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LionKing98.
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ANIME
L’anima…che cos’è l’anima?
I greci la definivano “psiche”, o “soffio vitale”.
È ciò che sta all’interno, che ci dà la vita, che non si può vedere ma percepire.
Possiamo definirla come l’essere vivente che abita in tutto e per tutto.
E io le ho dato una definizione del genere.
Perché ogni anima, anche la più semplice, possiede una complessità e una bellezza tutta sua, anche quell’anima che siamo abituati a definire cattiva.
Questa è la mia seconda fan fiction, ma non ha nulla a che fare con la prima (Kovu’s story, we are one).
Questa è una successione di “anime”, delle storie di ciascun personaggio.
Posso già dirvi i capitoli, se vogliamo chiamarli così, perché ogni capitolo corrisponde a un’anima.
Anima I: Scar
Anima II: Mufasa
Anima III: Sarabi
Anima IV: Simba
Anima V: Nala
Anima VI: Kiara
Anima VII: Zira
Anima VIII: Nuka
Anima IX: Vitani
Anima X: Kovu
Io mi sono sentita bene scrivendo. Spero che vi sentiate bene anche voi leggendo.
SCAR
Io sono nei vostri ricordi come il cattivo.
L’assassino di mio fratello.
Ed è così, in fondo, non lo nego.
Mi assumo la responsabilità più totale di tutte le azioni che ho compiuto.
Ma non sono solo questo.
Non sono stato solo questo.
Io sono sempre stato quello sbagliato, quello debole, secondo sempre per tutti.
E crescere all’ombra di Mufasa mi ha condizionato per sempre.
Già alla nascita ero sbagliato.
Ero troppo piccolo e magro.
Diverso.
Il mio pelo era troppo scuro, i miei occhi verdi.
Mufasa no.
Lui era forte, il pelo del color del sole e la criniera folta e arancione.
La mia nera.
Nostro padre era così fiero di lui…
Io facevo di tutto per compiacerlo, ma Mufasa aveva sempre qualcosa di più che io non avevo.
Ogni occasione era buona per chiedermi di essere come lui, per farmi notare la sua superiorità.
E da giovane, da adolescente, mio fratello godeva del mio malcontento.
Amava mostrarsi forte e coraggioso agli occhi di nostro padre, di essere superiore a me.
E dentro me la gelosia cresceva.
Era un’idea che si era instaurata nella mia mente.
Non potevo far nulla. Un’idea non si può fermare.
Cresce inesorabile, mette radici, si rafforza, aumenta di peso e di importanza.
Dentro me quell’idea, la gelosia, si trasformò ben presto in odio e in rammarico.
All’inizio, quando ancora avevo speranza ed ero innocente, ero arrivato a credere che fosse tutta colpa mia.
Mi ferivo da solo, mi punivo, mi facevo del male.
Ed accettarsi è stata dura.
Ma ad un certo punto ho smesso di cercare di essere qualcun altro, e ho cominciato ad essere semplicemente me stesso.
Col tempo ho anche iniziato a fingere che tutto andasse bene.
E ci riuscivo perfettamente, tanto che mio padre e Mufasa iniziarono a credere che fossi cambiato, che mi fossi rassegnato.
Se la mia famiglia avesse avuto un altro tipo di rapporto con me, forse non sarebbe stato così difficile accettare il fatto che Mufasa sarebbe diventato re.
Me ne sarei fatto una ragione.
Forse l’avrei persino supportato e aiutato.
Ma non è accaduto questo.
E non riuscivo a capire perché dovesse essere lui, e non io, il sovrano.
Quando poi salì al trono, divenne un re saggio e benvoluto da tutti.
Non arrivò mai però a pensare di aver sbagliato qualcosa con me.
Io iniziai a frequentare le iene, ad aggirarmi negli angoli bui delle Terre del Branco, e trovavo rifugio e supporto al Cimitero degli Elefanti.
Quel luogo macabro era diventato la mia casa, e le irritanti creature che lo popolavano erano ai miei ordini.
Iniziai a coltivare il disprezzo per tutti se non per me stesso, ma ancora speravo in qualcosa.
Mufasa era un po’ più vecchio di me, e nella mia mente era nata l’idea di salire al trono dopo di lui, cosa che non avevo mai pensato prima.
Avevo sempre pensato al posto suo, mai dopo di lui.
Fu un’illuminazione.
Iniziai a progettare la sua morte, in ogni minimo dettaglio.
C’erano così tanti modi per ucciderlo…ma ancora faticavo a prendere quella decisione.
Era pur sempre mio fratello, sangue del mio sangue, e qualcosa mi legava a lui.
Quando però nacque Simba quell’ultimo e sottile legame che ci univa si spezzò.
Quella piccola palla di pelo pulciosa, così simile al padre, mi avrebbe rimpiazzato.
Abbandonai il mio progetto personale per qualche tempo.
Nel frattempo il principino cresceva simile al padre, anche in arroganza e strafottenza, come se tutto gli fosse sempre dovuto.
Avevano sempre avuto tutto servito su un piatto d’argento, Simba e suo padre.
Io invece avevo dovuto lottare per sopravvivere sin dal primo giorno.
Conoscevo la vita vera.
Loro no.
Ma non avevano la minima idea di chi fossi io davvero.
L’avrebbero scoperto presto.
E finalmente, progettai il piano perfetto.
Dovevano morire entrambi, e il più presto possibile.
Solo così sarei diventato re.
E venne l’occasione, e Mufasa morì.
