5 (Cinque)

Una finestra sulla vita nomade...

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  1. CiccioBaslardo
     
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    Questa ff non contiene alcun personaggio principale. Non è nelle mie idee per ora (ma è semi probabile [13%] che ne inserirò qualcuno).
    In questi pochi capitoli (se riuscirò a portare a termine almeno quest'impegno [ma non preoccupatevi, ci metterò anima e corpo]) narrerò della vita dei leoni nomadi. Un gruppo familiare formato da (appunto) cinque elementi, che erra per la vastità della savana in cerca della propria felicità.
    Ognuno di loro nasconde dei segreti ed insieme affronteranno un viaggio alla scoperta di se stessi e del loro non chiaro passato. Solo Zleta, la madre dei 4 cuccioli sa il motivo per il quale devono affrontare tutti quei pericoli.

    Spero che vi piaccia. Lo stile non è buono e mi scuso in anticipo per gli erroracci di sintassi, grammaticali e di battitura che molto probabilmente incontrerete.

    Avverto subito che sarà una storia alquanto triste, perciò sconsiglio a tutti coloro che non hanno voglia di deprimersi la lettura di questo racconto.

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    2 - Lascia stare i miei piccoli!
    3 - Fantasmi
    4 - Specchio
    5 - Ricordi
    _______________________________________________________

    L'arrivo...

    -Dove sei?! Ohhhh… andiamo vieni fuori! Dove si sarà cacciata quella palla di pelo? Adesso se non vieni fuori mi arrabbio! Yu!-
    Tenete sempre d'occhio le persone che amate…


    Il sole stava tramontando nella savana e le quattro figure si dirigevano stanche verso una grotta che avevano visto in lontananza poco prima che la luce cominciasse a svanire dietro la linea dell'orizzonte.
    -Mamma, quanto manca ancora?- la voce di uno dei cuccioli tremolante e stremata percorse l'aria fino a giungere all'orecchio della vecchia leonessa -sono stanchissimo ed ho fame…-
    -Non farmi perdere la pazienza, ti ho già detto che durante questi viaggi non voglio sentir volare una mosca!- la voce rauca della madre era molto debole, assomigliava ad un suono che "graffiava". La sua gola era stata ferita da un'altro leone che gli aveva aggrediti durante il loro cammino -Non voglio più sentire nessuno per tutta la notte va bene?
    I cuccioli seguirono in silenzio le orme della madre. Non riuscivano nemmeno a sollevare il capo da quanto erano stanchi. Nei tre giorni precedenti non avevano ne mangiato ne bevuto e per questa ragione tutti loro, dopo una giornata di cammino, erano sempre molto provati. Ma quel giorno molto più del solito.
    Mentre i cuccioli entravano nella grotta lo sguardo della madre, rimasta all'entrata per assicurarsi che tutti i figli entrassero, percorse le orme dietro l'ultimo cucciolo ed una volta che lo sguardo giunse ad una certa distanza i suoi occhi si svegliarono dal torpore della stanchezza in una scintilla di terrore che fece fremere tutti i suoi nervi.
    -Mako? Mako?! Mako! Mako dove sei? Vieni fuori e torna subito qui! Ti ho detto che non mi piacciono questi scherzi! Non sono arrabbia, voglio solo che andiamo a dormire tutti insieme!- La voce rauca di Zleta fece fatica a percorrere tutti i metri necessari per assicurarsi che il figlio nascosto distante di li la udisse, perciò si girò verso gli altri cuccioli e gli raccomandò di non muoversi per nessuna ragione al mondo finché non fosse tornata.
    I cuccioli annuirono e si nascosero nel fondo della grotta in attesa che la madre tornasse.

