Kujiamini

bau versione scrittore..

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    Fratelli lupi


    I nuovi arrivati dormirono profondamente per tutta la notte e per buona parte del mattino successivo, Kyra li assisteva di continuo.
    Pian piano a turno si svegliarono.
    Gigawolf e Rayner erano assenti al momento, stavano cercando cibo per la sera mentre Beroam era rimasto seduto per tutto il tempo su un masso di fianco all'imboccatura della grotta.
    Verso metà della giornata, tutto il branco si era risvegliato, ma nessuno aveva voglia di parlare.
    Jeky era distesa di fianco a Eridor, vegliava di continuo il suo leone distratto e lo cingeva con una zampa.
    Doryx era di fianco a Shey, ma continuava a guardare il leone non coscente.
    Sarydor chiese alla piccola leoncina quando sarebbero tornati gli altri due, ma non ebbe riposta certa, e tornò a sdraiarsi vicino alla sua Kira.
    Nonostante fossero ancora scossi dagli eventi del giorno prima, la tensione calò notevolmente quando Dory iniziò a giocare con la piccola Kyra.
    Si vedeva chiaramente che la piccola leoncina adorava i cuccioli.
    Poi si aggiunse anche Uranus.
    Passò circa un'ora quando Rayner e Gigawolf tornarono con le prede della battuta di caccia.
    Mangiarono tutti quanti, poi si disposero in cerchio per raccontare ciò che avevano vissuto, ma non riuscirono nemmeno ad iniziare perchè Eridor riprese conoscenza.
    Doryx si avvicinò velocemente andando ad affiancarsi al leone distratto.
    "Disastro quadrupede, mi hai fatto preoccupare, sai?"
    "Eh, lo ben sò, carota."
    Doryx abbozzò un sorriso:
    "Vabbeh, per questa volta lascio correre."
    Eridor era ancora debole e quindi lo aiutarono a spostarsi per poter partecipare alla discussione che stava per iniziare.
    Il branco non era daccordo, ma il leone aveva molto insistito.
    Fuori dalla grotta, Beroam era sempre seduto in disparte, aveva lo sguardo perso nel vuoto.
    Un lupo bianco lo affiancò senza fare nessun rumore.
    Beroam si voltò lentamente guardandolo, poi tornò a fissare il vuoto.
    "Come è successo?"
    "Abbiamo percepito che qualcosa non andava, poi sono arrivati senza che noi ce ne rendessimo conto. Erano in due. Due demoni, sono riusciti a bloccarmi ma non sono riusciti a bloccare Iorody.
    Si è battuto con onore, ma alla fine non ce l'ha fatta. "
    "Vorrei fargli visita."
    Beroam si alzò e i due fratelli si avviarono verso l'ultima dimora del piccolo lupo.
    Hirador rimase a lungo in silenzio mentre guardava il simbolo delle Guardie Reali in rilievo sulla lastra piatta, poi si alzarono e si diressero verso la grotta.
    Man mano che si avvicinavano il vocìo aumentava di intensità finchè le singole parole divennero comprensibili.
    Arrivarono all'ingresso e tutti tacquero nel vederli.
    "Lui è mio fratello, Hirador."
    Sarydor conosceva bene il lupo bianco, e dopo una serie di convenevoli iniziò a presentare tutti i componenti del branco; Rayner infine si presentò e presentò sia Gigawolf che la sorella.
    Hyrador guardava con con espressione grave tutti i presenti, era conosciuto da tutti tranne che da Rayner e da sua sorella.
    Infine parlò.
    "Era parecchio tempo che non succedeva una cosa simile in queste terre.
    A quanto sembra, i demoni sono tornati.
    Erano stati sconfitti dalle Guardie Reali tantissimo tempo fa, e solo due Guardie Reali erano sopravvissute a quella battaglia spaventosa.
    Adesso ne resta solo una e dovrà battersi contro ben due demoni; non sarà una cosa facile.
    Dovremo cercare di dare tutto l'aiuto possibile, per quello che riguarda le nostre capacità.
    Mio fratello mi ha raccontato come sono andate le cose.
    Sono realista, mi dispiace ammetterlo ma questa volta le possibilità di vittoria sono praticamente nulle, anche se abbiamo dalla nostra parte il più forte tra tutte le Guardie Reali del Monte Luna."
    "Forse... se ce ne stiamo buoni buoni, tranquilli quì.. Non ci troveranno e se ne andranno."
    Eridor parlava guardandosi attorno intimorito dal susseguirsi degli eventi.
    "Purtroppo non è così semplice" ribattè Beroam che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
    "Questi demoni, sono in grado di trovare qualsiasi cosa in qualunque luogo, non saremmo al sicuro neanche se ci nascondessimo chilometri sotto terra."
    "Come potremmo combatterli allora?"
    Chiese Rayner fissando i fratelli lupi.
    "Purtroppo nessuno di noi è all'altezza di poter tenere testa a uno di loro, lo avete visto voi stessi, chi in un modo, chi purtroppo nell'altro."
    Mentre parlava, Hyrador lanciò una fugace occhiata verso il fratello.
    "Riuscire a parare tutti gli attacchi di Iorody usando solo una zampa, mentre lui ne usava ben quattro, non è cosa da poco."
    Mentre i grandi parlavano, Kyra se ne stava vicino a Dory mentre Uranus le guardava incuriosito.
    La passione della sua compagna per i cuccioli era davvero fuori dal comune, ci sapeva fare nonostante fosse ancora giovanissima.
    Ma pensava anche a quello che aveva scoperto da poco, suo padre, una Guardia Reale.
    E non solo Guardia Reale, ma anche il più forte tra tutte le Guardie.
    Lo vedeva ancora di fronte a se, color rosso fuoco, imponente, indistruttibile a parer suo, ma sembrava che non bastasse in quel momento.
    "Uranus, va tutto bene?"
    Chiese Doryx che lo stava guardando.
    "Fi, fi, tutto appofto, grafie."
    "Sei strano oggi, piccolo."
    Commentò Eridor.
    "Fono folo un pochino ftanco, va tutto bene."
    Anche se alcuni sapevano benissimo chi fosse suo padre, lui non avrebbe detto nulla a nessuno, lo aveva promesso; meno si sapeva sull'identità di suo padre, meglio era.
    "Dovremmo cercare allora questa Guardia e informarlo al più presto su quanto è accaduto."
    Commentò Rayner.
    "Si, ma non è facile in questo momento, possiamo contattarlo con la mente, come ho contattato mio fratello, ma non sarebbe il solo a sentire, e ci ritroveremmo quei due qui in men che non si dica."
    Beroam si stava accucciando mentre finiva il discorso.
    "Quindi siamo fregati, bene, ottimo."
    Commentò seccato Doryx.
    "Non ci resta che cercarlo, potremmo dividerci in gruppi e spostarci in varie direzioni, se abbiamo fortuna, lo troveremo."
    La proposta fatta da Sarydor era rischiosa, ma anche se si fossero mossi in gruppo, non avrebbero corso meno pericoli.
    Almeno così facendo, avrebbero aumentato le possibilità di trovarlo.
    "Va bene, ma come facciamo a riconoscerlo? Nessuno di noi, credo, lo ha mai visto."
    Jeky aveva mosso un passo in avanti portandosi all'attenzione di tutti.
    "Sarà sufficiente che se incontrate qualcuno, gli chiediate se conosce un Ammazzademoni, era così che era stato soprannominato ai tempi."
    "Ammaffademoni.." Uranus era a bocca aperta, frastornato da quella valanga di notizie che lo aveva somerso in così poco tempo.
    Aveva fantasticato quando era cucciolo su un'immaginaria nobiltà sua, dei suoi genitori, ma adesso quella nobiltà lo stava sommergendo.
    "Hey, Uwanuf, ftai bene? Cofa ti succede? Fei davvewo ftwano oggi."
    "Scufa Dory, nulla. Te lo ho detto, fono folo ftanco, tutto qui."
    Dory non era convinta di quella risposta, ma tacque ugualmente.
    Era ormai sopraggiunta la sera, e il branco decise che si sarebbero organizzati la mattina dopo.
    Si addormentarono tutti, tranne i fratelli lupi che rimasero all'imboccatura della grotta a parlare sottovoce.
    Si aggiunsero anche Gigawof e Rayner.
    "Credete davvero che non abbiamo nessuna speranza?"
    Rayner mentre parlava guardava la luna che risplendeva luminosa.
    "Non ci resta che sperare, Rayner."
    "Non permetterò mai che succeda qualcosa a Kyra, non dopo quello che ha passato."
    Rayner raccontò ai tre lupi quello che era successo al suo branco, quel massacro viveva nei suoi ricordi come se fosse successo pochi istanti prima.
    Tutti i componenti orrendamente mutilati da quei due stani lupi, velocissimi, sua madre, suo padre lasciati per ultimi in modo che assistissero a quella carneficina poi non potessero sapere cosa sarebbe accaduto ai loro figli, Rayner che aveva cercato di difenderli, ma a causa di una potente zampata aveva perso i sensi. Quando tornò in se, assistette alla morte del padre senza poter far nulla, riuscì a portar via la sorellina appena nata, mentre sentiva dietro di lui quegli ululati assomiglianti a una risata malefica.
    Da quel giorno era iniziato il suo profondo odio verso tutti i lupi.
    Poi la scoperta che non erano stati i lupi, ma bensì quei demoni, che avevano assunto sembianze canine.
    "Ti prego di perdonarmi Gigawolf, mai avrei immaginato che potesse succedere una cosa simile."
    Il muso di Rayner era una maschera di dolore, ripercorrere quegli attimi era stata una tortura spietata per il giovane leone blu, ma si sentiva obbligato a farlo.
    "Se non ti avessi già perdonato, a quest'ora ci staremmo di nuovo azzuffando."
    Replicò il lupo bianco e nero.
    I due fratelli lupi si allontanarono lasciando soli i due.
    "Giga, prometti che se io dovessi morire, ti occuperai tu di Kyra. Ti prego.."
    Il lupo guardò intensamente Rayner.
    "Se tu non dovessi sopravvivere, probabilmente non sarebbe sopravvissuto nessuno."
    "Kyra sta già soffrendo tantissimo anche se non lo da a vedere, volevo parlargliene, ma non ora, volevo dirglielo quando sarebbe diventata un po più grande."
    "Purtroppo le cose non sono andate così, Ray."
    Rayner pianse in silenzio tutta la notte mentre Gigawolf rimase al suo fianco senza dire una parola.
     
