Depressione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Recenjohnnist
     
    .

    User deleted


    Non faccio commenti buona lettura

    Ed eccola li, sola, depressa accasciata sulla punta della rupe a fissare le stelle, era passato diverso tempo dalla morte del suo compagno, ma non solo lei aveva vissuto questa perdita in maniera atroce, anche i suoi due figli l'adolescente Nuka e la piccola Vitani, avevano subito il trauma che nessuna cosa al mondo avrebbe fatto guarire, soprattutto nel giovane leone, per lui suo padre era un punto di riferimento, grande re e saggio come nessuno Taka era il suo nome e tutti lo avrebbero ricordato per sempre. Come? Non vi torna quello che sto dicendo? Volete dire che questa non è la verità? E perché non dovrebbe esserla? Nessuno sa come sono andate in verità le cose, quindi ascoltate la mia storia e sentite ciò che ho da dirvi, io c'ero quando è accaduto e posso assicurarvi che il "Grande" Mufasa non era il primogenito e neanche tutto questo gran genitore che ci hanno voluto far credere, forse dopo avervi rivelato la verità mi troveranno e mi uccideranno ma non importa l'importante è che io sia riuscito a divulgare il vero.

    Era una notte buia e tempestosa, d'un tratto echeggiò un tuono, il re e la regina erano vicini al loro cucciolo per rassicurarlo mentre tutti gli altri dormivano "Tranquillo mio piccolo tesoro è solo un tuono, non ti farà del male" il cucciolo sorrise a suo padre e si addormentò "Guardalo Taka, non è meraviglioso il nostro piccolo Nuka" "Si cara è una creatura splendida, e per fortuna ha preso la tua corporatura, mi sarebbe dispiaciuto che fosse stato esile come me" Zira si avvicinò al compagno ed incominciò a fare le fusa "Sai che a me non importa, tu mi piaci per quello che sei e non m'importa se non sei robusto lo sai" il re sorrise alla sua compagna. Anche se Taka era di qualche anno più vecchio della sua compagna a nessuno dei due ciò importava. Si erano conosciuti in una calda sera d'estate, Zira apparteneva ad una famiglia di nomadi e non era mai riuscita a farsi nessun amico per questo motivo, finché un sera, lei andò a passeggiare, non dormiva mai molto e quindi per distrarsi dalla noia camminava fino a quando non si sentiva veramente stanca. Quella notte sentiva la gola secca, si era ricordata però che li vicino c'era una pozza d'acqua, si avviò quindi nella direzione stabilita. Appena arrivata notò subito che non era da sola ma un altro leone dal manto arancione con dei ciuffi di criniera nera era appostato li vicino e faceva finta di non vederla "Ciao" provò a dire la giovane leonessa per iniziare una discussione "Chi sei tu? Il mio nome è Zira" il leone non rispondeva, così lei pensò di avvicinarsi. Gli andò vicino e senza che la leonessa potesse proferire parola il leone le disse sempre tenendo gli occhi chiusi e continuando a bere "Si può sapere cosa vuoi?" "Oh niente, sai sono nuova di qui e quindi faccio una leggera fatica ad orientarmi" il leone come stupito da quelle parole aprì gli occhi e la guardò con uno sguardo stranito "Sei per caso la figlia di quella famiglia di nomadi" Zira si stupì "Come fai a saperlo" il leone alzò la testa e sorrise "Alla rupe dei re, si parla solo di voi" la leonessa stranamente s'intristì, il giovane lo notò e le chiese "Ehi cosa c'è?" Zira abbassò il capo e sospirò "Vedi, io viaggio fin da quando ero cucciola, non ho mai avuto un vero amico, ma sono stufa, stufa di viaggiare io voglio trovare il mio posto, trovare un compagno d'amare e vivere con lui la mia vita" ad un certo punto la leonessa uscì fuori dal suo mondo di fantasia "Scusa, neanche ti conosco e già ti sto ammorbando con la mia vita" "Figurati" disse il leone dal manto rosso sorridendo "Mi piace sentire le storie della gente, io devo tornare ma se vuoi ci rincontriamo domani, ah il mio nome è Taka" disse lui infine andandosene. Zira si sentiva davvero felice di aver conosciuto quel leone così affascinante, non vedeva l'ora di rincontrarlo e di parlare di nuovo con lui. In realtà Taka avrebbe voluto dirlo a suo padre per farli cacciare, ma quella