Una nuova minaccia

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  1. MementoMori
     
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    Bella, bella :)

    non vedo l'ora di scoprire cos'ha in mente Nuka.


    CITAZIONE
    mi riprenderò cio che è mio e farò pentire Kaidi di avermi rifiutato

    Nuka, mi sà che l'hai presa troppo sul personale...
     
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  2. Naisha~GNHJ
     
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    CITAZIONE
    Nuka, mi sà che l'hai presa troppo sul personale...

    Sisi, infatti... però si è fatto influenzare da Hawa >.<

    Il giorno dopo, Mufasa si alzò prima dell'alba. Aveva deciso di non lasciare che i cuccioli si decomponessero così in bella vista... soprattutto con Kovu e Kiara in giro... erano rimasti già abbastanza traumatizzati e come se non bastasse, sembrava che a Nala non importasse più nulla di sua figlia e teneva ancora stretto il corpo del piccolo Kopa. Così non poteva andare. Mufasa si avvicinò silenziosamente alla leonessa e la svegliò dolcemente -Nala.. Nala...sveglia...- sussurrò il re, appoggiandole una zampa sulla spalla -Uh?- Nala aprì gli occhi e sbadigliò -Sì?- -Vieni con me... devo parlarti... porta anche... Kopa...- la leonessa lo guardò un po' confusa, ancora piena di sonno, però non fece discussione e si alzò tenendo per la collottola il cucciolo. Mufasa prese invece il corpo di Vitani e si fece seguire dalla leonessa fino ad una collinetta, sulla cima della quale c'era un alberello. Depositò lì il corpicino e Nala fece altrettanto -Che cos'è... che devi dirmi?- chiese la leonessa con tono triste -Nala... io vedo che non ti sei ancora ripresa dallo shock e vuoi che Kopa rimanga per sempre con te...fisicamente... ma devi lasciarlo andare...- istintivamente Nala protese una zampa sopra il suo cucciolo e lo avvicinò a sè -No... lui è il mio Kopa... deve stare con me...- -No... lui non è più il tuo Kopa... ora lui corre libero nel cielo, insieme a Vitani... il tuo leoncino non resterà così per sempre Nala... non penso che ci sia bisogno di spiegarti come funziona il cerchio della vita... lo sai bene che a poco a poco il corpo del tuo piccino scomparirà.... non lasciare che si deteriori davanti a tuoi occhi... ai miei occhi... agli occhi di tutti... non credi che sia meglio ricordarcelo così, felice com'era un tempo?- Nala abbassò la testa e la scosse debolmente. Poi iniziò a singhiozzare -Io.. non voglio... lasciarlo...- - Avanti Nala, devi riprenderti! Non ti rendi conto che Kiara sta male perchè non la ascolti più? Già deve essere stato terribile perdere il fratello e la sua migliore amica, in più le sembra che tu ti sia dimenticata di lei!!- Nala spalancò gli occhi improvvisamente, mentre le lacrime le solcavano le guancie -No... la mia piccolina... la mia Kiara... che stupida... io... sono la madre peggiore del mondo...Ho perso Kopa... e sto perdendo anche lei...- -No, Nala, lo sai che non è vero... Tu non lo hai perso... lui rimarrà sempre con te... qui- disse Mufasa mettendole la zampa sul cuore -Non devi abbatterti... ora lui non c'è più... ma vivrà sempre nei nostri cuori e nella nostra memoria... vivrà in tutti noi...- Nala si sentì rincuorata da quelle parole e il Sole nascente le illuminò il sorriso. -Sì... lui è con me... e con Kiara... io ... ti ringrazio...- nel frattempo, gli altri membri del branco si erano svegliati e Simba e Sarabi, che avevano visto parte della scena, si avvicinarono, per dare un ultimo saluto ai due cuccioli. Simba camminava con la testa bassa, guardando per terra, ancora incapace di guardare il padre direttamente negli occhi. Poi, dopo averli abbracciati un ultima volta, Mufasa fece due piccole buche e appoggiò all'interno delicatamente i due leoncini; li ricoprì, lasciando due piccole montagnette di terra. I quattro leoni si disposero di fronte ai mucchietti e Simba guardò di sottecchi il padre: era seduto con la schiena dritta e la testa alta, mentre sul volto aveva un'espressione severa. Cercava di dire qualcosa, ma dalla sua bocca non usciva alcuna parola; Mufasa se ne accorse -Simba...- il figlio del grande leone guardò il padre dal basso, temendo un altra sgridata. Invece Mufasa lo guardò negli occhi e gli sorrise; allora Simba riuscì a trovare il coraggio e iniziò a parlare tutto d'un fiato - Midispiacepapàiononvolevononsocosamisiapreso...- -Tranquillo...è normale essere arrabbiati, dopo una cosa del genere... - -...mi perdoni?- -Certo!- disse Mufasa tirandogli una pacca sulla spalla. Per poco Simba non sbattè il muso per terra, ma era davvero felice che suo padre lo avesse perdonato nonostante tutte le calunnie che gli aveva sputato addosso... "Sono davvero fortunato... ad avere un padre come lui..." pensava il leone sorridendo. Poi però si accorse di una presenza, nascosta nell'ombra in lontananza -Uh? Chi è?- i leoni guardarono in quella direzione. Era Nuka, venuto anch'egli per dare l'ultimo saluto alla sorellina e all'amico. Il giovane leone si sentì scoperto e corse via più veloce che poteva. Non era ancora il momento di farsi rivedere, avrebbe dovuto aspettare l'indomani. -Aspetta Nuka!!- gridò Sarabi, ma ormai quello era sparito.
    Nel frattempo, Kaidi aveva approfittato della situazione per scappare. Aveva preso la sua decisione: non poteva resistere ancora un giorno di più senza fare qualcosa... senza poter piantare i suoi artigli nel collo di Hawa... "Non ho mai seguito una pista... lei ormai sarà lontanissima... devo cercare delle traccie!!" pensava la leonessa correndo nella savana "Sì... inizierò dal luogo in cui ha ucciso Kopa e Vitani... deve aver per forza lasciato dei segni... trema, Hawa...la caccia è aperta!!!!"
     