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    Ricerca della Guardia


    Sarydor si svegliò prima di tutti, e si avvicinò all'uscita della grotta.
    Notò immediatamente Rayner e Gigawolf seduti uno affianco all'altro.
    "Voi che ci fate qui? Come mai non avete riposato stanotte? "
    Rayner si voltò mostrando la sua espressione distrutta dal dolore, poi si alzò e discese il pendio che portava all'ingresso della piccola grotta, dirigendosi verso una piccola pozza d'acqua.
    Gigawolf parlò a Sarydor, spiegando il motivo di quello stato d'animo.
    "Deve essere stato tremendo per lui, e ancora peggio per sua sorella, così piccola poi."
    Sarydor capiva benissimo quello che provava il giovane leone blu, lo aveva provato lui stesso al ritorno dal suo viaggio trovandosi di fronte tutto il suo branco sterminato.
    Pian piano tutti i componenti del branco si svegliarono, Eridor fu l'ultimo, era molto stanco a causa della sua condizione fisica.
    Dory stava facendo giocare la piccola Kyra, mentre tutti prendevano posizione attorno a Sarydor.
    "Dunque, oggi ci divideremo in coppie per andare alla ricerca dell'ultima Guardia Reale, partiremo nel primo pomeriggio, escluso Eridor che partirà domani, e Kyra che è troppo piccola ancora."
    Eridor parve contrariato, ma capì che avrebbe potuto fare ben poco in quella condizione.
    "Direi che per evitare stravolgimenti, le coppie son già formate, ognuno di noi andrà col rispettivo compagno, Rayner, tu andrai con Beroam, Uranus e Dory, voi rimarrete qui, ispezionerete comunque il territorio circostante."
    Nessuno obiettò, sembrava a tutti un'ottima idea.
    "Ci ritroveremo di nuovo qui tra quattro giorni, sperando che la fortuna ci assista. Cercate ovunque, dobbiamo trovarlo. È un leone grande e possente, e ricordate, chiedete di un "Ammazzademoni", e se lo avete trovato, lui si rivelerà a voi."
    Passarono il resto della mattinata studiando un percorso da seguire, zone da ispezionare e possibili pericoli.
    Sapevano che se avessero incontrato i demoni, avrebbero dovuto nascondersi e non avrebbero dovuto per nessuna ragione cercare lo scontro fisico.
    Sarydor e Kira partirono per primi, dirigendosi verso le alte montagne innevate in direzione nord, Doryx e Shey ebbero l'incarico di perlustrare il versante ovest di quei territori e partirono poco dopo.
    Prima di partire Rayner si raccomando a Uranus e Dory di sorvegliare sempre la piccola sorella, che nel mentre si era addormentata.
    Le si avvicinò sfiorandole delicatamente la fronte col naso, e si allontanò poi con Beroam andando verso il sud.
    Gigawolf e Hirador invece partirono per esaminare un vasto territorio a sud ovest, una terra inospitale, ricoperta per la maggior parte da una fitta boscaglia.
    Nel mentre, nella grotta, Kyra si stava svegliando e Dory le si avvicinò con un ampio sorriso stampato sul muso.
    "Sono partiti?"
    "Fi, fono pawtiti."
    "Credi che lo troveranno?"
    "Ma cewto che lo twovewanno!"
    "Dory, sei divertente,sai?"
    Kyra rivolse alla giovane leonessa un sorriso smagliante.
    "Fai una cofa? Fe un giowno io e Uwanuf avwemo un cucciolo, fpewo pwopwio che fia come te."
    Uranus era imbarazzato per quel commento, ma allo stesso tempo scoppiava di gioia.
    Era innamoratissimo della sua compagna.
    Eridor e Jeky li stavano osservando divertiti.
    "Ma.. Noi? Un piccolo cuccioletto che scorrazza qui attorno?"
    "Ery, adesso dobbiamo trovare l'ultima Guardia, poi ci penseremo."
    "Poi, poi, poi. Sempre poi."
    Jeky sorrise
    "Povero mio disastro ambulante, vieni qui!"
    Jeky cinse Eridor in un lungo e dolce abbraccio leccandogli una guancia, rimanendo così per tutto il resto del giorno.
    Uranus e Dory lasciarono spesso la piccola Kyra in compagnia dei due leoni più grandi per fare una ricognizione li attorno, ma sempre senza risultati.
    Poi giunse la sera e prima di addormentarsi, discussero un po sul da farsi.
    "Domattina io e Ery partiremo presto, abbiamo un giorno in meno a disposizione e dovremo cercare di perlustrare più territorio possibile."
    "Ho fentito dire che andrete a eft, giufto?"
    Uranus li guardava incuriosito.
    "Esattamente, è un territorio più pianeggiante, desertico, e ci permetterà di poter avvistare qualcuno più da lontano, ma anche di essere avvistati. Sarà più pericoloso."
    La piccola Kyra si avvicinò ai due leoni.
    "E se doveste incontrare i demoni?
    "Se dovessimo incontrarli.. Non lo so come finirebbe."
    L'espressione di Jeky si fece triste.
    "Se dovessimo incontrarli, li ucciderei io! Come dice sempre carota: mandami avanti e li uccido con le risate!"
    Tutti esplosero in una fragorosa risata.
    La voglia di scherzare, anche inn una situazione disperata come quella, non abbandonava mai il leone distratto.
    Uranus, Dory e la piccola Kyra si addormentarono presto, vicini, mentre Eridor non riusciva a prendere sonno, era turbato e Jeky lo sapeva.
    "Che hai, Ery?"
    "Nulla di che.."
    "Ti conosco bene, quel muso non mi piace."
    "Jeky, e se li dovessimo incontrare davvero? Non credo che riuscirei a difenderti. E poi le volte che ho fatto a botte, le ho sempre prese!"
    Jeky sorrise ricordando quando il suo compagno si era riparato dietro a lei, inseguito da uno scoiattolo molto bellicoso.
    "Vedrai che andrà tutto bene,Ery."
    "Lo ben spero,Jeky. Lo ben spero.."
    Si addormentarono profondamente, il mattino si avvicinava veloce e loro dovevano riposare in vista del lungo percorso che li attendeva.
    Appena fece chiaro, Eridor e Jeky partirono lasciando nel sonno Dory e Kyra, Uranus invece li stava osservando e li accompagnò fino al pendìo che portava all'ingresso della grotta.
    "Buona fortuna, vi auguro di trovare l'ultima Guardia."
    "Speriamo davvero, abbi cura di te, piccolo, e anche della tua compagna e della piccola Kyra."
    Jeky allungò una zampa tirando a se il piccolo leoncino dagli occhi blu e stringendolo in un forte abbraccio.
    Eridor si avvicinò e fece lo stesso.
    Poi si voltarono e partirono puntando a est.
    Uranus rimase a guardarli finchè non scomparvero dalla sua vista, poi rientrò nella grotta e si acciambellò nuovamente vicino alla sua compagna e alla piccola leoncina.
    Dory si svegliò in quel momento e allungò una zampa verso quella del suo compagno.
    Si sorrisero e rimasero a guardarsi per un lungo periodo.
    "Ti piacciono cofì tanto i cuccioli, Dory?"
    "Tantiffimo, non potwei mai vivewe fenfa."
    "E.. Davvero ne vorrefti uno con me?"
    "Fi, e poi, non ne vowwefti uno anche tu?"
    "Fi, ma non ora di ficuro."
    "Quando tutto quefto finiwà, mi piacewebbe tanto; davvewo non potwei mai vivewe fenfa."
    Uranus guardò il sorgere del sole.
    "Penfi che ce la faremo? A fopravvivere intendo."
    "Non lo fo, Uwanuf, non lo fo pwopwio.. La noftwa unica fpewanza, è quella di twovawe quella Guawdia."
     
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    Viaggio a sud


    Rayner e Beroam avanzavano velocemente puntando a sud.
    La pianura erbosa ben presto lasciò il posto a un territorio umido, finchè non raggiunsero un'ampia e sinistra palude.
    L'acqua stagnante era ricoperta da una sottile patina verde, e tutt'attorno crescevano cespugli d'erba, al centro crescevano ninfee bianche e ogni tanto si vedevano pesci saltare a pelo d'acqua, intenti a catturare qualche insetto troppo audace che volava rasente alla superficie.
    Molti alberi morti fuoriuscivano dalla palude, il loro aspetto spettrale incuteva un certo timore con il sopraggiungere della sera.
    Una sottile nebbia stava ricoprendo tutto il paesaggio circostante.
    "Beroam, mi sa proprio che qui non troveremo proprio nulla."
    Il leone blu si guardava in giro contrariato.
    "Dovremmo deviare il nostro percorso verso un'altra direzione."
    "Rayner, oltre questa palude ci sono degli avamposti abbandonati, Hyrador mi disse che erano utilizzati dalle Guardie Reali molto tempo fa, vale la pena controllare."
    "Va bene, ma non sarà di certo facile attraversare questo terreno."
    Rayner aveva constatato che il terreno era molto scivoloso, e alcuni punti celavano sabbie mobili assai insidiose.
    "Cerchiamo un riparo per la notte, c'e troppa umidità qui e la temperatura sta calando velocemente, rischiamo l'ipotermìa se rimaniamo all'aperto."
    "Hai ragione Beroam, ma qui attorno non vedo ripari; ispezioniamo i dintorni, ma dobbiamo fare presto."
    Lupo e leone si separarono, Beroam stava controllando una sponda della palude, mentre Rayner era salito su un costone che la sovrastava, e stava camminando lungo un calpestìo creato dal passaggio di animali selvatici.
    Con l'oscurità che stava sopraggiungendo, la sottile nebbia aumentò di intensità, e non permetteva una visione nitida verso il centro di quel lago stagnante.
    Rayner aveva notato che in quel punto sotto di lui, l'acqua era molto profonda a giudicare dal tronco spezzato che emergeva.
    Spaventato dal sopraggiungere del leone, un piccolo roditore fuggì verso lo strapiombo lanciandosi poi nel vuoto.
    Rayner lo guardò incuriosito mentre stava nuotando velocemente verso il tronco affiorante, quando un pesce enorme spuntò dalle profondità della palude.
    La livrea verde scuro del dorso lo rendeva invisibile alla vista finchè non raggiunse la superficie del lago, feroci occhi gialli apparvero mentre la creatura apriva l'enorme bocca mostrando un'infinità di denti acuminati e inghiottì il piccolo roditore.
    Scomparve nuovamente nelle profindità della palude con un potente colpo di coda che agitò la placida superficie dell'acqua stagnante.
    Rayner avanzò ancora per una ventina di metri quando notò sotto le radici di un albero l'ingresso di una faresia scavata dall'acqua.
    Il leone blu ebbe qualche difficoltà ad entrare ed esplorare l'interno a causa delle radici che ne ostruivano parzialmente il passaggio, ma grazie ai suoi artigli affilati, riuscì in breve tempo a farsi strada.
    Si trovò a percorrere un cunicolo stretto, man mano che avanzava lo spazio era sempre minore, ma la lunghezza permetteva ai due un riparo per la notte.
    Riemerse e chiamò il compagno di viaggio che lo raggiunse in poco tempo, la differenza di mole tra i due però non permetteva al lupo un ingresso agevole, ne libertà di movimento.
    "Sono bloccato, spero di non dovermi muovere troppo questa notte, atrimenti rimango incastrato qui dentro."
    "Dovrei poi scavare un'altra uscita, e non credo che avremmo il tempo necessario, quindi vedi di non agitarti troppo Beroam."
    "Fai presto a parlare tu, almeno un po di movimento riesci a farlo, guardami, sembra che mi abbiano legato. Non posso muovermi!"
    Effettivamente il lupo aveva ragione, era bloccato a terra e gli era impossibile qualsiasi movimento, riusciva soltanto a strisciare.
    "Almeno sei all'asciutto, non lamentarti."
    "Mi dici pure di non lamentarmi? Questa è bella! Sono bloccato a terra, non mi posso muovere, sembra che mi abbiano legato e ho come panorama il tuo didietro! E non mi devo lamentare!"
    Rayner sorrise:
    "Sai, alle volte preferisco tuo fratello! Si lamenta meno!"
    A quella battuta, i due risero di gusto, mentre la notte arrivava.
    "Cerchiamo di dormire, domani avremo un bel po di strada da percorrere."
    "Beroam, questa sera, poco prima che ti chiamassi, ho visto uno stranissimo pesce nella palude."
    Rayner descrisse quella strana creatura mai vista prima e il lupo stette per un attimo in silenzio.
    "Da come lo hai descritto, dovrebbe essere un persico trota, detto anche boccalarga, attacca qualsiasi cosa in moviento, anche se così grandi non ne ho mai visto, è strano, davvero strano."
    Quell'affermazione preoccupò maggiormente il leone blu, si stavano scatenando forze che andavano oltre la sua comprensione.
    Sopraggiunse il mattino ma i raggi solari faticavano a penetrare la spessa nebbia che si era formata durante la notte.
    Strani animali si muovevano sui tronchi semi sommersi, alcuni emergevano, altri si tuffavano nell'acqua.
    I compagni di viaggio si erano da poco svegliati e stavano per riprendere il loro cammino.
    "Cosa sono quei cosi?"
    "Si chiamano Perioftalmi, per farla breve, sono pesci che hanno imparato a respirare e muoversi fuori dall'acqua; usano le pinne anteriori per spostarsi sulla terraferma come puoi notare, sono molto antichi."
    "Non si smette mai di imparare, vero Beroam?"
    "Eh, no. Non si smette mai."
    Impiegarono tutto il giorno per superare quella strana palude, videro perfino balzare fuori dall'acqua uno di quei strani pesci che cercava di catturare in volo una rondine che volava rasente alla superficie della palude.
    "E' immenso!"
    Esclamò stupito il lupo.
    "Non è possibile! Sarà stato più lungo di due metri! Non può essere cresciuto così tanto senza l'aiuto di qualcuno! Al massimo può arrivare a pesare 10 chilogrammi, ma quello sarà stato almeno cinque volte tanto!"
    "Beh, se lo catturassimo, riusciremmo a sfamare il nostro branco almeno per una settimana, non trovi?"
    Il tentativo di sdrammatizzare tentato da Rayner non ebbe gran che effetto; Beroam era preoccupato per la situazione che si andava creando.
    Raggiunsero in breve l'avamposto che molto tempo addietro era utilizzato dalle Guardie Reali, era formato da varie grotte che erano state scavate nella roccia.
    Gli ingressi permettevano il passaggio di un solo individuo alla volta e anche se erano ormai ricoperti di vegetazione, la superficie era perfettamente levigata.
    La coppia di esploratori rimase affascinata da come gli ingressi erano cammuffati; strani effetti ottici li rendevano totalmente invisibili fino a quando non si arrivava in loro prossimità.
    L'interno delle strutture era molto ampio e perfettamente liscio, in fondo a ogni grotta c'era una serie di gradini che portava ai piani superiori. Ogni piano aveva una piccola feritoia dalla quale era possibile scrutare il territorio circostante.
    Beroam e Rayner esplorarono attentamente quella zona, ma non trovarono nulla, neppure un segno di qualche passaggio recente.
    "Accidenti! Qui non c'e! Anzi, direi che sono anni che non ci viene nessuno!"
    "Calmati Rayner, era in preventivo che non lo trovassimo. Speriamo che lo abbiano trovato gli altri, nel mentre, passeremo qui la notte, e domani faremo ritorno, ci aspettano altri due giorni di marcia."
    "Va bene, intanto vado a cercare qualcosa da cacciare, nel mentre tu riposa, sta notte faremo dei turni di guardia, non mi piace gran che questo posto."
    Rayner uscì ma immediatamente notò una cosa stranissima; nonostante si trovassero in una zona ricca di vegetazione, regnava il silenzio più totale, non si udiva nulla ed era tutto immobile.
    Rayner rientrò nella grotta per informare Beroam.
    "Tutto questo è troppo strano, faremo meglio a tenere gli occhi ben aperti, per fortuna ci sono questi, è una varietà di funghi che veniva usata come nutrimento, non hanno sapore, ma hanno molte calorie, ideali per i periodi di carestia, diciamo."
    Con espressione incuriosita Rayner guardò attentamente il lupo.
    "Beroam, ho come l'impressione che tu sappia molte cose, ma che non le voglia dire in giro."
    "Beh, hai ragione in parte, al momento opportuno spiegherò il motivo."
    "Si, se mai arriverà questo momento, potrebbero arrivare prima altri ospiti inattesi."
    Nei due giorni successivi Beroam e Rayer fecero ritorno verso la piccola grotta dove erano rimasti Uranus, Dory e la piccola Kyra, il viaggio fu stancante ma per fortuna senza imprevisti, solo una leggera pioggia li aveva colti di sprovvista poco prima che trovassero rifugio alla sera del terzo giorno.