leonessa gli aveva toccato il cuore e non riusciva a farsene una ragione, per quale motivo era rimasto così colpito dalle sue parole? Il giorno seguente alla rupe dei re il secondogenito del re e della regina stava passeggiando con suo fratello maggiore, il giovane si chiamava Mufasa, uno tipo apposto se escludiamo, che fosse leggermente scontroso ed avesse poca fiducia in se stesso, normale amministrazione per un secondogenito. "Taka, quando sarai re io che cosa sarò?" "Sai caro fratellino, io non so se voglio diventare re" il fratello era stupefatto da quelle parole di Taka "Davvero? Ma perché? So che saresti un bravo re, non come me, io sarei un nullità" il leone dalla criniera nera guardò Mufasa, "Ehi ti ho sempre detto che non devi mai pensare di essere una nullità, ma guardati sei un leone possente, bello e nel fiore degli anni perché non provi a trovarti qualcuno con cui passare il tempo vedrai che stando meno da solo ti sentirai anche meno buono a nulla" Mufasa sorrise sentendo quelle parole da parte del fratello "Comunque mi stavi dicendo che non vuoi essere re, ma non mi hai spiegato il perché" Taka sospirò "Vedi Mufasa io non voglio avere sulla mia schiena il peso di un intero regno, questa sera ne parlerò con nostro padre". Quella sera stessa Taka riunì la famiglia per parlare solo con loro "Madre, Padre" "Figliolo c'è qualcosa che non va?" chiese la regina Uru a suo figlio "Voglio dirvi che lasciò l'eredità del trono a Mufasa" "Come?" disse stupefatto suo padre Ahadi "Padre fin da cucciolo, io non ho mai desiderato fare il re, ma da quando Mufasa nacque in me si accese un barlume di speranza, sapevo che lui come secondogenito avrebbe voluto essere re" i genitori si guardarono con uno sguardo preoccupato "Figliolo, perché ce lo stai dicendo solo ora" Taka accennò un sorriso finto "Avevo paura di potervi deludere" Ahadi sorrise "Tu non ci potrai mai deludere, sei nostro figlio e anche tu Mufasa" il re guardò il secondogenito "Abbi più fiducia in te stesso, perché la stessa cosa vale per te", quella notte Taka dormì sereno come non aveva mai fatto in vita sua, si sentiva più leggero grazie al peso che si era tolto. Il mattino seguente, Zira si alzò circospetta e senza farsi sentire da nessuno si avviò nel luogo dove avrebbe probabilmente rivisto, infatti, fu così, era veramente felice di rivederlo "Taka" "Zira" rispose in un attimo il leone "Sono contenta di rivederti, allora oggi mi mostrerai il posto" Taka sorrise "Certamente". Cominciarono così a camminare, il giovane leone le mostrava ogni singolo angolo di quelle fantastiche ed ogni luogo racchiudeva una sua storia, buona o cattiva a Zira non importava, tutto ciò che il Taka raccontava l'affascinava, forse perché era la sua voce ad affascinarla. Si fece sera "È stato bellissimo, passeggiare insieme a te" le disse lei "Il pensiero è reciproco" rispose semplicemente lui sorridendole. Ad un tratto le loro labbra s'incominciarono ad avvicinare fino a che non si toccarono, ma appena esse si sfiorarono Zira si tirò indietro "Taka io non posso, domani debbo ripartire e non voglio che tu rimanga deluso dal mio comportamento" Taka da quelle parole ne trasse solo amarezza "Ma tu non puoi lasciarmi, finalmente ho trovato qualcuno da amare veramente e il mio sogno deve essere infranto in questo modo" "Mi dispiace, ma io devo andare" a quel punto il leone ebbe un idea "Verrò con voi" "No!!" rispose seccamente la leonessa "Non voglio che qualcun'altro viva questa vita di solitudine" il leone incominciò a sfregare la sua testa sul collo della sua amata "Finché ci sarai tu io non sarò mai da solo" "Taka, ti prego io non posso" "Ti prego lasciami qualcosa di te prima di andartene", la leonessa cercava di resistere alle sue emozioni, ma queste erano troppo forti, e la trasportarono lontano. Quella notte fu magica per i due amanti, e cercarono di viverla al meglio, perché entrambi sapevano che non si sarebbero mai più rivisti. Il mattino seguente il giovane leone si risvegliò nella sua solitudine, colei che lui amava se ne era andata per sempre e lui l'avrebbe per sempre ricordata.

