Tiger's revenge

Storia ispirata al Libro della Giungla...

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    Re Leone

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    AWWWWWWWWWWWW madò madò, dolcezza over 9000 *muore di diabete istantaneo*

    Che bello *.* non riesco ad essere oggettivo, vedere un cattivone che si scioglie così per una femmina è stupendo, quando le ha detto che è bella senza volere mi sono dovuo trattenere dal gridare XD Brava, madò devo troppo fare una lemon con sti due, a meno che non ci voglia pensare tu stessa XD
     
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    Fantastico!
    Shere Khan mostra segni di cedimento xD

    Imho non durerà ancora a lungo ^^
    In ogni caso, mi dispiace tanto per ciò che gli è successo, poverino :(
    Bello comunque, avere una tigre bianca come madre.. Suggestivo xD

    Mi intriga sempre di più, non vedo l'ora che posti il continuo! :D
     
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  3. Somoya
     
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    Stupendo!!!
    ottimi capitoli come sempre, specialmente quest'ultimo ( finalmente shere khan si sbottona XD)
    la storia è parecchio intrigante, spero che quel cacciatore si becchi ciò che merita.
    aspetto il seguito con molta ansia^^
     
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  4. Naisha~GNHJ
     
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    Grazie a tutti per i complimenti! :D ^////^
    Comunque penso che a breve proseguirò con la storia ;) scusate come sempre le mie lunghe assenze ^^"
     
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    Re Leone

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    yayyyyyy!!!! \\(°o°)//
    non vedo l'ora^^
     
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  6. Naisha~GNHJ
     
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    Eccomi qua con il capitolo nuovo ;)

