"Il Re Leone" che visse due volte

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    "Il Re Leone" che visse due volte
    Dopo 17 anni, nuovo trionfo (in 3D)


    IL CASO
    Nessuno ci credeva, nemmeno la Disney: la versione tridimensionale della pellicola è campione d'incassi, sbaraglia Brad Pitt e la star di "Twilight". Il segreto del successo? Visione panoramica, modernissima, ma abbinata a una qualità cinematografica che resiste al tempo. In Italia dall'11 novembre
    di CLAUDIA MORGOGLIONE


    "Il Re Leone" che visse due volte Dopo 17 anni, nuovo trionfo (in 3D) La locandina italiana del Re Leone in 3D
    NELLA Hollywood dei remake e dei sequel, in cui le major puntano tutto sull'adrenalina senza limiti e sui blockbuster mordi e fuggi, il campione del botteghino a stelle e strisce - per la seconda settimana consecutiva con 22,1 milioni di dollari di incasso - è un film vecchio di 17 anni: Il Re Leone. Un cartoon che qualsiasi famiglia ha o ha avuto in casa, in versione videocassetta o in dvd. Che proprio in questi, negli Usa, è uscito in versione blu-ray. Che tutti, insomma, hanno già visto. O che possono riguardare agevolmente, anche scaricandolo da internet. Senza il fastidio di dover uscire di casa, sborsando 17 dollari di un biglietto per adulti e i 13 di quello per i bambini, per entrare nelle sale con visione tridimensionale. Già: perché a tornare nei cinema, e in vetta al boxoffice, è sì il grande classico Disney, ma "ripassato" completamente in 3D.


    E dunque, contro la pigrizia e contro i pochi soldi in tasca dello spettatore americano medio, la pellicola cartoon sfonda. Stravince. Anche su concorrenti con star come Brad Pitt (il suo Moneyball, questo fine settimana, deve accontentarsi del secondo posto) o idoli dei giovanissimi come il Taylor Lautner di Twilight, ora in veste di protagonista del thriller Abduction (quarto dietro un altro fim per famiglie, Dolphin Tale). Nessuno, però, riesce a far meglio del vecchio e indomito Re Leone: il suo primato - 22,1 milioni di dollari raccolti solo nell'ultimo week end, 61,7 milioni in quindici giorni - è davvero sorprendente. Una spallata contro tanti luoghi comuni dello showbiz. E uno spunto di riflessione per chiunque abbia a cuore i destini del grande schermo, in un'era dominata dalla crisi economica da un lato, e dalla pirateria online dall'altro.

    Chiediamoci, allora, quali sono i segreti del successo 2011 di un film che già andò alla grande nel lontano 1994. Si potrebbe dire: è tutto merito del 3D. Tecnologia su cui le major continuano a puntare tantissimo: tutti i blockbuster post Avatar - uno per tutti: il Transfomers 3 di questa estate - sono nel segno del tridimensionale. Eppure - come hanno sottolineato, negli ultimi mesi, molti giornali americani, dal New York Times a Variety - spesso non bastano occhialoni e visione in profondità a decretare il successo di una pellicola. Anche perché, analizzando i dati di recenti campioni d'incassi come il Pirati dei Caraibi numero quattro, si vede che la percentuale di introiti derivanti da sale in 2D è in crescita, invece di diminuire. Probabilmente perché i biglietti costano meno, e spesso la differenza tra due o tre dimensioni non è così clamorosa.

    Conseguenza: il 3D, da solo, non basta a spiegare l'exploit. L'altro grande segreto del successo del Re Leone ha a che fare col cinema cinema: è la voglia del pubblico di un prodotto di altissima qualità sul piano dei contenuti. Il sano buon vecchio classico, che non tradisce mai. Che come il buon vino, invecchiando migliora. Prodotti la cui grandezza senza tempo sovrasta tanti kolossal tutti adrenalina ed effetti speciali tipici di questo periodo: quelli che magari fanno il botto il primo week end, ma non incidono sulla memoria collettiva. Il film Disney, insomma, vince per questo cocktail di visione ultramoderna, panoramica, e appeal da capolavoro. E se poi aggiungiamo un terzo elemento - la capacità di film di questo tipo di attrarre l'intera famiglia - il boom al botteghino appare molto più comprensibile.

    Resta il fatto che il caso Re Leone segnala una tendenza nuova. Visto che finora i classici recentemente riproposti su grande schermo avevano sì avuto successo (anche in Italia, vedi Ritorno al futuro); ma sempre nell'ambito di programmazioni instant, di uno o al massimo due giorni. Qui, invece, il fenomeno è più profondo, oltre che molto più consistente nei numeri. E infatti la Buena Vista, società distributrice della pellicola, è costretta a cambiare in tutta fretta i piani: era prevista una programmazione di sole due settimane, ora verrà allungata. In Italia, invece, il film ripassato in 3D uscirà il prossimo 11 novembre: vedremo se anche da noi le avventure shakespeariane di Simba, il felino riluttante che si ritrova a fare il sovrano della savana, attrarranno il grande pubblico nelle sale. Proprio come diciassette anni fa.

    (26 settembre 2011)

    Fonte
     
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  2. Nahala
     
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    CITAZIONE
    il 3D, da solo, non basta a spiegare l'exploit. L'altro grande segreto del successo del Re Leone ha a che fare col cinema cinema: è la voglia del pubblico di un prodotto di altissima qualità sul piano dei contenuti. Il sano buon vecchio classico, che non tradisce mai. Che come il buon vino, invecchiando migliora. Prodotti la cui grandezza senza tempo sovrasta tanti kolossal tutti adrenalina ed effetti speciali tipici di questo periodo: quelli che magari fanno il botto il primo week end, ma non incidono sulla memoria collettiva. Il film Disney, insomma, vince per questo cocktail di visione ultramoderna, panoramica, e appeal da capolavoro. E se poi aggiungiamo un terzo elemento - la capacità di film di questo tipo di attrarre l'intera famiglia

    parole sante *-*
     
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  3. spiritxnala
     
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    ciao mi presento prima sono spiritxnala io lo ho visto il re leone 3D magnificoooo :Sarabi:
     
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2 replies since 15/11/2011, 22:28   188 views
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