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  3. Naisha~GNHJ
     
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    Kaidi annusò l'aria, voltando la testa da parte a parte. Aveva seguito delle traccie per tutto il giorno ma si erano rivelate una pista falsa. La leonessa aveva seguito delle macchie di sangue ma arrivata alla zona della caccia alle giraffe, le traccie erano divenute confuse "Niente nemmeno qui... Dopotutto, non sono un segugio... è difficile seguire gli odori... mi serve una traccia concreta!" pensò la leonessa e quando ormai stava calando la notte si accorse di essere tornata nei pressi della Cascata Segreta. Dopo aver attraversato gli alberi intricati si coricò ai piedi del muro d'acqua, stanca per l'estenuante ricerca "Quella sgualdrina però deve essere andata per forza da quella parte... poi ha attraversato l'acqua... e io ho perso completamente ogni indizio... ho setacciato ogni riva fangosa per vedere da che parte uscisse... ma le orme degli animali che sono andati a bere hanno cancellato qualsiasi segno della sua presenza... devo ricominciare dall'inizio... forse posso trovare un'altra pista... forse... posso..." il mormorio della Cascata e la stanchezza fecero cadere Kaidi in un sonno profondo.
    La leonessa si svegliò di soprassalto. Il Sole era alto nel cielo, ma era coperto da nuvole rossastre. "Non è un buon segno..." pensò la leonessa guardandosi attorno. L'aria era opprimente e la zona meravigliosa della cascata ora le sembrava un luogo ostile, che la fece sentire indesiderata persino dalle piante. Ma Kaidi non si fece intimidire da quella strana atmosfera e decise di ricominciare la ricerca della sua nemica. Tornò sulla cima della cascata e si recò verso il cespuglio dove avevano trovato i cuccioli morti. Un odore di sangue e paura impregnava l'aria man mano che ci si avvicinava al cespuglio e la testa le faceva sempre più male. Alla fine quando vi giunse le sembrava che ogni cosa intorno fosse sfuocata e che l'unica cosa realmente viva e pulsante fosse proprio quel cespuglio, tanto che le sembrava che del sangue scorresse nelle sue foglie, non linfa. Kaidi con un grande sforzo, come se sulle sue zampe fossero attaccati dei macigni, e il dolore alla testa sempre più acuto, scostò le fronde del cespuglio. Rimase inorridita davanti allo spettacolo che le si proponeva davanti ai suoi occhi: in fondo ad una voragine, erano ammassati dei corpi e un'improvvisa ventata dell'odore acre del sangue le invase le narici. Ma dopo si accorse che quei corpi avevano un che di famigliare... in quella fossa comune erano ammassati Kopa, Vitani, Kovu, Kiara e un mare di altri cuccioli che quasi galleggiavano nel loro stesso sangue. Poi, quando ormai Kaidi era in preda al panico più totale e la lingue le si era paralizzata in bocca, vennero a galla anche Mufasa, Sarabi, Makaa, Simba, Nala e tutti i leoni e le leonesse che le erano più cari. Erano ridotti in modo orribile, squarciati in più punti, fatti a pezzi... l'ultimo a comparire fu Jua. Il leone era a pancia all'aria e un profondo taglio faceva vedere gran parte delle costole. Kaidi aveva le zampe incollate al terreno e non riusciva a muoversi come se una forza invisibile la trattenesse... poi si accorse che non era così. "no...NOOOO!!!" Dalla terra erano sbucate delle zampe scheletriche e insanguinate che l'avevano afferrata per le zampe. A poco a poco la terra sotto di lei iniziò a rompersi e nelle crepe iniziò a riversarsi il sangue contenuto nella voragine. Iniziò a urlare come non aveva mai fatto in vita sua... ma dalla sua bocca non uscì alcun suono. I leoni scheletrici e putrefatti che la stavano ferendo alle zampe, emersero dalla terra e la tirarono giù. kaidi sentì il liquido rosso che le entrava in gola, nelle narici... urtava i corpi dei suoi cari e vedeva i loro occhi che la fissavano spenti e freddi... finchè non si ritrovò faccia a faccia con Jua. I begli occhi verde-acqua del leone non c'erano più... al loro posto, solo delle nere orbite vuote. Improvvisamente il leone afferrò Kaidi per il collo "per...chè...per...chè...mi...hai...lasciato...morire..." Kaidi scalpitava per liberarsi, ma il cadavere di Jua la tratteneva con forza. Stringeva forte, sempre più forte... Kaidi sentiva i capillari dei suoi occhi scoppiare per la forte pressione "Io... ti...amavo..." gli orribili rantoli del leone furono l'ultima cosa che la leonessa riuscì a sentire. Poi tutto divenne buio.
    - AAAAAAAAAAAAAAARRRRGH!!!!!!!!- le leonessa si alzò in piedi urlando e si gettò immediatamente nel laghetto ai piedi della cascata "VATTENE!!! VATTENE!!! ANDATEVENE TUTTI!!!!- Kaidi non riusciva a scrollarsi di dosso quell'orribile sensazione e sentiva il sangue appiccicare dappertutto -BASTA! BASTA! BASTA!- le leonessa urlava e scuoteva la testa tenendosi le zampe sugli occhi. Poi scoppiò in lacrime: non le era mai successo di fare un incubo tanto terribile.


    p.s: scusatemi se è stato un po' troppo cruento ^^"
     