    Capitolo 18
    Qualche ora dopo, le due tigri si misero in viaggio a passo svelto, scivolando silenziosamente una poco distante dall’altra.
    Shere Khan proseguiva teso, serio, lo sguardo fisso avanti a sé e la mente altrove; Daksha riusciva a stargli dietro con meno fatica rispetto alle prime volte, ma doveva comunque impegnarsi per non perderlo di vista; inoltre, non riusciva a non essere felice per la preoccupazione che il grande felino aveva dimostrato nei suoi confronti e perciò era particolarmente distratta.
    Nonostante i pensieri di Shere Khan fossero perlopiù incentrati sull’assassino di sua madre e sul fatto di voler allontanarsi il più possibile dal luogo dell’incendio, talvolta l’immagine di Daksha che gli leccava la guancia riaffiorava nella mente della grande tigre, risollevandogli il morale. Non aveva ancora ben chiaro se lei lo avesse fatto semplicemente per ringraziare o se ci fosse qualcosa di più. “Dopotutto… lei ha dimostrato altre volte un affetto un po’… eccessivo… anche solo volendo dormire sempre così vicina a me… strusciandosi, accoccolandosi… pensavo fosse perché ha un carattere molto espansivo, però… probabilmente non è solo per quello…” pensò la grande tigre, mentre l’immagine di Daksha che dormiva felice accanto a lui gli scaldò il cuore. Poi si riscosse “Non è il momento di pensarci… non ora che uno spietato assassino ci da’ la caccia… aaah, sto diventando troppo tenero…”.
    I due felini marciarono per un giorno intero senza pause, tranne che per una breve sosta durante la quale avevano preso un paio di pesci e si erano dissetati.
    – Shere Khan… se devo essere sincera… non ce la faccio più… - disse debolmente Daksha, con le zampe che le pulsavano dal dolore. La grande tigre si girò a guardarla: in effetti, Daksha sembrava davvero sfinita ed egli si sentì un po’ insensibile. Dopotutto, si era dimostrata molto forte e Shere Khan non l’aveva sentita lamentarsi neanche una volta. Assunse comunque un espressione seria – D’accordo. Se non ricordo male qui intorno dovrebbe esserci un luogo adatto a riposare… comunque, se ci stavano seguendo, credo che ormai gli uomini abbiano perso totalmente le nostre tracce…- la giovane tigre annuì e seguì ancora pazientemente il suo maestro.
    Dopo non molto tempo, Daksha si ritrovò di fronte ad uno spettacolo meraviglioso: una grande costruzione in rovina, ingiallita dagli anni e coperta di muschio e rampicanti faceva capolino da una parete rocciosa. Una grande cascata si riversava sopra di essa, dividendosi in più rami serpeggianti che avevano eroso i mattoni dell’edificio, mentre grandi alberi contorti con gradi radici nodose erano cresciuti al suo interno, spaccandone il tetto e le pareti. – Siamo arrivati… questo tempio abbandonato è un rifugio perfetto, nessun uomo ricorda la sua esistenza… ed è introvabile… - disse Shere Khan, avanzando lentamente verso l’entrata del tempio, oscurata per metà dalla cascata. Daksha continuava a guardarsi intorno a bocca aperta – E’… davvero bellissimo questo posto… - - Uhm… si… piace molto anche a me, nonostante sia stato costruito dall’uomo… ma forse mi piace proprio perché è in decadenza… la natura l’ha modificato a suo piacimento nel corso dei secoli… - disse il felino striato, varcando la soglia del tempio, una bocca nera che si apriva a chissà quali misteri. Daksha,emozionata, seguì il suo maestro e notò che in effetti l’entrata era davvero a forma di bocca… erano le fauci di una tigre, riconoscibili anche se rovinate dal muschio e dalle radici.
    Una volta abituatasi all’oscurità, la giovane tigre vide che l’interno del tempio era ancora più spettacolare che l’esterno: era un intricato dedalo di tronchi e radici che avevano divelto ampie parti della pavimentazione del tempio, costituita da grandi lastroni di pietra. Raggi di sole filtravano dai fori del tetto, disegnando brandelli di luce sulla pietra, mentre antiche statue di guerrieri dallo sguardo severo costeggiavano le pareti; alcune di queste sculture erano acefale, altre invece completamente avvolte dai rampicanti. In fondo all’edificio, c’era una breve scalinata dai gradini rotti e pieni di crepe, affiancata da due grandi statue raffiguranti dei cobra che scendevano dall’alto verso il basso, costeggiando la scala con le loro spire e inalberandosi al principio di essa. Avevano un espressione veramente agghiacciante, con le fauci spalancate e la lingua biforcuta saettante tra le zanne. Daksha li trovò meravigliosi nella loro aggressività. Ella seguì Shere Khan che a passo lento e solenne aveva già salito la scalinata. In cima ad essa, si trovava un grande altare riccamente intarsiato, anche se spezzato in vari punti, e sulla parete dietro esso scendeva dell’acqua che bagnava le foglie dei rampicanti e scivolava tra le radici uscenti da essa per poi andare a confluire in un canale alla base della parete; esso infine si divideva in due rami che andavano verso i due angoli terminali della sala e lasciavano scomparire l’acqua nell’oscurità.