    -Mako! Mako! Vieni subito fuori!, Lo sai che è pericoloso uscire di notte. Ti prometto che se vieni fuori da solo non ti punirò…-
    La voce di Zleta si smorzò percependo dei suoni che erano sempre stati segno di pericolo per la sua famiglia. Le risate isteriche di alcuni animali poco distanti da lei sfregiarono l'aria <iene… maledizione! Non adesso!> provata com'era non sarebbe stata in grado di affrontarne nemmeno una di quelle bestie, quindi si nascose nell'erba ed aspettò silenziosamente nella speranza che se ne andassero presto.
    Ad un tratto però sentì dei movimenti strani, come se quelle bestie fossero scattate per aggredire qualcuno. <no! MAKO!> Nei suoi peserei comparve come un lampo nella notte la figura del figlio in pericolo che la fece balzare in piedi per correre verso quel gruppo di cacciatori notturni <no! NO! Non è vero! Non posso… ?!> come una folata di vento gelida nelle orecchie un suono fermò la sua carica calmandola di colpo. Una voce familiare la fece voltare e tranquillizzare: era Mako che da dietro dei cespugli vicini la chiamava sottovoce -mamma, stai giù, non ti hanno vista! Presto!- La madre fece appena in tempo ad accucciarsi per scomparire nell'erba alta quando la caccia di quegli essere ebbe termine.
    Tutto nella notte si fece più silenzioso, si riuscivano a sentire solo quegli animali deglutire la carne della loro preda: una giovane leonessa che si era spinta troppo oltre i confini del suo territorio.

    Il pasto durò degli attimi infiniti nei quali Zleta ed il suo cucciolo dovettero assistere impotenti. Anche se i loro occhi non riuscivano a vedere cosa stesse accadendo, le orecchie riuscivano a sentire ogni suono prodotto dall'opera di quelle fauci fameliche. In quel momento madre e figlio provarono intensamente lo stesso desiderio: volevano essere sordi.
    La leonessa cercò il figlio provando di scovare il suo nascondiglio. Fece fatica a trovarlo ma alla fine lo vide. Zleta riuscì ad inquadrare bene il volto del suo Mako solo dopo alcuni istanti: Il leoncino stava piangendo con gli occhi serrati. Le lacrime solcavano il giovane viso pervaso dalla rabbia. <cucciolo mio, non piangere. La vita è dura e noi non possiamo salvare tutti. Lo so che ti dispiace per quella leonessa. Ma noi siamo ancora qui. Dobbiamo pensare a sopravvivere. Non piangere così. Mi spezzi il cuore…>
    Mentre un turbine di pensieri scorreva nella testa di Zleta le iene si erano già saziate ed i loro passi si allontanarono dalla carcassa lasciata a se stessa. Gli occhi di Mako si aprirono di scatto e le sue zampe lo fecero alzare in piedi per avvicinarsi lentamente al luogo dove si era svolto quel triste banchetto.
    Zleta fece appena in tempo a prenderlo per la collottola in modo da non fargli oltrepassare le siepi che li dividevano dal corpo inerme della leonessa. -Mamma, no! ti prego! Lasciami! Io devo vederla!- il leone era disperato e la madre non riusciva a capire il perché suo figlio volesse per forza vedere quella macabra figura. Intanto che Zleta si allontanava da quel luogo continuando a tenere il figlio per la collottola lui continuava a dimenarsi e piangere come un disperato. La madre gli diede un forte strattone per farlo tornare alla realtà.
    Avevano lasciato gli altri cuccioli nella caverna e loro erano completamente esposti ai pericoli della notte. Non potevano permettersi di non tornare indietro. Chi avrebbe pensato ai piccoli se loro due non fossero tornati.
    Mako si calmò come se avesse letto nei pensieri della ladre ma non riuscì a trattenere un pinto soffocato <sono un mostro, non ho fatto niente per aiutarla! Come ho potuto farlo? Perché sono rimasto nascosto?>