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  4. MementoMori
     
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    Che sogni allegri che fa O_O

    sogni o premonizioni?! O_O
    *DUN DUN DUUUN*

    xD xD
     
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  5. Naisha~GNHJ
     
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    eeeeh, si vedrà xD

    Era ormai quasi mezzogiorno e nell'aria volteggiavano leggeri dei piccoli uccelli azzurri, che cinguettavano allegri e spensierati.
    Kaidi era talmente sconvolta dal suo incubo così realistico, che ora aveva paura ad andare a vedere cosa ci fosse dietro il cespuglio. Temeva di precipitare di nuovo in quella voragine di sangue, di vedere morti i suoi cari di sentirsi addosso i loro occhi vuoti e i lamenti di Jua... per poi svegliarsi di nuovo e ripetere quell'orrendo incubo per l'eternità. Al solo pensiero, la leonessa rabbrividì. Era lì, davanti al cespuglio e cercava di autoconvincersi che non ci fosse nulla dietro ad esso "Ooh, avanti, da quand'è che sono così paurosa!! Adesso sono sveglia... mi sono anche buttata nell'acqua gelida, più sveglia di così!" pensava la leonessa, ma la sua zampa continuava ad esitare. "Basta! Adesso guardo... tre... due...uno..." la leonessa scostò il cespuglio con una zampa mentre con l'altra si coprì gli occhi. Non sentendo odore di sangue e lamenti, a poco a poco abbassò la zampa. Con un sospiro di sollievo si accorse che dietro il cespuglio non c'era niente. Però Kaidi non era ancora del tutto tranquilla, poichè si rendeva conto che quel sogno aveva un qualche significato " Ma cosa vorrà dire? E se..." un brontolio interruppe i suoi pensieri facendola sobbalzare. Poi si rese stupidamente conto che era il rumore del suo stomaco "... Oh beh... ci penserò dopo... sono tre giorni che non mangio..." pensò la leonessa, mentre si metteva alla ricerca di una preda.

    Il branco aveva appena finito di mangiare una grossa zebra e ognuno si stava sistemando all'ombra per gustarsi un buon sonnellino pomeridiano. Nascosto e lontano, Nuka aspettava il momento in cui Mufasa sarebbe andato a bere alla pozza da solo, così avrebbe potuto rivelarsi e farlo venire con lui. Anche lui non mangiava da tre giorni e doveva resistere alla tentazione di andare a mangiare ciò che restava della zebra. Dopo qualche tempo infatti, il grande leone si alzò si diresse verso il laghetto. Nuka lo seguì di soppiatto, stando comunque molto lontano. Quando finalmente era sicuro che le leonesse non lo avrebbero visto, il giovane leone uscì allo scoperto -Mufasa...- il grande leone si voltò -Nuka! Hai deciso di tornare nel branco?- chiese il sovrano -Veramente... io... vorrei chiederti un favore...- disse il giovane leone in tono molto umile - Certo, dimmi pure.- -Io... ho deciso che voglio andarmene per conto mio... solo che c'è solo un posto in cui mi piacerebbe andare... la terra in cui nacque mia madre... e volevo appunto chiederti se mi accompagneresti..- Mufasa annuì solennemente - Ho pensato che tu volessi andartene... secondo me sei ancora troppo giovane, ma se è questo che vuoi ti accompagnerò fino al termitaio... e comunque, se mai non dovessi trovarti bene, cosa che probabilmente succederà, visto come sono aride le terre di nessuno, potrai sempre tornare indietro...- -Va bene, grazie... andiamo?- chiese Nuka un po' nervoso. Mufasa annuì e insieme al giovane leone si incamminò verso il confine.

    Kaidi si leccò i baffi soddisfatta. Aveva catturato una giovane antilope nei pressi della cascata segreta e non ne aveva lasciato quasi nulla da quanto era affamata. La leonessa tornò poi sui suoi passi e si ritrovò ancora davanti al terribile cespuglio "Giusto... devo trovare qualcuno che mi spieghi il mio sogno... a chi stavo pensando prima? ... Ma certo, Rafiki! Lui saprà di certo qualcosa!" pensò la leonessa e allungò una zampa in direzione del baobab. Ma si bloccò. Un brivido le percorse la colonna vertebrale all'udire due risatine, così lievi che sembravano essere portate dal vento. Non erano però risate malefiche o di scherno, erano dolci e felici... risate di cuccioli. Kaidi si voltò improvvisamente e per un momento brevissimo vide due figure evanescenti che si rincorrevano in direzione delle terre di nessuno: Kopa e Vitani. I due leoncini scomparirono nella brezza, la stessa che avvolse Kaidi e la spinse ad andare nella loro direzione. La leonessa pensò di sognare di nuovo e strabuzzò gli occhi. "N-non... non è possibile! Ho... appena visto i fantasmi di Kopa e Vitani!! E... sento che devo andare di là!! Non so il perchè, ma devo! ... ... Questa è senz'altro la giornata più inquietante della mia vita..." pensò la leonessa e iniziò a correre in direzione delle terre di nessuno, con il vento dietro di lei ad accompagnarla.
    Oltrepassato il confine, Kaidi proseguì per un altro pezzo "Cosa sto cercando? Ma soprattutto... cosa troverò?" pensava la leonessa. Il venticello spazzava l'arida terra, sollevando nuvole di sabbia e sterpaglie, mentre da lontano l'aria era tremolante a causa del calore. Proprio all'orizzonte, dall'aria tremante, la leonessa vide comparire delle sagome leonine. D'istinto, Kaidi si nascose dietro una cresta rocciosa e aspettò che le figure venissero più vicine. La prima cosa che notò Kaidi, fu il leone in testa: era molto grosso, con una criniera rossa come il sangue e la pelliccia bronzea. Le ricordava molto qualcuno, anche se in quel momento non stette a pensarci a causa della seconda figura che riuscì a distinguere: pelliccia bionda, sorrisino odioso e occhi azzurri. Hawa. Kaidi sentì il sangue ribollirle nelle vene e non vedeva l'ora di piantarle gli artigli della carne. Per qualche motivo a lei sconosciuto però, le ritornò alla mente come un flash l'incubo di quella notte e questa volta non agì di impulso, nonostante ogni cellula del suo corpo urlasse vendetta, ma aspettò. Anche se al principio quelle figure sembravano poche, ma man mano che si avvicinavano diventavano sempre di più; alla fine, si potevano contare almeno una trentina di leonesse più il leone rosso. Solo ora Kaidi si rese conto del rischio che aveva corso e ringraziò il cielo per non aver agito d'impulso; se anche fosse riuscita ad uccidere Hawa, non avrebbe avuto scampo contro un tale esercito. Improvvisamente, ogni cosa le fu chiara: il suo sogno era una sorta di premonizione; quel leone sconosciuto e le sue leonesse erano qui per uccidere tutta la sua famiglia e prendersi le terre del branco. Hawa si era finta un'alleata per aprire la strada ai suoi e si era fatta mostrare le Terre del branco per conoscere una via che dalla zona di caccia dove l'avevano incontrata per la prima volta conducesse alle Terre di nessuno senza passare per le Terre di Mufasa. Evidentemente, Kopa e Vitani dovevano aver scoperto qualcosa di scomodo, perciò lei li aveva fatti fuori. " Ora so che cosa devo fare... io posso evitare questa tragedia! E' per questo che ho avuto il sogno... devo avvertire il branco!!!" pensò la leonessa, e attraversò le terre in cui era cresciuta silenziosa come un'ombra.
     