    Viaggio a est

    Eridor e Jeky partirono presto la mattina seguente, il loro viaggio li avrebbe portati a est, avrebbero dovuto esplorare un'ampia zona desertica.
    Avevano a disposizione un giorno in meno rispetto agli altri, ma potevano contare su una più ampia visuale che gli avrebbe permesso di vedere a maggior distanza, ma anche di essere avvistati.
    "Ery, come ti senti?"
    "Ben bene, molto ben bene!"
    Eridor inciampò e sbattè violentemente il muso a terra.
    "Ecco, cominciamo bene."
    "Oh, mi sono leggermente distratto, e poi quella trappola era nascosta benissimo."
    "Benissimo davvero, Ery.. nascosta talmente bene che.. non si vede naenche, forse perchè non c'e proprio nulla."
    Eridor guardò contrariato Jeky, la quale gli sorrise e gli si avvicinò dandogli una musata mentre stavano procedendo verso l'ampia pianura desertica.
    Era ormai tardo pomeriggio, il terreno arido spaccato dal calore era illuminato dal sole basso, nulla si scorgeva all'orizzonte.
    "Jeeeeekyyy.. guarda un po che ho trovato qui."
    Eridor era vicino ad un cumulo di grossi massi intento a spostare alcuni arbusti.
    Jeky si avvicinò incuriosita, il suo buffo compagno aveva trovato un rifugio nascosto.
    Si trattava di una tana scavata probabilmente da un grosso tasso, l'imboccatura era piccola ma l'interno invece era ampio, di proporzioni adatte ai due leoni e avrebbe permesso loro di passare la notte al coperto.
    "Bravo piccolo! Solo che non ci si passa."
    "Si, lo ben vedo! Ma non ci sono problemi! Sono troppo abile come scavatore!"
    Jeky sospirò; sapeva molto bene cosa era in grado di fare il suo disastro quadrupede.
    "Va bene, cerca di allargare un po l'ingresso, io cerco qualcosa da mangiare intanto."
    "Ma senza certo dubbiamente! Vedrai che capolavoro! Vuoi che faccia anche un lucernario?"
    "Ery, cerca solo di non far crollare tutto, e non farti male."
    "Vedrai! Vedrai che nido d'amore che creerò, oh si si!"
    Jeky si allontanò mentre Eridor iniziò la sua opera iniziando a sradicare gli arbusti.
    La ricerca del cibo non era semplice, il terreno pianeggiante senza nascondigli non permetteva nessun tipo di mimetizzazione, e comunque non si vedeva nulla all'orizzonte.
    La battuta di caccia durò per circa un'ora, il bottino era molto misero.
    Jeky era riuscita a catturare soltanto una coppia di grosse lucertole che avevano trovato rifugio sotto una pietra piatta.
    Vedeva in lontananza il cumulo di grosse pietre, ma era già un po che non vedeva la sagoma del compagno.
    Tornò frettolosamente, era preoccupata.
    L'ingresso della tana era coperto in quanto lei si trovava dalla parte opposta.
    Man mano che si avvicinava sentiva uno strano mugolio, finchè non scoprì la fonte di quel suono.
    Eridor giaceva a terra, completamente ingarbugliato in una pianta rampicante e in radici, aveva cercato di strapparne una ma gli era rimasta in bocca come fosse stata un morso, e un'altra gli aveva legato il muso.
    Non riusciva in nessuna maniera a muoversi, quelle radici e quel rampicante si erano stretti fino ad intrappolare il leone, in oltre aveva la testa stravolta all'indietro a causa di una radice particolarmente contorta.
    "Ma micio! Che hai combinato?"
    Jeky non potè trattenersi da una sonora risata mentre cercava di liberare il suo goffo compagno.
    "Mi ha colto di sorpresa, maligna, infida radice. Non sono potuto fuggire in tempo!"
    Jeky esplose in un'altra fragorosa risata.
    "E' stata una cattiva radice, lo so micio. Ma adesso ci sono qui io."
    La leonessa riusciva a stento a trattene le risa mentre liberava il compagno, poi constatò che l'ingresso era stato ampliato e permetteva di entrare abbastanza comodamente.
    "Bravo Ery, ci sei riuscito!"
    "Lo ben so! È stato un gioco da cuccioli. Modestamente sono un genio, anche se incompreso."
    Jeky osservava Eridor che stava fissando con aria di sfida l'intreccio di radici e rampicanti che lo avevano intrappolato fino a poco tempo prima.
    "Da te, radice scorbutica, ci torno dopo, e vedremo chi vincerà sta volta!"
    La leonessa trattenne a stento un'altra risata.
    "Ery, ormai qui l'ingresso è finito, ma non è ancora sera, potremmo dividerci e cercare ancora un pochino, che ne pensi?"
    "Si potrebbe fare, sono sicuro di trovarlo, cotanta beltà mia non passa certo inosservata, direi."
    Jeky sospirò guardando verso il cielo.
    "Senza dubbio Ery, intanto vediamo che si riesce a fare."
    I due leoni si allontanarono prendendo direzioni opposte, mancavano appena un paio d'ore all'imbrunire.
    Mantennero un passo veloce per circa un'ora poi tornarono indietro.
    "Notato nulla Ery?"
    "No, nessuno mi ha notato, nessuno ha notato tutto il mio splendore."
    Jeky sorrise.
    "Qualcuno si che lo ha notato, qualcuna che ha deciso di passare tutta la vita con te."
    Eridor sorrise ampiamente mentre Jeky gli si avvicinava appoggiando poi in suo muso contro il collo di lui.
    "Sarà meglio entrare adesso, si sta facendo freddo."
    "Hai ragione, mi si congela la coda, e io poi son delicato."
    "Ahahaha, a giudicare dalle tue continue disavventure, direi proprio il contrario!"
    Entrarono nella tana scavata e mangiarono il loro misero pasto silenziosamente, non era gran che ma sempre meglio del digiuno.
    "Jeky, come credi che finirà questa storia?"
    "Proprio non lo so Ery."
    "Il mondo è ingiusto a volte, io volevo solo essere felice con te."
    Jeky guardò dolcemente il compagno.
    "Hey, non essere così tragico. È vero, la situazione non è a nostro vantaggio, ma non è ancora detta l'ultima parola."
    I due leoni si abbandonarono in un lunghissimo dolce abbraccio, Jeky cinse ill collo del compagno mentre Eridor passò dolcemente la sua zampa sulla testa della compagna.
    Si guardarono a lungo sorridendo, Eridor si lasciava coccolare dalla leonessa mantenendo quel tenero abbraccio.
    Lo scambio di sguardi tra i due era infinito, Eridor baciò i lineamenti del muso della sua compagna a lungo.
    La notte era calata sul terreno desertico, la luna illuminava fiocamente il paesaggio mentre il cielo limpido ospitava milioni di stelle luminose.
    Il freddo pungente della notte non riuscì a congelare il calore del loro amore.
    Il mattino successivo caldi raggi solari illuminarono l'arida zona, la coppia di leoni si svegliò ancora abbracciata mentre il sole si levava all'orizzonte.
    "Ery, dobbiamo andare adesso, non abbiamo molto tempo, lo sai."
    "Daiiii... ancora un pochino di coccole!!"
    Jeky sorrise e scompigliò il ciuffo di criniera del compagno, strofinando il naso contro la sua fronte.
    "Dai andiamo che è tardi e non abbiamo tempo da perdere."
    I due uscirono a turno dal rifugio e si guardarono in giro; videro il solito paesaggio desolato.
    Eridor udì uno strano scricchiolio dietro il cumulo di pietre, poi si parò di fronte a loro un leone.
    Il giovane leone lanciò un grido di spavento e corse a ripararsi dietro la sua compagna.
    "No-non farci de-de-del ma-male.. Ti pregooo.."
    "Non è mia intenzione farvi del male, puoi stare tranquillo, ne a te ne alla tua amica o compagna che sia."
    Jeky guardò il compagno sospirando.
    "Salve, se non sbaglio, ci conosciamo già, vero? Comunque, io sono Jeky, e questa macchina da combattimento dietro di me è Eridor, il mio compagno."
    "Si, ci conosciamo già, io sono Tuhuma, il padre di Uranus, sapete come sta?"
    Eridor si rialzò e con un piccolo salto si mise di fianco alla sua compagna.
    "Sta ben bene! È rimasto nella grotta rifugio con gli altri!"
    "Hai un modo alquanto curioso di esprimerti, lo sai, Eridor?"
    "Nulla a che vedere con quello di tuo figlio e la sua compagna! Loro sì sì che sono davvero imbattibilissimi!"
    Jeky scosse il capo.
    "Tuhuma, tu da che direzione arrivi? Abbiamo bisogno di sapere se hai visto qualche altro leone."
    "Da est, sto andando a ovest, verso i boschi, perchè me lo chiedi Jeky? Che leone state cercando?"
    "Cerchiamo un Ammazzademoni, potresti darci una mano nella ricerca?"
    Tuhuma rimase impassibile, si stava guardando in giro come se nulla fosse.
    "E come mai, di grazia, cercate un Ammazzademoni? Che sta succedendo?"
    Jeky spiegò cosa stava succedendo, la comparsa di quei due strani leoni, e della loro ricerca disperata.
    Nel mentre che i due parlavano, Eridor era salito in cima a quel cumulo di massi ma una pietra scivolò facendogli perdere l'equilibrio e facendolo cadere a terra pesantemente.
    Purtroppo sotto la pietra c'era una vipera ancora semi addormentata dal feddo notturno che cadde addosso al leone.
    Sentendosi in pericolo, Eridor cercò di togliersela da addosso con una zampata, ma la vipera parve più veloce.
    Scattò in avanti con la bocca aperta e i denti veleniferi in mostra verso la zampa del leone.
    Jeky rabbrividì, il compagno sarebbe stato morso e non avrebbe potuto far nulla essendo così lontano dagli altri.
    Un lampo di elettricità comparve senza preavviso intrappolando i movimenti della vipera, il suo morso era a pochissimi centimetri dalla zampa di Eridor.
    La vipera letale si alzo dal corpo del leone, fluttuò in aria compiendo un semicerchio e andò a posarsi in cima alla catasta di massi, poi quel getto continuo di elettricità svanì dagli occhi del grande leone.
    "Amici miei, avete avuto fortuna, l'Ammazzademoni è qui per aiutarvi."
     