    Quando entrambi giunsero alla grotta i tre fratelli stavano già dormendo raggomitolati tutti insieme con un'espressione spensierata in viso. Zleta lasciò a terra il figlio e lo leccò in viso. -Noi non possiamo salvare nessuno nelle nostre condizioni. E' già tanto se riusciamo a pensare a noi stessi… non puoi darti la colpa per quello che è successo. Tu mi servi, Mako. Sei l'unico che può aiutarmi a trovare il cibo per i tuoi fratellini. Non farmi più preoccupare ti prego…- Mako fissò la madre con gli occhi ancora lucidi di rabbia -Non sono i miei fratelli, sono solo i tuoi figli! Io non gli devo niente! Appena potrò me ne andrò e penserò da solo a me!- sentendo quelle parole la madre diede una forte zampata al muso del figlio -A loro forse non dovrai niente, ma a ME si! Per cui adesso mettiti a dormire! Domani dobbiamo cacciare qualcosa se non vogliamo morire di fame, e tu dovrai aiutarmi e dividere il cibo con i "miei figli"! Adesso dormi piccolo ingrato! E non ti azzardare mai più a parlarmi in questo modo!- Il cuore di Zleta tremava di dispiacere alle sue stesse parole. Avrebbe voluto tranquillizzare il figlio e fargli dimenticare quello che avevano passato, ma anche lei era troppo provata per controllarsi. In quel momento aveva solo la necessità di addormentarsi per poter cacciare con il pieno delle forze rimaste il giorno seguente.
    Prese il figlio per la collottola -Lasciami, lasciami! Voglio stare da solo!- Zleta non lo ascoltò e lo mise accanto ai fratellini. Poi lei si raggomitolò stringendo tutti e quattro i piccoli leoni nel suo "abbraccio" -Un giorno capirai quello che provo Mako. Non sai quanto bene ti voglio. Ti prego di aiutarmi… se mi dovessi lasciare anche tu, non so cosa farei- a quelle parole il piccolo leone si tranquillizzò e come per magia si addormentò in un sonno profondo. <vi voglio bene cuccioli miei. Perdonatemi per i miei errori>
    Quelle furono le ultime parole della loro notte. L'alba sarebbe arrivata presto e l'indomani sarebbe stata una dura giornata. Ma nei sogni di Mako albergava un solo nome ed un solo pensiero: Yu.

    Edited by CiccioBaslardo - 9/1/2012, 11:38
     
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    Re Leone

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    mmh interessante, con l'introduzione ci ho capito qualcosa di più
    ma allora sono 3 fratelli? e mako allora è un figlio adottivo?
    cmq è scritto benissimo, curioso di vedere come lo proseguirai.
     
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  3. CiccioBaslardo
     
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    CITAZIONE
    mmh interessante, con l'introduzione ci ho capito qualcosa di più
    ma allora sono 3 fratelli? e mako allora è un figlio adottivo?
    cmq è scritto benissimo, curioso di vedere come lo proseguirai.

    La cosa che voglio sperimentare stendendo questo racconto è "l'effetto sorpresa". Raccontarvi delle cose poco chiare che poi scoprirete nella loro interezza nei prossimi capitoli. (ma comunque cose a cui ci si può arrivare) Spero vi divertiate nel scoprire i segreti che questi personaggi nascondono. Spero di appassionarvi...
     
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  4. TheLionPrincess
     
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    Mi piace, mi piace, mi piace! ovviamente mi immagino sarà una cosa triste e macabra ma lo stile è buono e per ora Zleta mi sembra un bellissimo personaggio.. continua così Ciccio che quei due mi hanno abbandonata con le ff, mi resti solo tu :cry:
     
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    asd ma ci fai sentire in colpa così XDXD
     
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  6. TheLionPrincess
     
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    vi DOVETE sentire in colpa, traditori u.u
     
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    Re Leone

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    asd abbiamo solo finito, ma mica abbiamo detto che smettiamo XD

    OT anche qui XD Evvai!

    colpa di princess XD
     
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  8. TheLionPrincess
     
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    Non sarebbe una vera ff senza i nostri OT :D
     
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    Re Leone

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    è come un sigillo di qualità, se nn facciamo ot significa che nn vale la pena di essere letta XD
     
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  10. CiccioBaslardo
     
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    Lascia stare i miei piccoli!