    Fine


    Ah miei cari lettori, mi spiace darvi questo dispiacere ma, la storia è finita o meglio io non ho intenzione di continuarla, allora cosa ve ne pare?
    Su, dai stavo scherzando, paura? È normale che la storia non finisca qui altrimenti ciò che ho scritto all'inizio non avrebbe avuto senso, sono un vero e proprio burlone. D'ora in poi vi prometto di essere serio e di arrivare sino alla fine di questa assurda ma vera vicenda.

    I mesi passarono, e le vicende che accaderò in quel frangente di tempo furono diverse, Mufasa stava imparando dal padre come deve essere un re, e aveva trovato anche una compagna, di nome Sarabi, mentre per quanto riguardava la leonessa e la sua famiglia, loro si erano stabiliti momentaneamente vicino ad un oasi, e a Zira era incominciato a crescere il ventre, lei sapeva cosa fosse, ma preferiva mentire ai suoi genitori dicendo che ultimamente stava mangiando più del solito. Quel giorno mentre i genitori della leonessa riposavano, lei si era allontanata sentiva che oramai era arrivato il momento fatale, ma cosa avrebbe detto ai suoi genitori "Non posso restare qui con questo cucciolo che sta per nascere, e non posso farlo crescere senza padre, devo tornare indietro" pensò subito la leonessa. Il parto avvenne nel silenzio della notte, nessuno l'aveva aiutata, e nessuno avrebbe potuto aiutarla, ma tutto andò a buon fine, il cucciolo aveva la sua corporatura e il pelo di suo padre, incominciò a leccarlo per pulirlo dal liquido amniotico che lo ricopriva, il piccolo incominciò subito a piangere e la leonessa per calmarlo e tenerlo al caldo lo mise tra le sue zampe, e iniziò a dormire, il parto l'aveva sfinita. Il giorno dopo si alzò presto e senza farsi vedere dai suoi genitori fuggì per tornare dal suo amato. Nel frattempo alla rupe Mufasa aveva notato oramai che il fratello non era più allegro da diverso tempo "Fratello che cosa ti succede?" "Io l'amavo, io la amo ancora, ma il nostro è stato un amore impossibile" il fratello non capivo cosa volesse dire "Amavi chi?" "La leonessa più bella che io abbia mai visto, il suo nome è Zira" "Zira? Taka qui non c'è nessuno leonessa con questo nome" "Infatti non era di questo branco, apparteneva ad una famiglia di girovaghi ed ora se ne è andata forse per sempre" Mufasa era rimasto basito da quell'affermazione "Fratello sai che ci è proibito" Taka si alzò "Cosa? È proibito innamorarsi della persona che si ama? e chi lo dice?" "No non questo, ma è proibito avere rapporti ravvicinati con chi non è del nostro branco" Taka abbassò il capo "A me non importa io l'amo e l'amerò per sempre" Mufasa non sapeva cosa dire e quindi se ne andò senza proferire parola. Zira era li sola in mezzo al nulla con un cucciolo che non riusciva ancora a camminare e a parlare, ma per lei non era un peso anzi era una delle poche cose che la spingeva a continuare. Passarono altri mesi e tra una distrazione e l'altra Taka alla fine si riprese, ed un giorno mentre stava bevendo ad una pozza d'acqua vide un cucciolo venirgli in contro "Ciao" gli disse il piccolo "Ciao" rispose lui sorridendo "Chi sei tu?" continuò il piccolo "Il mio nome è Taka e il tuo? E dove sono i tuoi genitori?" "Il mio nome è Nuka e mia mamma è laggiù, il suo nome è Zira" a quel nome per Taka il tempo sembrò fermarsi, si alzò e come in un sogno la rivide, rivide quella leonessa che tanto aveva amato e tanto aveva sperato di rivederla "Zira sei veramente tu?" la leonessa sorrise "Si Taka sono io" il giovane dal pelo arancio incominciò a corrergli incontro, e, appena gli fu abbastanza vicino i due strofinarono la testa, il cucciolo fu stranito da quel gesto "Mamma conosci questo leone?" "Si tesoro, vedi" disse avvicinandosi al piccolo "Vedi questo leone è il tuo papà" il cucciolo fu divertito da quelle parole "Davvero?" "Si ti avevo promesso che l'avremmo incontrato" il piccolo Nuka corse così incontro al padre e lo abbracciò su una gamba "Sono felice di conoscerti papà" "Anche io"rispose il leone dalla nera criniera "Cosa dirò ai miei, loro non vogliono che io mi metta con qualcuno che appartiene al mio branco" "Lo faremo insieme, e vedrai che capiranno, dopotutto hai anche un figlio e sono sicura che non riusciranno a dirti di no". La discussione fra i quattro non fu alla fine più brutta di quanto immaginassero i due giovani, anzi non lo fu per niente, i due sovrani, le dissero molto tranquillamente che poteva restare, e Taka fu stupito da questo comportamento "Madre, Padre vi voglio bene" disse abbracciandoli entrambi. Finalmente i due amanti si erano ritrovati, e questo avrebbe potuto essere l'inizio di una fantastica vita, se non fosse stato per un terribile fatto.