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    mah avevo immaginato che sarebbe stato eridor a trovare l'ammazzademoni XD
     
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    la "macchina da guerra"!!! ahahahhaha
    cmq stiao arrivando verso la fine =)
     
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    Alla sera del quarto giorno, tutti i leoni e lupi erano di ritorno alla piccola caverna.
    Erano tutti stremati, non riuscivano neppure a parlare. Quella ricerca senza sosta aveva debilitato il branco in modo incredibile.
    Uranus e Dory avevano fornito agli altri una quantità di cibo sorprendente.
    Erano riusciti a cacciare moltissimi animali diversi e trovare una grande quantità di frutti e bacche.
    Tuhuma si avvicinò a Uranus.
    "Bravissimo figliolo, sei stato formidabile."
    "Grafie padre, ma non ci farei mai riufito fenfa l'aiuto di Dory."
    La giovanssima leonessa parve in soggezione per quel complimento inatteso.
    "E io? Anche io vi ho aiutato!"
    Dory sorrise all'esclamazione della piccola Kyra.
    "Cewto che ci hai aiutato anche tu piccolina!"
    Sarydor si avvicinò lentamente a Tuhuma, aveva la testa bassa e trascinava le zampe, era distrutto dalla stanchezza.
    "Tuhuma, siamo in un mare di guai."
    "Sarydor, non ora."
    Lo interruppe subito l'ultima Guardia.
    "Adesso tutti voi dovete riposare, siete stremati, domani potremo parlare quanto vorrete, adesso dovete dormire."
    Sarydor annuì, non sarebbe riuscito a mantenere l'attenzione alla conversazione.
    Ogni componente del branco in breve tempo cedette alla stanchezza addormentandosi.
    Tuhuma era di guardia all'ingresso della caverna mentre Dory e la piccola Kyra giocavano, Uranus nel mentre le stava guardando, poi si addormentarono anche loro.
    Uranus infine si avvicinò al padre.
    "Uranus, non dormi?"
    "Non ho fonno, padre."
    "Dovresti andare dalla tua compagna."
    "Che ne penfi di lei?"
    "Credo che siate fatti l'uno per l'atra, ho visto come vi guardate, in oltre lei è anche bravissima ed affettuosa con i cuccioli.
    Hai avuto molta fortuna, figlio mio, non capita a tutti di trovare una compagna come hai trovato tu."
    "Grafie, fono contento che tu fia daccordo, però non riefco a capire che cofa ftia fuccedendo."
    "Domani ne parleremo tutti quanti assieme, adesso va dalla tua compagna."
    Uranus lasciò il padre e andò ad accoccolarsi vicino a Dory, la quale avvertì subito la sua presenza e lo cinse a se con le zampe.
    Tutto il branco stava dormendo, tranne Tuhuma che rimase di guardia tutta la notte.
    Una lieve brezza soffiò incessante per tutta la notte, l'erba si muoveva come un'onda sulla pianura di fronte alla grotta, la luna illuminava tutto il paesaggio circostante.
    Tuhuma pensò a lungo a quello che stava per succedere, se quello che gli era stato raccontato da Eridor e Jeky era esatto, non sarebbe stato assolutamente facile sopravvivere.
    Arrivò l'alba, il sole illuminava la pianura facendo brillare una ragnatela ricoperta di rugiada come fosse stata di cristallo.
    Lentamente tutto il branco si svegliò e dopo le abluzioni mattutine si misero a sedere in cerchio.
    Fu Sarydor a parlare per primo.
    "Sono contento che Eridor e Jeky ti abbiano trovato, i demoni a quanto pare sono ritornati."
    Tuhuma sembrava preoccupato.
    "Sono tornati? Li avevamo distrutti molto tempo fa, nella battaglia del Monte Luna, quella battaglia è costata la vita alla legione delle Guardie Reali, solo io e Iorody siamo sopravvissuti."
    Hyrador si rattristò.
    "Iorody non ce la ha fatta, è stato ucciso dai demoni; si è battuto con onore, ma erano troppo forti."
    Tuhuma rimase sconvolto dalla frase di Hyrador.
    "Come.. come è successo?"
    "Credo che spetti a Beroam raccontare come è successo, erano assieme in quel momento."
    Per lunghi minuti i branco tacque ascoltando il racconto del lupo guaritore, mentre narrava gli eventi dovette interrompersi più volte a causa del dolore che provava nel ripercorrere quella battaglia.
    "Vorrei far visita a Iorody dopo."
    Tuhuma rimase in silenzio per un lungo periodo, non riusciva a credere che il suo amico fosse morto.
    Poi riprese a parlare.
    "Quei demoni sono ritornati dal passato, ma per farvi capire meglio devo spiegarvi cosa successe molti anni fa."
    Tuhuma fece una breve pausa.
    "Le Guardie Reali furono fondate per un preciso scopo, cioè difendere il Monte Luna.
    Quel monte nasconde un segreto che in pochissimi sanno, vale a dire un gate di passaggio.
    Un passaggio creato per sbaglio, che conduce nel mondo dei demoni.
    Dopo molti scontri questa falla venne chiusa imprigionando di nuovo i demoni, e venne istituito il Corpo delle Guardie Reali del Monte Luna, per impedire che questo passaggio, chiamiamolo così, fosse di nuovo aperto."
    Tutto il branco stava ascoltando con attenzione il racconto dell'ultimo leone guardia.
    Anche la piccola Kyra aveva preso parte alla discussione.
    "I componenti delle Guardi Reali, dovevano eccellere in tutte le arti, ossia forza fisica, velocità, combattimento, guarigione e le arti magiche.
    Fu un durissimo addestramento, molti non riuscirono a portarlo a termine, ma chi ci riuscì contribuì a eliminare il caos che si sarebbe creato da li a poco, infatti uno dei consiglieri del Monte Luna accecato dal potere riaprì quel varco e tutti i demoni infestarono di nuovo queste lande."
    L'attezione del branco era ai massimi livelli, capire che cosa era successo ai tempi forse avrebbe dato a tutti una speranza in più.
    "La battaglia che ne scaturì fu di proporzioni inimmaginabili, sia per quello che riguardava il combattimento, sia per l'immensa mole di magia e poteri utilizzati, le Guardie erano inferiori numericamente, ma si batterono con valore, ognuno di noi doveva affrontare almeno sei demoni, erano queste le proporzioni.
    Morirono quasi tutte le Guardie, sopravvivemmo solo io e Iorody, riuscimmo a chiudere quel passaggio e lo sigillammo per l'eternità. Così fino ai giorni nostri."
    "Quindi vuol dire che qualcuno ha di nuovo aperto quel passaggio?"
    Intervenne Rayner.
    "Esatto, non so come sia possibile, ma a quanto pare qualcuno c'e riuscito."
    "Quindi quei due demoni non sono gli unici vaganti?"
    Domandò Doryx.
    "Per fortuna nostra si, sono i soli. Quando la guerra si concluse, siamo riusciti ad intrappolare gli unici due demoni che si erano nasosti. Non fu difficile, anche perchè la loro forza era pochissima."
    "Quindi distruggerli adesso è un giochetto da cuccioli per te, ben dico vero?"
    "Eridor, purtroppo no, assolutamente."
    "Come no, hai detto che erano molto deboli quando li avevate intrappolati di nuovo."
    Kyra guardava stupita Tuhuma dopo quell'affermazione.
    "Vedete, tutti i demoni per sopravvivere hanno bisogno di energia vitale, energia attinta dal territorio circostante, forme di vita, qualsiasi cosa insomma, questo mondo parallelo, è un enorme generatore di energia, soltanto che prima era sfruttato da una moltitudine di demoni, quindi era sempre prosciugato, ma poi fu sfruttato soltanto da quei due. È stato questo il nostro errore, avremmo dovuto distruggere quei demoni quando ne avevamo l'occasione."
    "Quindi adesso, ci stai dicendo che sconfiggerli non è poi così semplice?"
    Ribattè Shey.
    "No, affatto, anzi, direi che è quasi impossibile, dovremo cooperare tutti quanti per riuscire."
    "Ma fcufa, come facciamo noi a combattewe contwo quei demoni? Fono twoppo veloci e fowti pew noi."
    Tuhuma si voltò verso la piccola compagna di suo figlio.
    "Voi non dovrete combatterli, a quello penserò io, il vostro compito sarà quello di distrarli, e a quel punto se avrò fortuna, riuscirò a colpirli, unendo la mia forza a quella di Beroam e Hyrador, potrei avere la speranza di batterli ed annientarli una volta per tutte."
    "E dato che qualcuno lo dovrà pur chiedere, se i tuoi tentativi non andassero a buon fine? Che succederebbe?"
    Chiese Kira preoccupata.
    "Se non andassero a buon fine, prosciugheranno tutta l'energia vitale di queste lande, finchè non rimarrà più nulla."
    Eridor trasalì.
    "Non permetterò mai che accada qualcosa a te Jeky, fosse l'unica cosa giusta che faccio!"
    Le parole sicure del distratto leone colpirono nel profondo la leonessa, la quale abbracciò il compagno mentre una lacrima le rigava il muso.
    "Come possiamo distwawli?"
    "In qualsiasi modo, la cosa importante è che sia continua la cosa, mantenetevi sempre a distanza, lanciategli contro qualsiasi cosa, Beroam e Hyrador, voi con la vostra velocità dovrete distrarli colpendoli, ma attenzione, dopo tutto questo tempo, non sappiamo che livello di potenza abbiano raggiunto, fonderete le vostre forze alla mia, e quando sarà il momento, io li colpirò."
    Il resto della giornata passò mentre il branco si organizzava per l'imminente battaglia, Tuhuma e Beroam fecero visita alla tomba di Iorody.
    "Riposa in pace, Guardia Reale, sarai vendicato, lo giuro!"
     
