ALASKA

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  1. Kaala¤
     
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    L'Alaska è uno stato federato degli Stati Uniti d'America. Esso fu ammesso nell'Unione come 49° stato il 3 gennaio 1959.

    Con un'estensione di 1.717.854 km² è lo stato più grande di tutta la federazione.

    Nel 2004 la popolazione dello stato era di 655.435 abitanti. Il nome "Alaska" (in italiano anche Alasca) è probabilmente derivato dalla parola "grande paese" o "terraferma" degli Aleuti.


    Storia

    I primi abitanti dell'Alaska furono quei popoli che durante le ere glaciali raggiunsero l'America tramite lo stretto di Bering, reso percorribile grazie all'aumento delle acque ghiacciate.

    Furono tra questi i progenitori delle varie tribù amerinde dello Stato, ma è da ricordare che il passaggio fu sfruttato da tutti i progenitori delle civiltà pre-colombiane. Successivamente altre popolazioni, come gli inuit e gli Aleutini raggiunsero l'Alaska dal continente asiatico, probabilmente via mare. Fino all''800 alcune comunità aleutine e inuit vivevano nell'estremo oriente russo, e ancora oggi i discendenti degli inuit vivono a nord della Kamčatka.

    In realtà dunque l'America non fu mai completamente isolata dall'Asia, e veniva continuamente raggiunta dalle popolazioni nomadi dell'estremo est asiatico. Tra i primi europei a raggiungere l'Alaska vi fu il danese Vitus Bering, che esplorò via mare, per conto della Russia, la zona sino al monte Saint Elias (1747). In seguito il territorio fu annesso alla Russia, che tuttavia lo colonizzò solo marginalmente (l'attività principale allora era la caccia alle lontre, alle foche e ad altri animali da pelliccia). Di fatto la regione divenne zona di commercio delle pellicce per le compagnie commerciali russe "Selikov" e "Golicov" che ebbero come base Kodiak dal 1784. Nel 1799 fu fondata la Compagnia russo-americana, autorizzata dallo zar Paolo I a commerciare fino al 52º parallelo nord. La regione rimase emarginata dalla vita politica ed economica dell'Impero russo: la maggior parte dei pochi russi che si trasferivano in Alaska preferiva tornare in Russia dopo essersi arricchita. Il commercio con gli indiani non era sempre pacifico, anzi molto spesso era basato sui ricatti degli europei nei confronti dei nativi, che rispondevano attaccando alcune piccole concessioni russe, con uno stato di guerra latente che si protraeva anche dopo la fine degli scontri. I nativi furono però definitivamente sconfitti verso la fine degli anni '40 del XIX secolo. Agì come pacificatore dei conflitti l'attività dei missionari ortodossi, che riuscirono sia a convertire molti nativi, sia a convincere il governo locale russo a limitare le attività di saccheggio, ruberia e repressione armata nei confronti degli indigeni.

    La colonizzazione russa dell'Alaska si scontrò con altri due colonialismi: quello britannico e soprattutto quello spagnolo. Inoltre i Russi cercarono di estendere il loro dominio anche più a sud, con il tentativo di installare una colonia in California durante gli anni '10 del XIX secolo: la cosa non ebbe esito positivo ma innervosì notevolmente le cancellerie spagnole.

    Nel corso del '700 alle rivendicazioni spagnole sull'Alaska fece seguito un viaggio esplorativo del navigatore italiano, al servizio iberico Alessandro (Alejandro) Malaspina, che ripercorse la rotta del viaggio (forse leggendario) di Lorenzo Ferrer Maldonado, che nel tardo '500 aveva cercato un passaggio a nord ovest partendo dal Messico. Questa spedizione, che il capitano di fregata prima e di vascello poi Malaspina comandava in qualità di commodoro, produsse una notevole mole di dati geografici, etnografici, botanici, naturalistici, geologici, e antropologici; purtroppo questi lavori non sono ancora stati completamente pubblicati.

    Nel 1867 gli Stati Uniti acquistarono l'Alaska dalla Russia per $ 7.200.000, (circa 5 dollari per km²). L'acquisto, passato alla storia con il nome di Alaska Purchase, fu gestito dal Segretario di Stato William Seward e venne ratificato dal Senato statunitense il 9 aprile 1867. Il passaggio di sovranità avvenne il 18 ottobre dello stesso anno. Il fatto non entusiasmò molto l'opinione pubblica americana di allora, che considerava l'Alaska un territorio inospitale e del tutto inutile (venne soprannominata "Follia di Seward" e "Ghiacciaia di Seward"). Ogni anno l'ultimo lunedì di marzo si ricorda l'avvenimento con il Seward's Day e il 18 ottobre con l'Alaska Day.

    Nel 1884 divenne un distretto dell'Oregon. Nel 1898 in Alaska venne scoperto l'oro: questo fatto provocò una vera e propria invasione di cercatori d'oro, tra cui anche lo scrittore Jack London, e di conseguenza anche la colonizzazione del territorio. Altro oro venne scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska fu utilizzata come base di partenza per i cercatori, e questo favorì la crescita delle prime città e delle prime strade nell'entroterra della regione sud-orientale, come collegamento verso lo Yukon.

    Divenuta territorio autonomo nel 1912, il 7 luglio 1958 il Presidente Eisenhower firmò l'Alaska Statehood Act che rese l'Alaska uno Stato americano a tutti gli effetti, entrando nell'Unione come il 49° stato il 3 gennaio 1959.

    Nel 1968 fu scoperto il più grande giacimento di petrolio e di gas naturale di tutto il Nordamerica, sfruttato pienamente a partire dal 1977, quando un oleodotto lungo circa 1.300 km collegò i giacimenti al porto di Valdez.

    Nel 1976 fu creato l'Alaska Permanent Fund, un fondo che investe una porzione delle entrate minerarie dello stato, incluse le entrate del Trans-Alaskan Pipeline System, a beneficio di tutte le generazioni di Alaskani. Al giugno 2003, il valore del fondo ammontava a 24 miliardi di dollari.

    Si è proposto più volte di realizzare un ponte o un tunnel attraverso lo stretto di Bering (85 km), ma sia per ragioni economiche che per ragioni strategico-militari questa idea non è mai stata portata avanti.


    e questa mi piace ancora più del Canada..è favoloso...anche se è freddo ne sono lo stesso affascinata..con tutte quelle belle foreste..e le grandi distese innevate...magico!!!
     
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  2. CandeKiara39
     
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    CITAZIONE
    e questa mi piace ancora più del Canada..è favoloso...anche se è freddo ne sono lo stesso affascinata..con tutte quelle belle foreste..e le grandi distese innevate...magico!!!

    Hai completamente ragione ma una cosa:
    Ma lì ci sono gli hasky?
    Cavoli, mia sorella ha un siberian hasky bello che viene dal'alaska.
    Chissà se un giorno ci potrò andare.
    Beh, se riuscirai ad andarci, buona fortuna.
     
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1 replies since 7/9/2010, 08:46   125 views
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