    -Thare, dove stiamo andando? Siamo da troppo tempo fuori, tra un po il sole comincerà a calare, e noi non abbiamo nemmeno trovato un posto dove stare. Vorrei tanto che la mamma fosse qui con noi adesso- <vorrei sapere se Voty è ancora vivo…>
    Nel pericolo non c'è tempo per pensare agli altri. Se non sei in grado di aiutare te stesso, come pretendi di poterlo fare con qualcun altro?


    I raggi del sole entrarono lentamente nella grotta raggiungendo i tre cuccioli e riportandoli indietro da quel luogo dove ogni notte dimenticavano i loro problemi.
    -Ragazzi, ragazzi! La mamma ed il fratellone non ci sono!- Il leoncino dal pelo candido era quello che di solito si svegliava per primo -Oh, ti prego Kimo, lasciaci dormire almeno oggi che mamma non c'è!- il cucciolo dal manto dorato rispose con gli occhi ancora chiusi -Di solito dobbiamo alzarci prestissimo per…- Kimo interruppe il fratello imitando la sua voce in tono di scherno -…camminare tutto il giorno senza sapere mai dove stiamo andando… bla, bla, bla!- Poi riprese irritato - Sei noioso Voty! Non si può mai giocare con te!- -Oh piantatela voi due!- li interruppe la sorella dalla pelliccia scura -Per piacere Kimo, lascia stare Voty e lasciaci dormire un'altro po. Lo sai che mamma si arrabbia se facciamo troppo rumore mentre lei non c'è- -Ma io sono troppo agitato per dormire. Ieri abbiamo camminato talmente tanto che non so nemmeno da che parte siamo arrivati. Thare, non sei curiosa di…- -NO!!!- sbottò la sorella -NON LO PUOI FARE! Ti ricordi l'ultima volta? Come potresti allontanarti un'altra volta da solo dopo quello che è successo?- -giusto piccolo leone… dovresti ascoltare tua sorella- Una voce dal fondo della grotta colse di sorpresa tutti e tre i fratelli.
    -Non è bene disobbedire ad una mamma…- Quella voce era bassa, sibilante e troppo amichevole -ma se farete ciò che vi dico non accadrà niente di brutto- dalla direzione in cui proveniva la voce, comparvero due occhi gialli come l'ama della savana -Chi sei tu?- Chiese Thare scattando sulle zampe come se la preoccupazione per i suoi fratelli avesse fatto scomparire di colpo la stanchezza -Io dovrei farvi questa domanda, non vi pare? Questa è la mia tana…- gli occhi si avvicinarono ai cuccioli mostrando il corpo strisciante di quell'essere -E' UN SERPENTE! Voty scappa!- La sorella non fece in tempo a finire la frase che le spire del rettile si strinsero intorno alla zampa del fratello e continuarono ad avvolgerlo fino a diventare una morsa che lo intrappolò nell'immobilità -preso, mio piccolo cucciolotto! Dove vorresti andare ora?- I cuccioli addormentati non si erano accorti che il serpente aveva già attorcigliato parte del il suo corpo intorno alla gamba di Voty. Rannicchiati l'uno all'altro com'erano ed intenti a litigare tra di loro, non avevano notato la presenza di quelle spire sconosciute <come ho fatto a non accorgermene?> Il cucciolo dal pelo dorato era incredulo per come si era fatto mettere in trappola, ma ormai la stretta era talmente salda che non riuscì nemmeno a emettere un suono.
    -lascialo stare ti prego!- gli altri due leoni supplicarono all'unisono per il loro fratello -non fargli del male…-
    Il serpente li fissava mentre teneva stretto nella morsa il leone dal manto dorato -non dovete temere per la sua vita. Non ho intenzione di fargli niente se fate quello che vi dirò io- sibilò il rettile. Thare prese un gran respiro e domandò -cosa vuoi da noi? Cosa dobbiamo fare?- -andarvene- rispose pronto il serpente - dovrete lasciare questa grotta. Vi ho lasciati in pace questa notte e vi ho permesso di dormire al sicuro, ma non posso permettere che dei leoni dividano la tana con me. Non posso farlo!-
    -Ma noi non possiamo uscire. La mamma non vuole!- ribatté Kimo -ha detto che se lei non c'è non possiamo andare da nessuna parte. E' pericoloso…- Il serpente sospiro ed in fine strinse il corpo di Voty ancor più forte facendogli contrarre il volto dal dolore. Il cucciolo non riusciva neppure a gridare per quanto le spire lo stringevano -ANDATEVENE SUBITO DA QUI! Oppure soffocherò il vostro fratellino!- Negli occhi del serpente c'era una luce strana, sembrava che un'emozione diversa dalla paura o dalla rabbia volesse uscire dai suoi occhi -Andatevene, e quando sentirò che sarete abbastanza lontani, lascerò vostro fratello. Ma se proverete a tornare… vi ucciderò tutti! Anche se tornerete con vostra madre. Non vi lascerò passare oltre… non vi lascerò uscire vivi se lo farete!-
    -Come facciamo a fidarci?- Gridò di rimando ed in preda alle lacrime Thare innervosendo ancor di più il rettile -USCITE!!! Se non lo farete lo ucciderò comunque! ANDATEVENE!- Il tono del serpente più che arrabbiato sembrava disperato.
    I due cuccioli non sapendo cosa fare decisero di indietreggiare ed uscire dalla tana anche se non sapevano cosa sarebbe successo.