    Continua
     
    .
  2. URU THE QUEEN
     
    .

    User deleted


    bellissimissima!
    miha molto colpita!
    anke io stavo scrivendo una fanfic simile alla tua!

    ps: prima quando ho letto il tuo skerzetto ho avuto una fifa...
     
    .
  3. :.Chocolate.:
     
    .

    User deleted


    Bellissima!!Che burlone che sei!Continua al più presto :D
     
    .
  4. ¬Blue
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Recenjohnnist @ 19/4/2011, 22:01) 
    Fine


    Ah miei cari lettori, mi spiace darvi questo dispiacere ma, la storia è finita o meglio io non ho intenzione di continuarla, allora cosa ve ne pare?
    Su, dai stavo scherzando, paura? È normale che la storia non finisca qui altrimenti ciò che ho scritto all'inizio non avrebbe avuto senso, sono un vero e proprio burlone. D'ora in poi vi prometto di essere serio e di arrivare sino alla fine di questa assurda ma vera vicenda.

    Ma... Ma... Io c'ero cascata... xD
    Comunque complimenti, adoro come scrivi **
     
    .
  5. Recenjohnnist
     
    .

    User deleted


    Grazie mille ^_^
     
    .
  6. Recenjohnnist
     
    .

    User deleted


    continuo

    I mesi passarono, e le vicende che accaderò in quel frangente di tempo furono diverse, Mufasa stava imparando dal padre come deve essere un re, e aveva trovato anche una compagna, di nome Sarabi, mentre per quanto riguardava la leonessa e la sua famiglia, loro si erano stabiliti momentaneamente vicino ad un oasi, e a Zira era incominciato a crescere il ventre, lei sapeva cosa fosse, ma preferiva mentire ai suoi genitori dicendo che ultimamente stava mangiando più del solito. Quel giorno mentre i genitori della leonessa riposavano, lei si era allontanata sentiva che oramai era arrivato il momento fatale, ma cosa avrebbe detto ai suoi genitori "Non posso restare qui con questo cucciolo che sta per nascere, e non posso farlo crescere senza padre, devo tornare indietro" pensò subito la leonessa. Il parto avvenne nel silenzio della notte, nessuno l'aveva aiutata, e nessuno avrebbe potuto aiutarla, ma tutto andò a buon fine, il cucciolo aveva la sua corporatura e il pelo di suo padre, incominciò a leccarlo per pulirlo dal liquido amniotico che lo ricopriva, il piccolo incominciò subito a piangere e la leonessa per calmarlo e tenerlo al caldo lo mise tra le sue zampe, e iniziò a dormire, il parto l'aveva sfinita. Il giorno dopo si alzò presto e senza farsi vedere dai suoi genitori fuggì per tornare dal suo amato. Nel frattempo alla rupe Mufasa aveva notato oramai che il fratello non era più allegro da diverso tempo "Fratello che cosa ti succede?" "Io l'amavo, io la amo ancora, ma il nostro è stato un amore