Simba però era sopravvissuto, e questo non era ammissibile.
Lo convinsi che la morte di suo padre gravava sulle sue spalle, gli parlai di moralità, di onore, di giustizia eccetera eccetera… tutte le cose che avevano detto anche a me, un tempo.
L’animo del principino era facilmente impressionabile, e convincerlo a fuggire fu una bazzecola.
Ordinai alle iene di ucciderlo, e tutto andò per il meglio per qualche tempo.
Istituii un regno di terrore e di violenza, dove io ero l’unico sovrano e nulla poteva contrastarmi.
Eppure non ero felice.
C’era qualcosa in me che mancava, che non andava.
Possibile che dopo tutto quel tempo, avessi accettato la mia condizione di secondo?
No, non era questo.
Erano le lotte, le congetture a mancarmi.
Fingere davanti a Mufasa, quello era divertente, per quanto non me ne fossi accorto prima.
E questo non l’avevo previsto. Non l’avevo messo in conto.
Avevo bisogno di qualcosa…di più.
La vita non mi bastava, non era sufficiente.
Non c’era gusto a governare così, non aveva senso.
Iniziai a progettare una morte gloriosa, gratificante, un gran finale, degno di me.
Non era detto che dovessi morire davvero. Bastava che loro lo credessero.
Poi avrei potuto andarmene, vivere solo.
Magari non l’avrei fatto, tutto questo, ma era il progettare qualcosa che mi faceva stare bene.
Non mi importava nulla del resto, del cibo che scarseggiava, delle lamentele, delle piccole rivolte che a volte le leonesse organizzavano.
Ma poi…quel cucciolo irritante tornò.
Si era fatto grande, straordinariamente simile a suo padre, grande, bello e possente.
Adulto.
Tanto che feci fatica a riconoscere in lui Simba, mio nipote.
E quella fu la mia fine.
Arrivai sul punto di ucciderlo, come suo padre. Stavo per farlo cadere nelle braccia del fuoco.
Era aggrappato a una roccia. Mi bastava prendergli le zampe e poi lasciargliele per farlo cadere.
Mufasa moriva di nuovo in quell’attimo, quel giorno.
Ma poi tutto si ribaltò.
Tentai, in quell’attimo, di salvarmi.
Uscì, da non so che parte di me e del mio essere, la voglia di vivere.
Non volevo morire.
Non in quel momento e non così.
Eppure morii.
Non ero più giovane, e avevo fatto il mio tempo.
Sono passato alla storia come il traditore.
Il cattivo, il malvagio nei vostri ricordi.
Sono io.
Ma non sono stato solo questo.
Mi piace pensare di essere stato qualcosa per cui il bene è dovuto tornare, un giorno.
Sono stato questo ed altro.
Ma in fondo, sono stato solo io.
Edited by LionKing98 - 21/2/2012, 17:10. -
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Bellissima idea, originale e resa molto bene, una visione interessante di scar, sopratutto la parte in cui dice di voler fuggire.
Sei rmasta molto fedele al personaggio originale ma nonostante ciò è molto interessante questo modo di raccontare il personaggio
una cosa, manca sarabi nella lista di personaggi o sbaglio?. -
LionKing98.
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Bellissima idea, originale e resa molto bene, una visione interessante di scar, sopratutto la parte in cui dice di voler fuggire.
Sei rmasta molto fedele al personaggio originale ma nonostante ciò è molto interessante questo modo di raccontare il personaggio
una cosa, manca sarabi nella lista di personaggi o sbaglio?
Grazie Kun!!
Non e' che manca Sarabi, ho confuso i nomi e al suo posto ho messo Sarafina. Ora correggoXD. -
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Wooow, mi piace un sacco, il pensiero di Scar, l'odio, la solitudine. E' fatto bene
Ottima idea fare l'anima
aspetto Mufasa. -
LionKing98.
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grazie Simba . -
Kopa91.
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Non male davvero,i miei complimenti Lion^^ Hai centrato proprio il personaggio di Scar: La sua solitudine,la rivalsa, il conflitto interiore che lo attanaglia fin dalla sua nascita... E' magnifico! 
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
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LionKing98.
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Non male davvero,i miei complimenti Lion^^ Hai centrato proprio il personaggio di Scar: La sua solitudine,la rivalsa, il conflitto interiore che lo attanaglia fin dalla sua nascita... E' magnifico! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Ah ah ah grazie kopa! Chiamami pure giulia comunque, preferiscoXD E poi, fanno tutti così!^^ (vero kun?^^). -
lion_riky.
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povero Scar XD (si lo so che e l'antagonista) che bello, dopo ci sarà quella di Mufasa wow . -
Virginia_Warrior.
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O MIO DIO
Non sei brava...sei fenomenale!! Riesci a costringere il lettore a seguire, semplice, con frasi brevi ed enfatiche...cm piacciono a me XD
Sei davvero brava! Aspetto con mooooolta ansia il capitolo di Vitani
XD
complimenti davvero!. -
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Io invece sono curioso di Sarabi, Simba e Nala XD . -
kiara 99.
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un po mi ha emozionato è davvero bella sono davvero curiosa dell'anima di sarabi . -
LionKing98.
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Spero di non deludervi! . -
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Non essere troppo ansiosa, rilassati XD . -
LionKing98.
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Ma io non sono ansiosa! *si strappa i capelli x la frustrazione*. -
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xD
Quando posterai la prossima anima?
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Animetutte le anime hanno qualcosa di buono.. |