    Camminarono per un po di tempo quando giunti sotto all'ombra di un albero decisero di fermarsi ed aspettare che il fratello li raggiungesse -saremo abbastanza distanti?- disse Thare -non lo so, ma il sole è alto al centro. Abbiamo camminato la metà di quanto camminiamo di solito con mamma… MAMMA!!!-
    Il leone si era appena reso conto che erano da soli in balia di tutti gli animali che popolavano la savana. E soprattutto che avevano disobbedito alla loro madre -stai zitto!- gli disse la sorella mettendogli una zampa davanti alla bocca -non possiamo farci sentire, se ci dovesse scoprire qualcuno saremo spacciati! Più tosto, sono preoccupata per Voty, noi siamo stati molto fortunati ad arrivare fin qui senza essere visti. Ma lui? Avrà la nostra stessa fortuna?- Kimo levò la zampa della sorella dal muso -non lo so, ma da qui io non voglio muovermi. Se torniamo li in mezzo, potremmo incontrare qualche animale affamato. Io non voglio essere mangiato!- -Nemmeno io- lo interruppe la sorella -ma dobbiamo cercare Voty-
    Passarono alcuni momenti di silenzio ed il sole dall'alto del suo apice cominciò a scendere nuovamente.
    Kimo si alzò in piedi e guardò la sorella -hai ragione Thare, dobbiamo cercare Voty, lui sicuramente sa come seguirci, è molto in gamba, ma noi siamo i suoi fratelli, e come tali dobbiamo badare l'uno all'altro. Se non lo facciamo noi… chi lo farà?- -giusto…- gli sorrise la sorella -se non noi, chi?- poi Thare si girò a fissare il sole -spero solo che mamma riesca a trovarci prima che faccia buio-