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  6. MementoMori
     
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    CITAZIONE
    Anche se al principio quelle figure sembravano poche, ma man mano che si avvicinavano diventavano sempre di più; alla fine, si potevano contare almeno una trentina di leonesse più il leone rosso.

    ...non è una buona cosa... D:
     
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  7. Naisha~GNHJ
     
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    Già >.< ...
    Comunque mi dispiace se in questo periodo non sto più scrivendo frequentemente come prima ma è colpa della scuola T.T vabè, intanto, ora che posso, scrivo ^^

    Kaidi correva a tutta velocità nella savana, sapendo che più tempo avesse impiegato per raggiungere la rupe, meno ne avrebbe avuto la sua famiglia per prepararsi a combattere il branco del leone rosso. La leonessa era stanchissima e le facevano male le zampe, ma era consapevole che ogni attimo era prezioso. Dopo una corsa che le sembrò non finire mai, finalmente giunse alla caverna. -Mamma! Papà!! Ci sono degli intrusi!!!- urlò Kaidi entrando coma una pazza. Le leonesse si alzarono di scatto -Kaidi!!! Dove sei stata?? Anzi, lascia perdere, se ci sono degli intrusi dobbiamo agire subito!! Dove li hai visti!??- disse Sarabi. La leonessa stava per rispondere quando si accorse che mancava suo padre - Si trovano... dov'è papà??-
    - E' andato via per bere ed è rimasto fuori...- disse la regina -Io l'ho visto andare via con Nuka...- aggiunse Nala -Che cosa?? E dove andavano??- - Mi sembrava si dirigessero in direzione delle Terre di Nessuno...- Kaidi per poco non ebbe un colpo e spalancò gli occhi - Mamma... Gli intrusi... io li ho visti lì!!!! E sono un branco enorme!!!- ora anche Sarabi era davvero allarmata - Dobbiamo correre!!! Presto!!!- - Aspettate... come facciamo a sapere che non sia solo un branco di passaggio?? alla fine l'abbiamo visto fuori dalle Terre del Branco...- disse una leonessa -NO!! Loro sono qui per attaccarci!!! Tra loro... ho visto anche Hawa...- a quel punto anche Makaa che se ne stava triste e solo in un angolino alzò la testa stupito; non ci fu bisogno di dire altro e i leoni uscirono dalla caverna veloci come fulmini,uno dopo l'altro.

