate a cercarci. Mai più dovrete pensare di essere un intralcio. Voi siete molto per noi e ci fa male vedervi aizzati l'uno contro l'altra. Capito?>>
    I due fratelli sorrisero meravigliati ed annuirono, scusandosi a vicenda.
    Uru guardò Ahadi colma d'orgoglio.
    <<questo è parlare>> disse Kesi contenta <<parole degne di un buon re>>
    Il leone sorrise modestamente: <<grazie, ma... non ho il diritto di essere privilegiato>>
    <<ma cosa dici, amico??>> replicò Laio <<sei un buon capo! Sei coraggioso, perspicace e hai un gran cuore! Se ciò non è degno di un re, allora ditemi voi cos'è!>>
    <<verissimo!>> affermò Elvira;
    Ahadi roteò gli occhi su Uru, la quale gli rivolse un dolce sorriso.
    <<va bene...>> disse ai due amici <<ma non chiamatemi capo, altrimenti mi arrabbio>> strizzò un occhio.
    I giovani risero: <<agli ordini!>>

    La mattinata trascorse tranquilla. Il sole raggiunse il punto più alto del cielo, inondando la savana col proprio calore.
    Stanchi e affamati per le lunghe ore di viaggio sotto al sole, si fermarono a riposare nei pressi di una piccola pozza d'acqua.
    Uru si offrì volontaria assieme a Elvira, per andare a cacciare, anche se Ahadi in un primo momento dissentì:
    <<lascia che ci vada io. Ti stai stancando troppo in questi giorni>>
    Uru scosse la testa: <<non devi preoccuparti. Saremo veloci. E poi fra tutti noi sei tu quello che ha bisogno di più riposo: resti quasi tutte le notti sveglio per aiutarmi. Ora farò anch'io qualcosa per te>>
    Lui sospirò: <<d'accordo...Ma fate attenzione>>
    <<certo>> gli leccò una guancia e si avviò assieme all'amica.
    Ahadi si fermò a guardarle finché non sparirono dalla sua vista, dopodiché andò a sdraiarsi vicino a Kesi e a Laio.
    La leonessa notò l'espressione dei suoi occhi:
    <<tieni davvero tanto a lei, vero? Il tuo sguardo esprime nostalgia e preoccupazione allo stesso tempo>>
    Ahadi rispose, continuando a guardare l'orizzonte: <<già... E' ancora molto giovane e vivace, ma dentro cela un'incredibile saggezza. Mi sta molto a cuore. Se non fosse stato per lei, a quest'ora non sarei qui, colmo di felicità. Se le succedesse qualcosa non riuscirei mai a perdonarmelo>>
    Laio gli sorrise: <<tranquillo. Con un leone valoroso come te accanto, dubito che possa accaderle qualcosa. L'ho sempre detto che siete una bella coppia ed ho ragione>> disse sollevando il mento;
    Ahadi rise: <<grazie, Laio...>>
    <<prego. E' la pura verità>> rispose determinatamente il giovane;
    <<vi sposerete, una volta tornati alle Terre del Branco, giusto?>> domandò Kesi;
    <<sì, bé... Se suo padre acconsentirà>>
    <<perché non dovrebbe? Per come la vedo io, sei degno di lei>>
    <<grazie...Ma sono successe tante cose...>>
    <<vorresti raccontarmele? Sai sono davvero curiosa di conoscere la vostra storia>>
    <<anch'io>> disse Laio;
    <<va bene>>
    …..