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    Preparativi


    I preparativi procedevano spediti, qualsiasi cosa veniva utilizzata come possibile arma.
    Il piano era semplice, dovevano formare un semicerchio e lanciare contro quei demoni qualsiasi cosa a loro disposizione.
    I sensi dei demoni erano all'erta a 365 gradi e una moltitudine di oggetti lanciati contro di loro alla lunga li avrebbe distratti dando la possibilità a Tuhuma di poterli colpire.
    L'unica esclusa era la piccola Kyra, troppo giovane per partecipare alla battaglia, ma che comunque si stava dando un gran daffare per aiutare nei preparativi.
    Beroam, Hyrador e Tuhuma intanto discutevano tra loro su come operare.
    I due lupi avevano il compito di correre attorno ai demoni utilizzando la loro velocità soprannaturale e cercare di colpirli in qualche modo per distrarli, in modo che Tuhuma avesse il tempo per sferrare uno dei suoi letali attacchi, amplificati dal potere congiunto dei due lupi.
    "Dobbiamo tenerci pronti, potrebbero arrivare quando meno ce lo aspettiamo, anche ora."
    Tuhuma parlava dall'entrata della piccola grotta mentre guardava l'affacendarsi del branco.
    "E se non arrivano? Come faremo ad attirarli qui?"
    Domandò Rayner mentre si stava abbeverando alla vicina pozza d'acqua sorgiva.
    "Li attireremo noi qui, loro sono in continua ricerca di fonti di energia, fonti di una certa intensità, sarà sufficente lanciare un raggio di energia in questa landa, loro lo individueranno e arriveranno qui, poi ci sarà lo scontro. Nessuno deve farsi vedere finchè io, Beroam e Hyrador non sferreremo il primo attacco."
    "Anche loro hanno partecipato agli addestramenti delle Guardie Reali?"
    Chiese la piccola e curiosa Kyra.
    "No, piccola, Beroam faceva parte delle squadre di salvataggio, mentre Hyrador era un Consigliere Reale del Monte Luna, sono individui dotati comunque di enormi poteri."
    Rayner guardò Beroam, adesso capiva quali erano i segreti che il lupo guaritore non aveva intenzione di svelare.
    Lavorarono intesamente tutto il giorno, poi a sera inoltrata rientrarono nella piccola grotta.
    Uranus e Dory si erano occupati di procurare il cibo necessario al branco, e di nuovo riuscirono a racimolare una enorme quantità e varietà di cose da mangiare.
    "Tuhuma, tuo figlio e la sua compagna sono dei cacciatori formidabili!"
    Sarydor era impressionato.
    "Hai ragione, io gli insegnai soltanto le basi, per il resto, ha imparato da solo."
    Poi rivolgendosi alla giovane coppia aggiunse
    "Se questa nostra avventura avrà buoni risultati, vi auguro che possiate vivere una lunga vita felici e che possiate avere molti cuccioli. Sarete dei genitori fantastici."
    La giovanissima coppia rispose con un grazie imbarazzato e gli altri componenti del branco risero a quella situazione.
    Passarono il resto della serata ridendo e scherzando, ma la tensione era palpabile, il giorno successivo avrebbero lanciato il richiamo per attirare i demoni.
    Nessuno voleva addormentarsi quella notte, avevano tutti i nervi a fior di pelle.
    Alla vista però della piccola Kyra che si era addormentata tra Uranus e Dory, la tensione di tutti calò e lentamente scivolarono nel sonno.
    Rayner era vicino a Gigawolf, fissava la sorella che dormiva placidamente.
    "Giga, se non dovessi farcela.."
    "Ricordo Ray, non c'e bisogno che tu lo dica nuovamente, te lo prometto."
    Tuhuma li stava ascoltando in silenzio e Rayner se ne accorse.
    Fissava il terreno quando iniziò a parlare sottovoce, raccontando dei genitori, della sorella appena nata, della loro fuga e di come aveva quasi ucciso il lupo bianco e nero a causa di quell'illusione generata dai due demoni.
    Ogni parola detta dal leone blu era per lui come una stilettata al cuore, e quando ebbe finito il suo triste racconto, aveva il muso completamente inzuppato dalle lacrime.
    Tuhuma si avvicinò e andò a sedersi vicino a Rayner.
    "Riconoscere i propri errori e chiedere scusa è segno di grande saggezza, pochi la hanno, ma quello che stai facendo tu in questo momento è qualcosa di più.
    Kujiamini."
    Gigawolf e Rayner fissarono per un breve attimo Tuhuma.
    "Che significa?"
    Chiese Rayner ancora con la voce scossa da singhiozzi.
    "Kujiamini è una parola dalla potenza infinita, significa fiducia Rayner, fiducia che si conquista dalle azioni, dai modi di fare e comportarsi, la fiducia non la si da così facimente, ma la si deve conquistare, e non è facile."
    Tuhuma quindi si alzò e andò a posizionarsi all'ingresso della grotta, scrutando l'orizzonte.
    Rayner rimase ancora un po in silenzio, poi guardò Gigawolf e allungò la zampa.
    Gigawolf afferrò la zampa, i due si guardarono fissi negli occhi.
    "Kujiamini Gigawolf."
    "Kujiamini Rayner."
    Poi ciascuno si allontanò prendendo posto per la notte, e dopo poco si addormentarono.
    Arrivò la mattina seguente e tutti si svegliarono, ripassarono il piano e si avviarono verso le rispettive postazioni, gli ultimi ad avviarsi furono Rayner e Gigawolf.
    Il leone blu stava abbracciando la piccola sorella mentre Gigawolf li stava guardando leggermente in disparte.
    "Ray, non andare, per favore resta qui con me."
    Grosse lacrime cadevano dagli occhi della piccola leoncina e l'abbraccio di Rayner si fece ancora più stretto.
    "Kyra, prometti di rimanere qui e non muoverti assolutamente, non devi uscire per nessun motivo, intesi? Se mi dovesse succedere qualcosa, sarà Gigawolf ad occuparsi di te,intesi?"
    "No, resta qui con me, ti prego Ray!"
    "Non posso Kyra, il mio aiuto serve fuori di qui, ti prometto che starò attento, non mi accadrà nulla, sta tranquilla."
    Passò ancora molto tempo prima che i due si separassero e la piccola Kyra si rifugiasse nello stretto cunicolo che le era stato indicato dal fratello.
    Quando raggiunsero i loro posti, Tuhuma parlò.
    "Non posso assicurarvi che vada tutto a buon fine, non sappiamo cosa ci si presenterà di fronte, ma vi assicuro che il mio unico scopo in questo istante è distruggere e cancellare per sempre quei due demoni dal pianeta, alcuni di noi purtroppo potrebbero non sopravvivere, ne siamo consapevoli, ma tutti noi avremo contribuito al proseguo della vita."
    Detto ciò Tuhuma socchiuse gli occhi e con un potente ruggito liberò un potentissio getto di energia che si propagò per tutti i territori circostanti.
    Calò il silenzio sulla pianura.
    Ogni componente del branco sentiva il proprio cuore battere all'impazzata dentro al petto, ogni secondo sembrava interminabile.
    Passò più di un'ora, e ancora nulla.
    "Forse non sono così vicino come credevamo."
    Sussurrò Beroam.
    "Questo getto di energia sarebbe stato individuato a migliaia di chilometri di distanza, però tutto è possibile."
    Ribattè Tuhuma.
    Passò ancora una mezz'ora abbondante poi la Guardia Reale parlò nuovamente.
    "Nulla da fare, riproveremo domani, ma rimaniamo sempre all'erta, non si sa mai, ora rientriamo alla grotta."
    La piccola Kyra sentendo il vocìo del branco che si stava avvicinando, emerse dal suo nascondiglio ed andò di corsa verso l'ingresso del rifugio, si sedette aspettando l'arrivo di tutti.
    Rayner era in testa e molto distaccato dal resto del branco, stava guardando la piccola sorella, quando di fianco a lei apparvero dal nulla due sagome avvolte nella nebbia.
     
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    ^^ siamo alla fine ormai =) ne mancano 3 =)