    Mufasa e Nuka avevano camminato uno accanto all'altro verso le terre di nessuno, in silenzio. Il re si aspettava che il giovane leone gli facesse delle domande su quella che sarebbe stata la sua nuova casa o almeno che chiedesse cosa fosse successo alla sua sorellina, ma lui continuava a camminare silenzioso e a testa bassa. Il grande leone pensò che forse Nuka non voleva saperlo, per cui rispettò il suo silenzio; in realtà, la testa del giovane leone era affollata di domande, ma era così nervoso che non riusciva a dire nulla. -Eccoci- disse Mufasa una volta oltrepassato il tronco -Ora siamo nelle Terre di Nessuno...- Il giovane leone si guardò intorno molto intimorito dal luogo che lo circondava. Era davvero spettrale e gli ricordava tanto la situazione delle terre del branco quando regnava suo padre. Mufasa avanzò tranquillo e deciso, mentre Nuka avanzava con le zampe tremanti si guardava intorno con aria circospetta, aspettandosi che da un momento all'altro avrebbe potuto essere attaccato. Superato il paesaggio fluviale, il giovane leone si ritrovò davanti ad una distesa arida e incolta. Non riusciva credere che Mufasa, Sarabi, Makaa, Kaidi e le altre leonesse avessero potuto vivere in un posto del genere; ora capiva come mai Kaidi era così dura: arida come le terre in cui era cresciuta.
    Mufasa respirò a pieni polmoni l'aria asciutta e assaporò il tenue odore della sabbia. Un debole venticello gli scompigliò la folta criniera e poi ritornò a disegnare nuvole di polvere. Nonostante quella terra concedesse scarse possibilità di sopravvivenza, per il grande leone essa rappresentava il più grande concetto di libertà e indipendenza; anche il più piccolo granello di sabbia, in quel posto non doveva rendere conto a nessuno: niente regole, nessuno che ti dicesse cosa dovevi fare o essere, nessuna responsabilità. Mufasa si riscosse -Beh, di là c'è il Termitaio... ma sei ancora sicuro di voler restare qui?- "No, per niente..." pensò Nuka, ma intanto annuiva poco convinto.
    -Ecco... questa è la mia seconda casa... sei sicuro che non vuoi chiedermi niente?- disse Mufasa al giovane leone. Finalmente, Nuka prese coraggio -Sì... io... l'altro giorno sono scappato e... non ho... non ho potuto sapere come è morta Vitani...- La cicatrice del sovrano si inarcò tristemente mentre guardava con l'occhio sano il giovane leone; gli avvolse una zampa intorno alle spalle -Vedi... a volte si commettono degli errori... e si rischia di fidarsi di chi non si dovrebbe... mi dispiace Nuka... in fondo, hai ragione ad essere arrabbiato con me...non avrei dovuto accettare Hawa nel branco...- il giovane leone ebbe un tuffo al cuore -Ha-Hawa hai detto?- -Sì... alla fine è stata colpa mia se lei è riuscita a uccidere Kopa e Vitani...-. Soltanto ora Nuka si rendeva conto di quello che aveva fatto. Aveva appena tradito suo zio, il leone che lo aveva sempre aiutato e che tutt'ora stava cercando di aiutarlo, prendendosi anche delle colpe non sue. Nuka aveva appena condannato a morte un amico. Hawa aveva ingannato tutti... e ora il giovane leone si rese conto di non esserne escluso. Una risata cristallina ma crudele interruppe i suoi pensieri. Mufasa si mise subito in posizione di attacco ringhiando, riconoscendo all'istante quell'odiosa risata. Dall'ombra del termitaio infatti uscì proprio Hawa. -Oh no!! Mufasa scappa!!- Gridò Nuka -Non ci penso proprio!!!! TU!!! Maledetta sgualdrina!!! Hai spezzato il cuore a mio figlio e hai ucciso mio nipote!!!- il grande leone non aspettò una risposta e si scagliò contro di lei. Era talmente concentrato sulla leonessa però, che non vide una zampata arrivare da destra. Il leone ruzzolò per terra ma si rialzò immediatamente -Deve essere un fastidioso problema quell'occhio...- Mufasa guardò bene il leone che si era messo in mezzo tra lui e il suo bersaglio, mentre dall'ombra continuavano a uscire leonesse ghignanti che si disposero a semicerchio. Pelliccia bronzea, criniera ispida, zampe massicce... Il suo aspetto gli ricordò un solo nome, pulsante e vivo nella sua memoria -Tu non puoi essere Shaba...- -No infatti... io sono Damu... suo figlio-.
     
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  8. Nala95
     
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    O_O! Ti prego fai che non muoia Mufasa ti pregoo
     