    Uru procedeva attentamente con passo silenzioso, seguita dalla giovane amica. Sollevò il capo ed annusò l'aria: il vento soffiava dalla parte giusta e portò il messaggio odoroso di un gruppo di antilopi.
    <<annusa anche tu, Elvira>>
    La giovane obbedì: <<hmm....Antilopi! Ho indovinato?>>
    Uru annuì: <>
    Seguirono l'odore fino a valle: vi erano pochi alberi attorno al gruppo di erbivori e l'erba non era molto alta. Conveniva sorprenderle con un'accurata strategia.
    <<sembrano molto appetitose... Su prendiamole!>> esclamò Elvira con eccitazione;
    <<alt!>> Uru la fermò <<non essere precipitosa. Rischi di metterle in allarme. Guarda bene il luogo: non ci sono molte coperture. Nella caccia sono purtroppo essenziali>>
    <<oops... E' vero. Ho ancora molto da imparare>> si mortificò la giovane;
    <<tranquilla. Ogni cosa a suo tempo. Dobbiamo trovare ciascuna un ruolo strategico. Conviene dividerci>>
    <<va bene. Come facciamo?>>
    <<tu resterai qui e le coglierai di sorpresa. Io starò sul fianco esterno e attenderò l'arrivo della preda più adatta>>
    <<d'accordo. Buona fortuna>>
    <<anche a te>>
    Si divisero. Elvira si mise in posizione d'attacco, abbassandosi il più possibile per non farsi scorgere. Uru fece il giro in largo cercando di non farsi notare e si posizionò più avanti rispetto alle prede.
    Elvira diede inizio all'attacco. Con un balzo mise in allarme le antilopi e stette loro alle calcagna. Uru le attendeva, col cuore palpitante. D'un tratto si accorse che c'era qualcosa che non andava nell'aria. Ma ormai le prede erano vicine e non aveva tempo per rifletterci. Non appena esse le vennero incontro, balzò ed afferrò con gli artigli e le zanne un'antilope, facendola scivolare al suolo, dopodiché le cercò la gola. Mollò la presa, non appena questa spirò, e si leccò le zanne insanguinate, attendendo l'amica.
    Sentì improvvisamente una presenza dietro di sé, ma non si trattava di Elvira. Si voltò: c'era un grande leone dalla folta criniera e dalla peluria scura, che la fissava con occhi scuri e penetranti. La giovane leonessa, sentì un forte brivido di paura risalirle lo stomaco e indietreggiò ponendosi davanti alla propria preda.
    <<complimenti, bellezza>> disse <<davvero un'ottima caccia. Peccato che si trattavano di prede già prenotate...Bé, perlomeno mi hai risparmiato la fatica di catturarne una...>> si avvicinò con l'intento di sottrarle la preda.
    <<sta' lontano, impudente!>> ringhiò lei <<se hai fame, va' a cercare altrove! Questa antilope è per i miei amici!>>
    <<senti, senti...>> sogghignò il leone <<hai davvero un bel carattere, oltre ad essere affascinante, sai? E poi sai cacciare davvero bene...Ho deciso: diventerai la mia compagna e insieme daremo vita ad un numeroso branco>> esclamò;
    <<cosaaaa?!>> si sconcertò Uru <<stai scherzando vero?! Non ti conosco neanche!>>
    <<il tempo non mancherà per conoscerci, vedrai...>> la osservò meglio <<lo sai? Hai un'aria vagamente familiare...>> le disse;
    Dietro di lui arrivò anche un altro leone più grande:
    <<che succede qui?>>
    <<ciao, fratellone. Guarda qua: ho rimediato una preda e una bella femmina in una volta, anche se si ostina a respingermi...>>
    <<davvero?>> la guardò e ne rimase attratto <<caspita... Nessuno esagererebbe se dicesse che sei una delle leonesse più belle della savana... Hai anche un'aria familiare...>>
    Il cuore di Uru batté ancor più freneticamente alla vista dell'altro leone: quella corporatura robusta, la scura pelliccia e quel volto...! Non c'era dubbio: era colui che la prese in ostaggio quella notte tenebrosa! E l'altro era uno di coloro che condussero Ahadi da Zhymu:
    <<ah... Voi...! Voi!!>>
    <<hm? Ci conosciamo, per caso?>>
    Gli occhi della giovane si accesero di rabbia e paura e indietreggiò, lasciando scoperta la preda.
    <<siete quei leccapiedi di Zhymu! Avevate ricattato Ahadi usando me!>>
    I due leoni spalancarono gli occhi con perplessità: <<tu...Non vorrai dire che tu sei...>>
    <<uru!>> Elvira la stava raggiungendo <<tutto bene? Ma che...?!>> si fermò alla vista dei due leoni <<cosa sta...?>>
    <<vai via! Subito!>> le ordinò Uru;
    <<perché?! Che succede??>>
    <<fa' come ti dico!!>> le ringhiò;
    <<ma...?! Non posso lasciarti qui da sola!>>
    <<torna dagli altri! Questo è un ordine!! Svelta!>>
    Elvira non sapeva se quella fosse la cosa giusta da fare. Tuttavia decise di obbedire e corse via: sarebbe andata ad avvertire Ahadi.
    <<però. Niente male anche la tua amica...>> disse il leone più giovane;
    <<non ti azzardare a toccarla!>> ringhiò Uru << Non permetterò che ci vada di mezzo anche lei in questa faccenda...!>>
    <<sei quella mocciosa...>> disse il più grande;
    <<esatto. E tu sei quello sciocco che mi tenne in ostaggio. Anche se con esito sfortunato>>
    Al leone tornò a mente l'inganno della leoncina: <<faresti meglio a tenere la bocca chiusa, bellezza...>> le disse minacciosamente;
    <<ah, sì? Perché? Hai forse paura che la notizia si sparga in giro?>>
    <<taci!>>
    Uru fece un profondo sospiro, cercando di nascondere la paura: <<bah! Non vale davvero la pena punirvi... In fondo siete solo due sciocche pedine al servizio di un delinquente...>>
    <<lo eravamo. Ora non lo siamo più>> disse il più giovane;
    <<cosa?>>
    <<sì, esatto. Abbiamo lasciato il branco. Eravamo stufi della tirannia di quell'imbusto. Non facevamo altro che obbedirgli, subirci le sue ramanzine e procacciargli il cibo! Che marcisca nel suo esilio!>>
    Uru deglutì: <<ma bravi! Finalmente un buon uso della vostra indipendenza. Bene, godetevi pure la vostra libertà. Se ora volete scusarmi...>>
    <<dove vorresti andare?>>
    <<vado dove voglio. L'antilope è tutta vostra>> detto questo si girò ed allungò il passo.
    <<e chi ti dice che vorremmo quell'antilope?>>
    <<ehm...Siete stati voi a dirlo. O meglio: tuo fratello minore>> si allontanò.
    Il giovane guardò la preda stesa per terra:
    <<...Non la voglio più. Preferisco qualcos'altro...>> le andò dietro;
    <<attento, Akin>> disse il più grande <<e' la principessa. Non fare cose strane>>
    <<appunto, Kamau. Proprio perché è la principessa. Non me la lascerò scappare...>>


    Spero vi piaccia! :3
     
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