    La grande tigre si sdraiò sull’altare; Daksha guardandolo così, in quel tempio, su quell’altare, con quella parete d’acqua dietro di lui e la sua espressione severa dipinta sul muso, pensò che non potesse esserci niente di più regale. La giovane tigre però si riscosse subito e salì anch’ella sull’altare; si accasciò sulla pietra, sfinita, lasciando una zampa penzolare dal bordo dell’ara. – Sono davvero esausta… se mi dici qualcosa e non ti rispondo, sappi che è perché ho preso sonno subito… - anche la grande tigre si distese meglio – Sì… ammetto che questa volta sono davvero stanco anche io… ahi – disse Shere Khan, facendo scrocchiare una spalla- la giovane tigre alzò la testa – Uh? Ti fa male qualcosa?- - Solo un pochino le spalle e la schiena, ma niente di preoccupante…- -Uhm…- la giovane tigre si fece pensierosa; poi ebbe un idea.
    –Mettiti bene a pancia in giù- disse rialzandosi; Shere Khan la guardò accigliato –Perché? - -Tu fidati e rilassati- disse Daksha sorridendo –Guarda che se vuoi farmi qualche scherzo stupido ti avviso che…- -Dai per favore per una volta invece di essere sempre così sospettoso fidati di me!- - Uhm… e va bene… ma ti tengo d’occhio- disse il grande felino, stendendosi bene sulla pietra. Quando sentì le zampe di Daksha sulla schiena sobbalzò –Ma si può sapere che vuoi fare?- chiese scorbutico –Se te lo dicessi, dopo mi diresti di smettere- disse la giovane tigre con un sorrisino stampato sul muso, mentre premeva con cura le vertebre del collo di Shere Khan. La grande tigre stava per rispondere, ma aspettò, gustandosi quella bella sensazione “Non so cosa mi sta facendo… ma è indubbiamente piacevole”. Daksha scese poi alla base del collo – Cavolo! Senti come sei teso! Avresti proprio bisogno di rilassarti per un bel po’…- - Ora me lo vuoi dire che stai facendo? Perché… qualunque cosa sia… non credo proprio che ti direi di smettere- disse Shere Khan e ciò fece esaltare la giovane tigre che intanto proseguiva il suo lavoro –Beh… ti sto facendo un massaggio… è una pratica degli umani e serve a rilassare e sciogliere i muscoli… al circo gli acrobati se li facevano fare spesso… pensa che qualche volta li hanno fatti anche a me!- Shere Khan non rispose; in quel momento non gli importava, anche se era stato lui a chiedere. Le abili zampe di Daksha, che gli accarezzavano la schiena, delicate ma anche decise sulle sue scapole, gli stavano procurando sensazioni così piacevoli da non voler pensare ad altro. Poi Daksha prese a scendere e percorse a poco a poco tutte le vertebre della sua spina dorsale; un brivido di piacere risalì dalla punta della coda fino al collo e Shere Khan avvertì una certa eccitazione. La grande tigre si alzò di scatto; -Oddio scusa! Ti ho fatto male?- chiese Daksha preoccupata, con gli occhi sgranati. Shere Khan guardò per un po’ quei meravigliosi occhioni bicolori, uno che sembrava oro liquido, l’altro cristallino come l’acqua di una fonte purissima. Cosa gli importava di cercare la vendetta su di uno stupido moccioso e sugli altri insulsi esseri umani quando aveva al suo fianco una creatura tanto bella e pura? Come aveva fatto a non accorgersi di tanta bontà e soprattutto come aveva potuto non apprezzarla subito e darle dei dispiaceri? “Non accadrà più… non la tratterò mai più così male… e non permetterò a nessuno di farlo…” pensò la grande tigre.
    Lo sguardo intenso di Shere Khan fece avvampare Daksha che istintivamente si tirò un po’ indietro –S-scusa io…- Shere Khan si avvicinò a lei e, sempre guardandola negli occhi, sussurrò: -Non devi scusarti di niente… Mi scuso io per tutti gli sforzi che hai dovuto fare per sopportarmi… mi scuso per aver trattato come un anatroccolo il cigno che sei… mi scuso per non averti mai detto che sei meravigliosa- Daksha aveva il cuore che batteva all’impazzata; era così emozionata che non sapeva cosa dire ed era tutto così bello che le sembrava un sogno. Finalmente ora sapeva che la tigre di cui si era innamorata la ricambiava e un’ondata di calore si diffuse nel suo petto.
    Daksha appoggiò il muso a quello di Shere Khan; poi disse – Io… voglio stare con te per sempre… la mia non è mai stata solo ammirazione… io ti amo- quelle parole fecero impietrire Shere Khan; nessuno prima gli aveva mai detto quella frase e si sentì imbarazzato e felice al tempo stesso. Non disse nulla e all’improvviso atterrò Daksha, senza smettere di guardarla negli occhi; ella trasalì. Il cuore le martellava in petto; Shere Khan si accorse del suo nervosismo –Non sei obbligata, se non ti senti pronta…- Daksha scosse la testa –Nono… sono solo un po’ nervosa… è la prima volta che…- - Shh… rilassati…- Shere Khan la voltò con delicatezza e iniziò a farle un massaggio con quanta più delicatezza poteva. Daksha sorrise; la grande tigre era un po’ impacciata ma non era niente male – L’hai detto tu che aiuta a rilassarsi… - sussurrò la grande tigre nell’orecchio dell’allieva. Daksha voltò la testa e leccò il muso al maestro. Ora sapeva per certo che non avrebbe mai voluto cambiare quel momento per nient’altro al mondo.
     