    L'ultima battaglia


    Un leone bianco e un leone nero torreggiavano con espressioni feroci ai lati della piccola.
    Il branco rimase impietrito alla vista dei due demoni, la piccola Kyra impietrita dal terrore rimase immobile tremante.
    Rayner rispetto agli altri era molto più avanti, a meno di cinque metri dalla sorella, e scattò in avanti appena vide la chiostra di denti del leone bianco che si stava per abbattere contro la sorella inerme.
    "Non ce la farà mai!"
    Pensò Beroam e inviò una potente scarica di energia al leone blu.
    I muscoli di Rayner sussultarono per l'improvviso mutamento.
    Raggiunse istantaneamente una velocità innaturale e in un millesimo di secondo riuscì a spostare la sorella spintonandola lontano dalle fauci del leone bianco, il quale deviò il suo colpo mortale quando si rese conto che non avrebbe più potuto afferrare la piccola leoncina.
    Le fauci del leone si chiusero schioccando sulla gola di Rayner, il quale cadde a terra colto da spasmi.
    Lo squarcio enorme aveva reciso di netto le arterie della carotide, il sangue usciva come un torrente in piena, Rayner vide la sorella di fronte a lui, salva, poi la vista gli si annebbiò finchè le tenebre non sopraggiunsero.
    Era completamente al buio, non vedeva nulla, ad un certo punto una sfera bianco perla gli si parò di fronte.
    Un vortice lo risucchiò all'interno di quella sfera che emanava ferocia e dolore.
    Cercò di combattere fino alla fine, ma quella potenza era troppo grande.
    La sua anima fu assorbita all'interno di quella sfera.
    Il branco era impietrito, Rayner era morto.
    Un ringhio ferino esplose all'unisono da tutti i componenti che iniziarono a correre verso i due demoni, gli schemi di attacco erano ormai saltati, ognuno voleva soltanto distruggere quelle creature appartenenti ad un altro mondo.
    I demoni scomparvero proprio mentre il branco stava per raggiungerli, e riapparvero al centro della pianura di fronte alla grotta.
    Beroam e Hyrador si immersero nella loro fonte interna di energia, l'aria attorno a loro iniziò a tremolare e con un potente ululato esplose la loro magica velocità.
    Giravano attorno ai due demoni ad una velocità spaventosa, ogni volta che ripercorrevano la stessa traiettoria una seconda volta, l'erba si incendiava sotto le loro zampe.
    Fusero i loro pensieri e li saldarono a quelli di Tuhuma.
    "TUTTI AI VOSTRI POSTI!" Ruggì il leone mentre si stava lanciando contro i due demoni.
    Le menti dei due lupi si fusero alla sua, e nello stesso momento si immerse nella piena potenza della sua energia interiore.
    Un immenso bagliore esplose attorno alla figura di Tuhuma, dure scaglie cremisi ricoprirono il suo corpo, un'altra coppia di zampe crebbe all'altezza delle spalle, mentre una doppia coppia di corna affilate si fece strada tra le dure scaglie che ricoprivano il suo cranio.
    Saettarono nell'aria potenti scariche elettriche generate dalle doppie corna di Tuhuma nel momento in cui si stava avventando con inaudita ferocia sui due demoni.
    Lo scontro fu impressionante,Shruykan, il leone nero, combatteva contro Tuhuma ad una velocità incredibile, questa volta usava entrambe le zampe per difendersi e sferrare colpi, Uhtrax invece teneva a bada sia Beroam che Hyrador, attaccandoli a sua volta ed evitando il fitto lancio di oggetti da parte del branco.
    Tuhuma combatteva con una ferocia inaudita, la rabbia per la morte dell'amico Iorody scorreva nelle sue vene.
    Shruykan, il demone nero, afferrò un arto superiore della Guardia Reale con la sua impressionante dentatura e con un potente scossone del capo, lo strappò di netto.
    Una fitta di dolore attraversò il corpo del leone, la stessa fitta che provò il piccolo Uranus vedendo il padre ferito.
    Tuhuma esplose contro Shruykan un potente getto elettrico che si era generato dal suo cranio cornuto, ma il demone lo evitò seppur per pochissimo.
    Uthrax, il demone bianco invece riuscì a colpire Hyrador ad un fianco con una potente zampata spezzandogli di netto due costole; il lupo cadde a terra mentre il demone si portava sopra di lui finendolo con un potente morso al ventre.
    Il dolore esplose in Beroam, oltre che all'amico Iorody, aveva perso anche il fratello.
    Veloce come un lampo di luce arrivò alle spalle del demone, con le zanne che volevano soltanto distruggere quella creatura.
    Il lupo fece esplodere tutta la sua potenza che a causa dell'ira provata in quel momento decuplicò la sua intensità.
    Uthrax scomparve proprio mentre le fauci del lupo si stavano serrando sul suo collo.
    Beroam era già a conoscenza di quello che sarebbe accaduto; cambiò immediatamente direzione ma ritardò troppo.
    Artigli ricurvi scintillanti di un'oscura magia comparvero sotto il suo ventre, poi una frazione di secondo dopo scomparvero.
    La corsa del lupo calò di velocità, finche non si fermò completamente, ansante e con la vista che si stava annebbiando.
    Profonde ferite si erano aperte sul ventre di Beroam e il sangue iniziò a sgorgare a fiotti.
    Beroam perse i sensi in breve tempo a causa dell'emorragia, il suo respiro si fece debole come i suoi battiti cardiaci, sempre più veloci e flebili.
    Le anime dei due fratelli si incontrarono per l'ultima volta prima di essere assorbite da quella strana sfera color bianco perla.
    Tuhuma stava sempre combattendo contro il demone nero, ma la sua velocità e potenza erano notevolmente calate, la sua amputazione continuava a sanguinare, poi venne colpito alle spalle da Uthrax.
    La potente zampata scaraventò la Guardia Reale a una decina di metri di distanza mentre una fitta lancinante gli percorse tutta la spina dorsale proseguendo fino alla base del cranio.
    Quel dolore lo immobilizzò a terra.
    L'aria tremolante svanì attorno al leone disteso a terra che ritornò alla sua forma comune, gli arti posteriori rifiutarono di muoversi, profonde ferite lungo i fianchi e sul muso sanguinavano copiosamente.
    Tutti erano impietriti, Tuhuma aveva perso, e con lui erano svanite anche le loro speranze.
    La sagoma nera di Shruykan torreggiava imponente al di sopra dell'ultima Guardia Reale ormai morente.
    Uthrax scomparve in quell'istante.
    "Colui che ci ha rinchiuso ha perso a quanto pare, adesso potremo vendicarci.. Lo ricordiamo, sai? Tu e quel lupo azzurro che ci avete fatto. Siamo stati rinchiusi per quasi tre secoli ma alla fine, siamo riusciti ad evadere da quella prigionia."
    Il demone nero parlava lentamente, la sua voce profonda vibrava nell'aria.
    "Questa sarà la tua fineTuhuma, la tua e quella del tuo branco."
    Le zanne del demone leone si aprirono, mostrando i canini smisurati indirizzati verso il collo del leone a terra.
    "NOOOO!"
    Uranus scattò verso il padre a terra, quando qualcosa lo colpì in pieno torace sbalzandolo in aria, poi venne colpito violentemente alla schiena mentre era ancora in volo e cadde di schianto di fronte al padre.

    "Pa..pa..papà.."

    "Padre... ri..rispondimi.. ti prego.."
    Uthrax intanto era ricomparso alle spalle di Jeky afferrandola con un potente morso sulla schiena, le zanne acuminate straziarono la carne della leonessa che urlò di dolore, mentre Eridor scattava verso di lei.
    "LASCIALA STARE!"
    Eridor si avventò contro il demone con la disperazione negli occhi, la disperazione di chi è consapevole della sconfitta.
    Avvertì una fitta alle zampe anteriori mentre stava per azzannare il demone e cadde a terra ansante, cercò di rialzarsi, ma non ci riuscì, si guardò le zampe dalle quali proveniva quel sordo dolore.
    Al posto delle zampe c'erano soltanto due moncherini, il demone bianco le aveva recise di netto con due morsi talmente veloci che nessuno se ne era reso conto.
    Eridor e Jeky erano distesi a terra, uno di fronte all'altra, ansanti entrambi, Eridor aveva gli occhi sbarrati, respirava a fatica.
    "Je....Jeky... Il.. Il..."
    Riuscì appena a sussurrare prima che l'ultimo respiro svanisse dal suo corpo.
    La leonessa allungò una zampa, accarezzando il muso del suo compagno morto mentre dai suoi occhi sgorgò un fiume di lacrime.
    Lo baciò per l'ultima volta.
    I demoni seminarono il terrore in quel che restava del branco, colpendo i superstiti e scaraventandoli a distanza con potenti zampate.

    "Papà??"

    Doryx venne colpito più volte su muso, ridotto ad una maschera di sangue aveva perso gran parte dei denti a causa della violenza dei colpi ricevuti.

    Una piccola stella luminosa color ghiaccio comparve nella notte scura.

    Dory venne sollevata in aria per diversi metri e poi lasciata cadere a terra.
    Battè violentemente il muso e perse conoscenza.

    Un piccolo leone, tra i suoi genitori, muoveva i primi passi incerto, zoppicando.

    Shey colta dal terrore cercò di scappare, ma fu subito catturata e con una serie velocissima di colpi al torace fu scaraventata contro Doryx, ancora ansante a terra, la leonessa perdeva molto sangue dal naso.
    Sarydor e Kira sopraggiunsero alle spalle di Uthrax mentre stava per colpire fatalmente Doryx, levarono assieme le zampe sfoderando gli artigli, volevano vendicare il loro branco.
    Tutta la potenza dei loro corpi era concentrata in quella zampata sugli arti posteriori del demone bianco, avevano quasi raggiunto il loro bersaglio quando qualcosa li bloccò.
    Il demone aveva bloccato le loro zampe con una potente fonte di energia.
    Rimasero bloccati in quella posizione, poi Uthrax lentamente si voltò.
    Un terrificante sorriso comparve sul muso del leone demone.
    Girò attorno ai due leoni lentamente, poi colpì violentemente Sarydor sulle zampe posteriori.
    L'articolazione si ruppe schioccando, molte ossa si frantumarono all'impatto con la zampa del demone.
    Un dolore immenso percorse tutto il corpo del re ed esplose nel suo cranio, mentre la morsa di energia si stava allentando.
    Sarydor perse i sensi quando Uthrax lo colpì violentemente sul muso, poi si parò di fronte alla sua compagna.
    Kira era terrorizzata, avrebbe voluto fuggire ma la stretta morsa non le permetteva alcun movimento.
    Il demone fece schioccare le fauci a poca distanza dal muso della leonessa, poi levò in aria una zampa e la colpì più volte sul muso, poi colpì gli arti anteriori spezzandoli di netto, infine la lasciò cadere a terra priva di sensi.

    Il cucciolo che zoppicava veniva deriso dal branco, a causa del suo difetto di pronuncia, piangeva mentre raccontava cosa gli era successo ai genitori, il padre lo abbracciò amorevolmente.

    Gigawolf cercò di difendere la piccola Kyra, ma entrambi vennero afferrati per la gola da potenti zampe e furono scaraventati contro una parete rocciosa, persero entrambi i sensi.

    Il cucciolo che si guardava attorno, voleva solo le attenzioni del padre, padre che era spesso assente.

    Shruykan si avvicinò a Uranus, afferrandolo per la testa e mettendolo di fronte al cadavere del padre; gli artigli del demone penetrarono nella carne del giovane leone.
    "Guardalo bene, perchè questo è quello che succede a chi si mette contro di noi, adesso tu vedrai morire anche gli altri, poi la tua compagna ed infine tu."

    La stella luminosa color ghiaccio divenne sempre più intensa finchè non raggiunse un bagliore accecante dentro al corpo del giovane leone.

    Terrore, dolore, rabbia si fusero tutti assieme finchè non si scatenò in Uranus una potenza interiore sorprendente.
    Una massa imponente di energia esplose dentro il corpo del giovane leone, come se un fiume in piena esondasse dagli argini portando via tutto quello che incontrava.
    Si levò un forte vento, e una sfera di elettricità circondò il corpo di Uranus, scaraventando il demone nero a venti metri di distanza.
    Il giovane leone fluttuava nell'aria, respirava a bocca aperta, i suoi occhi erano tristi.
    Entrambi i demoni si avventarono contro il piccolo leone.
    I movimenti dei due demoni apparvero lenti agli occhi del leone, Uranus riusciva a vedere e parare ogni attacco da parte di Uthrax e Shruykan, i loro movimenti nonostante non fossero visibili data la loro velocità, sembravano comunque a rallentatore agli occhi del giovane leone.
    Con due potenti zampate Uranus scaraventò di nuovo a notevole distanza i leoni demoni.
    Shruykan e Uthrax abbandonarono la loro forma animale, diventando piccole sfere che iniziarono a vorticare velocemente in cerchi sempre più ampi in direzioni opposte, finchè non si scontrarono tra loro emettendo un bagliore accecante e un enorme boato simile ad un tuono.
    La creatura che si formò dalla fusione dei due demoni era terrificante.
    Quattro arti sormontati da enormi tenaglie si agitavano davanti ad una enorme bocca con una doppia fila di denti acuminati, il corpo corazzato era nero come la pece ed era sorretto da otto zampe ricoperte di spuntoni, due code simili a quelle di uno scorpione terminavano la spaventosa esposizione di armi.
    Si muoveva zigzagando velocissimo nonostante la sua mole, puntando su Uranus che stava fissando il corpo privo di vita del padre.
    Le potenti tenaglie stavano per stringersi attorno al corpo del piccolo leone, quando voltò di scatto la testa.
    "Quefto è per tutti quelli che avete uccifo!"
    Gli occhi del leone divennero come cristallo.
    Con una serie velocissima di zampate staccò di netto tutti gli arti del demone, lasciandolo a terra incapace di muoversi, mentre la doppia coda cercava di colpirlo con i pungiglioni mortali.
    Dalla testa della creatura vennero scagliati fulmini che andarono ad infrangersi contro la sfera che attorniava il corpo di Uranus.
    Potenti scariche di energia bersagliarono il piccolo leone che era tornato a guardare piangendo il corpo senta vita del padre.
    Le lacrime che caddero dal muso di Uranus, si trasformarono in piccoli diamanti, poi si voltò guardando la creatura che gridava.
    Il fiume imponente di energia che scorreva nel suo corpo iniziò a bollire sempre in modo più impetuoso, mentre la coppia di demoni stavano catturando tutta l'energia di ciò che li circondava.
    Uranus se ne accorse e creò potenti barriere attorno ai corpi privi di sensi dei superstiti per schermarli da quel salasso.
    Piante, alberi persero immediatamente la vita, appassendo.
    La creatura scaricò tutta la sua energia in un imponente raggio violaceo che abbagliò tutta l'area circostante contro il piccolo Uranus; massi, alberi, rocce vannero scagliati a distanza notevole a causa della forza di quell' attacco.
    Il fiume impetuoso che scorreva dentro il piccolo leone si trasformò in potente lava quando i suoi occhi divennero due fessure.
    "E QUEFTO E' PER MIO PADRE!!"
    Poco prima di essere investito dal raggio della creatura demoniaca Uranus esplose in tutta la sua potenza.
    Il piccolo leone era in posizione eretta e aveva unito le zampe anteriori parallelamente al terreno.
    Una sfera dorata prese forma di fronte a lui, l' energia immagazzinata in quel proiettile era spaventosa.
    La terra si frantumò mentre il calore generato fuse le rocce circostanti, la creatura venne investita dalla rabbia furente del giovane leone esplodendo all'istante in un grido acutissimo e straziante.
    Dove prima giaceva quella creatura, adesso c'era soltanto un cratere di circa 20 metri di diametro.
    L'aria attorno Uranus tornò normale, mentre Doryx lentamente si rialzava.
     