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  9. Naisha~GNHJ
     
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    Eccomi! Adesso continuo

    -Corri Nuka... devi avvisare gli altri!!- il giovane leone stava per andarsene, ma le leonesse gli bloccarono ogni via di fuga -Nuka!! Così mi sorprendi! Non vuoi assistere alla disfatta del tuo nemico? Dopo aver portato a termine il piano con successo, non vuoi vederne l'esito?- disse Hawa con un finto stupore. Mufasa si voltò verso il giovane leone che se ne stava impietrito con le orecchie abbassate. Il semplice sguardo del sovrano, così triste e sincero, fece sprofondare Nuka nella vergogna -io...io... mi dispiace... ero accecato dal dolore... dalla sete di vendetta...sono stato uno stupido...- Mufasa annuì solennemente - Allora è così... beh, tutti commettono degli errori Nuka... mi dispiace solo che il tuo mi costerà la vita...- disse il grande leone in tono triste; poi, si voltò verso i nemici cambiando completamente espressione e sfoderando gli artigli -Ma non credete che sarà facile uccidermi... qualcuno di voi lascerà questa terra con me!!! Tu per primo, Damu!!- ruggì ferocemente Mufasa. -Eh, no... mi sa che non hai capito... io sono qui per prendermi il tuo regno... non posso mica presentarmi nelle terre del branco debole e ferito... ci sono le mie leonesse qui apposta per lottare con te, tutte insieme... io non combatterò contro di te, fossi matto... ma stai tranquillo, quando sarai a terra agonizzante, sarò io a darti il colpo di grazia...- disse Damu, sdraiandosi per terra, seguito da Hawa. -Sei un vigliacco... tuo padre almeno ce le aveva le palle di sfidarmi...- la frase del dovrano irritò il leone dalla criniera rossa e fece incurvare il suo sorriso beffardo. -Tu fai tanto l'arrogante, ma non ti rendi conto che morirai tra atroci sofferenze... questa conversazione è finita... uccidetelo- le leonesse accerchiarono completamente il grande leone; egli era immobile in mezzo al gruppo in posizione di attaccò e rivolto verso le leonesse che gli sembravano più forti, anche se sapeva perfettamente che quelle che lo avrebbero attaccato per primo sarebbero state quelle dietro di lui. Si concentrò in particolare su una leonessa dalla pelliccia grigiastra -Che c'è... non mi hai ancora riconosciuto?? Non ti ricordi??- ringhiò lei -Sì... mi sembrava di averti già visto... io cacciai te e il tuo branco dalle terre di nessuno... tu allora trovasti asilo presso mio fratello... c'eri anche tu, quella notte, alla rupe... sei tra quelle che riuscirono a fuggire...- -Esatto... ora mi sono integrata in un nuovo branco... e potrò vendicare le mie compagne!!- -Non riesci proprio a cavartela da sola, se ogni volta devi andare a chiedere l'"elemosina" a qualcuno...- disse il sovrano per stuzzicarla -TACI!!!- la leonessa perse la pazienza e attaccò. Nel frattempo anche altre due dietro partirono all'assalto, ma il grande leone, che aveva ottenuto l'effetto sperato, le scartò all'ultimo momento e le tre leonesse si schiantarono una contro l'altra. Intanto però, anche le altre iniziarono ad attaccare tutte insieme e il sovrano si ritrovò presto in difficoltà. Riusciva a colpirle, ma non in modo fatale, mentre quelle gli mordevano le zampe per poi ritirarsi velocemente ed evitare le potenti zampate. Una leonessa però fu troppo avventata e decise di attaccarlo al collo. Non fece in tempo a fare altro che mordere la folta criniera, che Mufasa le conficcò gli artigli nella schiena e la sbattè per terra. Prima che potesse rialzarsi, il leone le ruppe il collo con un morso. Alcune leonesse rimasero impietrite per la facilità con cui il leone si era sbarazzato della loro amica; Mufasa non si fece sfuggire l'occasione e girando su se stesso afferrò con un morso la zampa di un'altra leonessa, triturandole le piccole ossa; quella ruggì di dolore, ma in poco tempo si ritrovò le zanne del leone sulla gola, che troncarono il suo urlo disperato. Le leonesse si ritrassero un poco, ma una di loro fece il grande errore di volgere le spalle all'avversario: Mufasa le afferrò la coda con i denti e la trascinò verso di sè; poi con una forte zampata le ruppe il collo. Con tre compagne a terra, ora le leonesse non erano più così avventate e ripresero a girare in tondo attorno al nemico. Mufasa ansimava; non era certo facile tenere testa a una trentina di leonesse che lo colpivano da ogni parte -Che state aspettando?? Uccidetelo!!!- gridava Hawa, mentre tratteneva il povero Nuka. Il giovane leone cercava di liberarsi, ma per ogni tentativo che facesse, Damu e Hawa gli tiravano delle zampate, riempiendolo di lividi. -Smettila di dimenarti... ormai hai scelto da che parte stare...- sussurrò la leonessa -Sì!! E non è questa quella giusta!!! Tu sei solo una bugiarda assassina!!! E pagherai per avere ucciso la mia sorellina e il mio amico Kopa!! Si fa a gara per chi vuole farti a pezzi!! Simba, Nala, Sarabi, Kaidi... tutti quanti!!! E anche tu, maledetto!!! Se anche riuscissi a togliere di mezzo Mufasa... ci sono Makaa e Simba che ti faranno il culo! - gridò Nuka sostenendo lo sguardo astioso di Damu -Questo ragazzino sta cominciando ad irritarmi...- disse il leone, agitando la coda nervosamente. Nel frattempo, ai piedi di Mufasa si erano accasciati altri tre cadaveri -Hawa, ormai non ci serve più... potremmo anche sbarazzarcene...- disse Damu alla compagna; la leonessa guardò il giovane leone che ora aveva gli occhi spalancati dalla paura. Finse uno sguardo pietoso, che si trasformò subito in un ghigno - Mi dispiace piccoletto, ma il mio re ha ragione... di' addio a questo mondo...- -Aspetta, Hawa... Fagli vedere la morte del suo re... tienilo- disse Damu, dirigendosi verso la ressa; il leone era davvero sorpreso che il suo nemico aveva resistito così tanto contro le sue trentadue leonesse. Ma ora, stava cedendo: ora aveva ucciso in tutto otto nemiche, ma era stanco, ferito, ricoperto di sangue e ci vedeva poco. Un ultima leonessa spirò sotto la pressione del morso del grande leone, ma egli cadde insieme a lei. Le leonesse fecero passare il loro sovrano che guardò trionfante l'avversario a terra -Non fai più tanto il gradasso adesso, vero?- disse; in tutta risposta, Mufasa gli sputò in faccia, sporcandolo di sangue. Il leone ruggì indispettito -Io ti ammazzo!!- - Tu non ammazzi proprio nessuno!!!- una zampata colpì in pieno il muso del leone rosso, facendolo tentennare. Sarabi. Il leone stava per controbattere, ma al fianco della regina giunsero Kaidi, Simba e Nala. Poco dopo, arrivò di corsa anche il resto del branco. -Voi non dovreste essere qui...- ringhiò sommessamente Damu. -E invece ci siamo... possiamo ora dare inizio ad un combattimento leale, bastardo?!?!?- disse Kaidi, sostenendo i truci occhi arancioni del figlio di Shaba.
     
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  10. Nala95
     
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    Ahahahah bellissima!Sarabi sei forte! Continua ti prego!^^
     
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  11. MementoMori
     
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    Wow O_O Mufasa è potente! :D

    Edited by MementoMori - 6/2/2011, 14:53
     
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  12. Naisha~GNHJ
     
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    Eheh, già :)