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    omg, quello è l'inizio di una lemon, cavolo si vede lontano mille chilometri XD
    il massaggino ha fatto sciogliere il felino ^^
    awwwwwwwwww che bello!!! voglio proprio vedere come va avanti^^ continua presto, sei bravissima come al solito^^
     
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    Ci voleva un massaggio per farglielo capire.. U.U
    Madò sto adorando questa coppia, mi piacciono da morire *-*
    Davvero un capitolo molto molto romantico, complimentissimi!
    Attendo il prossimo continuo, alla prossima!! :)
     
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    Re Leone

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    Cito Lion da skype:
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    la morale è: fanculo mowgli, w la patata

    XDXD
     
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    CITAZIONE (TTB-Kun @ 22/9/2012, 23:17) 
    Cito Lion da skype:
    CITAZIONE
    la morale è: fanculo mowgli, w la patata

    XDXD

    :/ Era una cosa troppo volgare per essere pubblicata sul forum XD
     
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    Re Leone

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    siamo sopravvissuti agli ot della tua ff, sopravviveremo anche a questo U.U
     
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  12. Somoya
     
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    e vai!!! Shere Khan X Daksha ForEver ^^,
    CITAZIONE
    la morale è: fanculo mowgli, w la patata

    quoto!, perchè cercare la morte con gli angeli che ti circondano :D , bella coppia davvero, speriamo che abbiano fortuna XD

    complimenti Naisha ^^
     
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  13. Naisha~GNHJ
     
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    Ahahahahah mi fate morire xDDD comunque grazie ;)

    CAPITOLO 19

    Infastidita da un raggio di sole, Daksha aprì gli occhi.
    All'inizio non capì dove fosse, visto che si accorse di trovarsi in un ambiente chiuso da mura di pietra; ma all'istante ricordò gli avvenimenti del giorno precedente e sorrise, stiracchiandosi. Shere Khan dormiva ancora, cingendo le spalle della giovane tigre con una delle sue possenti zampe. Ella si scostò delicatamente per non svegliarlo: aveva un assoluto bisogno di acqua. Muovendosi però, Daksha si accorse di avere male dappertutto, non solo per la sfiancante fuga dall'accampamento degli uomini... ma soprattutto per il rapporto consumato con Shere Khan il giorno precedente. "Ahi... in effetti non è che sia stato molto piacevole... che dolore..." pensò la giovane tigre avviandosi un po' incerta alla base della parete da cui scendeva l'acqua. Ella bevve avidamente dal canaletto, rinfrescandosi per bene anche il muso.
    Poi sentì il contatto di Shere Khan con la sua pelliccia ed ebbe un brivido caldo - Buongiorno, Micetta... - bisbigliò la grande tigre, strusciando la testa sul collo dell'amata. Daksha rispose leccandogli una guancia - Buongiorno! Dormito bene? - - Divinamente... penso di aver recuperato tutte le energie... potremmo andare già a cacciare qualcosa... a fare un giro... oppure... - disse il grande felino a bassa voce maliziosamente e poco dopo atterrò Daksha; ella trasalì; era vero che aveva ancora un po' di dolore, ma si sentiva terribilmente eccitata. Gli rivolse uno sguardo estremamente sensuale -Sì, anche io avrei un'alternativa migliore...-