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    On...da... E...ner...ge....ti....CAAAAAAAA!!!!!!!
    XD

    in questo momento il padre di Uranus è ancora vivo?
     
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    Uranus si sentiva il cuore battere all'impazzata, mentre il fiume di lava continuava a scorrere dentro di lui.
    "Stai bene piccolo?"
    Chiese Doryx mentre si avvicinava zoppicando.
    Uranus non rispose.
    Lentamente si voltò e andò vicino al padre,si sdraiò di fianco a lui, piangendo.
    Ripercorse i ricordi della sua infanzia, i momenti che aveva passato con lui, lo stupore di quando aveva appreso dell'importanza del lavoro di suo padre.
    Doryx gli si avvicinò.
    "Uranus, tuo padre sarebbe orgoglioso di te."
    Detto questo si allontanò lentamente, ogni parte del suo corpo gli faceva male, si passò senza volere la lingua sul palato e si rese conto di non avere più nessun dente in bocca.
    Poco gli importava in quel momento, stava cercando di raggiungere il più velocemente possibile la sua compagna, che ancora era incoscente a terra.
    Le si avvicinò e le sollevò il muso insanguinato, per fortuna non aveva riportato ferite importanti.
    La svegliò parlandole dolcemente e accarezzandole la testa.
    Shey aprì gli occhi e quando vide il suo compagno scoppiò a piangere.
    Passarono lunghi nimuti prima che la leonessa si alzasse e col compagno vedesse quello che era successo.
    I corpi inanimati di Hyrador e Beroam giacevano vicini, mentre il piccolo Uranus stava andando dalla piccola Dory ancora svenuta a terra.
    Ogni volta che una zampa del piccolo leone toccava terra, l'erba si incendiava all'istante.
    Poi videro Eridor e Jeky e li vicino a loro una grossa pozza di sangue.
    Doryx prese a correre in quella direzione, il suo muso si rigò a causa delle lacrime.
    Si fermò ad un paio di metri da loro e Jeky alzò la testa.
    Aveva una profonda ferita sulla schiena, Eridor era immobile a terra.
    Lentamente Doryx si avvicinò, aveva la gola chiusa e le lacrime scorrevano sul suo muso.
    "Ery? Stai bene?"
    Ci fu silenzio.
    "No.. Eridor..No.."
    Doryx ruggì con tutta la forza che gli rimaneva in corpo.
    "ERIDOR!!!"
    Il dolore per la perdita dell'amico distratto fu talmente forte che a Doryx cedettero le zampe.
    Sopraggiunse anche Shey, che andò vicino a Jeky.
    Kyra si risvegliò in quel momento e si guardò attorno, vide Gigawolf disteso a poca distanza.
    Si alzò lentamente, aveva un fortissimo mal di testa dovuto all'impatto con le rocce contro le quali era stata scagliata.
    Si avvicinò al grande lupo ed iniziò a scuoterlo chiamandolo.
    Gigawolf aprì gli occhi, era intontito a causa del violento impatto.
    "Giga, presto! Rayner!"
    Corsero veloci dal leone blu, ma il lupo fermò la piccola ad una decina di metri di distanza.
    La gola rosso sangue completamente squarciata di Rayner era ben visibile.
    "Fratellino mio.."
    Kyra si avvicinò a passi lenti verso il cadavere del fratello, mentre Gigawolf la seguiva, entrambi stavano piangendo.
    "Onorerò la mia promessa Rayner."
    Disse con la voce rotta dal pianto il lupo bianco e nero.
    Kyra rimase impietrita.
    "Sto sognando? Giga, svegliami da questo incubo, ti prego.."
    Il lupo non parlò e abbracciò la piccola leoncina.
    Uranus raggiunse Dory nel momento in cui lei aprì gli occhi.
    "Ftai bene?"
    "Fi, fto bene, gwazie, tu?"
    "Fi, fto bene."
    Dory lentamente si alzò e guardò tutt'attorno.
    Uranus si allontanò di qualche passo dalla compagna, poi l'aria attorno a lui iniziò a tremolare di nuovo.
    Si alzò sulle zampe posteriori raggiungendo una posizione eretta, con le zampe anteriori lungo i fianchi, gli occhi iniziarono a brillare come splendidi diamanti.
    Un'onda di energia colpì tutti i sopravvissuti a quella battaglia, le ferite si rimarginarono, le ossa si risaldarono assieme,i denti caduti ricrebbero all'istante.
    Poi Uranus assunse di nuovo la posizione consueta.
    Molte ore passarono mentre i componenti del branco sopravvissuti piangevano i loro morti.
    Sarydor e Kira cercavano di portare un po di conforto a chi ne aveva più bisogno, la piccola Kyra piangeva disperata abbracciata ad una zampa di Gigawolf, mentre il lupo le accarezzava delicatamente la testa, anche lui piangeva in silenzio.
    Lentamente tutti i sopravvissuti raggiunsero l'imboccatura della grotta, si sedettero allineati, guardando nel vuoto di fronte a loro, nessuno parlava.
    Di fronte a loro, i segni di quel combattimento erano ben visibili, i corpi privi di vita di coloro che non ce la avevano fatta erano ancora distesi a terra.
    Dal cratere a terra si alzava un leggero filo di fumo che scompariva portato chissà dove dal fievole vento.
    Il terreno circostante ebbe un sussulto improvviso, poi dal centro di quel cratere si levarono migliaia di piccole sfere che presero a vorticare velocemente tutto attorno.
    Il branco di leoni si irrigidì mentre osservava quella moltitudine di sfere multicolore danzare nell'aria.
    Otto di quelle sfere si fermarono e avanzarono verso il branco di leoni che terrorizzati stavano guardando quello che stava succedendo.
    Le sfere smisero la loro danza e si andarono ad appoggiare a terra.
    Una coltre di nebbia si alzò improvvisamente ed al suo interno comparvero delle figure non definite, si capiva solo che alcuni erano lupi, altri leoni.
    Quando la nebbia si dissolse, il branco rimase a bocca a perta, le figure che avevano di fronte erano quasi trasparenti, un bagliore rendeva i loro contorni leggermente sfocati.
    Rayner, Eridor, Tuhuma, Beroam, Hyrador, Iorody ed altri due leoni erano di fronte al branco che li stava guardando increduli.
    La voce di Tuhuma risuonò nell'aria.
    "Figlio mio, grazie a te, adesso siamo liberi; quei demoni avevano catturato le nostre anime e ci avrebbero imprigionato per sempre se tu non li avessi annientati."
    Uranus stava piangendo mentre osservava la sagoma del padre che parlava.
    "Pa..papà?"
    "Si piccolo mio, sono io, e sono orgoglioso di te, ti auguro con tutto il cuore di essere felice nella tua vita,di avere molti cuccioli e vivere felice con Dory."
    Tuhuma sorrise, mentre il piccolo Uranus lo fissava piangendo.
    "Non mi lafiare.. non adeffo... per favore.."
    "Non posso restare piccolo, devo andare."
    Jeky guardava il leone che aveva di fronte, enormi lacrime scendevano dagli occhi della leonessa.
    "Amor mio, che fai? Perchè piangi? Che succede? Anche tu carota, perchè piangete?"
    L'espressione solare di Eridor parve non aver effetto sui due leoni.
    "Eridor, perchè lo hai fatto? Adesso saresti ancora vivo se non avessi cercato di salvarmi."
    "Lo ben so, Jeky mia, ma sarebbe stata una morte ben più crudele vivere senza te, credimi.
    Dolce cucciola mia, io non vi abbandonerò mai, stanne pur certa, e tu Doryx, finalmente potrai essere considerato il più bello di tutti! Non sei contento?"
    "Non la smetti proprio mai di scherzare tu, eh?"
    Doryx parlava con la voce rotta dal pianto mentre Shey gli stringeva una zampa.
    "E perchè dovrei? Non è nel mio stile! Lo dovresti ben sapere ormai. Ti chiedo un favore, carota. Posso contare su di te?"
    Doryx singhiozzava e grosse lacrime gli rigavano il muso.
    "Certo Ery."
    "Prenditi tu cura della mia Jeky, e del nostro cucciolo, te lo chiedo come favore personale."
    "Certamente Ery, te lo prometto."
    "Senza certo dubbiamente?"
    Disse Eridor sorridendo.
    "Si, senza certo dubbiamente, amico mio."
    Poi si rivolse alla sua compagna.
    "Jeky, non posso pretendere che tu mi ricorderai per sempre, ma io non mi dimenticherò mai di te. Ti amo."
    Rayner si stava avvicinando lentamente a Kyra e Gigawolf, seguito da altri due leoni, una leonessa blu striata di bianco dagli occhi verdi e un leone bianco e viola nella parte inferiore del corpo dagli occhi azzurri.
    "Ra.. Ray? Sei proprio tu?"
    "Sorellina mia, si sono io."
    La piccola Kyra scattò in avanti verso il fratello piangendo disperatamente, cercò di abbracciarlo ma il suo corpo immateriale non lo permise.
    Gli occhi di Rayner si fecero lucidi mentre la sorella lo fissava piangendo copiosamente.
    Indicando i leoni che aveva di fianco parlò nuovamente.
    "Lui si chiama Sender, lei invece è Samarah, sono mamma e papà."
    Kyra quardava i due leoni incredula.
    "Mamma? Papà?"
    "Si, piccola, sono loro, uccisi da quei demoni quando tu eri appena nata."
    "Quanto sei cresciuta, dolce Kyra.."
    Sender parlava lentamente, aveva anch'egli gli occhi lucidi, allungò una zampa per accarezzare la figlia, ma non ci fu contatto tra i due.
    Poi Rayner si voltò verso il lupo bianco e nero lasciando i genitori con la piccola sorella.
    "Giga.."
    "Manterrò la mia promessa Rayner, a costo della mia stessa vita."
    "Kujiamini Giga.."
    "Kujiamini Ray.."
    Leone e lupo alzarono la zampa fino a sfiorarsi, poi la abbassarono entrambi.
    Altre sfere sopraggiunsero in quel momento parandosi di fronte a Sarydor e Kira.
    Alri leoni presero forma di fronte a loro.
    "Grazie Sarydor, grazie Kira, avete vendicato la nostra morte con coraggio, il vostro branco ve ne sarà sempre riconoscente, siamo orgogliosi di aver avuto voi come re e regina."
    Iorody, Beroam e Hyrador ringraziarono Uranus e augurarono ai sopravvissuti una lunga e felice vita, poi Tuhuma parlò.
    "Adesso dobbiamo andare, ma non preoccupatevi, saremo sempre al vostro fianco."
    Dopo un breve istante, la nebbia avvolse gli spiriti che lentamente svanirono lasciando il posto a sfere multicolore fluttuanti nell'aria che iniziarono a muoversi sempre più velocemente per poi scomparire verso il cielo.
    Il silenzio regnava su quella pianura, si udiva soltanto il pianto dei sopravvissuti.
    Gli occhi di Uranus divennero di cristallo mentre tentacoli di energia si propagarono nell'atmosfera, dirigendosi verso i corpi senza vita dei caduti sul campo, furono sollevati e trasportati verso il centro della radura, poi un raggio rosso fuoco uscì dagli occhi del piccolo leone e impattò contro il terreno creando una buca rettangolare dai contorni definiti e profonda circa 2 metri, le pareti erano di un color viola screziato di bianco, molte sfumature rosacee erano visibili vicino agli angoli, poi i corpi senza vita vennero delicatamente appoggiati sul fondo.
    Il branco si spostò sul limite di quella buca scavata con la magia e rimase li in silenzio per molti minuti, poi i tentacoli di energia ricoprirono i corpi dei leoni e dei lupi.
    L'energia di Uranus spostò una moltitudine di grossi massi sopra il cumulo di terra che ricopriva l'eterna dimora dei compagni deceduti, quindi un raggio viola scattò dagli occhi del piccolo leone impattando violentemente contro quelle rocce, che fondendosi assieme divennero un unico blocco di marmo bianco perfettamente levigato.
    Gli occhi di Uranus tornarono alla normalità, poi appoggiò una zampa sul marmo liscio.
    La potente vampa di vuoco che ne scaturì da quel contatto incise la roccia dando vita ad una scritta.
    "Qui giacciono per sempre Tuhuma, Eridor, Rayner, Beroam, Hyrador caduti nella battaglia contro i demoni portatori di morte.
    Che il loro sacrificio possa essere ricordato in eterno."