    Hawa capì immediatamente che era il momento di sparire. Ogni leonessa delle Terre del Branco la voleva morta. "Fortunatamente non si sono ancora accorte di me... se anche solo una di loro mi vede, è la fine... dopotutto, non sono mai stata troppo brava nei combattimenti... però devo portarmi via questo mostriciattolo, o chiamerà aiuto..." pensò Hawa, mentre teneva chiusa la bocca di Nuka. La leonessa iniziò a indietreggiare lentamente, fino a scomparire nel termitaio.
    Intanto, i leoni dei due branchi si scambiavano occhiate truci, impazienti di sconfiggere i nemici. -Ma che cosa sperate di fare?? Il vostro re è fuori combattimento... è vero, ha ucciso ben nove leonesse, ma siamo ancora in tanti... voi invece siete... dunque...11, 12, 13 e... 14! Tra l'altro, noi siamo più giovani e svelti... voi invece, avrete passato così bene il vostro breve periodo di pace a rimpinzarvi e dormire da dimenticare come si combatte...- disse Damu, sicuro delle sue capacità. -Ma si può sapere che diavolo volete?? Ma non avete visto come il vostro amato re ha appena mandato a morte le vostre compagne come se non fossero altro che oggetti!! E tu, Damu... che cosa cerchi?? Perchè sei qui?? Tu hai già una tua terra, da quanto ho capito... quindi perchè non te ne vai fuori dalle palle??- ringhiò Sarabi. - Io VOGLIO la vostra terra perchè è la più rinomata... tutti i viaggiatori che passano da me non fanno altro che riempirmi la testa con le vostre storie!! Le Terre del Branco di qui, le Terre del Branco di là, le eroiche leonesse, il loro fantastico re... non ne posso più!!! Quando poi ho saputo che è stato proprio lui, Mufasa, ad ammazzare mio padre... beh, è diventata una questione personale... io sono qui per vendicarlo!!! E finalmente le storie che verranno raccontate saranno su di ME!!! Ho già conquistato le terre del vecchio re precedente... voi non fermerete la mia ascesa!!!- -Che scuse patetiche... probabilmente tuo padre non l'hai nemmeno conosciuto... sappiamo tutti che tipo di leone era...- -TACI!!! Non voglio più sentire le tue sciocchezze!! E comunque, qui c'è qualcun'altro che vuole vendicarsi... non avete ancoa riconosciuto queste leonesse?? Le avete cacciate voi, tempo fa!! Io sto dando loro la possibilità di vendicarsi...- -Di nuovo voi!!! Siete peggio delle piattole!!! Vi cacciai via io stessa dalle terre di nessuno... poi di nuovo nelle terre del branco... e siete ancora qui??- sbottò Jeuri. Katili intanto le guardava carica di rabbia. Riconosceva una per una coloro che avevano ucciso le sue compagne, durante la battaglia finale ai piedi della rupe. -Ah, guarda un po'... la terribile Jeuri delle Terre di Nessuno... abbiamo passato mesi ad allenarci duramente... questa volta, perderai in casa, mia cara!!- disse la leonessa grigiastra. - Puah, io le pulci come te le schiaccio quando voglio... vediamo cosa sai fare, randagia!!!- le ultime parole di Jeuri, scatenarono la battaglia. Per prima cosa però, Sarabi convinse Mufasa ad allontanarsi dal campo di battaglia e insieme a Simba lo accompagnò in un posto abbastanza distante. Il grande leone voleva ancora combattere, ma si rese conto che in quello stato non ce l'avrebbe fatta; frustrato, dovette restare a guardare la scena da lontano. Sarabi e Simba si lanciarono all'assalto e il leone puntò dritto a Damu, che però era già impegnato con Makaa. Sembrava di combattere di nuovo contro Shaba: infatti, Damu era più grande sia di Simba che di Makaa, massiccio, forte e veloce al tempo stesso; i due fratellastri si resero conto che non sarebbe stato facile sconfiggerlo.
    "Ma dove diamine si trova quella sgualdrina??" pensava Kaidi, nei brevi momenti in cui riusciva a guardarsi intorno; Hawa non era presente " Se l'è data di nuovo a gambe, quella vigliacca!!" pensò rabbiosamente, mentre con una zampata ben piazzata fece partire un dente ad una leonessa nemica.
    Ma dopo lunghi minuti, nessuno dei due branchi aveva avuto delle perdite e le leonesse delle Terre del branco, essendo in minoranza, erano sempre più stanche. Soltanto Kaidi, Sarabi e Jeuri sembravano avere il pieno controllo della situazione e riuscivano a infliggere dei colpi abbastanza potenti. Solo che Jeuri era sempre alle prese con la leonessa grigiastra e nessuno osava mettersi in mezzo a quelle due furie; probabilmente, erano le due leonesse più forti e agguerrite sul campo.
    -Mamma!!! La situazione non è buona!! Hisani e le altre sono allo stremo delle forze!!- gridò Kaidi. Una leonessa sbagliò un passo e sarabi la colpì con un calcio in pieno petto -Lo so!! Anche da questa parte Katili, Ukali e... Shoka, stai attenta!!- grazie all'avvertimento di Sarabi, la leonessa riuscì a evitare un'artigliata che le avrebbe cavato un occhio. Poi però, altre due leonesse le furono addosso e la morsero brutalmente. Più la lotta proseguiva, più Sarabi e Kaidi si rendevano conto che le loro leonesse non ce l'avrebbero fatta. Una cieca vendetta spingeva le nemiche contro di loro, un odio così profondo da renderle più forti. Anche Simba e Makaa, cominciavano ad essere stanchi. Erano riusciti a colpire più volte Damu, ma non abbastanza seriamente; inoltre, alcune leonesse impedivano che i due leoni combattessero contemporaneamente contro il loro sovrano e quindi dovevano alternarsi e lottare anche contro di loro. I due leoni sapevano di avere dalla loro parte una grande forza, ma il figlio di Shaba era abbastanza veloce da evitare almeno in parte ogni loro colpo. E quando era lui ad attaccare, non era certo uno scherzo resistere alle sue forti zampate.
    La situazione cominciava a divenire drastica: le leonesse delle terre del Branco erano sfinite, ricoperte di lividi, graffi, morsi e si reggevano in piedi soltanto grazie alla forza di volontà. Anche Kaidi e Sarabi, che fino ad allora avevano resistito egregiamente, stavano cedendo. La stanchezza infatti, fece fare un passo falso a Kaidi. Prorpio mentre si stava gettando contro una leonessa, non si accorse di avere la zampa posteriore proprio vicino al muso di un altra. La nemica le afferrò la zampa tra le fauci e Kaidi sbattè violentemente per terra. Si girò all'istante sulla pancia per evitare che l'avversaria le conficcasse le zanne nella nuca e la bloccò con le zampe anteriori. la leonessa però era molto più pesante e faceva schioccare le sue fauci sempre più vicine al collo di Kaidi, che la tratteneva a stento. Proprio quando Kaidi pensava che fosse la fine, un bagliore dorato spintonò via la sua avversaria, che ruzzolò qualche passo più in là. La luce del Sole faceva scintillare una bionda criniera e Kaidi dovette mettersi una zampa sulla fronte per evitare che quella forte luce riflessa le facesse male agli occhi. Fu allora che capì chi si trovava di fronte -Jua!!!- la leonessa balzò in piedi e gettò le zampe intorno al collo del leone - Mi dispiace... sono stata una stupida... ti ho dato del traditore ingiustamente... ti ho ferito... mi detesto per quello che ho fatto...- disse la leonessa con le lacrime agli occhi -Non ti preoccupare... non potevi sapere chi fosse il vero colpevole... comunque, non è il momento più adatto per parlare adesso! Ho portato dei rinforzi!!- disse Jua indicando con un cenno del muso oltre le spalle di Kaidi. Infatti, la leonessa scura notò che il combattimento si era interrotto e le leonesse stavano tutte guardando in un punto, stupite. -Ma è Fedha!- -Non può essere lui...- -Doveva essere morto!!- borbottavano tra loro le nemiche. Dinanzi a loro, c'era un nobile leone argenteo, dalla criniera lungua e fluente, con uno sguardo che lasciava intravedere una saggezza sconfinata. Era snello e vecchio, ma la sua espressione severa lo rendeva degno di grande rispetto. Accanto a lui, c'erano otto leonesse e una era candida come la neve. -Ah!! Ma guarda chi si vede! Fedha!! Che c'è vecchio, vuoi riprenderti il tuo regno?? E' troppo tardi e ne sto conquistando un altro!!!- -Damu... io sono qui per fermarti...- -E come?? Ti ho già battuto una volta... sei debole...- -E allora perchè sono ancora qui? Damu, Damu, Damu... sei troppo giovane e avventato... non dovresti sottovalutare i più vecchi... soprattutto se si tratta di me!- un soffio di vento scompigliò l'argentea criniera del misterioso leone; egli sparì in un attimo e Damu rabbrividì sentendo il suo respiro proprio vicino al suo orecchio -Non credi?-.
     