    Le settimane cominciarono a passare, mentre per i due felini il tempo sembrava essersi fermato. Passavano le giornate insieme cacciando, scherzando, esplorando e consumando notti di ardente passione. Shere Khan non ricordava di aver mai passato un periodo più bello di quello in tutta la sua vita. Ormai, se anche avesse incontrato il tanto odiato cucciolo d'uomo, probabilmente gli avrebbe riso in faccia e se ne sarebbe andato.
    Per Daksha era lo stesso e aveva tutto ciò che potesse desiderare: felicità, libertà e soprattutto amore.
    Un giorno però, le due tigri fecero un incontro inaspettato. Una figura scura li osservava, mentre Daksha faceva i dispetti a Shere Khan tirandogli i baffi e scappando via. Dopo un po' di sopportazione però, il grande felino si voltò di scatto e atterrò la giovane -Presa... e adesso?- disse Shere Khan sorridendo -E adesso prendi questo!- Daksha gli diede una sberla e si liberò -Se ti metto le zampe addosso!!!- gridò Shere Khan fingendosi arrabbiato e poco dopo riagguantò l'amata, ruzzolando per qualche metro. I due scoppiarono a ridere e continuarono a tirarsi zampate per scherzo; poi però Shere Khan si fermò -Aspetta... sento un odore familiare...- disse guardandosi in giro -Non ti sbagli... sono qui- una pantera uscì dall'ombra e si rese visibile alla luce del sole. -Bagheera... ci hai trovati dunque... ci stavi spiando?- disse Shere Khan, gelido. Daksha invece saltò subito ad abbracciare il suo vecchio maestro -Bagheera!!! Lo sai che mi sei mancato? Sai mi dispiace non averti più rivisto, ma a causa di un incendio siamo dovuti andare un po' lontani- spiegò la giovane tigre. La pantera nera fece un cenno -Sì... ma io non credo proprio che sia solo questo il motivo che vi ha fatti andare in questo angolo remoto e sperduto della giungla... non è vero Shere Khan?- disse Bagheera guardando con aria seria la grande tigre; egli lo guardò con disprezzo -La cosa non ti riguarda... e in ogni caso, non me ne frega più niente...- -Ma a lei non l'hai detto, giusto?- Daksha guardò prima Shere Khan e poi Bagheera interrogativamente - Uh? Detto cosa? - Shere Khan voltò la testa, infastidito. -Va bene, allora gleilo dirò io... mi dispiace interrompere questo vostro momento felice però... devi sapere che il tuo Shere Khan... prima di sparire con te... ha ucciso una bambina innocente...- Daksha guardò allibita il suo maestro -E'... è vero?- la grande tigre sbuffò -E allora? Lei mi aveva fatto un torto... mi sono solo vendicato... in ogni caso, come ti ho già detto non mi importa più nulla di nessuno... l'unica cosa che conta per me... è Daksha- la giovane tigre sorrise dolcemente e si sentì davvero importante -Però... era solo una bambina... tu mi hai detto che uccidi solo gli uomini adulti che invadono il tuo territorio o che tentano di ucciderti...- disse la giovane tigre un po' tristemente -No... questo è quello che hai inteso tu... Io gli uomini li odio dal profondo... e tendo ad ucciderli anche se non mi hanno fatto nulla, indipendentemente dall'età... e se si tratta di qualcuno che mi ha fatto un torto, è ancora peggio- disse la grande tigre con freddezza -In ogni caso... ormai è passato quel tempo... non succederà più... anzi Bagheera... se dovessi vedere Mowgli... chiedigli scusa da parte mia... probabilmente, lui era innamorato di quella bambina...- disse Shere Khan strofinando il muso con quello di Daksha. Nonostante le azioni terribili che aveva fatto, lei non riusciva ad essere arrabbiata con lui.
    -Beh... devo dire che sono indubbiamente sorpreso... è davvero incredibile che tu, il terrore della giungla, voglia chiedere scusa... e non è uno scusa qualunque... è detto ad un grande nemico... sinceramente, pensavo che non sarebbe mai successo- disse Bagheera; poi si voltò verso Daksha -ma... a quanto pare tu l'hai cambiato davvero... e francamente, non mi va di rovinare tutto questo... io mi sono affezionato a te e se sei felice, non voglio che tu smetta di esserlo- disse il felino nero; dopodichè guardò nuovamente Shere Khan - Mowgli non accetterà mai le tue scuse. Lui ora vuole proprio ucciderti e ti sta dando la caccia... ma questa volta mi farò da parte... non dirò a nessuno di avervi trovato... consideratelo il mio regalo per voi- Shere Khan fece un cenno -Grazie, Bagheera...- -Lo faccio solo per Daksha. Comunque, prima ero accompagnato dal branco dei lupi, ma li ho lasciati tempo fa perchè proseguivo meglio da solo. Quindi, ora che sono venuto qui, potrebbero seguire il mio odore e trovarvi. Perciò tenete gli occhi aperti... beh... questo è tutto... addio Daskha... Shere Khan...- dopo aver detto ciò la pantera nera spiccò un salto, salì su un ramo e scomparve nel folto della giungla.
     
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    Ultimamente tendo a dare due commenti: quello soggettivo e quello razionale.
    Cominciamo con il razionale (Spero che il mio atteggiamento non mi renda pazzo agli occhi degli altri XD):
    Che gran bella coppia che sono Daksha e Shere Khan ^^
    Ha rivoltato il suo compagno come un guanto, il suo carattere ormai è praticamente.. Cambiato :D
    Brava, Bravissima Daksha ^^
    E bravo pure Shere Khan, chi l'avrebbe mai detto all'inizio che si sarebbe realmente innamorato a tal punto da chiedere scusa persino a Mowgli? ^^


    Passiamo al soggettivo:
    Ahahahahahahahahah uuuuuuuuuh porcelloni i due tigrotti XD
    Notti (e mattinate, aggiungerei XD) molto infuocate per i due piccioncini ^^
    Mi piace, lo adoro, è fantastico questo capitolo ^^
    Sto iniziando a confondermi, se continuiamo così vedrò a un certo punto Mowgli come antagonista D:
    Bravissima, davvero un capitolo stupendo!!


    Ok, ho finito. ^^"
    Al prossimo capitolo!!
     
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  15. anakin7094
     
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    questa fan fiction e troppo bella Daksha mi e propirio simpatica con Sher Khan ci sta benissimo
     
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209 replies since 29/12/2011, 23:42   4083 views
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