impossibile" il fratello non capivo cosa volesse dire "Amavi chi?" "La leonessa più bella che io abbia mai visto, il suo nome è Zira" "Zira? Taka qui non c'è nessuno leonessa con questo nome" "Infatti non era di questo branco, apparteneva ad una famiglia di girovaghi ed ora se ne è andata forse per sempre" Mufasa era rimasto basito da quell'affermazione "Fratello sai che ci è proibito" Taka si alzò "Cosa? È proibito innamorarsi della persona che si ama? e chi lo dice?" "No non questo, ma è proibito avere rapporti ravvicinati con chi non è del nostro branco" Taka abbassò il capo "A me non importa io l'amo e l'amerò per sempre" Mufasa non sapeva cosa dire e quindi se ne andò senza proferire parola. Zira era li sola in mezzo al nulla con un cucciolo che non riusciva ancora a camminare e a parlare, ma per lei non era un peso anzi era una delle poche cose che la spingeva a continuare. Passarono altri mesi e tra una distrazione e l'altra Taka alla fine si riprese, ed un giorno mentre stava bevendo ad una pozza d'acqua vide un cucciolo venirgli in contro "Ciao" gli disse il piccolo "Ciao" rispose lui sorridendo "Chi sei tu?" continuò il piccolo "Il mio nome è Taka e il tuo? E dove sono i tuoi genitori?" "Il mio nome è Nuka e mia mamma è laggiù, il suo nome è Zira" a quel nome per Taka il tempo sembrò fermarsi, si alzò e come in un sogno la rivide, rivide quella leonessa che tanto aveva amato e tanto aveva sperato di rivederla "Zira sei veramente tu?" la leonessa sorrise "Si Taka sono io" il giovane dal pelo arancio incominciò a corrergli incontro, e, appena gli fu abbastanza vicino i due strofinarono la testa, il cucciolo fu stranito da quel gesto "Mamma conosci questo leone?" "Si tesoro, vedi" disse avvicinandosi al piccolo "Vedi questo leone è il tuo papà" il cucciolo fu divertito da quelle parole "Davvero?" "Si ti avevo promesso che l'avremmo incontrato" il piccolo Nuka corse così incontro al padre e lo abbracciò su una gamba "Sono felice di conoscerti papà" "Anche io"rispose il leone dalla nera criniera "Cosa dirò ai miei, loro non vogliono che io mi metta con qualcuno che appartiene al mio branco" "Lo faremo insieme, e vedrai che capiranno, dopotutto hai anche un figlio e sono sicura che non riusciranno a dirti di no". La discussione fra i quattro non fu alla fine più brutta di quanto immaginassero i due giovani, anzi non lo fu per niente, i due sovrani, le dissero molto tranquillamente che poteva restare, e Taka fu stupito da questo comportamento "Madre, Padre vi voglio bene" disse abbracciandoli entrambi. Finalmente i due amanti si erano ritrovati, e questo avrebbe potuto essere l'inizio di una fantastica vita, se non fosse stato per un terribile fatto.
     