    CITAZIONE (TTB-Kun @ 17/12/2011, 21:52) 
    On...da... E...ner...ge....ti....CAAAAAAAA!!!!!!!
    XD

    in questo momento il padre di Uranus è ancora vivo?

    scusa ttb, ho aggiunto senza aggiornare pg.. no, è morto, si capisce poco prima dell' esplosione di uranus =)

    e tra poco, l'ultimo capitolo, la conclusione della storia..
     
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    Attorno al fuoco


    "Jeky poi diede alla luce una piccola leoncina marroncino chiaro, con una striscia blu sulla schiena che chiamò Ahlia, era molto vivace e forte e furono sempre aiutate da Doryx e Shey, Kyra crebbe sempre seguita da Gigawolf, e visse una vita felice, mentre Sarydor e Kira divennero di nuovo re e regina di quel branco."
    "Storiella molto interessante Alex, ma non crederai davvero che io possa credere a tutto questo."
    Un fuoco acceso illuminava la pianura e proiettava le ombre spettrali di due uomini sulla boscaglia che delimitava l'argine di un torrente.
    Era ormai notte fonda e di li a poco sarebbe sorto il sole; i due uomini stavano ancora parlando.
    "Eppure questo è proprio quello che è successo, molto tempo fa in queste lande, che tu mi creda oppure no, Sam."
    Alex era di piccola statura, piuttosto magro e di circa cinquant'anni, era di carnagione scura, brizzolato mentre Sam era un ragazzo di circa venticinque anni, dal fisico ben definito, occhi castano scuro e lunghi capelli neri tenuti legati da un elastico.
    Indossavano entambi pesanti abiti data la temperatura piuttosto fredda.
    Erano entrambi accovacciati vicino al fuoco e ogni tanto uno dei due aggiungeva un ceppo di legna per far riprendere vigore alle fiamme.
    "Sai Alex, quando sono partito, non avrei mai creduto di incontrare qualcuno, insomma, questo posto non è molto accessibile, e mi hanno detto che ci son delle grotte in cima alle montagne alle nostre spalle."
    "Si, ci sono infatti, sono degli avamposti che venivano usati dalle Guardie Reali secoli fa."
    "Ohh, ricominci con questa storia delle Guardie Reali?"
    Sam guardò seccato Alex, quell'uomo di sicuro a detta sua doveva aver perso qualche rotella.
    "Ammetto che è interessante, hai raccontato questa storia come se realmente fosse successa, ma andiamo, non è minimamente credibile!"
    Sam cambiò posizione sedendosi a terra e appoggiandosi sui gomiti.
    "Demoni, raggi di energia, passaggi verso l'ignoto, leoni e lupi parlanti! Certo che ne hai di fantasia tu!"
    Alex fissò intensamente il ragazzo seduto di fronte a lui con espressione cupa in viso.
    "Però, ci sono alcune cose che non mi quadrano nel tuo racconto; ma quei due leoni piccoli, come si chiamavano.. Ah, si, Uranus e Dory? Loro che fine hanno fatto?"
    Calò un lungo silenzio.
    "Hey, tutto apposto Alex?"
    Alex aveva gli occhi lucidi quando iniziò a parlare.
    "Uranus e Dory vissero felici, finchè lei non morì di vecchiaia."
    "Beh, direi che è normale la cosa, non trovi?"
    Alex fissava il fuoco e una lacrima gli scese sul viso, il ragazzo non lo vide perchè in quel momento stava guardando l'alta cima di una montagna alle sue spalle.
    "Davvero un bel racconto comunque, dovresti scriverci un libro, scommetto che andrebbe a ruba."
    L'uomo si alzò in piedi e un singhiozzo gli sfuggì, il quel momento il ragazzo si voltò a guardarlo.
    "Alex, stai bene?"
    "Si, sto bene Sam, sto bene.."
    "Forse è tutta questa fantasia, questo immedesimarsi nella scena che ti rattrista in questo modo."
    "Non è fantasia, questo è realmente quello che è successo.."
    "Si, si va bene, come no."
    L'uomo aprì leggermente le braccia e chiuse gli occhi,pochi istanti dopo le palpebre iniziarono a tremolargli.
    Sam trasalì pensando ad un improvviso malore dell'uomo, si alzò velocemente pronto a sorreggerlo, quando un improvviso bagliore lo accecò.
    Quando il bagliore cessò e la vista gli tornò normale, aveva di fronte un giovane leone marroncino scuro dagli occhi verdi e con un accenno di criniera sulla testa.
    "Adeffo mi credi?"
    Sam rimase a bocca aperta, mentre il leone dagli occhi tristi lo guardava.
    U....Uranus?? Sei tu?"
    "Fi, fono io.."
    Detto questo il giovane leone si allontanò, avvicinandosi ad un grosso masso dalla forma rettangolare e dai bordi erosi dalle intemperie.
    Grosse lacrime scendevano dai suoi occhi mentre appoggiava una zampa su un lato di quella strana scultura passata inosservata fino a quel momento.
    L'aria tremolò attorno alla zampa finchè una fiamma cremisi non fece comparsa e si spense pochi attimi dopo.
    L'uomo era impietrito mentre guardava la scena, poi il leone si voltò.
    "Quefta è la ftoria di come un gruppo di noi ha permeffo a tutti di fopravvivere, ricordalo."
    Poi si allontanò zoppicando lasciando Sam nell'incredulità.
    Dopo qualche attimo per ritornare in se, il ragazzo lentamente si avvicinò a quella pietra, vi era incisa una frase:

    "Ciao mia piccola Dory, come stai? Non riesco a fare a meno di ricordare quel giorno quando ci siamo incontrati, ricordi? I tuoi occhi mi rapirono subito. Quante risate! Abbiamo passato dieci minuti per capire che avevamo entrambi difetti di pronuncia! L'incontro con Ery, Jeky,Doryx, Shey, poi Sarydor e Kira, Rayner, e la sorella.
    E tutti gli altri.
    La battagia dove mio padre è morto, assieme agli altri, la vittoria e il proseguimento della vita, molti non sanno che il loro è stato un sacrificio perchè tutto non avesse fine.
    Ma vabbeh, è passato.
    Ricordi? Siamo stati felici.
    Grazie piccola mia, tu adoravi i cuccioli, ricordo con Kyra, ne volevi tanto uno anche tu, ma purtroppo non è stato possibile, quel cambiamento mi ha reso sterile.
    Nonostante questo hai voluto comunque rimanere la mia compagna per tutta la vita.
    Ti sei privata della tua più grande gioia per me e non potrò mai dimenticarlo.
    Poi la vecchiaia, solo allora ci rendemmo conto che io ero divenuto immortale.
    Tu invecchiavi mentre io rimanevo giovane, e non potevo far nulla per impedirlo.
    La vecchiaia che ogni giorno ti logorava sempre di più, finchè una mattina di primavera, tu mi lasciasti per sempre.
    Quella fredda mattina di primavera, mi prendesti dolcemente la testa tra le tue zampe e mi desti l'ultimo bacio.
    Questa è stata la mia condanna, piccola mia, per aver accettato quel potere, la condanna di veder morire i miei cari, senza aver la possibilità di far nulla per cambiare le cose.
    Sai quel fiore che ti piaceva tanto? Quello azzurro che non sapevamo come si chiamasse.
    Ogni anno da quando tu te ne sei andata rifiorisce sempre in quel preciso momento, anche adesso sta per sbocciare, e tutti gli anni succede sempre.
    Sono passati ormai ottocentotrentasei anni dal giorno che mi hai lasciato per sempre Dory, e ogni anno vengo qui, a farti visita.
    Ti amo piccola mia, ti amo come il primo giorno che ti ho incontrata."


    Grandi lacrime rigavano il volto di Sam, poi un triste ruggito si udì nella piccola valle.
    Il ragazzo guardò verso la grande montagna e vide una sfera cristallina fluttuare lentamente vicino alla parete, poi con un guizzo improvviso volò verso le stelle e scomparve.
    Era ormai mattino, mattino di un triste giorno di primavera e Sam si rese conto che un fiore blu era sbocciato ai piedi di quello strano masso.
     
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    madò ma nn vale, hai fatto una carneficina e poi ci credo che mi commuovo T.T
    sopratutto quando erydor dice di prendersi cura di suo figlio e alla fine la scritta sulla lapide sono toccanti.
    questa è la parte che mi è piaciuta molto, anche se preceduta da un sacco di roba che mi ha lasciato perplesso. (le scene gore su tutto)
    sinceramente non posso dire che la tua ff mi abbia fatto impazzire, però sicuramente è ben scritta, la storia anche se confusa nella parte finale diventa più interessante quando si inizia a capirci dentro qualcosa
    i personaggi anche se tutti ben caratterizzati o quasi sono comunque troppi per i miei gusti, se fossero stati di meno sarebbe stato meglio.
    in ogni caso ho letto tutta la tua ff e mi ha fatto piacere, ho già detto che mi hai fatto piangere quindi alla fine sei cmq riuscito a toccarmi con le tue parole (nn che ci voglia molto a farmi piangere a dirla tutta XD)
    ti aspetto ai commenti delle mie ff ^^



    un ultima cosa, uranus è diventato sterile? ma suo padre non lo era.... nn capisco.
     
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    è stata una conseguenza, non si sa il motivo =) ma è successo =) troppi pg, forse si, ma era ua sfida, volevo cercare di riuscire a far ruolare assieme più pg contemporaneamente, e poi per far fuori 2 demoni, servono un bel po di pg.. =) diciamo che cmq lo ho fatto apposta a non far capire bene tutto fino in fondo, o quasi =)
    poi che altro..
    boh, non ricordo che volevo aggiungere =)
    mi verrà in mente =)

    grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere questo mio primo e forse unico lavoro!!!!!

    giusto, beh, sono gusti personali, cmq la soddisfazione mia è quella di avere scritto in modo comprensibile e senza stuprare la lingua italiana, anche se son sicurissimo ci aver fatto e tralasciato degli erroracci grammaticali ... XD
     
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    Bhe ci volevano tanti per batter i demoni ma alla fine gli ha tirati giu uranus da solo XD

    Cmq vorrei vedere una tua ff non legata ai pg delle role
    Imho sicuramente potresti scrivere qualcosa di molto interessante
     
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115 replies since 19/11/2011, 03:51   1529 views
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