    -Piccoli miei, sono tornata. Io e vostro fratello abbiamo trovato qualcosa da… ma dove vi siete cacciati?- Zleta entrò nella caverna ma non udendo nessuno pensò che i cuccioli gli stessero facendo uno scherzo. Ma la sua tranquillità durò poco. Due occhi dorati la stavano fissando da infondo alla grotta. -Chi sei? Dove sono i miei piccoli!- Ruggì il più forte che poteva la leonessa -calmati ugola d'oro- la schernì il serpente. Il ruggito di Zleta in effetti si era perso uscendo dalla ferita che aveva alla gola ed il risultato fu un suono sgraziato, che di "ruggito" aveva solo il ricordo.
    -I tuoi figli li ho lasciati andare. Non volevo che una madre soffrisse. Però non vi posso far rimanere qui. Questa notte ho lascito correre, ma adesso dovete andarvene. I tuoi cuccioli sono a mezza giornata di cammino da qui. Sotto un'albero. Farai meglio a raggiungerli, credo che cercheranno di tornare indietro- La leonessa era furente ma voleva sapere chi avrebbe ucciso -Chi sei tu?!- -il mio nome non è importante leonessa, quello che è importante è che tu te ne vada di qui… oppure voi che io uccida il tuo piccolo?- In quel momento parte del corpo dell'enorme rettile uscì dall'oscurità mostrando un cucciolo immobile tra le sue spire -non vuoi che gli venga fatto del male, vero mia cara?-
    Gli occhi della leonessa erano furenti e rigonfi i lacrime, il cucciolo intrappolato tra le spire del serpente aprì gli occhi e con un filo di voce chiamò sua madre -mamma… aiutami…- la leonessa represse tutta la rabbia che aveva in corpo e la rinchiuse nel suo cuore stringendo le palpebre e ricacciando dentro le lacrime -come faccio a crederti?- le chiese Zleta -diciamo che abbiamo molte più cose in comune di quanto tu creda…- rispose il serpente.
    La leonessa fissò lo sguardo diritto nelle pupille di quell'essere, e solo allora notò che gli occhi di quella creatura riflettevano un'immensa paura… non per se stessa, ma per qualcos'altro che custodiva segretamente a costo della vita. E proprio in quel momento capì cosa avevano in comune. Entrambe si guardarono intensamente e come per una magia la tensione si smorzò di colpo.
    Un lampo scattò da dietro le spalle di Zleta. Un fulmine che si scagliò contro il serpente approfittando del momento di vuoto. Era Mako, che cogliendo la distrazione del rettile, riuscì ad azzannagli la testa e staccarla in un solo morso. Le spire della creatura si accasciarono al suolo mollando la presa su Voty.
    Mako sputò la testa del serpente che ancora sembrava "guardare". Delle lacrime stavano scendendo dai suoi occhi, le quali si mossero un'ultima volta fissando il leone con aria atterrita per poi spegnersi per sempre.
    -Mako?- chiese la madre con gli occhi lucidi e voce tremante -cosa hai fatto?- -ho protetto la famiglia mamma!- rispose con tono irritato il leone. Aveva salvato la vita del fratello, eppure la madre sembrava dispiaciuta più per quell'essere che per quello che era successo a Voty.
    -Che ti prende mamma? non sei contenta che Voty sia salvo? NON SEI FELICE?- In quel momento Zleta si avvicinò al figlio e lo guardò da molto vicino fissandolo negli occhi con uno sguardo che faceva fatica a trattenere le lacrime -Mako, devi saper giudicare da solo le tue azioni. Vai in fondo alla tana e troverai qualcosa che ti farà riflettere. Resta qui con tuo fratello e con il corpo di questa creatura e non muoverti fino a che non torno. Avrai molto tempo per riflettere-
    A quelle parole Mako non rispose, si limitò solo a fissare la madre mentre usciva dalla grotta. Solo dopo alcuni attimi decise di andare a vedere cosa si celasse all'interno di quell'oscurità in cui quel serpente li aveva osservati per tutta la scorsa nottata.
    I suoi passi erano indecisi ed insicuri quando ad un tratto uno scricchiolio sotto le zampe lo fece arrestare <cos'è?>
    Mako aspettò che i suoi occhi si abituassero all'oscurità per riuscire a vedere cosa ci fosse in fondo alla grotta <oh… !> Mako rimase a fissare per qualche secondo quelle piccole palline stese al suolo prima di pronunciare incredulo un pensiero ad alta voce
    -mamma… quella era… una mamma…-

    _______________________________________________________

    Vi chiedo un grossissimo favore: siate spietati e pignoli nei giudizi. Sappiate che quello che scriverete mi servirà per migliorare, quindi non abbiate paura di puntualizzare qualcosa.
    In questa ff vorrei togliere ogni riferimento alla cultura dell'uomo come unità di misura (tempo, distanza, peso, ecc...) e vorrei essere il più preciso possibile sui comportamenti "naturali" (tenendo conto dell'umanizzazione a cui sono sottoposti) degli animali. Se qualcuno riscontra degli errori od inadeguatezze me lo facesse presente per piacere.