    .
  7. :.Chocolate.:
     
    .

    User deleted


    quale fatto?cmq bellaaaa continua al + prestoo!!
     
    .
  8. ¬Blue
     
    .

    User deleted


    Stupenda! Ora sono curiosa...
     
    .
  9. Recenjohnnist
     
    .

    User deleted


    Scusaste l'attesa miei cari lettori, ma come vi ho detto all'inizio, debbo sfuggire a color che mi cercano per far tacere la verità.

    Oramai il clima era cambiato alla rupe dei re, i due fratelli erano entrambi felici insieme alle loro compagne, ma tutto sarebbe cambiato molto presto, soprattutto per Sarabi. Una sera i due giovani stavano passeggiando, quando ad un tratto la leonessa si fermò “Mufasa io devo dirti una cosa!” Mufasa assunse un espressione preoccupata “Amore cosa c'è?” “Ecco vedi...” disse la leonessa un po' titubante “Io aspetto un cucciolo” il leone a quelle parole si spaventò “No, no, non è possibile non può accadere” Sarabi cercò di calmare il suo compagno “Mufasa ora calmati, affronteremo insieme la cosa” “Zitta non voglio sentirti” “Entrambi sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato” “No, no io non voglio” il leone incominciò a correre più forte che poteva, la leonessa provò a fermarlo ma lo stato avanzato della gravidanza glie lo impediva, affranta decise di tornare alla rupe per dare la notizia al resto del branco e alla famiglia della fuga del suo ex compagno. Salì e il primo che incontrò fu Taka “Taka devo dirti una cosa” i due parlarono per diverso tempo “Mio fratello è sempre stato un codardo” “Eppure voleva essere re” il leone rise a quelle parole “Quindi aspetto un nipote” “Così sembra” rispose la leonessa accennando un sorriso, ma tornado subito triste “Ehi stai tranquilla sei una della famiglia oramai, ti aiuteremo noi a crescere il cucciolo” Sarabi guardò Taka sorridendo di nuovo “Grazie, il fatto è che io mi sento ancora fuori posto qui, e poi non voglio che mio figlio cresca senza un padre” Taka accennando un sorriso disse “Posso fargli io da padre” “Dici sul serio?” “Naturalmente non ti prenderei mai in giro”, i due si abbracciarono, in quel momento apparve Zira che si fece avanti “Ehi che state combinando voi due” i due si staccarono “Zira, tranquilla non pensare male, è successo un fatto davvero brutto” Zira non capiva e rimase pepressa da quelle parole “Cosa è successo?” “Mufasa è scappato dopo aver saputo che Sarabi era incinta” Zira sentì vergogna dentro di sé per ciò che era andata a pensare “Oh... mi dispiace Sarabi, ma vedrai che ti aiuteremo noi a crescere il piccolo” “È bello sentirvelo dire, vi ringrazio”. I mesi passarono ed un giorno, un vagito ruppe il silenzio della notte era nato, il piccolo Simba era nato.

    Mi hanno trovato devo scappare ma mi farò risentire molto presto.
     
    .
  10. :.Chocolate.:
     
    .

    User deleted


    Che bellooo!!!Codardo Mufasaaaa
     
    .
  11. ¬Blue
     
    .

    User deleted


    Davvero, davvero bella.
    Non avevo mai immaginato un Taka così...
     
    .
  12. 7-MementO-11
     
    .

    User deleted


    Questo Taka è completamente diverso da quello del film... dolce, tenero :3

    SPOILER (click to view)
    P.S Avviso per Mufasa:
    Non è intelligente usare la tecnica del "Mordi e Fuggi" se così perdi un intero Regno.