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  13. Nala95
     
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    Continua è bellissimaa!"*.*
     
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  14. MementoMori
     
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    Fedha mi ricorda sia Gandalf che Nava (di Balto 2)...

    Bella storia, mi chiedo dove si sia nascosta Hawa =D

    Edited by MementoMori - 6/2/2011, 15:46
     
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  15. Naisha~GNHJ
     
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    CITAZIONE
    Fedha mi ricorda sia Gandalf che Nava (di Balto 2)...

    Bravo, ecco come si chiamava!! Sì, è proprio il vecchio lupo di Balto 2 che mi ha ispirato ^^ perchè è da tanto che non vedo quel film, però mi ricordavo vagamente di questo saggio lupo... con Gandalf non c'entra però ihih :)

    comunque grazie mille a tutti e due :D

    Damu si voltò ruggendo e sferzò l'aria con un artigliata; Fedha era di nuovo scivolato via, imprendibile, ma quel gesto furioso riaprì il combattimento. Le leonesse nemiche si lanciarono all'assalto più agguerrite che mai, ma anche il branco di Mufasa ora aveva acquisito una nuovo forza, incoraggiato dall'arrivo dei rinforzi. Sarabi, grazie anche all'aiuto della leonessa bianca, era riuscita a uccidere due nemiche e la situazione sembrava migliorare. Attraverso il turbinio di colpi, Jua riuscì a raggiungere Kaidi -Dov'è mia sorella?- chiese il leone biondo. La leonessa scura evitò un calcio e si lanciò sulla schiena dell'avversaria, riuscendo a buttarla a terra; poi, con uno scatto velocissimo le chiuse le fauci sulla nuca e lasciò la nemica a terra senza vita - Non lo so!! Quando ho visto il branco arrivare lei c'era, poi sono andata a chiamare gli altri e quando sono tornata non l'ho più vista...- -Ho capito... hai idea di dove possa essere andata?- -Non lo so... penso che se la sia data a gambe... è strano però, loro prima erano in vantaggio...- constatò Kaidi; Jua intanto diede un'unghiata a una leonessa -Se davvero è fuggita dobbiamo trovarla al più presto, prima che possa fare perdere le sue tracce!! Vado subito a cercarla, dobbiamo darle una lezione!!- -NO! Cioè... no, mi spiace... IO voglio darle una lezione... andrò io a cercarla... ma prima, devo dare il mio aiuto qui sul campo!!- i due leoni ripresero a combattere uno accanto all'altra, in una danza mortale di zanne e di artigli.
    -Maledetto!!! I tuoi trucchi non mi spaventano!!! Affrontami se ne hai il coraggio!!! disse il figlio di Shaba, colpendo il nulla per l'ennesima volta. A poco a poco Fedha stava allontanando Damu dal campo di battaglia, mentre Simba era dovuto accorrere in aiuto di Nala che si era trovata in difficoltà, e Makaa era alle prese con un'altra leonessa. Quando i due leoni furono sufficientemente lontani Fedha riapparse a pochi metri da Damu, che lo guardava ansimante e carico di odio. Il leone dalla criniera color sangue aveva uno sguardo da pazzo ed era stizzito per il fatto che stesse perdendo molte energie sprecando dei colpi. -Allora... adesso che sei lontano dalle tue leonesse... vuoi fare un combattimento leale contro di me, o no?- disse il leone argenteo con tono pacato - Ti ho battuto una volta e lo farò di nuovo... e comunque, i tuoi trucchetti non è che siano poi così "leali"...- -Anche tu non lo sei stato l'ultima volta... comunque, d'accordo io non userò i miei "trucchetti", come li chiami tu... combatterò con le mie forze...- disse il vecchio leone solennemente. A quel punto, Damu scoppiò a ridere -Ahahahahahah!! Allora puoi considerarti morto, vecchio!- -Beh, in questo caso non hai tutti i torti, io sono più di là che di qua, se proprio vuoi saperlo... ma i grandi re del passato mi proteggono... io sono la loro presenza in terra... il loro spirito è con me...- -Non sarà certo un debole venticello ad aiutarti!!!!- ruggì il figlio di Shaba, scagliandosi contro Fedha con tutte le sue forze.

    Edited by Naisha~GNHJ - 11/2/2011, 13:50
     
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184 replies since 1/1/2011, 19:24   4889 views
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