    Grazie a tutti
     
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  11. TheLionPrincess
     
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    Dio che tristezza :cry: :cry: a me Mako sembra un pazzo esaltato, quella povera serpentessa alla fine non aveva fatto nulla di male :(
    comunque ciccio io obiettivamente non trovo errori ne sintattici ne contestuali.. i personaggi non sono umanizzati più di quanto sia indispensabile e la storia scorre fluidissima..per mio giudizio stai andando alla grande!
     
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  12. CiccioBaslardo
     
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    CITAZIONE
    Dio che tristezza a me Mako sembra un pazzo esaltato, quella povera serpentessa alla fine non aveva fatto nulla di male
    comunque ciccio io obiettivamente non trovo errori ne sintattici ne contestuali.. i personaggi non sono umanizzati più di quanto sia indispensabile e la storia scorre fluidissima..per mio giudizio stai andando alla grande!

    Grassie ragassa^^
    Io ho avvertito che sarebbe stata una cosa alquanto amarognola...
    Mi fa piacere che piaccia. Mi è presa passione ed è molto più probabile di ieri che la finirò.
    Spero di continuare a farvela piacere.

    OT: potresti anche accendere Skype... m'è passata la sbornietta^^
     
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  13. TheLionPrincess
     
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    Avevo paura di farlo prima di esserne sicura :)
     
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    Bravo Cacciatore

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    Ehi, grazie per avermi fatto sapere che ciccio aveva aperto un topic! Mi piace che parliamo tutti insieme su skype, pure <_<

    Bene bene bene, una ff sta scrivendo ciccio.. L'ho letta con molta attenzione, già stavo scrivendo un commento.. e poi leggo che dobbiamo essere spietati e pignoli..
    Mi domando se sarò capace di essere critico.. Non è un bel mestiere, e ammiro chi ci riesce ^^
    coooooomunque..

    Questi due primi capitoli sono parecchio interessanti, la storia è intrigante, l'effetto sorpresa è sfruttato al meglio.. Forse l'unica cosa che posso recriminarti lo sai cos'è? Una descrizione leggermente più dettagliata dei paesaggi, dell'aspetto fisico dei personaggi e, soprattutto, del carattere di quest'ultimi non guasterebbe! Ma sono sicurissimo che già a questo c'avevi pensato da te, quindi questo problema verrà sicuramente risolto nei prossimi capitoli.
    Fammi sapere quando continui, perchè ora che l'ho scovata ho intenzione di seguirla questa ff!

    Ultima cosa: Concordo con princess, Mako mi sembra strano, non dico che è pazzo sadico ma poco ci manca! E'.. molto aggressivo, e ancora non ho capito perchè.. Ok che stanno in una situazione non tanto bella, però nemmeno Zleta mi pare così aggressiva..
    Bene, ho finito. Spero che il mio commento ti soddisfi ^^
     
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    Re Leone

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    allora capitolo 2, che dire, decisamente... deprimente direi il finale, ma come faceva a sapere il serpente che i cuccioli erano sotto un albero a mezza giornata di cammino, c'è qualcosa di strano sotto?
    se devo dire una cosa, i 3 cuccioli devo ancora imparare i loro nomi XD e allora ogni tanto mi perdo nei dialoghi XD ecco perchè volevi i miei allora XD
    per il resto scritto tutto benissimo apprte forse un errorino visto nn mi ricordo dove ma roba da poco.
     
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26 replies since 22/12/2011, 18:27   470 views
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