    .-.
     
    .
  13. Recenjohnnist
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (7-MementO-11 @ 23/4/2011, 16:13) 
    Questo Taka è completamente diverso da quello del film... dolce, tenero :3

    SPOILER (click to view)
    P.S Avviso per Mufasa:
    Non è intelligente usare la tecnica del "Mordi e Fuggi" se così perdi un intero Regno.

    .-.

    Se lui è stupido mia è colpa mia, anzi si in quanto la storia la sto scrivendo io XD
     
    .
  14. Recenjohnnist
     
    .

    User deleted


    Ho trovato un altro luogo sicuro, posso continuare a raccontarvi ciò che è vero.

    Dopo la tristezza che la fuga di Mufasa aveva creato, il piccolo Simba era riuscito a far sorridere di nuovo tutto il branco, e in particolar modo il re e la regina, che vedevano nel cucciolo un pezzo del loro figlio rimasto in quelle terre. Quella sera ahadi convocò il figlio per parlargli in privato “Taka, sai che ora sarai tu il re, io non voglio costringerti ad essere ciò che tu non vuoi essere...” “Padre” Taka lo interruppe “Non c'è visogno che me lo diciate, lo so in quanto vostro unico erede, sappiate che sono pronto a prendermi la responsabilità” il padre sentendo quelle parole sorrise. Il mattino seguente fu invece convocato da Zira, andarono in un luogo privato “Ehi zira quanta fretta mi dici cosa ti succcede?” la leonessa sorrise “Taka...io...io aspetto un cucciolo” il leone sentendo quelle parole assunse un espressione rabbiosa “Un altro? Zira dimmi che è uno scherzo, non voglio un altro figlio, già Nuka è un peso, non riuscirei a sopportare un altro fastidio nella nostra famiglia” zira era stupita dalle parole del compagno, e non soltanto lei, anche il loro giovane figlio aveva udito quelle parole che lo fecero fuggire nella grotta con gli occhi ricolmi di lacrime “Taka perché parli così quando hai visto per la prima volta nuka eri così felice perché adesso lo consideri un peso” “Zira affrontiamo la verità, non ha ancora una compagna e forse non l'avrà mai, io non voglio essere la sua balia finché non morirò” “È questo che pensi di nostro figlio? Pensi che sia un buono a nulla? Che non avrà mai un futuro solo perché non ha ancora una compagna è giovane e poi ci sono molte leonesse che gli fanno la corte” Taka accennò una breve risata “Solo perché sarà lui il futuro re” “Amore io non ti riconosco più” all'improvviso Taka scoppiò in una fragorosa risata “E adesso perché ridi?” “Hai creduto veramente a quello che ho detto, non pensavo di essere così bravo” Zira si consolò nel sapere che il suo amante stava scherzando “Sei sempre il solito” le disse sorridendo “Su andiamo ad annunciare la lieta notizia” si avviarono ma appena vicini alla grotta sentirono un lamento che riconoscerono subito, era lo stesso lamento che confortavano quando il loro piccolo aveva paura dei temporali o quando si faceva male. Entrarono nella grotta e i due compagni si avvicinarono al figlio “Figliolo cosa c'è?” gli chiese il padre “Vattene non voglio avere niente a che fare con te visto che sono soltanto un peso” Taka sorrise “Figliolo era soltanto uno scherzo che ho fatto a tua madre, non volevo che tu sentissi” “Dici davvero?” il padre del giovane si sdraiò affianco a lui “Certo, tu per me sei la cosa più bella che mi sia capitata e non potresti mai essere un peso” Nuka accennò un sorriso alzandosi seguito dal padre “Grazie, allora come si chiamerà il mio nuovo fratellino?
     
    .
  15. :.Chocolate.:
     
    .

    User deleted


    Ohhh Scar e Nuka :D
     
    .
19 replies since 19/4/2011, 21:01   405 views
  Share  
.